Comune di Bergamo, assegnate le benemerenze civiche e le medaglie d’oro

Il Comune di Bergamo ha assegnato le civiche benemerenze per il 2017. Le benemerenze saranno conferite solennemente dal Sindaco venerdì 15 dicembre 2017 alle ore 18 nell’aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo come gesto di gratitudine da parte dell’Amministrazione comunale di Bergamo.

10 CIVICHE BENEMERENZE

  • ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI SEZIONE DI BERGAMO

L’Associazione Nazionale Carabinieri celebra nel 2016 i 130 anni della sua costituzione e la sezione dell’Anc di Bergamo si inserisce in questa lunga storia festeggiando gli 80 anni della sua istituzione. L’Associazione conta più di 400 associati tra carabinieri in congedo, famigliari e simpatizzanti, è apolitica e non persegue fini di lucro, ha tra i suoi scopi primari l’obiettivo di promuovere e partecipare ad attività di volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali e culturali. A tal fine nel 2003 la sezione di Bergamo dell’Anc ha creato il suo Nucleo di Volontari, persone che in funzione delle professionalità acquisite in servizio e dei valori condivisi, mantengono viva la volontà di servire la cittadinanza. I volontari dell’Anc di Bergamo negli anni si sono distinti per il loro impegno e la costante presenza sul territorio cittadino, in risposta al crescente bisogno di sicurezza.

  • PROFESSOR GIORGIO MIRANDOLA

Un riconoscimento dovuto all’importante apporto del professor Mirandola per oltre 40 anni di attività continuativa nell’ambito universitario, della società civile, nel suo impegno istituzionale e nella valorizzazione del sistema museale. Ha saputo tradurre e divulgare la sua raffinata conoscenza proponendosi come autore di numerose pubblicazioni, curatore di oltre 50 titoli e relatore in dotte conferenze offerte alla cittadinanza.

  • ASSOCIAZIONE IL CERCHIO DI GESSO

Associazione di promozione sociale nata nel 2003 e impegnata da anni nella costruzione di percorsi formativi di formazione e di educazione ai social-media e alle nuove tecnologie digitali, con attenzione alle tematiche legate all’educazione storica attraverso il gioco, il giocattolo e Internet. Collabora con scuole di ogni ordine e grado, famiglie, oratori e biblioteche.

  • FIORENZA VARINELLI

Vicaria presso l’Istituto Mazzi fino allo scorso anno dopo un’attività iniziata nel 1974, è stata sinceramente e pienamente coinvolta nel suo lavoro, attraverso l’impegno e la volontà di “muovere” le situazioni con le sue idee. La capacità di mediazione, la giusta distanza nell’analizzare un problema e la partecipazione di cuore affinché si arrivi alla soluzione, rappresentano il suo modo di approcciarsi al suo impiego.

  • ASSOCIAZIONE CONGIULIA ONLUS

L’associazione ConGiulia Onlus è stata fondata dai genitori e familiari e amici di Giulia Gabrieli, morta di tumore a 14 anni. I numerosi progetti educativi che promuove, sostiene e e organizza ruotano intorno alla “Scuola Estiva in Ospedale” (in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e le scuole polo di Bergamo per la scuola in ospedale; l’Università degli Studi di Bergamo; il Cremit- Università Cattolica di Milano e l’Azienda Ospedalieria Papa Giovanni XXII di Bergamo), nata dal desiderio della defunta di permettere ai bambini e ragazzi malati di seguire le lezioni anche durante il periodo estivo. L’associazione organizza ogni anno dal 2013 un programma e struttura un corso qualificato per docenti volontari, organizzando segreteria e attività didattiche per l’estate: propone un approccio educativo che mette in campo professionalità, formazione continua, una forte empatia che si radica ella storia delle persone e processi di insegnamento-apprendimento efficaci e innovativi.

  • ANMIC Bergamo

Associazione nazionale Mutilati e Invalidi Civili. Ha la rappresentanza e la tuteta degli interessi morali ed economici dei mutilati e invalidi civili presso le pubbliche amministrazioni e gli enti che hanno come scopo educazione, lavoro e assistenza agli stessi. L’associazione ha più di 40 delegazioni attive nella bergamasca, a cui si aggiungono altri sportelli attivi, grazie alle quali rappresentano oltre 6.000 associati. Le attività e gli impegni dell’associazione si dirigono nell’ottica di una integrazione dei disabili nella vita produttiva e sociale, e una particolare attenzione alle tematiche più care a tutti gli invalidi (rimozione barriere architettoniche, garanzia di trasporti pubblici efficienti, rispetto dei parcheggi riservati). Tra i fiori all’occhiello dell’Anmic si ha il servizio di trasporto degli associati nel territorio, e nel 2017 ha avviato una collaborazione con il Club Alpino Italiano unica nel suo genere, per un turismo montano alla portata di tutti.

