Aggregazione e incoming, la Regione sostiene le agenzie viaggi che si rinnovano

Si chiama “TravelTrade” la nuova misura della Regione Lombardia a sostegno del rilancio e della riconversione delle agenzie di viaggio e dei tour operator, che mette a disposizione 1,5 milioni di euro e contributi a fondo perduto per favorire l’aggregazione tra gli operatori e finanziare i loro progetti di sviluppo dell’incoming.

L’iniziativa vuole essere una risposta alla trasformazione dei modelli di consumo turistico e alla crisi strutturale delle agenzie di viaggio, un’opportunità per favorire l’evoluzione e il rilancio del settore. «Lo abbiamo fatto con un programma articolato – ha evidenziato l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini -, che passa attraverso il sostegno al credito, la valorizzazione del capitale umano, il contrasto all’abusivismo, l’ampliamento dei servizi erogabili e la diffusione di reti d’impresa, fino ad arrivare alla recente abolizione dell’obbligo di versamento del deposito cauzionale a favore del Comune». «Il nostro obiettivo – ha affermato l’assessore – è accompagnare gli operatori verso una riconfigurazione del business, più orientato all’incoming o ad un’attività prevalente di tipo consulenziale. È importante dare nuove opportunità, incentivare l’aggregazione per ripensare il paradigma tradizionale, essere più competitivi e affrontare un contesto che, sotto la spinta messa in atto da Internet e anche da una percezione diffusa di insicurezza internazionale, ha cambiato profondamente le abitudini dei consumatori, la loro propensione e le modalità di
organizzare dei viaggi».

«Agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche – ha spiegato Parolini – possono quindi diventare protagonisti, insieme a tutto il sistema turistico e alla filiera dell’accoglienza, del rilancio radicale della destinazione Lombardia e della sua promozione che abbiamo impresso durante questa legislatura e inaugurare un nuovo percorso che renda sempre più attraente e fruibile la ricchezza della nostra offerta turistica».

Soddisfazione per l’intervento esprime Fiavet Lombardia, associazione delle agenzie viaggio aderenti a Confcommercio, che ha promosso l’azione a sostegno del settore, stretto tra nuovi canali e modalità di vendita e i problemi di sicurezza internazionale che frenano i viaggi. «Un’opportunità concreta per le imprese che fanno rete, ottenuta con l’impegno e la collaborazione di Confcommercio Lombardia – ha commentato il presidente Luigi Maderna -, per sostenere lo sviluppo di un settore, quello dei viaggi organizzati, che con oltre 2.400 imprese attive e 8.300 addetti, il 20% del totale nazionale, rappresenta un importante tassello dell’economia della nostra regione e contribuisce in modo determinante al successo dell’intera filiera del turismo e dell’accoglienza».

«Il coinvolgimento delle guide turistiche rappresenta un valore aggiunto davvero significativo», ha aggiunto Valeria Gerli, presidente dell’associazione milanese Gitec e vicepresidente nazionale di Confguide – Confcommercio. «I nostri professionisti sono infatti i soggetti più qualificati per presentare nel modo migliore, soprattutto ai visitatori internazionali, l’offerta turistica lombarda».

 

I punti principali della misura “TravelTrade”

SOGGETTI AMMISSIBILI

Aggregazioni composte da un numero minimo di 10 partner tra cui imprese tour operator e/o agenzie di viaggio lombardi e/o guide turistiche.

TIPOLOGIA AGEVOLAZIONE

Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili su un investimento minimo per aggregazione pari a 50.000 euro e fino ad un massimo di 100.000.

INTERVENTI AMMISSIBILI
  • Incoming e Domestic Tourism: progetti di sviluppo di servizi integrati di incoming dai mercati target e di servizi on site per mercati di prossimità (turisti e residenti) coerenti con il posizionamento turistico di Regione Lombardia e con l’offerta esperienziale del territorio lombardo.
  • Outgoing: progetti di sviluppo del modello di business per il riposizionamento nel processo di internazionalizzazione dei flussi turistici attraverso logiche imprenditoriali in ottica consumer, mobile, e personalizzazione del processo di vendita.

Sono previste inoltre premialità per progetti di “domestic tourism” e incoming, di valorizzazione di particolari ambiti strategici (siti Unesco, cicloturismo, wellness, enogastronomia) e per progetti con aggregazioni di più di dieci partner.


