Per le feste tulipani bianchi e amaryllis

Un bel paio di calzini colorati a pois viola e rossi, una cravatta con piccoli pupazzi di neve, un libro di ricette per single, o una fantasiosa composizione floreale? Quale sembra la scelta giusta per il regalo di Natale? Senza dubbio i calzini a pois possono sembrare un’alternativa gioiosa, ma un elegante bouquet di fiori sarà apprezzato da tutti.

Quali sono le tendenze e quali i colori che dominano quest’anno nelle creazioni floreali?

L’intramontabile Stella di Natale con i suoi petali rossi che decora le nostre abitazioni da decenni è un opzione valida, ma forse per il Natale del 2018 un regalo che opta sull’originalità sarebbe più adatto.

Primo in classifica, secondo gli ultimi trends, è il fiore reciso in un vaso particolare come centrotavola, o all’interno di strutture originali create dai professionisti che si possono mantenere anche dopo il periodo festivo.

La “tavolozza” del fiorista comprende i colori tradizionali di Natale, come il rosso e il verde, ma quest’anno il bianco è il protagonista in assoluto: tulipani bianchi e amaryllis bianco sono un “must”. Anche l’amaryllis rosso, però, con l’esplosione dei suoi fiori eleganti che sembrano tropicali e quelle trombette dal colore intenso che portano allegria sono uno splendido regalo per Natale.
Le varie bacche di stagione, la frutta secca, le spezie come la cannella, l’anice e lo zenzero aggiungono un tocco in più alla composizione.

Per rendere più suggestiva l’atmosfera natalizia si può donare una coroncina con le candele, oppure creando con rami di pino da appendere sulla porta per dare il benvenuto alle festività e agli ospiti.

C’è, anche, chi opta sulle soluzioni più barocche, ricercate e impegnative come il Cactus di Natale o Schlumbergera che con la sua fioritura spettacolare ruba la scena alla Stella di Natale.
Ma come scelgono le donne e gli uomini i regali floreali per le feste? Le donne, secondo gli esperti del settore, preferiscono l’eleganza, quindi amano i centrotavola con elementi di sfumature verdi, mentre tra i fiori e le piante dicono “sì” ai vari tipi di pino, magnolia, rose bianche, tulipani.

Centrotavola esotici con le protee, o romantici con le eichhornie, oppure bouquet dai colori caldi come il rosso e l’arancione trovano un posto nel cuore degli uomini.

Contemporaneamente anche bucaneve, agrifoglio, i vari bulbi, sono un’idea sempre gradita. Del resto, l’agrifoglio porta in sé lo spirito natalizio e le sue bacche rosse non sono solo considerate portafortuna, ma rendono vivace ogni vaso e inoltre si possono piantare per avere un giardino ancora più colorato.

Rosso, bianco o verde, particolare o classico, con bacche o con foglie, i fiori e le piante danno un tocco magico e trasformano ogni casa in un piccolo e affascinante paradiso di armonia.

 

Proposte floreali suggerite da Adriano Vacchelli, presidente del Gruppo Fioristi Ascom e titolare dell’omonima Fioreria di Osio Sotto.


Fiori in tavola: consigli e idee per i ristoratori

fiore boule - adriano vacchelli

Il motto “dillo con un fiore” funziona anche al ristorante. Già, perché se su una tavola spuntano un tocco di verde o un mazzolino ben curati il messaggio è chiaro: qui ai dettagli ci stiamo attenti. E un punto a favore per la bella figura complessiva è segnato (e magari anche lo scatto fotografico).

Ovvio che il centrotavola più raffinato non potrà bilanciare un piatto mal riuscito o un cameriere impacciato, ma se i “fondamentali” sono tutti solidi, le mise floreali possono dare una bella spinta, spesso sottovalutata, all’immagine complessiva dell’insegna. Lo sanno bene i locali di livello, dove il floral design rientra a pieno titolo nel progetto e nella gestione della sala, ma è un aspetto che ogni attività può prendere in considerazione per rinnovare la propria atmosfera.

Ci siamo rivolti al Gruppo fioristi dell’Ascom di Bergamo per saperne di più sul magico mondo di fiori e piante e rubare qualche consiglio per composizioni di sicuro effetto. «Un fiore o del verde sulla tavola – fa notare il presidente Adriano Vacchelli, che ha il proprio negozio a Osio Sotto – arricchisce l’impatto visivo ed estetico e trasmette immediatamente senso di freschezza, vitalità, cura del particolare. Il rimando psicologico è presto fatto, davanti ad un centrotavola bello e in salute si è infatti facilmente portati a pensare che anche il cibo sia stato scelto e trattato con la stessa attenzione».

