Clicca il Neo, la app bergamasca contro i melanomi fa centro

Clicca il neoLa app bergamasca che aiuta nella diagnosi precoce dei melanomi funziona. Mercoledì 8 novembre il convegno “Melanoma: prevenzione e diagnosi precoce… con un click” traccerà un bilancio dell’innovativo progetto “Clicca il Neo” realizzato dall’Ats di Bergamo, in collaborazione con il Centro Studi Gised e l’Usc Dermatologia dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Il sistema permette di realizzare un auto esame della pelle semplicemente scaricando l’applicazione sul proprio smartphone, scattando una foto di macchie o lesioni sospette e inviando l’immagine direttamente all’esperto che nel più breve tempo possibile invierà la risposta. Sinora sono state inviate 2.271 immagini di cui 1.142 provenienti dalla provincia di Bergamo.

Per documentare l’affidabilità e utilità di Clicca il Neo sono stati avviati due programmi di valutazione.

In un primo programma esteso alla provincia, 232 soggetti (55% donne, età media 43 anni) che hanno inviato immagini sono stati invitati a sottoporsi ad una visita dermatologica. Il sistema di valutazione ha consentito di identificare, in tale studio, 56 lesioni sospette (24%) che, in 14 casi, sono state confermate nelle successive visite specialistiche, comprendendo 6 (2,6%) melanomi (MM), 2 (0,9%) carcinomi basocellulari o basaliomi (BCC) e 6 nevi con caratteristiche atipiche.

Le altre lesioni fotografate nei 232 soggetti sono state riconosciute come non sospette. L’accuratezza nella valutazione online delle lesioni identificate dai soggetti rispetto alla visita è stata dell’81%, con una sensibilità del 93% e una specificità del 80%. Tutte le lesioni di tipo maligno sono state correttamente identificate come sospette attraverso l’app.

Un secondo studio di validazione, tuttora in corso, coinvolge – su base volontaria – tutti i dipendenti della Ats di Bergamo. Tra ottobre 2016 e marzo 2017 sono stati valutati 461 soggetti(età media 50 anni, 61% femmine). Il 4% dei soggetti ha riportato una storia di tumori cutanei (0,2% per melanomi), mentre il 12% una storia familiare (5% per melanomi, 7% per altri tumori cutanei). Complessivamente, alla prima visita, in 70 soggetti (15%) sono state individuate una o più lesioni cutanee rilevanti. E per 2 soggetti (0,4%) è stato diagnosticato un possibile melanoma. Le principali sedi interessate dalle lesioni sono state tronco (41%), viso e collo (20%) e gli arti superiori e inferiori (29%).

«I dati confermano l’importanza di una diagnosi precoce da attuarsi anche con sistemi di telemedicina come Clicca il Neo, utile per ridurre i tempi di diagnosi e i costi a essi associati. Uno strumento di tele-dermatologia, basato sull’invio di immagini di lesioni pigmentarie da parte dei cittadini opportunamente sensibilizzati e sulla successiva valutazione da parte di un team di dermatologi, infatti, può identificare con una buona accuratezza le lesioni sospette, escludendo lesioni non sospette, potenzialmente riducendo e ottimizzando i tempi di attesa per una visita specialistica, dunque, migliorando gli esiti sanitari. Anche il gradimento complessivo del servizio, in media di 9,5 punti su una scala di 10, dimostra l’efficacia del sistema», dichiara Luigi Naldi, direttore del Dipartimento di Dermatologia della AULSS8 Berica, Ospedale San Bortolo (Vicenza) e Direttore del Centro Studi Gised (Bergamo).

«Il melanoma è di fatto l’unica causa di morte per tumore della pelle nei soggetti di età inferiore a 50 anni ed è pertanto fondamentale intervenire precocemente. Clicca il Neo è uno strumento utile che può aiutarci nell’identificazione delle malattie cutanee ma anche nella diffusione di buone pratiche preventive e nell’aumento della consapevolezza tra i cittadini. Il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è l’esposizione eccessiva alla luce ultravioletta, principalmente rappresentata dai raggi del sole, specie nei bambini e nei soggetti giovani: ancora oggi, una porzione consistente della popolazione ignora che la troppa esposizione al sole è potenzialmente pericolosa e che basterebbe adottare alcuni semplici comportamenti per ridurre il rischio di sviluppare tumori della pelle. A ciò si aggiunge l’esigenza di controllare periodicamente l’aspetto della propria pelle sia autonomamente guardandosi allo specchio e facendosi guardare da un familiare nei punti non raggiungibili col proprio sguardo sia, eventualmente, consultando il proprio medico di fiducia. Buone pratiche che con Clicca il Neo possiamo facilitare e rendere sempre più diffuse tra la popolazione, contribuendo alla salute delle persone» ha anticipato Mara Azzi, direttore generale Ats Bergamo.

Il melanoma rappresenta una delle cause principali di morte da tumore, con un’incidenza crescente di anno in anno. In provincia di Bergamo, sulla base dei dati del Registro Tumori dell’Ats di Bergamo, l’incidenza del melanoma è di circa 14 casi per 100.000 abitanti per anno, ovvero di 150 nuovi melanomi diagnosticati ogni anno.

