CiboVicino, a Nembro la spesa senza imballaggi di plastica

Torna la nuova edizione di CiboVicino, la manifestazione dedicata al consumo consapevole. Appuntamento a Nembro sabato 14 settembre per una giornata finalizzata a creare consapevolezza nel consumatore, facendo incontrare la passione e il lavoro dei piccoli produttori delle valli e della pianura bergamasca, nonché dei fornitori storici dei gruppi Gas del nostro territorio, e il bisogno dei consumatori di essere nella condizione di scegliere i prodotti che ritengono più compatibili con il proprio stile di vita e con l’ambiente.
Nata all’interno del Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) di Nembro e ora promossa dalla Cooperativa Gherim che, con la collaborazione del Comune di Nembro, dopo l’esito straordinario delle precedenti edizioni, la manifestazione approda alla nona edizione.
Il tema conduttore dell’edizione 2019 sarà Plastic-Free, ovvero la spesa senza imballaggi di plastica. Per tutto il giorno in Piazza della Libertà pazio fieristico e bancarella del riciclo per lo scambio o il dono di oggetti ancora utili e in buone condizioni d’uso.

Al mattino dimostrazioni di autoproduzioni casalinghe ( detersivi e detergenti) con Linda Maggiori, giornalista e scrittrice, mentre al pomeriggio- laboratorio “Pizza” con sig. Giordano della pizzeria Marechiaro di Bergamo, laboratori del Gusto, in collaborazione con Slow Food  – Valli Orobiche, laboratorio interattivo per bambini “ Che festa?” a cura di GAS Nembro e animazione per bambini con gioco a tema a cura di Greenpeace.
Nella stessa giornata una tenda in piazza sarà adibita a spazio di approfondimento, nel quale affronteremo il tema della Plastic-free = la spesa senza imballaggi di plastica.
Inoltre durante la Fiera saranno proposte degustazioni promozionali dei prodotti esposti, di cui è ammessa la vendita, e pranzo solidale presso la Bottega Cooperativa Gherim.

 

 


Funghi dai fondi di caffè, un kit per produrli in casa

FungoBox_kit-fai-da-te-02Altro che basilico, timo e salvia. La cucina si può arricchire anche di funghi fai da te grazie al progetto dell’impresa sociale Upcycle Italia, che ha realizzato un kit che permette di coltivare in casa funghi buoni e sostenibili partendo dai fondi di caffè esausti.

Si chiama Fungo Box ed è un emblema di quell’economia circolare secondo la quale ogni innovazione e produzione deve essere pensata sempre all’interno di un ecosistema in cui gli scarti diventano risorse.

Tutto è iniziato da un cestino che per sei mesi ha raccolto i fondi esausti di migliaia di caffè preparati nel bar Lavazza del Padiglione Italia di Expo: 1.500 kg di fondi di caffè esausti sono stati recuperati da Amsa, portati in Cascina Flora, nel comune milanese di Locate Triulzi, e trasformati dai ragazzi di Upcycle Italia in fertile terriccio, producendo 150 kg di funghi.

Il progetto è stato raccontato all’interno del Sustainability Hub di Lavazza e Novamont presso Cascina Cuccagna, a Milano, riscuotendo un grande interesse di pubblico e stampa e nuovamente alla fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili “Fa’ la cosa giusta”.

Ma come funziona il kit? Una volta aperta la busta sottovuoto contenente il composto di caffè, cellulosa e micelio, basta riporla nuovamente nella confezione in cartone riciclato e inciderla lungo le linee tratteggiate. Si fa riposare Fungo Box una notte in frigorifero, poi lo si annaffia e si aspetta. Dopo circa 2 settimane i primi funghi fatti in casa saranno pronti per essere colti e mangiati.

«Il nostro scopo è quello di aiutare le città e gli individui a coltivare, vivere, pensare in modo più sostenibile e… circolare – spiegano gli ideatori -. Per questo, abbiamo individuato nella polvere di caffè usato un rifiuto molto interessante in quanto particolarmente ricco (contiene ancora il 99,8% dei componenti nutritivi del caffè) e perché l’altissima temperatura dell’acqua delle macchinette lo ha sterilizzato e reso “pulito”. Ogni giorno recuperiamo il caffè usato e lo trasformiamo in terreno di coltura. Abbiamo poi selezionato diverse tipologie di funghi commestibili in grado di crescere su una base di caffè esausto, tra questi i famosi funghi Ostrica, o Pleurotus, che noi commercializziamo sotto forma di kit: Fungo Box. Dopo la produzione e il raccolto dei funghi, il terriccio ciò che resta diventa un eccellente ammendante per il terreno e quindi una nuova risorsa per rigenerare il suolo dell’agricoltura peri-urbana».

I funghi in box sarebbero anche di una qualità migliore rispetto a quelli coltivati secondo metodologie standard ed hanno già strizzato l’occhio a chef e foodblogger.


Non buttate i tappi di plastica, diventeranno un’opera collettiva

mandalaÈ ufficialmente aperta la caccia a tappi di plastica per creare a Bergamo un grande waste mandala, un colorato disegno ispirato alla tradizione buddista (che vede nelle intricate geometrie una rappresentazione della formazione del cosmo ed un percorso spirituale per chi lo realizza) fatto con materiale di recupero.

Succede per l’edizione 2015 di “Bergamo di tutti. Per una città più pulita e più bella!” promossa da Cesvi e dal Comune di Bergamo in collaborazione con Aprica, nella cornice della SERR – Settimana Europea Per la Riduzione dei Rifiuti (dal 21 al 29 novembre).

L’invito è a non buttare i tappi di plastica, ma a conservali e portali domenica 22 novembre al Quadriportico del Sentierone, partecipando alla realizzazione della grande opera collettiva. Conclusa la creazione del mandala, i tappi saranno consegnati ad Aipd – Associazione Italiana Persone Down e a Spazio Autismo, enti che trovano da sempre nella raccolta dei tappi un canale di sostegno per le proprie attività.

Il programma della giornata

14.30: raccolta dei tappi di plastica
15.00-17.00: creazione partecipata del waste mandala
17.00: consegna dei tappi raccolti alle associazioni e lancio di “Bergamo di tutti 2015-2016”