Una montagna di botteghe, riflettori puntati sui negozi in quota

L’iniziativa  del Festival della montagna ha creato una rete per garantire il futuro del piccolo commercio Nell’ambito del Festival della montagna, l’iniziativa “Una montagna di botteghe” ha saputo creare una rete pubblico-privato per sostenere, promuovere e garantire il futuro delle piccole botteghe di montagna, come indispensabile presidio sociale del territorio. Tra febbraio e marzo il Gal Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi hanno organizzato sul territorio dei focus group per consultare i rappresentanti del commercio montano sulle sfide quotidiane a cui trovare soluzioni in modo partecipativo per creare una solida rete tra pubblico e privato. Gli incontri hanno visto la partecipazione dei gestori di bottega, dei produttori di generi alimentari, dei rappresentanti di associazioni di categoria, dei referenti dei distretti del commercio coinvolti e delle amministrazioni locali. Qual è il futuro e quale la strada da intraprendere per i negozi in quota? In cima alle opportunità si trova quella della bottega multiservizi, con consegna a domicilio, ritiro pacchi, oltre ai servizi destinati al turismo. I punti forti dell’identità dei piccoli negozi montani sono la buona relazione con i clienti, la tipicità e qualità dei prodotti locali, la collaborazione con i produttori e la valorizzazione dei prodotti locali. Lo sviluppo del turismo rurale, incentivato dallo smart working e l’appeal dello shopping montano che non sembra aver perso smalto, rappresentano delle macro tendenze a livello turistico che non possono che giovare all’economia locale. Ascom Confcommercio Bergamo, che ha partecipato ai focus group, ha evidenziato, in accordo con le altre associazioni, alcuni dati emersi dal suo osservatorio privilegiato, a fianco degli imprenditori del terziario e alla promozione dello sviluppo locale attraverso i distretti del commercio. “Il consumo di prodotti locali è in aumento anche se resta un commercio di nicchia- ha sottolineato Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio-. Di fatto i negozi sono, in quota come non mai, dei veri presidi del territorio e degli ambasciatori dei prodotti tipici e a km zero. Il valore per il territorio e per lo sviluppo delle economie locali è insostituibile”. Nell’ambito del progetto, di particolare interesse il percorso di sensibilizzazione per le scuole. Con “Le botteghe di montagna vanno a scuola” si sono avvicinati gli studenti della scuola primaria alle botteghe, percepite non solo come luoghi di vendita ma come spazi d’incontro, scambio e promozione dei prodotti locali, come opportunità di multiservizio in ascolto dei bisogni degli abitanti dei piccoli paesi. I bambini hanno costruito una vera e propria mappa del paese e delle sue vetrine, dei prodotti e dei servizi offerti e, grazie agli incontri sul territorio con i gestori delle imprese, si è costruito l’identikit del bottegaio e della bottegaia. I commercianti si sono resi disponibili a un’intervista in classe: l’incontro con i bottegai ha stimolato l’organizzazione di laboratori per sperimentare le attività che vengono realizzate in negozio e gli alunni hanno proposto etichette creative per i prodotti in vendita. Il terzo incontro con le scuole ha permesso di immaginare la bottega del futuro, coinvolgendo i ragazzi nella costruzione della bottega del domani. La classe ha creato logo, spot pubblicitario e volantino di presentazione della bottega e ha stabilito nei dettagli l’organizzazione ipotetica di un evento di promozione, oltre a progettare i negozi dagli arredi agli spazi ai servizi. Il percorso è stato accompagnato da “Gaia la bottegaia” una talpa di peluche che ha fatto compagnia ai bambini negli incontri. Il concorso fotografico “Una bottega vicina in uno scatto” ha ritratto in belle immagini i nostri negozi tipici.

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