Giro d’Italia, in gara le vetrine dell’altipiano di Clusone

vetrine in rosa - bergamo
La vetrina in rosa di una passata edizione. Quando il concorso coinvolse Bergamo

Bergamo e il suo territorio si preparano a ospitare il Giro d’Italia del Centenario. Dal 21 al 23 maggio, infatti, la Corsa Rosa farà tappa in terra orobica con due frazioni che promettono grande spettacolo: domenica 21 maggio la 15esima tappa Valdengo-Bergamo riproporrà gli ultimi 40 chilometri dell’ultima edizione del Giro di Lombardia con l’arrivo sul Sentierone. Dopo il giorno di riposo si ripartirà, martedì 23 maggio, da Rovetta verso Bormio con il più classico dei tapponi di montagna con il passaggio su Mortirolo e Stelvio.

A testimonianza della proverbiale sintonia dei bergamaschi nei confronti del Giro, crescono le iniziative collaterali che coinvolgono direttamente i cittadini e tra queste c’è anche il concorso Vetrine Rosa, lanciato da Promoeventi Sport, l’associazione responsabile del Comitato Tappa delle due frazioni in terra orobica, con la collaborazione dei Comuni coinvolti dal passaggio della corsa.

Per festeggiare l’arrivo della carovana rosa, i commercianti sono chiamati ad allestire le vetrine dei propri negozi con il tema del Giro d’Italia, della bicicletta e del ciclismo in generale o semplicemente con il colore simbolo della manifestazione: il rosa.

Le vie e le piazze dei comuni dell’altopiano di Clusone si potranno, così, trasformare in un suggestivo ensemble di botteghe, insegne e cartelli colorati di rosa.

Per partecipare al concorso, è sufficiente comunicare la propria iscrizione entro il 7 maggio a Promoserio (via Europa,111/c 24028 – Ponte Nossa – tel. 035 704063 – e-mail: amministrazione@valseriana.eu)

Un’apposita Giuria, composta dai responsabili del Comitato Tappa e dai rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, sceglierà tre vetrine meritevoli che verranno premiate la sera del 22 maggio in occasione della Notte Rosa a Clusone e riceveranno una ricca confezione di prodotti tipici locali e il ricordo ufficiale delle Tappe bergamasche del Giro 2017.

Le vetrine dovranno essere “colorate” a partire dal prossimo 16 aprile e rimanere allestite fino al giorno della Tappa.


Rivera: «Vi svelo i due piatti che porto nel cuore»

Quelle paste e minestre dal sapore antico ma soprattutto gli agnolotti della festa, quelli preparati da mamma Edera fin dal sabato sera, che non ha più dimenticato e che sono diventati nel tempo una sorta di ever-green, un “santo graal” gastronomico che lo ha accompagnato ovunque. Il rapporto tra Gianni Rivera e il cibo è sempre stato semplice e schietto: per il sommo protagonista della partita del secolo Italia-Germania 4-3 e capitano del Milan euromondiale, la tavola ha voluto sempre dire cibo genuino e calore conviviale.

È attorno a una tavola imbandita, oltreché sul rettangolo da gioco, che sono nati rapporti formidabili come quello col paròn Nereo Rocco, o dispute feroci, all’insegna di arbitraggi scandalosi e congiure pallonare. Un tour del palato che parte fatalmente dalla sua patria alessandrina, per poi aprirsi alla lunga esperienza milanese e infine approdare nella Capitale, da uomo della politica. Cucine diverse, aromi, gusti e ingredienti spesso agli antipodi, che però il primo Pallone d’Oro italiano ha saputo armonizzare nel tempo.

«Non sono mai stato un gran goloso e giocando al calcio non avrei neppure potuto permetterlo, ma il gusto per la buona tavola l’ho sempre avuto, anche per quella carica di umanità e convivialità che porta con sé».

Per Gianni quest’ultimo anno è stato un’autentica maratona: ha scritto con l’aiuto della moglie Laura la sua autobiografia (530 pagine ricche di ricordi di ieri e di oggi: per info il sito è www.giannirivera.it), presentandola in decine di piazze italiane e raccogliendo ovunque un’accoglienza calorosissima.

