Alcol e droghe alla guida. Una mattinata di studio all’Ospedale Papa Giovanni XXIII

Mercoledì 10 ottobre all’Auditorium “Lucio Parenzan” dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII si tiene il convegno “Alcol e droghe 4.0. La tecnologia al servizio della sicurezza stradale”. Protagoniste dell’incontro saranno le innovazioni tecnologiche nell’educazione alla guida sicura. Sul palco forze dell’ordine, anche dalla Svizzera, deejay, gestori di locali notturni e gli operatori sanitari del Papa Giovanni in prima linea per aiutare i giovani a compiere scelte che possono salvare la vita.

Le stime dicono che dal 30% al 50% degli incidenti stradali sono causati da alcol e droga alla guida, che resta la prima causa di morte nei giovani. Un binomio pericoloso quello tra sballo e volante che mette seriamente a rischio la sicurezza sulle strade. Anche in questo campo però la tecnologia può venire in aiuto: simulatori e tute che riproducono la guida in stato di ebrezza o disturbata da fattori come la stanchezza, etilometri collegati all’automobile che non parte se il risultato è positivo, alcol e drug test di ultima generazione, applicazioni per smartphone, ma anche modelli innovativi di controllo sulle strade e interventi educativi nei giovani che tengano conto delle nuove modalità di aggregazione nei locali del divertimento. 

L’incontro è aperto tutti ed è gratuito con registrazione obbligatoria sul sito formazione.asstpg23.it. Ad aprire i lavori alle 9 del mattino Marco Riglietta, direttore dell’Unità Dipendenze del Papa Giovanni. A seguire si entrerà nel vivo del convengo con la prima sessione dedicata al controllo sulle strade, con interventi di Mirella Pontiggia, Comandante della Polizia Stradale di Bergamo, e di Marcel Solèr della Polizia stradale svizzera, che presenterà la nuova procedura seguita dalla Polizia Cantonale Dei Grigioni per accertare l’inabilità alla guida, che inizia con l’osservazione diretta dei comportamenti degli automobilismi da parte dei poliziotti che eseguono il controllo, secondo criteri specifici.

Nella seconda sessione, dedicata ai locali del divertimento, interverranno Giordano Vecchi, gestore della discoteca Bolgia, e il deejay Tommaso Dapri, che porteranno la loro esperienza in prima linea come organizzatore di eventi di richiamo per i giovani.

La terza e ultima sessione sarà invece dedicata alla prevenzione, con Andrea Noventa, psicologo del SerD di Bergamo e responsabile scientifico del convegno, che porterà l’esperienza del Progetto Safe Driver – che prevede, direttamente nei luoghi della movida bergamasca, l’affiancamento ai ragazzi nel proporre un’alternativa sicura alla guida in stato di ebrezza – e Roberto Cosentini che spiegherà la consulenza offerta al Pronto Soccorso ai pazienti che arrivano con intossicazione da sostanze psicoattive.

Infine interverrà Monica Mecacci di Ford Italia, che presenterà il progetto Driving Skills For Life, programma di training rivolto in particolare ai neopatentati, per imparare tecniche di guida responsabile e acquisire maggiore destrezza nel riconoscere i pericoli, nel controllare l’auto, nel gestire la velocità e nell’evitare le distrazioni.

“La guida sarebbe da rispettare come una condizione alcol free, al pari di quella della gravidanza e della giovane età, ma la percezione del rischio è ancora poco diffusa – ha commentato Andrea Noventa, psicologo del SerD di Bergamo e responsabile scientifico del convegno -. La tecnologia può venirci in aiuto su tutti i fronti, dalla prevenzione alla rilevazione delle situazioni di rischio.

L’evento che abbiamo organizzato è pensato non solo per sensibilizzare gli operatori socio sanitari o chi è in prima linea nel settore della sicurezza stradale, ma anche tutti coloro i quali si interfacciano con i giovani: gestori di locali notturni, insegnanti, genitori ed educatori”. Tra gli sponsor del convegno, oltre a Brembo e Associazione Genitori Atena, anche la ditta Dräger, multinazionale tedesca attiva da oltre 125 anni nel settore della sicurezza industriale e medicale. Dräger sarà presente con tutta la gamma di diagnostica (dagli etilometri precursori fino al DrugTest di ultima generazione) dotata di sensori molto sofisticati che sono in grado di rilevare con la massima precisione la presenza di alcool nell’espirato o sostanze stupefacenti nel liquido salivale.

