«Tra auto in sosta e sottopasso, la stazione resta un caos»

sottopasso stazione bergamoBuongiorno direttore

sono un pendolare, uno dei tanti che ogni mattina approda alla stazione di Bergamo per andare al lavoro. I problemi dello scalo cittadino li conosciamo un po’ tutti, quasi annoiano. Ora, però, all’ennesima puntata sull’arredo della piazza mi sono chiesto: ma chi ci amministra i problemi li vede? Vengo al dunque. Ogni volta che piove e che la mia compagna viene a prendermi in auto alla stazione è un caos. Come è possibile avere quattro parcheggi in croce nell’area kiss and ride a fronte di un’affluenza così elevata di viaggiatori in orari cruciali? È evidente che non può funzionare. Va un po’ meglio quando si accompagna l’amico o il parente, molto meno quando lo si va a prendere, specie se piove o ci sono ritardi dei treni. Basta fare un giro in stazione, la sera, all’arrivo delle corse più affollate per vedere quante auto sono alla disperata ricerca di un punto di sosta. Era meglio prima. Forse il piazzale era più brutto, ma era sicuramente più funzionale.

L’altro problema è il sottopasso. Hanno costruito gli ascensori al centro del tunnel restringendo gli spazi di circolazione. Ebbene, la mattina è una bolgia e se si ha la valigia è davvero dura. Il problema è che il tunnel va ai binari ma va anche al sottopasso che sbuca in via Gavazzeni, quindi pendolari e studenti si accalcano nello stesso spazio. Domanda: è così difficile immaginare un ingresso separato per gli studenti che vanno al polo scolastico? Grazie per l’attenzione.

Lettera firmata

 

stefano zenoni assessore bergamoConsapevole di entrambi i disagi segnalati dal nostro lettore, l’assessore alla Mobilità di Bergamo Stefano Zenoni può dare rassicurazioni sul primo «Sull’area kiss and ride – dice – c’è già l’impegno a mettere mano. È uno snodo che probabilmente è stato sottovalutato in passato. Si incrociano le auto di chi carica e scarica i passeggeri della stazione ferroviaria, i taxi, gli autobus urbani ed è anche l’accesso alla stazione dei servizi extraurbani. È indubbio che serve una nuova organizzazione, ma non sarà un intervento così immediato. Stiamo ragionando infatti con l’Atb su una sistemazione sostanziosa (nell’ambito della quale rientra anche il progetto di totem segnaletici e monitor al servizio di cittadini e turisti presentato nei giorni scorsi, occasione nella quale l’assessore ha risposto a questi quesiti ndr.) e non ci è sembrato il caso di far partire il cantiere in estate». «Tra le soluzioni – ricorda – c’è anche quella di prevedere la sosta gratuita per i primi 15 minuti nel parcheggio che sarà realizzato da Metropark tra la stazione della Teb e i binari della ferrovia». «Ciò che cercheremo di fare nel frattempo – annuncia – è spostare almeno una delle interferenze, per esempio trovando una diversa via d’accesso per gli autobus della Sab».

Sul problema dell’affollamento del sottopasso invece il Comune non può intervenire. «L’area fa capo a Centostazioni – ricorda Zenoni – , che ha progettato e realizzato la ristrutturazione. In effetti, con la collocazione degli ascensori per l’accesso ai binari lo spazio si è ristretto ed è aumentato il rischio di intasamento. Diciamo che il progetto è stato “parsimonioso”, ma grandi soluzioni con questa struttura non ne vedo. La vera alternativa sarebbe realizzare un secondo sottopasso verso via Gavazzeni al di fuori della stazione, per chi non arriva o sale sul treno ma deve semplicemente attraversare l’area». 

 

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