“Masticare Cultura”, lo spettacolo teatrale si gusta al ristorante. Ecco il programma

Saga Salsa - Silvia Baldini - foto Natascia Locati
Saga Salsa – Silvia Baldini – foto di Natascia Locati

Sedere alla tavola di un ristorante, guardare uno spettacolo, scambiare pensieri e visioni. Questo è Masticare Cultura, il cartellone organizzato dalla residenza teatrale Qui e Ora nell’ambito del progetto Coltivare Cultura con il quale la compagnia è attiva nella Bergamasca con il sostegno di Fondazione Cariplo.

Si tratta di quattro appuntamenti in altrettanti locali della provincia che uniscono il piacere di una buona cena a quello del teatro. Si comincia giovedì 4 maggio al ristorante Tavernacolo di Osio Sotto (inizio ore 20.30, costo di menù e spettacolo 25 euro) con Cappuccetto Rosso Relativo di Andrea Pinna e Valentina Scuderi (Teatro del perché). Seguiranno tre repliche di Saga Salsa di Qui e Ora, il 22 maggio all’agriturismo Molino dei Frati di Trescore Balneario (costo 32 euro), il 25 maggio al ristorante Nettuno di Comun Nuovo (30 euro) e il 7 giugno al ristorante Ol Fa di Osio Sotto (30 euro).

Masticare Cultura è stato tra i primi esperimenti con i quali la compagnia si è misurata per immaginare un modo nuovo di progettare cultura, diventato poi uno dei cardini del proprio progetto. «Masticare Cultura – spiega Francesca Albanese, co-direttore artistico – è condividere uno spazio del quotidiano per vivere una socialità con persone da conoscere e per avvicinarsi in maniera piacevole al teatro. Compiere un atto sociale e culturale insieme, perché la cultura torni a essere vissuta dalle persone in maniera spontanea, perché il cibo possa alimentare il pensiero, per nutrirsi di bellezza, perché il rito dello “stare a tavola” possa costruire comunità. La coniugazione cibo-teatro si è dimostrata virtuosa, non solo nell’originalità dell’idea (che presuppone anche una particolare selezione delle opere da rappresentare) ma anche nel mettersi a disposizione delle economie del territorio, creando sinergie che movimentando l’offerta culturale hanno avuto ricadute felici anche su altri servizi, in questo caso la ristorazione».

È raccomandata la prenotazione.

Giovedì 4 maggio 2017- ore 20.30

Ristorante TAVERNACOLO

piazza Papa Giovanni XXIII 16 – Osio Sotto
Menù e spettacolo 25 euro

Lupo Cappuccetto Rosso Relativo

Teatro del perché

Cappuccetto Rosso Relativo

di e con Andrea Pinna e Valentina Scuderi
musiche Stefano De Ponti ed Eleonora Pellegrini

Cappuccetto Rosso Relativo ragiona sui cliché, gli stereotipi, i simboli, le meschinità di oggi e di sempre, prendendo come pretesto e filo conduttore una delle favole più note al mondo: Cappuccetto Rosso, di per sé stessa simbolo e crogiolo di metafore che riguardano non solo l’infanzia, ma anche i ruoli che gli esseri umani ricoprono fra loro. I due attori – autori, con il solo ausilio di un leggio e di un’innata mancanza di vergogna, interpretano tutti i ruoli: il lupo vegano iscritto al WWF, la nonnina antropofaga, il cacciatore critico letterario, Cappuccetto Rosso fashion victim, la mamma ex detenuta e tanti altri, in un susseguirsi di situazioni paradossali. Ma, alla fine, Tiziano Ferro che c’entra?

INFO E PRENOTAZIONI

quieora.organizzazione@gmail.com
+39 345 2185321
www.quieoraresidenzateatrale.it
www.coltivarecultura.it


Il Conservatorio si apre al teatro. A maggio il primo corso, per tutti

corso teatro conservatorio donizettiIl Conservatorio di Bergamo apre le porte al teatro. Si chiama “Comme une source” il primo corso teatrale, in partenza a maggio, varato dall’istituto musicale cittadino, che amplia l’offerta formativa al campo delle arti drammatiche, come accade in tanti conservatori europei, per favorire la crescita e la ricerca espressiva.

La proposta è rivolta a tutti: allievi ed “esterni”, adolescenti, giovani e adulti con o senza esperienza. «L’unica condizione indispensabile – precisano i promotori – sarà avere il desiderio, la curiosità e la generosità di partecipare ad un lavoro collettivo che porterà alla costituzione di una compagnia teatrale del Conservatorio, che potrà, in futuro, collaborare con le classi di canto lirico, canto-corale e altre ensemble strumentali».

Il corso è tenuto da un professionista francese, il maestro Thierry Cavagna, attore, regista e cantante. Il metodo prevede esercizi specifici di recitazione, di respirazione, dizione e improvvisazione con particolare attenzione alla personalità di ogni singolo allievo. Grazie alla grande esperienza nel canto lirico e nel canto jazz del docente, gli studenti avranno inoltre l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie possibilità vocali.

«Spaziando nella lettura di diversi autori di teatro – spiega Cavagna – ogni allievo potrà conoscere meglio le proprie abilità e preferenze e avvicinarsi a stili e “colori” diversi nel gioco della commedia». Si partirà lavorando su numerosi estratti di scene per approdare ad un nuova creazione teatrale, curiosa e straordinaria, dal titolo “L’illusione reale” ispirata al capolavoro donizettiano “L’elisir d’amore”.