Il tema della guida sicura e della tecnologia applicata in questo ambito sarà protagonista anche dell’edizione di quest’anno di BergamoScienza. Dall’8 al 21 ottobre all’ex Chiesa della Maddalena (Via S. Alessandro, n. 39/D) si terrà il laboratorio “Test Driver droghe e sicurezza stradale”, organizzato dall’Associazione Genitori Atena (in collaborazione con ACI, SERD dell’ASST Papa Giovanni XXIII, ATS di Bergamo, Polizia Stradale di Bergamo, Polizia Municipale di Bergamo, Istituto Pesenti di Bergamo, Rotary Centenario di Dalmine e FORD Italia) e pensato per i più giovani, per sensibilizzarli sui rischi connessi all’uso di alcol e droga alla guida. I partecipanti potranno provare dei simulatori e capire da sobri gli effetti che alcol e droghe hanno sull’orientamento, l’attenzione e la reattività alla guida. Verranno utilizzate anche le tute Drink Suite, Drug Suite e Hangover Suite, studiate dalla casa automobilistica Ford per simulare gli effetti sui riflessi e la coordinazione alla guida. Le tute progettate da Ford saranno protagoniste anche dello spettacolo teatrale “Driving skills” organizzato dalla Compagnia La Pulce sempre nell’ambito di Bergamo Scienza e in programma venerdì 19 ottobre alle 21 all’Auditorium di Bergamo (Piazza della Libertà). Uno spettacolo provocatorio, interattivo, in cui vengono simulati gli stati psico-fisici dovuti all’ebbrezza da alcol, all’assunzione di sostanze e agli effetti del post-sbornia. L’intento è, come sempre, parlare chiaro a ragazzi e adulti, perché conoscenza e consapevolezza sono l’unica arma che abbiamo contro i comportamenti a rischio.


Asst-Papa Giovanni, una squadra di 4.600 dipendenti

«Gioco di squadra, ascolto e concretezza». Con queste parole Carlo Nicora, direttore della nuova Asst-Azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha presentato il nuovo corso dell’azienda pubblica. Con la riforma regionale, dal primo gennaio l’ospedale di Bergamo ha incluso l’ospedale di San Giovanni Bianco e molti servizi prima di competenza dell’ex Asl di Bergamo: gli ex distretti Asl di Bergamo, della Valle Brembana e Valle Imagna, il Sert, il Centro per il bambino e la famiglia e i consultori familiari di Bergamo, Villa d’Almè e Sant’Omobono Terme.

Il personale è così cresciuto di numero. La neonata Asst sfodera una squadra di oltre 4.600 dipendenti, tra cui 700 medici, 84 dirigenti sanitari, 21 dirigenti tecnici e amministrativi; 2.391 sanitari, 704 tecnici, 415 amministrativi, che si occuperanno anche dei servizi territoriali. I comuni “coperti” sono 64, per un totale di 249mila abitanti.

A capo di questo team ci sarà una nuova direzione strategica guidata dal direttore generale Nicora e composta da Fabio Pezzoli, direttore sanitario, 60 anni, bergamasco, già direttore medico di presidio dei Riuniti prima e del Papa Giovanni poi; Vincenzo Petronella, 49 anni, milanese, direttore amministrativo e Donatella Vasaturo, 53 anni, milanese, direttore socio sanitario, con alle spalle vent’anni di esperienza nella gestione e organizzazione di residenze socio assistenziali.

Nei prossimi mesi l’azienda sarà impegnata a far propri i servizi prima di competenza dell’Asl, ma anche a creare nuovi modelli organizzativi per il territorio e i cittadini. Il neodirettore ha rassicurato i cittadini che non cambierà nulla in termini di servizi e prestazioni e ha annunciato la volontà di puntare sul lavoro di squadra, anche con le altre Asst del territorio. E c’è  la possibilità che il Papa Giovanni possa svolgere un ruolo di coordinamento. Entro febbraio sarà presentato il bilancio di previsione, a giugno il piano organizzativo.

CHI SONO I NUOVI MANAGER

FABIO PEZZOLI – Direttore Sanitario

60 anni, bergamasco, direttore medico di presidio dei Riuniti prima e del PG23 poi. Laureato in Medicina e chirurgia e specializzatosi in Statistica e organizzazione sanitaria a Pavia, ha seguito fin dalle origini l’organizzazione del nuovo ospedale dal punto di vista igienico e sanitario come responsabile della USS Ospedale Giovanni XXIII. Da sempre impegnato nel sociale, ha fondato la sezione di Bergamo del Tribunale per i diritti del malato.

VINCENZO PETRONELLA – Direttore Amministrativo

49 anni, milanese, dal 2015 direttore della struttura complessa Amministrazione Finanza e Controllo del Papa Giovanni XXIII. In precedenza ha lavorato nel settore economico finanziario della Direzione generale Salute in Regione Lombardia, affinando competenze ed esperienza nell’ambito della programmazione e controllo degli aspetti economici e finanziari. Ha iniziato la sua carriera come consulente dell’organizzazione per varie Aziende ospedaliere e territoriali in diverse regioni.