Sono passati quasi 40 anni dalla sua ultima partita (che coincise, nel 1979, con la conquista della Stella del decimo scudetto per il Milan) eppure in fatto di popolarità sembra non abbia mai smesso di giocare, al punto che l’ex Golden Boy partirà a breve per una tournée all’estero (prime tappe Canada e Usa) per continuare la presentazione. «La cosa bella è che ai nostri incontri ci trovo anche un sacco di giovani che non mi hanno mai visto giocare. Oggi però, con la tv o sul web, è facile andare a rivedere le partite del passato». Tra gli incontri più calorosi quello in Puglia con Al Bano: «Siamo amici da lunga data – spiega Rivera -, lui sì che è riuscito a conciliare al meglio la canzone con un’agricoltura che non ha mai abbandonato. E oltre a gustare le delizie del Salento, ho degustato i suoi vini: superbi».

Pensare che quella verso il vino per Rivera è una vocazione relativamente tardiva. «Da ragazzo ero completamente astemio, poi cominciai ad assaggiare il vino a Orvieto, durante l’anno di militare. Non l’ho più abbandonato, anche perché dopo pochi anni al Milan incontrai Nereo Rocco come allenatore e con lui non potevi non accompagnare un buon piatto con un vino generoso».

Da buon piemontese Gianni ama i rossi: «Tra i miei tanti incontri ho avuto la fortuna di conoscere il re dei vignaioli piemontesi Giacomo “Braida” Bologna e con lui gli assaggi sono diventati ancor più raffinati grazie alle fantastiche Barbera come la Monella o il Bricco dell’Uccellone della sua cantina. Ma anche il Grignolino non lo dimentico. Anche mister Liedholm, già verso la fine della sua carriera da allenatore, si mise a produrre vino molto buono e proprio sulle mie colline alessandrine, a Cuccaro Monferrato. Negli spogliatoi poi arrivavano spesso champagne e spumante per festeggiare le nostre vittorie sportive». E a proposito di bollicine, altro amico storico di Gianni è quel Maurizio Zanella, patron di Ca’ del Bosco, con cui tante volte si è ritrovato a brindare in Franciacorta.

Da calciatore comunque, fin dai tempi in cui giovanissimo militava nelle file dei grigi dell’Alessandria (esordio in A a 15 anni e 9 mesi contro l’Inter: un segno del destino) per poi passare al Milan neppure maggiorenne, il cibo del prepartita era un po’ diverso da quello preparato da chef e dietologi delle società calcistiche di oggi: «Negli anni Sessanta non si guardava certo la dieta: poche ore prima di un match capitava anche di mangiare piatti pesanti come un risotto alla parmigiana o delle bistecche gigantesche, ma vi garantisco che noi giovani di allora digerivamo anche le pietre».

C’era anche il pesce di rigore a quei tempi: «Sempre di venerdì, anche per un precetto di tradizione religiosa, soprattutto il merluzzo. Poi durante la settimana a casa, riso o pasta e qualche volta la carne, mentre la domenica arrivava appunto il piatto forte, gli agnolotti. Fin dal sabato, mia mamma preparava con cura il ripieno con lo stufato: quando arrivavano in tavola era veramente una festa».

Spostandosi a Milano, Gianni frequenta anche i ristoranti della borghesia meneghina, ma poi finisce spesso all’Assassino di Ottavio Gori, toscano di Fucecchio come Indro Montanelli, il buen ritiro di patron Rocco, dove spesso si ritrova a tirar tardi la notte una comitiva di grande spessore intellettuale in cui spiccano anche Gianni Brera, lo stilista Ottavio Missoni e Gino Veronelli. La vita di atleta non permette al Golden Boy di fare le ore piccole, ma nelle sere di svago spesso ci fa capolino anche lui: «Era affascinante sentir parlare Veronelli di cibo e di vino – ricorda l’ex bandiera del Milan -, penso a cosa direbbe oggi della moda dilagante degli hamburger e patatine fritte: sarebbe inorridito».

Diventato anche politico e anche uomo di governo negli anni scorsi, Gianni è ora tornato alle sue radici calcistiche (è presidente del Settore Tecnico di Coverciano) e ha scelto Roma come sua città di adozione, eppure, parlando di cucina, il piatto che accomuna di più tutta la sua famiglia, la moglie Laura e i suoi due figli, «resta il risotto alla milanese con l’ossobuco: praticamente un piatto unico universale che ho imparato ad apprezzare a Milano, ma che trovo facilmente anche a Roma e che ci cuciniamo anche a casa secondo la ricetta tradizionale. Con gli agnolotti sono i due piatti, dell’infanzia e della maturità, a cui rinuncio più a fatica».

