Nel 2015 vola il turismo lombardo (+11%). Expo, ricadute positive su Bergamo

Nel 2015 vola il turismo lombardo (+11%). Expo, ricadute positive su Bergamo

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Spazio Bergamo a Expo - Ingresso

 

Il turismo lombardo nel 2015 è cresciuto più che nel resto d’Italia, arrivi e presenze hanno fatto registrare un aumento complessivo dell’11% in tutta la regione: rispettivamente 15.639.134 e 37.857.140. A Bergamo gli aumenti sono stati del 6,8% e del, 5,4%. “La Lombardia è oggi più attraente e piace sempre più ai viaggiatori stranieri, che sono ormai più del 50% del nostro mercato – ha detto Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, presentando il report sul Turismo in Lombardia nel 2015 diffuso da Eupolis Lombardia, l’Istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazione di Regione Lombardia.  “Expo ha rappresentato sicuramente il calcio d’inizio di una partita complessa. E i primi risultati positivi stanno arrivando. Con il presidente Maroni – ha spiegato Parolini – abbiamo infatti impresso una forte accelerazione al turismo durante questa legislatura: c’è una nuova legge, un impegno economico significativo per valorizzarlo, un nuovo modo di gestirlo e soprattutto una più moderna ed organica strategia di promozione della destinazione Lombardia grazie ad Explora, che è diventata a pieno titolo la nostra “Destination Management Organization”, dimostrandosi sempre più come quel soggetto operativo che mancava, che agisce con criteri federativi e sussidiari”.
“Il successo che ha ottenuto l’istallazione di Christo sul Lago d’Iseo – ha annunciato Parolini – ci ha spinto a muoverci con largo anticipo non solo nell’organizzazione dell’evento in sinergia con tutti i soggetti territoriali coinvolti, ma anche nel mettere subito in campo un piano d’azione di promozione di quest’area turistica, proiettata in tutto il mondo, grazie al Floating Piers, proprio con l’obiettivo di consolidare gli effetti positivi ottenuti e di aprire un’altra finestra su tutta l’offerta turistica lombarda e in particolare sul Lago d’Iseo, la Franciacorta, la Valcamonica e le valli bergamasche. Da regione notoriamente conosciuta in Italia e all’estero per il ruolo di leadership economica svolto nei settori della moda, del design, della metalmeccanica, dell’agroalimentare – si legge nel report di Eupolis Lombardia -, negli anni della crisi, la Lombardia ha sempre più rivelato anche una vocazione turistica, forte della sua capacità di attrarre oltre il 15% del turismo straniero che arriva in Italia”.

Il report

I dati definitivi di fonte ufficiale relativi all’anno dell’Expo attestano per la Lombardia un incremento a due cifre rispetto al 2014: gli arrivi raggiungono quota 15.639.134 unità crescendo infatti dell’11% e le presenze risultano 37.857.140 pari a un aumento del 10,4%..Il risultato del 2015 conferma un’andamento decisamente più dinamico del turismo nella regione rispetto a quello registrato a livello nazionale in cui, secondo i dati provvisori, gli arrivi sono aumentati del 2,7% e le presenze dell’1,9%. Sono questi gli esiti della rilevazione censuaria relativa ai movimenti dei turisti nelle strutture ricettive che ISTAT realizza con il supporto delle Regioni e che diffonde a cadenza annuale e che vengono presentati per il territorio lombardo. Il balzo registrato nel corso dell’ultimo anno accelera la crescita del turismo nella regione: la tendenza di lungo periodo evidenzia un incremento continuo degli arrivi, ma anche delle presenze, se pur ad un tasso più contenuto. Nell’arco di 15 anni gli arrivi sono più che raddoppiati, mentre le presenze sono aumentate complessivamente del 65%. Indubbiamente a livello nazionale il trend è stato meno brillante. L’impulso maggiore alla crescita, in particolare negli anni della crisi, è stato dato soprattutto dal turismo internazionale: nel periodo 2008-2015 i pernottamenti sono aumentati complessivamente del 46,6% in Lombardia e del 17,6% a livello nazionale. Diversamente da quanto è accaduto a livello nazionale – in cui si è assistito, nello stesso periodo, ad una contrazione delle presenze dei turisti italiani dell’8,2% – in Lombardia anche la componente nazionale ha contribuito alla dinamica positiva con un aumento complessivo del 19,7%. Nel 2015, degli oltre 15,6 milioni di arrivi ben 8,1milioni sono stranieri pari al 52% del totale e con più di 21,7 milioni di pernottamenti raggiungono il 57,4% del totale. Se strutturalmente la componente straniera ha da sempre contribuito alle performance positive del turismo lombardo, l’Expo ha rappresentato uno stimolo a visitare la Lombardia non solamente per gli stranieri ma anche per gli italiani. Il tasso di crescita nell’ultimo anno è stato infatti solo di poco superiore per gli arrivi internazionali (11,4%) rispetto a quelli nazionali (10,5%), mentre è stato pressoché uguale per i pernottamenti. Se l’Expo pare aver dato un deciso impulso ai flussi turistici nella regione, non sembra tuttavia aver impattato sulla durata dei soggiorni che rimane pressoché invariata, continuando così ad essere inferiore a quella media nazionale: 2,42 giorni nel 2015 e 2,43 giorni nel 2014 in Lombardia; 3,52 giorni e 3,55 giorni in Italia rispettivamente nel 2015 e nel 2014. Le preferenze dei turisti si riversano per lo più verso le strutture alberghiere, che concentrano il 78% circa del totale delle presenze, anche se negli ultimi anni le strutture ricettive extralberghiere guadagnano terreno. Al riguardo, non bisogna trascurare di ricordare che la rilevazione ISTAT tende a sottostimare la presenza turistica in questa tipologia di strutture, in particolare nelle nuove forme di ricettività a carattere non imprenditoriale che sono emerse negli ultimi anni e che faticano ancora a trovare copertura nella rilevazione stessa.

