Monte Arera, un magico weekend tra farfalle e fiori

capanna 2000Due giorni e una notte per vivere la montagna in modo diverso. Alla scoperta delle farfalle notturne e con un escursione lungo il Sentiero dei Fiori e delle Farfalle per osservare piante rare e lepidotteri diurni. Protagonista è il Monte Arera, uno dei più importanti santuari della biodiversità dell’arco alpino s.

L’iniziativa, in programma sabato primo agosto e domenica 2, fa parte della rassegna Parco Vivo 2015, pensata dal Parco delle Orobie bergamasche per riscoprire le bellezze locali.

Dopo il ritrovo, sabato alle ore 18, presso il rifugio Capanna 2000 (raggiungibile dalla località Plassa Arera, da Valcanale, salendo dal Rifugio Alpe Corte fino al Lago Branchino, oppure da Roncobello), in cui si terrà una presentazione, seguita dalla cena a base di prodotti tipici locali, gli occhi saranno tutti puntati sulla magia delle farfalle notturne. Per scorgerle meglio, al sopraggiungere del buio, gli esperti del Museo di Scienze Naturali “E. Caffi” di Bergamo stenderanno e illumineranno dei teli bianchi che renderanno ancora più emozionante la serata. Il tutto, in attesa del sorgere del sole, quando, dopo la colazione, il gruppo si incamminerà lungo il Sentiero dei Fiori e delle Farfalle fino al lago Branchino.

La partecipazione all’evento è a numero chiuso con prenotazione obbligatoria entro venerdì 31 luglio rivolgendosi direttamente al rifugio Capanna 2000: tel. 0345.95096 – cell. 339.6986367.

Per informazioni: Parco delle Orobie segreteria@parcorobie.it tel. 035.224249


Cascate del Serio, l’apertura in notturna è anche golosa

L’apertura in notturna delle cascate del Serio, in programma sabato 18 luglio dalle 22 alle 22,30, si accompagna ormai da tradizione ad una camminata gastronomica che unisce allo spettacolo del triplice salto d’acqua illuminato da potenti fari la possibilità di scoprire i sapori locali.

Quest’anno l’iniziativa prende il nome di “Cascata Sotto le Stelle, tra Gusto e Tradizione” e prevede degustazioni, intrattenimenti musicali, folcloristici, rievocazioni di antichi mestieri e tradizioni.

Il percorso ha come prima tappa l’antico borgo di Maslana, dove si potranno gustare l’aperitivo e l’antipasto a base dei “Sapori Seriani” a partire dalle ore 17. La serata proseguirà in località “Pià del’arda” dove verrà servito il piatto unico chiamato “la pietansa”. All’Osservatorio di Maslana sarà invece possibile gustare il dolce, proprio di fronte alle cascate, mentre per il caffè ci si potrà recare in una delle attività convenzionate.

La quota di iscrizione è di 15 euro per gli adulti, 10 per i bambini fino a 12 anni, gratuita fino a 3 anni. Il pagamento avviene all’atto dell’iscrizione tramite bonifico bancario.

L’iscrizione comprende gadget e buono pasto per ogni tappa. Per ritirare il materiale occorre presentarsi alle 15 all’Ufficio turistico di Valbondione. È inoltre necessario un abbigliamento da montagna ed è obbligatorio portare una torcia o una pila frontale per la discesa in notturna. (Ufficio Turistico Valbondione tel. e fax 0346/44665 e-mail info@turismovalbondione.it)

Un’altra opportunità per gustare la cascata ed i piatti di montagna la offre il rifugio Campel, che propone il ritrovo alle 17.30 alla partenza degli impianti e la salita al rifugio con la seggiovia. Seguiranno un aperitivo, la cena a base di casoncelli alla bergamasca fatti in casa e taglieri di formaggi tipici e l’osservazione nel cielo nei pressi del rifugio guidati da un esperto. Dopo aver assistito alla cascata, si tornerà in paese con la scorta di accompagnatore e continuando l’osservazione del cielo. All’arrivo saranno serviti tè caldo e vin brulè (Rifugio Campel 339 4948155).