Ci si confronta con corpo, memoria, utilizzo delle voce, ritmo del pensiero, delle frase e del verso, ma, soprattutto, la magia del teatro permetterà a tutti di vivere un’esperienza umana unica e ricca di emozioni.

Le iscrizioni sono aperte fino al 28 aprile. Qui tutte le informazioni.


A Boccaleone debutta “Il Piccolo Principe”, progetto educativo e teatro insieme

Un progetto educativo tutto bergamasco, quello che debutta questo fine settimana in città al teatro Boccaleone per muoversi poi alla conquista dei ragazzi e delle famiglie di tutta Italia.

È “Il Piccolo Principe”, il format teatrale con Oreste Castagna ideato dalla onlus FormaTeatro, nata a Bergamo con l’obiettivo di diffondere contenuti educativi attraverso l’arte e l’intrattenimento. Lo spettacolo è, infatti, parte di un più ampio progetto didattico dedicato alle scuole dell’infanzia e primarie italiane, con percorsi di educazione ambientale, teatrale e sociale e un concorso finale per premiare le classi più creative.

Sabato 15 ottobre alle ore 16.30 si tiene la prima pomeridiana, seguita dal grande appuntamento di domenica 16, sempre alle 16.30, con uno spettacolo aperto a tutte le famiglie e arricchito da due momenti speciali: un laboratorio creativo a cura di Benedetta Evbaurese, durante il quale ogni bambino potrà costruire la sua rosa di carta, e un corner Tv che raccoglierà in video pillole i sogni dei piccoli spettatori.

Lo spettacolo, con la regia di Oreste Castagna, propone una lettura originale del classico di Antoine De Saint-Exupéry, di grande impatto emotivo e con una forte componente tecnologica in grado di coinvolgere adulti e bambini. Sul palco ci saranno Oreste Castagna nei panni dell’Aviatore, l’attrice bergamasca Daniela Rota che presta il volto ai numerosi personaggi che animano la storia e soprattutto il Piccolo Principe, Riccardo Quartini: 8 anni, di Ponte San Pietro e alla prima esperienza teatrale. Veri protagonisti sono anche musica, filmati e ambientazioni 3D, a cura di Dario Badolato: attraverso avanzate tecniche video le immagini vengono proiettate in computer grafica sul palco, facendo apparire magicamente in scena oggetti, personaggi e ambientazioni.

Il progetto didattico di cui lo spettacolo è parte, curato da Daniela Rota, si rivolge alle scuole dell’infanzia e alle primarie con percorsi differenziati e interdisciplinari, che comprendono sia incontri teatrali sia approfondimenti naturalistici, con la possibilità di realizzare anche workshop con attori e illustratori e mettere in scena un vero e proprio spettacolo in classe. Scopo del format è quello di accompagnare i bambini alla scoperta di valori universali come il rispetto, l’identità, la diversità, le relazioni, ma anche approfondire la conoscenza e il rispetto della natura e sviluppare capacità psico-intellettive attraverso il teatro. Uno specifico percorso è dedicato alla multiculturalità e all’integrazione.

A ideare e proporre il progetto è FormaTeatro, onlus nata proprio quest’anno a Bergamo per coniugare intrattenimento e formazione a scopi didattici ed educativi, unendo professionisti nel campo della televisione, del teatro, della musica e della formazione. Direttore Artistico è Oreste Castagna: autore, regista, attore e doppiatore con una carriera trentennale nel teatro e nella televisione, è un volto conosciuto e amato dai bambini grazie ai personaggi che porta in vita su Rai Yo Yo. Accanto a lui, co-fondatori di FormaTeatro sono due professionisti bergamaschi attivi da oltre dieci anni nel campo dell’edutainment: l’attrice, regista e sceneggiatrice Daniela Rota – che riveste il ruolo di Presidente della onlus – e Dario Badolato, sound designer, compositore musicale, arrangiatore ed esperto di animazione 3D, che è Vicepresidente di FormaTeatro.


Carnevale, Bergamo punta sul teatro. Ecco tutti gli eventi

Bergamo_CARNEVALE_2016Anche quest’anno il Carnevale a Bergamo si festeggia a teatro, con un fitto calendario di laboratori, eventi, spettacoli e giochi promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune, la direzione artistica di Maria Grazia Panigada e il coinvolgimento di tantissime realtà cittadine (dall’Accademia Carrara ad Alchimia Cooperativa Sociale, dal Civico Museo Archeologico alla Fondazione Adriano Bernareggi, Fondazione Bergamo nella storia, Fondazione Donizetti, GAMeC, Gruppo studio musica popolare, I burattini Cortesi, Ludonauti, Ludoteca Giocagulp, Ludoteca Parco Locatelli, Masques et Bergamasques, Teatro Donizetti, Teatro Prova, Teatro Sociale).

Al centro del programma la grande festa al Teatro Donizetti nel pomeriggio di sabato 6 febbraio. Verranno per l’occasione valorizzati i bellissimi spazi del maggior teatro cittadino con incontri, laboratori, momenti di gioco destinati non soltanto ai bambini, ma anche alle loro famiglie. Come lo scorso anno l’iscrizione alle attività è gratuita, basterà prenotarsi ai numeri 035 4160 623/612.

