Serata di storia e cucina al castello di Solza

Sabato 28 luglio il Castello di Solza ospita una serata enogastronomica. Nella cornice del maniero luogo natale del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, Promoisola insieme alla Pro loco del paese propongono una cena dedicata alle prelibatezze a km zero con intrattenimento musicale. È richiesta la conferma di partecipazione fino ad esaurimento posti entro martedì 24 luglio  Per prenotare contattare i seguenti referenti: Biblioteca 035 4948138 – Presidente Pro Loco Solza 349 3647246

 


A Carobbio degli Angeli appuntamento al Castello con ‘Angeli e Sapori DiVini’

A Carobbio degli Angeli venerdì 25 maggio spazio alle degustazioni con ‘Angeli e Sapori DiVini’. La manifestazione è in programma alle ore 18.30 al Castello sul colle degli Angeli, in un contesto suggestivo e unico nel suo genere, ed è promossa dalla Proloco locale in collaborazione con Castello Degli Angeli e Terre del Vescovado.  L’ingresso costa 15 euro e dà diritto a tre degustazioni.  Per informazioni e prenotazioni, prolococarobbiodegliangeli@gmail.com. 

 


Formaggi in primo piano a Gromo

Torna anche quest’anno a Gromo la sagra del formaggio ‘Gromo sempre in forma’.  La manifestazione, organizzata dall’Amministrazione è in programma sabato 19 maggio e si apre alle 10 con un concorso caseario aperto ai produttori di formaggella della Val Seriana, dello stracchino e del formaggio di monte. Dalle 10 fino alle 18 lo scenario di Piazza Dante ospiterà gli stand enogastronomici e un mercato di prodotti alimentari con i produttori agricoli, dove si potranno fare assaggi e divertirsi con le proposte di  intrattenimento e showcooking nel borgo medievale. L’iniziativa, alla settima edizione, si svolge con la collaborazione di Onaf, Ufficio Turistico locale, associazione Sentiero dei sapori e Coldiretti Bergamo. Per info: 046.41345.

 

 


A San Pellegrino il festival delle birre alla frutta

Venerdì 20 a domenica 22 aprile la Birreria Via Priula di San Pellegino Terme organizza “Tuttifrutti”, festival dedicato alle birre alla frutta. Sempre più numerose e apprezzate in Italia e all’estero, le birre aromatizzate sono un fenomeno in grande crescita che fonda solide basi nelle tradizioni di tante religioni del mondo. La kermesse è aperta venerdì dalle 17 alle 2 e sabato e domenica dalle 12 alle 2 con laboratori di degustazione e assaggi. Info alla pagina facebook: Via Priula Birrificio di San Pellegrino


Dal Formai de Mut ai vini, al via le sagre d’autunno di Branzi

Ha un’origine antica la Fiera di San Matteo a Branzi. Le prime notizie risalgono al Settecento, ma è probabile che, al momento dell’abbandono degli alpeggi nel mese di settembre, il paese fosse punto d’incontro di malghesi e commercianti già in pieno Medioevo.

Inizialmente solo fiera dei formaggi, nel 1877 è diventata anche fiera del bestiame ed anche oggi le due attività convivono nell’appuntamento organizzato dal Comune sabato 23 e domenica 24 settembre, nella tensostruttura in via Cagnoli e nell’area esterna.

formai dei mutLa manifestazione ha come fulcro la mostra zootecnica e il concorso del Formai de Mut Dop, ma offre anche tante occasioni per conoscere da vicino la montagna, l’allevamento e i formaggi. Tra le iniziative del programma ci sono infatti dimostrazioni di caseificazione del Formai de Mut, degustazioni guidate dai maestri assaggiatori Onaf, laboratori didattici sul formaggio, sul pane, sulla vendemmia, sulle erbe, e poi passeggiate con i pony, minialpeggio, prove di mungitura.

Domenica alle 10.30 l’approfondimento è affidato al convegno dal titolo “Il Formai De Mut dell’Alta Valle Brembana Dop, questo s… conosciuto! dalle origini ai giorni nostri, chi è, come si riconosce, quale è il suo valore socioeconomico e non solo…”.

