Ambulanti, si perdono insegne anche storiche

Ma il mercato resta un luogo d’incontro insostituibile e può rappresentare un’attrazione anche per i turisti

Le imprese del commercio su aree pubbliche a Bergamo e provincia al 30 Aprile 2023 sono 1879, numeri importanti che occupano una fetta significativa della realtà complessiva del commercio bergamasco. La categoria fino al 2017 ha registrato una costante crescita delle imprese, ma dal 2018 c’è stata un’inversione di tendenza. Un dato riscontrabile anche a livello nazionale. Preoccupante il calo del 2019, ma il dato peggiore è del 2022 con la perdita di 122 imprese. “Un calo imputabile al lungo periodo di emergenza pandemica, che ha di fatto bloccato per molto tempo le imprese, in particolare la categoria dei fieristi: rispetto al volume di affari registrato nel 2019 le attività di commercio su aree pubbliche hanno infatti perso nel 2020 oltre 37 punti percentuali rispetto all’anno precedente, con punte del 90% per alcuni comparti merceologici e di tipologia di esercizio” commenta Diego Pesenti, presidente provinciale Fiva. La ripartenza poi è stata complicata “L’incertezza post covid ha determinato un atteggiamento “prudente” provocando un calo degli investimenti, aspetto che caratterizza anche le previsione nel 2023- continua Pesenti- . Conclusa l’emergenza sanitaria inizia la guerra in Ucraina e l’impennata dell’inflazione che ha fatto crescere in maniera imprevedibile e sostanziosa i costi: molte delle nostre aziende, per quella naturale propensione della categoria a mantenere un profilo molto concorrenziale, non ha adeguato all’andamento dell’inflazione i prezzi dei prodotti messi in vendita, riducendo pertanto i margini di profitto”. Non solo ombre, ma anche qualche spiraglio di luce: “A fronte di un calo delle imprese ambulanti negli ultimi cinque anni, mi piace evidenziare che nello stesso periodo ci sono 261 nuove aziende che hanno deciso di avviare un’attività di commercio su aree pubbliche, segno che questo lavoro è ancora attraente. E’ in corso un cambiamento determinato da tanti fattori, ma il settore del commercio su aree pubbliche rappresenta circa un quinto dell’intera distribuzione al dettaglio. Nella nostra provincia si svolgono oltre 250 mercati la settimana e un numero sempre crescente di fiere; da non dimenticare l’importante servizio svolto dagli innumerevoli ambulanti itineranti, che portano il negozio fuori casa”. Il mercato piace e riesce ad essere un importante appuntamento per molte persone, rivitalizza i centri storici oltre a farci percepire il gusto delle tradizioni, offre momenti di socializzazione, perché è impossibile non incontrare al mercato un parente un vicino di casa un amico- continua Pesenti-. Resta un luogo dove trovare tanti articoli interessanti e poter risparmiare; le fiere poi sono un’esplosione di profumi, colori, luci, tante golosità e molti articoli curiosi che insieme danno vita a qualcosa di autenticamente magico”.

L’identikit dell’impresa ambulante in città e provincia

In assoluto la maggior parte delle aziende ambulanti è gestita da imprenditori di nazionalità italiana il 61%. Non stupisce però, per chi conosce il settore, scoprire che tra le imprese ambulanti della provincia il 39% sono condotte da stranieri, un po’ meno scontato che di questi solo il 2% sia di nazionalità cinese, infatti nei primi anni del 2000 hanno occupato una fetta importante del
commercio ambulante non solo nella nostra provincia. Mentre i cittadini stranieri ambulanti più numerosi nel nostro paese, sono quelli di nazionalità marocchina il 18%, è curioso scoprire che i primi arrivi in Italia si registrano all’inizio degli anni ’70, il loro approccio con il commercio in molti casi si sviluppa con la vendita porta a porta, negli anni si sono inseriti nei mercati. Nei dati non compare, ma tra gli ambulanti di nazionalità marocchina è frequente il passaggio generazionale. Tra le presenze più significative dietro ai banchi dei nostri mercati e delle nostre fiere, al terzo posto ci sono i senegalesi, 8%, che sono esclusivamente specializzati nella vendita di prodotti del settore non alimentare. Seguono gli ambulanti provenienti dalla Nigeria 5%.La maggior parte delle attività ambulanti sono imprese a carattere famigliare, pertanto ruotano attorno all’azienda due o più componenti della famiglia, ma la titolarità delle imprese è in carico quasi esclusivamente agli uomini, le donne sono solo il 20%. Tiene bene l’assortimento merceologico tra i banchi dei mercati, segno della sua naturale capacità di garantire un’offerta varia ed equilibrata. Alcuni articoli hanno la tendenza a preferire il pubblico delle fiere, come ad esempio i giocattoli e i libri, mentre altri si trovano nei mercati più grandi o in contesti specifici come la ferramenta.