«Carnevale come momento del ribaltamento, del gioco, delle tante possibilità – sottolinea Maria Grazia Panigada –. Il Teatro Donizetti apre le sue porte e diventa stanza delle meraviglie. I suoi saloni, ma anche gli angoli più nascosti, verranno attraversati dal gioco del Carnevale. Bambini, ragazzi e adulti assumono il ruolo di protagonisti, scegliendo fra laboratori in cui fare esperimenti divertendosi sull’arte, sussurando storie ai più piccoli nel luogo misterioso del retropalco, seguendo un grande mascheraro che svela la composizione delle sue opere. Al centro della festa una piazza coperta, il nuovo ridotto e le sue logge, in cui la dimensione ludica invade lo spazio offrendo giochi per diverse età».

Nel pomeriggio di domenica 7 febbraio al Teatro Sociale di Città Alta, sarà protagonista la magia con lo spettacolo “L’omino della pioggia. Una notte fra bolle, acqua e sapone” di e con Michele Cafaggi, inserito nella rassegna GiocarTeatro, mentre nel pomeriggio di martedì 9 febbraio al Teatro Donizetti Daniele Cortesi allestirà lo spettacolo di burattini “Il mantello fatato ovvero Gioppino nell’antro dell’orco”, una fiaba avventurosa e ricca di colpi di scena nella classica tradizione burattinaia bergamasca. Il programma raccoglierà poi le proposte realizzate sul territorio a partire dai laboratori a tema offerti dalle ludoteche.

CARNEVALE A TEATRO
Sabato 6 febbraio ore 15 -18| Teatro Donizetti

Ridotto Gavazzeni

Ludobus Giochingiro

a cura di Cooperativa Alchimia
Ludoteca carica di giochi in legno di diverse tipologie adatti a tutti e gestita da animatori professionisti, per restituire spazio e tempo al gioco.
Età: per tutte le fasce d’età
Partecipazione: libera
PERCORSO ROSSO

Balconata Ridotto Gavazzeni

Ludonauti

a cura di Ludonauti
Animazione ludica attraverso l’utilizzo di giochi da tavolo intelligenti, innovativi e divertenti. Attraverso tecniche originali ed accattivanti sarà proposta una nuova modalità di aggregazione per preadolescenti, adolescenti, giovani e adulti.
Età: dai 10 anni in su
Partecipazione: libera. Max. 30- 40 partecipanti
PERCORSO ARANCIO

Sala Conferenze

La stagione del mio cuore

a cura dei Servizi Educativi della GAMeC
I bambini saranno condotti in un viaggio incantato nelle immagini che il giovane fotografo statunitense Ryan McGinley, in mostra alla GAMeC dal 19 febbraio, dedica al tema delle quattro stagioni. Il laboratorio – tra arte e narrazione – accompagnerà ciascuno in un processo di identificazione con una delle stagioni e si concluderà con l’ingresso quasi teatrale in una delle grandi fotografie proposte, dando vita a una nuova immagine. Uno scatto documenterà questo momento magico.
Il laboratorio è condotto da Romina Capelli, Educatrice museale GAMeC, e Francesca Ferrandi, fotografa.
Età: 3-11 anni
Partecipazione: libera su iscrizione. Max. 20 partecipanti per laboratorio
Durata: ogni laboratorio avrà la durata di 80 minuti
Orari: 15.00 (3-5 anni)|16.30 (6-11 anni)
PERCORSO GIALLO

Bar della Platea

Crash Mask

a cura dei Servizi Educativi della Fondazione Adriano Bernareggi
Prendendo ispirazione dai Crash Toys di Dario Tironi – originali sculture realizzate usando interamente spazzatura, dai tappi ai giocattoli rotti, dai vecchi telefoni a viti e bulloni – i ragazzi ricreeranno in 2D le maschere della Commedia dell’Arte. Potranno così sperimentare un originale modo di riciclare e far nascere arte dagli scarti e contemporaneamente ricorderanno personaggi della tradizione italiana ormai dimenticati come Arlecchino e Colombina.
Età: 8-12 anni
Partecipazione: libera, su iscrizione Max. 15 partecipanti per laboratorio
Durata: ogni laboratorio avrà durata di 50 minuti
Orari: 15.00 | 16.00 | 17.00
PERCORSO VERDE

Sala Riccardi

Travestimenti ad arte

a cura dei Servizi Educativi dell’Accademia Carrara
Per trasformarsi in un personaggio dell’Accademia Carrara non è sufficiente indossare una parrucca o una gorgiera. Bisogna essere abili e fare molta attenzione ai dettagli! Insieme percorreremo la storia del ritratto e ci divertiremo a travestirci in un perfetto set fotografico.
Il laboratorio è condotto da Lura Zambelli.
Età: 6-9 anni
Partecipazione: libera, su iscrizione. Max. 20 partecipanti per laboratorio
Durata: ogni laboratorio avrà durata di 75 minuti
Orari: 15.00 | 16.30
PERCORSO AZZURRO