Responsabilità sociale, 850mila euro a disposizione delle pmi

Per  favorire la diffusione della responsabilità sociale nelle micro, piccole e medie imprese lombarde, Regione e Unioncamere Lombardia hanno predisposto un Bando che stanzia 850mila euro per incentivare progetti a valenza sociale, ambientale e/o culturale che prevedano il coinvolgimento dell’impresa a favore della comunità locale sulle tematiche di “sviluppo locale sostenibile”, “green economy” e “innovazione sociale”.
Il bando andrà a finanziare, tramite contributi a fondo perduto nella misura massima del 50% (valore minimo di contributo pari a 10.000 euro fino a un massimo di 50.000 per progetti non inferiori a 20.000 euro). Le domande di contributo devono essere presentate a partire dalle ore 10 dell’11 maggio 2016 fino alle ore 10 del 30 giugno 2016 tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it.

Ambiti di intervento

Il bando intende finanziare, tramite contributi a fondo perduto, progetti presentati da parte delle imprese (MPMI lombarde) nei seguenti ambiti di intervento:

  • attività a favore della comunità locale per lo sviluppo sostenibile legate all’impatto aziendale sul territorio e/o finalizzate a rispondere ai bisogni della comunità locale stessa (a titolo di esempio: recupero di strutture architettoniche con finalità di utilità sociale adottando tecnologie innovative/eco-compatibili, progetti di coinvolgimento delle comunità locali, azioni di integrazione, coinvolgimento e controllo di filiere “corte” e responsible sourcing, acquisti solidali sul territorio, sensibilizzazione e sostegno alla comunità locale per consumo critico, realizzazione di orti urbani, tutela paesaggistica, recupero di tradizioni e memoria storica, collaborazione con strutture scolastiche e formative sul tema della Responsabilità Sociale, volontariato d’impresa, ecc.);
  • attività legate allo sviluppo della “green economy” per la sostenibilità ambientale con ricadute dirette e misurabili sul territorio (ad esempio: mobilità sostenibile, riqualificazione di aree verdi, riduzione degli sprechi e delle emissioni, product life-cycle, management ambientale, miglioramenti della qualità delle emissioni, acque, riduzione dei rifiuti, ecc.);
  • attività di innovazione sociale con il coinvolgimento della società civile, volontariato e “terzo settore” (ad esempio: soluzione di problematiche territoriali socio-economiche, progetti di coesione sociale coinvolgendo le fasce sociali più deboli, integrazione sociale, sicurezza dei luoghi e contesti socio territoriali, ecc.).

I progetti dovranno avere impatto dettagliato e oggettivo ed essere realizzati in Lombardia.

Dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria ammonta complessivamente 850.000 euro, stanziati da Regione Lombardia, Direzione Generale Sviluppo Economico e gestite da Unioncamere Lombardia.

Soggetti beneficiari

I beneficiari sono le MPMI che, al momento della presentazione della domanda e sino alla data di erogazione del contributo, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere micro, piccola o media impresa con riferimento all’allegato I del Reg. UE n. 651/2014; sono comunque escluse le società semplici che non svolgono attività commerciale;
  • avere sede legale e/o sede operativa in una provincia lombarda ed essere in regola con il pagamento del Diritto Camerale Annuale salvo decadenza dall’agevolazione concessa;
  • avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art.67 D.Lgs. 159/2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D. Lgs. 159/2011;
  • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • non essere destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015;
  • rispettare, in sede di pagamento, il requisito della sede legale o unità operativa sul territorio regionale;
  • non essere impresa in difficoltà secondo la definizione di cui all’art. 2 punto 18 del Reg. UE 651/20114;
  • avere assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni

Tipologia dei contributi

Il contributo a fondo perduto verrà concesso nella misura massima del 50% delle spese sostenute ammissibili (al netto di Iva) con un valore minimo di contributo pari a 10.000 euro fino a un massimo di 50.000 euro. Verranno pertanto presi in considerazione solo i progetti con spese ammissibili non inferiori a 20.000 euro più Iva.