Per pranzo e cena ci si potrà accomodare al ristoro della tensostruttura o in uno dei sei ristoranti convenzionati con la festa che offrono menù tipici a prezzi che vanno dai 25 ai 28 euro: Agriturismo Alle Baite, ristorante Corona, Il Caminetto, Da Bettina, Pedretti e Old Fox.

La Fiera di San Matteo inaugura la stagione delle sagre autunnali a Branzi, che proseguirà con la Festa della Taragna Bergamasca, il fine settimana successivo (30 settembre – 1 ottobre), e con la rassegna “I vini italiani incontrano i prodotti locali”, sabato 7 e domenica 8 ottobre. Nell’occasione, nei ristoranti di Branzi sarà possibile gustare un menù tematico abbinato ad un vino regionale, frutto del gemellaggio tra ognuno dei ristoranti convenzionati con una delle cantine presenti alla kermesse.

>>Fiera di San Matteo – il programma 2017

>> I menù dei ristoranti convenzionati


Stabello, la Festa della Taragna si allea con i ristoranti

festa della taragna Stabello di ZognoLa Festa regionale della Taragna di Stabello di Zogno è un must di stagione. L’appuntamento, giunto alla 25esima edizione, richiama migliaia di appassionati da tutta la provincia, dal Milanese e dalla Brianza e, anno dopo anno, registra nuovi record di presenze, persino autobus di turisti dalla Svizzera.

La manifestazione, organizzata dalla Parrocchia di Stabello, si sviluppa in due fine settimana, quello dal 15 al 17 settembre e il successivo, dal 22 al 24, nella tensostruttura allestita al campo sportivo.

Protagonista del menù è la golosa polenta arricchita con i formaggi della Valle, servita fumante, accompagnata da carni di cinghiale e capriolo, ma anche dall’ormai il famoso spiedino “El Pincia”, ideato dai pensionati del paese che ormai è il secondo piatto più richiesto dopo la Taragna. A correre su e giù dalla cucina ai tavoli ci sarà anche un nutrito gruppo di giovani e bambini che, con il loro impegno, intendono continuare questa gustosa tradizione che ha reso celebre la frazione.

Poiché la festa solitamente non riesce ad contenere le numerose presenze e a soddisfare tutti i palati, sono state stipulate convenzioni con i ristoranti di Zogno associati “Punto Amico” (www.puntoamicozogno.com), che applicano menù a base di Taragna e selvaggina a prezzi agevolati. L’annosa disputa tra sagre e locali si traduce, in questa occasione, in «una collaborazione proficua a sostegno del territorio», si legge nella presentazione dell’appuntamento.

La festa si accompagna alla musica e ad attività per il tempo libero, che quest’anno si annunciano ancor più interessanti data la ricorrenza del 25esimo. Ci sarà anche l’elezione di Miss Taragna.

A disposizione ampi spazi per parcheggiare, mentre per snellire la viabilità è istituito in occasione dell’evento un senso unico: si sale da Zogno e si lascia Stabello in direzione di Sedrina.

 


Parre e i capù, la sagra celebra la ricetta locale

A Parre, terra di piatti tipici e sagre storiche, da venerdì 4 a domenica 6 agosto, al Pala Don Bosco, è in programma quella dei capù, le polpette avvolte nelle foglie di verza presenti nella tradizione bergamasca, che nella ricetta del paese sono però di magro, a base di formaggio, pangrattato ed erbe aromatiche.

Il piatto è accompagnato da una leggenda sulle sue origini. Narra del bambino di una povera famiglia contadina che, vedendo i genitori vendere sempre i capponi allevati ai signori ricchi, si lamentava con la mamma perché rimaneva sempre con la bocca asciutta di quella prelibatezza. La madre, stanca di vedere il figlio triste, ideò “i capù”: prese una bella pallina di ripieno – senza carne, ma ben saporito – e l’avvolse in una foglia di verza, la fece bollire e poi la presentò al figlio, che poté così gustarsi ance lui il suo “capù” (cappone in dialetto bergamasco).

