E-commerce +134% con il lockdown Ascom lancia l’App #Compravicino

Se lo smart working impiegato su larga scala rappresenta l’innovazione nella gestione del lavoro nelle imprese dei servizi, l’e-commerce e il delivery sono l’evoluzione del commercio. Le imprese bergamasche con e-commerce prima del lockdown erano il 15%, ora sono salite al 35% con una crescita a tre cifre, pari al + 134%. Una su tre ha quindi attivato forme di commercio elettronico. Tra le imprese che hanno sperimentato l’e-commerce durante la crisi, il 57% continuerà ad utilizzare le vendite online a emergenza finita.
Sono queste alcune delle principali evidenze emerse dall’indagine affidata da Ascom Confcommercio Bergamo a Format Research relativa all’impatto del Covid sull’organizzazione aziendale, con un focus su e-commerce e delivery (interviste dal 6 al 17 aprile con dati rilasciati il 12 maggio 2020).
Ascom Confcommercio Bergamo stima, guardando oltre l’emergenza, che saranno il 26,4 % (una su quattro) le imprese che in forme diverse continueranno ad affidare parte dei ricavi all’e-commerce, anche se il commercio tradizionale e la vendita diretta nel punto vendita resteranno portanti, soprattutto per le attività a gestione familiare. La ricerca non specifica la modalità utilizzata nella vendita online, ma la più frequente tra le piccole insegne sembra avvenire attraverso la creazione del negozio virtuale su Ebay o Amazon.

Consegna a domicilio e delivery, crescita a tre cifre

Le imprese che facevano consegne a domicilio erano il 7% e sono passate al 17% con una crescita a tre cifre, pari al + 143%. Tra le imprese che si sono affacciate per la prima volta alla consegna a domicilio, il 62% continueranno ad utilizzare questo canale anche ad emergenza terminata. Ascom stima quindi che post pandemia, il 13,2% – quindi quasi il doppio delle imprese- faranno consegne a domicilio.
Il delivery può avvenire per gestione diretta del commerciante con mezzi propri, oppure tramite corriere o servizi di spedizione gestiti singolarmente o collettivamente. L’analisi non prende in considerazione il fenomeno del food delivery inteso come servizi di consegna tramite piattaforma digitale ( Just eat, Deliveroo, et cetera…).

Delivery e commercio di vicinato, una scelta sostenibile. E con #Compravicino, Ascom e RuneLab rilanciano gli acquisti a km zero

L’emergenza sanitaria ha cambiato notevolmente i momenti di quotidianità di molti, come fare la spesa, andare al ristorante e fruire di servizi commerciali, come emerge dalla ricerca. In pieno lockdown, Ascom ha supportato i negozi con il portale Compravicino, che ha raccolto gli esercizi commerciali che effettuavano consegne gratuite a domicilio e i relativi recapiti telefonici, fornendo un importante aiuto per gli acquisti di tutti i giorni di beni alimentari e di prima necessità. Dall’esperienza positiva del sito (che ha raccolto. oltre 1200 adesioni in città e provincia) nasce una nuova App, pronta a incentivare il commercio di prossimità.
Ascom Confcommercio Bergamo e RuneLab(azienda specializzata in processi di trasformazione e digitalizzazione), hanno messo in campo le loro competenze e raccolto le esigenze delle imprese del territorio per sviluppare l’applicazione #Compravicino. L’App, attiva a breve, è gratuita e non prevede il pagamento di commissioni sulle consegne per tutti gli operatori del commercio che si affacciano al modo del commercio online. Tramite l’App è possibile creare la propria vetrina virtuale ed essere trovati in maniera semplice e comoda dai clienti, che a loro volta potranno inserire e inviare al negoziante la propria lista della spesa.
“Un tassello importante per la nostra organizzazione che negli anni ha sempre promosso e incentivato la formazione sui temi della digitalizzazione e vendita online- dichiara Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Con Compravicino, offriamo ai commercianti un sistema facile e comodo per promuovere e vendere online i propri prodotti e servizi”.
L’App è stata realizzata e messa a punto dall’azienda digitale bergamasca RuneLab, con quartiere generale a Seriate: “Abbiamo ritenuto necessario dare volontariamente il nostro contributo in questo periodo di enorme difficoltà, ponendoci l’obiettivo di aiutare i commercianti della provincia- commenta Paolo Massenzana, Ceo di RuneLab-. Abbiamo quindi sviluppato una webApp multipiattaforma secondo i più recenti standard tecnologici, accelerando il processo di trasformazione digitale delle imprese coinvolte. Riteniamo che innovare porti con sé un cambio di mentalità quanto mai necessario oggi e per raggiungere questo obiettivo è importante avere il coraggio di fare il primo passo”.
Il nome dell’applicazione racchiude in sé è il valore insostituibile degli acquisti sottocasa, negli esercizi di fiducia e vicinato, per fare vivere il territorio, colpito duramente dall’epidemia.Ascom, attraverso il portale e l’App Compravicino, sostiene i progetti finalizzati alla consegna a domicilio dei negozi tradizionali. “Il delivery con consegna diretta del commerciante o collettivamente da più negozi indipendenti è sostenibile perché aiuta i negozi di vicinato e i centri storici- sottolinea il direttore Ascom -. E’ sano da un punto di vista sanitario perché rispetta i protocolli anti-contagio, sicuro perché a consegnare è un volto noto, e inoltre è anche pratico, perché la consegna avviene fuori dalla porta in giornata e anche ecologico perché riduce gli spostamenti per un singolo acquisto”.

Per iscriversi all’applicazione basta compilare il modulo sul sito www.compravicino.com

L’impatto Covid-19, come cambia l’organizzazione delle pmi

L’impatto della pandemia ha colpito diversi aspetti organizzativi aziendali. Il più colpito è la partecipazione a fiere ed esposizioni (per il 97% molto elevato). Pesante è anche la ricaduta sulla gestione dei fornitori (per il 58% molto elevato e per il 20% abbastanza elevato) e sulla gestione dei clienti ( per il 42% molto elevato e per il 37% abbastanza elevato). La gestione del personale è l’aspetto meno colpito (31% molto elevato e 26% abbastanza elevato). L’impatto del Covid sulla catena del valore del terziario ha colpito diversi livelli. Le difficoltà maggiori incontrate dai commercianti sono state il rispetto dei pagamenti (per il 62%) e quello delle scadenze degli oneri previdenziali e fiscali (per il 58%). In crisi anche la capacità di consegnare la merce ai clienti (per il 54%), l’approvvigionamento di materiali e scorte (per il 48%), l’erogazione del servizio (per il 41%), la gestione dei processi interni (per il 32%).