Oggi però l’ex campione è molto attento all’alimentazione: «Il cibo non mi ha mai fatto ingrassare: forse mi ha salvato il fatto che, a differenza della stragrande parte degli italiani, io non sono per niente goloso di dolci. Oggi cerco di mangiare cibi senza glutine, evitando zuccheri in eccesso. Ho anche riscoperto la verdura in tutte le sue sfaccettature, cruda o cotta, non manca mai nella mia dieta quotidiana: forse dai giovani è troppo sottovalutata, eppure, oltre a far bene, può anche essere molto gustosa se cucinata in maniera creativa».


Una serata per scoprire perché non riusciamo a metterci in forma

salute-sport-dietaBenessere, diete e sport  sono al centro della conferenza “Mangio ergo sum”, promossa dall’Amministrazione a Sarnico giovedì 27 ottobre a partire dalle 20.45 all’Auditorium comunale di via Roma.

Nel corso della serata la psicologa e psicoterapeuta Beatrice Bellini illustrerà quali sono i blocchi pscicologici che impediscono di mantenersi in forma e come fare per rimuoverli. «Dovendo confrontarci con una società sempre più attenta all’apparire, che decanta la bellezza e celebra la magrezza, uno dei primi pensieri da cui veniamo colpiti è quello di rimettersi in forma – spiega -. Ed ecco che si va alla ricerca di diete scientifiche, pseudo scientifiche, magiche, surreali fino alla fantascienza; allo stesso tempo si cerca uno sport che faccia dimagrire. L’effetto paradossale di tutto ciò è che rimettersi in forma rientra tra gli obiettivi che si portano a termine con più difficoltà, soprattutto se ci si costringe a restrizioni alimentari durissime. Ma diete restrittive possono rivelarsi controproducenti, aumentando la nostra vulnerabilità a reagire allo stress mangiando. Lo stesso accade per lo sport, sottoporsi a dure sessioni di allenamento con l’unico scopo di perdere peso genera l’effetto contrario».

La serata spiegherà come superare queste psicotrappole e l’approccio corretto per ritrovare la forma fisica.

La conferenza è aperta a tutti ed è gratuita. È gradita la prenotazione inviando un sms al 3397463734 oppure inviando una mail a bellini.beatrice@gmail.com.

la locandina


Azzano San Paolo, sei ore di corsa sperimentando il buio

6-ore-azzano

Sabato primo ottobre ad Azzano San Paolo è in programma una gara podistica un po’ speciale. Una sei ore individuale o a squadre (di sei persone, un’ora ciascuna) durante la quale, al cambio del testimone, ciascuno staffettista effettuerà un passaggio all’interno del parco degli Alpini bendato ed accompagnato da un compagno di squadra che darà tutte le indicazioni necessarie per evitare gli ostacoli naturali presenti sul percorso.

«La manifestazione è una sfida alla portata di chiunque abbia voglia di provarci – spiegano gli organizzatori di Difffevent – per scoprire che la vita di chi non vede non è né vuota né triste. Questa esperienza non è una simulazione della cecità, ma l’invito a sperimentare come, in assenza della luce, la percezione della realtà e la comunicazione diventano molto più profonde e intense».

L’evento è realizzato in collaborazione con “Azzano Giovani-Associazione Culturale” e patrocinato da Regione Lombardia, Comune di Azzano San Paolo e Uci-Unione Ciechi e Ipovedenti di Bergamo e affianca alla gara una serie di iniziative collaterali.

Nel Parco dell’anfiteatro, circa un’ora dopo la partenza della “6 ore di Azzano”, fissata alle 14, si svolgerà una corsa di velocità per bambini sulla distanza di 2-3-4 giri, a staffetta (un giro circa per partecipante) dedicata agli under 6 (assistiti dai genitori), under 10 e under 15: un modo divertente per avvicinare i bambini alla corsa. Nella sala della casetta degli Alpini – adiacente al Parco – l’Uci allestirà il “Bar al buio”, per trasformare un gesto abituale, all’apparenza banale, come il sorseggiare una tazza di caffè o una bibita, in altra esperienza straordinaria. Nel “buio che non nasconde, ma svela” gruppi di otto persone per volta verranno accompagnati all’interno del locale adibito a bar per seguire un percorso obbligato e consumare una bevanda o uno snack: varcato l’ingresso (linea di confine tra la luce ed il buio), avranno modo di sperimentare una condizione nuova, originale, ed imparare un “altro vedere” affidandosi esclusivamente ai sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e del gusto. «Questo viaggio in un buio che disorienta e sconcerta – proseguono i promotori – sarà l’occasione per scoprire nuove dimensioni in modo sorprendentemente semplice e cambiare il proprio modo di pensare. Al buio anche bere il caffè o sgranocchiare una patatina avrà un sapore diverso, più intenso, più vero».

