Cantine Aperte stappa l’edizione numero 25

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Sabato 27 e domenica 28 maggio è il fine settimana di Cantine Aperte, l’appuntamente più amato del Movimento Turismo del Vino che propone degustazioni e visite nelle aziende associate di tutta la penisola, dalle Alpi all’Etna, per un totale di circa 900 indirizzi.

Favorendo il contatto diretto tra produttori e appassionati di vino, l’iniziativa, che quest’anno festeggia il 25esimo, è diventata nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori. Oltre a dare la possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente in azienda, permette di entrare nelle cantine per scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento e di partecipare gli eventi organizzati dai padroni di casa.

In Lombardia si celebra domenica 28 maggio, in 54 aziende. In Valcalepio apriranno le porte l’azienda agricola Angelo Pecis di San Paolo d’Argon, Medolago Albani di Trescore, Locatelli Caffi di Chiuduno, Tenuta Castello di Grumello di Grumello del Monte e Tallarini di Gandosso.

Il Movimento Turismo del Vino raccomanda di verificare sempre con le cantine le date e gli orari di apertura.

www.movimentoturismovino.it


Parbacco!, a Parre vini e piatti gourmet in piazza

 

parre piazza san rocco

Un modo “easy” per assaggiare la cucina di alcuni locali accompagnata da un buon bicchiere di vino. Sabato 27 maggio torna a Parre, Alta Val Seriana, la rassegna gastronomica “Parbacco”, nella bella cornice di piazza San Rocco, cuore dell’antico Borgo del Ducato di Parre Sotto, proprio all’ingresso del paese.

A partire dalla 18, la manifestazione fa sposare vini selezionati con piatti appositamente preparati dai ristoranti del paese, in una formula leggera e dai prezzi contenuti. I piatti infatti costano 3,5 euro ciascuno, mentre i vini sono proposti a 3 euro al calice, 16 alla bottiglia. Si può così comporre in assoluta libertà il proprio assaggio, fermandosi per un aperitivo gourmet o per una cena vera e propria che spazia tra le diverse offerte. Al lavoro ci sono tre locali, Ristorante il Moro,
Bar Sport e Piccolo bar. Tra i piatti, moscardini in umido con polenta, spadellata di cozze, salame con la panna, petto d’oca affumicato con crostone di pane, calamarata, polenta con cinghiale e funghi porcini.

Farà da colonna sonora l’Urlo, band tributo a Zucchero, composta da nove musicisti e guidata dal front man Dario Sugar Riva, che ripercorre a tutto tondo il repertorio del bluesman emiliano con energia e divertimento.

Info. www.prolocoparre.com

 


Un lago diVino, a Sarnico 40 cantine in piazza nel weekend

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Postazioni di degustazione di vino e bollicine, percorsi guidati tra bar e negozi del borgo, laboratori e occasioni di incontro all’insegna di buon bere. Sabato 6 e domenica 7 maggio a Sarnico ritorna “Un lago diVino”, la due giorni dedicata agli appassionati di vini e buoni sapori.

Dalle ore 16 alle ore 22 le piazze della cittadina ospiteranno le eccellenze enologiche del territorio. Le cantine tra cui scegliere saranno circa 40. La mostra mercato permetterà di conoscere le etichette delle cantine più note e di aziende vinicole emergenti della Franciacorta e della Valcalepio. E in più alcuni produttori della Valcamonica, delle Langhe, dell’Oltrepò pavese e della Puglia.

sarnico lago di vino 2La formula è quella ormai consolidata. Con l’acquisto di un ticket (in vendita allo stand dell’organizzazione al costo di 12 euro) si riceverà una tasca da sommelier con un calice. A quel punto si potrà iniziare a esplorare le vie di Sarnico, degustando sorso dopo sorso i vini proposti. Sono previste degustazioni guidate, laboratori Slow Food (sull’olio extravergine, sui salami del progetto 13 lune, sulla sardina essiccata tradizionale del lago d’Iseo, sui caprini delle varie province lombarde), in collaborazione con la scuola alberghiera Serafino Riva di Sarnico, truccabimbi e concerti.