Il mercato deve puntare a essere attrattivo anche in chiave turistica

I numeri delle imprese segnalano le difficoltà di un settore che ha subito notevolmente il problema della pandemia, come sottolinea Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. “ La “fuga dei cinesi” che oggi puntano attività all’apparenza più remunerative come ristoranti, bar e tabaccherie è un segnale delle difficoltà del settore. Il problema del ricambio generazionale è molto sentito nel settore del commercio ambulante perché è un lavoro che richiede sacrifici in termini di orari condizioni di lavoro che possono essere compensate solo dalle soddisfazioni del lavoro in proprio, del contatto con le persone e della passione”. Il settore sta riducendosi per numero di imprese ma sta potenziandosi con mercati che modificano la loro vocazione e imprese che investono per estendere l’offerta, differenziandosi dai concorrenti e crescere la qualità. “Il mercato piace alla gente e anima i centri storici. L’antica contrapposizione tra negozi e ambulanti è superata da molti anni. Il mercato attira persone e con il passaggio tutti lavorano di più. Se l’attesa di un mercato coperto anche a Bergamo può essere un grande richiamo per il turismo e la vivacizzazione del centro città non devono mancare nuove esperienze di sviluppo congiunto del commercio di vicinato tradizionale e ambulante. La recente scommessa della città di Treviglio che ha ospitato la prima edizione dei mercati Europei di Fiva rappresenta un’esperienza positiva che ora deve crescere. Occorre una nuova e rinnovata alleanza tra amministratori comunali e associazioni di categoria per un rilancio congiunto dei centri storici e dei mercati. Non scelte unilaterali che rischiano di distruggere mercati e impoverire i centri storici”.


Assemblea generale Fiva Confcommercio: “I mercati? La risposta all’inflazione”

Svolta sul rinnovo delle concessioni: in 13 anni di Bolkestein perse 30mila imprese

Agli ambulanti assegnazione delle concessioni di posteggio – della durata di 10 anni – con procedure ad evidenza  pubblica trasparenti salvaguardando gli interessi degli operatori  che hanno una concessione tutelando così il lavoro di dipendenti e collaboratori; un numero massimo di concessioni delle quali  ciascun ambulante può essere titolare, possessore o detentore; i procedimenti di rinnovo delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020 e non conclusi alla data di entrata in vigore della legge, andranno chiusi entro i 6 mesi successivi, con assegnazione della concessione secondo la normativa in vigore alla scadenza: quindi per una durata di 12 anni. Sono, in sintesi, i termini contenuti nel disegno di legge per il mercato e la concorrenza  2022 approvato dal Governo e che vanno all’esame di Camera e Senato. Per gli ambulanti il provvedimento del Governo sui rinnovi delle concessioni nei mercati costituisce quel punto fermo che  consente finalmente di chiudere l’emergenza “infinita” creatasi dopo il recepimento 13 anni fa della cosiddetta Direttiva Bolkestein.
Sui rinnovi delle concessioni, con il presidente Giacomo Errico, Fiva Confcommercio ha incentrato i lavori dell’Assemblea nazionale dei quadri dirigenti della Federazione  svoltasi in Confcommercio Milano, a Palazzo Castiglioni, ieri, domenica 7 maggio, con la partecipazione di oltre 600 ambulanti provenienti dal territorio e ogni parte d’Italia.
Un momento di confronto con i rappresentanti del Governo – sono  intervenuti il vicepremier Matteo Salvini e il sottosegretario al  Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci (che, sottolinea Errico, ha seguito con grande attenzione l’iter del  provvedimento poi emanato dall’Esecutivo) – con Guido Guidesi,  assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia; con  Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e Politiche  del Lavoro del Comune di Milano.
Oggi in Italia le imprese che operano nell’ambulantato sono  166mila; 15mila in Lombardia; 9 mila a Milano e Città Metropolitana. “Gli ultimi 13 anni – dichiara Errico – hanno messo gli ambulanti in una situazione di forte disagio: eravamo 200mila, siamo  166mila. Nel nostro comparto non si investiva più perché mancava la certezza del futuro”. “Con il rinnovo, e sottolineo rinnovo, non proroga – prosegue Errico – vogliamo ripartire e quest’assemblea di Milano è il punto di partenza per il rilancio globale della categoria…con buona pace dei cosiddetti ‘apprendisti stregoni’, cioè chi ha cavalcato gli umori della categoria senza creare soluzioni concrete, così come invece abbiamo fatto noi”. Nell’ultimo biennio (Osservatorio FIVA 2023 con Format Research)  soltanto il 10,1% delle imprese del comparto ha effettuato  investimenti; quest’anno solo il 7,2% ha intenzione di farne.  Eppure vi sono capitoli fondamentali aperti come il rinnovo del  parco tecnologico degli autoveicoli utilizzati dagli ambulanti per  una piena sostenibilità ecologico-ambientale. Ma investire è davvero difficile nell’incertezza.
“I mercati all’aperto sono l’anti-inflazione: sono soddisfatto nel sapere che mentre la  grande distribuzione aumenta i prezzi ci sono donne e uomini che si svegliano alle 4 di mattina per offrire beni alla portata di tutti”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e  dei Trasporti Matteo Salvini a margine dell’assemblea dei  commercianti ambulanti di Fiva-Confcommercio.  “Per la Lega e il governo le lavoratrici e i lavoratori sono al centro della nostra opera e non solo il primo maggio”. Bene  “aver dato stabilità ai commercianti”, dice Salvini riferendosi al rinnovo delle concessioni degli ambulanti contenuto nel Ddl  concorrenza che, con l’ok del governo, va ora all’esame del Parlamento.  “Dobbiamo rilanciare il commercio ambulante – dice Giacomo Errico, presidente Fiva Confcommercio – le nostre richieste sono  state accolte ed abbiamo sentito quasi tutte le forze politiche. Speriamo in una veloce approvazione delle Camere perchè servono i criteri regionali per i rinnovi delle concessioni, non le  proroghe che abbiamo subito per 13 anni perdendo 30.000 imprese perche’ di fatto eravamo dei precari”. Diego Pesenti, presidente Fiva Ascom Confcommercio Bergamo ha sottolineato l’importanza di valorizzare i mercati e la professionalità di chi sta dietro al bancone: “Valorizzare i mercati nella loro funzione sociale, oltre che di calmieratore dei costi, è un passo importante per puntare i riflettori sulla nostra realtà di lavoro quotidiano. I mercati sono i luoghi più antichi del commercio e rappresentano uno dei presidi insostituibili per i nostri comuni e centri storici. Accogliamo inoltre con favore la novità sul fronte delle concessioni e i relativi rinnovi, anche in una provincia virtuosa come la nostra che ha già provveduto a oltre il 75% dei rinnovi. Ci auguriamo di dare una collocazione a tutti coloro che ne faranno richiesta”.


