Serve uno shock forte e contrario per contrastare l’emergenza Coronavirus

Le prime proposte delle Regioni italiane al Governo hanno subito centrato il problema dell’impatto del Coronavirus nel nostro Paese.

L’emergenza da un punto di vista sanitario è in questo momento in cima alla lista delle priorità del Governo che non bada a spese nell’individuare nuove corsie, anche nelle caserme, attrezzature per la respirazione assistita e personale medico e paramedico anche reclutando infermieri in congedo. Giusto così. Ne va della vita delle persone.

L’altra reale emergenza, quella economica, sembra riscuotere finora meno attenzione. Eppure in Lombardia e nel territorio di Bergamo la situazione è altrettanto critica.

Il decreto Legge 9/2020 emanato pochi giorni fa, ha infatti previsto lo slittamento delle scadenza di versamenti, contributi, ritenute e premi al 31 maggio per le imprese turistico ricettive, tour operator e agenzie di viaggio a livello nazionale. Un rinvio troppo corto per essere realmente efficace è per di più non esteso anche agli altri settori del commercio colpiti, bar e ristoranti in primis.

Anche la seconda previsione stabilita dal Decreto legge, la cassa in deroga per le imprese della Lombardia, prevede uno stanziamento di soli 135 milioni per l’intera Regione e limitata ad un mese di utilizzo. Unitamente a tanti punti ancora oscuri per la sua applicazione.

Non lo diciamo solo noi e i nostri imprenditori ma anche il documento ufficiale della Conferenza delle Regioni che “le misure messe in campo finora risultano insufficienti”.

Le Regioni e le Province autonome hanno ben individuato l’obiettivo di mantenere la continuità produttiva, sostenere la continuità nei flussi di approvvigionamento e di distribuzione, a sostegno della liquidità aziendale anche fuori l’area rossa. Dobbiamo cioè salvare il maggior numero possibile di imprese e di posti di lavoro.

Quello che è in atto è un vero e proprio corto circuito del flusso degli incassi. Le imprese hanno quasi azzerato gli introiti e non hanno i soldi per pagare le spese.

Per far riprendere l’economia serve produrre uno shock forte e contrario con un piano di investimenti poderoso e ben canalizzato. Occorre far riprendere investimenti e consumi pubblici velocemente, snellendo le procedure degli appalti. Qualcuno suggerisce di ripetere in grande l’operazione “Ponte Morandi” attribuendo poteri speciali. Inoltre è necessario sospendere subito il rimborso dei mutui e dei leasing e di ogni altro peso tributario per una anno, lasciando la liquidità alle famiglie e alle imprese.

Ad emergenza sanitaria finita dovremo quindi finanziare il rilancio del sistema fieristico, Made in Italy e del turismo e sostenere le imprese italiane per l’internazionalizzazione e l’innovazione.

Da quanto trapela il Governo è pronto a fare la sua parte con un secondo Decreto legge da emanarsi nei prossimi giorni che stanzierà i fondi necessari.

Tanti soldi speriamo, da spendere bene.


Auto, sicurezza e servizi: anche l’impresa risparmia

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Nel carnet di convenzioni per gli associati messo in campo da Ascom per il 2017 ci sono offerte che riguardano in modo mirato la vita di impresa: il settore dell’automotive, dei prodotti e servizi e della logistica.

Per quanto attiene alle quattro ruote, l’associazione commercianti offre agli iscritti sconti per l’acquisto di auto nelle concessionarie AZ Veicoli e Oberti Renault, sulle quote di immatricolazione e messa in strada e sul trasferimento di proprietà dagli Autosalonisti Ascom; ribassi dal 10% al 20% su interventi effettuati presso l’officina meccanica di Bonini a Bergamo; sconti sulle pratiche auto, patenti e scuole guida da Aci; un anno gratuito di polizza furto-incendio per l’acquisto di auto Bmw, Mini, Land Rover nei concessionari Lario Bergauto di Bergamo.

