“Ne assaggerete di tutti i colori”: il Mais Spinato di Gandino torna in tavola per tutto ottobre

Due fine settimana d’eccellenza nel Parco Verdi, ma anche cene a tema nei ristoranti della Valle Seriana sino a fine mese

Lo scrittore Oscar Wilde diceva di non sopportare “quelli che non prendono seriamente il cibo”. Per questo si sarebbe unito molto volentieri a quanti dall’1 al 31 ottobre prossimo raggiungeranno Gandino, ai piedi delle Orobie in Valle Seriana, provincia di Bergamo, per degustare le specialità a base di Mais Spinato di Gandino. Nessuno si aspetti la “solita” polenta con il corredo di grigliate assortite: qui, in quelle che sono state denominate le Cinque terre di montagna, si fa terribilmente sul serio, inserendo nel menu del Palaspinato (la tensostruttura allestita nei primi due week end di ottobre nel Parco Comunale Verdi) brasato al Valcalepio e baccalà alla Vicentina, scottadito di capretto, salsiccia alla Tropea, goulasch ungherese, per non parlare di salumi e formaggi a chilometri zero e dei prodotti di una filiera locale che non finisce di stupire, a cominciare da Spinata e Melgotta con impasto a base di Mais Spinato, sfida tutta gandinese alla pizza. Tutto servito con stoviglie di ceramica, bicchieri di vetro e/o materiale biodegradabile.

“Il Galà dello Spinato”

Il cuore delle iniziative legate alla stagione del raccolto è racchiuso nei primi due fine settimana di ottobre, quando va in scena “il Galà dello Spinato”. Lo slogan dell’edizione 2021 è chiaro e indicativo: “Ne assaggerete di tutti i colori”. Il menu di quest’anno, coordinato dallo chef Diego Fiori, punterà infatti ad allargare gli orizzonti, grazie ai mais antichi selezionati dall’azienda agricola di Clemente Savoldelli (www.agrisavoldelliclemente.it). A fianco del Mais Spinato ci saranno infatti il Biancoperla, il Morado amaranto (utilizzato anche dallo chef stellato Davide Oldani per le sue ricette d’alta cucina), l’Azul messicano, il Nero Spinoso della Val Camonica ed il Rosso rostrato di Rovetta. Fra i temi centrali anche il progetto INCREASE, che unisce nel mondo 28 partners di 14 paesi (fra loro anche la FAO e la Comunità del Mais Spinato) per promuovere il consumo di fagioli, ceci e lupini, generando cibi proteici a basso impatto ambientale. La serata inaugurale di venerdì 1 ottobre sarà dedicata agli sportivi locali, artefici di importanti imprese. A festeggiarli ci saranno fra gli altri il plurimedagliato paraolimpico Oney Tapia e la campionessa di sci Lara Magoni, assessore a turismo, marketing e moda di Regione Lombardia.

Sabato 2 ottobre a Gandino arriverà da Firenze per un corso intensivo il guru dell’Ortobiattivo Andrea Battiata, mentre nel pomeriggio occasione da non perdere (repliche anche domenica 3 e 10 ottobre) con le visite guidate fra chiese e palazzi nel centro storico, dominato dalla monumentale Basilica di Santa Maria Assunta e dal vicino Museo di Arte Sacra, fra i maggiori al mondo per la ricchezza delle dotazioni. In serata musica con gli Stereoptipi. Giovedì 7 ottobre serata giovani con dj Morgan e dj Botta, venerdì 8 ottobre musica con gli 8&40 e sabato 9 ottobre raccolta in campo delle pannocchie al mattino e scartocciatura in piazza nel pomeriggio, con la musica degli Aghi di Pino.

Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.mais-spinato.com. Prenotazioni per pranzi e cene (d’obbligo green pass o tampone) al numero 379.2859169 e all’indirizzo mail galadellospinato@gmail.com.

Menù a tema nei ristoranti

Dopo la scorpacciata del Galà ci saranno una serie di appuntamenti nei ristoranti, con serate a tema e menu all’insegna delle eccellenze locali. Si parte venerdì 15 ottobre alle 19.30 presso Le Delizie (www.ledelizie.com – 035.5902228) e si continua venerdì 22 ottobre alla stessa ora all’Agriturismo Ai Fontanì di Casnigo (349.0503575). Venerdì 29 ottobre alle 19.30 sarà la volta del Ristorante Al Portichetto a Cirano di Gandino (www.alportichetto.com – 035.745653), mentre lo storico Caffè Centrale che si affaccia sulla piazza del Municipio (www.laspinata.com – 035.727371) proporrà per tutto il mese “La Spinata Gourmet”, sena dimenticare le specialità del Panificio Persico (035.745444) e della gastronomia “Il Girasole” (334.8979082), a pochi passi dalla Basilica.