La manifestazione è organizzata da Sarnicom, l’associazione commercianti di Sarnico. Per maggiori informazioni: pagina Facebook Un Lago di Vino Sarnico.


Il vino si compra al supermercato, ma su bottiglioni e brik vincono le denominazioni

vino supermercatoGli italiani comprano il vino soprattutto nei supermercati: nel 2016 hanno acquistato sugli scaffali 500 milioni di litri, spendendo 1 miliardo e mezzo di euro. E il 60% di questi acquisti è rappresentato dai vini con riferimento territoriale (Docg, Doc, Igt), il comparto che cresce di più: + 2,7% nel 2016 e + 4,9% nel primo bimestre 2017 (a volume). Si ricercano sempre più la qualità ed i legami col territorio. Cantine e insegne della Grande distribuzione sono pronte a migliorare la collaborazione per soddisfare questa domanda dei consumatori.

È quanto emerso oggi a Vinitaly nel corso della 13° tavola rotonda organizzata da Veronafiere sul tema del vino nella Grande distribuzione in cui sono state presentate la ricerca dell’istituto IRI e una relazione su Brexit e Vino di Alex Canneti, direttore delle vendite off-trade della Berkmann Wine Cellars di Londra.

La ricerca dell’IRI ha delineato i cambiamenti in atto nelle abitudini dei consumatori. Diminuiscono gli acquisti dei bottiglioni da un litro e mezzo, dei vini sfusi, delle damigiane, e dei brik, mentre la bottiglia da 75 cl è sempre più regina del mercato. I vini fermi sono più richiesti dei vini frizzanti, che probabilmente risentono del boom degli spumanti (+7% nel 2016). Crescono rapidamente anche i vini biologici, una proposta ancora di nicchia nella Grande distribuzione. Cambiamenti influenzati anche dal graduale ricambio generazionale e dal rinnovato interesse dei giovani per il vino. Gli studi IRI sul comportamento dei consumatori nella Grande distribuzione evidenziano che l’86% di essi è propenso a sperimentare nuovi prodotti, si informa sulle novità a scaffale, spesso sui siti web di settore (il 33%).

«Siamo sulla strada giusta, auspicata da tempo – ha detto Cesare Cecchi, consigliere di Federvini (Chianti Cecchi), nel suo intervento in tavola rotonda -. Non dobbiamo assolutamente tradire questa qualità che viene cercata dal consumatore, sarebbe un errore imperdonabile. Le cantine devono continuare a ricercare la qualità del prodotto, senza accettare scorciatoie, e i distributori devono incoraggiare la produzione a proseguire su questa strada».

Un rapporto, quello tra produttori e distributori, che è molto migliorato negli ultimi anni, ma è possibile fare di più, come ha ricordato Gabriele Nicotra, direttore Acquisti Unes Supermercati (Gruppo Finiper): «Persiste da parte di alcune cantine importanti una diffidenza verso la Grande Distribuzione, che evitano una relazione diretta con le insegne distributive pur sapendo che a volte il loro prodotto ci arriva tramite canali non ufficiali. Questo è un peccato, soprattutto per il consumatore che ormai cerca anche i prodotti di pregio sugli scaffali dei supermercati».

Tuttavia l’asse portante della collaborazione tra cantine e insegne distributive è rappresentato dalle imprese medie piuttosto che dalle grandi case vinicole, secondo Eugenio Gamboni, direttore commerciale del Gruppo Vegè: «Un asse da consolidare, composto prevalentemente da piccole e medie imprese, legate da conduzioni famigliari, a volte provenienti da generazioni, con le quali si discute e ci si confronta liberamente, distanti dal mondo molto più complesso della grande industria e delle multinazionali».

Si è dichiarato ottimista il consigliere dell’Unione Italiana Vini, Emilio Pedron (Bertani Domains): «Negli anni di grande crescita, la proposta d’acquisto nella GDO è stata più facile e legata molto alla convenienza. Oggi anche il vino nel canale moderno si può definire un prodotto maturo e l’acquisto del vino nella GDO è lo specchio fedele del mutamento dei consumatori e dei loro stili di acquisto».