  • ROBERTO SANCINELLI

Fondatore e presidente di Montello Spa, stabilimento siderurgico riconvertito in attività di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggi in plastica. Lo stabilimento di Montello, tra i primi a realizzare un sistema di economia circolare (e a promuovere lo stesso concetto) di rifiuto come risorsa, è un esempio di eccellenza a livello nazionale e internazionale per sistema integrato e tecnologia avanzata applicata. È sostenitore e partecipa a numerose iniziative a difesa e sostegno dell’ambiente e dell’integrazione all’immigrazione.

  • ANGELO PIAZZOLI

Segretario Generale della Fondazione Credito Bergamasco è stato candidato per il particolare impegno in campo sociale e culturale. Si occupa di coordinamento e propulsione dell’attività di promozione di interventi nei seguenti campi: tutela monumentale e artistica (ha avviato una campagna di restauro a palazzo Creberg per un totale di 67 dipinti); promozione delle arti figurative (cura e promozione di oltre 50 mostre di artisti di rilievo solo a palazzo Creberg); ricerca medica/scientifica, con sostegno ai progetti degli Ospedali Riuniti di Bergamo/Ospedale Papa Giovanni XXIII; solidarietà sociale, tramite organizzazione di eventi in campo artistico e teatrale.

  • VOLONTARI DELL’ASSOCIAZIONE BERGAMOSCIENZA (Soci Fondatori, volontari tutti e comitato Giovani)

Con la loro passione e con il loro impegno sono un fulgido esempio di promozione di una sana e corretta cultura scientifica, ora più che mai necessaria per contrastare alcune derive che rischiano di mettere in discussione decenni di studi e conquiste scientifico-culturali, portando allo stesso tempo lustro e prestigio alla nostra città.

  • LUIGI CORDIOLI

Nato a Gazzaniga il 5 ottobre, figlio di operai, laureato in Economia e Commercio. Esercita la professione di docente di matematica finanziaria e successivamente diventa commercialista e revisore dei conti con studio in città, e componente della Commissione Tributaria di Bergamo per 25 anni. Ha impiegato le sue doti professionali e umane anche al servizio del sociale, dando il contributo a numerose associazioni, tra cui l’Associazione Amici del Trapianto di Fegato, l’Associazione Carcere e Territorio, l’Aido, l’Aied, l’Anpi, il CSv, la Fondazione Gritti Minetti, il Gruppo Culturale di Gorle (oggi a lui intitolato) e Socrem. È stato intellettuale, storico e umanista, autore di opere su Cesare e Catone e numerosi articoli su giornali e riviste. Impegnato in politica dai tempi giovanili, lo ha sempre considerato prioritario per un cittadino nella costruzione di una comunità plurale e solidale.

5 MEDAGLIE D’ORO

  • ELIO CARMINATI

Nato nel 1959, agente tecnico di Pronto soccorso prima, bagnino di Salvataggio, infermiere addetto alla sala operatoria per la Chirurgia II divisione Ospedale Maggiore di Bergamo, nel 1983 si è arruolato nel disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ora Polizia di Stato, dove è stato Sovraintendente capo addetto alla sezione omidici-rapine presso la Squadra Mobile della Questura di Bergamo fino alla pensione nel 2013. Ha ottenuto durante la sua carriera numerosi riconoscimenti per meriti di Servizio. Ha organizzato corsi per brevetti di salvataggio per Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Volontari della Croce Rossa, Polizia Locale di Bergamo. È più volte intervenuto, anche fuori servizio, per arrestare responsabili di reato ricevendo lodi ed encomi emessi dal Ministero dell’interno a nome del Capo della Polizia (tra tutti: rianimazione e massaggio cardiaco di un giocatore in una bisca clandestina nel 1983, salvataggio da tentato suicidio da una gru in Porta Nuova nel 1984, salvataggio di persona anziana da un incendio dalla sua abitazione in via Pignolo nel 1993, salvataggio da tentato suicidio di una ragazza in via Ghislanzoni nel 1995). È inoltre riuscito, nella sua carriera, nel compito di controllare, contenere e proteggere le tifoserie ospiti, facendosi comunque rispettare dai tifosi atalantini.

