Branzi, la regina del week end è la taragna

Dopo i formaggi, celebrati la scorsa settimana con la Fiera di San Matteo, Branzi punta riflettori su uno dei piatti più tipici, dove le specialità casearie locali sono ancora protagoniste: la polenta taragna, fatta con farine di mais del territorio, Formai de Mut, Branzi e burro.

La sagra si tiene sabato 3 e domenica 4 ottobre in località Cagnoli. Al centro della manifestazione la possibilità di gustare la golosa ricetta accompagnata da altre proposte classiche della cucina bergamasca di montagna, ma anche numerose iniziative tra intrattenimento (dal palo della cuccagna allo spettacolo di bike trial, al concerto di musica popolare), approfondimento (ci sono due convegni), concorsi di disegno e fotografici, sport, battesimo della sella per i bambini e giro dei borghi di Branzi con mountain bike a pedalata assistita.

Per info e prenotazioni tel. 320.800.68.11


“Scior del Torcol”, la rassegna di vini e specialità camune al 100%

scior del torcol - val camonica - losineÈ dedicata alla filiera agroalimentare camuna e solo camuna la rassegna “Scior del Torcol” che torna per il 13esimo anno a Losine, sabato 26 e domenica 27 settembre.

Il programma è intenso e ampio. Innanzitutto per la presenza dei produttori di vini camuni Igt. Alla rassegna saranno presenti 13 cantine vitivinicole con 51 etichette, 2 aziende lattiero casearie che propongono il Silter, la cui Dop ormai definitiva verrà valorizzata anche grazie al vino camuno da degustazione e le produzioni locali di castagne.

Ci saranno assaggi guidati e tante opportunità per conoscere i prodotti a filiera cortissima, a metro zero: perché tutto ciò che verrà presentato a Losine è rigidamente ed esclusivamente prodotto in terra di Vallecamonica, certificato e documentato con disciplinari severi e rispettati dagli aderenti agli specifici consorzi e soprattutto di ottima qualità organica e alimentare.

Il programma


Bossico festeggia i suoi formaggi. Torna “Staèla, motèla e staèl”

formaggioBossico dedica il week end del 26 e 27 settembre ai sapori, ai profumi e alla tradizione del formaggio. Torna per il terzo anno “Staèla, motèla e staèl” la festa dei formaggi. Due giorni di visite alle stalle delle aziende agricole locali, degustazioni a cura di Onaf Bergamo, dimostrazioni di tosatura delle pecore, menù a tema nei ristoranti, soggiorni convenzionati e laboratori. Domenica, ad esempio, alle 10.30 è in programma “Aromatizziamo i formaggi: i formaggi di montagna e le erbe” e alle 14 “La Polenta bergamasca: trucchi e consigli di un gustoso piatto italiano”.

Il programma

I ristoranti e gli alberghi aderenti

 

 


Fiera di San Matteo, a Branzi si elegge il miglior Formai de Mut

Dopo un anno di stop torna a Branzi la Fiera di San Matteo, manifestazione che recupera la festa storica per la vendita delle forme alla discesa dall’alpeggio. L’appuntamento viene ora organizzato dal Comune di Branzi ed è in programma sabato 26 e domenica 27 settembre. Al centro dell’iniziativa la rassegna zootecnica e il concorso per il miglior Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana Dop, che sarà decretato dal comitato degli assaggiatori di formaggio Onaf, ma anche la possibilità di confronto e di aggiornamento per gli operatori del settore caseario oltre che di informazione, degustazione e svago attorno ai temi del formaggio e della vita di montagna per i consumatori.

Nel corso della due giorni si terranno una gara di mungitura, dimostrazioni di mini-alpeggio e caseificazione del Formai de Mut, degustazioni guidate, presentazioni di aziende, un convegno e un incontro tecnico, attività per bambini – dalle prove di mungitura al laboratorio del piccolo casaro, alle passeggiate a dorso di pony o asinello – e spettacoli. Si potranno inoltre gustare i piatti e i prodotti locali nei ristoranti di Branzi convenzionati o nella tensostruttura della festa.


