“Il Primo Maggio dovrebbe costituire un momento di festa. Purtroppo non è così, non lo è per tutti – dice Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl -. Proprio nel giorno in cui si apre l’Expo, l’Italia del lavoro è ancora ferita da una crisi interminabile: Tenaris-Dalmine, Stefana, Whirlpool, Alcoa, Firema, Jabil, Alcatel, Ilva, Micron, solo per citare alcune delle aziende per le quali ancora va trovata una soluzione. Per far ripartire l’Italia, bisogna far partire l’industria: dopo la legge elettorale ci aspettiamo che il governo metta in testa alle sue priorità il rilancio dell’economia in un paese in cui continuano a crescere disuguaglianze e povertà”.
A Bergamo nel 2014 sono stati 9.300 i posti di lavoro persi per licenziamenti collettivi, e oltre 17mila lavoratori sono stati coinvolti da Cassa integrazione. Negli ultimi mesi ci sono segnali di allentamento degli ammortizzatori, “ma non possiamo adagiarci e ritenere superata la crisi. C’è ancora molto da fare. La Cassa in deroga cala per la riduzione dei finanziamenti e dobbiamo rafforzare le tutele nelle piccole aziende per impedire che ciò si trasformi in licenziamenti”. E i licenziamenti collettivi totalizzati in questi primi mesi sono quasi 800.
Marco Bentivogli concluderà il corteo che domani percorrerà Bergamo per celebrare la Festa del Lavoro organizzata da Cgil Cisl e Uil. Lo farà dal palco di piazza Vittorio Veneto, dove confluiranno le migliaia di lavoratori attese come ogni anno in città. Il tradizionale appuntamento dei sindacati di Bergamo per il 1° maggio si aprirà con il ritrovo al piazzale della Stazione ferroviaria. Verso le 10 partirà il corteo per le vie cittadine e alle 11, in piazza Vittorio Veneto, si terranno i comizi. Al termine, si terrà il reading “Scritture, storie di lavoro al tempo della crisi”, un’iniziativa in collaborazione con l’Associazione Libera Musica, e che prevede la lettura di testi di Erri de Luca, Vivian Lamarque, Gianni Biondillo accompagnate da musica jazz.