Slot machine, definite le sanzioni per i locali

slotmachineLa lotta alla ludopatia in Lombardia può contare ora anche sulle sanzioni ai gestori che non rispettano il “Regolamento per l’accesso alle aree e ai locali per il gioco d’azzardo lecito” definito dalla legge regionale in materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico.

Il dispositivo, proposto dall’assessore Mauro Parolini (Commercio, Turismo e Terziario) di concerto con l’assessore Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo), è stato approvato dalla Giunta e sarà trasmesso al Consiglio regionale per il parere della Commissione competente prima dell’approvazione definitiva.

«Con l’introduzione delle sanzioni si completa oggi – ha spiegato Parolini – l’ampio quadro normativo che abbiamo implementato con l’obiettivo di responsabilizzare i gestori, rendere consapevoli i giocatori e tutelare i minori».

Queste le sanzioni amministrative previste

  • da 1.500 a 5.000 euro

per la violazione degli articoli che prevedono l’individuazione negli esercizi di un’unica area dedicata all’installazione degli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito e il divieto d’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito all’esterno dei locali

  • da 1.000 a 3.000 euro

per la violazione dell’articolo che vieta l’oscuramento delle finestre e dispone l’istallazione degli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in posizione frontale l’uno rispetto all’altro

  • da 500 a 1.500 euro

per la violazione degli articoli che obbligano i gestori a consentire l’accesso agli operatori sociali e sociosanitari dei servizi ambulatoriali accreditati per le dipendenze, nonché ad altre figure professionali esistenti, debitamente autorizzate dalle Asl, al fine di fornire informazioni preventive e di offrire un sostegno di prossimità ai giocatori con possibile patologia del gioco d’azzardo, nonché
a invitare i giocatori ad effettuare il test di verifica per una rapida valutazione del rischio di dipendenza

  • da 500 a 2.000 euro

per la violazione dell’obbligo di esporre all’interno dei locali il decalogo delle azioni sul gioco sicuro e responsabile

I controlli

Le attività di vigilanza, accertamento e contestazione delle violazioni, nonché l’applicazione delle relative sanzioni, sono in capo alla Polizia locale


Le opposizioni: «Maroni si deve dimettere»

L’arresto del vicepresidente della Regione avviene nel giorno in cui la Lombardia organizza la “Giornata della Trasparenza”, con un forum e l’apertura al pubblico di Palazzo Pirelli, con lo scopo di «presentare un approccio alla Pubblica amministrazione, improntato ai principi di trasparenza, integrità e legalità».

Ed è proprio da qui che i rappresentanti delle opposizioni commentano il fatto e chiedono al presidente Maroni di farsi da parte. «Meglio di così la Lombardia non poteva festeggiare la giornata della trasparenza: il vicepresidente Mantovani è stato arrestato, Maroni andrà a processo e, al momento risulterebbe l’Assessore al bilancio Massimo Garavaglia, braccio destro del governatore – afferma il bergamasco Dario Violi capogruppo del M5S Lombardia -. Stiamo predisponendo una mozione di sfiducia nei confronti di Maroni che si deve dimettere immediatamente. Ci auguriamo che il Consiglio regionale faccia un atto di orgoglio e che converga sulla nostra richiesta». «L’arresto di oggi è la prova provata – aggiunge – che tante denunce che abbiamo sollevato negli ultimi anni sono fondate e che Maroni non è mai stato in grado di allontanare le lobby di affaristi e corruttori dalla cassaforte dei lombardi. È necessario tornare al voto subito e Maroni e i suoi assessori devono tornarsene a casa a cercarsi un lavoro per la prima volta nella loro vita».

«Non possiamo non notare che oggi abbiamo un presidente che a breve dovrà presentarsi davanti ai giudici e un vicepresidente agli arresti» rileva il capogruppo del Pd al Pirellone Enrico Brambilla. «La Giornata della Trasparenza non si può risolvere in un incontro formale ma bisogna aprire una riflessione su cosa sta accadendo nella maggioranza e se si può andare avanti». Oggi, spiega il capogruppo Pd, «non c’è Consiglio ma è opportuna una tempestiva conferenza dei presidenti dei gruppi e una discussione in aula martedì prossimo. Sono due passaggi necessari».