Alte 315 metri, le cascate del Serio le maggiori d’Italia e le seconde in Europa. Dalla diga del Barbellino la massa d’acqua liberata in totale nella mezz’ora di apertura è tra gli 8 e i 10mila metri cubi.

Per assistere all’evento occorre arrivare a Valbondione, da dove si posso prendere due itinerari. Il primo (facile, della durata di circa 45 minuti) raggiunge la frazione di Grumetti, imbocca la mulattiera che porta a Maslana (frazione posta a 1.168 m s.l.m.) e prosegue lungo il sentiero che, attraverso il ponte della Piccinellae, porta nella zona dei grandi macigni. Il secondo (facile, 90 minuti) è il sentiero n. 305 che sale al Rifugio Curò.


Parre, “Gir di Fontane” con soste gastronomiche

Unisce l’escursione al gusto “Il Gir di Fontane de Par”, scarpinata alla scoperta delle fontane presenti sulle montagne parresi (i monti Trevasco, Vaccaro e Alino), intervallata da corroboranti soste gastronomiche a base di piatti e prodotti locali, su tutti i famosi Scarpinocc, ravioli con ripieno di formaggio. L’iniziativa, organizzata dal Gep in collaborazione con KM Sport e il Ristorante Tennis Miravalle, è in programma sabato 4 luglio ed è giunta alla sesta edizione.

Il percorso si snoda tra le località Trinità, Cornel, Mandre, Borlesa, il rifugio Vaccaro, il roccolo Alvit, la chiesa del Monte Alino e si conclude all’Oratorio San Giovanni Bosco con una rinfrescate anguriata. Ad ogni tappa viene servita una portata diversa accompagnando ogni momento della giornata.

Il ritrovo è a partire della 8 al ristorante Miravalle per la verifica delle iscrizioni, il pagamento della quota e la distribuzione dei gadget della manifestazione.

La partenza è dalle 9. Queste le tappe e il menù

  • Cornèl: colazione, con caffè o tè e biscotti
  • Mandre: panino e bibita
  • Borlesa (in alternativa Baita Forcella): aperitivo
  • Rifugio Vaccaro: pranzo a base di Scarpinocc, formaggi, affettati
  • Roccolo Alvit: caffè, digestivo (c’è anche la possibilità di visitare il roccolo)
  • Chiesa del Monte Alino: merenda, con torte e tè (in collaborazione con il Gruppo Sociale)
  • Anguriata all’Oratorio San Giovanni Bosco

L’escursione sarà effettuata con qualsiasi condizione atmosferica e al raggiungimento minimo di 50 partecipanti (max. 250).

È richiesto un abbigliamento da montagna consono e un minimo di allenamento. Il percorso, di difficoltà media, è di 17 chilometri e prevede un dislivello di 920 metri, dai 600 del paese a oltre 1.500.

Il costo è di 20 euro (10 per i bambini fino a 12 anni), da versare al momento della partenza.

Le iscrizioni si raccolgono entro il 3 luglio al ristorante Miravalle oppure all’indirizzo e-mail rifugiovaccaro@libero.it

Il ricavato sarà destinato alla ristrutturazione dell’oratorio di Parre.


Rifugi, il gusto sale in quota

Dalle valli bergamasche sono molte le possibilità di accesso alle alte quote delle nostre montagne. Vasta e curata è la rete di sentieri che permette di assaporare itinerari più o meno difficoltosi e di raggiungere rifugi e luoghi di ristoro. Ce n’è davvero per tutti i gusti.

Col tempo, i rifugi si sono adeguati alle esigenze dei nuovi frequentatori della montagna, non più esclusivamente escursionisti con scarponi e zaino grande, ma anche appassionati che all’ambiente, ai panorami e alla natura amano affiancare anche un buon piatto.

Come spiega Maurizio Nava, rifugista storico dei Laghi Gemelli «un tempo l’escursionista arrivava in montagna, si fermava in rifugio, cenava, pernottava e il giorno dopo ripartiva alla volta di nuove mete. Il cibo passava in secondo piano, primeggiava la convivialità, legata ai racconti, agli scambi di esperienze».