“Abbiamo perso un presidente, abbiamo perso un amico”: Fiva e Ascom in lutto per Mauro Dolci

Morto ieri in un incidente stradale il presidente degli ambulanti. “Ci lascia in eredità un esempio di grande determinazione, sempre disponibile all’interlocuzione e alla mediazione” 

“Abbiamo perso un presidente, abbiamo perso un amico: una persona da ammirare e un valido dirigente che metteva anima e corpo nella difesa della propria categoria”. Sono parole di profondo cordoglio quelle espresse dalla dirigenza di Ascom Confcommercio Bergamo per la scomparsa di Mauro Dolci, presidente della Fiva Bergamo, che ieri ha perso la vita in un tragico incidente a San Giovanni Bianco.
Lo scontro contro un’auto in via Carlo Ceresa è avvenuto poco dopo mezzogiorno: Dolci stava viaggiando in sella alla sua Bmw K1600 Gt sulla ex 470. Appena fuori dell’abitato di San Giovanni Bianco, verso Piazza Brembana, ha perso il controllo del mezzo e ha impattato contro un’Alfa Romeo che arrivava dall’altro senso. Lo scontro è stato talmente violento che Dolci è volato a 20 metri di distanza: l’impatto è stato fatale ed è stato subito trasportato in condizioni critiche in ospedale a San Giovanni Bianco dove è morto verso le 14.30.

Una vita per la sua categoria
Dolci, 65 anni e residente a Zogno, era presidente della Fiva di Bergamo dal 2008. Nel 2009 era entrato a fare parte del Consiglio di Fogalco, la Cooperativa di garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo, e nel consiglio direttivo di Ascom Confcommercio Bergamo. Nel 2013 era stato nominato presidente vicario di Fiva nazionale e nel 2014 coordinatore di Fiva Lombardia. La sua attività di ambulante ha una storia lunga più di 50 anni, quando cominciò a mettere piede sulle piazze bergamasche a 15 anni appena terminate le scuole dell’obbligo.
Anche se era da poco andato in pensione non era raro incontrarlo nei principali mercati della Bergamasca insieme al figlio Paolo, dietro ad un bancone colmo di formaggi e salumi, una preziosa eredità tramandata dal nonno. Un uomo sincero, onesto e deciso, dedito al proprio lavoro e alla professione. Ma anche una figura importante per il commercio ambulante bergamasco, sempre in prima linea nel tutelare la categoria degli ambulanti bergamaschi, in difficoltà per la pandemia. 