Camerini

Laboratorio di trucco

con Laura Busetti, a cura della Fondazione Donizetti
Carnevale è la festa dei colori quindi via libera alla fantasia!!
I bambini troveranno ombretti, matitine e brillantini per poter arricchire il loro trucco o per crearne uno nuovo. Se il trucco già c’è… nessun problema! Potranno truccare e trasformare la mamma o il papà! E se ci fosse bisogno di un consiglio… ci sarà una truccatrice a loro completa disposizione!!
Età: per tutte le fasce d’età
Partecipazione: libera
PERCORSO VIOLA

Retro palco

Carnevale: racconti di sogni e di colori

a cura di Candelaria Romero
Un angolo calmo in mezzo all’allegria del carnevale. Storie di sogni e di colori dedicati a tutti quelli
che amano le fiabe.
Età: 3-11 anni. Si richiede la presenza di un adulto
Partecipazione: libera. Max. 30 partecipanti per turno
Durata: ogni narrazione avrà la durata di 20 minuti; 2 narrazioni per turno
Orari: 15.00 | 16.00 | 17.00
PERCORSO ROSA

Sala Missiroli

Il Signore delle Maschere

a cura di Franz Cancelli
Franz Cancelli, in un conferenza spettacolo, svelerà i segreti della realizzazione delle sue misteriose maschere, utilizzando trine, carte e stoffe colorate. L’artista mostrerà inoltre i suoi estrosi cappelli costruiti con materiali di recupero, comparsi nei servizi di moda più fashion.
Età: per tutte le fasce d’età
Partecipazione: libera
Orari: 15.00 |16.30
PERCORSO BLU

Martedì 9 febbraio ore 16 | Teatro Donizetti

Ridotto Gavazzeni

Il mantello fatato ovvero Gioppino nell’antro dell’orco

testo, regia e burattini di Daniele Cortesi
Recitazione e animazione: Daniele Cortesi e Daniele Macchi
Lo spettacolo vede in scena ben tredici personaggi, coinvolti in una classica fiaba avventurosa e ricca di colpi di scena.
Delizia, figlia di re Baldovino, disobbedisce al servitore Arlecchino, si inoltra da sola nel bosco e viene rapita da una banda di briganti che la vende all’orco Barbacane e alla strega Cunegonda. Incaricati di liberarla saranno il caporal Brighella Cavicchio e il soldato semplice Gioppino Zuccalunga.
Età: 3-10 anni. Si richiede la presenza di un adulto
Partecipazione: libera fino ad esaurimento posti
Durata: 60 minuti

CARNEVALE IN CITTÀ ALTA
Domenica 7 febbraio ore 16.3o | Teatro Sociale

L’Omino della Pioggia – Una notte tra acqua, bolle e sapone

di e con Michele Cafaggi, musiche originali Davide Baldi, regia Ted Luminarc
Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrello. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà pure la neve. Ecciù!
Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e visuale accompagnato dalla magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone.
La rassegna Giocarteatro è in collaborazione con il Teatro Prova.
Età: dai 3 anni in su
Partecipazione: libera fino ad esaurimento posti

Lunedì 8 febbraio ore 14.30 (primo turno) e 15.30 (secondo turno) | Civico Museo Archeologico

Aula didattica del Civico Museo Archeologico | piazza Cittadella 9

Indietro nel tempo tra Regine e Faraoni

Truccabimbi e laboratorio sull’antico Egitto.
Età: 6-11 anni
Partecipazione: a pagamento con prenotazione obbligatoria. Max 15 partecipanti per turno
Durata: 60 minuti
Costo: 5 € a bambino
Prenotazioni: tel. 035 28607 ( martedì-sabato 09.00-12.30, 14.30-17.30)

Sabato 6 febbraio e martedì 9 febbraio dalle 15 alle 18 | Fondazione Bergamo nella Storia

Convento di San Francesco | piazza Mercato del Fieno 6/A

Con quella faccia da Zanni!

in collaborazione con Teatro Viaggio
Laboratorio gratuito di costruzione della maschere e improvvisazione teatrale nel corso del quale, con l’utilizzo di materiali semplici (acqua, carta, tempere…), i bambini avranno l’opportunità di creare le maschere della Commedia dell’Arte e mettendole in scena con una breve rappresentazione. Tutti i materiali saranno forniti da Teatro Viaggio.
Età: 7-11 anni
Partecipazione: libera con prenotazione obbligatoria. Max 12 partecipanti
Durata: 60 minuti
Prenotazioni: 035 247116

CARNEVALE IN LUDOTECA

Martedì 9 febbraio ore 16

Ludoteca Giocagulp

Viva il Carnevale

Festa in maschera in Ludoteca.
Età: 3-11 anni (fino ai 6 anni si richiede la presenza di un adulto)
Partecipazione: libera
Prenotazioni: ludotecaredona@comune.bg.it, tel. 035 360320


Non è mai troppo tardi per fare teatro. Ecco il corso per over 60

“Non è mai troppo tardi per essere (attori) giovani”. Con questo slogan il Teatro Prova di Bergamo presenta il suo nuovo corso di teatro OVER60, rivolto a chi ha compiuto o è prossimo a raggiungere il traguardo dei sessant’anni e desidera dedicarsi all’affascinante mondo teatrale.

«OVER60 è per chi non ha più vent’anni, ma è come se li avesse ancora – spiegano i promotori del percorso -. Per chi pensa che il teatro sia il posto giusto, o vuole scoprire se è davvero così. Per vivere un’esperienza originale. Per liberare la creatività e ritrovare la leggerezza».