Ogni soggetto richiedente potrà presentare una sola domanda di contributo che sarà erogato all’impresa sulla base della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute a conclusione degli interventi e al superamento dell’investimento minimo delle spese ammissibili.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili potranno essere sostenute a partire dalla data di pubblicazione del bando e sono:

  • costi del personale dipendente dei soggetti impegnati nel progetto nella misura massima del 10% del totale dei costi eleggibili del progetto;
  • consulenze tecniche esterne specifiche e strategiche ai fini della realizzazione dell’intervento e caratterizzate da un contenuto altamente specialistico;
  • costi per acquisti di beni e servizi specifici per la realizzazione dell’intervento
  • costi per promozione e pubblicità che derivino direttamente dalle esigenze di realizzazione del progetto (p.e. diffusione di informazioni, realizzazione di brochure e/o pubblicazioni, promozione tramite canali online, etc.);
  • costi di locazione di spazi che derivino direttamente dalle esigenze di realizzazione del progetto (p.e. aule per formazione, sale per convegni e conferenze, ecc.)
  • costi per il noleggio e/o l’acquisto, implementazione o adeguamento di software, hardware e strumentazione necessari e finalizzati alla sperimentazione prevista dal progetto
  • spese generali di funzionamento e gestione, derivanti dal progetto ed assunte esclusivamente per lo stesso e non superiore al 5% della spesa totale ammessa al contributo

Non sono ammesse a rendicontazione altre tipologie di spesa.

Presentazione delle domande

Le domande di contributo devono essere presentate a partire dalle ore 10 dell’11 maggio 2016 fino alle ore 10 del 30 giugno 2016 a Unioncamere Lombardia esclusivamente tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it.

Maggiori informazioni e assistenza allo

Sportello del Credito della cooperativa Fogalco

via Borgo Palazzo, 137 – Bergamo

tel: 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)


Turismo religioso, 1,4 milioni per la promozione dell’offerta lombarda

Regione Lombardia promuove il turismo religioso con un tesoretto di 1,4 milioni di euro. Il bando, approvato dalla Giunta regionale il 2 maggio scorso con decreto n.3765, è stato pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia.

Il bando è gestito da Unioncamere Lombardia e finanzia con contributi a fondo perduto il 50% degli investimenti fino a 100.000 euro iniziative per il posizionamento e la promozione dell’offerta turistica lombarda in tema di turismo religioso, la creazione di pacchetti turistici dedicati, anche integrati all’enogastronomia e alla cultura, la promo-commercializzazione degli itinerari turistici anche con le tecnologie web e social.

Possono presentare domanda i partenariati costituiti da almeno 13 soggetti, di cui tre enti no profit e 10 Mpmi dei settori turismo e commercio (codici Ateco 55 Strutture ricettive alberghiere e non alberghiere, 56 Pubblici esercizi, 79 Agenzie Viaggio), obbligo quest’ultimo previsto «grazie al positivo raccordo con l’assessorato regionale allo Sviluppo Economico e al confronto di questi mesi», evidenzia Confcommercio Lombardia. È inoltre ammessa la partecipazione di consorzi di promozione turistica e (senza beneficio di contributo) Enti locali, Camere di Commercio, Associazioni di Categoria.

Tra le spese ammissibili, ci sono quelle di consulenza, strumenti di comunicazione, costi del personale (massimo il 15%). L’investimento minimo richiesto è di 150mila euro.

Il bando prevede tre finestre: i progetti preliminari potranno essere presentati dal 24 maggio al 27 giugno; per la fase di negoziazione i tempi saranno dal 8 luglio al 23 settembre; infine, i progetti definitivi saranno da presentare dal 10 ottobre al 4 novembre. Le procedure andranno fatte sul sistema Telemaco agli indirizzi web www.registroimprese.it e http//webtelemaco,infocamere.it.

 


Pane, «fondi europei per sostenere la filiera locale»

fava aspanIl progetto di filiera del pane, nato a Bergamo ed esteso ora anche in altre province lombarde, riceve il sostegno dell’assessorato regionale all’Agricoltura che ne propone l’inserimento nel Psr, il Piano di sviluppo rurale finanziato dall’Europa. Lo ha annunciato a Grassobbio, nella sede dell’Aspan, l’assessore Gianni Fava al Consiglio direttivo dell’Unione regionale panificatori, di cui è presidente il bergamasco Roberto Capello.

Il progetto – contraddistinto dal marchio QuiVicino, utilizzato dai panificatori lombardi a segnalare l’utilizzo di cereali coltivati localmente – promuove la conversione delle colture a grano e cereali per poter produrre un pane che sappia coniugare la professionalità dei produttori artigiani a una farina frutto del territorio, con vantaggi per l’economia e minori costi ambientali.