Corruzione e turbativa d’asta, arrestato il vicepresidente della Regione Mantovani

mario mantovani 2Arrestato questa mattina il vice presidente della Regione Lombardia ed ex assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani, il suo collaboratore (e dipendente del Pirellone) Giacomo Di Capua, oltre a un ingegnere del provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria, Angelo Bianchi. Le accuse per i tre sono: abuso di ufficio, turbativa d’asta, corruzione e concussione per appalti nella sanità in Lombardia.

L’inchiesta, denominata “operazione entourage”, è stata coordinata dal Pm Polizzi e conta altri 9 indagati, fra cui l’assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia, braccio destro del governatore Roberto Maroni. L’arresto di Mantovani è stato eseguito stamane all’alba ad Arconate, in provincia di Milano, dove il politico risiede.


Web, e-bike sharing e giovani artisti: le mosse del Lago d’Iseo per il salto di qualità

L'Assessore Parolini e il Sindaco Guizzetti firmano la lettera d’intenti per la realizzazione del progetto unitario di promozione turistica del lago d'Iseo da 300mila euro

Dopo anni di impegno, iniziative e buoni propositi da parte delle amministrazioni lacustri il turismo del Lago d’Iseo sembrerebbe pronto a fare il tanto auspicato salto di qualità. La Regione Lombardia e il Comune di Lovere, in qualità di capofila, hanno firmato alla Sede territoriale di Regione Lombardia a Brescia una lettera di intenti per la realizzazione del progetto di valorizzazione e promozione turistica del Sebino, che coinvolge il ‘G16’ del Lago d’Iseo, l’aggregazione formata dai Comuni della sponda bergamasca e bresciana.

La Regione mette a disposizione 300.000 euro per migliorare l’accoglienza, rendere più efficace la promozione, soprattutto sul web, accrescere le performance di incoming e valorizzare questa rinnovata forma operativa di unità in grado di favorire l’aggregazione tra le realtà locali pubbliche e private.

«Oltre ai contenuti di questo progetto, che produrranno ricadute positive sull’intera filiera del turismo e sull’economia locale di quest’area – afferma Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario – presentiamo un risultato ancora più importante: l’unità delle due sponde del Lago d’Iseo in un piano di promozione armonico e innovativo. La frammentazione ha infatti indebolito nel tempo l’efficacia della promozione: solo insieme si riescono a cogliere le grandi opportunità che sta offrendo un settore in costante crescita come quello del turismo».

Negli ultimi anni Regione Lombardia ha impiegato ingenti risorse e assunto un ruolo da protagonista nel guidare il passaggio dal passato industriale allo sviluppo della vocazione turistica di quest’area. Sono stati investiti più di 15 milioni di euro in attività di promozione, interventi di infrastrutturazione, viabilità e riqualificazione del territorio. Inoltre sono stati finanziati i Distretti dell’Attrattività in occasione di Expo e i lavori per il completamento degli itinerari ciclo-pedonali sulla sponda orientale del lago, molto importati per lo sviluppo del cicloturismo, con un impegno economico di 900.000 euro. «Ora – afferma Paolini – siamo finalmente tutti orientati in un’unica direzione per consolidare questo sforzo e compiere quel salto di qualità che il turismo “Made in Sebino” merita».

L’annuncio dell’istallazione di Christo prevista per l’inizio estate prossima ha contribuito ad accelerare tutti i processi avviati per cogliere al meglio le opportunità offerte da questa performance. L’opera del famoso artista bulgaro proietterà infatti il Lago d’Iseo nel mondo e per quindici giorni questi luoghi potranno godere della stessa ribalta globale che hanno avuto altri siti che hanno accolto le sue istallazioni, come il Reichstag di Berlino, il Pont Neuf di Parigi o il Central Park di New York. «L’evento – spiega l’assessore regionale – ha inoltre ispirato un’attività complementare contenuta nel programma e denominata Young Artists Factory, che ha l’obiettivo di fondere arte e paesaggio e di fare dei Comuni del Lago d’Iseo coinvolti in una vera e propria vetrina di arte e creatività contemporanea per giovani artisti».