  • DON MARIO MAROSSI

Sacerdote della diocesi, è stato ordinato nel 1977, e dopo diverse esperienze pastorali, è stato per alcuni anni in Bolivia come missionario. Dal 2004, in collaborazione con l’Ufficio Migranti della Diocesi di Bergamo, si occupa della Missione Santa Teresa da Lima in città. Da due anni è parroco della Parrocchia di San Francesco a Bergamo. La sua attività principale si concentra sull’accompagnamento religioso e sociale degli immigrati e la sua quotidiana presenza al loro fianco lo porta a essere bersaglio di scherno e minacce. Nel 2015, dopo la sua entrata in parrocchia, è comparso un volantino che rivendicava la “cristianità” dell’oratorio. La richiesta era chiara: allontanare gli stranieri.

In seguito sono stati compiuti altri atti vandalici nei suoi confronti, quali furto della biciletta, incendio della spazzatura, orinato sul portone della chiesa, abbondo dei rifiuti davanti alla stessa, sino ad arrivare a minacce scritte che recitano “Don Mario fuori dal cazzo tu e i tuoi amici negri. Noi di San Francesco.” Fin dall’inizio del suo mandato, Don Mario ha voluto che la sua parrocchia fosse un laboratorio di integrazione, uno spazio capace di affrontare la convivialità delle differenze, una “terra di mezzo”, luogo di incontro tra culture e religioni differenti. Don Mario ne è convinto: “Solo la conoscenza reciproca abbatte i muri. Servono iniziative semplici per costruire il futuro.”

La candidatura al riconoscimento ha voluto essere uno stimolo, per lui e i cittadini, a proseguire nel cammino dell’accoglienza, dell’inclusione, dell’integrazione e della valorizzazione delle diversità, elementi chiave per la creazione di un “urbana civitas” che offra spazi per il dialogo interculturale.

  • ASSOCIAZIONE CENTRO SERVIZI BOTTEGA DEL VOLONTARIATO

Il CSV compie quest’anno i suoi primi 20 anni di attività (è stata infatti fondata nel 1997) e nell’arco di questi anni ha svolto con serietà un ruolo di connettore sociale tra numerosi associazioni/enti di volontariato presenti in città e in provincia di Bergamo, assistendo tali enti e promuovendone la collaborazione e la cooperazione al servizio della collettività. Attualmente il CSV Bergamo conta 96 associazioni ed ha sede in Bergamo – via Longuelo 83.

  • EMANUELE PRATI

Nasce il 19 settembre 1957 a Piacenza, si laurea nel 1983 in giurisprudenza all’Università di Parma e nel 1996 entra in Camera di Commercio di Bergamo come dirigente del servizio anagrafico e certificativo. Nel 1998 è nominato conservatore del Registro delle imprese di Bergamo. Svolge attività di giudice tributario presso la Commissione tributaria di Bergamo dal 1995 al 1999. Nel 2009 è nominato Segretario Generale, funzione che svolge fino alla scomparsa prematura e improvvisa nel 2016. Persona di grande competenza professionale, ha realizzato il processo di telematizzazione del Registro delle imprese e curato la stesura dei prontuari relativi al Registro delle imprese, tra i primi in Italia. Ha mantenuto un intelligente raccordo con le istituzioni del capoluogo e della provincia. Ha partecipato alla preparazione della Camera di commercio al tavolo Expo, con la presidenza delle aziende bergamasche nel Padiglione Italia. Ha partecipato ad innumerevoli iniziative professionali e non che hanno contribuito ad avvalorare la proposta di Civica Benemerenza.

  • ASSOCIAZIONE CARCERE E TERRITORIO

A 35 anni dalla sua fondazione l’Associazione rappresenta ancora oggi una realtà capace di congiunzione storica tra l’organizzazione interna della casa circondariale bergamasca e le istituzioni e strutture sociali esterne. L’Associazione non si è limitata a costruire una rete e un collegamento tra carcere e istituzioni, ma ha saputo estendere il messaggio all’intera comunità, associazioni civili e religiose, sindacati, cooperative, mondo del lavoro e scuole.


Responsabilità sociale, torna il riconoscimento per le imprese lombarde

buone prassi aziendali - lombardia

È stata prorogata al 5 ottobre la raccolta delle buone prassi per la responsabilità sociale delle imprese (CSR) in Lombardia, promossa Unioncamere Lombardia e Regione nell’ambito dell’accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitività.

