Prodotti tipici lombardi, on line la guida

prodotti tipici lombardia - guidaConosciuta per la moda, il design, l’industria e la finanza, la Lombardia è anche la prima regione agricola italiana e una tra le più significative a livello europeo. Le oltre 50mila aziende agricole lombarde gestiscono l’80% del territorio e producono, in un contesto di assoluta biodiversità, il 42% del latte nazionale, il 39% della carne suina, il 42% del riso italiano.

Una piattaforma di qualità che trae origine da una profonda tradizione agricola e di allevamento non soltanto in pianura, ma anche sulle colline e sulle montagne della regione che sviluppa una produzione lorda vendibile di oltre 7 miliardi di euro, ai quali devono sommarsi quasi 5 miliardi di euro di export.

A descrivere il patrimonio agroalimentare lombardo in una fase importante per il Made in Italy e in clima Expo c’è una guida della Regione scaricabile on line, che dà anche accesso alle App e agli e-book dell’agricoltura lombarda.


Lombardia, un’app fa da guida sulle 12 Strade del Vino

applombardia2.037 chilometri di percorrenza segnalati da cartellonistica stradale, 821 associati, tra cui 200 viticoltori, 150 produttori, 42 vini lombardi Docg, Doc e Igt, 100 agriturismi, oltre a ristoranti, trattorie, ospitalità alberghiera ed extralberghiera, 124 isole di sosta dagli associati, con 300 biciclette a disposizione, 42 infopoint, 56 totem touch consultabili dal pubblico. Sono i numeri delle 12 Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia, ciascuna delle quali può contare ora su una App dedicata (scaricabile da Apple App Store o Android Google Play Store, cercando Jeco Guides) e quindi su una guida interattiva a portata di smartphone.

Il viaggiatore che intraprende le Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia potrà muoversi con facilità tra cantine, aziende agricole, agriturismo, enoteche, osterie e strutture ricettive che tengono alti i requisiti dei prodotti tipici regionali, lungo itinerari che uniscono al buon bere e al buon mangiare risorse paesaggistiche, siti d’arte, monumenti, palazzi, chiese e musei di cultura popolare.

Ogni app è composta da sezioni che riguardano la descrizione della Strada, i piatti e prodotti tipici, le ricette, gli itinerari e i vini, oltre ad alcune informazioni relative alla Federazione delle Strade dei Vini e dei Sapori e all’agricoltura lombarda. Ogni Strada è navigabile da mappa, con simboli intuitivi, e ogni app è in “realtà aumentata” per smartphone e tablet.

La Lombardia è stata una delle prime regioni italiane che ha sviluppato concretamente l’idea di Strade del Vino promuovendo la realizzazione del sistema Strade del Vino e dei Sapori di Lombardia.

Queste le strade che fanno parte della Federazione e che ora hanno l’app dedicata

  1. Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina
  2. Strada dei Sapori delle Valli Varesine
  3. Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio
  4. Strada del Vino Franciacorta
  5. Strada del Vino Colli dei Longobardi
  6. Strada del Vini e dei Sapori del Garda
  7. Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani
  8. Strada del Riso e dei Risotti Mantovani
  9. Strada del Tartufo Mantovano
  10. Strada del Gusto Cremonese nella Terra di Stradivari
  11. Strada del Vino San Colombano e dei Sapori Lodigiani
  12. Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese

In Valcalepio

La Strada del Vino e dei Sapori della Valcalepio si snoda su tre percorsi. Il primo, denominato I Conventi, parte dall’uscita autostradale di Capriate S. Gervasio e termina a Bergamo;  lungo il suo tragitto è possibile ammirare l’Abbazia di San Egidio a Sotto il Monte Giovanni XXIII, l’Abbazia di Pontida e la splendida chiesa di San Tomè ad Almenno San Salvatore. Il secondo percorso, Il Cuore della Valcalepio, inizia da Bergamo per terminare a Grumello del Monte. Al suo interno è possibile ammirare, oltre alla città di Bergamo, l’Abbazia di San Paolo D’Argon, la Cappella di Santa Barbara, affrescata da Lorenzo Lotto, all’interno di Villa Suardi a Trescore Balnario e gli innumerevoli Castelli appartenuti alla famiglia del condottiero Bartolomeo Colleoni. Il terzo percorso denominato Il Lago, si snoda dall’uscita autostradale di Grumello del Monte per ritornarvi dopo aver toccato il Lago d’Iseo a Sarnico e aver incontrato il quattrocentesco Castel Dei Conti a Castelli Calepio.


Indice di felicità, Bergamo è prima in Lombardia

Non c’è solo l’eclissi a caratterizzare la giornata di oggi. Da tre anni a questa parte, il 20 marzo è la Giornata mondiale della Felicità indetta dall’Onu ed è in questa occasione che Voices from the Blogs (spin-off & start-up dell’Università degli Studi di Milano, osservatorio permanente di quello che si dice e si discute in rete, attraverso l’utilizzo di avanzate metodologie statistiche e tecniche informatiche disegnate appositamente per la Sentiment Analysis) ha svelato, nell’e-book “iHappy 2014” edito dal Corriere della Sera, l’andamento della felicità in Italia nel corso dell’anno, dal primo gennaio (che risultato il giorno più felice del 2014) fino al 31 dicembre.