Per la partecipazione bisogna rivolgersi al Comune di Azzano San Paolo presso il Centro Servizi Marchesi di via Papa Giovanni XXIII o accedere alla pagina dedicata nel sito web del Comune entro e non oltre mercoledì 28 settembre.


Staffetta della legalità, quarto posto per l’Ascom

La gara voleva lanciare un messaggio importante: ricordare che ognuno con-corre al rispetto della legalità. Per farlo, l’Accademia della Guardia di Finanza ha coinvolto le associazioni di categoria, gli enti pubblici e le forze dell’ordine in una staffetta 3X7 chilometri sul tracciato della mezza maratona, in programma ieri mattina con partenza da Colle Aperto.

Ma gli atleti, si sa, quando c’è da correre non si tirano indietro e così, oltre all’operazione di sensibilizzazione, non sono mancati i risultati sportivi. Con tempi di assoluto rispetto e un ottimo quarto posto per la squadra schierata dall’Ascom, prima formazione “civile” dietro ai vincitori della Guardia di Finanza – che potevano contare su un fuoriclasse come Giovanni Gualdi, campione italiano di maratona nel 2011 – e a due terne composte dagli allievi dell’Accademia.

L’Ascom ha schierato nell’ordine Carlo Garzetta, Andrea Artina e Ivano Previtali. Hanno fermato il cronometro sul tempo di 1 32′ 59”, a soli 45 secondi dal terzo gradino del podio. La squadra vincitrice ha chiuso in 1 12′ 19″, che sarebbe valso il decimo posto alla mezza maratona, giusto per avere un termine di paragone.

Alla gara hanno partecipato 69 terzetti, l’Ascom ha primeggiato tra gli esponenti della società civile. In gara anche l’Inps, la Questura, i Carabinieri, Confindustria Bergamo e l’Agenzia delle Entrate.

Garzetta, Artina e Previtali – che rispettivamente sono impegnati in Ascom nell’area Ata, nell’Amministrazione e nell’area Fiscale – sono appassionati di corsa e partecipano abitualmente alle gare. La menzione speciale, nell’occasione, se la aggiudica Ivano Previtali, che proprio alla fine del mese raggiungerà la pensione. In splendida forma!


Mezza maratona, ecco i percorsi e le strade chiuse domenica mattina

mezza-maratona-bergamo-3

Le forze dell’ordine, gli istituti pubblici e il mondo delle imprese di Bergamo indossano le scarpe sportive e corrono insieme per la legalità. Domenica 25 settembre, in occasione della quarta edizione della Mezza Maratona dei Mille, è infatti in programma il “Trofeo BERGAMO ConCORRE per la Legalità”, una staffetta 3X7 chilometri che vedrà coinvolte le categorie impegnate in prima fila nel rispetto della legge e delle norme.

A promuovere l’iniziativa è l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, che partecipa alla gara con i propri allievi e militari in servizio e in congedo, ed ha coinvolto Polizia, Carabinieri, Agenzia delle Entrate, Inps, Confindustria Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Ascom, Ordine degli Avvocati, Ordine dei Dottori Commercialisti, Ordine dei Consulenti del Lavoro.

«Si tratta di una straordinaria occasione per lanciare un messaggio di coesione delle istituzioni pubbliche di fronte ad un tema importante come la legalità», sottolinea l’Ascom che lancia l’invito a partecipate a tutti i propri associati e ai suoi dipendenti.

La gara è una non competitiva a squadre di tre componenti appartenenti alle categorie coinvolte, con frazioni di sette chilometri per ciascuno. Una formula che permette di suddividere i 21,097 km della mezza maratona, che quest’anno ha un nuovo percorso disegnato lungo i luoghi più belli della Città Alta e Bassa.