Si comincia il 9 marzo per 10 incontri, tutti i mercoledì mattina, dalle 10 alle 11.30, al Teatro San Giorgio di Bergamo.

Il programma? Recitare, improvvisare, raccontare, divertirsi, guidati da un attore professionista della Compagnia.

Per info e prenotazioni: tel. 035 225847 – www.teatroprova.com


Silvana Fallisi a teatro (senza Aldo, Giovanni e Giacomo)

silvana fallisiPer l’ultimo appuntamento a Dalmine con ComicoTeatro, la rassegna di cabaret e teatro comico promossa dall’Assessorato alla Cultura, sabato 23 gennaio sarà di scena Silvana Fallisi con lo spettacolo “La morte balla sui tacchi a spillo”.

Costante presenza femminile nelle produzioni teatrali e cinematografiche del trio Aldo Giovanni e Giacomo, nonché moglie di Aldo, Silvana Fallisi porta in scena un personaggio esilarante e dalle oscure passioni scritto per lei da Michela Tilli, autrice de “La vita sospesa” e  di “Tutti tranne Giulia”, anch’esse storie tutte al femminile.

Ambientato nella Sicilia degli anni Sessanta – in viaggio verso la modernità ma ancora pregna di tradizioni che condizionano la vita di tutti i giorni – lo spettacolo vede protagonista Donna Tanina, maestra e colonna della comunità, che si interroga sulle possibili ragioni della mancata partecipazione dei compaesani alla veglia di comare Vituzza. Lei del resto di veglie non se ne perde nemmeno una. E mentre tenta di darsi una risposta, ripercorrendo la vita dissipata e misteriosa della povera defunta, fa ridere di gusto.

Lo spettacolo è scritto da Michela Tilli, Corrado Accordino e Silvana Fallisi. La regia è di Corrado Accordino. La direzione artistica della rassegna è di Lorenzo Baronchelli – Ambaradan e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Dalmine.

Appuntamento quindi alle ore 21 al Teatro Civico di via Kennedy n. 3 a Dalmine. Il costo dell’ingresso è di 10 euro. Le prenotazioni, consigliate, si ricevono all’Ufficio Cultura, tel. 035 564952 – e-mail teatrocivico@comune.dalmine.bg.it. Da lunedì a venerdì (mercoledì e venerdì solo mattina).


Teatro Donizetti, per la ristrutturazione 1,5 milioni dalla Regione

La Giunta della Regione Lombardia ha deciso di aderire all’Accordo di programma per la ristrutturazione e il restauro del Teatro Gaetano Donizetti di Bergamo stanziando 1.500.000 euro. Lo ha ufficializzato l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini. «Il progetto – ha ricordato – prevede un intervento di recupero globale di un bene di elevato valore storico-artistico
e architettonico, con la finalità di dare a Bergamo e al suo territorio uno spazio teatrale moderno e tecnologicamente avanzato, idoneo allo svolgimento di rappresentazioni teatrali, di opere liriche, di concerti di musica classica e moderna».

«Il Donizetti – ha aggiunto – è una realtà importante non solo per Bergamo, ma, in generale, per la Lombardia, a maggior ragione se consideriamo il fatto che, da quest’anno, ha deciso di entrare a far parte di “OperaLombardia”, il circuito lirico lombardo ideato dalla Regione. Un progetto che, negli anni, ha dimostrato di rappresentare un unicum nel panorama italiano dello spettacolo dal vivo, con il continuo sostegno e impulso di Regione Lombardia».

A comporre “OperaLombardia” sono, oltre al Donizetti, il “Grande” di Brescia, il “Sociale” di Como, il “Ponchielli” di Cremona e il “Fraschini2 di Pavia. I cinque teatri co-producono ogni anno opere liriche, con il supporto del Teatro alla Scala e dell’orchestra dei Pomeriggi Musicali, che vengono rappresentate durante la stagione lirica nei diversi teatri del circuito.


La “bisbetica” Nancy Brilli apre la stagione del Crystal

brilli

Si apre con la “La bisbetica domata” la nuova stagione teatrale del Teatro Crystal di Lovere. Con Nancy Brilli nel ruolo di protagonista, la nuova trasposizione della commedia shakespeariana firmata da Cristina Pezzoli, in programma sabato 21 e domenica 22 novembre, va in scena da un punto di vista tutto femminile e offre uno spettacolo corale, colorato e pop.

Sabato 19 e domenica 20 dicembre un trio inedito formato da Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, che sta riscuotendo grande successo nei teatri italiani, sono le protagoniste della commedia  “Tre donne in cerca di guai” tratto da Les Amazones di Jean Marie Chevret, regia di Nicasio Anzelmo, una commedia divertente che affronta il tema della solitudine delle single di mezza età, dell’amicizia e dell’omosessualità, il tutto raccontato con intelligenza, ironia, umorismo e allegria.

Sabato 23 gennaio e domenica 24 gennaio sarà la volta di “Brundibàr – il suonatore d’organetto” con I Piccoli Musici, diretti da Mario Mora, un’opera per bambini scritta dal compositore ceco Hans Krása più volte rappresentata nella città ghetto di Terezin dove lo stesso compositore era rinchiuso e da dove non fece mai più ritorno che fa conoscere la tragedia dello sterminio nazista attraverso lo sguardo dei bambini.