Il ricordo dei colleghi e della dirigenza Fiva e Ascom

Lunedì i colleghi di Mauro Dolci hanno ricordato il loro presidente e, come tradizione quando viene a mancare uno degli associati, la postazione è stata lasciata vuota. In mattinata è stata deposta una corona di fiori per commemorare la sua scomparsa. Alla cerimonia, che ha previsto un breve momento di raccoglimento, erano presenti numerosi ambulanti, insieme al vice presidente di Fiva Confcommercio Bergamo, Diego Pesenti, al vicepresidente di Anva Confesercenti Bergamo, Flavio Steibel, e al direttore di Ascom, Oscar Fusini.

“Siamo provati per quanto accaduto. Mauro era una persona disponibile e con a cuore l’associazione. Sarà dal punto di vita umano e associativo una grandissima perdita per noi – affermano il presidente e il direttore di Ascom Confcommercio Bergamo, Giovanni Zambonelli e Oscar Fusini-. Dal punto di vista associativa è sempre stato un punto di riferimento per tutti gli ambulanti bergamaschi negli ultimi decenni. Sempre presente e a disposizione di tutti. Sempre in contatto con le diverse amministrazioni per le problematiche del settore. Ci mancherà tantissimo, perché era parte della famiglia Ascom”.

“La notizia della tragica scomparsa del Presidente Dolci ha lasciato senza parole tutta la federazione. Mauro si è sempre speso in maniera disinteressata a favore della categoria degli ambulanti, sempre in prima linea per risolvere piccoli e grandi problemi sui nostri mercati e sulle nostre fiere. Anche nell’ultimo anno, Dolci si è molto impegnato a tutelare le attività degli ambulanti e i loro mercati, ma senza negare ne sottovalutare il rischio di contagio da Coronavirus. Ci lascia in eredità un esempio di grande determinazione, sempre disponibile all’interlocuzione e alla mediazione” dice il vicepresidente di Fiva Bergamo, Diego Pesenti.

In tanti, all’indomani della tragica fatalità, piangono e ricordano Dolci, che era un appassionato di moto ed era solito fare lunghi viaggi. Dalla famiglia, la moglie Ivonne e il figlio Paolo (a breve Dolci sarebbe diventato nonno), fino ai colleghi e alle Amministrazioni comunali, con le quali aveva stretto forti rapporti di reciproca collaborazione, soprattutto in questi ultimi mesi dove si era prodigato nella tutela della categoria degli ambulanti bergamaschi in difficoltà per la pandemia.

Per un ultimo saluto a Mauro Dolci, la Camera ardente è stata allestita nella chiesa di Foppa a Zogno. I funerali si svolgeranno nella chiesa parrocchiale di Zogno giovedì 13 maggio alle ore 17.00.

La lettera di saluto del direttore Ascom

Pur costandomi grande fatica, ritengo che tributare l’ultimo saluto della nostra Ascom a Mauro Dolci sia per me un grande onore, perché chi l’ha conosciuto ha apprezzato il suo valore e riconosciuto in lui una grande persona. Nato praticamente sui banchi del mercato, è cresciuto professionalmente fino a diventare un eccellente piccolo imprenditore. Godersi questa soddisfazione non gli bastava. Ha maturato fin da piccolo la sua missione. Ha investito tutto sé stesso nella partecipazione alla vita associativa e si è preparato per diventare un punto di riferimento sindacale.

Abbinava il pensiero politico della rappresentanza alle competenze tecnico pratiche tipiche dell’operatore. Per la sua stoffa, la sua competenza e il suo modo di agire oltre che presidente provinciale Mauro negli ultimi anni ha assunto anche la carica di presidente regionale e vicepresidente vicario nazionale di Fiva Confcommercio. Conosceva ogni balzello normativo e regolamentare dell’ambulantato ed era un interlocutore riconosciuto da ogni amministrazione e un supporto prezioso per i funzionari interni dell’Ascom.

Era onesto e schietto. Non era per forza morbido nella sua funzione, perché chi rappresenta gli interessi non può assecondare tutti. Dietro la corazza dura c’era, però, una forte sensibilità e rispetto per gli altri. Per Mauro fare associazione era soprattutto fare il bene degli altri, della categoria ma anche del territorio, perché capiva quando gli interessi di parte dovevano lasciare spazio al bene di tutti. Ha sempre sminuito i suoi meriti e alle insoddisfazioni e alle critiche ha sempre risposto con grande impegno.

Mauro resta un patrimonio per la sua famiglia, a cui ci stringiamo e che ringraziamo per averlo assecondato nel suo sogno associativo. Anche in noi resterà forte il legame con lui. Lo terremo sempre nel cuore. Quello che invece ha fatto per la sua categoria, gli ambulanti bergamaschi, resterà per sempre nella storia della nostra Associazione.