Oggi molto è cambiato. Tra chi frequenta la montagna è cresciuta la quota di appassionati che arriva sui sentieri con l’obbiettivo di godersi la giornata insieme alla famiglia o agli amici, magari gustando anche un gustoso pranzo. Buona cucina e cura nella selezione delle materie prime stanno quindi diventando un must per i rifugisti, sempre più orientati verso prodotti locali e di qualità e consapevoli di non poter più proporre solo minestrone, polenta e selvaggina, come un tempo, ma di dover allargare la proposta con formaggi DOP, paste e dolci fatti in casa e molto altro.

Rifugio Laghi Gemelli

Pasta fresca e dolci fatti in casa sono sempre in carta

Il rifugio si trova in Alta Valle Brembana, a 1.968 metri sul livello del mare, ed è un must per gli escursionisti bergamaschi. Cade nel territorio comunale di Branzi e prende il nome dai laghi, ora inglobati in un unico lago artificiale. Al rifugio Laghi Gemelli è possibile pernottare, ma anche pranzare e cenare. La struttura è condotta da Maurizio Nava dal 1989: «Prima salivo solo a dare una mano, infatti avevo un altro lavoro in valle, poi ho deciso di condurlo in società con un altro rifugista. Nel 2005 è infine arrivato Stefano Brignoli, cuoco, e con lui abbiamo fatto il salto di qualità per quel che riguarda la cucina. Proprio in questo periodo abbiamo percepito la necessità di adeguarci alle nuove richieste gastronomico con l’obbiettivo di offrire una maggiore qualità e di valorizzare le risorse locali». Ecco quindi che anche la cucina del rifugio Laghi Gemelli si diversifica e la proposta non è più basata solo sulla preparazione dei classici piatti come il minestrone, la pasta, la polenta e il brasato. «La normativa – spiega ancora Nava – impone delle regole in materia sanitaria e ci siamo pian piano adeguati, anche se le difficoltà restano perché siamo in montagna e alcune comodità non è possibile averle».

«Principalmente da noi – racconta Nava – arrivano famiglie e giovani. Nella maggior parte dei casi entrano a mangiare anche solo un piatto». Varia è la proposta gastronomica che parte dalle zuppe alla pasta fresca preparata in rifugio, come ad esempio i tagliolini allo Strachitunt Dop e paruch, raccolto direttamente dai gestori. Non mancano la polenta accompagnata dai salumi locali oppure dai formaggi Principi delle Orobie e neppure i vari tagli di carne e i dolci fatti rigorosamente in casa, come quello alle pere con riduzione di Valcalepio o la torta con farina di grano saraceno e marmellata di mirtilli. Il tutto affiancato da una selezione di vini locali.

«Cerchiamo di fare e preparare il più possibile nella nostra cucina, – sostiene ancora Nava – così siamo sicuri di proporre piatti di qualità ad un prezzo corretto».

Rifugio Curò

Per chi ama i primi, spazio a pizzoccheri e scarpinocc

Rifugio CuròIl Curò è un rifugio molto conosciuto e frequentato perché è facilmente raggiungibile da Valbondione. Si trova a 1.915 metri sul livello del mare. È condotto da 9 anni da Fabio Arizzi e Angelo Ghiraldini. «Io ho sempre frequentato la montagna – spiega Arizzi – e ho visto un grande cambiamento per quel che riguarda lo stare in montagna. Ora anche i classici alpinisti hanno l’esigenza di mangiare bene e posso affermare che le priorità in quota in un certo senso sono cambiate».

Nella cucina del rifugio Curò vengono proposti piatti tipici delle province di Bergamo, di Brescia e della vicina Valtellina. Dai pizzoccheri agli scarpinocc di Parre, dalla classica selvaggina, ai piatti a base di funghi. «Ho notato – spiega ancora Arizzi – che sia gli sci alpinisti che arrivano dall’inizio della primavera, sia gli escursionisti del periodo più turistico, apprezzano sempre più la buona cucina, in misura uguale e senza differenze».