Anche in materia di prodotti e servizi gli associati Ascom possono contare su più offerte: prezzi ridotti su vari servizi tra cui il rimborso Iva da Tax Refund; sconti sulla fornitura e posa di dissuasori mobili contro lo sfondamento della vetrina da Albaelettronic di Pedrengo; riduzioni sulle prestazioni di riabilitazione ortopedica, traumatologica e sportiva presso l’Iro Medical Center di Azzano San Paolo; buoni sconto fino a 350 euro per l’acquisto di registratori di casa e sistema touch screen da Brevi Due di Bergamo.

Per conoscere tutti gli sconti e avere informazioni su come usufruirne è sufficiente contattare l’ufficio soci Ascom al numero 035 4120304 (referente Giorgio Lazzari).


Sacbo, riconoscimenti a Emilio Zanetti e Cesare Zonca per lo sviluppo dello scalo

Emilio Zanetti e Cesare Zonca hanno ricoperto per decenni il ruolo di consiglieri di amministrazione di Sacbo, rispettivamente per Banca Popolare di Bergamo (confluita in UBI Banca) e Credito Bergamasco (ora Banco Popolare) contribuendo alla solidità economica della società di gestione dell’aeroporto di Bergamo e alle scelte che hanno determinato il decollo dello scalo, ovvero la sua crescita in termini di movimento passeggeri, numero di occupati diretti e indiretti e importanza nel panorama del trasporto aereo nazionale ed europeo, anche con la conservazione del polo logistico delle merci courier. In vista dell’assemblea ordinaria dei soci del prossimo 4 maggio, chiamata a rinnovare gli organi societari, e del termine dei rispettivi mandati pluridecennali di consiglieri di amministrazione, sia di Cesare Zonca che Emilio Zanetti (dal 2008 ad oggi nel ruolo di vicepresidente), i vertici societari, rappresentanti degli azionisti, consiglieri di amministrazione e sindaci, insieme alla struttura dirigenziale e una rappresentanza dei dipendenti di Sacbo, si sono ritrovati per tributare un riconoscimento unanime e sentito ai due protagonisti della storia dell’Aeroporto di Bergamo. E’ stato sottolineato l’impegno profuso e il peso del contributo fornito da Emilio Zanetti e Cesare Zonca, in particolare negli anni precedenti la svolta coincisa con l’arrivo e l’affermazione del trasporto aereo low cost, consentendo di tenere aggregata la compagine degli azionisti bergamaschi e creare le condizioni per assecondare la domanda crescente di mobilità aerea e sostenendo le tappe di adeguamento infrastrutturale per garantire la migliore qualità dei servizi all’utenza. Emilio Zanetti e Cesare Zonca, dal canto loro, hanno posto l’accento sulle professionalità che, a vari livelli e competenze, garantiscono l’operatività e la buona gestione, e per questo costituiscono la vera ricchezza dell’Aeroporto di Bergamo.

 


Alberghi e ristoranti, per migliorare la gestione d’impresa arriva lo Speed Date dell’Ascom

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Aggiornarsi per competere. Con questo slogan parte a Bergamo il primo Speed Date del Turismo, innovativo appuntamento dedicato agli imprenditori dell’ospitalità, alberghi e ristoranti in particolare.

L’iniziativa è promossa da Ascom Confcommercio Bergamo, si svolge nella sede dell’Associazione (via Borgo Palazzo, 137) lunedì 3 e martedì 4 aprile ed è realizzata da GP Studios, azienda emiliana leader nella formazione delle imprese che operano nel turismo.

È una “due giorni” articolata in un seminario sull’ottimizzazione della gestione d’impresa (nella mattinata del 3 aprile, dalle 10 alle 12) e su appuntamenti a tu per tu (nel pomeriggio del 3 e nell’intera giornata del 4 aprile) con ben cinque specialisti in cinque aree aziendali: commerciale, analisi dei costi e dei ricavi, web e social media marketing, strategia di marketing, lavoro e sicurezza.