Sabato 20 e domenica 20 febbraio andrà in scena “I suoceri albanesi” di Gianni Clementi regia di Claudio Boccaccini con Francesco Pannofino e Emanuela Rossi,  una commedia divertente che racconta situazioni quotidiane come il complesso rapporto genitori e figli adolescenti, il contrasto tra la moglie chic e il marito ruspante, la presenza del vicino elegante petulante e i lavori di carpenteria che creano problemi con i condomini.

Sabato 2 e domenica 3 aprile Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti interpreteranno “La scena” scritta e diretta da Cristina Comencini, una commedia per raccontare la comica immersione di un ragazzo  nella vita e nei sentimenti femminili, capace di spiazzare con repentini cambi di registro e impreviste punte di amarezza.

Sabato 23 e domenica 24 aprile la stagione teatrale loverese si chiuderà con Silvio Orlando e Marina Massironi in “La scuola” di Domenico Starnone con la regia di Daniele Luchetti. A distanza di vent’anni, Orlando riporta in scena quello che è stato lo spettacolo più importante della sua carriera, allora intitolato Sottobanco, divenuto poi un film dal titolo La scuola, appunto, sempre con Orlando nel ruolo principale e Luchetti come regista.

www.teatrocrystal.it


Sabina Guzzanti: «Vi spiego perché siamo caduti così in basso»


Dopo i primi tre appuntamenti con la musica, il cartellone del Creberg Teatro Bergamo passa alle parole. E sono quelle del nuovo monologo satirico scritto e interpretato da Sabina Guzzanti, in programma venerdì 13 novembre.

“Come ne venimmo fuori (proiezioni dal futuro)” è il titolo del lavoro – per la regia di Giorgio Gallione, musiche di Paolo Silvestri, scenografia di Guido Fiorato e abito di scena di Minimal To – che arriva a sei anni di distanza dalla precedente produzione teatrale ed è il risultato delle ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l’autrice sta lavorando già da qualche anno. Questioni complesse ma che, trattate con la chiave della comicità – assicura la Guzzanti –, faranno divertire il pubblico, oltre che riflettere.

Il tempo in cui si svolge lo spettacolo è un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo e non più un fine. Un mondo fantastico, dove, perché non si perda la memoria e si scongiuri il pericolo di ripetersi, ogni anno si tiene un discorso celebrativo sulla fine del periodo storico, tristissimo e feroce, gli anni che vanno dal 1990 al 2041, che sarebbe il nostro tempo presente. Ad occuparsene sul palco è SabnaQƒ2.

Che cosa mette all’indice del periodo che stiamo vivendo e della nostra società?

«Nel futuro si è diffusa l’idea che gli uomini del nostro tristissimo periodo storico – conosciuto come il “secolo di merda” – fossero tutti imbecilli. In realtà la mia protagonista intende dimostrare che non eravamo imbecilli e che ci sono delle ragioni per cui gli abitanti di quel periodo caddero tanto in basso. Erano tutti vittime di una ideologia che non solo era riuscita a plasmare le idee politiche ma anche il modo di sentire, i desideri, la memoria, le relazioni».

Quali sono le figure emblematiche di questo secolo tanto buio?

«Attraverso personaggi e parodie – perché, come sempre ho fatto, anche questo è un testo di satira e credo che il pubblico potrà divertirsi abbastanza – porto degli esempi di quello che dal passato è arrivato agli abitanti del futuro. Atteggiamenti diffusi sui social, un certo modo di fare televisione, una strana idea di Europa e alcuni personaggi famosi dell’epoca, la Merkel, la Marcegaglia, Berlusconi e anche un certo Renzi o Ronzi che qualcuno dice diventò Presidente del Consiglio, anche se le immagini che ci sono arrivate di lui ci fanno escludere che possa aver occupato un ruolo così importante».

C’è anche qualche rimedio, visto che nel 2041 regnerà l’armonia?

«Nello spettacolo c’è uno stato d’animo di serenità, una dimensione liberatoria e un grande senso di ottimismo perché si svolge in un’epoca in cui le cose sono cambiate e guardare da lontano il nostro oggi ci mette in pace. Certo si spiega anche il rimedio che ci ha fatto uscire da questo terribile periodo ma bisogna necessariamente venire a teatro per scoprirlo».

Dopo Bergamo, “Come ne venimmo fuori” sarà a Varese (14 novembre) e a Brescia (17 novembre) proseguendo poi in tour nelle principali città italiane – da Napoli a Bari, a Palermo, Genova, Bologna, Roma, Torino – fino ad aprile 2016.

Sabina Guzzanti - Come ne venimmo fuori - foto Lucrezia Testa Iannilli

foto Lucrezia Testa Iannilli

 


Stagione di Prosa, al via la vendita degli abbonamenti

I nuovi abbonamenti alla stagione di prosa 2015-16 del Teatro Donizetti sono in vendita dal 27 ottobre (turni martedì-mercoledì-giovedì) e dal 3 novembre (turni venerdì-sabato-domenica).
Gli abbonamenti si possono acquistare alla biglietteria del Teatro in piazza Cavour, aperta dal martedì al sabato dalle ore 13 alle ore 20 (tel. 035 4160601/602/603).