Tra le cantine espositrici a Vinitaly, intanto, è affiorata la preoccupazione sulla incertezza sui mercati britannico e statunitense, un tema affrontato da Alex Canneti della Berkmann Wine Cellars di Londra: «La Brexit è una sfida per le vendite dei vini italiani poiché l’Australia, il Sud Africa e la Nuova Zelanda saranno i primi Paesi a istituire trattati bilaterali con il Regno Unito. L’unica soluzione a questa minaccia è consentire al Regno Unito un periodo di 10 anni per condividere gli stessi oneri doganali dell’Unione e negoziare un trattato di libero commercio. Quindi tutto dipenderà da come evolverà il negoziato post Brexit tra UK e UE».

«Ma le potenzialità per l’export di vino italiano nella Grande distribuzione britannica (le insegne Majestic and Waitrose in primis) sono grandi – ha aggiunto Canneti – non solo per le bollicine, ma anche per il vino rosso. Pensiamo al Cannonau, al Passimento/Amarone, al Chianti Classico, al Veneto Classico e ai morbidi e succosi vini siciliani e pugliesi. Buone anche le prospettive dei nuovi bianchi di tendenza, come il Fiano, il Vermentino, il Pecorino e il Grillo. E non dimentichiamo il successo che si registra da anni delle “fantasy label”.

 


Valcalepio, al Vinitaly lancia il gioco delle denominazioni

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Il Vinitaly 2017 per il Consorzio Tutela Valcalepio e le 13 aziende che animeranno la Piazza Valcalepio del Pala Expo Lombardia (Spazi B8-C8) dal 9 al 12 aprile sarà all’insegna del gioco. «Il vino è passione, divertimento, gioco – dice il direttore del Consorzio, l’enologo Sergio Cantoni – e abbiamo deciso di condividere questo gioco con tutti coloro che verranno a trovarci a Verona».

Partendo dalla constatazione della grande ricchezza del panorama enologico orobico (quattro le tipologie della Doc Valcalepio, 14 quelle della Doc Colleoni, numerose le variazioni possibili sotto l’Igt Bergamasca) e allargando lo sguardo a comprendere tutta la regione Lombardia si è voluto coinvolgere il pubblico della fiera in un gioco a tema vitivinicolo. Nello spazio Valcalepio della fiera sarà allestito un maxi pannello magnetico raffigurante la regione Lombardia. Il gioco consisterà nel posizionare correttamente le 31 referenze dell’enologia lombarda. Numerosi i premi in palio per chi indovinerà il maggior numero di magneti. L’intera “operazione gioco” sarà poi oggetto di un reportage sui social network consortili e anche il pubblico da casa potrà giocare con il Consorzio attraverso il web.

Alla fiera veronese, la più importante vetrina internazionale per i produttori di vino, saranno 13 le realtà bergamasche che coloreranno con i loro bianchi e rossi la Piazza Valcalepio: 4R, Bonaldi – Cascina del Bosco, Cantina Sociale Bergamasca, Castello degli Angeli, De Toma, Il Calepino, Il Cipresso, Medolago Albani, La Rovere, La Tordela, Locatelli Caffi, Tallarini e Tosca.

A fare da padroni di casa, come di consueto, il Consorzio Tutela Valcalepio e Vignaioli Bergamaschi, che animeranno il banco di degustazione in fronte allo stand con i vini vincitori del 12° Concorso Enologico Internazionale “Emozioni dal Mondo Merlot e Cabernet Insieme”. Si rinnova inoltre anche per il 2017 il matrimonio con il marchio Mille Sapori di Bergamo creato dalla Camera di Commercio di Bergamo e presente  nei quattro giorni della kermesse.