La costituzione delle staffette potrà avvenire anche in squadre miste tra gli enti e a tutti gli iscritti sarà regalata una maglietta appositamente realizzata sulla quale sarà riportato, fra l’altro, il testo del 1° comma dell’articolo 53 della Costituzione “Tutti sono tenuti a conCORRERE alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”, da cui ha tratto ispirazione il collegamento podistico.

A questo indirizzo tutte le informazioni sulla staffetta e le modalità di iscrizione. È possibile anche iscriversi singolarmente: mandando il proprio nominativo a info@lamezzadibergamo.it, l’organizzazione provvederà a costruire i team.

Le iscrizioni di squadra o singole devono arrivare al comitato organizzatore entro la giornata di lunedì 19 settembre.

staffetta3x7-tracciato-mezza-maratona-bergamo

 

Mezza maratona – Ecco le strade chiuse domenica mattina

 

 

 


Zogno, ancora festa in centro. Tocca alla notte bianca dello sport

zogno sport in piazza 3

Il centro di Zogno non si ferma. Dopo la Notte Bianca di fine estate, che ha animato con grande successo la cittadina brembana, tocca a “Sport in Piazza”.

Domenica 4 settembre è in programma la seconda edizione dell’iniziativa organizzata dal Comune, che vede protagoniste le società e i gruppi sportivi del territorio. Oltre venti discipline e attività coinvolgeranno, dalle 16 alle 22, appassionati e curiosi durante una vera e propria “Notte Bianca dello Sport” all’insegna della festa, del sano agonismo e della condivisione. L’evento vuole essere anche un’occasione di promozione e di visibilità per le diverse specialità sportive e vedrà tanti atleti impegnati in esibizioni e dimostrazioni, oltre che nel curare le prove per il pubblico. Gratuitamente e con proposte per tutte le età e le attitudini, ci si potrà infatti cimentare con i propri sport preferiti o testare nuove discipline, anche quelle meno conosciute.

zogno sport in piazza 2 zogno sport in piazza

Zogno si trasformerà quindi in una vera e propria palestra a cielo aperto, dove giocare a calcetto, provare una gimcana in bicicletta e partecipare a tornei di pallavolo o rugby. Oppure, più semplicemente, si potrà assistere alle numerose dimostrazioni acrobatiche e spericolate di professionisti, alle prese con la parete di arrampicata, con i percorsi ad ostacoli di bike trial, con esibizioni di ginnastica ritmica o di hip hop. Durante la serata si terrà anche una sfilata di abbigliamento sportivo a cura de “Il Gabbiano Azzurro”, negozio di articoli sportivi ha scelto di festeggiare i 30 anni di attività insieme agli sportivi a Zogno. Ci sarà spazio anche per la solidarietà: alla manifestazione, infatti, partecipa la Fondazione Aiuti per la Ricerca sulle Malattie Rare (A.r.m.r.), che organizzerà un’area informativa sulle proprie attività. In campo anche i negozi dell’Associazione Punto Amico, con le loro proposte commerciali.

Per partecipare alle iniziative sarà necessario indossare il braccialetto celebrativo in distribuzione presso le associazioni sportive e le attività programmate, per la canoa l’iscrizione va effettuata sul sito www.sportinpiazza.org

 


Olimpiadi, «vi racconto l’emozione di portare la torcia»

Gli occhi del mondo, almeno di quello sportivo, per un istante saranno tutti lì, per quel gesto così antico e per questo così emozionante e simbolico: l’ultimo tratto della corsa della fiamma olimpica ad accendere il braciere che illuminerà i Giochi di Rio, i trentunesimi dell’era moderna, in programma dal 5 al 21 agosto (per via del fuso orario la cerimonia di inaugurazione per noi sarà all’una di notte di sabato 6) .

Il nome dell’ultimo tedoforo è ancora top secret, ma sappiamo che la torcia ha intrecciato nel corso del suo cammino anche una storia bergamasca. Quella di Roberto Ceribelli, 43enne orginario di Covo che nel 2012 ha aperto nella città coloniale di Pirenópolis, località brasiliana ambita dagli ecoturisti per la natura rigogliosa e le cascate mozzafiato, la pizzeria Grano Salis.