Giunta alla 23esima edizione, la sagra è organizzata dal gruppo Lampiusa e si accompagna alla festa del folclore, con la presenza di gruppi ospiti. Accanto alla proposta gastronomica, ogni sera è allestito l’angolo antico con figuranti in costume seicentesco tipico che prepareranno i capù e proporranno antichi lavori, la costruzione di gerline e delle scarpe di pezza da cui prendono il nome gli “Scarpinocc”, i famosi ravioli, la cui sagra numero 52 si terrà, invece, dal 18 al 20 agosto.

Ecco come si preparano

capù - le fasi della preparazione

Il programma

venerdì 4 agosto

ore 19 – apertura ristoro con i tipici “CAPÙ” di Parre, piatti della tradizione bergamasca e tanto altro.
ore 20.45 – esibizione del “GRUPPO FOLKLORISTICO TREVIGIANO” di TREVISO
ore 22 – tombola con ricchi premi.
a seguire serata rock con “AYAHUASCA ROCK BAND ”

sabato 5 agosto

ore 19 – apertura ristoro con i tipici “CAPÙ” di Parre, piatti della tradizione bergamasca e tanto altro.
ore 20.45 – esibizione del “GRUPPO FOLKLORISTICO TREVIGIANO” di TREVISO
ore 22 – tombola con ricchi premi
a seguire serata danzante con il gruppo “ALIDA E LA BAND”

domenica 6 agosto

ore 9.30  – partenza dal campo sportivo con la sfilata dei gruppi folk “TREVIGIANO” di TREVISO e la “LAMPIUSA”.
ore 10 -S. Messa nella Parrocchiale di Parre

ore 19 – apertura ristoro con i tipici “CAPÙ” di Parre, piatti della tradizione bergamasca e tanto altro.
serata danzante con l’orchestra “MAURIZIO E SABRINA RUSSO”
ore 22 – tombola con ricchi premi


Peghera, alla sagra del Taleggio torna lo chef “atomico” Mainardi

taleggio
Torna la sagra del Taleggio a Peghera, patria del famoso formaggio e luogo d’eccellenza per la stagionatura.

La nona edizione si terrà domenica 23 luglio e permetterà di conoscere i segreti della produzione e le virtù gastronomiche del prodotto, grazie anche alla presenza di Andrea Mainardi, lo chef bergamasco conosciuto con l’appellativo di “atomico”, per la creatività e l’energia del carattere, che torna in Valtaleggio dopo lo showcooking dello scorso anno. Noto in tv per la partecipazione alla Prova del Cuoco di Raiuno e la conduzione di programmi su FoxLife sarà il protagonista di un tour alle 10.45.

La giornata, dalle 9.30 alle 18, propone bancarelle con prodotti artigianali e un programma che unisce sapori, cultura e intrattenimento. Alle 9.45 si terrà una dimostrazione di caseificazione, mentre, dopo il tour con lo chef, si potrà pranzare nei punti ristoro o con lo speciale menù dedicato alla sagra nei ristoranti convenzionati. Alle 14.30 sono previste due visite guidate, alle cantine di stagionatura del Taleggio Dop e alla Pala di San Giacomo del pittore Palma il Vecchio nella chiesa Parrocchiale. Alle 15.30 si potrà andare “a passeggio con i transumanti”, mentre alle 16 la novità dei Taleggiochi, per squadre di grandi e piccini. A curare l’animazione per i bambini “Jaime Show” mentre l’intrattenimento musicale è affidato a “Ale&friends”.

Tra i protagonisti anche gli stagionatori, con CasArrigoni che propone un menù degustazione all’interno della propria struttura e Casearia Arnoldi che punta su un “aperipranzo” e sulla curiosità del gelato al taleggio realizzato dalla gelateria La Pasqualina.

Alla manifestazione partecipa anche il Centro Studi Valle Imagna presentando la Strada dello Stracchino e della Pietra, nell’ambito delle relazioni di sviluppo socio-economico tra i territori dell’alta Valle Imagna, Valle Taleggio e Valsassina, e per anticipare la prossima uscita del nuovo libro di Irene Foresti “Cibo, terra e lavoro”, che sarà stampato entro il mese di ottobre.