«Come Regione riteniamo utile che si apra un dialogo tra panificatori e assessorato per il sostegno alle vostre progettualità all’interno di un percorso di filiera integrata – ha detto Fava -. In un contesto di tendenza alla riconversione in campo agricolo, il primo obiettivo è quello di garantire ai produttori cerealicoli la giusta redditività e un adeguato valore di mercato così da mantenere a voi il bacino di fornitura attuale». «Quello che vi consente – ha continuato – di valorizzare il grano a km zero e di fare risparmiare tonnellate di CO2 nel nostro ambiente, grazie ai progetti sul grano lombardo, su quello di segale e su quello milanese». «In quest’ottica – ha evidenziato l’assessore – sono da incoraggiare i progetti che consentano alla gente di vedere come un artigiano panificatore realizza il prodotto che arriva sulle tavole».

E  ha assicurato la volontà di supportare il percorso. «Potremo sostenere un progetto di filiera integrata complessa – ha affermato Fava – che unisca le vostre progettualità a quelle dei produttori cerealicoli grazie al Psr, un Piano che è in fase di autorizzazione da parte dell’Unione europea».


Commercio, dalla Regione oltre 3,2 milioni per valorizzare i negozi sfitti

La Regione Lombardia lancia un nuovo progetto anticrisi per sostenere il commercio tradizionale. Si chiama “Stoà 2020”, per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance, ovvero negozi di successo nei centri urbani grazie all’alleanza tra commercianti, proprietari e arti, ed ha l’obiettivo di sostenere e rilanciare le attività del commercio in aree urbane, attraverso il recupero di spazi sfitti.

Per questa iniziativa il Pirellone ha stanziato più di 3,2 milioni di euro. Ad essere interessati sono i Duc, ovvero i Distretti urbani del commercio, che in Bergamasca sono quattro, quello della città di Bergamo, Treviglio, Seriate e Romano di Lombardia. Il progetto prevede l’introduzione di nuovi e più moderni servizi che rendano più vive e attraenti le vie commerciali delle città lombarde, progetti coordinati sui negozi sfitti e sull’arredo urbano.«Abbiamo voluto chiamare questa misura Stoà –  spiega  Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia – per evocare quello che nel mondo greco e romano era il portico colonnato che contornava la piazza, l’Agorà, dove si concentravano tutte le attività sociali ed economiche. Quei portici rappresentano ancora oggi, nei centri dei nostri paesi e nelle città, un centro commerciale naturale all’aria aperta, una unicità tradizionale che merita di essere ripensata, rilanciata e valorizzata attraverso azioni moderne ed innovative, che tengano conto dei profondi cambiamenti economici che, negli ultimi anni, hanno portato alla chiusura di molte saracinesche».

L’iniziativa continua idealmente le finalità della precedente iniziativa regionale di rivitalizzazione commerciale attraverso il franchising, che ha coinvolto 25 Comuni, oltre 100 imprese del settore, associazioni, soggetti pubblici e privati impegnati a rioccupare oltre 820 negozi sfitti.

Anche in questo caso la Regione farà leva sulla corresponsabilità dei Comuni, incentivando la creazione di nuove forme di aggregazione organizzate. Regione Lombardia concede  ai Comuni contributi fino a 100.000 euro per sostenere i progetti che nasceranno. Il contributo è destinato a sostenere, tramite il Comune capofila, Micro e PMI del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi. Per ogni Comune è ammesso un progetto complessivo di dimensione minima di 40.000 euro e non superiore ai 100.000. I progetti dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24.


Ambulanti, «la nuova legge salva imprese e posti di lavoro»

Sono soddisfatti gli ambulanti bergamaschi per il lavoro svolto dal Consiglio Regionale, che ieri, 19 aprile, ha approvato importanti modifiche al testo unico del commercio della Lombardia, con particolare riferimento alla normativa che disciplina il commercio su aree pubbliche. Nuovi criteri di selezione per l’attribuzione dei posteggi, regole per la vendita di merci usate e per le attività di ambulantato su aree private sono i tratti salienti di un intervento tanto atteso quanto vitale per migliaia di operatori.

Il provvedimento è frutto di un’ampia concertazione tra Regione e associazioni di categoria. Protagoniste dell’iter Anva-Confesercenti e Fiva-Confcommercio che da anni si battono, in particolare, per superare i limiti imposti dalla legislazione comunitaria (Direttiva Bolkestein o Direttiva Servizi) che, prevedendo l’impossibilità dei rinnovi automatici delle autorizzazioni, aveva provocato fortissime preoccupazioni nella categoria.