È qui che da qualche mese, tra le specialità incluse nel menù, spicca la pizza olimpica, in omaggio a quell’incredibile avventura che ha vissuto quasi per caso. Il 3 maggio scorso la fiamma dei Giochi è infatti arrivata in Brasile e Ceribelli è stato scelto per raccogliere il testimone ad Anapolis e portarlo verso il confine con il Mato Grosso. La selezione dei tedofori prevede un iter molto rigido ma per Roberto l’occasione è arrivata al tavolo del suo locale: «È stata un’esperienza unica, di quelle che ti sfiorano una sola volta nella vita – racconta il pizzaiolo –. Una sera di ottobre dello scorso anno un gruppo di ragazzi è venuto a cenare nel mio ristorante. Abbiamo parlato parecchio, mi hanno fatto un sacco di domande. Pensavo fossero semplicemente dei clienti e invece, solo in seguito, ho scoperto che erano membri del comitato della torcia olimpica. Dopo due giorni mi hanno chiamato, chiedendomi se avessi voluto portare la fiamma e ho accettato. Io non corro a livello sportivo ma solo saltuariamente. Vanto però un passato da capoeirista in Angola, un’arte marziale che mi mantiene lucido sia mentalmente che fisicamente».

Ceribelli se n’è andato dalle Orobie 15 anni fa alla volta di Chapada Diamantina, nel cuore di Bahia, a 400 chilometri a ovest di Salvador. Lì ha incontrato Claudia, la donna che è poi diventata sua moglie e gli ha regalato due figli, Maria Elisa e José Elias. «Nel marzo 2004 sono rientrato temporaneamente in Italia – ricorda Ceribelli –, ho cercato di racimolare il più possibile lavorando sodo perché volevo ritornarmene subito in Brasile con la mia famiglia. Invece sono passati sei anni prima di riuscire a partire di nuovo per il Sud America. Nel 2010 sono andato a Brasilia per rispondere a un’offerta di lavoro ma purtroppo lì non è andata bene. Brasilia è una città futurista, molto cara. Per me non ha un’identità ma per i brasiliani sembra essere l’unico posto vivibile sulla terra. Da Brasilia mi sono spostato in Cidade de Goias per poi approdare a Pirenópolis, patrimonio storico dell’Unesco, ricca di cascate, buon cibo, hotel di lusso o economici per qualsiasi classe sociale».

Quando è arrivato a Pirenópolis nel 2011, Ceribelli ha lavorato per un periodo in una Ong dove ha imparato la bioedilizia e la permacultura, scoprendo l’importanza di un’agricoltura sostenibile e di una gestione etica della terra. La sua prima abitazione se l’è costruita da solo. Poi nel novembre 2012 ha restaurato una casetta a 200 metri dal centro e l’ha trasformata nella pizzeria mediterranea Grano Salis. «Anche il forno a legna l’ho realizzato con le mie mani – dice –, merito di un passato ben attivo come geometra e muratore. Mi definisco un pizzaiolo autodidatta. Da quasi 20 anni faccio il pane in casa e penso che ogni giorno si scopra qualcosa di nuovo. Anche se ero un perfetto sconosciuto in poco tempo ho acquisito una buona clientela. Le mie pizze e i miei piatti sono semplici ma genuini».

roberto ceribelli - pizzeria grano salis brasileAnche perché ha una vera e propria passione per il cibo biologico a kilometro zero e la filosofia slow food e molti degli ingredienti utilizzati per la preparazione dei suoi piatti provengono all’orto di casa sua, dove crescono piante da frutta tipicamente brasiliane come banana, papaya, mango, avocado, ma anche ortaggi, aromi e spezie come peperoni, melanzane, basilico, peperoncino, salvia. «Ci tengo tantissimo al controllo di quello che viene servito perché il cliente deve rimanere soddisfatto e mi diverto a guardare la reazione delle persone dopo il primo morso – sottolinea -. Sono l’unico italiano che fa la pizza a Pirenópolis e attiro l’attenzione del pubblico perché, a differenza delle pizzerie brasiliane che fanno una pizza precotta, apro l’impasto con le mani e lo metto crudo nel forno. Inoltre il mio piano di lavoro è a diretto contatto con il pubblico. Nel nostro menù ci sono circa 40 pizze, due tipi di lasagne, tagliatelle fatte a mano con una decina di sughi differenti. Preparo anche il pane pugliese nel forno a legna per preparare le bruschette, succhi di frutta fresca e prodotti in conserva sottolio».

 


Commercianti over 50, Bergamo si prepara per olimpiadi

ImageHandler

Tornano le Olimpiadi organizzata dall’associazione 50&Più, la manifestazione-soggiorno dedicata agli sportivi over 50 giunta alla XXIII edizione.