«Lo Speed Date del Turismo vuole rappresentare una nuova modalità di coinvolgimento degli associati – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo Confcommercio -. È un percorso innovativo che permette di apprendere attraverso workshop e consulenze mirate. Oggi per competere è necessario accrescere le competenze nei diversi ambiti imprenditoriali: dall’analisi dei costi al marketing, dalle strategie commerciali alle politiche del lavoro. È fondamentale quindi attingere a competenze altamente specialistiche per trovare dei meccanismi di applicabilità».

Il seminario avrà come tema la gestione dell’azienda ed i partecipanti saranno guidati nell’analisi di ogni dinamica che governa la loro impresa. Lo scopo è quello di avviare l’imprenditore ad un ragionamento verso una gestione del ristorante e dell’albergo che sia corretta e redditizia, mantenendo un’alta qualità ed imparando a determinare una corretta organizzazione operativa. Relatore, nonché ideatore dello Speed Date del Turismo, è Giacomo Pini, leader e amministratore della GP Studios.

Ispirati al format ideato alla fine degli anni Novanta negli Stati Uniti che permette a uomini e donne single di conoscersi nell’arco di un tempo limitato e con regole prestabilite, gli Speed Date per le imprese permetteranno invece di incontrare a rotazione i cinque consulenti e di ricevere, grazie ad un’analisi preventiva delle aziende, soluzioni personalizzate.

Ciascun partecipante avrà a disposizione ogni consulente per 20 minuti, al suono della campanella passerà ad un altro esperto. Questi i temi affrontati nelle diverse postazioni: ricerca dei clienti e tattiche commerciali per intercettarli; identificare i costi superflui e ottimizzare le risorse; utilizzo dei canali web e social nell’ottica di vendere camere e fidelizzare i clienti; la direzione da intraprendere per raggiungere il successo economico; la gestione dei collaboratori e la sicurezza con le formule contrattuali più convenienti e le ultime normative in materia di sicurezza sia alimentare sia dei luoghi di lavoro. In meno di due ore si potrà quindi avere una nuova visione del proprio business.

L’iniziativa è totalmente finanziata dall’Ascom, con il contributo dell’Ente Bilaterale del Turismo. L’opportunità è riservata agli associati e, poiché si tratta di consulenza personalizzata, i posti a disposizione sono limitati e la prenotazione è obbligatoria. La partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’area formazione di Ascom ai numeri 035 4185706 -707 .

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Negozi di Valore, la cinquina vincente di Bergamo

Dei 22 “Negozi di Valore” lombardi, ben cinque sono bergamaschi. I loro dossier sono stati infatti premiati tra le 138 candidature al concorso “Negozi di Valore” promosso da Regione Lombardia per valorizzare la capacità delle attività commerciali di generare attrattività, grazie a iniziative di marketing, a strategie di vendita innovative o per la capacità di dare valore pubblico alla propria funzione.

Sono il panificio Fratelli Marchesi di G. Battista, con sedein via Borgo Palazzo a Bergamo  e altri due punti vendita in piazza Pontida e nel quartiere di Boccaleone (che si è classificato il 5° posto), l’Ottica Skandia, sempre in via Borgo Palazzo a Bergamo (15° posto), Why not – Cooperativa sociale Onlus che gestisce il negozio Ciborobico di via Promessi Sposi a Bergamo (16° posto), la libreria Spazio Terzo mondo di Seriate (17° posto) e Mogi Caffè di via Moroni a Bergamo (18° posto).

Il concorso era suddiviso in dieci categorie: Filiera di Valore, Shopping di Valore, Distretti di Valore, Brand di Valore, Innovazione di Valore, Legacy di Valore, Start up di Valore, Impegno sociale di Valore, Ecosostenibilità di Valore e Arte di Valore.

I negozi bergamaschi sono stati premiati come Legacy di Valore l’Ottica Skandia, Brand di Valore il Panificio Marchesi, Start up di Valore la Cooperativa Why not e Arte di Valore la Libreria Terzo mondo e Mogi Caffè.