Per muoversi tra le infinite possibilità di allestimento vegetale è bene in primo luogo mettere dei punti fermi su cosa non fare. «Non strafare – è l’ammonimento di Vacchelli -. No a composizioni troppo ingombranti: visto che spesso i tavoli sono piccoli, più che fare bella figura danno fastidio. I fiori non devono essere mai troppi – spiega -, il loro numero deve essere in proporzione con le dimensioni del tavolo. No anche ai fiori troppo profumati, che possono interferire con gli aromi e i sapori dei piatti. Da evitare pure i vasi troppo alti, che intralciano gli sguardi dei commensali. I contenitori ideali sono bassi, facili da afferrare per non complicare il lavoro a chi apparecchia e sparecchia. Quanto al materiale, il vetro è molto elegante ma richiede che l’acqua venga cambiata spesso perché appena si intorpidisce sta malissimo, sì quindi alla ceramica e alle superfici opache».

Nella scelta dei colori dei fiori, invece, può essere interessante sganciarsi dalle tonalità del bianco e del verde, che vanno per la maggiore in tavola. «È vero, sono eleganti – afferma il fiorista -, ma anche giocare sul colore trasmette vitalità e bellezza. Se il rosso è per le occasioni speciali, il giallo, l’arancione e il rosa stanno molto bene, magari giocando tra le loro gradazioni nel contesto della sala, naturalmente in armonia con il tovagliato»

Il veto assoluto è per i fiori di plastica, l’esatto contrario della vitalità e freschezza di cui sopra. «Meglio non mettere nulla piuttosto che quei tristissimi vasetti che viaggiano in coppia con il “numerino” del tavolo – dice apertamente il presidente dei fioristi -. Spesso non si considera che chi sta aspettando di essere servito guarda e tocca ciò che ha attorno. La mise en place sta sotto gli occhi per tutto il tempo del pasto e i difetti si vedono, per questo anche fiori freschi e piantine devono essere sempre perfettamente in ordine».

Un’alternativa ai fiori freschi possono essere le rose stabilizzate, «a patto che siano proposte a rotazione con altre composizioni», oppure le piantine, fiorite, verdi o aromatiche. Perché il problema principale è il budget e l’idea di fare la spesa ogni settimana per qualcosa che il cliente non mangia o beve non è così diffusa nella ristorazione. Affidarsi ad un fiorista può essere la soluzione. «Se c’è un rapporto di fiducia e continuo possono nascere belle idee e si può tenere sotto controllo la spesa – evidenzia Vacchelli -. Una settimana si può fornire il fiore fresco, quella successiva suggerire come usare i fiori o l’edera che crescono in giardino, poi si possono usare i bulbi o le piantine, che durano di più. Il fiorista può anche utilizzare contenitori forniti dal ristoratore, come tazzine, bicchieri, boule per creare qualcosa di originale risparmiando».

La discriminante è la tipologia del locale. «Per una trattoria con menù a prezzo fisso dove i clienti vanno di fretta potrà bastare un piccolo tocco di colore, in altri casi si può stare sul rustico, se l’ambiente è raffinato anche la proposta floreale dovrà corrispondere», rimarca.

Il collega Massimiliano Ghilardi, titolare dell’omonima Fioreria a Brusaporto, vede la collaborazione tra fiorista e ristoratore in modo ancor più stretto. «La vera finalità di un centrotavola riuscito – sostiene – è di accompagnare le portate e sussurrare all’ospite, attraverso gli elementi floreali e decorativi posti in maniera ragionata, delle emozioni aiutandolo a capire la provenienza, la storia, il percorso degli ingredienti della terra fino ad una meravigliosa tavola sapientemente imbandita. Così facendo, il piatto si ingrandisce, sorprende l’ospite e lo intrattiene. Quando poi gli allestimenti sono gestiti anche nei punti importanti della location ecco che diventano trainanti, perché altamente emozionali. A questo punto il costo delle composizioni floreali non è più di peso ma diventa investimento che rende al pari delle portate». Il suo primo consiglio ai ristoratori è perciò quello di «cercare un buon “interprete” e creativo floreale e lavorare insieme ponendosi degli alti obiettivi».