Rifugio Brunone

La proposta tiene conto anche di vegani e vegetariani

Rifugio Brunone - Marco BrignoliÈ uno dei rifugi più difficili da raggiungere. Si trova a 2.297 metri ed è raggiungibile da Fiumenero, frazione di Valbondione, dopo circa 3/4 ore di salita con un dislivello di 1.500 metri. Dal 2007 è gestito da Marco Brignoli che ammette di aver «iniziato a ricercare la qualità nella proposta gastronomica e che questa viene compresa ed apprezzata». «Stiamo cercando di orientarci anche all’acquisto di materie prime provenienti da agricoltura biologica e siamo attentissimi ai problemi legati alle intolleranze, ma anche alle scelte dei vegani o vegetariani. Oggi più che mai chi viene al nostro rifugio è molto attento anche alla proposta culinaria e quindi ricerca piatti gustosi: dalle zuppe di legumi ai formaggi Dop».

Brignoli racconta che «l’escursionista ha più voglia di essere ben servito rispetto al passato. Si aspetta una proposta culinaria diversificata, benché in un rifugio. Sicché oggi l’attenzione da parte nostra è cresciuta, c’è attenzione anche alle intolleranze alimentari, rispetto per chi è vegetariano o vegano. Sono cambiati anche gli orari di servizio. Un tempo, alle 19, si cenava, tutti insieme. Ora non ci sono più orari. La cucina è sempre aperta e si lavora più come un ristorante vero e proprio, anche se le attrezzature e le possibilità nei rifugi non sono cambiate! L’approvvigionamento di prodotti freschi rimane sempre un problema, per questo una volta la settimana, il martedì, scendiamo a valle al mercato di Valbondione e acquistiamo i prodotti freschi per tutta la settimana portando tutto a spalla».


In Val Seriana il mondiale di enduro. Gli ambientalisti: «Occasione mancata per una regolamentazione»

L’Alta Valle Seriana diventa il centro del mondo dell’Enduro. Con partenza da Rovetta, si apre la 42ª “Valli bergamasche”, quinta tappa dei campionati mondiali di enduro. Da domani fino a domenica centinaia di moto percorreranno i sentieri, pascoli, mulattiere di Bossico, Rovetta, Cerete e dei comuni vicini, richiamando migliaia di appassionati.

La competizione ha però anche riacceso le polemiche sui danni provocati alla montagna tanto che su facebook è nata una pagina intitolata “Attacco ambientale alla Val Borlezza”.

Legambiente Alto Sebino punta il dito contro la manifestazione e, in generale, contro la situazione di anarchia che consente ai motociclisti di mettere a rischio l’equilibrio naturale di sentieri, prati e boschi con le loro scorribande senza alcuna regolamentazione. Quindi rilancia una proposta fatta già negli anni passati che mira ad accontentare tutti: residenti, ambientalisti e appassionati di enduro.

«Questa problematica si trascina ormai da troppi anni – dice Massimo Rota, presidente di Legambiente Alto Sebino -. Occorre trovare una soluzione. L’unica opzione percorribile, e rappresenta il male minore, è la realizzazione di un percorso unico per gli enduristi delle tre valli, in modo da regolamentarne l’attività e ridurre al minimo l’impatto ambientale» .

Già nel 2010 le Amministrazioni di Lovere, Bossico, Costa Volpino, Rogno, Cerete, Songavazzo, la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi e della Valle Seriana si erano riunite con il Moto Club Bergamo e le associazioni ambientaliste (WWF Bergamo, Legambiente Alto Sebino, Italia Nostra sezione Valle Camonica, Cai Lovere e gli Amici del Museo Civico Scienze naturali Lovere), per valutare gli aspetti organizzativi e le ricadute ambientali dell’evento.