Durante tutte le giornate del Vinitaly i panettieri associati nell’Aspan di Bergamo confezioneranno la famosa Garibalda (la pagnotta di farina integrale, fioretto di mais, semola rimacinata di grano duro, grano saraceno integrale e pasta madre nata per rappresentare il territorio) e proporranno la degustazione del pane
realizzato con la farina Quivicino ottenuta con i grani della Lombardia. Tutti i giorni dalle 12 alle 15 il team di Rosa Carissimi del raviolificio Poker di Albano Sant’Alessandro presenterà i suoi Scarpinocc di Parre e i Casonsèi de la Bergamasca preparati secondo il disciplinare del marchio camerale. Saranno inoltre ospiti nello stand consortile realtà produttive come la latteria sociale di Calvenzano, che nelle giornate del 9 e 10 aprile proporrà in degustazione i suoi formaggi, e Ibs e Cà del Botto che metteranno a disposizione degli ospiti del consorzio i loro pregiati salumi nelle giornate dell’11 e 12 aprile.

Ospiti della Piazza Valcalepio anche i soci Aspi che hanno organizzato delle degustazioni totalmente incentrate sui Valcalepio Dco e sui Moscato di Scanzo Docg.


Il moscato di Scanzo incontra la pasticceria secca

salotto Moscato di Scanzo

Giovedì 23 marzo, alle 20.30, nella sede del Consorzio Tutela Moscato di Scanzo (a Scanzorosciate in via F.M. Colleoni, 38), si terrà la seconda serata della serie “Proviamolo!”. In questa occasione si degusterà il pregiato passito Docg, ottenuto da uve di Moscato a bacca rossa, con un classico abbinamento: la pasticceria secca.

I protagonisti saranno: l’Azienda Agricola Martinì con il suo Moscato di Scanzo Docg 2012, l’Azienda Agricola La Corona e l’Azienda Agricola Pagnoncelli Folcieri, entrambe con l’annata 2013 e la premiata pasticceria Bigio di San Pellegrino Terme.
I produttori assieme al mastro pasticciere guideranno gli ospiti in un percorso di esaltazione delle varie sfaccettature del Moscato, che solo dei dolci studiati ad hoc potranno far carpire.

Il costo è di 20 euro a persona. La prenotazione è obbligatoria (tel. 035 6591425 – info@consorziomoscatodiscanzo.it)


Vini e bevande, per Quattroerre 35 anni da protagonista

Gennaio 1982 – gennaio 2017. Per la 4R di Torre de’ Roveri 35 anni da protagonista nella distribuzione di vino, birra e bevande.

Hanno cominciato giovanissimi, i quattro fratelli Rota – Maurizio, Giampietro, Enrico e Luca -, saldamente uniti in un progetto che ha trovato la propria ispirazione nell’esempio e nel lavoro del padre. Un prezioso modello di riferimento che ha fatto il paio con la visione che le nuove generazioni portano con sé e che li ha spinti a trasformare la fiaschetteria dei genitori in un’azienda organizzata, dedita a più servizi per la ristorazione.

Le tappe importanti che hanno costellato il cammino della 4R sono molte. La prima, forse tra le più lungimiranti, fu quella di iniziare a mettere il vino sfuso in contenitori d’acciaio. L’ultima, forse quella più audace, diventare protagonisti nella produzione della birra artigianale tramite il Birrificio Otus di Seriate.

Su tutto una serie di valori non negoziabili: professionalità, rispetto per il cliente e massimo sostegno all’educazione enogastronomica. Senza dimenticare un concetto che i fratelli Rota ribadiscono ad ogni occasione utile: credere nel proprio lavoro e, soprattutto, credere nella cultura del lavoro.

Quattroerre

via Marconi, 1
Torre de’ Roveri
tel. 035 580701
www.quattroerre.com

La storia in dieci immagini


Una domenica tra le vigne del Valcalepio, ecco le cantine aperte

vigneto-andar-per-vigneVolete vedere da vicino i vigneti nel periodo della vendemmia? Visitare le cantine, assaggiare i vini, incontrare i produttori e magari acquistare sul posto le bottiglie che più vi sono piaciute? Domenica 18 settembre c’è Andar per Vigne, l’iniziativa del Consorzio Tutela Vacalepio che apre le porte delle aziende associate per raccontare il territorio, la magia che accompagna la nascita del vino e il lavoro che sta dietro ad ogni sorso.