Grazie Mauro a nome di tutti gli associati Ascom.


Venerdì 9 aprile la protesta degli ambulanti non alimentari. “Niente vendita chiediamo solo di riaprire”

Oltre 200 operatori pronti a “occupare” i posteggi assegnati nei mercati di 34 comuni. Il presidente Dolci: “Riaprire i mercati e le fiere si può”

Anche Fiva Bergamo aderisce allo stato di agitazione indetto dalla categoria per venerdì 9 aprile in tutta la Lombardia. Una protesta civile che porterà oltre 200 ambulanti operatori non alimentari a “occupare” i posteggi a loro assegnati nei mercati di 34 comuni della Bergamasca senza però effettuare le vendita. Una manifestazione nel rispetto delle regole che coinvolgerà tutte le province lombarde per dimostrare che i mercati non possono vivere di soli ambulanti alimentari e che lavorando all’aria aperta ci sono le condizioni per operare in sicurezza.

“Saremo sui nostri posteggi per segnalare la nostra volontà di ripartire, riappropriandoci delle nostre aree di mercato, senza effettuare l’attività di vendita, nel rispetto del decreto, e per dimostrare che i mercati all’aperto sono sicuri – sottolinea Mauro Dolci, presidente Fiva Bergamo -. Non capiamo, infatti, perché le deroghe di apertura per le merceologie in zona rossa, dalle confezioni e calzature per bambini ai prodotti per l’igiene e la casa, non riguardino gli ambulanti. E soprattutto ci chiediamo perché una fabbrica può, al chiuso, ospitare centinaia se non migliaia dipendenti e operare con i dovuti accorgimenti, mentre noi no”.

Seguendo lo slogan Fiva “Riaprire i mercati e le fiere si può, riaprire i mercati e le fiere si deve”, gli ambulanti occuperanno i loro posteggi per testimoniare la volontà di ripartire con l’obiettivo di far tornare a lavorare tanti operatori drammaticamente fermi. Un gesto che va oltre la protesta sul campo: “Ieri abbiamo avuto un incontro con il Prefetto d Bergamo Ricci per sottoporre alla sua attenzione la grave situazione che stanno vivendo gli ambulanti – prosegue Dolci -. È stato un incontro proficuo non solo per il via libera alla manifestazione ma anche perché abbiamo notato la volontà di ascolto da parte delle istituzioni. La nostra categoria, infatti, è consapevole dell’emergenza sanitaria in corso e delle aperture vincolate alla situazione pandemica ma è anche allo stremo. Attendere ancora tutto aprile per la ripartenza non è possibile, c’è grande esasperazione e molti operatori non ce la fanno più dopo un anno di fatturati precipitati: di almeno il 40% nei casi migliori fino ad oltre il 90% per chi non lavora ormai da troppo tempo come i fieristi. Con ristori irrisori e famiglie da mantenere”.

La protesta in 34 comuni della Bergamasca

Da Bergamo a Capriate, da Pontida a Verdello passando per Sorisole e Caravaggio gli ambulanti sono quindi pronti ad alzare la voce, ma sempre nel rispetto delle regole: “Gli operatori di prodotti non alimentari saranno presenti presso i loro posteggi senza effettuare alcuna attività di vendita e la manifestazione sarà coordinata dalla nostra associazione per poter garantire la massima sicurezza e il rispetto delle regole – conclude Dolci -. Ci dissociamo infatti dagli atti violenti visti ieri a Roma perché non si tratta di fare a gara a chi urla di più: queste iniziative invece, servono a sensibilizzare le istituzioni: per la nostra categoria, infatti, passare in zona arancione ci consentirebbe di lavorare a pieno regime”.

I Comuni coinvolti nella protesta Fiva sono: Albano Sant’Alessandro, Antegnate, Bergamo (Viale Pasteur), Berzo San Fermo, Calcinate, Capriate S. Gervasio, Caravaggio, Casirate, Cene, Chiuduno, Cividate al Piano, Colzate, Fara Gera D’Adda, Fiorano al Serio, Gandellino, Gorno, Grassobbio, Leffe, Levate, Morengo, Onore, Piazza Brembana, Ponte San Pietro, Pontida, Pradalunga, Pumenengo, Ranica, Schilpario, Seriate, Sorisole, Spinone al Lago, Stezzano, Vedeseta, Verdello.


Ambulanti, entro il 31 dicembre va rinnovata l’attestazione 

Entro il 31 dicembre è obbligatorio rinnovare l’attestazione e eventualmente aggiornare la carta di esercizio per il commercio su aree pubbliche. Come ogni anno Fiva è a disposizione presso la sede Ascom con un consulente dedicato che assiste l’imprenditore nella pratica.
Il servizio è gratuito per i soci Fiva/Ascom. Per informazioni e appuntamento, tel. 035.4120113/112 o scrivere a fiva@ascombg.it.