Buone Prassi Lombarde identifica ed evidenzia dal 2012 i comportamenti virtuosi delle aziende valorizzando e pubblicizzando il loro impegno in ambito di CSR grazie al repertorio on line sul sito www.csr.unioncamerelombardia.it, strumento unico nel suo genere di comunicazione, trasparenza e condivisione con tutte le parti interessate delle buone prassi aziendali.

L’iniziativa è giunta alla settima edizione ed ha nelle imprese le vere protagoniste. Nell’ultima annualità sono state 136 le aziende e cooperative che hanno superato con successo la fase istruttoria per essere premiate a Palazzo Lombardia nella cerimonia finale per il loro impegno socio-ambientale.

«Buone Prassi documenta che coniugare competitività e responsabilità sociale è una necessità sempre più avvertita dalle imprese; addirittura essa stessa si configura oggi come un fattore strategico di competitività al pari dell’innovazione, dell’efficienza della pubblica amministrazione o dei costi energetici – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini -. Regione Lombardia sostiene e promuove questa, che si è affermata nel tempo come un’iniziativa di grande successo e partecipazione, perché concorre a promuovere modelli di gestione d’impresa sostenibili in grado di diventare driver per lo sviluppo del territorio e del bene comune nelle comunità locali di riferimento».

«Sono le stesse imprese che oggi ci chiedono di partecipare alla Raccolta delle Buone Prassi per farsi conoscere e divulgare il loro impegno concreto – dichiara invece Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – a dimostrazione della necessità di riconoscimento che gli imprenditori hanno quando sanno di agire in modo sano ed efficace, come è abituale nel tessuto imprenditoriale lombardo. Buone imprese fanno una buona economia anche in termini di performance».

green ambiente responsabiltà sociale«L’impresa è un soggetto economico – evidenzia il presidente della Camera di commercio di Bergamo Paolo Malvestiti – il cui operato ha effetto su diverse categorie di operatori: si pensi ai lavoratori, ai fornitori e ai clienti, all’ambiente, alla comunità locale e via dicendo. Un’impresa si distingue non solo per la qualità dei beni prodotti o dei servizi prestati, ma per il suo comportamento responsabile e impegnato. Questa iniziativa di carattere regionale cui volentieri la nostra Camera aderisce permette di fare emergere modelli da emulare».

La raccolta si rivolge a imprese private, partecipate da enti pubblici, cooperative, imprese sociali e loro consorzi. Possono concorrere le aziende in regola con la legge che abbiano adottato e stiano attuando iniziative volontarie relative a queste categorie: ambiente, lavoro e conciliazione famiglia-lavoro, società, mercato e governo e gestione dell’azienda. Le micro, piccole e medie imprese devono dettagliare attività in almeno due categorie, che salgono a tre ambiti di riferimento per le grandi imprese. Particolare attenzione verrà dedicata quest’anno al tema donne e lavoro, infatti, le imprese femminili che supereranno la selezione riceveranno un riconoscimento speciale da parte dei comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio lombarde.

Il nuovo termine per l’iscrizione è, come detto, il 5 ottobre 2017 alle ore 12. Le candidature possono essere presentate esclusivamente on line con registrazione nell’area riservata del sito www.csr.unioncamerelombardia.it.

Il 28 novembre 2017 tutte le imprese che avranno passato la selezione saranno premiate in una cerimonia pubblica a Palazzo Lombardia nella sede di Regione.

 


Il progetto, le tappe e il successo

mura patrimonio unesco (2)

L’annuncio è arrivato da Cracovia nella mattinata di domenica 9 luglio. L’Unesco ha accolto la candidatura delle mura di Bergamo a Patrimonio dell’Umanità all’interno del progetto “Opere di Difesa Veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra – Stato de Mar”, di cui la città è stata capofila e sede del segretariato per tutto il percorso. Si tratta di una candidatura transnazionale che abbraccia un territorio che si estende per oltre 1.000 chilometri e comprende le fortificazioni veneziane di Bergamo, Peschiera, Palmanova, Sebenico e Zara in Croazia e Cattaro in Montenegro. Con questo riconoscimento il nostro paese resta primo al mondo per numero di siti patrimonio dell’Umanità, 53, incalzato dalla Cina. In Lombardia sale a 11 il totale dei luoghi Unesco.