Tutte le parti avevano concordato che la competizione rappresentava il momento fondamentale per riprendere e portare a conclusione il progetto per la realizzazione di un percorso chiuso e controllato per le moto da enduro. «A distanza di cinque anni, nulla è stato fatto di quanto concordato – lamenta Rota -. Assistiamo rammaricati al consueto balletto delle responsabilità. Ancora una volta, le istituzioni sono venute meno agli impegni che avevano preso verso i cittadini, tradendone le aspettative e la fiducia. Occorre trovare una soluzione a questa problematica che si trascina ormai da troppi anni».

La posizione del Cai è più drastica: «L’attività motoristica deve essere vietata e chi infrangerà la legge dovrà essere severamente punito» dice il presidente Piermario Marcolin. Secondo i rilievi effettuati nel 2014 dal Club alpino il traffico motoristico presenta dimensioni preoccupanti, in particolare nelle zone di Selvino, Poieto e del Rifugio Magnolini. La colpa, denuncia Marcolin, è della legge regionale che non consente ai mezzi motorizzati di transitare sui sentieri di montagna ma permette alle Amministrazione e agli enti preposti di individuare alcune aree da dedicare ai motociclisti.

Anche Sel di Bergamo attacca: «L’evento è incompatibile con la nostra idea di montagna. Il percorso attraversa aree di elevato interesse naturalistico e rischia di danneggiare i cicli della vita di varie specie animali». Il partito accusa la mancanza di volontà da parte degli organizzatori e delle Amministrazioni locali di collaborare con le associazioni ambientaliste  per tentare di condividere la progettazione del tracciato e le opere per ridurre al minimo l’impatto ambientale della manifestazione e denuncia la mancata trasparenza nel fornire informazioni per l’attività di controllo e vigilanza.«Chiediamo alla Regione, alla Provincia e ai Comuni – si legge in un comunicato trasmesso nei giorni scorsi – un ripensamento sulla praticabilità di queste manifestazioni, la messa in campo di azioni di controllo e vigilanza al traffico di mezzi motorizzati lungo sentieri, mulattiere e agro silvo pastorali e la destinazione di risorse per l’esecuzione di interventi di difesa e manutenzione diffusa del territorio e l’attuazione del Piano Territoriale Regionale d’Area approvato il 10 marzo 2015 perché non rimanga una mera enunciazione di buoni principi».

Da parte loro gli organizzatori, il Motoclub Bergamo, e le Amministrazioni preferiscono non scendere in polemica e sottolineare l’aspetto sportivo e di divertimento e la ricaduta turistica dell’evento e la ricaduta turistica della gara.

Nel frattempo il Corpo Forestale sta effettuando ricognizioni e verifiche a seguito di segnalazioni per violazioni e infrazioni di carattere forestale e ambientale.


Cascate del Serio, il 18 luglio l’apertura notturna

Scatta domenica 21 giugno la prima apertura della stagione delle cascate del Serio, lo spettacolare triplice salto che con i suoi 315 metri è il più alto d’Italia e il secondo d’Europa. Dalla diga del Barbellino la massa d’acqua – tra gli 8 e i 10mila metri cubi in totale – sarà liberata dalle 11 alle 11.30, regalando con la sua discesa prima lenta e poi sempre più fragorosa un’esperienza unica.

Per assistere all’evento occorre arrivare Valbondione, da dove si posso prendere due itinerari. Il primo (facile, della durata di circa 45 minuti) raggiunge la frazione di Grumetti, imbocca la mulattiera che porta a Maslana (frazione posta a 1.168 m s.l.m.) e prosegue lungo il sentiero che, attraverso il ponte della Piccinellae, porta nella zona dei grandi macigni. Il secondo (facile, 90 minuti) è il sentiero n. 305 che sale al Rifugio Curò.

Il ticket per il parcheggio dell’auto è di 5 euro. L’ufficio turistico consiglia l’abbigliamento da montagna e offre inoltre la possibilità di assistere alle cascate accompagnati da guide alpine. Anche in questo caso i percorsi proposti sono due, entrambi con partenza dal palazzetto dello sport, e prevedono soste didattiche e culturali.

Il costo di partecipazione è di 5 euro (prenotazioni all’Ufficio Turistico Valbondione entro sabato 20 giugno – www.turismovalbondione.it – tel. 0346/44665).

