Trescore, gli ambulanti stoppano il bando per il mercato. «Ora un confronto aperto con il Comune»

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Piazzale Pertini a Trescore Balneario, dove si svolge il mercato del martedì

Gli ambulanti del mercato settimanale di Trescore tirano un sospiro di sollievo. Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso presentato da 60 operatori, coordinati dalle associazioni provinciali di categoria Fiva e Anva, contro il bando del Comune per il rinnovo delle concessioni dei posteggi previsto dalla direttiva Bolkestein.

L’ordinanza del Tribunale amministrativo dello scorso 6 settembre ha sospeso gli effetti del provvedimento e lo ha rimandato al Comune invitandolo «a un intervento di autotutela che garantisca il pieno rispetto delle disposizioni normative». Non ha quindi deciso nel merito, ma “consigliato” all’Amministrazione di rivedere le proprie disposizioni perché in contrasto con le leggi in materia.

Ad essere contestati dagli ambulanti erano, in particolare, i punteggi della graduatoria, che non tenevano debitamente conto dell’anzianità di posteggio dei prestatori uscenti, e l’articolo 3, che stabiliva che ogni operatore potesse avere un solo posteggio nel mercato, mentre la legge regionale fissa il limite a due posteggi per categoria merceologica.

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L’incontro con gli ambulanti dell’8 agosto che ha deciso il ricorso al Tar

«Abbiamo avuto proprio oggi la rassicurazione da parte del responsabile di Settore – afferma il presidente della Fiva Ascom Bergamo Mauro Dolci – che il bando sarà ritirato. La comunicazione dovrebbe essere pubblicata a giorni sul sito del Comune. Si ricomincia perciò da capo e arriverà un nuovo bando. Il nostro auspicio è che a questo punto ci si possa confrontare senza fretta e arrivare ad una soluzione condivisa, anche perché la scadenza delle concessioni è a fine 2018 e c’è tutto il tempo per valutare attentamente la questione».

Con il regolamento per il commercio su aree pubbliche, prima, e il bando, poi, Trescore sta cercando di mettere ordine al mercato, che si svolge il martedì mattina nell’area di piazzale Pertini, via Pertini e piazzale Comi/Poma e coinvolge 159 postazioni. «Il sindaco ha le proprie ragioni nel voler intervenire, il suo obiettivo non è sicuramente quello di creare scompiglio tra gli operatori – ammette Dolci -. Così com’era, il bando però risultava inaccettabile perché metteva a rischio l’esistenza stessa delle aziende ed era in contrasto con quanto previsto dalle norme in atto».

Ci si riferisce alle regole stabilite dalla Conferenza unificata Stato – Regioni (del luglio 2012) relativamente ai punteggi per l’anzianità: un criterio sul quale le associazioni si sono battute per fare in modo che anni di lavoro e investimenti non venissero spazzati via di punto in bianco dalla foga liberalizzatrice della Bolkestein. Mentre a fissare a due (non uno) il numero massimo di posteggi assegnabili ad ogni azienda è la legge regionale n. 6/2010. Due richiami normativi che la Regione Lombardia – D.G. Sviluppo Economico aveva già fatto presente al Comune in una comunicazione della fine di agosto, invitandolo a rendere compatibili i propri strumenti con le previsioni di legge, come ha indicato anche il Tar.

«Ora gli operatori non devono fare nulla – chiarisce Dolci -, il bando è stato sospeso e attendiamo di sapere come l’Amministrazione deciderà di muoversi, anche in merito alle domande già presentate. Intanto le concessioni, lo ricordo, scadono a fine 2018».

«Siamo sicuramente soddisfatti del risultato – sottolinea -, ottenuto soprattutto grazie alla massiccia partecipazione degli ambulanti che hanno presentato il ricorso. Sono 60, ma solo perché, per rispettare i tempi per la presentazione dell’istanza, abbiamo dovuto chiudere piuttosto velocemente la raccolta delle adesioni. Ce ne sono altri 70 pronti ad unirsi nell’ipotesi si debba tornare davanti alla giustizia amministrativa. È uno di quei casi in cui il valore dell’associazione è di rilevanza assoluta – fa notare il presidente Fiva -, difficilmente, infatti, un singolo operatore avrebbe potuto portare avanti il ricorso».

La vicenda di Trescore è inoltre cruciale per tutta la categoria. «Se passassero criteri come quelli previsti dal bando ora sospeso – avverte Dolci – si creerebbe un precedente pericoloso nel percorso di adeguamento alla Bolkestein, che tanto ha visto impegnate le nostre associazioni per vedere riconosciuto il diritto delle imprese a proseguire nella propria attività».


Trescore, fare la spesa nei negozi porta fortuna

I negozianti di Trescore Balneario premiano i propri clienti con la campagna “Gratta & Shopping”. Fino al 4 giugno chi compera in una delle attività della cittadina aderenti può vincere un buono per fare nuovi acquisti in uno degli altri esercizi. L’iniziativa, alla sua prima edizione, è promossa dall’Act, l’Associazione commercianti di Trescore, e coinvolge 36 attività che rappresentano quasi tutte le merceologie: negozi di abbigliamento e calzature, gioiellerie, cartolerie, alimentari, centri ottici, casalinghi, bar, ristoranti, fioristi, farmacie, centri estetici, parrucchieri e altri ancora. Basterà fare un acquisto per ricevere un gratta e vinci. In palio ci sono oltre mille tagliandi vincenti tra buoni sconto e buoni spesa da usare in una delle attività aderenti.

Marco Parimbelli - presidente commercianti trescore«L’iniziativa è nata con l’intenzione di creare un flusso di clienti nelle attività di Trescore – spiega Marco Parimbelli, presidente dell’associazione commercianti locale -. Abbiamo spesso notato che tante attività hanno clientela che viene da fuori e che poi fatto l’acquisto se ne va. Attraverso il concorso vogliamo dare l’opportunità ai visitatori di conoscere le tante opportunità commerciali della nostra cittadina, circa 120 indirizzi tra cui scegliere e fermarsi per un momento di relax e di shopping e di ricordare ai residenti che possono trovare a Trescore tutto quello di cui hanno bisogno».

Per il concorso sono stati stampati più di 12mila tagliandi.

L’iniziativa è una delle tante pensate dall’Associazione commercianti che già sta organizzando una serata di shopping sotto la luna per il primo luglio. «Stiamo cercando di creare un centro commerciale naturale – dice Parimbelli – e siamo convinti che le iniziative siano uno strumento efficace per vivacizzare il commercio».

 

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