A Villa d’Ogna full immersion tra i sapori pugliesi

villa d'ogna - orecchiette - pugliaQuest’anno tocca alla Puglia. Fedele al compito di portare ogni anno in primo piano i sapori e le tradizioni di una regione italiana, la Festa della Natura di Villa d’Ogna per la sua sesta edizione ha guardato a Sud e organizzato due giorni (il 26 e 27 settembre) di full immersion tra prodotti, cucina e spettacoli.

A caratterizzare l’evento è l’attenzione che i promotori del C’entro parrocchiale Ogna mettono nel selezionare ospiti e proposte, per garantire una piena espressione delle tipicità.

Il programma prevede in entrambe le giornate stand di artigiani pugliesi allestiti nel piccolo centro di Ogna e spettacoli di gruppi folcloristici. Nella serata di sabato aperitivo con tagliere specialità pugliesi, un tributo ai cantautori e, naturalmente, i balli con pizzica e taranta, mentre la domenica c’è il sempre gettonato pranzo.

Si serviranno Capocollo di Martina Franca (Presidio Slow Food), Friselline di Enea al pomodorino di Manduria e olio d’oliva extra vergine del Gargano, Spuma di burrata di Andria, Crostino con patè di olive. I primi piatti saranno Tiella barese e Orecchioni del Gargano alle cime di rapa, mentre per secondo ci sarà la Braciolina pugliese con crema di fave di Carpino (altro Presidio Slow Food) e pane di Altamura accompagnata da caponata di verdure. Per finire fichi d’India e pasticceria pugliesi, Moscato di Salento e caffè.

Il costo è di 25 euro e non comprende i vini. Per far conoscere ancora meglio il territorio ospite viene infatti allestita una piccola enoteca dove rifornirsi di bottiglie selezionate dal sommelier della manifestazione. L’appuntamento si conclude nel tardo pomeriggio con una “focacciata” a base di focaccia barese verace.

I posti per il pranzo sono 150. Per informazioni e prenotazioni tel. 348 4372246


Ad ogni paese la sua sagra. A Peia c’è quella del cinghiale

cinghialeIl cinghiale è per Peia (in Val Gandino) un vero e proprio simbolo, tanto da caratterizzare lo stemma comunale. La presenza – in epoca medievale, ma anche oggi – di suini selvatici nelle nobili riserve di caccia a monte delle contrade del paese è alla base della sagra, che taglia il traguardo della settima edizione.

Quest’anno l’appuntamento si sviluppa su due giornate. Si apre infatti nel tardo pomeriggio di sabato 19 settembre e prosegue per tutta la giornata di domenica. Nei sette punti ristoro collocati in altrettanti esercizi sarà possibile gustare piatti a base di cinghiale, in abbinamento alla polenta del locale Mais Spinato di Gandino, ma anche primi piatti, panini, taglieri di prodotti tipici e pizze a tema.

Gli eventi e le iniziative che accompagnano la sagra sono numerosi e non manca un tocco di magia e sapore d’altri tempi. Come lo spettacolo e il laboratorio per bambini di bolle di sapone giganti, l’artista del fuoco e il lancio in cielo di lanterne alle quali affidare i propri desideri previsti sabato, oppure il paesaggio medievale con falconieri e maniscalchi, i canti della tradizione e il palo della cuccagna, in programma la domenica.

Oltre agli stand degli hobbisti, quest’anno debutto il mercato di prodotti artigianali a chilometro zero. Ci sono inoltre giochi per i bambini, musica, aperitivi e l’avvincente sfida al toro meccanico.

L’iniziativa è promossa dal Comune in collaborazione con commercianti ed associazioni.