Le altre date di apertura delle cascate sono sabato 18 luglio 2015 (appuntamento in notturna dalle 22 alle 22.30, preceduto da una camminata gastronomica a partire dalle 17 – i dettagli qui), domenica 23 agosto (dalle 11 alle 11.30), domenica 20 settembre (dalle 11 alle 11.30) e domenica 11 ottobre (dalle 11 alle 11.30).


“Gromo sempre in forma”, nel borgo concorso e sagra del formaggio

Venerdì 29 e sabato 30 maggio nelle vie del borgo di Gromo si tiene la quarta edizione della sagra del formaggio”Gromo sempre in forma”. L’evento ruota attorno al concorso caseario omonimo, che ha come protagonisti la Formaggella della Val Seriana, lo Stracchino e il Formaggio di monte, valutati e giudicati dagli assaggiatori dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio), con lo scopo di valorizzare e far conoscere la produzione casearia della Val Seriana.

La manifestazione si apre venerdì 29 con un convegno dal titolo “Produzioni agricole di montagna e vendita diretta: quali opportunità per l’imprenditore agricolo e quale tutela igienico sanitaria per il consumatore”, organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco alle ore 20.30 nella sala Filisetti (via Milesi 25).

Sabato, invece, dalle 10 alle 18 sarà allestita nel centro storico la mostra mercato di prodotti alimentari degli agricoltori. In mattinata è previsto anche un percorso per i bambini delle scuole elementari, guidati dagli allievi dell’indirizzo agricolo dell’Abf di Clusone tra fattoria didattica, produzione e caratteristiche dei formaggi. La premiazione del concorso è fissata alle 15.30. A seguire degustazioni guidate (su prenotazione) con gli esperti Onaf e dimostrazioni e assaggi con gli allievi della scuola alberghiera di Clusone.

Non manca l’intrattenimento musicale. E dalle 19 scatta la cena tipica in piazza.

Per informazioni tel. 0346 41345

 


Alta Val Seriana, il Festival degli Spaventapasseri promuove i prodotti dei campi

spaventapasseriNasce dalla volontà di valorizzare il lavoro nei campi ed i prodotti tipici – primi fra tutti la “Patata di Rovetta” e il “Mais Rostrato Rosso” – il Festival degli Spaventapasseri lanciato l’anno scorso dal Comune e dalla biblioteca di Rovetta ed esteso anche a Castione della Presolana, Cerete, Fino del monte, Onore e Songavazzo.

L’appuntamento va da venerdì 15 a domenica 17 maggio ed è in edizione Expo con sottotitolo “dalla semina alla tavola”. Accanto al concorso letterario e alla colorata gara a realizzare lo spaventapasseri più bello, in ogni paese si svolgono iniziative all’insegna della storia, delle tradizioni e dei sapori locali.

A Rovetta c’è la Festa di primavera e della semina, a Castione La Santusa che mette in mostra le attività agricole di montagna, a Cerete si va alla scoperta dei mulini ad acqua con “Tutta farina del mio sacco”, a Fino del Monte c’è il percorso culturale tra arte e storia, a Onore i laboratori didattici “Per mangiarti meglio” e a Songavazzo incontri e ricette per riconoscere e utilizzare le erbe spontanee. Senza dimenticare degustazioni e ristoro contadino, musica e intrattenimento.

I ristoranti hanno inoltre inserito nel proprio menù un piatto a base di mais Rostrato di Rovetta. A Sangavazzo: Ristorante Donnarumma, Derby, La Baitella; a Castione della Presolana: Hotel Milano, Hotel Aurora, Hotel Prealpi, Trattoria Risol, Le Botticelle, Il Casolare, Del Passo e Cascina Calpa; a Fino del Monte Hotel Garden; a Rovetta: Ristorante Vecchia Costa d’Oro, Blum in Locanda Italiana e Sottozero gelato & cioccolato.