Un’idea per ogni occasione

Le decorazioni floreali sono un modo semplice per dare un aspetto sempre nuovo ai locali, per valorizzare una serata o un menù, per rendere speciale anche quanto c’è di più normale, come lo scorrere del tempo e delle stagioni. Per ampliare l’orizzonte sull’uso dei fiori in tavola e trovare qualche spunto – facile da mettere in pratica – abbiamo chiesto aiuto ai fioristi del Gruppo Ascom. Perché cambiare è la prima regola del buon allestimento.

SAN VALENTINO

San Valentino - Barbara Bertolini - artefiore - Torre boldone«La scelta più classica è la rosa rossa, elegante inserita in un vaso cilindrico di vetro trasparente con un fondo di sassolini bianchi». Barbara Bertolini, di Artefiore di Torre Boldone, suggerisce scelte minimal per un ristorante che dedica la serata agli innamorati. Del resto i tavoli sono per due, non c’è quindi molto spazio per idee voluminose.

«Si può anche optare per rose o gerbere, non necessariamente rosse, impreziosite da un cuore di cristalli swarovski applicato al loro interno – continua -. Piacciono anche mazzetti di fiorellini più semplici ma ugualmente romantici, bucolici, come roselline e anemoni, magari in secchiellini di latta, poco costosi».

Al termine della cena, i ristoratori possono fare omaggio dei fiori alla signora, oppure decorare l’ingresso con un grande vaso e regalare uno stelo all’uscita. «Tra le ultime tendenze ci sono le rose al cioccolato – racconta -. Sono fiori veri, ricoperti. Non si possono mangiare, ma sono ugualmente golosi per il profumo fragrante di cacao».

PRIMAVERA

primavera - Emanuele Ponti - GrassobbioNiente di meglio che celebrare l’arrivo della bella stagione con i fiori. Un suggerimento di Emanuele Ponti, della Fioreria Ponti di Grassobbio, arriva dalla richiesta stessa di un ristoratore. «Ci ha chiesto un fiore primaverile diverso per ogni tavolo – ricorda -. È una buona idea ma è difficile trovare tutte insieme tante varietà di fiori recisi e in così piccola quantità il costo sarebbe alto. Si può ovviare con una piantina. Violetta, primula, begonietta, lobelia, tagete, anche le aromatiche che cominciano a crescere in primavera e sono poco sviluppate. Non c’è pericolo che il loro aroma interferisca con quello dei piatti perché reagiscono solo se accarezzate e poi sono fragranze che possono anche essere in sintonia con la cucina».

Devono però essere sempre ben curate, quindi bisogna essere pronti a eliminare le parti secche o appassite. Altra ipotesi di stagione sono piccoli mazzolini realizzati smontando le margherite e unendo anemoni, ranuncoli, tulipani, viburni. Per un contenitore low cost ma a tema si può pensare ad un nido di rametti o rattan.

PRANZO DI LAVORO

pranzo di lavoro - Giampietro Giuliani - Verdevivo - AlméSceglie la pulizia delle linee la proposta floreale per il pranzo di lavoro di Giampietro Giuliani, titolare di Verdefiorito ad Almé. Calle bianche, anthurimun verdi e rose bianche in contenitori moderni e al tempo stesso facili da gestire e pulire, grazie all’interno smaltato. «Per gli appuntamenti business meglio mantenersi su tonalità fredde, non esagerare con i colori e lavorare sul contrasto – spiega -. La composizione in grande formato è ideale per l’ingresso e può essere replicata in piccolo su ogni tavolo, con i tre fiori in un solo vasetto, mantenendo il gioco delle altezze».

In alternativa al fiore reciso consiglia una pianta di rhipsalis. «È una pianta grassa dalle proprietà antistress, facile da curare, ha bisogno di poca acqua e molta luce. Ne esistono di molte varietà, quindi si può trovare quella che meglio si adatta all’ambiente. Una pianta fiorita di grande impatto è invece la medinilla magnifica – prosegue – con dei grandi fiori rosa pendenti. Posizionata da sola in un vaso dalle forme semplici renderà la location molto elegante».

FERRAGOSTO

ferragosto - Maurol Licini - Pollice Verde - Bergamo«È la natura stessa che suggerisce le composizioni, inutile rincorre le stravaganze e il fuori stagione», è il pensiero di Mauro Licini di Pollice Verde a Bergamo in via Angelo Mai. «In estate anche i fiori vanno in vacanza, ma se ci si guarda attorno qualcosa si trova».

Per il suo tavolo da ferragosto al ristorante ha scelto salvia, rosmarino ed edera in un contenitore avvolto in carta da pacco, che nasconde anche vasetti imperfetti e diversi tra loro e grazie al colore neutro si adatta con facilità a tanti tovagliati. L’accento colorato è dato dal girasole e dalle roselline, mentre le foglie annodate di beargrass creano quello che si chiama “momento di interesse”.