Il Mais Spinato di Gandino

Il Mais Spinato di Gandino è un’antica varietà che arrivò nel borgo della Valle Seriana nei primi decenni del 1600. Fu il primo mais a giungere in Lombardia. Filippo Lussana (cui Bergamo ha dedicato il liceo cittadino) pubblicò uno studio che certificava la coltivazione a Gandino in località Clusven nel 1632, nei terreni della famiglia Giovanelli, ricchi commercianti di panni lana di cui la Valle è da secoli produttrice. Già nel 1617 il mais era arrivato nei territori legati a Venezia, e in particolare nel Bellunese, nelle terre del nobile Benedetto Miari. Coevi di Miari erano l’allora Patriarca di Venezia, il barone Federico Maria Giovannelli, e i baroni Benedetto e Andrea Giovanelli, Procuratori della Repubblica veneta, tutti originari di Gandino. In entrambi i casi si tratta di mais con i chicchi dalla forma appuntita: nel Bellunese si parla di “Sponcio”, a Gandino di “Spinato”. Si pensi che Matteo Bonafus, direttore del Giardino Reale d’Agricoltura di Torino, pubblicò nel 1833 una schedatura delle varietà di mais che ha fatto da riferimento per tutti gli studiosi. Nel 1842, in una specifica integrazione, aggiunse proprio il mais “rostrato” o “Spinato”, utilizzando la dicitura francese di “Mais a Bec”.

La dedizione al tessile della Val Gandino (che comprende i comuni di Gandino, Leffe, Casnigo, Cazzano S.Andrea e Peia) fece quasi scomparire negli anni le coltivazioni. Dal 2007 un progetto di rivalutazione degli enti locali in collaborazione con il Crea – Unità di Maiscoltura del Ministero dell’Agricoltura (che ha sede a Bergamo dal 1926) sono rinate le coltivazioni, tutelate dalla De.C.O. (Denominazione Comunale d’Origine), una sorta di DOC locale ideata da Luigi Veronelli. I semi originali del Mais Spinato® sono stati isolati nella Cascina Parecia della famiglia Savoldelli, grazie ad un’antica pannocchia conservata dai nipoti di anziani contadini. La coltivazione segue metodi sostenibili ed è legata al metodo biointensivo, che consente di aumentare la resa e la qualità della produzione attraverso una lavorazione del terreno che non prevede in alcun modo l’uso di componenti chimici.

Il Mais Spinato è oggi tutelato come varietà agricola da conservazione ed i suoi semi sono conservarti nel Global Seed Vault, il deposito mondiale dei semi da salvare creato sotto i ghiacci delle isole Svalbard in Norvegia. Ad Expo Milano 2015 la Comunità del Mais Spinato di Gandino® ha rappresentato l’Italia al Cluster Cereali e Tuberi, di cui è stata partner scientifico. Dal 2016 il Mais Spinato di Gandino accompagna, eccellenza fra le eccellenze, le degustazioni ufficiali di “Benvenuto Brunello” proposte dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Il 14 e 15 ottobre 2017 il Mais Spinato di Gandino ha connotato a Bergamo il tavolo del G7 Mondiale dell’Agricoltura e la sede del Palazzo della Provincia con i suoi inconfondibili chicchi e le sue luminose pannocchie.


Gandino, alla Fiera di San Giuseppe c’è anche una “Cittadella del Gusto”

Spinetta Mais Spinato (2)

A Gandino la storica Fiera di San Giuseppe è anche un’occasione per riscoprire le tipicità. L’appuntamento – che risale al 1600 e cade puntualmente la quarta domenica di Quaresima – è per domenica 26 marzo, dalle 7 del mattino alle 7 di sera.

Le vie del borgo medievale saranno occupate da centinaia di banchi vendita con articoli di artigianato ed enogastronomia, cui si affiancheranno i negozi locali. Il Museo della Basilica (con ori, argenti, sete e merletti di pregio inestimabile) sarà aperto per visite guidate, mentre sul sagrato sarà attivo un mercatino con oggetti d’antiquariato.

Intanto nel Parco Comunale Verdi, a pochi passi dal Municipio, sarà allestita la “Cittadella del Gusto”, con prodotti tipici a chilometro zero e degustazioni all’insegna della tutela della qualità.