Anche il mercato di Clusone tifa Atalanta

A Clusone arriva l’Atalanta e anche il mercato si veste di nerazzurro: lunedì 15 e lunedì 22 luglio tutti i banchi “indosseranno” bandieroni con i colori tradizionali della Dea e regaleranno un colpo d’occhio degno della coreografia della curva Nord. L’iniziativa è promossa da Anva Confesercenti e Fiva Ascom.  “Un modo simpatico per stringersi attorno alla squadra, che in questi giorni è impegnata nel ritiro estivo – spiega Fausto Mologni, vicepresidente dell’Anva e artefice dell’iniziativa – Anche i commercianti ambulanti fanno il tifo per il gruppo di Gasperini, lasciandosi contagiare volentieri dall’entusiasmo in vista della Champions e, in generale, alla vigilia di una stagione che si annuncia speciale”.


Piazza Dante, il villaggio di Natale regala buoni spesa

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In piazza Dante a Bergamo è ritornato il “Villaggio di Natale” con botteghe-chalet, spettacoli di burattini e musica e una lotteria che regala buoni acquisto.

Da venerdì 24 novembre sino a martedì 26 dicembre, la manifestazione porta in uno dei luoghi più belli e centrali della città le atmosfere e le idee regalo per il Natale grazie a creativi, artigiani, commercianti.

La manifestazione, alla sua quindicesima edizione, quest’anno ha una regia nuova, quella di Comap che subentra all’Associazione Artigianato orobico. La Cooperativa degli ambulanti di Bergamo formata dalle associazioni di categoria Fiva-Ascom e Anva-Confesercenti presenterà quest’anno svariate novità, a partire dagli espositori (provenienti anche da fuori provincia) e dalle proposte merceologiche fino all’agenda di appuntamenti.

Il villaggio ospita 17 casette di legno, ognuno con una proposta originale per il Natale. C’è una casetta dedicata alle costruzioni lego, una ai libri, una all’oggettistica di Natale, casette di dolci e caramelle e uno spazio dedicato alla solidarietà che fa conoscere l’impegno della onlus l’Arca di Leonardo che raccoglie fondi per i bambini disagiati.

christmas villageRicco il calendario degli appuntamenti: l’8 dicembre dalle ore 15.30 sarà proposto uno spettacolo di burattini; il 16 dicembre è prevista l’esibizione della Millennium Band di Verdello (ore 15.30); per tre sabati consecutivi nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 16.30, sarà offerta ai più piccoli una merenda a base di pane e nutella. Tra le iniziative anche l’estrazione di buoni spesa da utilizzare per lo shopping nel Villaggio. A fronte di ogni acquisto, i visitatori riceveranno in regalo una cartolina da imbucare in una apposita cassettina. Le estrazioni dei biglietti fortunati, del valore di 50 euro, avverranno sabato 2, 9 e 16 dicembre. Il montepremi messo a disposizione da Comap è di 1.200 euro. Per l’occasione, la piazza sarà addobbata e illuminata grazie alle iniziative del Centro Piacentiniano.

«Il mercatino esiste da 15 anni ed è stato portato avanti con impegno dall’Associazione Artigianato Orobico – spiega Federica Nello, presidente di Comap -. Ereditiamo la manifestazione dalla presidente Simonetta Fulciniti, purtroppo venuta a mancare prematuramente lo scorso giugno. Per la nostra associazione sarà una prima edizione. Abbiamo voluto reinterpretare la formula degli anni scorsi e proporre delle novità che ci auguriamo saranno apprezzate dai visitatori».

Il Villaggio sarà inaugurato venerdì 24 novembre alle ore 11.30 alla presenza della presidente di Comap Federica Nello, di Mauro Dolci presidente Fiva Ascom, di Giulio Zambelli presidente Anva Confesercenti e del vicesindaco Sergio Gandi.

Il Villaggio sarà aperto dalle ore 9.30 alle 19.30 nei giorni feriali, dalle 9.30 alle 20 nei giorni festivi, con eccezione di venerdì 8 dicembre e di martedì 12 dicembre in cui la chiusura sarà alle 22.

Per informazioni: comap.eventi.fa@gmail.com


Seriate: centro pedonale, bancarelle e dolci per la Fiera d’autunno

seriate-piazza-alebardi-iniziative-nataleDomenica 19 novembre nel centro di Seriate arriva la “Fiera d’autunno”, la manifestazione promossa dall’assessorato al Commercio in collaborazione con la cooperativa Com.a.p., formata dalle associazioni di categoria Fiva Ascom e Anva Confesercenti.