«Per le Mura di Bergamo – ha dichiarato il sindaco Giorgio Gori – si apre ora una nuova stagione, sotto l’egida dell’Unesco, con un piano di gestione e valorizzazione ben definito e del quale abbiamo già avviato l’attuazione. Abbiamo aggiunto oggi un fondamentale tassello al disegno di promozione e di internazionalizzazione della nostra città: le Mura, che una volta rappresentavano la chiusura e la difesa della comunità, sono oggi il simbolo dell’apertura di Bergamo al mondo».

mura patrimonio unesco (1)

Le tappe della candidatura

Il percorso della candidatura Unesco è durato un decennio, portato avanti da tre amministrazioni di Bergamo e tre sindaci. Ma che ha avuto origine addirittura negli anni Novanta, da un’idea di Gianni Carullo, storico del Comune di Bergamo.

Quell’idea fu raccolta da Francesco Macario nel 2007, allora assessore della Giunta Bruni: prese così avvio il lavoro che portò il progetto ad espandersi inizialmente fino a coinvolgere Cipro, per attestarsi poi al Montenegro.

Undici luoghi per altrettante città, in tre Regioni italiane (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia) e tre diverse nazioni europee (Italia, Croazia e Montenegro): sviluppato per oltre mille chilometri – da Bergamo alle bocche di Cattaro -, il sistema difensivo “alla moderna” della Serenissima Repubblica è il tema del sito culturale seriale transnazionale denominato “Le opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra – Stato de Mar”. Ci sono volute 4.253 ore di lavoro per la stesura del dossier definitivo, decine di iniziative per far conoscere la candidatura.

Bergamo è sempre stata capofila del progetto: nella sala del Consiglio Comunale di Palazzo Frizzoni viene lanciata ufficialmente nel 2010 la candidatura. Per appoggiare la candidatura viene creata l’Associazione Terre di San Marco, con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile la cittadinanza sui temi del progetto.

Dopo anni di esclusione dalla lista dei siti da sottoporre all’Unesco, negli ultimi anni è arrivata l’accelerata: nel 2014 la candidatura viene iscritta nella Tentative list di Italia, Croazia e Montenegro. Nel 2016 l’Italia decide che le “Opere di difesa veneziane” saranno l’unica candidatura italiana dell’anno, quella su cui convergeranno gli sforzi del Ministero e della diplomazia del nostro Paese. Nel 2016 agli uffici Unesco viene consegnato il dossier di candidatura, oltre 1.000 pagine di lavoro realizzato con la collaborazione del Siti di Torino. Nel 2016 parte la valutazione di Icomos sui siti della candidatura.

Sempre nel 2016 viene promosso l’Abbraccio delle Mura, un evento da Guinness dei primati (ne otterrà due e ne detiene ancora uno) per sostenere il progetto coinvolgendo il maggior numero di persone, uno dei requisiti fondamentali richiesti da Unesco.

A maggio 2017 il responso di Icomos, che ammette la candidatura delle opere di difesa veneziane, ma ne riduce i luoghi da 11 a 6: rimangono Bergamo, Peschiera, Palmanova, Zara, Sebenico, Cattaro; grande esclusa Venezia.


Mura patrimonio Unesco, «grande potenzialità per il turismo, da sfruttare al meglio»

Mura Venete

L’inserimento delle Mura Venete nella lista dei 53 luoghi italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco – ottenuto ieri a Cracovia – può portare a Bergamo un enorme ritorno dal punto di vista turistico.

Ascom sottolinea le grandi potenzialità che un marchio di comunicazione mondiale come l’Unesco porta con sé e invita gli operatori del turismo e della ristorazione a diventare sempre più ambasciatori dell’ospitalità e del gusto.

Oscar_Fusini«Le mura sono da sempre nel cuore dei bergamaschi – commenta il direttore Ascom Oscar Fusini – e ora speriamo entrino anche in quello dei turisti in visita alla città. Da strumento di chiusura e difesa, le Mura devono ora aprirsi al mondo. Sono nate per proteggere dalla guerra ed ora, assieme alle altre cinque fortificazioni tesoro dell’umanità Unesco che si estendono dal Montenegro alla Croazia al Nord Italia, devono servire la pace attraverso la cultura e il turismo».