Il costo va da 62 euro a 180 euro secondo varie formule e riduzioni fra cui senior (+65 anni), giovani (fino a 27 anni), titolari di Family card, gruppi di almeno 10 persone. I carnet e i singoli biglietti della Stagione di Prosa saranno in vendita dal 10 novembre 2015. I biglietti hanno un costo da 11 a 30 euro.

La Stagione si inaugurerà il prossimo 15 dicembre con “La verità” scritto e diretto dallo svizzero Daniele Finzi Pasca, uno spettacolo che promette di sorprendere e avvolgere lo spettatore in un’atmosfera surreale e onirica. Attorno al titolo inaugurale si snoderanno numerose attività collaterali fra prove aperte e incontri di approfondimento che segneranno tutti i titoli della Stagione, creando una programmazione articolata e composita che animerà la programmazione culturale cittadina.

La Stagione è composta dai consueti nove titoli, che andranno in scena fra metà dicembre e fine aprile, offrendo un ampio spaccato sulle migliori produzioni italiane dell’ultimo biennio, con un susseguirsi di interpreti di assoluto rilievo come Alessandro Haber e Alessio Boni, Angela Finocchiaro e Laura Curino, Umberto Orsini e Massimo Popolizio, Stefano Accorsi e Marco Baliani, Fausto Russo Alesi, Elio De Capitani, Marco Paolini.

Teatro di narrazione e impegno sociale, temi di riflessione proposti anche con l’humour di commedie surreali, il passato e il suo riflettersi sul presente, la guerra e la resistenza contro la violenza sono fra i temi ricorrenti proposti dalla programmazione 2015-2016 preparata da Maria Grazia Panigada, in cui un grande ruolo è affidato anche a momenti di riflessione e incontro con i protagonisti che completano una fra le stagioni più interessanti del teatro italiano.

La Stagione di Prosa 2015 si realizza grazie al contributo del Comune di Bergamo, della Camera di Commercio di Bergamo e della Fondazione Credito Bergamasco.

IL CARTELLONE

La verità di Daniele Finzi Pasca

15-20 dicembre 2015

La creatività dell’autore-attore-regista-clown svizzero – insieme alla moglie Julie Hamelin Finzi e alla Compagnia – si confronta con una presenza “ingombrante”: un fondale monumentale (9×15 metri) dipinto negli anni Quaranta da Salvador Dalì per il balletto “Tristan fou”, poi dimenticato, ritrovato in una cassa e messo a disposizione dalla Fondazione Dalì Figueras. È nato dalla suggestione di quest’opera d’arte – il cui montaggio in scena diventa un ulteriore momento di condivisione con il pubblico che può “assistere” a tale cerimonia – uno spettacolo che abbina acrobazia, teatro, danza e musica, in cui convivono corpi fluttuanti, contorsioni, acrobatici virtuosismi, costumi piumati e un’infinità di elementi simbolici legati all’universo onirico di Dalì e di Finzi Pasca.

Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di Marco Martinelli

12-17 gennaio 2016

Una produzione del Teatro delle Ambe-Ravenna Teatro in collaborazione con ERT Emilia Romagna, omaggio al premio Nobel per la pace interpretata da Ermanna Montanari, per una drammaturgia costruita sulla letteratura che negli anni ha accompagnato le azioni e le parole della resistente birmana, uno spettacolo fortemente politico, di chiara derivazione brechtiana, improntato sulla forza di una donna che ha lottato contro la violenza e i soprusi. Anche questo spettacolo sarà spunto di incontri e approfondimenti (in collaborazione con la Cattedra dell’Unesco Diritti dell’uomo ed etica della cooperazione internazionale dell’Università degli Studi di Bergamo).

Il visitatore di Éric-Emmanuel Schmitt

26-31 gennaio 2016

Con traduzione, adattamento e regia di Valerio Binasco e protagonisti Alessandro Haber e Alessio Boni (Goldenart Production) è un titolo fortemente legato al periodo in cui cadono le rappresentazioni, intorno al Giorno della Memoria (27 gennaio, giorno della liberazione del campo di Auschwitz) in cui – su indicazione delle Nazioni Unite – si commemorano le vittime della Shoa. L’intenso testo teatrale dello scrittore francese, vincitore nel 1993 di tre premi Molière, narra dell’incontro surreale, nella Vienna del 1938, tra Freud e un misterioso visitatore che dice di essere Dio (o forse lo è) e pone al razionale padre della psicanalisi una serie incalzante di domande, pensieri, concetti, che sollevano dubbi, per un corpo a corpo verbale, un duello di opinioni, sulla storia e il senso della vita che non perde mai il tono coinvolgente e l’humour di commedia brillante, intelligentemente leggera, a tratti commovente ed esilarante, nonostante tratti quesiti seri ed esistenziali, che riguardano tutti e che lasciano in ciascuno spettatore una domanda, una riflessione, un pensiero in azione.