Soddisfatto il sindaco del Comune di Lovere e capofila del G16 Giovanni Guizzetti: «La firma della lettera d’intenti relativa al progetto di eccellenza “Valorizzazione turistica dei grandi laghi lombardi” – dice – rappresenta il coronamento di un percorso avviato con l’assessorato regionale al Turismo lo scorso novembre e il punto di partenza per nuovi progetti che potranno essere sviluppati anche grazie alla nuova legge regionale sul turismo. Un percorso che, in questi mesi, ha portato i sedici Comuni rivieraschi del Sebino e le province di Bergamo e Brescia ad elaborare per la prima volta un progetto condiviso di promozione e valorizzazione turistica integrata del lago d’Iseo. Saranno realizzate azioni finalizzate a caratterizzare il Sebino come un unicum dal punto di vista paesaggistico-naturalistico e storico-culturale e ad attivare un servizio sperimentale di mobilità sostenibile su tutto il lago – spiega Guizzetti – e una parte importante delle risorse sarà destinata all’avvio di un’innovativa campagna di promozione e veicolazione dell’immagine turistica del Sebino sui social e sul web, alla valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, all’implementazione della rete d’informazione turistica del lago e alla realizzazione di attività ed eventi che lo promuovano quale “factory” per giovani artisti».

Progetto di valorizzazione del Lago d’Iseo

Il progetto di Valorizzazione del Lago d’Iseo è promosso in collaborazione con il Comune di Lovere, capofila di 16 Comuni della sponda bergamasca e bresciana del Lago d’Iseo (Lovere, Costa Volpino, Castro, Riva di Solto, Solto Collina, Tavernola Bergamasca, Parzanica, Predore, Sarnico, Pisogne, Marone, Sale Marasino, Sulzano, Iseo, Paratico e Monte Isola) che unitamente alle Province di Bergamo e Brescia hanno condiviso la necessità di una promozione turistica coordinata di quest’area turistica.

Le azioni
  • Caratterizzazione turistica del territorio del Lago d’Iseo come un unicum dal punto di vista sia paesaggistico-naturalistico che storico-culturale (realizzazione e istallazione nei sedici Comuni di totem informativi).
  • Servizio sperimentale di e-bike sharing.
  • @lagodiseo – comunicazione innovativa (realizzazione blog emozionale #lagodiseo, apertura e gestione profili social, social wall, photowalk, organizzazione contest fotografico su Instagram e blogtour, realizzazione e stampa brochure bilingue di promozione turistica unitaria del lago d’Iseo e implementazione dei portali www.iseolake.info e www.balneazionelagoiseo.it e sistema di co-marketing IAT.
  • Percorsi di valorizzazione del patrimonio artistico del Sebino e Young Artists Factory (per valorizzare il Lago utilizzando i suoi luoghi come vetrina di arte e creatività contemporanea).
  • Potenziamento della rete di informazione turistica del lago d’Iseo. Formazione attraverso attività di confronto per il personale degli I.A.T., degli info point e degli uffici turistici del lago d’Iseo.
  • Installazione e manutenzione dei touch screen con informazioni e contenuti multilingue


Dote scuola, finita l’attesa. «Voucher a disposizione»

libri scolastici - libreria

I voucher per l’acquisto di libri e dotazioni tecnologiche sono in distribuzione dal 25 al 29 settembre presso tutti i comuni della Lombardia, con l’eccezione di Lecco, Sondrio e Milano. Nelle province montane di Lecco e Sondrio la distribuzione sarà infatti completata entro il 2 ottobre, mentre a Milano parte dal 30 settembre e potranno essere ritirati nel punto segnalato nell’sms inviato agli aventi diritto.

Per le province digitalizzate di Monza e Mantova gli importi sono stati caricati sulle CRS e sono in partenza gli sms di avviso.

