Castelletti, addio polemico all’Associazione Sommelier

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Luca CastellettiIl padre, Italo Castelletti, ha fondato la delegazione dell’ Ais di Bergamo nel lontano 1977, realizzando in quell’anno anche il primo corso per aspiranti sommelier. Nel 2015, il figlio Luca, che ha seguito le orme paterne e per anni lo ha affiancato nell’organizzazione delle tante iniziative messe in cantiere, abbandona l’Associazione.

Socio Ais dall’ ’89, membro per anni nel Consiglio nazionale, titolare dell’enoteca Al Ponte (a Ponte San Pietro) dove ha ospitato la delegazione provinciale guidata da Nives Cesari, Castelletti nei giorni scorsi ha vergato due righe scarne e le ha inviate al presidente nazionale e, per conoscenza, a quello regionale Fiorenzo Detti e alla delegata di Bergamo, Roberta Agnelli. “Con la presente Vi informo che mi dimetto dall’Associazione italiana sommelier in qualità di socio Ais”.

Dimissioni che suonano come una denuncia contro un’Associazione che, a detta di Castelletti, non è più in grado di dare risposte all’altezza dei tempi. “Vorrei puntualizzare – annota Castelletti – che la mia è una scelta ponderata e anticipata di parecchi mesi prima dell’Expo per evitare polemiche in concomitanza con le celebrazioni per il 50esimo di fondazione dell’Associazione e con il congresso nazionale che si svolgerà in Lombardia”. “Detto questo – aggiunge Castelletti – voglio sottolineare che, seguendo le orme dettate da mio padre Italo, ho sempre cercato di anteporre le esigenze dell’Associazione a quelle personali. Se ho scelto di dare le dimissioni dopo trent’anni è perché ormai mi sentivo come Don Chisciotte che combatte contro una struttura che per una seria di situazioni considero obsoleta”.

Secondo Castelletti, “l’Ais soffre degli stessi mali che affliggono e paralizzano il nostro Paese”. “Alcuni mie prese di posizione per un forte rinnovamento – evidenzia Castelletti – non sono state prese in considerazione. Per esempio, è mai possibile che nell’ordinamento giuridico italiano il sommelier non sia ancora una figura professionale ufficialmente riconosciuta? Ecco, poco o nulla è stato fatto anche in questo senso. E allora dico che non si può lasciare l’Associazione nelle mani dei soliti senatori”. C’è amarezza nelle parole di Castelletti. Ma nell’addio all’Ais, ci tiene a dire un grazie particolare al presidente regionale Fiorenzo Detti e all’ex delegata e storica collaboratrice Nives Cesari. “Alla nuova delegata Roberta Agnelli auguro di proseguire sulla strada iniziata dalla mia famiglia e di ottenere altrettanti successi. Io continuerò a essere… un narratore del gusto”.