«Per un appuntamento estivo non occorre niente di ricercato, meglio stare sulla semplicità e spontaneità. Una composizione del genere ha anche il vantaggio del costo contenuto e basta poco per dare un effetto diverso, ad esempio appoggiandoci due fragole o, se si vuole celebrare l’autunno, un grappolo d’uva. Di cose da inventare ce ne sono mille e la fantasia è gratis, ma è quella che permette a noi fioristi di differenziarci».


Gorle si veste di petali per Floreka

floreka

È dedicata ai ricordi la nuove edizione di Floreka, la mostra mercato di giardinaggio e produzioni creative in programma a Gorle sabato 20 e domenica 21 maggio. Due giornate in cui il Parco comunale ospiterà piante, fiori e produzioni d’arte creativa di alto livello, il tutto contornato come sempre da interessanti attività rivolte ai visitatori.

Per la rassegna, organizzata dall’Associazione Petali e Parole in collaborazione con il Comune di Gorle, è il decimo compleanno, l’occasione giusta per dare spazio ai ricordi e alle presenze che l’hanno fatta crescere. Anche quest’anno l’offerta della due giornate è ampia: a partire dalla settantina di stand di produttori e professionisti provenienti da tutta Italia, protagonisti della mostra, a cui faranno da cornice laboratori, corsi di botanica, approfondimenti dedicati alla natura e alla sostenibilità, incontri con scrittori, workshop, momenti musicali ed enogastronomici dal profilo sempre green.

Tra le proposte da non perdere, “La strada dei ricordi” allestita dall’artista Margherita Leoni, pittrice naturalistica italiana nota per i suoi famosi “ritratti” della flora brasiliana, gli incontri con gli scrittori Tiziano Fratus, che presenterà il libro “Il sole che nessuno vede” e Grazia Cacciola, che condurrà una riflessione sull’ultimo libro “L’orto naturale” e l’agricoltura biologica, biodinamica e sinergica, la mostra Open Garden, le dimostrazioni della Scuola Zen Shiatsu e di composizione floreale con professionisti e floral designer di grande prestigio.

La manifestazione è diventata punto di riferimento per tutti gli amanti di fiori e piante, arrivando nella scorsa edizione a richiamare più di 5mila visitatori.

La mostra è visitabile sabato dalle ore 10 alle 22 e domenica dalle 9.30 alle 18.30 con ingresso gratuito.

Info www.comune.gorle.bg.it

 


Borgo Palazzo si tinge di rosso. E sabato i negozi organizzano la “Sfilata al rovescio”

Borgo Palazzo si è accesa di rosso per “Bergamo in Fiore – Maggio un mese di colori”, la nuova manifestazione del Distretto urbano del commercio, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che veste le vie dello shopping con fiori, piante e allestimenti a tema delle vetrine, richiamando l’attenzione sul piacere di fare una passeggiata in città e acquistare nei negozi.

È toccato a piazza Sant’Anna e dintorni aprire le danze di un calendario proseguirà in Borgo Santa Caterina dal 13 al 19, con il giallo scelto come colore dominante, in Città alta dal 20 al 26 (rosa, in perfetta nuance con il Giro d’Italia che passerà in quei giorni), per finire con un tripudio floreale del centro, che si tingerà di bianco con richiami di rosso, giallo e rosa, dal 25 al 28 maggio.

Ai commercianti è stato chiesto di partecipare acquistando la composizione coordinata realizzata per l’iniziativa, da posizionare all’esterno, del negozio e il materiale di comunicazione. Sono stati inoltre invitati ad interpretare il tema cromatico-floreale nell’allestimento delle vetrine. Le botteghe di Borgo Palazzo non si sono fatte attendere e sono spuntati abiti fiorati e accessori nelle più vivaci tonalità del rosso, mentre il Comune di Bergamo ha offerto delle foriere che resteranno posizionate fino a settembre.

borgo palazzo in fiore 2017 (2)La rassegna ha anche ispirato un originale evento, con la collaborazione di diverse attività del Borgo. Si chiama “Sfilata al rovescio” ed è in programma sabato 13 maggio, a chiusura della settimana in fiore. L’appuntamento è nello showroom di EsseCi cucine (al numero 100), a partire dalle 16. Sarà un pomeriggio rosso e floreale, ovviamente, con numerose attività. È “al rovescio” perché sarà il pubblico a sfilare davanti alle diverse postazioni, anziché assistere da fermo al succedersi delle proposte.