Il nuovo riconoscimento, che inorgoglisce Bergamo, porta con sé enormi potenzialità, ma deve essere comunicato e sfruttato al meglio: «Il nostro nuovo sito Unesco conferma e segna definitivamente un cambio di vocazione, ormai evidente da anni, per la città, da centro manifatturiero a destinazione turistica – continua Fusini -. Sta anche a noi come associazione e agli operatori, impegnati ogni giorno ad accogliere al meglio ai tavoli dei loro ristoranti e hotel turisti e visitatori, comunicare al meglio la bellezza e la storia delle mura, da sempre amate e vissute dagli stessi bergamaschi nel loro tempo libero».


Turismo, Almenno San Bartolomeo è “Bandiera arancione”

Dopo Clusone e Gromo, il Touring Club Italiano ha assegnato oggi la bandiera arancione ad una nuova località in provincia di Bergamo, Almenno San Bartolomeo. Il riconoscimento di qualità turistico-ambientale si inserisce nell’ambito della prima edizione dell’iniziativa “Bandiere arancioni in Valle Imagna”, realizzata dal Tci e dalla Comunità Montana Valle Imagna. Il progetto ha coinvolto la quasi totalità dei comuni della Comunità montana, che si sono messi in gioco e si sono confrontati con il Touring sull’importanza di valorizzare le risorse locali e migliorare i servizi offerti al visitatore, preservando la qualità del territorio e le sue tipicità.

almenno-san-bartolomeo_foto-da-iatCon Almenno San Bartolomeo, sale così a 12 il numero delle Bandiere arancioni in Lombardia. All’imbocco della Valle Imagna, il paese si è distinto per il valore e la varietà degli attrattori storico-culturali, ben fruibili e in buono stato di manutenzione, adeguatamente promossi e valorizzati e per la presenza di un attrattore di grande pregio e interesse, la Rotonda di San Tomè, gioiello del romanico lombardo, una delle rarissime chiese a pianta circolare. Le produzioni artigianali, in particolare quella del legno, sono ben valorizzate, anche attraverso un museo dedicato. Buono è stato giudicato il servizio di informazioni turistiche, con un punto informativo dedicato, ben segnalato ed efficiente.

Tramite l’iniziativa, il Tci ha valutato le candidature dei Comuni valdimagnini partecipanti, alcuni dei quali hanno avuto accesso alla fase successiva di analisi sul campo tramite sopralluogo anonimo da parte degli esperti del Club. Sulla base dell’analisi condotta, 7 Comuni riceveranno nelle prossime settimane un Piano di miglioramento, utile documento di indirizzo redatto ad hoc per ciascuna località che suggerisce le principali linee di sviluppo della qualità turistico-ambientale. «Gli amministratori locali – sottolinea il Tci -, aderendo all’iniziativa, hanno dimostrato di aver colto l’importanza di investire nello sviluppo di un turismo sostenibile di qualità per incrementare la competitività dei territori a beneficio anche dei residenti».

È dal 1998 che il Touring seleziona, certifica e promuove con la Bandiera arancione i borghi (con meno di 15.000 abitanti) eccellenti dell’entroterra. Il riconoscimento è stato pensato dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnato alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno anche offrire al turista un’accoglienza di qualità.


Cavalieri del Lavoro, Mattarella nomina Pierino Persico

pierino persicoC’è il bergamasco Pierino Persico tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha firmato quest’oggi il decreto, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

Nato ad Albino l’8 ottobre del 1947, è dal 1976 alla guida della Persico Spa, oggi conosciuta in tutto il mondo per gli stampi e i prodotti all’avanguardia nei settori automotive, nautico e industriale. Il riconoscimento arriva nel 40esimo dell’attività, nata come modelleria in legno, in un sottoscala ad Albino – come ama ricordare -, e diventata simbolo di innovazione, capacità imprenditoriale ma anche profondo attaccamento al territorio.

