Giovedì 18 gennaio, ore 15, convegno in Fiera a Italian Fine Art Bergamo Arte Fiera
Qual è la frontiera virtuale per una fruizione contemporanea dei musei? E’ questo uno dei temi al centro del convegno “Il sistema museale dal passato al futuro sul web”, moderato da Sergio Radici, curatore eventi collaterali di Bergamo Arte Fiera e Italian Fine Art, in programma giovedì 18 gennaio, ore 15, nel foyer centrale della Fiera di Bergamo, in Via Lunga. Il tema, di grande attualità, viene trattato da esperti del settore, pronti a portare la loro esperienza e alcuni esempi concreti. Tra i relatori: Sergio Curtacci, docente Università di Bergamo, realizzatore del progetto on line Google Arts & Culture e Carlo Micheli, direttore dell’Ufficio Mostre di Mantova e critico d’arte. Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama Museo Civico d’Arte antica di Torino e presidente dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo e Federica Nurchis, dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo , oltre che commerciante di arte, antichità e antiquariato, illustreranno l’innovativo progetto virtuale che rende contemporanea l’esperienza di visita al museo. Il progetto, portato avanti dall’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo, si basa su una ricerca atta a ricostruire le opere e le collezioni originarie della storica sede: l’elegante fabbricato neoclassico, che sovrasta la cisterna del fontanone visconteo, fronteggiato da una scalinata a due rampe, in Città Alta, tra Duomo e Santa Maria Maggiore. L’antica sede dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti (1859) non può più mostrare la sua personalità: le vicissitudini politiche e culturali degli anni Trenta del Novecento hanno infatti consentito la requisizione dell’edificio e lo svuotamento di tutto il suo patrimonio artistico e letterario. Le opere attualmente sono dislocate dall’Accademia Carrara alla Biblioteca Civica Angelo Maj. Un filmato, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo, restituisce un’immagine fedele dell’antica sede e dei suoi gioielli, dalle sculture alle preziose tele. Si crea così di fatto un’esperienza di visita virtuale che consente di scoprire la collezione, dispersa in vari punti di interesse e istituzioni culturali cittadine, in un unico e inedito sguardo. La ricostruzione di ogni singola opera della collezione è frutto di un lungo lavoro dell’Ateneo, che ha raccolto oltre che in un filmato in un volume, consultabile on line. La mostra “Il futuro al centro” con una postazione dedicata consente al visitatore di interrogare il virtual museum delle raccolte pittoriche e scultoree dell’Ateneo, per la prima volta virtualmente riunite. Un visore 3D permette inoltre di esplorare gli ambienti dove sono attualmente collocate le opere d’arte della collezione accademica, offrendo un’esperienza immersiva unica e suggestiva.