Si è così sbloccata una situazione che aveva messo in difficoltà le famiglie – che non hanno potuto contare sui contributi per acquistare il materiale didattico in tempo per l’avvio dell’anno scolastico -, e le stesse attività commerciali, in balia delle incertezze del sistema.

«Questo ritardo rispetto ai tempi normali – afferma Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia – è dovuto alla proroga del termine per la presentazione delle domande insistentemente chiesta dalle stesse famiglie a causa delle difficoltà riscontrate nel rilascio della certificazione Isee, in seguito alla nuova normativa che è stata introdotta in materia. Una proroga molto utile, in quanto ha permesso a 37.000 studenti in più di beneficiare del voucher, il 40% delle oltre 92.000 domande complessive pervenute in Regione».

E le richieste di assistenza e chiarimenti hanno fatto il resto. «Sono – prosegue Aprea – oltre 14.000 le email arrivate agli uffici regionali oltre alle innumerevoli telefonate per l’assistenza nella compilazione. A tutte è stato sempre risposto in modo da favorire il massimo accesso al beneficio economico». Inoltre nella fase istruttoria si sono rivelate spesso inesattezze, anche su dati essenziali come quello del codice fiscale: cosa che ha richiesto interventi manuali per la correzione o l’integrazione della domanda. Anche le autocertificazioni sono state verificate, accogliendo persino le richieste di modifiche giunte dopo la scadenza del termine proprio nell’ottica di favorire le famiglie nell’esercizio del diritto allo studio dei figli, evidenzia la nota dell’assessore.

«Gli uffici regionali – spiega – hanno concluso una pesante fase istruttoria in soli trenta giorni, quando, negli anni precedenti, ce ne volevano una novantina. Oltre a tutto la verifica è stata effettuata nel periodo che coincide con le ferie estive. Dal 7 settembre un numero elevatissimo di voucher è stato stampato e distribuito in modo capillare su tutta la Lombardia».

La validità dei buoni è stata prorogata al 30 settembre 2016 per «consentire alle famiglie di utilizzare eventuali buoni residui sino all’inizio del prossimo anno scolastico».

Oltre ai libri di testo, possono essere acquistati anche dizionari, libri di letteratura consigliati dalle scuole e strumenti tecnologici di vari tipo come PC, tablet, ebook, software, calcolatrici, strumenti per il disegno tecnico e artistico. Restano esclusi i soli prodotti di consumo (penne, matite, diari, quaderni, cartelle).

«La Dote Scuola – conclude l’assessore Aprea – è nella nostra Regione una modalità ormai consolidata per sostenere il diritto allo studio. Molti operatori commerciali, dalle grandi catene ai singoli negozi, hanno stipulato accordi con le famiglie, con diverse modalità operative, per anticipare la fornitura di libri e dotazioni in attesa dei voucher».


Politiche giovanili, a Bergamo finanziati tre progetti

giovaniIl 70 % dei Comuni lombardi ha partecipato al bando per i Piani territoriali delle Politiche giovanili e il 40% ha ottenuto un finanziamento. Numeri che permettono di andare a coinvolgere oltre 1.200.000 giovani lombardi.

Il bando mette complessivamente a disposizione dei Comuni 2.200.000 euro. Per la Provincia di Bergamo sono stati finanziati con circa 270mila euro tre progetti presentati dai Comuni di Bergamo, Albino e Seriate che coprono Bergamo e gli ambiti territoriali della Valle Seriana, di Seriate e di Grumello del Monte.

Di «riscontro favorevole» ha parlato Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani, commentando la pubblicazione della graduatoria sul Bollettino ufficiale della Regione. «La Regione – ha sottolineato l’assessore – da sempre ha messo al centro dell’attenzione i giovani, sapendo che, investendo su di loro, si investe sul futuro della nostra società. Per il secondo anno passiamo dalle parole ai fatti».