A seconda del piazzamento, i 22 vincitori si sono aggiudicati premi da 8mila a 2mila euro e parteciperanno alle iniziative di promozione legate al concorso. Saranno premiati in occasione di un evento a loro dedicato che si terrà il prossimo 20 ottobre al Palazzo della Regione.


Aprire un bar, dieci regole per non sbagliare

Aprire un bar? Più facile a dirsi che a farsi. Per qualcuno può essere un’ancora di salvezza dopo aver perso il lavoro, per altri la realizzazione di un sogno. La possibilità di veder nascere e crescere un progetto proprio, di lavorare a contatto con le persone, in un settore piacevole come quello del tempo libero, può essere in effetti allettante. Tuttavia, buttarsi nella mischia senza una professionalità alle spalle può rivelarsi un serio azzardo. La concorrenza è considerevole e il mercato oggi non perdona chi s’improvvisa.

Secondo i dati forniti dall’Ascom, a Bergamo oggi ci sono 2.640 bar, di questi 385 solo in città. Da maggio a giugno di quest’anno hanno aperto 77 attività e 47 hanno chiuso. Solo nel mese di luglio sono nate ben 17 nuove insegne e 12 sono sparite. Numeri che danno l’idea della “precarietà” del comparto.

Il consiglio, quindi, è di analizzare il mercato e progettare con cura la propria attività. Per facilitare il compito la rivista Affari di Gola ha stilato la lista delle dieci regole da seguire per partire con il piede giusto, dall’idea allo studio dei costi, dalla scelta della posizione alla promozione, compresi agli errori da non fare. Vi anticipiamo il decalogo, rimandandovi per i dettagli al mensile, in edicola e on line da oggi.

  1. AVERE UN’IDEA BEN DEFINITA

  2. FARE BENE I CONTI

  3. SCEGLIERE LA COLLOCAZIONE GIUSTA

  4. DIFFERENZIARSI DALLA CONCORRENZA

  5. TARGET E OFFERTA SU MISURA

  6. LA QUALITÀ VINCE

  7. CURARE LA VETRINA E L’INSEGNA

  8. SAPER ACCOGLIERE

  9. GESTIONE ANALITICA E PRECISA

  10. PROMOZIONE E SOCIAL NETWORK


Chiude la OMP di Lallio, mobilità per 40 lavoratori

Omp Lallio“Il perdurare della crisi di mercato, il progressivo regresso del volume di affari, registrato in un calo del fatturato del 30% solo nel primo semestre di quest’anno, ha determinato la necessità di cessare l’attività e procedere alla chiusura della società. Ciò comporterà l’avvio della procedura di mobilità per tutte e 40 le posizioni lavorative all’interno della ditta”. Un laconico comunicato giunto ai sindacati e l’incontro in Confindustria Bergamo per firmare l’accordo che mette fine alla storia della OMP di Lallio: i peggiori timori sorti ieri sui cancelli al presidio si sono concretizzati. Questa mattina, società e Organizzazioni sindacali (Femca Cisl e Filctem Cgil, insieme alla RSU) si sono ritrovati in via Camozzi e hanno stabilito tempi e modi della procedura. “La società si impegna a vendere scorte di materiale e prodotto finito, attrezzature e impianti per destinare il ricavato alle retribuzioni dovute ai dipendenti – dicono Cristian Verdi, di Femca Cisl , e Pietro Allieri, di Filctem Cgil – e a condividere con noi percorsi adeguati che possano prevedere incentivi all’esodo e tempi per la procedura di mobilità. È innegabile che la questione pesa come un macigno sulle teste di queste 40 famiglie, che di punto in bianco si trovano sulla strada, con poche alternative occupazionali a disposizione”.

