Riscaldamento, il freddo di questi giorni costa a Bergamo 8 milioni in più

freddo casa calorifero
Poco più di due gradi sotto la temperatura media dello scorso anno (2,3 per l’esattezza) stanno costando 8 milioni di euro in più ai bergamaschi per il riscaldamento rispetto alle prime due settimane del 2016.

La nostra provincia è la seconda in Lombardia per spesa da gelo. Il freddo intenso nelle prime due settimane di gennaio costa ai lombardi 74 milioni in più di riscaldamento rispetto allo scorso anno, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat e meteo (periodo 1 – 12 gennaio 2017 e 2016 considerando un impatto omogeneo sul territorio). In regione sono circa 3 i gradi in meno rispetto alle temperature medie di gennaio 2016. Si tratta di 32 milioni in più di spesa su Milano, Monza e Lodi che hanno avuto una differenza di oltre 2 gradi in meno, 9 milioni per Brescia (-5,8 gradi), 8 milioni per Bergamo (-2,3), 7 milioni per Varese (-2,8), 4 milioni per Como (-2,8), 3 milioni per Mantova, Cremona e Lecco.

Ci si può consolare considerando che le belle giornate e le temperature quasi primaverili dei giorni attorno a Natale abbiano, al contrario, fatto risparmiare sulla bolletta.

Quanto alle imprese operanti nel settore riscaldamento, anche in questo caso la nostra provincia occupa il secondo gradino del podio regionale, questa volta dopo Milano, leader nazionale per concentrazione di aziende nel comparto, e il quarto posto in Italia.

Sfiorano quota 14.000 le imprese lombarde attive nel settore degli impianti di riscaldamento, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese 2015 e 2016. Si occupano in primo luogo dell’installazione (12.776 sedi d’impresa attive), poi del commercio all’ingrosso (649) e della fabbricazione dei condizionatori d’aria (399), rappresentando circa il 20% del totale nazionale. Milano è capofila della classifica nazionale del settore con circa 4mila imprese, poi Roma (3.833) e Torino (3.293). Tra i primi dieci territori in Italia, tre sono lombardi: dopo Milano che è prima, vengono infatti Bergamo, quarta con 1.847 imprese, e Brescia sesta con 1.749.

Per il riscaldamento, secondo un’elaborazione della Camera di commercio su dati Istat sui consumi energetici delle famiglie, prevale l’uso per i lombardi di un impianto centralizzato (29,4% contro il 15,7% nazionale), rispetto a quello portatile/fisso (8,9% contro 18,5%) e poco più basso anche l’uso dell’impianto autonomo (61,6% contro 65,8%). Più alto l’uso invernale degli apparecchi (9,01 ore di accensione contro 7,54). Più diffuso il metano (87% contro 70,9%) rispetto alle biomasse (7,2% contro 14,5%).


Bombe d’acqua, «così Bergamo può limitare i danni»

grandine maltempo bergamoLe forti precipitazioni sempre più frequenti, e i danni conseguenti, non possono più essere catalogati come semplici episodi. Se è vero che fanno parte di un cambiamento climatico globale, non significa però che anche al livello locale non si possa trovare qualche contromisura per limitare gli effetti negativi.

È quanto propone Legambiente di Bergamo in una lettera inviata al sindaco e alla giunta del Comune di Bergamo, con una serie di suggerimenti che non necessitano di «grandi stravolgimenti». «Allagamenti, strade bloccate, incidenti, tombini che esplodono, proprietà danneggiate… la lista delle conseguenze sulla nostra città è lunga senza, fortunatamente, situazioni così gravi come è successo da altre parti», scrive Nicola Cremaschi per il circolo cittadino. E mentre in provincia c’è chi sta pensando di chiedere lo stato d’emergenza, l’associazione ambientalista porta in primo piano la prevenzione.

«Interventi di rinaturalizzazione della Morla – elenca Legambiente -, del Tremana, dei Rioli, di deimpermeabilizzazione dei suoli, di completamento e risistemazione dell’impianto fognario, di creazione di rain garden. Un’azione ambientale forte sulle scelte urbanistiche ed edilizie che permettano, nel giro di pochi anni, mettendo in sinergia sforzi pubblici e privati, di migliorare la capacità del nostro territorio di sopportare queste manifestazioni naturali».