DONATELLA VASATURO Direttore Socio Sanitario (DSS)

53 anni, milanese di origini salernitane, ha maturato una ventennale esperienza nella gestione e organizzazione di Residenze socio assistenziali (RSA), Assistenza domiciliare integrata (ADI), collegamento ospedale-territorio per l’assistenza post acuzie e la riabilitazione, Risorse umane, sistemi di qualità internazionali (Joint Commission International). Dopo la Laurea magistrale in Scienze infermieristiche, ha conseguito un Master a Bruxelles in Europrogettazione.


Papa Giovanni XXIII, dal primo gennaio l’ospedale è Asst. Ecco le nuove competenze

A seguito dell’entrata in vigore della legge regionale n. 23/2015, a partire dal 1° gennaio 2016 l’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII si chiama Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Papa Giovanni XXIII e includerà anche l’Ospedale di San Giovanni Bianco, prima sotto l’egida dell’Ospedale di Treviglio, il Distretto di Bergamo, il Distretto Valle Brembana e Valle Imagna (ambiti di Villa D’Almè e di Zogno), il Sert di Bergamo (via Borgo Palazzo, 130), il Centro per il bambino e la famiglia (via San Martino della Pigrizia, 52 a Bergamo) e i consultori familiari di Bergamo (via Borgo Palazzo), Villa D’Almè (via F.lli Calvi) e Sant’Omobono Terme (via G. Vanoncini n. 20), i cui servizi socio-sanitari prima della riforma erano direttamente erogati dall’Asl di Bergamo.

Il nuovo indirizzo web è www.asst-pg23.it.


L’Ospedale di Bergamo ‘in jazz’ per la ricerca sulla Sindrome di Angelman

Boris Savoldelli umberto petrin

All’Ospedale Papa Giovanni XXIII sabato 28 marzo si parlerà di Sindrome di Angelman e di ricerca scientifica, con una colonna sonora d’eccezione: a partire dalle 17.30 nella Street Hospital, Boris Savoldelli, uno dei cantanti più talentuosi e originali della scena jazz internazionale, e Umberto Petrin, tra i maggiori pianisti e improvvisatori europei, si esibiranno nel concerto “Weiweism. A special project around Ai Wei Wei”, omaggio all’artista cinese Ai WeiWei, pluripremiata personalità dell’arte contemporanea mondiale.

L’iniziativa è promossa da Associazione Angelman e Rotary Club Treviglio e Pianura Bergamasca con il sostegno di Rotary Distretto 2042, l’ospitalità dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e la partecipazione di From, Fondazione per la Ricerca Ospedale Maggiore.

Lo scopo è far conoscere la Sindrome di Angelman e sostenere il progetto “Fai volare la ricerca”, borsa di studio per la ricerca su questa malattia.

“Siamo felici di realizzare questo importante evento in un contesto come quello dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII e di poter offrire ai nostri sostenitori e a tutti coloro che sono ospiti della struttura ospedaliera uno spettacolo di elevato profilo artistico – dice  il presidente  dell’Associazione Angelman Luca Patelli -. Il nostro desiderio è di sensibilizzare quante più persone al sostegno della ricerca scientifica sulla Sindrome di Angelman che oggi alimenta concrete speranze di cura per i malati”.

“Il Rotary di Treviglio e il Distretto 2042 – spiega Sergio Moroni, assistente del Governatore Distretto 2042 e responsabile di progetto Rotary Club Treviglio – sono da sempre sensibili ai bambini che soffrono e che hanno necessità di cure. Proprio il nostro Club di Treviglio nel 1985 ha dato il via alla Campagna, divenuta poi mondiale, “Endpolionow” per la vaccinazione della popolazione mondiale infantile contro la poliomielite. Dall’avvio della campagna l’incidenza della poliomelite è diminuita del 99%, da circa 350mila casi all’anno a 369 confermati nel 2013. Oggi auspichiamo di replicare il successo di questa campagna nell’ambito delle malattie rare con il progetto ‘Fai volare la ricerca”’, per  trovare una cura per i bambini Angelman”.

La partecipazione è a offerta libera. È previsto un momento di saluti con la collaborazione del bar pasticceria La Marianna.

La Sindrome di Angelman è una malattia genetica rara, nella maggior parte dei casi non ereditaria, che colpisce un bimbo ogni 12mila circa. I bambini che ne sono affetti non parlano, hanno gravi difficoltà motorie e cognitive e spesso soffrono di epilessia e di disturbi del sonno. Sono ‘condannati’ a rimanere bambini per sempre.

L’Associazione Angelman onlus è nata poco più di tre anni fa a Credaro con lo scopo di far conoscere questa malattia e di finanziare la ricerca. Ad oggi la onlus bergamasca raccoglie più di sessanta volontari e numerose associazioni sostenitrici. Per maggiori informazioni: roberta@associazioneangelman.it – www.associazioneangelman.it