 


Notti in sicurezza, i locali premiano chi non beve e riaccompagna gli amici

safe driver - gruppo - rit

Per i clienti dei locali che si offrono come “safe driver”, ossia guidano e accompagnano gli amici senza aver bevuto, arrivano buoni consumazione omaggio e ingressi gratuiti.

A febbraio riprende, per tutto il 2017, il progetto dell’Asl (ora Ats) nato nel 2014 “Safe Driver”, che mira a prevenire gli incidenti stradali correlati all’alcol attraverso campagne di sensibilizzazione in pub, bar e discoteche.

Al progetto, che vede l’Ascom di Bergamo impegnata nel coinvolgimento degli esercenti, partecipano 18 locali, di cui 16 pub nel comune di Bergamo – Ritual (irish pub), Edonè, Spazio Polaresco, Spazio Malpensata gestito da cooperativa Empeiria, Doma Cafè, Reef, Tassino cafè, Tucan’s, Pub Sant’Orsola, Birreria di Città alta, La Chupiteria, Shake Bar, Crocevia, Divina, Chiringuito, Marika’sss di Bergamo – e due discoteche, il Bolgia di Osio Sotto e il Setai di Orio al Serio.

La campagna punta a incrementare i risultati ottenuti la scorsa edizione, condotta da 27 volontari formati in tema di alcol e guida e 2 operatori Asl, e prevede 34 uscite nei locali per un totale di 194 ore. L’invito è chiaro: «Proteggi la tua vita e affidati a un guidatore che non ha bevuto» e verrà diffuso attraverso desk e roll-up, etilometri digitali, opuscoli, magliette, cappellini, etilometri monouso, bandiere e gazebo.

safe driver (4)L’obiettivo è diminuire il numero di guidatori che lascia il locale con alcolemia al di sopra di zero. I gestori dei locali in questo senso avranno un ruolo attivo: far conoscere il progetto sui social e tramite volantini, sorvegliare i clienti, sconsigliarli dal bere troppo, indirizzarli eventuali all’info-point dell’Asl e incentivare chi non beve e supera l’alcoltest con buoni omaggio.

Nel corso delle serate di sensibilizzazione, gli operatori intercetteranno i gruppi di persone che entrano nel locale e chiederanno loro di identificare il conducente. Questi sarà informato dell’iniziativa e gli si chiederà di partecipare in forma anonima e gratuita. Al guidatore verrà effettuata una prova alcolimetrica e fatto indossare un braccialetto identificativo oppure un timbro. A fine serata, prima di lasciare il locale, se l’alcolemia risulterà zero, gli verrà consegnato un buono valido per l’ingresso gratuito nella stessa discoteca oppure per una consumazione analcolica gratuita al locale, altrimenti si sconsiglierà di non mettersi alla guida o di farsi accompagnare lui stesso.

Quello del “safe driver” (guidatore sicuro) è un accorgimento che da tempo viene utilizzato con successo anche in altri Paesi: si tratta di un guidatore designato che, per la serata, non berrà alcolici, accompagnando così a casa in sicurezza tutti gli amici.

Il progetto fa parte delle le iniziative messe in campo dall’Ats per “Notti in sicurezza”, a tutela della prevenzione dei comportamenti a rischio legati al divertimento notturno ed è promosso in sinergia con Asst Papa Giovanni XXIII Bergamo – Dipartimento delle Dipendenze; Polizia Stradale di Bergamo – Ministero degli Interni; Croce Rossa Italiana; Associazione Genitori Atena – Bergamo; Rotary Club Dalmine Centenario; Rotaract Club Città Alta Bergamo; Discoteca Bolgia; Cooperativa Itaca, in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo.

safe driver (11)Dal 2014 allo scorso anno i guidatori designati sono aumentati da 252 a 1.208 e i passeggeri accompagnati da 1.008 a 4.832.

«In Italia ogni giorno muoiono 9 persone per guida in stato di ebbrezza, il 30% degli incidenti è correlato all’alcol – spiega il dottor Andrea Noventa dell’Asst Bergamo Papa Giovanni XXIII –. Questi incidenti spesso avvengono di notte e generalmente nei fine settimana. Inoltre, coinvolgono spesso giovani, fascia di popolazione che frequenta maggiormente i locali notturni. Ecco perché è importante sensibilizzare le persone nei locali».

«Il progetto rappresenta un enorme lavoro di squadra di volontari, operatori, gestori, persone interessate, amministratori locali, forze dell’ordine, volontari di altre associazioni – dice Giorgio Lazzari, responsabile relazioni esterne e affari legali di Ascom Confcommercio Bergamo -. Grazie all’impegno di tutti e alla forte sinergia e collaborazione con l’Asst Papa Giovanni XXIII, siamo riusciti ogni anno ad aumentare il numero dei locali coinvolti, migliorare i contatti, i guidatori designati e le persone potenzialmente trasportate in sicurezza. Più di 60 volontari formati in questi tre anni, una ventina attualmente attivi nel progetto e tanto entusiasmo hanno prodotto un’azione di prevenzione veramente impensabile».