Tedeschi al primo posto, in crescita i cinesi

tabella TurismoCon oltre 1,2 milioni di arrivi e 4,5 milioni di pernottamenti anche nel 2015 i tedeschi si confermano nettamente al primo posto nella graduatoria delle prime 10 nazionalità dei turisti stranieri per arrivi e per presenze in Lombardia. Relativamente agli arrivi, dopo i tedeschi si posizionano, con la metà dell’ammontare, i francesi e quindi i cinesi. Questi ultimi nel giro di pochi anni hanno scalato la classifica posizionandosi ora al terzo posto, mentre è da segnalare il rientro nelle prime 10 posizioni dei turisti giapponesi che al contrario negli ultimi anni hanno ridotto la loro presenza nella nostra regione. La corrispondente graduatoria sull’ammontare dei pernottamenti, ad eccezione dei tedeschi, evidenzia posizioni differenti per nazionalità: al secondo posto con circa1,5 milioni di presenze si posizionano gli inglesi, seguiti dai francesi e quindi dagli olandesi. Questi turisti si caratterizzano per una durata dei soggiorni in generale più elevata di quella media regionale. Al contrario i turisti asiatici perdono posizioni in quanto i loro soggiorni sono solitamente molto brevi. Da regione notoriamente conosciuta in Italia e all’estero per il ruolo di leadership economica svolto nei settori della moda, del design, della metalmeccanica, dell’agroalimentare, negli anni della crisi la Lombardia ha sempre più rivelato anche una vocazione turistica, forte della sua capacità di attrarre oltre il 15% del turismo straniero che arriva in Italia. Come era facile attendersi l’attenzione e l’interesse nei confronti del settore turistico è stato amplificato dall’Expo che come si è visto ha avuto sicuramente ricadute positive a livello regionale.

Ma a livello dei singoli territori chi ha beneficiato dell’evento? Anche in questo caso le aspettative sono confermate dai dati: l’area metropolitana milanese è di gran lunga l’area che ha goduto delle ricadute dell’evento con una crescita nel 2015 di poco più di 2milioni di pernottamenti e attestandosi al 47,3% del totale degli arrivi in regione e al 41,9% delle presenze. Nel bresciano si sono registrati oltre 411mila pernottamenti in più, confermandosi la seconda area turistica regionale con il 24,5% delle presenze totali ed il 15,9% degli arrivi, segno evidente di un turismo di tipo leisure che privilegia la vacanza di medio-lunga durata. In provincia di Varese i pernottamenti sono aumentati di quasi 248mila unità e di circa 231mila unità nell’area bergamasca, a testimonianza del dinamismo che ha caratterizzato questi territori che ormai da parecchi anni hanno saputo intercettare parte dei flussi generati dagli aeroporti di Malpensa e di Orio al Serio. Le province invece che risultano in controtendenza, con una riduzione dei flussi turistici sono Lodi (-9.300 presenze) e Mantova (-1.700 presenze) che concentrano rispettivamente l’1% e l’1,6% degli arrivi e lo 0,5% e l’1,4% delle presenze.

Expo, solo alcune province ne hanno beneficiato

Quanto emerge dall’analisi per provincia dei dati annuali relativi agli arrivi e alle presenze, risulta ancora più evidente se si concentra l’attenzione al solo periodo in cui si è svolto l’EXPO. Il confronto tra i flussi registrati nelle 12 province lombarde nel periodo maggio – ottobre 2015 con il corrispondente periodo nel 2014 conferma una maggior ricaduta dell’Expo nelle province più vicine a Milano: Varese, Bergamo, Brescia e quindi Monza e Brianza, Como, Pavia hanno potuto intercettare una parte dei flussi turistici generati dall’evento. Al contrario è quasi del tutto irrilevante l’effetto a Mantova, Lodi ma anche a Cremona, Sondrio e Lecco. Infine un approfondimento di analisi sulle preferenze dei turisti nei confronti delle strutture ricettive nel periodo di Expo conferma quanto già evidenziato a livello complessivo annuale: oltre 18milioni di pernottamenti sono stati intercettati dalle strutture alberghiere, facendo registrare un incremento di 2,7 milioni di presenze. Le strutture extralberghiere hanno visto aumentare i pernottamenti di circa 550mila unità, attestandosi a quasi 6milioni 260mila presenze nello stesso periodo.