La nuova disciplina, che contempla tra l’altro il principio fondamentale della salvaguardia del bagaglio professionale accumulato in anni di attività (che peserà per il 40% nella definizione delle graduatorie), garantirà migliaia di posti di lavoro anche a Bergamo. Il passo successivo prevede l’impegno nella definizione delle modalità di riassegnazione delle piazzole, che dovrà avvenire entro il 2017 con criteri uniformi da parte di tutte le amministrazioni locali.

Sono state introdotte anche nuove regole per le sagre, che dovranno rispettare un calendario regionale. Toccherà poi ad ogni Comune redigere un apposito regolamento di disciplina. La finalità del provvedimento sta nell’evitare che si operi in un regime di concorrenza sleale nei confronti di bar e ristoranti.

«La legge regionale porta a delle novità interessanti – spiega Mauro Dolci, presidente Regionale e Provinciale Fiva Confcommercio -. Ed è il frutto di una serie di incontri, di discussioni con le forze politiche che sono entrate nel merito delle nostre richieste e delle nostre osservazioni. Ne è nato un confronto costruttivo che ha portato a buoni risultati. A loro va il nostro ringraziamento. Le novità più salienti, oltre al criterio della professionalità e l’introduzione di un calendario annuale per le sagre, riguardano il ruolo preminente delle Associazioni di categoria, l’applicazione dei criteri dell’Intesa per la concessione dei posteggi anche per i rinnovi e alcune semplificazioni per chi tratta la somministrazione. È necessario ora che le novità e le regolamentazioni introdotte vengano rispettate da tutti e che vengano effettuati i controlli adeguati da parte delle Forze dell’ordine. Ben vengano, infine tutte le agevolazioni e le proposte fatte durante il Consiglio di ieri, perché fanno bene non solo al nostro settore ma a tutta l’economia in generale».

Il 30 giugno le due associazioni provinciali, Fiva e Anva, organizzeranno un convegno per spiegare tutte le novità.


Sicurezza, dalla Regione 625mila euro per i comuni bergamaschi

telecamera 2Dalla Regione arrivano 625mila euro per la sicurezza di alcuni comuni del territorio bergamasco. È questo l’ammontare dello stanziamento per le municipalità, singole e aggregate, che hanno partecipato e vinto i bandi promossi dal Pirellone. Le cifre dei finanziamenti sono state ufficializzate lunedì dalla Giunta lombarda. Nel dettaglio, Bergamo riceverà 50.000 euro, l’Unione Insieme sul Serio e l’Unione comunale dei Colli  80.000 ciascuna, Sant’Omobono Terme 73.495 euro, Barzana 51.960 euro, Treviglio, Seriate, Romano di Lombardia e Clusone tutte 30.000 euro, Ranzanico 26.728 euro, Comunità montana di Scalve 25.050 euro, Trescore Balneario 23.183 euro, Torre Boldone 22.543 euro, Paladina 22.399 euro, Unione della Presolana 21.600 euro, Caravaggio 17.368 euro, Alzano Lombardo 10.824 euro.

Con questi stanziamenti i comuni che sono entrati in graduatoria potranno effettuare miglioramenti nelle proprie dotazioni strutturali a vantaggio della sicurezza dei propri cittadini. I progetti dovranno essere realizzati entro il 31 agosto 2016. Regione Lombardia coprirà l’80% degli importi richiesti, il restante 20% sarà a carico dei comuni.

I bandi hanno messo a disposizione di Comuni, Unioni e Comunità Montane 8,6 milioni per 169 progetti di videosorveglianza e sicurezza urbana: un primo bando da 5 milioni era destinato alla realizzazione, all’implementazione e alla sostituzione di sistemi di videosorveglianza esistenti; l’altro da 3,6 milioni di euro favorirà l’acquisto di dotazioni tecnico/strumentali, il rinnovo e l’incremento del parco autoveicoli della polizia locale.

Tra i comuni selezionati, oltre a Bergamo ci sono Milano, Brescia, Varese, Como, Cremona, Mantova, Lecco e Sondrio.