Info


Erbe del casaro, sei giorni tra i sapori locali dell’Altobrembo

erbe deò casaroE’ giunta ormai alla sua sesta edizione la rassegna gastronomica e culturale Erbe del Casaro che ravviva gli undici paesi di Altobrembo: Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Santa Brigida e Valtorta. Sei giorni – sabato 23 e domenica 24 maggio e da sabato 30 maggio a martedì 2 giugno – saranno dedicati ai prodotti e alle tradizioni gastronomiche della Valle Brembana con un programma di iniziative e appuntamenti che valorizzeranno le erbe spontanee, i formaggi brembani e i vini della bergamasca. Ristoranti, aziende agricole e operatori di Altobrembo metteranno in mostra le ricchezze non solo gastronomiche della Valle, la cultura, i saperi e le tradizioni del territorio e delle sue genti.

 

Sabato 23 e domenica 24 maggio

L’apertura della rassegna presenta uno degli eventi di punta di Erbe del Casaro: il 23 maggio ad Averara, “Formaggi di…vini”: un percorso enogastronomico di altissima qualità che permetterà ai visitatori di scoprire e degustare le eccellenze casearie della Valle Brembana in abbinamento ai vini della bergamasca, con la presenza di aziende agricole e consorzi di produzione, il tutto in una location di grande fascino: la via Mercatorum. Farà inoltre da cornice “L’Antica Via dei Formaggi”, lungo la suggestiva via porticata ci sarà infatti l’esposizione e la vendita delle eccellenze casearie della Valle Brembana, con la presenza delle aziende agricole.

Domenica 24 maggio

Un’intera giornata dedicata ai più piccoli alla scoperta del passato e della natura con “C’era una volta…”. I bambini saranno impegnati a Cassiglio in un laboratorio sulla lana per scoprire l’antico mestiere e in una passeggiata nel bosco per conoscere le bellezze che ci circondano e, dopo il pic-nic con prodotti tipici, potranno scoprire in compagnia degli asinelli l’Ecomuseo di Valtorta con le sue strutture (i mulini, il maglio e la segheria) e infine fare una merenda genuina con prodotti a base di latte d’asina.

Sabato 30 e domenica 31 maggio

Sabato un’intera giornata dedicata alle erbe: la mattina un’interessante visita all’Orto Botanico di Carona, struttura comunale finalizzata a una valorizzazione ambientale, culturale e storica della realtà dei paesi di montagna, e nel corso del pomeriggio le Donne di Montagna di Ornica e Slow Food Valli Orobiche vi accompagneranno in un’escursione alla scoperta delle erbe spontanee alla quale seguirà la conferenza “Le erbe Spontanee delle nostre Valli” e la cena itinerante con gustosi piatti a base di erbe. Domenica 31 maggio potrete invece farvi accompagnare dagli accompagnatori-informatori del Parco delle Orobie Bergamasche o partecipare, ai Piani dell’Avaro di Cusio, a “4 passi tra Erbe e Formaggi”: pranzo a tappe tra le baite d’alpeggio alla scoperta dei gusti e sapori delle erbe spontanee abbinate ai prodotti locali dell’Alta Valle Brembana. L’intero pomeriggio invece lo potrete trascorrere a Olmo al Brembo dove, presso l’Info-point, vi aspetta “Intrecciamo la Natura”, appuntamento durante il quale potrete scoprire come tessere con piante e erbe, seguirà “Erbe in Padella”, una dimostrazione di cucina con erbe del territorio e infine “Happy Casaro”, serata di aperitivo a base di prodotti locali accompagnati da musica di sottofondo dal vivo.

 Lunedì 1 e martedì 2 giugno

Gli ultimi due giorni della rassegna prevedono ancora numerosi appuntamenti per tutti i gusti. Lunedì 1 giugno, una serie di attività dedicati al benessere con le erbe a contatto con la natura. A Piazzolo, “Shiatsu in natura”, presentazione della disciplina e possibilità di trattamenti short con gli operatori Shiatsu della Scuola Internazionale di Shiatsu sede di Milano, “Yoga all’aria aperta” per respirare in modo consapevole nella Natura, attraverso la pratica dello Yoga e “Cullati dalla Natura”, attività di movimento dolce nella Natura, dedicato alle persone della terza età e a tutti coloro che amano muoversi ed ascoltare il proprio corpo. Nel pomeriggio, invece a Olmo al Brembo “Tarassaco che delizia!”, dimostrazione e preparazione di marmellata al tarassaco. La sera, Serata Slow , proiezione cinematografica e degustazione di prodotti legati al film, a cura di Slow Food Valli Orobiche.