Gli altri Cavalieri del Lavoro

  • BEDESCHI Guglielmo – Industria meccanica – Veneto
  • BOSCAINI Sandro – Industria vitivinicola – Veneto
  • BUCCI Massimo – Industria meccanica – Emilia Romagna
  • CANDELA Alberto Armando – Industria cancelleria e belle arti – Lombardia
  • CASELLI Ettore – Servizi finanziari/Credito – Emilia Romagna
  • CESARONI Alvaro – Industria meccanotronica – Marche
  • CLEMENTI Gabriele – Industria elettronica – Toscana
  • COLOMBO Roberto – Industria tessile/abbigliamento – Piemonte
  • COPPO Pierluigi – Industria complementi d’arredo – Lombardia
  • COZZANI Francesca – Industria manufatti in metallo – Liguria
  • DALLARA Giampaolo – Industria automobilistica – Emilia Romanga
  • DI AMATO Fabrizio – Servizi di ingegneria – Lazio
  • FARINA Maria Bianca – Servizi finanziari/assicurazioni – Lazio
  • FAZIOLI Paolo – Artigianato/fabbrica di pianoforti – Friuli Venezia Giulia
  • MARENZI Claudio – Industria tessile/abbigliamento – Piemonte
  • MOLTENI Carlo – Industria arredamento – Lombardia
  • MONTIPO’ Fulvio – Industria meccanica – Emilia Romagna
  • MOSCHINI Massimo – Industria metallurgica – Campania
  • NOCENTINI Paolo – Industria spedizioni/logistica – Toscana
  • PATANE’ Luca Pietro Guido – Industria turismo – Lombardia
  • PEYRANI Alberto – Industria elettromeccanica – Piemonte
  • PINO Nicola Giorgio – Attrezzature da trasporto – Campania
  • TABACCHI Ermenegildo Dino – Industria occhialeria e ottica – Veneto
  • VILLA Daniela – Industria chimica/cosmetica – Lombardia

Il discorso di Pierino Persico all’assemblea di Confindustria Bergamo del 2014 ospitata nello stabilimento della Persico 

L’intervista a sua moglie Isa Colombi, l’altra metà dell’impresa


Yogurt artigianali, due prodotti da assaggiare a Bergamo

Anche per lo yogurt siete alla ricerca del gusto artigianale? A selezionare i migliori ci ha pensato la sesta edizione del concorso nazionale Agri Yogurt, riservato ad aziende agricole, caseifici sociali e produttori artigianali, organizzato nell’ambito delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona. In lizza 50 aziende provenienti da 32 province e 16 regioni d’Italia, che hanno sottoposto alla commissione d’assaggio, composta da 17 giudici, 38 campioni di yogurt da latte vaccino e 12 di capra. Di questi, 17 yogurt vaccini e 6 caprini si sono aggiudicati la qualifica di “ottimo”. Tra loro anche quelli di due produttori bergamaschi, entrambi classificati al quarto posto. Nello yogurt vaccino l’azienda agricola Lanzeni Giuseppe di Caravaggio, in quello di capra la Cascina Aurelia di Bariano, condotta da due giovani imprenditrici, che oltre a formaggi e yogurt producono con il latte delle proprie caprette gelati e cosmetici.

Le classifiche

Latte vaccino

1- Casati Mario, Daniele e Riccardo soc. ag. (LC)
2- Gocce di Memoria latte az. agr. La Taiata (SO)
3- Leccolatte scarl (LC)
4- Cosi Manuel Fattoria Antica Rendena (TN)
4- Lanzeni Giuseppe (BG)
6- Vitali Ottavio (BS)
7- Pievetta di Fellegara soc. agr. (PC)
8- Az. agr. Zipo di Pozzi Marco (MI)
8- La Campagnola di Destrotti (VR)
10- Caseificio Deidda di Marco Deidda (CA)
10- Angolo di Paradiso di Di Mulo (FM)
12- Oggero Gianpiero (TO)
13- Fenilazzo di Cavaliere A. (BS)
13- Affinito Anna (PZ)
15- Domenicantonio Gaspare (TE)
16- Ferrari Gino e Riccardo (CO)
17- Casalicchio az. Agr. D’Avanti (CB)
17- Fucci Giacomo (RA)

Latte caprino

1- Fattoria il 2° altopiano di La Barbara (TR)
2- Argei le fattorie Renova soc. agr. (CA)
3- Le Capre della Selva Romanesca (MO)
4- Cascina Aurelia di Colzani Gabriele (BG)
4- Mont Blanc soc. agr. di Zerga Edy (AO)
4- Cipolat Padiel Massimo (PN)

 


Legambiente, bandiera verde in Val Brembana. Nera per Bossico e Rovetta

Sulle montagne lombarde, l’unica bandiera verde per il 2015 sventola per il polo culturale Mercatorum e Priula – “Vie di Migranti, Artisti, dei Tasso e di Arlecchino”, mentre le bandiere nere sono ben tre: ai Comuni di Bossico e Rovetta (Bg), al Comune di Valvestino (Bs) e una condivisa tra Lombardia e Trentino e Alto Adige/ Südtirol per la proposta di scissione e declassamento del Parco dello Stelvio.