In base al contenuto di circa 40 milioni di messaggi su Twitter raccolti quotidianamente nelle 110 provincie italiane e analizzati per produrre l’indicatore iHappy, emerge che nel 2014 la palma di capitale della felicità è stata assegnata a Cagliari. In fatto di felicità la Sardegna si conferma dunque sugli scudi e dopo Oristano (prima in classifica nel 2012), stavolta è il capoluogo sardo ad aggiudicarsi il primato (con un indice di iHappy pari al 67,4%). Al secondo posto troviamo Lecce (67,1%), seguita da Genova (già vincitrice un anno fa). Bene anche Parma (65,9%), che da tre anni di seguito si colloca nella top ten delle più felici. Con poche eccezioni, le grandi metropoli finiscono invece in fondo alla classifica a conferma di un trend già emerso lo scorso anno e che porta complessivamente il valore medio di felicità italiano nel 2014 a scendere rispetto al 2013 (-1.8 punti: dal 60,4% del 2013 al 58,6% del 2014) . Tra stress, traffico (e delusioni calcistiche) la più triste del 2014 è stata infatti Milano, ultima con un non invidiabile 44,3% di punti felicità, ma con l’augurio che nel 2015 l’arrivo di Expo possa portare con sé anche una ventata di buonumore. Male anche Napoli (penultima col 45,2%) e Roma (49,2%). Situazione complicata anche a Palermo (53,9%) e Torino(53,2%), così come per Venezia (49,4%), che rimane nella top-ten delle dieci provincie meno felici. Perde terreno anche Bologna (accomunata in questo alle altre provincie emiliano-romagnole) che scende di ben 39 posizioni e si ritrova a centro classifica (48° posto col 59,8%) assieme a Firenze (59,1%). Balzo in avanti notevole invece per La Spezia (che recupera 50 posizioni in graduatoria), Pisa (+40) e Catania (+39).

E Bergamo?

Si è attestata a metà classifica, al 53esimo posto con un indice di iHappy pari al 58,8%, perdendo sette posizioni rispetto al 2013. La performance migliora leggermente nella graduatoria tra le province più popolose, sopra cioè i 900mila abitanti. In questo caso la Bergamasca è sesta su 15, dietro Bari, Salerno, Catania, Bologna, Firenze e prima di Brescia. Ma è nel confronto con tutte le altre province lombarde (dove il valore medio dell’anno si è attestato a 50,8%) che Bergamo primeggia collocandosi in cima alla classifica, seguita da Cremona (57,4%), Mantova (55,9%), Brescia (54,8%), Sondrio (52,3%), Como (50,8%), Varese (49,5%), Monza e Brianza (46,6%), Lodi (45,7%), Pavia (45,5%), Milano (44,3%). Nella nostra provincia è stato registrato anche il giorno più felice a livello regionale: lo scorso 27 luglio. Cosa accadeva di speciale? Lo studio associa l’innalzamento dei valori all’imminente apertura dell’autostrada A35, 0ssia laBrebemi. Negli ultimi sette giorni, invece, Bergamo è stata meno brillante, collocandosi al 65esimo posto con un indice del 34,5%. Ma oggi è la giornata della Felicità e chissà che non si ricominci a twittare positivo

Cosa determina la felicità

Spesso sono le feste a fare la differenza: nei giorni festivi in Italia la felicità cresce mediamente di +2,2 punti, spiega lo studio. Ma la festa è sinonimo di felicità solo quando non cade di sabato o di domenica, altrimenti diventa un “ponte sprecato” (iHappy -3,1 in media quando una festività non è in un giorno feriale). Italiani più felici però anche a San Valentino (+2,6) e l’8 marzo(+4,5), mentre lo spostamento di lancette dovuto all’ora solare/legale crea ansia e depressione (iHappy -3,4). Si dice che non siano i soldi a fare la felicità, ma in tempi di crisi economica l’italiano sorride (anche) quando gli affari vanno bene: nel 2014 l’andamento di Piazza Affari ha infatti influenzato anche iHappy: 5mila punti in più nell’indice MIB a fine seduta comportano una crescita di 1,7 punti nell’indice iHappy del giorno successivo. D’altra parte il giorno in cui una buona parte di italiani riceve la busta paga (il 27 di ogni mese) è un giorno mediamente più felice degli altri (+4,2 punti). Ma oltre all’economia anche il sole ed il mare hanno la loro importanza. Risalendo la penisola da sud a nord la felicità infatti diminuisce: due gradi in più di latitudine (equivalenti a spostarsi da Crotone a Frosinone, o da Bologna a Bolzano) fanno scendere iHappy di 1,2 punti, tranne nelle province in cui c’è il mare. Muoversi dalla Sicilia alla Liguria dunque non produce cambiamenti nel buonumore degli italiani. Insomma, c’è chi twitta felicità perché ha il sole, chi perché ha il mare.

La felicità nelle 24 ore

In una giornata tipo si osserva un primo picco di felicità tra le 7:15 e le 7:32 di mattina, quando si prende il primo caffè, ma poi l’indice crolla verso le 9, quando in molti uffici si inizia a lavorare. La felicità torna a salire a partire dalle 11 e tocca un massimo attorno alle 13:20, durante la pausa pranzo. L’umore scende di nuovo intorno alle 17, quando la stanchezza inizia a farsi sentire, e risale quando gli italiani iniziano ad uscire dal lavoro fino alle 18-18:30 circa. A questo punto si entra però negli orari dei pendolari e, tra traffico e treni in ritardo, iHappy torna a scendere tra le 19 e le 20. La serata mostra una ripresa fino, ma verso l’1, tra malinconia per il giorno che si conclude e ansie per ciò che ci aspetta la mattina seguente la felicità tocca nuovamente il fondo.

È possibile controllare l’indice di felicità aggiornato agli ultimi sette giorni su http://www.blogsvoices.unimi.it/list.html

iHappy2014 – la classifica

iHappy2014 – Lombardia