«Il provvedimento – ha aggiunto Rossi – ha l’obiettivo di cofinanziare l’attuazione di politiche territoriali a favore dei giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni, beneficiari di interventi diretti, proposti e attuati da Reti locali (Comuni in forma singola o associata con attori del privato sociale). Siamo riusciti a coinvolgere la gran parte dei Comuni e delle associazioni presenti sul territorio e la quasi totalità delle Province. Fare rete è importante e porta a risultati straordinari che ci hanno permesso di consolidare politiche di stimolo all’autonomia e alla competitività dei giovani».


Sanità, ecco cosa cambia. A settembre il Papa Giovanni potrebbe tornare azienda ospedaliera

consiglio regione lombardiaIl Consiglio della Regione Lombardia ha approvato nella seduta del 5 agosto 2015 la riforma del sistema sociosanitorio. Il progetto di legge “Evoluzione del sistema socio sanitario lombardo” prevede l’integrazione delle strutture della sanità con quelle del sociale, sia a livello centrale (Regione) che a livello territoriale. Questo, come è stato spiegato dai relatori Fabio Rizzi e Angelo Capelli, «per adeguare il sistema lombardo alle nuove complessità emergenti come l’allungamento dell’aspettativa di vita e l’aumento della cronicità». Entro fine anno la riforma sarà completata con un secondo progetto di legge (che è già in Commissione) che interverrà in particolare su prevenzione, salute mentale, malattie rare, veterinaria e rapporti con le Università.

Ecco le principali novità

ATS (Agenzie di tutela della salute)

Le nuove Agenzie avranno funzioni di gestione, programmazione e controllo, oltre che di supervisione sulla continuità delle cure ai malati cronici e gravi. Spetteranno loro l’accreditamento delle strutture sanitarie e socio sanitarie, la negoziazione e l’acquisto delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie. Ne vengono istituite 8 e sostituiscono le attuali 15 ASL: nascono pertanto le ATS Insubria (Varese e Como), Brianza (Monza e Lecco), Bergamo, Brescia, Pavia, Val Padana (Cremona e Mantova), Città Metropolitana (Milano e Lodi) e quella della Montagna (Sondrio, Valtellina e Valcamonica).

ASST (Aziende socio sanitarie territoriali)

La legge ne disegna 27: rispetto al documento approvato in Commissione Sanità, vengono aggiunte cinque nuove aziende socio sanitarie territoriali, Niguarda e Gaetano Pini a Milano, Spedali Civili a Brescia, Papa Giovanni XXIII a Bergamo e Crema. Alle ASST spetterà il compito di erogare le prestazioni sanitarie e socio sanitarie: dovranno garantire le prestazioni e le cure territoriali in sinergia con gli ospedali che confluiranno nelle Aziende stesse. L’obiettivo è così quello di passare dalla cura del paziente al “prendersi cura” con continuità del paziente, anche a domicilio. Ogni ASST avrà un direttore generale unico, ma al proprio interno sarà suddivisa in due strutture tra loro distinte che avranno gestione e bilanci separati: il Polo ospedaliero affidato a un direttore sanitario e la Rete territoriale affidata a un direttore sociosanitario. La Regione potrà comunque istituire nuove aziende ospedaliere, secondo i requisiti previsti dalla normativa nazionale vigente.

Clausola

Tra le norme transitorie della legge, è prevista una clausola che consente alla Giunta regionale, entro il 30 settembre di quest’anno, di apportare modifiche allo schema territoriale di ATS e ASST approvato oggi, a condizione che le stesse modifiche vengano approvate anche dalla Commissione regionale “Sanità e assistenza”. La Regione potrà istituire nuove aziende ospedaliere, secondo i requisiti previsti dalla normativa vigente.

Agenzia di Controllo

La riforma prevede la nascita di una Agenzia di vigilanza e controllo sull’offerta e l’erogazione delle prestazioni e delle cure sanitarie e sociosanitarie e per prevenire eventuali, possibili criticità, che dovrà in ogni caso fungere da collegamento funzionale con le singole ATS. L’Agenzia sarà costituita da un direttore nominato dal Presidente della Giunta regionale e da un Comitato di Direzione composto da 3 persone nominate su indicazione della Conferenza dei gruppi regionali di minoranza o estratte a sorte tra 10 nominativi, sempre di indicazione dei gruppi di minoranza. Sarà compito dell’Agenzia rendere pubblici i dati inerenti le attività di vigilanza e di controllo svolte.

