Gli hotel di tutta Europa fanno squadra contro le clausole di parità anticoncorrenziali imposte da Booking.com. La questione è stata approfondita nei dettagli nel corso dell’incontro organizzato da Federalberghi martedì 24 giugno nella sede Confcommercio Bergamo. Federalberghi insieme a Hotrec (associazione europea dell’ospitalità) e alle associazioni nazionali degli albergatori di altri 25 Paesi europei, sostiene un’azione legale collettiva paneuropea contro Booking.com. L’iniziativa fa seguito alla sentenza della Corte di giustizia europea (CGUE) del 19 settembre 2024, che ha stabilito che le clausole di parità tariffaria imposte dalla piattaforma (cosiddetta parity rate) violino il diritto della concorrenza dell’UE. L’uso da parte di Booking.com di clausole anticoncorrenziali ha infatti causato un danno finanziario significativo per le imprese turistico ricettive. Conseguentemente, in base ai principi generali del diritto europeo della libera concorrenza, gli alberghi italiani hanno il diritto di chiedere un risarcimento a Booking.com per le perdite finanziarie subite. L’azione legale collettiva, senza costi e rischi (no cost, no risk)per gli imprenditori, dovrebbe consentire di recuperare un risarcimento, con cifre anche importanti, per tutte le imprese aderenti. Si stima il recupero di una parte significativa delle commissioni (almeno il 30% secondo i calcoli preliminari) pagate a Booking.com negli ultimi vent’anni (2004-2024), oltre agli interessi maturati. Su un milione di euro di commissioni versate in vent’anni, si stima un ristoro tra i 30 e i 40mila euro.
Ogni singola partecipazione contribuisce a inviare il segnale che la categoria degli hotel italiani ed europei è unita e connessa quando si tratta di difendere i propri interessi, anche nei confronti degli operatori che dominano il mercato in modo quasi incontrastato. Finora hanno confermato la loro adesione 4mila alberghi, 1000 italiani. Ma le iscrizioni alla piattaforma –mybookingclaim.com- salgono di ora in ora (il termine ultimo della scadenza è il 31 luglio). “Un’occasione da cogliere ora per cercare di recuperare almeno parte delle commissioni che la corte di giustizia europea ha già dichiarato illegittime e in contrasto con il diritto comunitario della concorrenza- ha sottolineato il direttore Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini-. È il momento di fare sentire la propria voce a fianco di tutti gli hotel d’Europa e di recuperare somme anche considerevoli, versate dal 2004 ad oggi. È un treno che passa adesso, senza costi per gli hotel partecipanti: c’è tempo fino alla fine di luglio per salirci”. Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo ha aggiunto: “A Bergamo contiamo 250 strutture, vorrei vedere un’adesione compatta del settore, perché dopo anni di controversie abbiamo un’occasione concreta da sfruttare. So che c’è chi teme ritorsioni o è sfiduciato: la sentenza ci dà ottime prospettive di successo e le pene per eventuali ulteriori vessazioni sono pesanti, anche per un colosso come Booking.com”. Il caso sarà condotto e gestito da un team di giuristi ed economisti di grande e riconosciuta esperienza nel campo della concorrenza, che hanno già ottenuto con successo la sentenza della Corte di giustizia del 19 settembre 2024. L’azione legale è coordinata dalla fondazione Hotel Claims Alliance e sarà portata davanti ai tribunali dei Paesi Bassi, con il sostegno di tutta Europa. La class action è infatti appoggiata dalle associazioni nazionali degli albergatori di Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera.
Dai bandi alla formazione, tutte le opportunità per gli alberghi
L’incontro è stata un’occasione per approfondire i provvedimenti normativi specifici per il settore della ricettività e altri servizi utili per le imprese, oltre all’illustrazione nei dettagli della presentazione dei nuovi bandi a sostegno degli investimenti delle strutture ricettive. Tra queste misure, in particolare il “Bando strutture ricettive storiche e di qualità”, che sarà emanato a breve e un’ ulteriore misura a sostegno di tutte le strutture ricettive in vista di Milano Cortina 2026 di prossima emanazione. “Siamo in attesa delle linee guida e della pubblicazione ufficiale da parte di Regione Lombardia di due importanti misure a sostegno della ricettività- ha spiegato Antonio Allievi, consulente Fogalco, Cooperativa di Garanzia Confcommercio Bergamo-. Per Milano Cortina 2026 le risorse stanziate sono pari a 15 milioni di euro, con un contributo al 50% di una spesa minima di 80mila euro e massima di 300mila euro. Le imprese storiche alberghiere potranno contare su 5 milioni di euro di risorse stanziate a livello regionale. L’invito, in attesa delle linee operative e dell’apertura delle domande, è di iniziare a raccogliere i primi preventivi di spesa e fare una prima consulenza ai nostri sportelli”. Focus sui fattori Esg e sul percorso di certificazione per hotel sostenibili: “Una scelta che premia sempre di più, dalla richiesta di finanziamento all’immagine e reputazione aziendale- sottolinea Giulia Riccardi, responsabile dell’Area Sicurezza, Qualità, Ambiente Confcommercio Bergamo-. Non c’è azione così piccola da essere irrilevante, perché sono le azioni quotidiane ad essere quelle più incisive e impattanti e per raggiungerle basta mettere in campo piccoli accorgimenti, buone prassi che le certificazioni vanno a promuovere a vantaggio di tutti. Si pensa alle certificazioni come appannaggio di grandi aziende, ma non è così. Le opportunità e i vantaggi sono considerevoli per ogni impresa. Basti pensare agli sconti Inail e Inpso all’accesso premiale a condizioni più vantaggiose di finanziamento o bandi dedicati”. Grazie a una consulenza su misura ogni impresa può beneficiare di opportunità interessanti: “Il percorso di certificazione porta all’adozione di buone prassi e procedure virtuose, che rendono migliore l’azienda per chi ci lavora e per i clienti. Gli hotel hanno poi una responsabilità e un’opportunità in più perché i clienti sono ospiti. E se l’aspetto immateriale della comunicazione e reputazione aziendale non è semplice da quantificare, la certezza è che le aziende certificate registrano comunque in generale un successo maggiore. Senza contare il fatto che, a parità di condizioni, vengono preferite a chi non ha intrapreso questa strada per innalzare la qualità”. Riflettori puntati anche sulle opportunità formative offerte dalla piattaforma Edi Confcommercio, per rafforzare le competenze digitali, un asset fondamentale per imprese come gli alberghi che aprono le porte agli ospiti di tutto il mondo, con viaggi e itinerari che iniziano su web e social.