Dormire in aeroporto: a Orio nuove cabine con musica, film e giochi

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A due anni dall’inaugurazione delle prime tre capsule all’interno dell’Aeroporto di Milano Bergamo, ZZZleepandGo annuncia l’ampliamento dell’area riservata al riposo e alla privacy in un ambiente comodo e riservato.

La domanda sempre crescente e i feedback positivi dei clienti, soprattutto dei frequent flyers diventati ormai fedeli al servizio, hanno spinto ZZZleepandGo a progettare insieme a Sacbo un nuovo spazio, più grande e congeniale alle esigenze dei clienti.

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY esterno (1)Le tre capsule originarie sono state sostituite con nove cabine di nuova generazione, dotate di una nuova piattaforma di intrattenimento all’interno (film, musica e giochi), tenda apribile sul soffitto e diversi miglioramenti dal punto di vista delle finiture.

Anche il sistema di check-in/check-out è stato rivisitato attraverso l’utilizzo di due virtual reception installate all’ingresso del locale. Attraverso questa  nuova configurazione, l’accesso allo spazio in cui si trovano le capsule viene garantito alle sole persone ospiti delle capsule, evitando qualsiasi tipo di intrusione o disturbo da parte di altre persone.

Infine il ventaglio dei servizi offerti da ZZZleepandGo è stato allargato attraverso una futuristica vending machine creata ad hoc, con prodotti utili al viaggiatore e complementari al servizio erogato.

cabine dormire aeroporto orio ZZZleepandGO BGY esterno (2)La tariffa notturna, dalle 23 alle 6 del mattino, è di 39 euro. Le prenotazioni possono essere eseguite online direttamente sul sito zzzleepandgo.com o sulle principali piattaforme booking, expedia, trivago, hotels.com. Nelle altre ore della giornata è previsto l’accesso diretto sul posto, al costo di 9 euro per ogni ora di permanenza in cabina.


Giovane e “smart”: ecco il profilo di chi condivide il viaggio

Giovane sì, ma non per forza studente. Ha un età media di 31 anni (il 76% degli utenti si colloca nella fascia tra i 18 e i 40 anni, mentre il 16% ha un’età compresa tra i 41 e i 50 anni) il viaggiatore italiano che utilizza il ride sharing, ossia la condivisione di un passaggio in auto per lunghi spostamenti e delle spese relative. Lo ha evidenziato una ricerca dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa una platea di 5mila utenti di BlaBlaCar. È emerso che solo il 21% dei ride sharer è costituito da studenti, mentre ben il 71% è i composto da lavoratori attivi (in maggioranza impiegati e liberi professionisti). Tra questi, il 69% ha un contratto a tempo indeterminato e il reddito lordo annuo in media è di 24.000 euro.

Il 60% degli intervistati risiede nel Nord Italia: il 20% in Lombardia, il 12% in Emilia Romagna e l’8% nel Veneto, ma anche regioni del Centro come Lazio e Toscana si trovano ai primi posti con rispettivamente l’11% e l’8% di utenti.

Un viaggiatore tre volte smart

Lo studio definisce il viaggiatore in ride sharing italiano tre volte smart. Perché nell’85% dei casi si dichiara sempre connesso a internet, nell’82% si tratta di persone che fanno shopping online e, nell’83%, possiedono uno smartphone, da cui utilizzano l’app di BlaBlaCar in 2 casi su 3. Chi condivide l’auto, offrendo o ricercando passaggi con BlaBlaCar, è smart anche perché pensa al risparmio: la prima ragione per cui il ride sharing viene preferito ad altre modalità di viaggio è proprio quella economica, indicata sia da quanti usano il servizio come conducenti che da coloro che sono passeggeri. Per addirittura il 99% degli intervistati, BlaBlaCar è vantaggioso o molto vantaggioso rispetto ad altre soluzioni di trasporto.

Inoltre, il ride sharer italiano è smart anche perché si preoccupa dell’ambiente: il 61% degli utenti indica la tutela ecologica tra le principali motivazioni per cui sceglie di utilizzare il servizio. E a ragione: nel 58% dei passaggi offerti, il conducente riceve tante richieste da riuscire a occupare tutti i posti liberi nella propria auto.

La forza del passaparola

A spiccare è anche il grado di coinvolgimento degli utenti all’interno di una community, il cui successo dipende proprio dal fatto che i suoi membri siano attivi e responsabili nei confronti degli altri. Dopo ogni viaggio effettuato con BlaBlaCar, i passeggeri hanno la possibilità di lasciare un feedback ai conducenti con cui hanno viaggiato e viceversa, condividendo informazioni che saranno utili agli altri viaggiatori nella scelta dei propri compagni di strada. Dalla ricerca emerge che ben il 93% degli utenti lascia sempre o spesso un feedback, contribuendo a un sistema che contribuisce a generare fiducia tra persone che non si sono mai incontrate in precedenza.

Se il nome BlaBlaCar fa riferimento al “livello di chiacchiera” che ogni utente può indicare sul proprio profilo (da Bla per i più silenziosi a BlaBlaBla per chi ama raccontarsi), non stupisce che la community sia composta da persone che amano condividere, anche a voce, le loro esperienze: il 99% degli utenti consiglia ad altre persone di utilizzare il servizio, innescando un passaparola tanto positivo da essere la ragione per cui il 50% degli utenti si è iscritto alla piattaforma.