Ticket sanitari

Viene introdotta una rimodulazione progressiva dei ticket sanitari in funzione del reddito, sollecitata in particolare dai gruppi di minoranza e già recepita nell’assestamento di bilancio approvato a fine luglio.

Conferenza dei Sindaci

Comprende i Sindaci dei Comuni inseriti in una ATS e interviene esprimendo pareri e contributi in tema di programmazione e di pianificazione sociosanitaria.

Polo pediatrico

La legge istituisce un unico, grande polo pediatrico milanese. Il nuovo “Ospedale del Bambino” nasce a Milano dall’accorpamento di Buzzi, Sacco, Fatebenefratelli e Macedonio Melloni.

Assessorato regionale unico al Welfare

Nel rispetto della legge Bassanini e delle facoltà in capo al Presidente della Giunta regionale, viene istituito l’Assessorato regionale unico al Welfare che comprende i precedenti assessorati alla Salute e alla Famiglia e Solidarietà sociale: saranno scorporate le deleghe al Volontariato e alle Pari opportunità.

Stabilizzazione precari

Nel testo della riforma si indica esplicitamente che, nella definizione dei nuovi contratti per le figure e gli operatori sanitari e sociosanitari lombardi, dovranno essere privilegiate forme che favoriscono la stabilità e la continuità del rapporto di lavoro.

Funzioni non tariffabili e “legge Daccò”

Viene eliminata la “legge Daccò” e nel nuovo testo si creano le condizioni per una drastica riduzione delle funzioni non tariffabili, con l’introduzione di nuovi criteri che rendono la non tariffabilità una eccezione sempre più limitata.

“Short list” nomine direttori generali

All’interno dell’elenco delle figure idonee, un apposito Comitato selezionerà un numero ristretto di profili pari a tre volte il numero complessivo delle persone da nominare, all’interno del quale verrà effettuata la scelta.

Odontoiatria

La legge individua inoltre una sezione specifica per il potenziamento delle cure odontoiatriche, che si concretizzerà nel 2016 con il reperimento delle risorse economiche necessarie: oggi si stima che il 65% dei lombardi non va dal dentista, pur avendone necessità, a causa dei costi elevati delle cure.

Formazione

Nella riforma viene introdotto un nuovo capitolo appositamente dedicato all’istituzione presso Eupolis di percorsi formativi specifici destinati alle nuove figure professionali previste e introdotte dalla legge.

Prevenzione

Altri due articoli della legge sono dedicati al potenziamento della prevenzione, e nello specifico adeguano il piano regionale della prevenzione alle nuove normative nazionali e definiscono meglio il ruolo dell’Osservatorio epidemiologico regionale adeguandone compiti e funzioni.

Viene incentivata, anche attraverso una sostanziale semplificazione procedurale, la prenotazione online di visite ed esami, e viene incrementato di 40 unità il numero delle borse di studio destinate agli specializzandi lombardi.

Costi e benefici

Regione Lombardia prevede di recuperare, con la riforma a regime, circa 300 milioni di euro, risorse che saranno poi reinvestite nel sistema sanitario a vantaggio degli stessi cittadini lombardi, in particolare per ridurre i ticket sanitari, le liste d’attesa e le rette delle Residenza sanitarie per Anziani (RSA).


Piccoli Comuni, 7 milioni per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, una delibera che destina 7 milioni di euro per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà di piccoli Comuni sotto i mille abitanti, Unioni di Comuni, Comuni derivanti da fusione e Comunità montane, circa 350 in tutta Lombardia.

La manovra, destinata agli Enti locali, si inserisce nelle linee guida individuate dal Pear (Programma Energetico Ambientale Regionale), che prevede investimenti per 225 milioni di euro complessivi entro la fine del 2020.

I 7 milioni di spesa trovano copertura in diversi capitoli del Por Fers 2014-2020, che prevede misure specifiche per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio di proprietà degli Enti Locali.