Per informazioni: Sagra del Taleggio


Sarnico, sul lungolago torna la tradizione dei pesciolini fritti

Sarnico Pesce fritto

A Sarnico è tempo di Sagra del pesce fritto, la manifestazione promossa dall’Avis Sarnico Basso Sebino che riporta in vita una festa locale degli anni Cinquanta, quando si offrivano alle famiglie del paese e ai visitatori una frittura di alborelle (qui chiamate “oe”) e un bicchiere di vino bianco fresco locale.

L’appuntamento è sul lungolago, in piazza XX settembre, da venerdì 23 giugno (apertura alle ore 18.30) a domenica 25 (apertura alle 11 sia sabato sia domenica). Protagonisti del menù, due classici, i pesciolini di lago fritti e le sardine di lago con polenta, ma anche pane e salsiccia, polenta con stracchino del monte Bronzone, polenta e Gorgonzola e Torta Donizetti. L’obiettivo è ricordare i sapori dimenticati, il gusto della tradizione e della genuinità del Basso Sebino e sensibilizzare la comunità verso la donazione del sangue.

Gli organizzatori hanno pensato anche agli ospiti stranieri, traducendo con precisione in inglese la proposta gastronomica per far apprezzare al meglio tutte le tipicità. La polenta? È “thick maize porridge” (porridge denso di mais)!


Sagre alla prova della legge regionale

SAGRA RITL’estate 2017 in Lombardia sarà la prima “a sagre regolamentate”. Dopo le modifiche legislative introdotte dalla Regione lo scorso anno (a regime da agosto con la pubblicazione delle linee guida per la stesura dei regolamenti comunali), la stagione all’aperto di quest’anno sarà infatti il primo banco di prova della stretta tanto auspicata da ristoratori, baristi e gestori di locali al proliferare di manifestazioni e ad una competizione non giocata ad armi pari.

Sarà la volta buona? Di certo si va verso un quadro più chiaro e normato. Lo strumento chiave della nuova legge è il regolamento che ogni Comune è chiamato ad adottare fissando, in base alle indicazioni regionali, i paletti entro i quali le manifestazioni su suolo pubblico (resta perciò escluso il capitolo delle feste parrocchiali e, in generale, su area privata) possono essere organizzate. Punti salienti sono la durata massima degli eventi, gli obblighi di carattere igienico-sanitario, di sicurezza, lavoro, fiscali, le dotazioni necessarie, come parcheggi e servizi igienici (anche per disabili) e altre previsioni a tutela dell’impatto sull’area. C’è, insomma, una serie precisa di requisiti e obblighi per garantire una concorrenza leale con le attività in sede fissa.

In Bergamasca, le Amministrazioni che si sono sinora attivate sul tema sono una settantina, almeno a giudicare da quante (70 esatte) hanno inserito la propria programmazione nel calendario regionale on line delle sagre e fiere, secondo pilastro della normativa, volto a monitorare la distribuzione degli appuntamenti, ma anche a migliorarne il coordinamento e la promozione.

La cifra corrisponde alle stime dell’Ascom, che attraverso i Distretti del commercio ha partecipato ai lavori per la redazione dei regolamenti. «Nel confronto con i Comuni c’era la consapevolezza di dover raggiungere un equilibrio tra le richieste degli esercenti – spiega Roberto Ghidotti, referente dell’Ascom per i Distretti – e il riconoscimento dell’importanza che per ciascun paese hanno le manifestazioni organizzate dalle associazioni locali o gli appuntamenti di tradizione».

Ne sono scaturiti un metodo e un regolamento “tipo” con alcuni punti caratterizzanti. «Innanzitutto ragionare in termini di distretto anziché di singolo Comune – evidenza il manager di distretto Oliviero Cresta – ha evitato il rischio che territori vicini potessero avere regole diverse, che Antegnate, ipotizziamo, fissasse la durata massima in cinque giorni e Barbata in dieci. È stato inoltre proposto un principio di perequazione, prevedendo la possibilità di allungare il periodo di svolgimento se nella sagra vengono coinvolti gli operatori commerciali del paese». «Il distretto – aggiunge Cresta – svolge anche un ruolo di coordinamento delle informazioni, utile per evitare sovrapposizioni negli eventi e assicurare una migliore riuscita».