Dalle 9 alle 19, sarà un susseguirsi di colori e sapori da via Italia a piazza Giovanni XXIII, passando per via Dante, rese pedonali. I visitatori potranno vivere un anticipo delle vetrine di Natale, grazie a una quarantina di commercianti ambulanti che proporranno capi d’abbigliamento, bigiotteria, borse, pelletteria, piccola oggettistica, articoli da regalo.

Non mancheranno le bancarelle dei dolci, con caramelle, zucchero filato, frittelle e cioccolato in tutte le forme, dalla fontana di cioccolato fondente al cremino al taglio, sino alle praline ripiene di liquore. Sarà una delizia per piccoli e grandi: i primi potranno riscaldarsi con un buon bicchiere di cioccolata calda, i secondi con del vin brulé e caldarroste. In bella mostra anche i prodotti tipici bergamaschi, dal salame al formaggio Branzi, quartirolo e stracchini.

Come Emozioni d’autunno e le altre manifestazioni cittadine, anche questa, realizzata in collaborazione con il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile della Città di Seriate, il Gruppo Protezione civile Associazione Nazionale Bersaglieri di Seriate, i volontari dell’Anppe, le forze di polizia e alcuni commercianti delle vie coinvolte, si inserisce tra le proposte promosse dall’Amministrazione comunale per promuovere il commercio locale e il territorio, per animare il centro cittadino e ravvivare momenti di socialità tra seriatesi.


Trescore, gli ambulanti stoppano il bando per il mercato. «Ora un confronto aperto con il Comune»

Gli ambulanti del mercato settimanale di Trescore tirano un sospiro di sollievo. Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso presentato da 60 operatori, coordinati dalle associazioni provinciali di categoria Fiva e Anva, contro il bando del Comune per il rinnovo delle concessioni dei posteggi previsto dalla direttiva Bolkestein.

L’ordinanza del Tribunale amministrativo dello scorso 6 settembre ha sospeso gli effetti del provvedimento e lo ha rimandato al Comune invitandolo «a un intervento di autotutela che garantisca il pieno rispetto delle disposizioni normative». Non ha quindi deciso nel merito, ma “consigliato” all’Amministrazione di rivedere le proprie disposizioni perché in contrasto con le leggi in materia.

Ad essere contestati dagli ambulanti erano, in particolare, i punteggi della graduatoria, che non tenevano debitamente conto dell’anzianità di posteggio dei prestatori uscenti, e l’articolo 3, che stabiliva che ogni operatore potesse avere un solo posteggio nel mercato, mentre la legge regionale fissa il limite a due posteggi per categoria merceologica.

«Abbiamo avuto proprio oggi la rassicurazione da parte del responsabile di Settore – afferma il presidente della Fiva Ascom Bergamo Mauro Dolci – che il bando sarà ritirato. La comunicazione dovrebbe essere pubblicata a giorni sul sito del Comune. Si ricomincia perciò da capo e arriverà un nuovo bando. Il nostro auspicio è che a questo punto ci si possa confrontare senza fretta e arrivare ad una soluzione condivisa, anche perché la scadenza delle concessioni è a fine 2018 e c’è tutto il tempo per valutare attentamente la questione».

Con il regolamento per il commercio su aree pubbliche, prima, e il bando, poi, Trescore sta cercando di mettere ordine al mercato, che si svolge il martedì mattina nell’area di piazzale Pertini, via Pertini e piazzale Comi/Poma e coinvolge 159 postazioni. «Il sindaco ha le proprie ragioni nel voler intervenire, il suo obiettivo non è sicuramente quello di creare scompiglio tra gli operatori – ammette Dolci -. Così com’era, il bando però risultava inaccettabile perché metteva a rischio l’esistenza stessa delle aziende ed era in contrasto con quanto previsto dalle norme in atto».

Ci si riferisce alle regole stabilite dalla Conferenza unificata Stato – Regioni (del luglio 2012) relativamente ai punteggi per l’anzianità: un criterio sul quale le associazioni si sono battute per fare in modo che anni di lavoro e investimenti non venissero spazzati via di punto in bianco dalla foga liberalizzatrice della Bolkestein. Mentre a fissare a due (non uno) il numero massimo di posteggi assegnabili ad ogni azienda è la legge regionale n. 6/2010. Due richiami normativi che la Regione Lombardia – D.G. Sviluppo Economico aveva già fatto presente al Comune in una comunicazione della fine di agosto, invitandolo a rendere compatibili i propri strumenti con le previsioni di legge, come ha indicato anche il Tar.

«Ora gli operatori non devono fare nulla – chiarisce Dolci -, il bando è stato sospeso e attendiamo di sapere come l’Amministrazione deciderà di muoversi, anche in merito alle domande già presentate. Intanto le concessioni, lo ricordo, scadono a fine 2018».