Patata di Martinengo, otto giorni da protagonista

 

Otto giorni – da domenica 13 a domenica 20 settembre – per scoprire la Patata di Martinengo, varietà a pasta bianca dalle pregiate qualità gastronomiche, riconosciute anche da Luigi Veronelli e protette dalla De.Co. la Denominazione Comunale. La sagra, organizzata dal Comune della Bassa e giunta alle 13esima edizione, si apre la domenica mattina con la biciclettata “Natura e Gusto” con partenza alle 9 da piazza Maggiore verso l’azienda florovivaistica Moretti e con tappa successiva all’Azienda Agricola Bassani Fabrizio per la visita alle colture. Chi vuole può proseguire pranzando al ristorante “Al Martinenghì” con menù convenzionato a base di patate di Martinengo (info e prenotazioni alla Pro Loco – Iat, tel. 0363 986031).

Durante tutta la settimana sarà poi possibile pranzare e cenare nei cinque locali del paese che partecipano alla rassegna proponendo menù a tema a prezzo fisso (dai 25 ai 3o euro a seconda dell’insegna), che vedono protagonista la patata locale interpretata in molteplici varianti, dai più classici gnocchi, purè, rosti ai tortini e alle torte salate fino ai muffin, in versione salata (con salsiccia e fonduta di Branzi) e persino da dessert (strudel di mele e patate con nuvola di panna). C’è pure la pizza, a base di mozzarella, julienne di patate di Martinengo, rucola con tartufo di Norcia.

I ristoranti del circuito sono: Martinenghì, Agriturismo Il Campo Rosso, Caffè Centrale, 3 Lanterne e Trattoria al Tiro.

Domenica 20 la manifestazione si conclude con una serie di eventi in piazza. Ci saranno l’esposizione e la vendita della patate e degli altri prodotti tipici, locali e De. Co, la mostra di antichi attrezzi del mondo contadino, la visita guidata ai luoghi e ai monumenti della città, la sfilata storica nel borgo a cura del Gruppo Folcloristico Bartolomeo Colleoni, per finire (ore 17.30)  con la degustazione di piatti preparati con patate di Martinengo, a cura dello chef Chicco Coria.

www.comune.martinengo.bg.it


Spirano, una domenica al sapore di tartufo

La sesta Sagra del Tarufo nero bergamasco – in programma domenica 13 settembre a Spirano – non è solo l’occasione per gustare piatti insaporiti dal prezioso tubero, ma anche per vedere da vicino dove crescono e come si effettua la ricerca. La giornata permette infatti di visitare (a partire dalle 10.30) la tartufaia realizzata sul territorio comunale, in via Boglio, e di seguire una gara di ricerca per cani da tartufo.

La manifestazione  si svolge nell’area feste Alpini nel parco di San Rocco e prende il via alle 9 con l’esposizione e la vendita di prodotti tipici: tartufi freschi, vini, formaggi, salumi, miele olio, marmellate con produttori e prodotti del Distretto agricolo della Bassa Bergamasca.

La cucina si apre alle 12 e propone piatti a base di tartufo accompagnati da vini e birra selezionati. Alle 18 tocca all’aperitivo, mentre alle 19 si riprende a sfornare i piatti per la cena. La serata si concluderà in musica.

Organizzata dall’Associazione Tartufai Bergamaschi con il Gruppo Alpini del paese, in collaborazione con l’amministrazione comunale e i patrocini di Regione e Provincia, la sagra assicura il servizio di ristorazione a pranzo per 1.000 persone, a cena per 600. Lo spazio è coperto. Non è possibile prenotare.

 


Stabello, scatta la Festa della Taragna

La stagione invoglia a gustare piatti più sostanziosi e corroboranti e la Festa della Taragna è un’ottima occasione per aprire le danze. Anche perché è un appuntamento consolidato e di grande richiamo che vede gli abitanti di Stabello, piccola frazione di Zogno, mobilitarsi per valorizzare il piatto tipico e soddisfare tutti i palati.