 


Omp di Lallio, la Cisl: “A rischio i 50 dipendenti”

Omp LallioUn fulmine a ciel sereno…o quasi. La Officine Meccano Plastiche di Lallio sembra intenzionata a chiudere i battenti, e a lasciare per strada i 50 dipendenti, che fino a ieri sapevano delle difficoltà dell’azienda produttrice di componenti plastici per apparecchiature elettriche, ma non immaginavano certo di vedere, da qualche giorno, i camion di clienti e fornitori entrare e portarsi via stampi e lavorati. Per strada, intanto, ci sono andati per protestare contro una decisione presa senza informare né sindacato né RSU della situazione: un presidio ai cancelli che danno sull’autostrada per sensibilizzare quanta più gente possibile della crisi dello stabilimento.

“L’azienda – racconta Cristian Verdi, segretario provinciale di Femca Cisl – ci aveva informato di qualche difficoltà economica, addirittura di un decreto ingiuntivo da parte di un fornitore. Ma all’ultima assemblea con i lavoratori ci era stato comunicato che era intenzione della proprietà reperire i fondi per ripianare la situazione. Invece, già durante il week end è iniziata la processione dei camion che si portano via quanto riescono a prendere. Evidentemente – continua Verdi -, clienti e fornitori hanno informazioni maggiori delle nostre. D’altronde, l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi in Confindustria questa mattina è stato annullato. Ieri la direzione di OMP ci ha parlato dall’altra parte dei cancelli e oggi addirittura non hanno nemmeno risposto al telefono”. OMP è chiusa per ferie fino al prossimo 27agosto. “Vedremo al rientro dalle vacanze se ci saranno sviluppi positivi. Intanto – conclude il sindacalista della Femca Cisl -, con i lavoratori, abbiamo deciso di prorogare il blocco dei cancelli fino a quando l’azienda non deciderà di incontrarci e spiegarci nei dettagli la situazione”.


L’ira delle Camere di Commercio: “La riforma é un danno per le imprese, per i professionisti e per i lavoratori”

“Dopo mesi di silenzio, in cui è stata ignorata ogni istanza del mondo imprenditoriale e delle rappresentanze dei lavoratori sul futuro delle Camere di Commercio, il Governo, domani, 29 luglio, si accinge ad approvare uno schema di decreto legislativo di riordino altamente penalizzante per il sistema camerale e per i lavoratori del suo sistema. La bozza circolata nel mese di gennaio, di cui politici ed esponenti di Unioncamere ci avevano invitato a “non tener conto” perchè “superata da bozze migliorative”, riemerge adesso quale documento-base della discussione politica con tanto di protocollo della Presidenza del Consiglio dei Ministri”. E’ quanto scrive la RSU dell’ente camerale di Bergamo che, in accordo con le RSU di altre Camere di commercio (al momento hanno aderito in 49 ma la lista si sta allungando), ha elaborato un documento che verrà inviato al Governo, Ministri vari, Parlamentari, Associazioni di categoria, organi di stampa e a tutti i canali che ci verranno in mente, affinchè ognuno di loro, in questi giorni decisivi, si faccia parte attiva per scongiurare l’approvazione di una riforma distruttiva.

Ecco il testo della lettera:

“La riforma delle Camere di Commercio che il Governo vuole chiudere in questi giorni estivi, è un danno per le imprese italiane, per i professionisti e per i lavoratori del sistema camerale, che dispongono di professionalità uniche nel sistema della pubblica amministrazione italiana. Questo è quanto sottolineiamo con forza.In un periodo storico-economico in cui è necessario potenziare gli strumenti a supporto del mondo del lavoro, e quindi potenziare le Camere di Commercio, il Governo vuole ridurle a enti burocratici che non saranno più in grado di offrire servizi moderni alle aziende italiane. Ma la strada di riforma della pubblica amministrazione deve essere lastricata di innovazione, non di riduzione delle Camere di Commercio, dei servizi alle imprese, dei dipendenti. Per far ripartire il sistema imprenditoriale italiano, le Camere di Commercio vanno rafforzate, con servizi nuovi e innovativi, che vadano a sommarsi ai servizi attualmente esistenti. Le imprese non ci chiedono altro che celerità e innovazione. Per questi motivi chiediamo al Governo e a tutti i parlamentari e alle forze politiche che hanno a cuore il futuro delle imprese italiane, di modificare subito il decreto di riforma che passerà in Consiglio dei Ministri il 29 luglio, che non crea altro che disservizi al sistema imprenditoriale, e chiediamo di riscriverlo, focalizzando su innovazione, ampliamento di servizi, mantenimento del personale e delle sedi territoriali. L’attuale bozza di decreto, invece, è sostanzialmente identica alla bozza che circolava a gennaio scorso: uno schema di riforma penalizzante per ogni soggetto del sistema economico. Le aziende vogliono una pubblica amministrazione come loro, non enti burocratici. E per questo è necessario che tutto miri all’offerta di servizi di qualità. Per fare questo occorre mantenere e rafforzare il personale esistente, occorre mantenere le Unioni Regionali, occorre mantenere le aziende speciali e le sedi secondarie, perché sono tutti aspetti e componenti di un’unica realtà: il sistema delle Camere di Commercio, che per funzionare a livelli ottimali necessita di ogni parte del suo corpo. Gli imprenditori, come evidenziano ripetute indagini e testimonianze , hanno trovato nel sistema camerale (presente in ciascuna provincia e quindi vicino al proprio territorio) e nella professionalità dei suoi lavoratori, competenza, onestà e imparzialità, e apprezzati servizi a titolo gratuito o con un costo molto inferiore a quello di mercato. Con questa riforma in atto, i servizi che le Camere non fornirebbero più alle imprese, da subito, sarebbero questi:

– certificati d’origine

– carnet ATA

– contributi e finanziamenti alle imprese, per fiere o eventi per il sistema turistico locale o la promozione dei prodotti tipici

– sostegno all’internazionalizzazione

– supporto alle pmi per l’accesso al credito, tramite servizi di microcredito o – sostegno ai consorzi garanzia fidi (confidi)

– corsi di formazione alla nuova imprenditoria e imprenditoria femminile

– organizzazione di convegni e seminari gratuiti su tematiche di interesse per le imprese o i professionisti (novità normative, gestione di impresa, argomenti specifici per ciascun settore economico)

– supporto alle imprese per l’innovazione e la digitalizzazione consulenza per la fatturazione elettronica

– consulenza per deposito marchi e brevetti

– pubblicazione di dati e studi sull’economia locale, sui trend economici e approfondimenti sui vari settori economici

– risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori in via conciliativa e arbitrale

Le Camere di Commercio, quindi, non vanno ridotte, nel numero, nelle sedi, nel personale, nelle funzioni, ma vanno invece potenziate, mantenendo sedi e personale e attribuendo loro servizi nuovi e aggiuntivi rispetto a quelli già esistenti, per farne il fulcro della ripresa economica del Paese. Questo è quanto deve passare nel Consiglio dei Ministri del 29 luglio, questo è quanto chiediamo”.

 

 

 


Oscar Green, vincono la stalla “tascabile”, l’agri menù parlante e lo spinato di Gandino

 