La rassegna sportiva che ogni anno richiama centinaia di partecipanti da tutta Italia, quest’anno si arricchisce di un giorno in più. L’appuntamento è dall’11 al 19 settembre in Basilicata, a Marina di Pisticci in provincia di Matera al Ti Blu Village Club, situato sulla costa ionica.

L’evento unisce il soggiorno marino di fine estate allo svolgimento di gare per i soci più sportivi, in un contesto di allegria e sana competizione. Dai 50 anni in poi, tutti possono partecipare secondo le proprie possibilità scegliendo tra diverse discipline. Si può gareggiare per il tiro con l’arco, il nuoto, il ping pong, le bocce, il tennis, la marcia. In tutto sono dieci le discipline previste. Ogni anno sono oltre 1.000 i partecipanti che ne approfittano per tenersi allenati e prepararsi in vista di questo appuntamento, oppure semplicemente desiderano vivere una settimana all’insegna del benessere psico-fisico, tra mare, cultura e relax.

Durante la manifestazione sportiva, si terranno anche il Trofeo 50&Più Burraco e il Trofeo 50&Più Gara di Ballo.

«Le Olimpiadi di 50&Più sono un’occasione per rafforzare lo spirito di gruppo attraverso lo sport e gli eventi conviviali organizzati e dimostrano anno dopo anno che lo sport non ha età  – dice Franco Meloncelli, referente area turismo dell’associazione provinciale 50& Più -. La speranza è di allargare la squadra bergamasca in questa nuova edizione».

Per informazioni e iscrizioni: 50&più Bergamo in Ascom Bergamo tel. 035.4120126/127.

Il programma


Seriate, il maltempo non dà tregua. La “Notte bianca” rinviata a sabato 18

In vista di Rio de Janeiro 2016, la Notte Bianca Sport & Shopping sarà in veste olimpica e coinvolgerà i partecipanti in un divertente quiz. L’evento che anima il centro cittadino con musica, arte e soprattutto sport doveva tenersi sabato 11 giugno. Causa maltempo, è stato rinviato a sabato 18 giugno. La manifestazione, promossa dall’Amministrazione comunale, seguirà lo stesso programma ricco di emozioni, musica, arte e soprattutto sport che invaderà il centro cittadino dalle 16 alle 24. È promosso dagli assessorati allo Sport, al Commercio e alle Politiche Sociali, in collaborazione con il Duc di Seriate, l’associazione Botteghe di Seriate, le associazioni sportive e il contributo degli sponsor Decathlon, Toyota Sarco, IvsItalia, Bruman’s e Gruppo Piramide.

Tra le novità c’è un flash mob (che si può imparare guardando il video caricato su www.nottebiancaseriate.it), accompagnato dalla musica dal vivo della Banda Città di Seriate durante la sfilata delle società sportive, in programma alle 18.

Ma le iniziative partiranno già dal pomeriggio. Chi vuole misurarsi con la prova di orienteering con tanto di mappa può iscriversi allo stand della Cooperativa Sport e Cultura in via Dante, dalle 16. Tutti possono partecipare alle gare a tempo, che si terranno alle 16.30, 17 e 17.30. Ogni squadra, composta da un minimo di 2 componenti e un massimo di 4, dovrà orientarsi per le vie del centro cittadino. Chi terminerà il percorso nel minor tempo si aggiudicherà il premio finale.

L’intero percorso della Notte Bianca sarà contraddistinto dai cinque colori dei cerchi olimpici: il giallo si riferirà agli sport di squadra, il verde a quelli di terra, il nero alle arti marziali e orientali, il blu agli sport d’acqua e aria, il rosso a danza e fitness. Pertanto camminando da via Italia sino a via Nazionale si resterà coinvolti da numerose attività sportive, promosse da 35 associazioni, da punti fitness, da musica, negozi aperti e punti di ristoro.