A farla da padrone sarà il Mais Spinato di Gandino, antica varietà che la comunità ha riscoperto e rilancia attraverso molteplici iniziative e prodotti: la classica farina da polenta, i frollini, «Camisocc» (ravioli), le gallette, il gelato, la birra e le chiacchiere, in vendita negli esercizi del paese. Proprio in occasione della Fiera di San Giuseppe vengono distribuiti i semi per la nuova stagione coltiva, con un’apposita area dove sarà possibile scambiare sementi fra hobbisti.

Presenti anche gli stand delle associazioni di volontariato e due aree luna park.


Val Gandino, un mese dedicato al mais Spinato e ai prodotti tipici

mais-spinato-di-gandino-giorni-del-melgotto-1In Val Gandino prendono il via sabato 17 settembre “I Giorni del Melgotto”, manifestazione nata nel 2008 dal progetto di salvaguardia, caratterizzazione e valorizzazione della varietà locale di mais Spinato di Gandino che porta in piazza il binomio cultura & coltura.

L’iniziativa, che si concluderà sabato 15 ottobre, è caratterizzata da convegni, mostre, degustazioni con l’obiettivo di valorizzare e mantenere vive le tradizioni folkloristiche legate alla cultura popolare e contadina, come ad esempio la scartocciatura delle pannocchie in piazza abbinata ad eventi di divulgazione e approfondimenti tecnico-scientifici e socio-culturali legati al mondo dell’agroalimentare, della salute e dello sviluppo sostenibile.

Il Mais Spinato si sposerà con i formaggi di Cirano, il cinghiale di Peia, i funghi di Casnigo, i fagioli di Clusven e insoliti abbinamenti come quelli di “Whisky, Grappa, Rum, Gin” a Gandino. A Leffe si parlerà di innovazione mentre a Cazzano Sant’Andrea si tornerà a scuola sui campi del bio-intensivo.

Ci saranno inoltre momenti di riflessione con esperti del settore che parleranno non solo di cibo e gastronomia, affrontando il tema del progetto di estensione della De.Co ai formaggi della Val Gandino, ma anche di turismo e territorio con il tema dell’ospitalità diffusa. Ci si concentrerà poi su imprenditoria e nuove generazioni.

Nel primo fine settimana gli appuntamenti golosi sono a Cirano di Gandino, sabato 17 settembre a partire dalle 19, con la cena in strada che propone l’abbinamento tra polenta taragna di mais Spinato e funghi (a cura della Consulta di Cirano, costo di 12 euro) e alla sagra del cinghiale di Peia, in programma sabato e domenica.

I ristoranti aderenti alla manifestazione proporranno per le giornate del melgotto menù a tema a base di mais spinato di Gandino.

>>Il programma completo


Gandino, alla fiera di San Giuseppe sfilano le tipicità lombarde

A Gandino la Fiera di San Giuseppe si svolge la quarta domenica di Quaresima. Un appuntamento che affonda le proprie radici nel 1600 e che continua ad esercitare grande attrazione in tutta la Valle. Domenica 6 marzo, quindi, il centro storico si animerà di bancarelle e visitatori. In vendita generi commerciali tradizionali, ma anche articoli di hobbistica, artigianato e specialità enogastronomiche.

La manifestazione – complice l’impegno della comunità locale nel recupero e nella valorizzazione dell’ormai famoso mais Spinato – pone anche nuovo accento sul cibo e l’agricoltura. Nel Parco Comunale “Giuseppe Verdi2 sarà allestita una “Cittadella del Gusto” che farà spazio al mercato dei produttori a km0 e a quello di Campagna Amica della Coldiretti oltre che allo stand della Comunità del Mais Spinato di Gandino dove saranno distribuiti i semi della nuova stagione coltiva.

A partire dalle 12 saranno offerti assaggi di polenta di Mais Spinato e delle eccellenze della rete “cibo e identità locale“, un’iniziativa che aggrega sette distretti lombardi che hanno innescato processi virtuosi di sviluppo locale grazie alla riscoperta dei prodotti tipici dell’enogastronomia. Proprio alla festa gandinese si terrà la presentazione (alle 15 nella biblioteca) della rete, che comprende, oltre al Mais Spinato di Gandino, l’Asparago Rosa di Mezzago (Mb), il Grano Saraceno di Teglio (So), lo Stracchino all’antica di Corna Imagna (Bg), il Vigneto Pusterla/Capretti di Brescia, il Bitto Storico di Gerola Alta (So) e, nuovo ingresso, Mais e Pan Gialt di Nova Milanese (Mb).