«Regione Lombardia ha deciso di destinare parte significativa delle risorse comunitarie a sostegno di progetti orientati allo sviluppo sostenibile e al risparmio energetico negli edifici pubblici – spiega l’assessore Terzi -, considerato che la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio riveste un’importanza strategica, oltre che per ridurre le emissioni in atmosfera, anche per contenere i costi di funzionamento che gravano sui Comuni, migliorare la qualità urbana, rilanciare l’occupazione nel settore edile, sviluppare impianti e materiali innovativi». «Allo stesso tempo – ammette l’esponente della Giunta Maroni – i Comuni molto piccoli, pur essendo esonerati dal rispetto del Patto di stabilità orizzontale, hanno grosse difficoltà ad avviare interventi per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio, a causa dell’esiguità delle proprie risorse finanziarie e strumentali».

«Quest’iniziativa – conclude l’assessore Terzi – costituisce la prima misura di attuazione specificamente dedicata ai Comuni sino a 1.000 abitanti, alle Unioni di Comuni e alle Comunità montane, a dimostrazione dell’attenzione della Giunta al suo territorio».

Il contributo sarà a fondo perduto fino al 90 per cento delle spese dell’intervento, iva inclusa, e fino a un massimo di 250.000 euro per ciascun lavoro ammesso, erogabile in due rate.


Buone prassi aziendali, aperte le domande per il premio regionale

buone prassi aziendali - lombardiaSi è aperta il 20 luglio e si concluderà il 15 ottobre la raccolta delle buone prassi aziendali e organizzative per la responsabilità sociale delle imprese lombarde, progetto che premia e valorizza i comportamenti virtuosi, promosso dalla Regione e da Unioncamere Lombardia

Giunta alla sesta edizione, l’iniziativa ha registrato una crescente adesione, toccando il tetto delle 137 imprese premiate lo scorso anno.

La partecipazione è aperta sia alle piccole e medie imprese che alle grandi imprese e alle cooperative che si sono distinte per il loro impegno e comportamento responsabile verso la società, l’ambiente e gli stakeholder in generale (personale, clienti e fornitori, comunità locali, ecc).

Le categorie di riferimento – che recepiscono le indicazioni derivanti dalle linee guida normative ISO26000 – sono cinque: ambiente, lavoro, società, mercato, governo e gestione dell’azienda.

Tra il vantaggi del riconoscimento il “peso” che questo ha per l’ottenimento del “rating di legalità”, il sistema di premialità per le organizzazioni rispettose della legalità assegnato dall’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato, nonché come elemento di valutazione per l’accesso al credito bancario o concessione di finanziamenti e premialità sui bandi della Pubblica Amministrazione.

«Registriamo un costante aumento del numero di imprese lombarde attente alla valorizzazione del capitale umano e sensibili ai temi sociali e ambientali – dichiara Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia –. È importante che, nel nostro ruolo istituzionale, si valorizzi questo impegno, dandone adeguato risalto, confidando che queste Buone Prassi diventino sempre più patrimonio comune di tutti».

«Sosteniamo fortemente questa iniziativa perché ha il merito di premiare le Buone Prassi aziendali che investono nella responsabilità sociale – afferma Mario Melazzini, assessore alle attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombardia – un fattore che crediamo determinante per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro tessuto imprenditoriale e su cui intendiamo continuare a destinare la massima attenzione».

L’istruttoria per vagliare richieste e documentazioni resterà aperta sino al 20 novembre.

Le imprese selezionate riceveranno ampia visibilità nel Repertorio delle Buone Prassi on line, nel sito completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti.  Inoltre tutte le imprese parteciperanno all’evento di premiazione finale che si terrà a Palazzo Lombardia entro fine 2015 anno, con la consegna degli attestati di riconoscimento da parte di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia in una cerimonia pubblica


Le mura patrimonio Unesco, posata la “prima pietra”

Mura Venete
La candidatura a Patrimonio mondiale Unesco delle mura di Bergamo, Peschiera del Garda, Palmanova e Venezia per l’Italia, Zara, Sebenico e Korcula in Croazia e il golfo di Cattaro in Montenegro entra nel vivo. Regione Lombardia, Comune e Provincia di Bergamo sono i primi sottoscrittori del Protocollo d’Intesa per la “definizione della parte nazionale del dossier di candidatura e del piano di gestione del sito” le Opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo.