«Per iniziare a dare un segnale non è necessario procedere con grandi stravolgimenti – sottolinea la comunicazione -, è sufficiente che nella strumentazione a disposizione dell’Amministrazione comunale (Regolamenti, Norme Tecniche) venga dato più spazio al costruire sostenibile, proprio finalizzato all’ottica di riduzione di suolo impermeabile e di compensazione a fronte di tale perdita. Strumenti che già nei singoli progetti dovrebbero essere applicati come prassi quotidiana: pensiamo ad abitazioni e box con tetti verdi, opere di urbanizzazione come strade che favoriscano il deflusso delle acque meteoriche verso aree verdi drenanti create (e non monetizzate) piuttosto che riversarsi nella pubblica fognatura, vasche di raccolta delle acque piovane che possono essere usate anche per irrigare i giardini e gli spazi verdi quando serve, etc.. Sono numerose le tecniche e gli accorgimenti oggi disponibili ed alla portata di tutti, senza grossi investimenti da parte dei privati, da applicare anche a quei piccoli interventi (pubblici e privati) che rappresentano poi la stragrande maggioranza delle trasformazioni sul nostro territorio».

«Pensiamo che sia una prospettiva diversa, un modo di pensare il progetto più ad ampio raggio, l’unica strada a fronte degli eventi spiacevoli di questi ultimi giorni – conclude Cremaschi -. Agire prima, a monte, dare le regole affinché tutti, Amministrazione pubblica in primis quando progetta strade e aiuole, possano applicarle e porsi nell’ottica di un costruire sostenibile».


Neve, Bergamo potenzia il piano e chiede un po’ di attenzione pure ai cittadini

neve bergamoÈ operativo e pronto a scattare dal 15 novembre scorso il Piano Neve 2015/16 del Comune di Bergamo, servizio che anno dopo anno è stato potenziato da Aprica per migliorare l’efficienza della gestione delle nevicate in città.

Un potenziamento che consente ora di disporre di una squadra di pronto intervento composta da dieci funzionari e operatori qualificati, meccanici, autisti, un caposquadra, un addetto alla movimentazione e alla logistica, reperibili 24 ore su 24. In aggiunta alla propria struttura operativa, Aprica rende disponibile una struttura operativa di pronto intervento di supporto, che garantisce la disponibilità 24 ore su 24, con intervento entro due ore dalla chiamata, di un nucleo di personale, proveniente da 11 società esterne legate da contratto di collaborazione, munito di relativi mezzi operativi ed attrezzature antineve.

Non solo: è garantita la disponibilità, sempre 24 ore su 24, di un nucleo di personale di circa 40 spalatori per la rimozione della neve dalle aree pubbliche sensibili e dai marciapiedi.

Negli ultimi 13 anni i mezzi di intervento per far fronte alle precipitazioni nevose sono incrementati esponenzialmente: nel 2002 erano solo 16 gli spargisale e gli autocarri spalaneve ad intervenire sulle strade cittadine, nel 2015 sono 120, di cui 96 reperibili 24 ore su 24 in caso di neve.

Il parco dei mezzi pronti a intervenire è composto da 20 autocarri con spargisale e lama spalaneve, 19 trattori gommati con spargisale e lama, 4 mezzi speciali cingolati dotati di lama e spargisale per la rimozione neve dai marciapiedi, 31 autocarri con vasca, 9 minipale, 2 mezzi leggeri speciali a trazione integrale con spargisale e lama, 1 terna, 5 pale gommate, 4 autovetture leggere, attrezzate per interventi antighiaccio e 8 spazzoloni motorizzati per la rimozione della neve dai marciapiedi .

Molti di questi mezzi dispongono di un sistema di geolocalizzazione, attraverso il quale è possibile tracciare gli interventi di pulitura delle strade cittadine. Il sistema consente pertanto alla sala operativa di Aprica di verificare le necessità di intervento in tempo reale, comunicando direttamente con i mezzi in azione sulle strade.

Tutti i cittadini possono consultare la mappa direttamente sul SIGI del Comune di Bergamo al seguente link: http://territorio.comune.bergamo.it/servizio-ecologia-e-ambiente/sgombero-neve-mappa-dei-percorsi-effettuati

L’area di intervento è di 320 km (640 Km se si considerano entrambe le corsie della carreggiata stradale): per assicurare una migliore tempestività di intervento in punti della città considerati come particolarmente sensibili per la transitabilità delle strade, anche nel caso gli stessi non fossero accessibili con gli usuali mezzi a disposizione, sono state predisposte delle riserve di emergenza di miscele saline.

Gli interventi vengono suddivisi secondo tre livelli di priorità: 11 sono i percorsi delle direttrici principali, ovvero le strade contraddistinte da maggiori flussi di traffico e che quindi vengono liberate per prime; sono individuati poi 22 percorsi di strade primarie e infine 11 percorsi di strade cosiddette secondarie. Sono stati inoltre predisposti appositi circuiti di intervento (meccanico e manuale) che prevedono la rimozione della neve presente in diversi luoghi pubblici, marciapiedi, fermate degli autobus, linee Piedibus e piste ciclabili.

