Nuove tecnologie, ora le pmi possono contare anche su un laboratorio

bergamo tecnologica e laboratorio intellimech ritValorizzare ed aumentare il contenuto tecnologico del manifatturiero moderno. È l’obiettivo di Bergamo Tecnologica, il progetto finanziato dalla Camera di Commercio per favorire l’introduzione di nuove tecnologie e di modelli di adozione tecnologica, tra cui l’additive manufacturing, ossia la stampa 3D, e le piattaforme di open source manufacturing. L’iniziativa – realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale e il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo e del Consorzio Intellimech – ha visto la sua prima edizione nel 2015, coinvolgendo 27 imprese, e verrà replicata quest’anno.

Parte dall’analisi e dai check up aziendali e si sviluppa attraverso consulenze personalizzate e momenti formativi. Le novità sono la realizzazione di un’area laboratoriale che sarà il punto di riferimento per le imprese che vorranno implementare o semplicemente conoscere alcune opportunità che la tecnologia offre per rendere più efficienti i processi o migliorare i propri prodotti e l’attivazione di uno Sportello Tecnologico rivolto alle Mpmi del territorio, per supportarle nel processo di innovazione, affiancandole nella definizione della tecnologia e delle metodologie più opportune.

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Con un evento al Point di Dalmine, sono stati presentati i risultati della prima edizione di Bergamo Tecnologica, la nuova annualità e il laboratorio, attrezzato dal consorzio Intellimich. «Ci troviamo non solo a testimoniare la continuità dell’impegno della nostra Camera di Commercio in tema di innovazione, ma diamo anche il benvenuto ad un laboratorio di ricerca dove verranno realizzati nuovi progetti e dove potremo vedere in funzione le più alte tecnologie che le nostre aziende sono state in grado di produrre», ha affermato il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti. «La nostra azienda speciale ha già maturato una elevata esperienza nella gestione di progetti complessi, tanto da essere riconosciuta anche sul territorio nazionale, e queste ulteriori iniziative non fanno che confermarlo».

«Si tratta di un progetto fortemente voluto dalla Camera di Commercio in rappresentanza di tutto il sistema territoriale, realizzato da Bergamo Sviluppo – ha ricordato il direttore Cristiano Arrigoni – e finalizzato a supportare il nostro sistema imprenditoriale nell’avvicinarsi sempre di più ai temi legati alla Fabbrica Intelligente e a tal fine realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi i Bergamo e il Consorzio Intellimech, che già opera in tali ambiti».

bergamo tecnologica e laboratorio intellimech 2 (1)Intellimech ha quindi deciso di aprire una propria sede operativa anche presso il Polo Tecnologico di Dalmine, oltre a quella già consolidata presso il Kilometrorosso. «L’iniziativa – ha evidenziato Gianluigi Viscardi, vice presidente di Bergamo Sviluppo con delega all’Innovazione e presidente nazionale di Fabbrica Intelligente – è finalizzata a mettere insieme le diverse competenze per dare il via a progetti di supporto alle nostre imprese e renderle più competitive. Vuole mettere in evidenza le eccellenze e offrire a chi ancora non lo fosse gli strumenti adeguati per aumentare la capacità innovativa, tutto ciò ispirandosi al modello della Fabbrica Intelligente».

«La collaborazione della nostra università con Bergamo Sviluppo e Intellimech si va sempre più consolidando – ha dichiarato il rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini -. L’Università può offrire molto al sistema imprese e iniziative come questa rappresentano il giusto anello di raccordo con il sistema produttivo».

IL LABORATORIO

Si tratta di uno specifico spazio all’interno dell’Incubatore Manifatturiero di Bergamo Sviluppo, attrezzato dal Consorzio Intellimech con strumentazioni e dispositivi specifici finalizzati a dare avvio a nuove attività di ricerca applicata. In quest’area verranno presentati i prodotti di eccellenza e letecnologie di punta delle imprese bergamasche realizzate nell’ambito dei diversi progetti di innovazione, compresi i prodotti di eccellenza realizzati dalle imprese presenti nell’Incubatore Tecnologico. Avrà valenza territoriale e sarà il punto di riferimento per le imprese che vorranno mettere in atto processi di ricerca, applicazione e industrializzazione o semplicemente conoscere meglio strumenti e opportunità.

LO SPORTELLO TECNOLOGICO

È rivolto alle Mpmi bergamasche per supportarle nel processo di innovazione, affiancandole nell’identificazione della tecnologia e delle metodologie più opportune. Compito dello sportello sarà anche essere un “osservatorio” delle tecnologie per la “Fabbrica Intelligente”, la cui conoscenza sarà diffusa sul territorio mediante incontri di divulgazione specifici. Oltre al servizio informativo, potrà offrire un servizio di assistenza tecnica personalizzata, che permetterà la realizzazione di un’analisi di pre-fattibilità tecnica sulle tematiche emerse durante l’incontro. L’obiettivo del servizio sarà fornire un affiancamento pratico e operativo all’impresa che, partendo dalle informazioni di innovazione funzionale e formale identificate nella fase di sportello, possa generare nuove idee e trasformarle in tempi brevi in prodotti da lanciare sul mercato a costi competitivi.