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio, il Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, le Regioni Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, le Province di Bergamo, Verona, Venezia, Udine, i Comuni di Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda, Venezia e Cassa Depositi e Prestiti: questo l’elenco dei sottoscrittori del Protocollo d’Intesa Nazionale che porterà i firmatari a coordinarsi e a collaborare per la tutela, conservazione e valorizzazione del Sito Unesco, ma soprattutto alla definizione, redazione e attuazione della parte nazionale del Dossier di candidatura e del Piano di Gestione.

Il Protocollo d’Intesa prevede anche l’opportunità di “istituire una struttura tecnica costituita dai Comuni italiani partecipanti, la cui composizione sarà oggetto di successivi accordi, dedicata alla attuazione e monitoraggio del Piano di gestione, alle questioni concernenti lo status di Sito UNESCO e alla salvaguardia dei valori del Sito e dei beni che lo compongono. Tale struttura dovrà raccordarsi con l’istituendo gruppo di coordinamento internazionale, secondo le modalità previste nel Piano di Gestione transnazionale”.

“Il documento che sottoscriviamo – spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – rappresenta un ulteriore significativo passo verso il 1° febbraio 2016, scadenza per la presentazione del piano di gestione della candidatura. Il percorso è complesso, ne siamo consapevoli, soprattutto considerando la complessità di una candidatura così articolata come quella che vede Bergamo capofila: la collaborazione con tutte le Istituzione firmatarie darà certamente ulteriore credibilità e spinta a questo percorso e speriamo possa rappresentare un tassello decisivo per il successo della candidatura”.

“Le opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo – anticipa l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini – costituiranno quasi certamente la candidatura italiana del 2016 a Patrimonio dell’Umanità, almeno questo é il nostro auspicio. Rappresenta un progetto molto importante che noi, come Regione Lombardia, abbiamo seguito sin dall’inizio. Un progetto macroregionale, interessando Veneto, Friuli Venezia Giulia e ovviamente la Lombardia. Continueremo a monitorare la situazione perché i siti Unesco costituiscono un primato lombardo che vogliamo non solo mantenere ma continuare a migliorare. In soli due anni di lavoro abbiamo investito quasi 4 milioni di euro nei nostri Patrimoni di cui oltre 350.000 € in quello di Crespi d’Adda. Inoltre grazie al video ‘La Memoria del Domani’ dedicato proprio ai siti UNESCO della Lombardia e fortemente voluto dalla Regione stiamo promuovendo su tutto il territorio la bellezza straordinaria di questi luoghi”.

“La Provincia sostiene questo ambizioso progetto, – dichiara il presidente Matteo Rossi – che rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il nostro territorio. Le possenti Mura venete, tra i gioielli e i simboli di Bergamo,  avamposto occidentale dello stato di terra della Repubblica Veneziana, richiamano la vocazione millenaria della nostra città che ha saputo instaurare nei secoli rapporti di scambio culturali e commerciali di prim’ordine. Questa avventura è una nuova occasione per allacciare amicizie e rapporti internazionali, per raggiungere l’obiettivo prestigioso di entrare a far parte del Patrimonio Unesco.”

In serata la proiezione del video La Memoria del Domani, video sui 10 patrimoni Unesco della Lombardia realizzato da Regione Lombardia per la valorizzazione dei numerosi siti patrimonio dell’Unesco lombardi. L’insediamento industriale di Crespi d’Adda è nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto dal 1995, considerato un esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa. Il filmato-documentario e’ stato realizzato da Regione Lombardia in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia e testimonial d’eccezione tutti fortemente legati ai loro territori. Per il sito di Crespi d’Adda Regione Lombardia ha scelto il direttore d’orchestra Bruno Santori.