Agenzie viaggi: “La Grecia tiene, boom della Spagna”

Agenzie viaggi: “La Grecia tiene, boom della Spagna”

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ibizaSpagna, Italia e Grecia, nonostante i patemi per la situazione economica e politica. Sono queste le destinazioni preferite dai bergamaschi per le vacanze estive. Quest’anno, in base alle prenotazioni ricevute dalle agenzie viaggi, iniziano ad intravedersi segnali di ripresa, ma è presto per fare bilanci, anche perché all’appello mancano ancora i ritardatari e gli indecisi, a caccia di prenotazioni last minute. «La destinazione preferita dai bergamaschi per l’estate resta il Mediterraneo, dalla Spagna- Baleari in testa- alla Grecia che, nonostante il clima di incertezza e tensione, non registra disdette. Gli attentati hanno invece azzerato le prenotazioni nel Nord Africa, già ferme per altro da tempo – spiega Fabrizio Aletti di Iassu Viaggi, agenzia in Via Corridoni – . C’è invece ancora qualche prenotazione in Egitto».

Va decisamente meglio anche il Mare nostrum: «Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna la fanno da padrone”. La vera tendenza è però la Spagna, che registra almeno un 20 % di prenotazioni in più- continua Aletti -.  Agosto resta il periodo clou per le vacanze, anche se continua a crescere il numero dei bergamaschi che stanno anticipando e posticipando le ferie per poter godere di tariffe migliori». Tra le destinazioni a lungo raggio è in fermento l’Oceania, dall’Australia alla Nuova Zelanda. «In crescita anche il Giappone, sempre di gran moda, e il Sudamerica, dal Messico alle isole caraibiche. Grazie alla costruzione di nuovi resort, si sta sempre più affermando l’Oman come destinazione balneare, vera eccezione tra le mete dell’area araba islamica» spiegano da Iassu Viaggi.  Nella stragrande maggioranza dei casi le vacanze si sono ridotte ad una sola settimana. «Anche chi opta per un viaggio con volo intercontinentale conta dalle 9 alle 10 notti. Si sale a due settimane per i tour di Stati Uniti, Brasile e Perù» continua Aletti.  Se si ritocca qua e là il budget, comunque il bilancio ad oggi è migliore del 2014: «L’anno scorso aveva registrato già una ripresa, ma quest’anno la sensazione è che vi sia un ulteriore miglioramento. Il turismo business, anche per effetto della crescita dell’export, sembra essersi lasciato il peggio alle spalle e le prenotazioni per le principali fiere dell’autunno sono già state effettuate – spiega Aletti-. Certo, anche in questo particolare segmento, vi è una grande attenzione alla spesa».

Il 2015 segna finora una crescita del 7,8%, sottolinea Bruno Colombo di Turisberg, storica agenzia di Via Camozzi: «Merito della ripresa del turismo business ma anche del segmento leisure. Dopo due anni di forte calo, sembra tornare un minimo di fiducia, in un quadro ancora purtroppo dominato dall’incertezza. Le famiglie tornano a spendere per le vacanze ed anche il target alto, chi può permettersi di destinare alle vacanze dai 10 ai 40 mila euro, è in incremento. Quanto alle mete preferite dai bergamaschi, il clima di tensione ha ristretto la rosa delle destinazioni: «Tunisia e Marocco sono azzerate, così come la Turchia. In Egitto si muove ancora qualcosa, in particolare nell’area di Port Ghalib – spiega Colombo -. La Grecia, nonostante la situazione economico-politica, ha richiamato finora moltissimi turisti. Oltre alle classiche isole, le preferenze si sono concentrate nella penisola calcidica e nella costa Navarino. La Spagna è in forte espansione: c’è un grande ritorno a Palma de Mallorca e ad Ibiza, anche per effetto dei prezzi elevati di Formentera. La costa brava con offerte particolarmente vantaggiose è più competitiva della nostra Romagna e i collegamenti low-cost aiutano parecchio. Oltre ai voli, da giugno a settembre, organizziamo partenze con un charter-bus diretto in Spagna. In Italia invece conquista sempre più la Puglia con il suo mare eccezionale». Molti invece fanno rotta a nord: «Abbiamo forti richieste per Islanda e Groenlandia». La crociera non perde il suo appeal, nonostante tutto: «Oltre al tour del Nord Europa, si vendono sempre bene quelle che fanno tappa nel Mediterraneo» afferma da Turisberg. In fermento anche Cuba: «Abbiamo registrato quasi il tutto esaurito: visitare l’ultima Cuba di Castro è un’occasione che in tanti non vogliono lasciarsi sfuggire» sottolinea Colombo. E il caro dollaro non fa rinunciare al grande tour degli States: «Oltre al classico abbinamento parchi naturalistici o città e mare, con preferenza per i Caraibi, si stanno sempre più scoprendo le bellezze del Golfo del Messico, oltre alla costa che va dal Texas alla Lousiana» continua Colombo. I safari in Africa restano un must: «In primis la Tanzania, spesso e volentieri abbinata ad una capatina al mare a Zanzibar». Quanto al tempo e alle risorse da dedicare al viaggio la permanenza media resta però di 10-15 giorni al massimo anche nel caso dei tour. «Ad agosto non si registra più la concentrazione massima delle ferie , ormai spalmate da luglio a metà settembre. Le prenotazioni si fanno quasi sempre all’ultimo, tranne per i viaggi più importanti o per quei clienti che vogliono essere più assistiti e coccolati. Grazie al portale, che illustra pacchetti e proposte, le prenotazioni viaggiano anche on-line e ci consentono di intercettare una clientela più giovane oltre che ampia».
Rosanna Teoldi direttrice di RoxTeam, agenzia sotto i Portici del Sentierone, conferma i trend: «La tendenza è quella di prenotare all’ultimo minuto. Ormai la clientela sembra divisa tra chi si muove con largo anticipo , tanto che abbiamo già organizzato viaggi per Capodanno, e chi prenota sotto data, all’ultimo minuto». Quest’anno sembra segnare la rivincita del nostro caro Bel Paese: «L’Italia costa un po’ di più, ma viene sempre apprezzata come destinazione. Anche la Grecia si è venduta benissimo finora; riceviamo sempre più richieste di informazioni, dai prelievi al bancomat all’opportunità di portare con sé il passaporto. Il vero boom lo ha fatto la Spagna quest’anno, dalle Baleari alle Canarie. Le mete dei viaggi intercontinentali spaziano dall’Estremo Oriente all’Africa australe, dal Sudamerica all’America Centrale». E’ ancora presto per parlare di ripresa, sottolinea Rosanna Teoldi: «A gennaio e febbraio eravamo convinti che ci fosse una vera e propria ripartenza, poi marzo ed aprile sono stati mesi di stallo e ora non resta che vedere se l’estate, che sembra partita bene, possa mantenere le promesse, dato che gli indecisi e chi si muove all’ultimo sono sempre di più».