 


La tecnologia va in aiuto a dislessia, autismo, disabilità. A Bergamo un centro specializzato

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Lavagne interattive, comunicatori vocali, software didattici per imparare la matematica, le lingue straniere, le regole di comportamento sociale.

La tecnologia informatica va in aiuto dei bambini e dei ragazzi che hanno difficoltà di apprendimento con una rete di programmi informatici e ausili elettronici. In gergo si chiamano strumenti tecnologici compensativi, in pratica sono una sorta di facilitatori che li aiutano a seguire le lezioni e a fare un percorso uguale o comunque simile a quello dei compagni.

La novità è che questi software, finora solo a pagamento, oggi esistono anche gratuiti. A Bergamo, all’Istituto Comprensivo Muzio di Colognola, c’è un servizio, anch’esso gratuito, che spiega a insegnanti e genitori di cosa si tratta, come installarli sul proprio pc e come utilizzarli nella didattica. Si chiama Centro Territoriale di Supporto-Nuove Tecnologie per la Didattica (CTS-NTD) e fa capo al Centro territoriale di supporto (CTS) e ai Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI), guidati dalla professoressa Antonella Giannellini.

Tutti hanno l’obiettivo di favorire l’inclusione a scuola. Ce ne parla la coordinatrice Cristina Campigli. «Il Centro è nato nel 2006 per dare risposta ai problemi della disabilità ma dal 2010 ci occupiamo anche di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e bisogni educativi speciali (BES),  quindi tutto il mondo della fragilità. Siamo tre insegnanti specializzati, oltre alla consulenza informatica diamo anche un’assistenza educativa e pedagogica e questo fa la differenza».

Oggi il mondo dell’open source mette a disposizione software gratuiti che sono in grado di sostituire al 100% quelli a pagamento. «Noi partiamo da questi – dice Campigli – con la convinzione che questi strumenti debbano essere alla portata di tutti e il più condivisi possibile, a casa e a scuola». «La tecnologia – sottolinea – non risolve tutti i problemi ma associata a una metodologia didattica specifica è uno strumento potente per contenere e controllare queste patologie».

Per ogni bisogno c’è un programma e una tecnologia su misura: per i bambini e ragazzini dislessici, che hanno difficoltà nella lettura, ci sono un software di sintesi vocale che traduce in parlato il testo scritto e un altro che permette di organizzare il testo di studio in mappe e schemi, con il valore in più di mettere in sequenza temporale le informazioni e di poter aggiungere le immagini multimediali. Inoltre ci sono gli audiolibri dei romanzi classici che si possono scaricare in formato mp3 da AdAltaVoce di  Radio Rai3 o da Liber Liber.

Per gli alunni con discalculia esistono software per la matematica che vanno dalla calcolatrice vocale a programmi per elaborare o scrivere un’espressione; per gli alunni DSA, sono a disposizione software per le lingue straniere che aiutano per la pronuncia, la fonetica, l’apprendimento. L’elenco continua. I bambini e ragazzi autistici possono contare su un programma che traduce la parole in simboli e permette di comunicare attraverso questi (Comunicazione aumentativa alternativa) e su un software che aiuta ad editare storie sociali, ovvero frasi o storie che aiutano a comprendere quali comportamenti sono socialmente corretti e quali no. Infine uno strumento di utilità trasversale molto importante per l’inclusione è la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) già adottata in tante scuole, che si utilizza come fosse il monitor di un pc: si tratta di un pannello collegato a un pc portatile o fisso che si attacca al muro, per scrivere invece del dito o della penna si usa il mouse.

«A insegnanti e genitori – informa Campigli – spieghiamo come usare nella didattica questi programmi e anche anche come rendere accessibile il pc, come inserire dei limitatori per rallentare i comandi e impedire al bambino di passare da un’applicazione a un’altra e come impostare e visualizzare il timer con il tempo che richiede l’esercizio da svolgere, che è una funzione molto utile per i bambini iperattivi e con poca attenzione».

Lo sportello è attivo da settembre a giugno, il lunedì pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 al CTS Bergamo Nuove tecnologie per la didattica presso l’Istituto Scolastico Comprensivo “V. Muzio” via San Pietro ai Campi 1, Bergamo. Si può portare il proprio pc e ricevere un aiuto per installare i software oppure basta portare una chiavetta Usb. È consigliabile prendere appuntamento per telefono al numero  035.316754 (fax 035 312306 – mail: segreteria@icmuzio.it).