La 24esima edizione prende il via venerdì 11 settembre sotto la tensostruttura allestita nel campo parrocchiale e proseguirà sabato 12, domenica 13, venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 settembre 2015, per un totale di sei serate, con orario dalle 18 alle 24.

Sono una settantina i volontari che già da tempo si sono messi al lavoro per mettere a punto ogni aspetto della festa. La regina sarà, ovviamente, la gialla polenta arricchita con formaggio Branzi, burro e salvia, servita in abbinamento con carni di cinghiale e capriolo. Gli instancabili cuochi del reparto cucina prepareranno anche primi piatti e grigliate con spiedini, cotechini e bistecche di cavallo.

L’iniziativa ha sempre riscosso un grande successo e ogni anno cresce il numero delle persone che, anche dalla città a dalla pianura, salgono in valle per sedersi alle lunghe tavolate. A correre su e giù dalla cucina ai tavoli ci sarà anche un nutrito gruppo di giovani e bambini che, con il loro impegno, intendono continuare questa gustosa tradizione che ha reso celebre la frazione. Ogni sera saranno proposti intrattenimenti musicali di diverso genere, tra cui l’elezione di Miss Taragna, sabato 19. «Il vero successo di questa festa è la massiccia presenza di giovani – aggiunge Massimo Pesenti fra i promotori della manifestazione -. Lo scorso anno ad esempio arrivarono due autobus da Milano. Ma i giovani non sono solo seduti ad assaggiare i piatti tipici – precisa -, sono soprattutto presenti nello staff».

La sagra è promossa dalla parrochia di Santo Stefano, il ricavato è dovoluto alla sistemazione dell’oratorio.


Parre imbandisce la sagra dei “capù”

Gli Scarpinòcc sono il piatto più famoso di Parre, arrivato anche sulle tavole internazionali e celebrato da una sagra che quest’anno taglierà il traguardo della 50esima edizione (è in programma dal 21 al 23 agosto). Ma il paese della Val Seriana è prodigo di iniziative dedicate alla buona tavola e ai prodotti tipici, vedi la nuova rassegna gastronomica Parbacco o Sapori e Tradizioni.

Nel calendario c’è anche la “Sagra dei capù”, le polpette avvolte nelle foglie di verza presenti nella tradizione bergamasca, che nella ricetta tipica del paese sono però di magro, come il ripieno degli scarpinòcc, a base di formaggio, pangrattato ed erbe aromatiche. Il piatto è accompagnato anche da una leggenda sulle sue origini. Narra del bambino di una povera famiglia contadina che, vedendo i genitori vendere sempre i capponi ai signori ricchi, si lamentava con la mamma perché rimaneva sempre con la bocca asciutta di quella prelibatezza. La madre, stanca di vedere il figlio triste, ideò “i capù”: prese una bella pallina di ripieno priva di carne, ma ben saporito e l’avvolse in una foglia di verza, la fece bollire e poi la presentò al figlio, che poté così gustarsi ance lui il suo “capù” (cappone in dialetto bergamasco).

La manifestazione si tiene da sabato 1 a lunedì 3 agosto nella tensostruttra dell’oratorio ed è abbinata al Festival del folclore, sotto la regia del gruppo Lampiusa di Parre, organizzatore della festa.

Ospite di quest’anno è il gruppo folk Arcobaleno L. Bonacoscia di Massa, che rappresenterà scene di vita e lavoro quotidiano delle Alpi Apuane, oltre a proporre musica e danze.

L’apertura della cucina è alle 19. In tavola, oltre ai capù da abbinare alla polenta,  braciole, strinù (ovvero i cotechini alla griglia), formaggio fuso, tagliatelle. C’è anche un menù bimbi (e pure i gonfiabili).

Per informazioni: Pro Loco Parre tel. 331 7740890