«Siamo sicuramente soddisfatti del risultato – sottolinea -, ottenuto soprattutto grazie alla massiccia partecipazione degli ambulanti che hanno presentato il ricorso. Sono 60, ma solo perché, per rispettare i tempi per la presentazione dell’istanza, abbiamo dovuto chiudere piuttosto velocemente la raccolta delle adesioni. Ce ne sono altri 70 pronti ad unirsi nell’ipotesi si debba tornare davanti alla giustizia amministrativa. È uno di quei casi in cui il valore dell’associazione è di rilevanza assoluta – fa notare il presidente Fiva -, difficilmente, infatti, un singolo operatore avrebbe potuto portare avanti il ricorso».

La vicenda di Trescore è inoltre cruciale per tutta la categoria. «Se passassero criteri come quelli previsti dal bando ora sospeso – avverte Dolci – si creerebbe un precedente pericoloso nel percorso di adeguamento alla Bolkestein, che tanto ha visto impegnate le nostre associazioni per vedere riconosciuto il diritto delle imprese a proseguire nella propria attività».


Mercato, nuova area lungo via Autostrada. Gli ambulanti: «Sventato il peggio»

via pietro spino nuova area mercato ok

Alla fine l’intesa c’è stata. Il Comune di Bergamo ha individuato l’area dove trasferire il mercato della Malpensata del lunedì mattina, per lasciare spazio al parco e alla riorganizzazione urbanistica del quartiere, trovando l’appoggio degli ambulanti.

Le 242 bancarelle non si sposteranno di molto. Per loro sarà attrezzata la superficie, oggi verde, compresa tra la zona artigianale di via Spino e via delle Canovine da una parte e da via Autostrada dall’altra, nel tratto compreso tra la rotonda della Coop e quella la A4. Zona Carnovali, un’area di 12mila metri quadrati di proprietà pubblica.

La soluzione – che l’assessore all’Urbanistica Valesini ha affermato essere «definitiva» – non è sgradita agli operatori, che invece avevano avanzato forti preoccupazioni sulle precedenti ipotesi, la zona delle piscine-ex Ospedali Riuniti e quella della Croce Rossa, a Loreto. «Ci rendiamo conto che trovare spazi in città pienamente rispondenti alle esigenze del mercato non è semplice – commenta il presidente della Fiva Ascom di Bergamo, Mauro Dolci -. Diciamo che la nuova collocazione, se non altro, non ha gli inconvenienti che presentavano le altre: banchi in strada, spezzettamento del mercato e difficile coordinamento con le esigenze dei residenti. Certo, quanti più servizi possono essere messi a disposizione degli operatori e della clientela, a cominciare dai parcheggi, meglio è. Il luogo e le intenzioni del Comune promettono tuttavia di garantire i requisiti fondamentali perché il mercato si svolga senza problemi, con i giusti spazi, gli allacciamenti e tutti banchi riuniti».

«La nuova posizione – ricorda Dolci – è il risultato di un confronto partito circa due mesi fa con il sindaco Gori e l’assessore Valesini con le associazioni di categoria e il comitato dei residenti che si opponeva al trasferimento del mercato a Loreto. Gli aspetti che abbiamo sempre voluto fossero tenuti in considerazione sono l’informazione e la programmazione, non ci andavano per niente le soluzioni posticce. Il Comune ha capito la situazione, ha trovato un’alternativa e ci siamo detti disponibili a ragionarci su. Ora continueremo a seguire l’iter per arrivare ad un progetto condiviso».

L’investimento per attrezzare l’area, che negli altri giorni della settimana sarà un parcheggio, è di 1,5 milioni. Il verde sottratto con l’asfaltatura sarà compensato, nel bilancio della sostenibilità ambientale cittadina, dall’ampliamento del parco della Malpensata. Per offrire un migliore collegamento con i mezzi pubblici si pensa anche ad una modifica del percorso della linea 6 nel giorno del mercato. L’intervento si colloca inoltre all’interno del piano più ampio di riqualificazione del quartiere e di revisione della viabilità, con la previsione di rendere via Autostrada un viale alberato che segna l’ingresso in città. Il trasferimento di banchi è previsto nel 2018. «E fino a quando l’area non sarà pronta – avverte Dolci – non ci muoveremo».

Se Comune e ambulanti hanno trovato la quadra, sono ora i residenti a sentirsi tagliati fuori. L’annuncio del progetto, presentato ieri dall’assessore alla maggioranza e alla rete sociale, ha avviato le proteste social. Sulla pagina Facebook “Sei del Carnovali (Bergamo) se…” sono cominciati i commenti negativi, da chi contesta il fatto che non siano stati consultati gli abitanti a chi lamenta la perdita della barriera verde contro l’inquinamento dell’arteria stradale e chi prevede problemi di traffico e parcheggi.