Oggi, del resto, sono spesso i distretti stessi a promuovere manifestazioni che uniscono aggregazione, intrattenimento e somministrazione e, in questa veste, rafforzano il recepimento delle disposizioni regionali. Il distretto di Clusone, ad esempio, ha attivato un bando che assegna 10mila euro di contributi a fondo perduto per la promozione dei prodotti a marchio Sapori Seriani in sagre ed eventi del territorio, a patto che siano inseriti nel calendario istituito dalle norme regionali.

«Ora come ora, in Bergamasca, dobbiamo parlare di un recepimento a macchia di leopardo delle novità in tema di sagre – commenta Ghidotti -. Va comunque ricordato che in molti Comuni i regolamenti c’erano già, così come l’attenzione al coinvolgimento dei commercianti locali. Diciamo che la legge avrà come principale effetto quello di fermare o costringere ad una regolarizzazione le iniziative più spregiudicate, quelle che, mascherate dietro una finta associazione solidale o sociale, non avevano altro obiettivo che fare cassetto con la somministrazione di cibi e bevande. Grazie ad un quadro normativo definito, inoltre, gli esercenti hanno ora gli strumenti per tutelarsi dalle feste irregolari, chiedendo al Comune di adottare, se non l’ha fatto, il regolamento previsto o segnalando gli eventi che non vi corrispondono».

Nell’elenco regionale già presenti oltre 4mila eventi

Sovere, Bonate Sopra, Cologno al Serio e Seriate i più “festaioli”

Oltre a regolamentarle, le norme regionali sulle sagre vogliono promuovere quelle “autentiche”, capaci di generare attrattività e valore per il territorio. È in quest’ottica che è nato l’Elenco delle sagre e fiere su area pubblica, disponibile nel set degli open data della Regione Lombardia (www.dati.lombardia.it – pulsante “commercio”) e costantemente aggiornato.

Pur trattandosi di un’assoluta novità, bisognosa quindi di un certo rodaggio, offre un repertorio già cospicuo di eventi, inseriti dai Comuni con un apposito applicativo. Ad oggi risultano presenti 4.064 sagre (e 501 fiere, collocate nello stesso database). La provincia di Bergamo è terza con 440 sagre, il 10,8% del totale, segnalate da 70 Comuni. Risultano in calendario anche 85 fiere. La provincia più vivace è quella di Brescia, con 1.520 sagre, seguita da Sondrio (474). Milano è quinta con 324 appuntamenti. Si tratta ancora di una fotografia parziale perché mancano all’appello molti Comuni ma anche perché non tutti hanno interpretato allo stessa maniera il concetto di sagra. Il Comune di Brescia, ad esempio, ha ritenuto opportuno inserire 95 iniziative, mentre a Milano non risulta nessuna sagra e a Bergamo due, la sagra della madonna di Lourdes, a febbraio in zona San Tomaso de’ Calvi, e la sagra di Colognola a settembre.

Se una sagra non figura nel database non significa che non sia autorizzata, perché dipende da come si è mosso il Comune in merito. Il maxi repertorio è però utile per comporre finalmente il quadro del fenomeno e monitorarlo. È anche pensato in chiave di informazione, coordinamento della programmazione e promozione. I dati sono free, organizzabili per chiavi diverse di ricerca e possono dare vita a mappe e applicazioni per uno sviluppo della comunicazione anche in funzione turistica.

La norma prevede che i Comuni inoltrino l’elenco delle sagre entro il 15 dicembre di ogni anno, con possibilità di integrazioni e modifiche. I più festaioli in Bergamasca, al momento, risultano essere Sovere con 19 sagre, Bonate Sopra, Cologno al Serio e Seriate (18), seguiti da Costa Volpino e Antegnate (17) e da Leffe (16).