In campo ci sono il ristorante Ol Giopì e la Margì, che offrirà uno showcooking nelle cucine di design del salone insieme alle golosità della Pasticceria Sant’Anna. Tra un assaggio e l’altro sarà possibile vedere all’opera le hairstylist e le makeupartist di La dolce vita, che creeranno acconciature e trucchi ad hoc per le modelle, che indosseranno gli abiti di Pietra di Luna e gli eccentrici occhiali di Foto Ottica Skandia, accompagnate dai bambini vestiti da Gretel & Hansel. Un sabato pomeriggio all’insegna della moda, del design e della buona cucina a ritmo della musica del bar La Piazzetta. Nel corso dell’evento sarà presente Emiliano Amadei, campione italiano in carica di flower design, nonché curatore degli allestimenti di “Bergamo in Fiore”, che farà una dimostrazione live di composizioni.


A maggio i commercianti vestono Bergamo di fiori

bergamo in fiore locandinaPerché vestirsi a festa solo a Natale? I commercianti di Bergamo hanno scelto di farlo anche a maggio, celebrando la bella stagione e la voglia di godersi la città e i suoi negozi attraverso quanto di più coreografico ci sia: i fiori.

Nasce così “Bergamo in Fiore – Maggio un mese di colori”, la nuova manifestazione del Distretto urbano del commercio, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, che regala alle vie dello shopping fresche atmosfere tutte da scoprire.

L’evento si articola in quattro diversi momenti nei quali ogni area del Distretto fa spazio ad un colore. Si comincia da Borgo Palazzo, che si vestirà di rosso dal 6 al 12 maggio, per proseguire con il giallo di Borgo Santa Caterina dal 13 al 19, il rosa di Città alta dal 20 al 26 (è anche il periodo nel quale passerà il Giro d’Italia, in perfetta nuance), per finire con un tripudio floreale del centro, che si tingerà di bianco con richiami di rosso, giallo e rosa, dal 25 al 28 maggio.

Il Comune di Bergamo offrirà installazioni floreali nelle aree di verde pubblico. Ne sono previste due in Borgo Palazzo, tre in Borgo Santa Caterina e in Città alta e una decina in centro. I negozianti, invece, sono invitati a dotarsi dello speciale kit (al costo di 50 euro) che comprende una composizione da posizionare all’esterno del negozio, vicino all’ingresso, la vetrofania e la locandina della manifestazione. Sono inoltre chiamati a dare libero sfogo alla creatività interpretando il tema cromatico-floreale della propria area anche nell’allestimento delle vetrine.

Il progetto è coordinato e supervisionato da Emiliano Amadei, vicepresidente del Gruppo Fioristi dell’Ascom di Bergamo, campione regionale e nazionale d’Arte Floreale e rappresentante dell’Italia alla Coppa Europa d’Arte Floreale. Come accaduto con le luci di Natale, anche questa iniziativa promette scorci originali e suggestivi da immortalare in selfie e scatti fotografici, che potranno essere condivisi sulla pagina Facebook del distretto e con l’hastag #BergamoInFiore.

«Bergamo in Fiore è una nuova iniziativa all’interno della strategia di eventi e comunicazione del Duc per promuovere e valorizzare il tessuto commerciale della città – afferma il presidente Roberto Ghidotti -. La manifestazione prende spunto dalla positiva esperienza realizzata dai commercianti del centro nel 2016 ed è stata pensata in un’ottica integrata che coinvolga e valorizzi tutte le aree del Distretto: centro, Città alta, Borgo Palazzo e Borgo Santa Caterina. È una formula che vuole cementare l’unione tra le quattro zone, con una modalità semplice e colorata, ma di grande effetto». «L’evento – prosegue – si inserisce all’interno di un calendario annuale del Duc ricco di appuntamenti tra i quali spiccano la seconda edizione, a giugno, del Bergamo Shopping Master ossia il concorso a premi per i clienti dei negozi della città, un nuovo e speciale evento sul tema della moda, a settembre, e il progetto delle luminarie nel periodo natalizio».

Nessun problema per la collocazione sul suolo pubblico delle composizioni floreali. In occasione della manifestazione, il sindaco Gori ha infatti autorizzato il posizionamento delle fioriere all’esterno degli esercizi commerciali nelle quattro aree coinvolte. Invitando i titolari dei negozi a partecipare secondo le modalità previste dal progetto, il provvedimento ricorda che dovranno essere rispettate le norme del codice della strada, in particolare, non potranno essere collocati nastri o decorazioni sui semafori e su ogni altro tipo di impianto segnaletico. Le composizioni floreali all’esterno delle attività commerciali dovranno, inoltre, garantire uno spazio libero di almeno 1,5 metri per non intralciare il transito dei pedoni.


