Promuovere e accrescere conoscenza e consapevolezza attorno al patrimonio delle Mura della città di Bergamo, candidata nella Tentative List come sito UNESCO, con specifiche azioni concepite per i più piccoli. E’ questo l’obiettivo principale del Progetto “Le Mura di Bergamo verso l’Unesco. Unesco raccontato ai bambini, i bambini raccontano le Mura”, promosso dall’Università di Bergamo, all’interno delle attività del Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani”, e diretto dalla Prof. Rossana Bonadei, che vede lo sviluppo di attività laboratoriali e creative partecipate dagli allievi della Scuola Primaria Ghisleni di Bergamo. Parte integrante e qualificante del progetto è la messa a punto di strumenti per applicazioni innovative a carattere multimediale, pensate con lo Studio Bozzetto in stretto dialogo con maestre e bambini, e con la guida esperta di ricercatori dell’Università di Bergamo, per creare sensibilità verso il bene storico e culturale quale elemento di civiltà e identità, e per favorirne la più ampia e partecipata fruizione.
Il Progetto risponde all’invito rivolto da Regione Lombardia alle Università lombarde a presentare progetti per la conoscenza e salvaguardia del patrimonio storico e artistico della Regione, con l’obiettivo anche di sviluppare capitale umano d’eccellenza, attraverso la definizione di percorsi di ricerca di alto livello che consolidino e rafforzino i nessi tra ambito accademico, ambito territoriale e istituti e luoghi di cultura. Bene oggetto dell’azione progettuale sono le “Mura di Bergamo verso l’Unesco”, come sito di rilevante interesse culturale, storico e architettonico all’interno del patrimonio regionale e nazionale. Il Comune di Bergamo, che presiede alla conservazione, tutela, valorizzazione del bene (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Parte I art.6), ha potuto iscrivere il bene nella Tentative List dell’Unesco (2014) come parte del sito seriale transazionale “Le Opere di Difesa Veneziane tra XV e XVII secolo”, ammesso nel 2015 a candidatura per l’Italia.
Partner del progetto, oltre al Comune di Bergamo (con le sue articolazioni, tra cui l’Orto Botanico “Lorenzo Rota”), l’Associazione Terra di San Marco e la Scuola Primaria Ghisleni (Istituto Comprensivo Donadoni), il Parco Regionale dei Colli di Bergamo e la Cooperativa Sociale L’Impronta, fortemente e fisicamente integrati nel complesso paesaggistico delle Mura e coinvolti con le loro specifiche expertise scientifico-didattiche. L’azione progettuale consiste in varie sessioni di attività, che hanno preso avvio in estate, volte alla preparazione di prodotti didattici per la divulgazione delle idee e dei valori Unesco riferiti alle Mura di Bergamo nel contesto del patrimonio transnazionale delle Fortificazioni Veneziane: da laboratori, concepiti con le maestre della scuola Ghisleni e vari esperti convocati ad hoc, a visite didattiche e percorsi ludici ed esperienziali che hanno visto il coinvolgimento di 6 classi della scuola (seconde, terze e quarte), per un totale di circa 120 bambini. Sono inoltre in corso di realizzazione: un video con animazione della durata di 5 minuti circa riferito alle Mura e mirato a conoscere Unesco e le sue prerogative, pensato con lo Studio Bozzetto, una brochure specificamente rivolta e l’organizzazione di eventi di restituzione finale sia a carattere scientifico-divulgativo che di ampia partecipazione pubblica, che avranno luogo nel mese di dicembre.
Il team di lavoro dell’Università di Bergamo si incaricherà di redigere un dossier di rendicontazione del complesso delle attività (documenti, mappe, fotografie, riprese, video-interviste) che andrà ad arricchire il dossiér per Unesco in preparazione a cura del Comune di Bergamo. “Il progetto – sottolinea Anna M. Testaverde, Direttore del Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” e vicepresidente dell’Associazione Terra di San Marco – integra una serie di proposte che già nel 2014 ha visto coinvolto il Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” dell’Università di Bergamo, membro fondatore dell’Associazione Terra di San Marco. Nel segno di continuità con le esperienze passate e in atto, il progetto rivolto alle scuole elementari, sarà prossimamente affiancato da ulteriori proposte, presentate da alcune scuole medie inferiori e superiori che attiveranno con il Comune convenzioni di collaborazione e di attiva partecipazione”.
“Spiegare cos’è e cosa fa Unesco non è semplicissimo spiega Rossana Bonadei, residente del Corso di Laurea Magistrale in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici dell’ Università di Bergamo e referente di progetto -. Personalmente lo spiego agli studenti della nostra laurea magistrale di turismo con l’ausilio di alcune parole chiave come “memoria”, “patrimonio culturale”, “conservazione”, “valorizzazione”, ma anche “attrazione turistica”, essendo il marchio Unesco sovente un’utile guida per orientarci verso le eccellenze e le peculiarità di un territorio. Concetti non proprio facili da trasmettere ai bambini. Questo è un progetto pilota che prova a farlo con attività e strumenti che – crediamo – potranno raggiungere l’intelligenza e l’immaginazione dei piccoli fruitori di patrimoni che Unesco aiuta a conservare”. “La conoscenza dei beni materiali e immateriali oggetto di tutela da parte dell’Unesco è il primo requisito che l’Organizzazione richiede alle comunità locali coinvolte, atteso che la tutela stessa non deve essere un intervento di musealizzazione deciso altrove, ma una scelta consapevole di chi quotidianamente vive i beni medesimi – conclude Giovanni Cappelluzzo, Dirigente Ufficio Unesco Comune di Bergamo -. Per il pieno raggiungimento di tali scopi è indispensabile iniziare l’azione educativa e formativa presso i giovani fin dai primi anni della loro istruzione scolastica. E’, quindi, perfettamente coerente con tali obbiettivi il progetto che viene oggi illustrato, anche in considerazione del fatto che, fino ad oggi, la storia cosiddetta “locale”, ivi comprese le sue testimonianze materiali, non è oggetto di alcuna considerazione nei programmi scolastici ministeriali”).