Sono questi i vessilli che oggi Legambiente ha consegnato in occasione della partenza della Carovana delle Alpi, la campagna annuale sullo stato di salute dell’arco alpino, che anche quest’anno torna a segnalare le situazioni più virtuose, assegnando le Bandiere Verdi, e le realtà peggiori, quelle che mettono in campo le scelte più impattanti, che aumentano il consumo di suolo, che incidono pesantemente sulla qualità ambientale e sociale della vita in montagna, e che si fregiano quindi delle Bandiere Nere.

«Il dossier di Carovana delle Alpi 2015 mostra un panorama a luci ed ombre. Certamente continuare a investire in nuove colate di cemento e in altre grandi infrastrutture stradali per aumentare l’attrattività turistica corrisponde ad una ipotesi di sviluppo obsoleta, anzi decisamente sorpassata – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – Non è sfregiando ulteriormente il territorio che potremo rispondere alla attuale crisi economica, bensì con una visione più ampia e lungimirante dello sviluppo imprenditoriale montano, con una strategia basata sulla valorizzazione della natura e sul protagonismo delle comunità locali, capaci di creare connessioni tra arte, cultura, tradizioni, ambiente ed enogastronomia. Al contrario, applicare il modello consumistico di pianura alle località di montagna può essere doppiamente stupido, perché si perde la specificità su cui sviluppare il rilancio, e soprattutto perché si impedisce alla montagna di fare il suo mestiere di prevenzione rispetto alla sicurezza della pianura (dissesto in primis), per cui il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo rappresentano un pessimo affare. Il rilancio della montagna può avvenire con successo grazie all’adozione delle giuste politiche di tutela e all’introduzione delle più moderne tecnologie, come avviene da qualche anno nel settore delle energie rinnovabili, settore nel quale le comunità montane spiccano per efficienza e qualità».

Legambiente assegna una bandiera verde al polo culturale Mercatorum e Priula – “Vie di Migranti, Artisti, dei Tasso e di Arlecchino”, per aver avviato un percorso sovracomunale (che vede alleati San Giovanni Bianco, Camerata Cornello e Dossena dall’inizio di quest’anno) di tutela delle specificità territoriale con la capacità di proiettare queste peculiarità locali in un orizzonte europeo.

Tre le bandiere nere lombarde assegnate quest’anno. Ai Comuni di Bossico e Rovetta, per non avere contrastato in nessun modo il transito abusivo e invasivo dei mezzi motorizzati sui sentieri e le strade agro-silvo-pastorali (VASP) ed avere autorizzato manifestazioni motoristiche che hanno interessato prati e boschi.

Un’altra bandiera nera è assegnata al Comune di Valvestino (Bs), per voler realizzare un’opera inutile, del costo di circa 33 milioni di euro, ad altissimo impatto ambientale e priva di una seria analisi dei costi-benefici del tunnel che dovrebbe unire il sud-ovest del Trentino con la Valvestino.

Chiude la lista il riconoscimento che unisce in negativo Lombardia, Trentino e Alto Adige/ Südtirol – e che, caso eccezionale, rappresenta un bis – per la proposta e l’avallo di un processo di scissione e declassamento del più grande Parco Nazionale delle Alpi e che va quindi al governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e al presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi.

«Le Alpi rappresentano uno scrigno di bellezze e valori incomparabili – dichiara Lorenzo Baio, coordinatore lombardo della Carovana delle Alpi -. Ma anche un territorio fragile, perché difficile, faticoso e legato ai dinamismi della natura. Per questo diventa importante valorizzarlo nel rispetto degli equilibri secolari e secondo logiche di accoglienza e sostenibilità. Purtroppo la montagna è sempre più territorio di frontiera di speculazioni edilizie e ambientazione di forme di divertimento poco rispettose della natura circostante. Noi crediamo sia possibile la multifunzionalità dell’ambiente montano, ma solo laddove ci sono regole precise e rispetto di queste regole».

 


Angelo Carrara cavaliere al merito della Repubblica

angelo_carrara.jpgIl prossimo 2 giugno, in piazza Vecchia, in occasione del 69° anniversario della Fondazione della Repubblica, il presidente di Confartigianato Bergamo Angelo Carrara sarà insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, conferita dal Capo dello Stato ai cittadini distintisi nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari.

Consiglieri, membri di giunta, direttore e tutto il personale dell’Associazione di via Torretta hanno espresso a Carrara le più vive congratulazioni per il riconoscimento