«La Regione purtroppo ha poco margine di manovra in materia, ma credo che destinare risorse economiche per progetti di prevenzione e strumenti di supporto agli agenti sia la risposta più concreta che si possa fornire ai cittadini – ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali -. Purtroppo queste risorse non bastano a soddisfare tutte le 820 richieste pervenute per un totale di oltre 45 milioni di euro. Proveremo a reperire le risorse per altri bandi nel 2016. È evidente tuttavia – ha concluso – come l’unica strada percorribile per avere disponibilità economiche tali da soddisfare tutte le richieste sia quella dell’autonomia fiscale della nostra regione».


Credito alle imprese, «bene le mosse della Regione»

eurosito.jpgLa giunta regionale lombarda ha approvato le delibere che vanno a modificare i criteri relativi alle “Controgaranzie”, la misura di Regione Lombardia gestita da Finlombarda S.p.A. per favorire l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese e dei liberi professionisti tramite la concessione di garanzie di secondo livello (controgaranzie) su portafogli di garanzie di primo livello, rilasciate da Confidi a favore delle imprese e di liberi professionisti.

«In un momento così importate e delicato per il nostro tessuto economico e produttivo, dove convivono incoraggianti segnali di ripresa del mercato e il perdurare di alcune criticità legate all’accesso al credito, abbiamo deciso di rilanciare questa linea d’intervento per dare nuovo ossigeno alle imprese ed incrementare la competitività e attrattività del territorio lombardo», ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Parolini. «L’assenza di liquidità – ha spiegato Parolini – è ancora un fattore di criticità che compromette sensibilmente il futuro e la sostenibilità di molte imprese lombarde: Regione Lombardia rende disponibili ben 28,5 milioni di euro per favorire l’accesso al credito tramite i Confidi, nell’ottica di sostenere in maniera strutturale la loro capacità di garantire e rendere più accessibile il credito e di produrre e incrementare la competitività e attrattività del territorio lombardo».

I soggetti che possono avanzare richiesta sono i Consorzi di Garanzia Collettiva fidi (Confidi) iscritti nell’apposito elenco. Sono ammissibili le garanzie rilasciate dai soggetti richiedenti (Confidi) su operazioni finanziarie rientranti in una delle seguenti tipologie:

  • cassa: apertura di credito in conto corrente
  • smobilizzo: linea di credito rotativa per anticipazioni finanziarie su portafoglio commerciale
  • liquidità: finanziamenti amortizing sul circolante
  • investimento: finanziamenti amortizing per investimenti

Confcommercio Lombardia apprezza la misura, «che consentirà di mettere in circolo circa 10 miliardi di nuovi finanziamenti nel triennio». L’Osservatorio Confcommercio di febbraio 2016 evidenzia come, nell’ambito del 21,8% delle imprese del terziario che si sono rivolte al sistema bancario per ottenere credito, il 76% lo ha fatto per esigenze di liquidità o di cassa, il 12,4% per effettuare investimenti e l’11,6 per ristrutturare debiti esistenti. «In un momento ancora delicato per le imprese sul fronte dell’approvvigionamento del denaro, questo provvedimento – rileva Confcommercio Lombardia – garantirà ai confidi lombardi, anche del sistema Confcommercio, di ampliare la propria operatività finanziaria a sostegno del mondo economico regionale. Restiamo ora in attesa del decreto attuativo».


Bollo auto scaduto? Fino al 31 marzo niente sanzioni

bollo-autoC’è tempo fino al 31 marzo per pagare senza sanzioni, interessi e spese il bollo auto scaduto. Con l’entrata in vigore della l.r. 8 luglio 2015, n. 20, la Regione Lombardia ha avviato una campagna di regolarizzazione agevolata della tassa automobilistica mediante la quale i contribuenti possono regolarizzare le proprie posizioni debitorie tramite il pagamento degli importi corrispondenti alla sola tassa a suo tempo dovuta.

L’iniziativa si inserisce nel progetto avviato dalla Regione di cambiamento radicale delle modalità di recupero dei tributi, che prevede, fra l’altro, l’abbandono dei ruoli coattivi in vista di una nuova gestione delle attività nella logica di un fisco “amico”, meno opprimente, più vicino alle problematiche dei contribuenti e attento alle loro esigenze. La regolarizzazione agevolata vuole essere una risposta concreta alle ben note difficoltà congiunturali, che stanno tuttora gravando sui cittadini e che rendono difficile il tempestivo assolvimento dell’obbligo tributario. Inoltre consentirà di realizzare significativi risparmi gestionali e di chiudere con il pregresso, anche con riguardo al contenzioso in essere, ponendo le basi per il transito più rapido ed agevole verso le nuove modalità di gestione del tributo automobilistico.