Martedì 2 giugno

La giornata di chiusura di questa ricca edizione a Piazza Brembana, a partire dall’ora di pranzo con il percorso gastronomico “Alla scoperta degli Antichi Sapori”, una serie di tappe vi aspettano per scoprire e degustare gli antichi sapori della tradizione. E nel corso del pomeriggio il laboratorio per bambini “Trasformazione dal latte al formaggio” a cura delle Donne di Montagna di Ornica e infine “Danze Popolari di gruppo con Folkinvalle”. Faranno da cornice all’intera giornata i mercatini di artigianato e hobbistica. I ristoranti di Altobrembo proporranno menu a tema a base di erbe spontanee e formaggi per esaltare i gusti e i sapori protagonisti di questa rassegna, presso i bar potrete gustare ottimi aperitivi a base di  prodotti locali e la merenda della nonna, dal sapore genuino con un bicchiere di latte accompagnato da torte e biscotti fatti in casa al Burro di Malga e, infine, grazie ad alcune attività commerciali potrete provare gelati e pane alle erbe.


Sentieri Creativi, l’arte sale in quota

sentieri creativi 3Tornano anche nel 2015 i “Sentieri Creativi”, l’iniziativa pensata per giovani artisti in cui arti figurative e montagna si fondono ad alta quota in un linguaggio originale e inedito. Il concorso, ideato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, in collaborazione con il Club Alpino Italiano – Sezione di Bergamo e con l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, giunge quest’anno alla sua quinta edizione e punta ancora una volta a coniugare la passione per le nostre montagne con la freschezza di linguaggio, l’originalità, la creatività tipica dei giovani.

L’obiettivo è ambizioso, ovvero realizzare un connubio tra giovani artisti e montagna con progetti artistici realizzati direttamente in quota, lungo i sentieri e all’interno dei rifugi delle Orobie bergamasche.

Anche quest’anno è confermata l’apertura al bando a tutti i giovani artisti (singoli o gruppi) residenti in Lombardia, con un’età compresa tra i 18 e 30 anni, cioè nati tra il 1985 e il 1997 (per i gruppi si calcola l’età media). Il concorso è aperto a due diverse tipologie di proposte artistiche: installazioni site-specific e mostre, opere d’arte figurativa. Per entrambe le sezioni il tema è libero, ma nella presentazione dei progetti i giovani artisti dovranno esplicitare il legame, anche simbolico, tra l’opera/mostra proposta e temi e peculiarità dell’ambiente montano. L’esposizione di opere e installazioni durerà per circa due mesi nel periodo compreso tra luglio e settembre.
Per ogni artista selezionato è previsto un premio di 800 euro, previo accertamento della regolare installazione dell’opera. Qualora l’esposizione raggruppi più artisti, l’importo verrà diviso tra gli stessi. È prevista per l’autunno 2015 la realizzazione di una mostra collettiva delle opere selezionate presso lo Spazio Polaresco. La stessa sarà corredata da un apposito catalogo.

sentieri creativi 2La candidatura dovrà pervenire entro il giorno 10 aprile 2015 alle ore 12.30 all’Ufficio Protocollo e Spedizioni (piazza Matteotti 3 – 24122 Bergamo) aperto dal lunedì al venerdì ore 08.30-12.30, pomeriggio 14.30-16.30, oppure per posta all’indirizzo “Comune di Bergamo Servizio Giovani, piazza Matteotti 3 – 24122 Bergamo, all’attenzione di Maddalena Bianchetti”.

La documentazione dovrà essere inserita in una busta chiusa non trasparente recante la dicitura “SENTIERI CREATIVI” e il nome del candidato.
Il bando è pubblicato sul sito www.giovani.bg.it