Calendar Girls, primo adattamento italiano dell’omonimo film di Tim Firth con la regia di Cristina Pezzoli

9-14 febbraio 2016

Porta in scena un gruppo di celebri attrici, fra le quali Angela Finocchiaro e Laura Curino, che ricostruiscono in un fatto realmente accaduto in Inghilterra: alcune mature componenti del Women’s Institute si impegnano in una raccolta fondi destinati a salvare un ospedale nel quale è morto di leucemia il marito di una di loro; l’idea è quella di fare un calendario diverso da tutti gli altri, un calendario che le vede ritratte in normali attività domestiche ma con un particolare non convenzionale: senza vestiti. L’iniziativa riscuote un successo tale da portarle alla ribalta non solo in Inghilterra, ma anche in America, dove vengono ospitate in un famoso talk show. L’improvvisa e inaspettata fama, tuttavia, mette a dura prova le protagoniste. La produzione di questa commedia di culto è di Agidi ed Enfi Teatro.

Il prezzo, di Arthur Miller

23-28 febbraio 2016

Con Umberto Orsini e Massimo Popolizio, nuova produzione della Compagnia Orsini che debutterà nella prossima stagione per ricordare il decennale della scomparsa del grande drammaturgo con un testo poco rappresentato, in cui si affronta il dramma della recessione ma anche il “prezzo” da pagare per raggiungere i propri obiettivi: una toccante riflessione sul tema della responsabilità.

Decamerone vizi, virtù, passioni, tratto dalla raccolta di novelle di Boccaccio

1-6 marzo 2016

Rientra in un ampio progetto di Marco Baliani, Stefano Accorsi e Marco Balsamo di portare in teatro la lingua di tre grandi italiani, Ariosto, Boccaccio e Machiavelli, sfidando la complessità delle loro opere per scoprire quanto ancora siano “nutrienti” le loro invenzioni, i loro azzardi, le loro intuizioni. Sette novelle del Decameron servono a riconoscere e combattere la peste di oggi, quella del vivere civile, la corruzione, l’inquinamento, le mafie, l’impudicizia e l’impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. Affinché le storie che sembrano buffe, gli “amorazzi triviali”, il riso e lo sberleffo, aiutino a riscoprire il mistero della vita o quell’amarezza lucida che risveglia di colpo la coscienza: è necessario ripartire dalle fragilità e dalle debolezze, riconoscerle e riderci sopra, grazie anche alla nuova drammaturgia scritta da Maria Maglietta. Una produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Pergola di Firenze – Teatro della Toscana.

Natale in Casa Cupiello, di Eduardo De Filippo

8-13 marzo 2016

Nella regia e interpretazione di Fausto Russo Alesi (produzione del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa), è l’esaltazione della incomunicabilità evidente fra i vari personaggi del capolavoro del teatro di Edoardo: con l’approvazione di Luca De Filippo, l’attore e interprete palermitano ha creato un assolo intensissimo in cui convivono tutti i personaggi originali, lanciando una sfida di grandi dimensioni. L’effetto è talvolta straniante, con un unico interprete che, posseduto da tutte le voci, aiuta il pubblico a vivisezionare le tematiche della commedia: i personaggi appaiono così comunque in scena, in tutta la loro umanità, facendo ritrovare i profondi intrecci umani e sociali, familiari e metaforici, del testo di Eduardo.

Morte di un commesso viaggiatore, di Arthur Miller

29 marzo – 3 aprile 2016

L’omaggio a Miller nel decennale della morte si completa con il suo testo più famoso, in scena – anche in questo caso – nella traduzione di Masolino D’Amico. Elio De Capitani, regista e protagonista, ha conquistato con questa sua interpretazione di Willy Loman – figura tragica di uomo comune nel quale potrebbe riconoscersi chiunque – il premio Hystrio, il premio Flaiano e il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici. Il teatro di Miller presenta molte coincidenze con il momento storico attuale: il mutuo da pagare, la disperazione di chi si uccide perché non ha più i mezzi per sopravvivere o perché ha fallito nella scalata sociale. Il tema di fondo è l’apparenza, quel “far finta” che non è altro che la perenne costruzione di noi stessi per come vogliamo apparire, l’uomo ha bisogno di simulazione e al tempo stesso può rimanerne schiavo. uno spettacolo importante in cui si mescolano armoniosamente il piano del presente a quello del passato, in un andare e venire fra realtà e sogno (produzione del Teatro Elfo Puccini).

Amleto a Gerusalemme / Palestinian kids want to see the sea, di Gabriele Vacis e Marco Paolini

19-24 aprile 2016

La stagione si chiude con uno dei progetti più importanti del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, che arriverà a Bergamo subito dopo il debutto. Due protagonisti del teatro di narrazione, uniti da profonda amicizia e collaborazione artistica, lavorano con dieci giovani attori palestinesi: un’idea nata nel 2008 a Gerusalemme, al Palestinian National Theatre di Gerusalemme Est, sotto l’egida del Ministero degli Affari Esteri Italiano e della Cooperazione per lo Sviluppo: una scuola di recitazione per ragazzi palestinesi, allievi la cui voglia di lavorare in teatro è più forte delle difficoltà di attraversare ogni giorno check point e pregiudizi sociali. Nell’Amleto di Shakespeare si scorgono tutte le sfaccettature della vita, complicate dalle esperienze di chi vive in Palestina: i riti di passaggio, il rapporto uomo/donna, il conflitto con la famiglia, le generazioni a confronto, la rabbia, la pazzia, l’amore… Il testo migliore per realizzare un percorso teatrale non facile ma molto affascinante.