Vengono monitorate costantemente le notizie riguardanti le previsioni di precipitazioni nevose su più servizi meteorologici, tra i quali anche quello svizzero. Con largo anticipo rispetto al manifestarsi dell’evento meteorologico (generalmente durante la fascia notturna che va dal le ore 01,00 alle 04,00), si provvede allo spargimento preventivo lungo tutte le direttrici (circa 200 Km di sviluppo andata e ritorno) di salgemma misto a salamoia (soluzione di acqua satura di sale disciolto al 22% circa).

In caso di neve l’Amministrazione Comunale ha la responsabilità di provvedere a mantenere e ripristinare condizioni adeguate al traffico dei veicoli e dei pedoni mediante:

  • Spargimento di miscele saline in previsione della formazione di ghiaccio sulle sedi stradali più esposte al fenomeno;
  • Rimozione e sgombero della neve dalle sedi stradali e dagli incroci, a partire dalla viabilità principale;
  • Rimozione e sgombero della neve dagli spazi prospicienti i principali Uffici Pubblici non presidiati o custoditi, nonché i luoghi di pubblico interesse quali ospedali, cliniche, presidi medici, scuole, asili, caserme, servizi di pubblica utilità, etc.

In tali condizioni è tuttavia fondamentale poter contare sul contributo e senso civico di tutti i cittadini, per i quali il Comune ha stilato un decalogo, così da affrontare in modo più adeguato le situazioni di disagio che comunque si vengono a creare.

Per limitare quanto più possibile i disagi che ogni evento naturale di precipitazione nevosa comunque arreca, è necessario adottare le seguenti precauzioni:

  • Dotare l’auto, all’inizio della stagione invernale, di gomme da neve o catene, specie se si abita o si frequentano zone caratterizzate dalla presenza di rilievi;
  • Ripassare le modalità di montaggio delle catene, controllando di avere in dotazione il tipo adatto alla propria auto ed anche un paio di guanti da lavoro;
  • Approvvigionare per tempo e tenere disponibile una idonea scorta di sale industriale da utilizzare per la viabilità interna privata, anche pedonale, e per gli eventuali marciapiedi esterni (il sale è usualmente acquistabile nelle sedi dei consorzi agrari, centri commerciali e/o presso la Sede APRICA di via G. B. Moroni, n. 337)
  • Avere disponibile in ogni stabile almeno un badile o pala da neve da utilizzare per eventuali attività di rimozione;
  • Tenersi informati sulle previsioni ed evoluzioni del tempo a scala locale.

In caso di previsione o di effettiva nevicata, a tutela dell’incolumità propria e degli altri, è estremamente importante seguire i seguenti consigli di comportamento:

  • Preferire, per quanto possibile, l’utilizzo dei mezzi pubblici a quello delle auto private e, tra queste ultime, optare possibilmente per quelle più piccole ed a trazione anteriore;
  • Indossare abiti e soprattutto calzature idonee alla situazione ed all’eventualità di sostenere spostamenti a piedi;
  • Non aspettare a montare le catene da neve sulla propria auto quando si è già in condizioni di difficoltà, specie se si devono affrontare percorsi con presenza di salite e discese anche di modesta pendenza;
  • Evitare di proseguire nel viaggio con l’auto se non si ha un minimo di pratica di guida sulla neve, ci si sente comunque in difficoltà o non si ha il corretto equipaggiamento;
  • Non abbandonare l’auto in condizioni che possano costituire impedimento alla normale circolazione degli altri veicoli, ed in particolare dei mezzi operativi e di soccorso.

 


L’afa cede il passo. Ma stasera possibili forti temporali

temporale 2«Una saccatura di origine atlantica interesserà il Nord Italia tra il pomeriggio di oggi, venerdì 24 luglio, e la serata di domani, sabato 25 luglio, aumentando l’instabilità temporalesca su tutta la Lombardia, seppur in modo irregolare ed intermittente e favorendo anche una contenuta graduale diminuzione delle temperature e dell’afa, specie domenica 26 luglio. Il passaggio perturbato previsto sulla Lombardia non è particolarmente intenso ed esteso, ma il forte riscaldamento dei bassi strati (oggi e parzialmente domani) è sufficiente per poter innescare fenomeni temporaleschi di forte intensità, isolati ma possibili ovunque. La fase acuta dei fenomeni temporaleschi, che interesserà in particolare il Nordovest e la Pianura Occidentale, va dalle ore 20 di oggi 24 luglio alle ore 8 di domani 25 luglio». Lo scrive una nota della Protezione Civile della Regione Lombardia