Il premio / Ravasio, il negozio di fiori che fa crescere i papaveri sui Colli

Domenica 18 dicembre alla Fiera di Bergamo è in programma l’assegnazione del Riconoscimento del Lavoro e del Progresso economico, il premio della Camera di Commercio di Bergamo, giunto alla 56esima edizione. Saranno consegnate quattro benemerenze e 82 premi a coloro che, con l’esempio di una vita dedicata al lavoro, hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell’economia locale, nei diversi settori economici.

Nella categoria imprese – con più di 33 anni di ininterrotta e benemerita attività, sia in forma individuale sia in forma societaria – i premi sono 14, quattro dei quali ad attività commerciali. Si tratta del fiorista F. lli Ravasio di Bergamo (77 anni e 5 mesi), il negozio di calzature di Francesco Pezzoli di Villa d’Ogna (68 anni e 4 mesi), del Panificio Vanotti di Bergamo (54 anni e 7 mesi) e del ristorante pizzeria Vesuvio di Bergamo (46 anni e 1 mese).

Ecco la storia di Ravasio Fiori

«Mi piace talmente, che quasi non è un lavoro». È la felice sintesi nella quale Adriano Ravasio, 68 anni, racchiude la propria attività, il negozio di fiori in largo Belotti, nel centro di Bergamo, dove sarà capitato a tutti di soffermarsi almeno una volta ad apprezzare le accurate composizioni. Dietro le vetrine, l’azienda ha sempre avuto anche una seconda anima, la coltivazione diretta dei fiori sui colli di Bergamo, nella zona di Borgo Canale, più protetta e quindi adatta allo scopo.

«Tutto ha avuto inizio nei primi del ‘900 con il prozio Ernesto, che faceva il giardiniere ed ha trasmesso la passione ai nipoti, ossia mio padre Vittorio e mio zio Eugenio». Sono loro i Fratelli della denominazione aziendale ed entrambi ci hanno messo del proprio nello sviluppo dell’attività. È stata aperta da Eugenio, di ritorno a Bergamo dopo aver lavorato ai giardini vaticani, affiancato poi da Vittorio che dal campo di prigionia inglese in Sudafrica è tornato con i preziosi semi di un papavero allora sconosciuto in Italia, “Iceland Popy” o “Papaver Nudicaule”, molto simile al papavero di campo ma più robusto e con un doppio ordine di petali, del quale i fratelli Ravasio sono riusciti ad ottenere molteplici colori: rosso, arancio, rosa e bianco.

«È un po’ l’emblema della nostra attività – afferma Adriano – e continuiamo a coltivarlo, insieme ad altri fiori, soprattutto quelli “dimenticati” come le zinnie, le dalie, i fiori di pisello e i non ti scordar di me. La produzione diretta, curata da Giovanni Battista, figlio di Eugenio, è un elemento che ci caratterizza, l’altro è la capacità di proporre qualcosa di diverso da ciò che si può trovare normalmente: una stella di natale confezionata con gusto è un’altra cosa».


Fiori, «ecco com’è cambiato l’omaggio ai defunti»

In vista della Festa dei morti, le aspettative dei fioristi sono alte. Le ricorrenze sono infatti ormai diventate preziose boccate di ossigeno per un comparto costretto a fronteggiare non solo i prezzi super scontati dei supermercati, ma anche il crescente fenomeno dei venditori abusivi.

«Le vendite dei fiori dei cimiteri si concentra quasi tutta in occasione delle ricorrenza dei morti – dice Adriano Vacchelli, presidente del gruppo Fioristi dell’Ascom di Bergamo –. Un tempo cambiare i fiori al cimitero tutte le settimane era quasi un obbligo, con le nuove generazioni si è un po’ persa questa abitudine perché è venuto meno il senso del culto. Ora il pensiero è legato a un fiore al cimitero ogni tanto».

La contrazione non riguarda solo la frequenza degli acquisti, ma anche la spesa. La tendenza è di mantenersi su costi bassi. Il budget si è ridotto negli ultimi anni. La spesa media è di 15-20 euro per i loculi e 25-30 euro per le tombe. Ci sono delle eccezioni, ma sono sempre meno. «In questo ha influito l’aumento delle cremazioni – spiega Vacchelli -. I loculi sono più piccoli quindi il fiore si è adeguato, non deve più riempire, solo dare un tocco di colore».