Cinque le cantine pronte ad accogliervi dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18 con ingresso gratuito:

  • Cantina Sociale Bergamasca – San Paolo d’Argon
  • Castello degli Angeli – Carobbio degli Angeli
  • Il Cipresso – Scanzorosciate
  • Locatelli Caffi – Chiuduno
  • Magri Sereno – Scanzorosciate


Calici di Stelle, degustazioni e osservazioni del cielo nel borgo di Calepio

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Il Comune di Castelli Calepio partecipa al circuito “Le Strade del Vino” e propone la settima edizione di Calici di Stelle, la manifestazione estiva proposta in collaborazione con il Movimento turismo del Vino in occasione della notte di San Lorenzo, coniugando il fascino delle stelle cadenti con la bellezza dei borghi e delle piazze di tutta Italia e il gusto dei prodotti dell’enologia e della gastronomia.

L’appuntamento è per venerdì 5 agosto, a partire dalle ore 19, nel Borgo di Calepio in via Conti Calepio. I parcheggi sono segnalati all’esterno del Borgo e sono serviti da bus navetta.

Il costo dell’ingresso è di 15 euro e comprende calice, tasca portacalice e ticket per 20 assaggi di vini e specialità selezionate della Lombardia, presentate da botteghe artigianali sotto gli antichi portici e nel giardino pensile del castello. La serata sarà accompagnata da esibizioni musicali curate dall’associazione MusicArte e dall’osservazione delle stelle a cura dell’astrofilo Maurizio Besenzoni.

Gli enoturisti potranno anche partecipare al concorso fotografico nazionale legato alla manifestazione, “La Stella di Federica”, cercando gli scorci più suggestivi e i momenti di convivialità più coinvolgenti. Il vincitore, selezionato da una qualificata giuria, riceverà una “Magnum” speciale frutto di un blend di vitigni autoctoni in rappresentanza di tutte le Regioni.

Per informazioni, tel. 0354494242-246 – segreteria@comune.castellicalepio.bg.it – www.comune.castellicalepio.bg.it.


Ad Ardesio un fine settimana DiVino

Taglia il traguardo della 12esima edizione Ardesio DiVino, la rassegna enogastronomica che per un fine settimana trasforma il paese dell’Alta Valle Seriana in una cantina a cielo aperto.

L’appuntamento è sabato 6 e domenica 7 agosto, quando, passeggiando per le vie, le piazze e i cortili del centro storico si potrà compiere un viaggio tra i profumi e i sapori della nostra Penisola, assaggiando, degustando e anche acquistando vini e prodotti tipici direttamente da selezionati viticoltori e artigiani del gusto.

La manifestazione è organizzata e promossa dalla Pro Loco di Ardesio con il sostegno dell’amministrazione comunale e di Regione Lombardia, Comunità Montana Valle Seriana e Promo Serio e quest’anno offre come novità la possibilità di scoprire angoli nascosti del piccolo borgo. Si aprono infatti le corti, per accogliere i viticoltori e le migliaia di visitatori, appassionati ed addetti al settore.

Per l’edizione 2016 sono attese oltre 5mila presenze. In degustazione e in vendita tante specialità di produttori italiani e stranieri: vino, naturalmente, e inoltre olio extra vergine di oliva, aceto balsamico, formaggi vaccini e di capra, parmigiano, salumi, miele, marmellate, farine, biscotti, cacao, caffè al farro, sidro, zafferano, infusi, sali, erbe spontanee di montagna.

Anticipa la kermesse venerdì sera, alle 21, la cena gourmet “Cena DiVina” all’Albergo Bigoni: con Davide Bigoni, chef patron del locale, e Paolo Tegoni, sommelier. Al centro del menù i legumi, ai quali la Fao ha dedicato il 2016 in quanto espressione di un futuro alimentare sostenibile, e curati abbinamenti enologici (40 i posti disponibili, su prenotazione tel. 0346 33289).

Oltre alle degustazioni presso gli stand enogastronomici il programma offre moltissimi eventi, spettacoli, concerti, degustazioni guidate e seminari. Sabato e domenica, dalle 19.30, cene eco-sostenibili nelle vie e piazze del centro storico a base di prodotti tipici selezionati.

www.ardesiodivino.it