Per i bambini e le famiglie è allestito il parco di gonfiabili nell’area esterna a galleria Italia, dove saranno anche presenti gli stand di 6 associazioni di volontariato e lo spazio dedicato al tango. In piazza Donatori di Sangue, si giocherà sino a tarda notte tra tornei di calcio e pallavolo. Proseguendo in via Italia sarà difficile non farsi tentare dalle proposte enogastronomiche, di moda, oggettistica per la casa e molto altro offerte dai negozianti. E all’altezza del parco di via Dante sarà la volta di esibizioni acrobatiche, di arti marziali, di equitazione con i pony. Per chi volesse salire in sella a biciclette e andare tutto sprint, l’appuntamento è al circuito allestito dalla GF Fulgor nel parcheggio della galleria Montecarlo. Piazza Bolognini ospiterà invece intrattenimento ludico motorio per bambini, esibizioni di ginnastica aerobica, tornei di Badminton, mini-tennis e calcio-tennis. Per gli amanti delle quattro ruote, l’appuntamento è sempre a partire dalle 16 in via Dante, al Toyota Sarco Village, per il Test Drive della Verità, che premierà chi avrà percorso il circuito della Notte Bianca consumando più energia elettrica e meno carburante.

Al termine della sfilata delle associazioni sportive la Notte Bianca entra nel vivo con un susseguirsi di spettacoli ed esibizioni sul palco principale in piazza Alebardi. Dopo il saluto delle autorità alle 20, si parte con le dimostrazioni di ginnastica ritmica, zumba fitness, street dance, difesa personale e molto altro, a cura delle associazioni sportive. Alle 20.45 Dance Show a cura di Spazio Danza Città di Seriate, seguito alle 22 da “Merito allo Sport”, le premiazione ad atleti, sportivi e squadre della città distinte per meritevoli risultati sportivi. Alle 22.30 tempo di arti marziali e di danza del ventre, tango, ginnastica artistica e molto altro ancora. Dopo le premiazioni Toyota Sarco Hybrid Contest, grande finale con lo spettacolare dance show.

Ma attenzione durante la serata, allo scoccare dell’ora precisa, alle 21, 22 e 23, un forte segnale sonoro indicherà il fischio d’inizio del gioco Sport quiz. Della durata di 5 minuti, si svolgerà contemporaneamente negli stand delle associazioni sportive. Le normali attività si interromperanno e lo staff inviterà il pubblico a rispondere a 3 facili domande o a superare semplici prove inerenti la propria disciplina sportiva. Ai partecipanti che risponderanno correttamente e più rapidamente sarà regalato il gadget della serata o un coupon prova sport. Inoltre per i suoi 25 anni di attività, la scuola Spazio Danza Città di Seriate, in collaborazione con l’Assessorato allo Sport, mette in palio una borsa di studio per frequentare gratuitamente un corso di danza per l’anno 2016 -2017. Chi fosse interessato a partecipare deve recarsi allo stand della scuola e lasciare il proprio nominativo. L’estrazione del vincitore si saprà in serata e verrà fatta sul palco principale.

 

«La Notte Bianca Sport & Shopping si conferma un appuntamento atteso e amato dai cittadini. Continua la formula delle attività sportive che coinvolgeranno la gente in un pomeriggio fuori dall’ordinario, ma secondo una modalità nuova: l’edizione 2016 è all’insegna delle Olimpiadi e proporrà anche un quiz a tutto sport. Perché lo sport è anche questo aggregazione e divertimento – dice l’assessore allo Sport Ester Pedrini -. Inoltre l’Amministrazione comunale sta lavorando per la collettività per migliorare e rendere più fruibili ed efficienti le strutture, come dimostrano i numerosi cantieri aperti negli impianti sportivi di corso Roma, a Comonte, in via Garibaldi e a Cassinone».

«Sono soddisfatta – afferma l’assessore al Commercio Paola Raimondi – perché questa manifestazione è un ulteriore lavoro di collaborazione tra assessorati, associazioni e Botteghe di Seriate, quale segnale di attenzione per la promozione del commercio, che per Seriate è un centro catalizzatore per la gente. La Notte Bianca si riconferma uno degli appuntamenti che rendono Seriate grande, viva e al servizio dei cittadini. Per la città è una giornata di incontro, confronto, solidarietà, svago e un momento di relax legato allo shopping».

«La Notte Bianca da quest’anno è aperta anche alle associazioni di volontariato, che sono una parte vitale della comunità per il lavoro gratuito svolto nel silenzio – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Gabriele Cortesi -. La manifestazione è una vetrina importante per poterle conoscere per avvicinarsi alla loro realtà».

Per il sindaco Cristian Vezzoli, «questo per Seriate è l’anno dello sport, in cui stiamo investendo molto in termini di opere ma anche di giornate come questa, che è una festa dello sport, del commercio e del sociale. La Notte Bianca serve per intessere relazioni e per ritrovarsi».

www.nottebiancaseriate.it