Per i negozi la situazione è resa più difficile dalla concorrenza presente sul mercato. «L’abusivismo è un problema che si ripresenta anche in queste festività, se non si mette mano e si fanno rispettare le leggi ci sarà sempre – dichiara Vacchelli –. L’abusivo è visto come una persona in difficoltà che cerca di portarsi a casa un pasto, questo è vero ma ciò che il cittadino vede è solo la parte finale di un sistema. Come per l’ortofrutta, anche per i fiori il fenomeno di andare all’ingrosso o al supermercato e poi vendere porta a porta che prima era saltuario si è diffuso». Quanto al confronto con i supermercati, «riescono a comprare e quindi a rivendere a prezzi molto più bassi – ricorda -. Ad esempio un vaso di crisantemi lo si trova a 3.90-4 euro. Noi non riusciamo nemmeno a comprarlo a questi prezzi!».

Per quanto riguarda le scelte, le richieste più tradizionali si concentrano sugli immancabili crisantemi, le altre spaziano sui fiori stagionali: ciclamini, orchidee e protee, fiori africani molto di effetto. Per tutti l’esigenza è la stessa: che i fiori resistano il più possibile.


Vetrine e balconi fioriti fanno più bella Zogno. Domenica festa e premiazioni

alimentari Fresco Mio in fiore Zogno

Quale sarà la vetrina più fiorita di Zogno? E il balcone più colorato? Lo si scoprirà domenica 22 maggio, giornata conclusiva di “Zogno in fiore”, la manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione Punto Amico che dal 21 aprile ha proposto una serie di iniziative per animare, valorizzare e abbellire il paese vestendolo a tema floreale

Domenica andrà infatti in scena un “Viale in Fiore”, che vedrà lungo il viale Martiri della Libertà stand espositivi di hobbisti, con oggetti legati al tema dei fiori e della natura, e di commercianti, che si mettono in piazza con i propri articoli. Ma la giornata vuole essere una vera e propria festa e, quindi, oltre al mercatino, sono previste iniziative che prevedono un coinvolgimento delle famiglie con intrattenimento per i bambini e degustazioni per gli adulti.

Dalle 10 alle 18 si svolgeranno laboratori e giochi sulla natura per i bambini, ci saranno i gonfiabili e sarà attivo un punto ristoro con possibilità inoltre di pranzare in piazza. Nel pomeriggio esibizione di twirling, premiazioni dei concorsi Balcone Fiorito e Vetrine in Fiore e alla fine merenda gratuita per tutti i bimbi e anche per i loro genitori.

Si tratta di una nuova manifestazione per Zogno che ha ricevuto, al debutto, una buona partecipazione sia da parte delle attività commerciali sia dei residenti che hanno rispettivamente aderito ai concorsi “Vetrine in Fiore” e “Balcone Fiorito”. In particolare, sono in gara 16, tra negozi e ristoranti, che hanno abbellito le vetrine o lo spazio del loro esercizio commerciale, e 17 sono gli zognesi che hanno addobbato il proprio balcone impreziosendo le vie del paese.

Ecco le attività in gara

1) MACELLERIA PESENTI – via Centro 22 – Enedenna
2) TRATTORIA DEL MAGLIO – via C. Battisti 21 – Zogno
3) CENTRO MODA COLLEONI – via Cavour 15 – Zogno
4) CAFFÈ ROMA – via P. Ruggeri 45/A – Zogno
5) ALIMENTARI MAZZOLENI – via S. Sebastiano 1 – Zogno
6) EREDI BUSI SILVANO – via Donatori di sangue 2 – Zogno
7) PENNA E CALAMAIO – via XXIV Aprile 9 – Zogno
8) SI SERVIZI IMMOBILIARI – via Cavour 28 – Zogno
9) COMPUTER CENTER – via Cavour 9 – Zogno
10) F.LLI GAMBA -FRESCO MIO – piazza Italia 6 – Zogno
11) RISTORANTE LA TORRE – via Torre 4 – Somendenna
12) FORNAIO PESENTI BOLÒ – via A. Locatelli 60 – Zogno
13) L’ERBORISTERIA ELISIR – via Cavour 4- Zogno
14) ACCONCIATURE MARIKA E MONICA – via Cavour 20 – Zogno
15) SALVI BIKE STORE -CICLI SALVI – via Mazzini 24 – Zogno
16) OTTICA CERONI  – via Vittorio Emanuele 24 – Zogno