Non mancano il luna park (allestito in due aree) e le iniziative culturali. Il Museo della Basilica sarà aperto al pubblico per visite guidate, mentre sul sagrato si terrà un’interessante vendita di oggetti d’antiquariato degli Amici del Museo. Anche i negozi partecipano alla sagra con allestimenti e promozioni speciali.


Da Gandino a Montalcino. Le gallette di mais Spinato accompagnano l’anteprima del Brunello

Spinetta Mais Spinato (2)Il mais Spinato di Gandino sposa un emblema dell’enologia italiana come il Brunello di Montalcino. Dal 19 al 22 febbraio a Montalcino (Siena), l’antica varietà bergamasca, al centro di un’ampia attività di valorizzazione, sarà partner ufficiale di “Benvenuto Brunello”, il tradizionale appuntamento organizzato dal Consorzio del Vino Brunello di Montalcino per presentare a stampa ed esperti del settore di tutto il mondo l’annata che sta per essere lanciata sul mercato e le anticipazioni su quella appena vendemmiata.

Benvenuto BrunelloQuest’anno l’anteprima avrà per protagonisti il Brunello 2011, il Brunello Riserva 2010, il Rosso di Montalcino 2014 e le altre due denominazioni del territorio, Moscadello e Sant’Antimo e tra una degustazione e l’altra saranno le “Spinette di Mais Spinato di Gandino”, gallette 100% mais, nella versione classica e in quella soft, a consentire la “pulizia della bocca” dei partecipanti.

«Per il Mais Spinato e per le eccellenze enogastronomiche della Valle Seriana – sottolinea Filippo Servalli, presidente della Comunità del Mais Spinato di Gandino – è un’opportunità di grande prestigio, a conferma del lavoro di relazione che in questi anni ha aperto scenari un tempo impensabili. Alla base di tutto c’è la storica, competente intraprendenza della gente della Val Gandino. Non è un caso che proprio a Montalcino l’impresa gandinese Edilmario (dei fratelli Roberto e Fabio Savoldelli) stia lavorando alla realizzazione della nuova sede del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, nel complesso di Sant’Agostino».

«L’abbinamento del Mais Spinato con il Brunello di Montalcino – sottolinea Antonio Rottigni, presidente della commissione De.C.O. del Comune di Gandino – è una novità di sicuro interesse per il contesto altamente specializzato cui si rivolge, ma al tempo stesso indica una via concreta e possibile per rendere sinergica e complementare la proposta al pubblico delle eccellenze dell’enogastronomia italiana».

L’edizione 2016 di Benvenuto Brunello sarà all’insegna dei festeggiamenti del cinquantenario del riconoscimento della Doc al Brunello, avvenuta il 28 marzo 1966. Come di consueto, oltre agli assaggi, sabato 20 febbraio presso la Chiesa di Sant’Agostino saranno assegnate le stelle alla vendemmia 2015 e i premi “Leccio d’Oro”, conferiti ogni anno dal Consorzio ai locali che hanno la Carta dei Vini con una gamma ampia e rappresentativa di vino Brunello e degli altri vini di Montalcino.


Mais Spinato e Dolcetto d’Ovada: da M1lle una serata sulle tracce di Garibaldi

mais m1lleIl mais Spinato di Gandino prosegue il proprio tour in città sulle orme dei grandi del passato. “Sposato” a Palma il Vecchio nella proposta gastronomica dedicata alla mostra del ristorante Da Mimmo in città alta, in città bassa si lega invece a Garibaldi nella serata “I M1lle sapori del Mais spinato di Gandino”, in programma mercoledì 15 aprile. L’appuntamento è al ristorante M1lle Storie e Sapori di viale Papa Giovanni XXIII ed ha come filo conduttore l’eroe dei due mondi, che, affascinato dallo scarlatto di Gandino, fece tingere proprio in valle le camicie rosse delle proprie formazioni. La biografia e le imprese del condottiero ispirano un viaggio sensoriale attraverso i sapori di Nizza, Piemonte, Veneto fino a Marsala. In primo piano, oltre allo Spinato locale, il Dolcetto di Ovada dell’azienda agricola Rossi Contini di San Lorenzo d’Ovada. Il rapporto tra la Comunità del mais e il ristorante proseguirà niente meno che a Expo. Lo chef Giampaolo Stefanetti sarà infatti impegnato negli showcooking che affiancheranno la presenza del progetto gandinese nel cluster dei cereali.