Credito: crescita e governance 
le nuove scommesse di Asconfidi

Credito: crescita e governance le nuove scommesse di Asconfidi

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Gli esami per Asconfidi Lombardia non finiscono mai nonostante la carriera scolastica modello. Dopo l’ingresso nel novero degli intermediari vigilati ex 107 conseguito nei mesi scorsi, il Confidi è chiamato a fare un ulteriore passo avanti diventando un intermediario ancora più qualificato, oltre che a rivedere la propria governance, aprendo le porte ad altre cooperative di garanzia.
Sono questi alcuni dei temi al centro dell’incontro formativo organizzato dalla Fogalco, la cooperativa di garanzia dell’Ascom, tra i soci fondatori dell’organismo di secondo livello. “La garanzia collettiva in Lombardia, sostegno pubblico e scenari evolutivi”, il tema del confronto che venerdì scorso, nella sede dell’Università di Bergamo in via Salvecchio, ha coinvolto cento rappresentanti del sistema Asconfidi Lombardia dei 13 confidi soci. «Asconfidi Lombardia aggrega un terzo dei soggetti che operano in regione e sin dalla sua costituzione offre una risposta organizzativa che garantisce l’autonomia di ogni Cooperativa di Garanzia associata – sottolinea il presidente del Consiglio di Gestione Enzo Ceciliani -. La strada che abbiamo intrapreso finora si è rivelata un modello competitivo: ora Asconfidi deve crescere ancora e allargare il numero dei Confidi soci. A breve entrerà nel nostro sistema Lia Eurofidi, cui manca solo la formalizzazione dell’adesione dopo mesi di confronto e condivisione, mentre Cofal di Confagricoltura ha mostrato interesse a far parte della nostra realtà».
La scelta di allargare il numero delle Cooperative di Garanzia associate risponde alla volontà della Regione, su indicazione della Banca d’Italia, di promuovere l’aggregazione tra Confidi nell’ottica di migliorare e dare efficienza all’intera filiera del credito lombarda. Per raggiungere l’obiettivo e per indirizzare gli interventi pubblici promuovendo un sistema di garanzia sostenibile, il recente rapporto Due Diligence di Federfidi Lombardia ha passato ai raggi X la situazione gestionale e patrimoniale dei Consorzi fidi, andando a premiare e irrobustire i fondi dei Confidi che hanno dato prova della loro efficacia di gestione: «Non possiamo che apprezzare la logica meritocratica che indirizza gli investimenti pubblici, che in passato hanno favorito anche chi ha incrinato il rapporto tra patrimonio e monte di garanzia – continua Ceciliani -. L’analisi condotta ha restituito un quadro di eccessiva frammentazione del sistema, oltre ad un deterioramento del portafoglio molte pesante determinato dalla crisi e dalla crescita delle insolvenze. In questo contesto, Asconfidi ha dato prova dell’efficacia della sua gestione e della responsabilità che guida ogni scelta per fornire buon credito alle imprese».
La razionalizzazione della filiera del credito lanciata su indicazione della Banca d’Italia impone ai Confidi una revisione del loro modello organizzativo e della governance. «Sarà questa la sfida che dovremo affrontare come Asconfidi nei prossimi mesi – afferma Ceciliani -. Non è sufficiente allargare le adesioni per creare un’organizzazione più grande, occorrono grandi cambiamenti nei modelli organizzativi. Ora, raggiunti gli obiettivi e i volumi imposti dall’ex 107, dobbiamo qualificare ulteriormente la garanzia e rafforzare la nostra struttura fino ad ottenere i requisiti ex 106. Un obiettivo ambizioso che contiamo di conseguire entro la prossima primavera».
Carlo Albergo Panigo, presidente del Consiglio di Sorveglianza, ha sottolineato la difficoltà del momento: «Il credito è oggi come non mai un tema vitale per le imprese che hanno ormai hanno prosciugato i loro risparmi – ricorda -. La stretta creditizia rende ormai difficile accompagnare le imprese ad ottenere finanziamenti anche di importo limitato. In questo contesto di crescente criticità, l’impostazione della Banca d’Italia impone una nuova evoluzione di Asconfidi Lombardia che concentrerà tutte le nostre energie. Non si fa a tempo a raggiungere un traguardo importante, come l’iscrizione ex 107, che si fissa una nuova e ambiziosa meta all’orizzonte. I prossimi mesi saranno dedicati a rimodellare la nostra struttura per innalzare ulteriormente il volume garantito e rendere la nostra garanzia ancora più qualificata. La scelta impone dei sacrifici, ma anche una maggiore qualificazione professionale e un ulteriore rafforzamento della nostra struttura». 

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