Commercianti di preziosi, Riva: “Il mercato è nervoso, ma arte e oro sono beni rifugio”

Dario Ruggieri e Gabriele Previtali eletti alla vicepresidenza

Il nuovo direttivo Commercianti di preziosi

Alessandro Riva è stato confermato alla guida del Gruppo Commercianti di Preziosi, che raggruppa Gioiellieri e Antiquari, Ascom Confcommercio Bergamo. Riva, 59 anni, titolare di Riva Gioielli in Via Paglia ricopre l’incarico dal 2009. Lo affiancano come vicepresidenti Gabriele Previtali, 49 anni, titolare di “Galleria Previtali” in Via Tasso e Via Spaventa e Dario Ruggieri, 72 anni, titolare di “Gioielleria Ruggieri” a Longuelo. Il consiglio è composto da: Angelo Maria Peracchi, 57 anni di “Gioielleria Carrara Emilio” di Albino; Monica Ubiali, 55 anni, di “Bergamo Antiquariato” di Via San Tomaso, Cristiano Calori , 51 anni di “Galleria Elleni” in Via Broseta, Danilo Magli, 54 anni, di “Codex et lamina” di Pedrengo, Guendalina Bonassoli di “Les Galeries du Luxembourg” di Via San Tomaso, Learco Moioli, 54 anni, di “Impresa Orafo Leo” di Ponte Nossa.

da sx Dario Ruggieri, Alessandro Riva e Gabriele Previtali

“Il mercato è nervoso e altalenante, in questo momento di incertezza e difficoltà- sottolinea Alessandro Riva-. Non mancano opportunità valide, come mostra l’apprezzamento dell’oro e la ripresa di valore dell’arte, beni rifugio nei momenti di default”. La speranza è nella ripresa di eventi pronti a creare interesse, specialmente per arte e antichità: “La riprogrammazione della fiera Bergamo Antquaria è stato un duro colpo per il settore per cui rappresenta da sempre un’importante vetrina- continua Riva-. Confidiamo in una ripresa degli eventi, fondamentali per incentivare l’acquisto di beni e oggetti, in molti casi se non unici molto rari, che per le loro caratteristiche vanno visti e scelti con cura. Attendiamo con interesse il 2023 che vede la nostra città, unitamente a Brescia, capitale della cultura: confidiamo di poter organizzare qualche iniziativa di richiamo e di avviare una proficua collaborazione con le associazioni del territorio”. A destare sempre preoccupazione tra il comparto è il discorso sicurezza e l’aumento del tasso di criminalità: “Siamo da sempre una delle categorie a maggiore rischio e ci aspettiamo che le autorità intervengano a tutela di una maggiore percezione del senso di sicurezza nelle vie” continua Riva.

I numeri del settore. In città e provincia (dati al IV trimestre 2021) si contano 155 gioiellieri 155 (47 in città); sono 40 gli antiquari (29 in città). Dal 2017 al 2021 si è assistito ad un calo a doppia cifra (il 16,2%) dei gioiellieri, con 30 chiusure in città e provincia. Gli antiquari in 5 anni sono passati da 51 a 40, con un crollo del 21,5%. Il calo più brusco si è registrato dal 2017 al 2018: da 185 gioiellieri, di cui 52 in città (dati al IV trimestre 2017) si è passati a 157 e a 42 in città (che ha assistito quindi a ben 10 chiusure). Lo stesso periodo è stato il peggiore dell’ultimo quinquennio anche per gli antiquari che sono passati da quota 51 a 46; in questa fase ha però tenuto la città, mantenendo lo stesso numero di esercizi (36) dal 2017 alla fine del 2019.

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