Il legame con il tema, la creatività e la tecnica sono i principali criteri di valutazione. In palio, tre premi per categoria messi a disposizione da commercianti zognesi

Il programma

zogno in fiore

 


Fioristi, il bergamasco Amadei in lizza per il titolo europeo

emiliano amadei

Emiliano Amadei, 41 anni, titolare, della Fioreria Amadei di Azzano, l’8 e il 9 aprile prossimi (ma già il 7 sarà al lavoro per la fase di preparazione) rappresenterà l’Italia al Florint Europa Cup 2016, campionato europeo dei fioristi di Genova. Il bergamasco, consigliere del Gruppo Fioristi e del Gruppo Giovani dell’Ascom, è risultato il migliore italiano vincendo prima il titolo lombardo, a Erba, e poi il titolo nazionale lo scorso maggio alla manifestazione Flora Firenze.

Sfiderà 22 maestri di composizioni floreali dei vari paesi d’Europa. La gara sarà articolata su cinque temi: “San Remo 500 d’epoca”, “pasta, pesto e fiori, picnic sulle montagne liguri”, “amore e lussuria”, “sposa in vespa anni Cinquanta” e “composizione di piante per l’allestimento di una vetrina fashion di alta moda maschile”, più un tema libero. Il vincitore della Coppa Europa sarà colui che raggiungerà il più alto punteggio complessivo.

«Già essere in sfida, comparire tra i primi fioristi al mondo è un traguardo – dice Amadei -. Sarà una competizione molto difficile, è organizzata dalle scuole. Rispetto alla gara mondiale che è su invito, questa te la devi guadagnare». «Come italiani, la prima cosa sarà fare bella figura, far capire che anche nel nostro Paese il mondo del fiore si è evoluto e il livello si è alzato. La strada è quella giusta, magari quest’anno non vinceremo il titolo, ma il nostro vivaio Federfiori sta crescendo sempre di più».

I concorrenti più difficili da battere saranno i fioristi del Nord, Norvegia, Belgio, Olanda. «Avrò contro i più grandi professionisti d’Europa – spiega -. Frequento le fiere in Europa e mi sono reso conto della forte struttura che hanno alle spalle, anche in termini di sponsor. Farò tutto il possibile per salire sul podio più alto. Poi ci dovranno essere diverse situazioni che porteranno al risultato. È da novembre che ci stiamo preparando. Ho un collega Emanuele Ponti della Fioreria Ponti di Grassobbio che mi sta coadiuvando. L’ispirazione l’abbiamo maturata con il Laboratorio nazionale, noi ci siamo occupati dello studio della realizzazione».

Amadei ha anche scritto una lettera al ministro per le politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, chiedendogli di fare il tifo per lui quando salirà “sul ring” dei Magazzini del Cotone di Genova per tentare di conquistare il titolo di campione europeo dei fioristi. E ha fatto giungere un messaggio a Tommaso Trussardi chiedendo che gli venga concesso l’onore di potersi ispirare, nella sfida professionale più importante della sua vita, al levriero simbolo della casa di moda, per poter realizzare la sua creazione floreale dedicata al più raffinato stile maschile, una delle prove previste per salire sul trono del vecchio Continente. Il ministro Martina, sulla sua pagina Facebook, ha già assicurato il suo sostegno.


Dopo l’appello dell’Ascom, sequestrati a Bergamo 1.300 mazzi di mimosa

Mimose1.289 mazzi di mimose sequestrati, 34 di rose: è il risultato di una ampia operazione svolta dalla Polizia Locale del Comune di Bergamo il 7 e l’8 marzo per contrastare il commercio abusivo di fiori nella giornata dedicata alle donne.

Il Comando di via Coghetti ha in questo modo raccolto e recepito l’indicazione che Ascom ha rivolto la scorsa settimana, chiedendo più controlli sulle vendite abusive di fiori con l’avvicinarsi della ricorrenza.

Il Comando di Polizia Locale ha predisposto specifici servizi di prevenzione per limitare tale fenomeno. A poche ore dalla chiusura del pattugliamento sono stati identificati e sanzionati 12 venditori abusivi.

«In una giornata in cui il fenomeno della vendita abusiva di fiori raggiunge probabilmente il suo apice – spiega il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi – abbiamo lavorato in questi giorni per contrastare un fenomeno molto diffuso e che giustamente le associazioni di categoria hanno segnalato e portato all’attenzione dell’opinione pubblica. Sappiamo però che il problema sta altrove e non nei disperati che stanno sulle strade».