Premiati 2016 Oscar GreenLa “stalla tascabile” a misura di smartphone di Elena Lazzarini, l’agri menù “parlante” di Stefano Rota e lo “Spinato di Gandino” tra tradizione e futuro di Adriano Galizzi sono le esperienze bergamasche che questa mattina sono state premiate con gli Oscar Green regionali della Coldiretti durante il convegno “Il cuore e la terra: percorsi di cibo, cultura e innovazione” che si è tenuto presso la sede di Regione Lombardia a Milano. Il riconoscimento assegnato ai giovani imprenditori valorizza il dinamismo che sta interessando il settore agricolo provinciale, un comparto che nonostante le numerose difficoltà si sta mettendo in gioco con nuove idee e nuove competenze. Secondo un’elaborazione della Coldiretti regionale e della Camera di Commercio di Milano, nell’ultimo anno (fra il primo trimestre 2015 lo stesso periodo del 2016) in Lombardia di imprese giovani in media ne è nata una ogni tre giorni, con un incremento di quasi il 78% ( 148 iscrizioni l’anno scorso, 263 le attuali. A Bergamo, sempre nello stesso periodo di riferimento, nel 2015 ne sono state avviate 19 mentre nel 2016 ne sono state avviate 39 (+ 20%). Hanno preso parte alla premiazione il delegato Regionale di Giovani Impresa Stefano Ravizza, il presidente di Coldiretti Lombardia e vice presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini unitamente all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. La delegazione dei giovani agricoltori bergamaschi che ha partecipato all’evento era guidata dal delegato provinciale di Giovani Impresa Daniele Filisetti e dal presidente edal direttore della Federazione Alberto Brivio e Gianfranco Drigo. I premiati 2016 con gli Oscar Green in Lombardia sono: azienda “Mario e Martini” di Elena Lazzarini a Fontanella (Bergamo) per la categoria Impresa2.Terra, azienda “Del  Battista” di Stefano Rota a Palazzago (Bergamo) per la categoria Fare Rete, azienda “Il frutteto dello Strone” di Andrea Alessandrini a Manerbio (Brescia) per la categoria Campagna Amica, azienda agricola di Adriano Galizzi a Leffe per la categoria WeGreen, Istituto Comprensivo Varese 3 “Vidoletti” con il dirigente Antonio  Antonellis per la categoria Paese Amico. Le 3 menzioni speciali: Azienda “Verdure sott’Oglio” di Vanessa Gandolfi a Marcaria (Mantova), Azienda “La Fontana di Comazzo” di Ulderico Brambilla a Comazzo (Lodi) e Floricoltura “Lampugnani Walter” di Beatrice Lampugnani a Orsenigo (Como).

Le esperienze bergamasche premiate  con l’Oscar Green 2016

 

  • Impresa 2.Terra / Portarsi l’azienda in tasca con lo smartphone

“Il mio smartphone è una finestra sempre aperta sull’azienda. L’impianto fotovoltaico che ho sul tetto della stalla in caso di anomalie mi manda un sms così posso intervenire e risolvere il problema. Ho inoltre il collegamento con alcune telecamere che ho posizionato nella stalla per controllare gli animali. Per le bovine gravide invece uso un sensore che al momento del parto mi manda un segnale sul cellulare e quindi intervengo per assistere l’animale. Essendo sola in  azienda questa tecnologia mi è molto utile per ottimizzare lavoro e tempo libero”.

  • Fare Rete / Agri menù senza segreti con il QRcode

“Per me è importante che gli ospiti del mio agriturismo sappiano tutto dei piatti che porto in tavola, dagli antipasti fino ai dolci, in modo che possano scegliere con consapevolezza cosa mangiare. Per questo propongo loro un menù senza segreti, dove ogni portata ha il proprio codice Qr da leggere con lo smartphone per vedere tutti gli ingredienti e anche gli eventuali allergeni. Inoltre grazie alle informazioni del QR code si vede che tutto è prodotto nella mia azienda agricola con un filiera completa: allevamenti, caseificio, laboratori di norcineria”.

  • We Green / Lo “Spinato di Gandino” fra tradizione e futuro

“Siamo l’unica azienda in Lombardia a produrre gallette di mais a chicco intero a livello semi-industriale. Partiamo da un produzione di cereali senza alcun uso di sostanze chimiche. Sgraniamo a vista le pannocchie per selezionare le migliori e ottenere una qualità del prodotto finito eccellente. Coltiviamo l’antica varietà denominata “Mais Spinato di Gandino” contribuendo allo sviluppo sociale del nostro territorio, che parte dal coinvolgimento delle scuole nei campi e in classe. Ho 26 anni e né i miei genitori né i miei nonni coltivavano mais. Mi sono reinventato agricoltore”.