L’agevolazione si applica a tutte le annualità dal 1999 al 2014, anche in presenza di fermi amministrativi iscritti al Pra. Sono escluse solo le cartelle esattoriali per le quali siano già state avviate azioni di carattere esecutivo (ad esempio pignoramenti, vendite mobiliari o immobiliari).

Per usufruire del beneficio basta pagare presso tutti i punti di riscossione autorizzati da Regione Lombardia. Il calcolo del dovuto verrà proposto in automatico dal sistema.

Limitatamente alle posizioni per cui sono già state emesse cartelle esattoriali, sarà necessario rivolgersi ad una Agenzia di Pratiche Automobilistiche. Regione Lombardia comunicherà  ad Equitalia lo sgravio relativo ai pagamenti effettuati.

Dopo il 31 marzo 2016 verranno nuovamente applicati a tutti i versamenti tardivi le sanzioni, gli interessi e le spese; inoltre, saranno riattivate le procedure per il recupero dei crediti.

Ulteriori informazioni e verifiche delle posizioni tributarie possono essere richieste:

  • chiamando il Numero verde 800.151.121 (attivo da lunedì a sabato dalle ore 8 alle ore 20)
  •  scrivendo a prontobollo@regione.lombardia.it
  • rivolgendosi direttamente agli UTR (Uffici Territoriali Regionali) oppure alle Unità Territoriali ACI


Negozi storici, riconoscimento alla “Gioielleria Rosaspina”

Via Borgo Palazzo e la Gioielleria Rosaspina in uno scatto del 1959

 

«Quello dei luoghi storici del commercio in Lombardia è un patrimonio che vogliamo continuare a valorizzare e sostenere, perché sono punti di riferimento ed elementi di attrattività per i centri urbani; e poi perché rappresentano un’identità e un modo di fare attività economica in grado di durare nel tempo, nonostante i morsi delle crisi e i rapidi cambiamenti imposti dal mercato».

Così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, annunciando il riconoscimento e l’inserimento nel Registro regionale dei luoghi storici del commercio di 33 nuove attività, di cui 31 con la qualifica di “Storica attività”, una con quella di “Negozio storico” e una con il marchio di “Locale storico”.

Tra i riconoscimenti anche quello alla Gioielleria Rosaspina di via Borgo Palazzo, a Bergamo, la cui fondazione risale agli inizi del 1900 e dal 1939 occupa la sede attuale, recentemente ristrutturata, al numero 39 ab. Nella gestione del negozio si sono succedute tre generazioni, con la quarta pronta a raccogliere il testimone e a portare avanti la lunga esperienza nella selezione di gioielli, pietre preziose, perle, orologi, argenti e cristallerie.

A fondare la Gioielleria è stato Luigi Rosaspina, seguito dalla figlia Giulia e dal marito Angelo Marchesi. L’attuale proprietaria è Luisa Marchesi, figlia di Angelo e Giulia, affiancata dal marito Pierangelo Manzoni, con il figlio Stefano già occupato nella gestione del negozio pronto proseguire la tradizione.

All’interno del negozio si trovano, operativi, un laboratorio orafo ed un laboratorio orologiaio attrezzati con moderne apparecchiature affiancate anche da storici attrezzi tramandati di generazione in generazione.

Nell’ultimo decennio l’attività si è ingrandita e ammodernata, con l’acquisto dei  locali adiacenti alla sede storica, ma è stato mantenuto il nome originario Rosaspina, diventato un punto di riferimento nel settore di gioielli e orologi, in città e provincia. Gli arredi e la distribuzione degli spazi interni sono stati modificati per rendere gli ambienti moderni e luminosi mantenendo però  significativi particolari, come il recupero di una cassaforte originale e risalente ai primi del ‘900.

Il negozio oggi si compone di due vetrine e ingresso su via Borgo Palazzo, un’area espositiva di circa 80 metri quadri con salottino privato per le vendite, un locale separato adibito ad ufficio e ricevimento rappresentanti, più un ulteriore locale laboratorio, attrezzato per riparazioni di gioielleria-oreficeria-orologeria.

Insomma memoria, passione e competenze capaci di stare al passo con i tempi e guardare avanti.

 

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