Cinque nuovi bandi per contributi alle imprese bergamasche

Dal 1° aprile 2019 le imprese aventi sede legale in Italia e almeno una sede (legale od operativa) in provincia di Bergamo, hanno la possibilità di presentare domanda di partecipazione a due tipologie di bandi.

Voucher per assistenza e consulenza a favore delle micro, piccole e medie imprese. In relazione a questa tipologia di intervento sono tre i bandi messi a disposizione dall’Ente camerale:
Bando Sviluppo d’impresa
Bando Sviluppo d’impresa agricola
Bando Azioni di supporto all’internazionalizzazione.
Voucher per formazione. In relazione a questa tipologia di intervento l’Ente camerale ha messo a disposizione delle imprese del territorio due bandi:
Bando per interventi di formazione
Bando per interventi di formazione nelle imprese agricole.

Le modalità per accedere ai bandi sono pubblicate nella sezione Bandi e contributi del sito www.bg.camcom.it.

Tutti i bandi resteranno aperti fino al 31/12/2019 salvo esaurimento dei fondi. Gli interventi di consulenza, di assistenza e di formazione saranno realizzati con il coordinamento di Bergamo Sviluppo attraverso i soggetti attuatori accreditati, i cui elenchi sono pubblicati sotto forma di allegato per ogni bando.


I&T Innovation and technology Hub

Nel gennaio 2018 veniva formalizzato un Contratto di Rete tra tutti i Centri Servizi di riferimento delle associazioni che fanno capo a Imprese & Territorio. L’obiettivo era dar vita ad un Digital Innovation Hub dedicato (non esclusivamente) alle PMI bergamasche e denominato, non a caso, I&T – Innovation and Technology Hub, con sede all’interno dell’area del POINT di Dalmine.

A un anno di distanza è possibile dire che la scelta è stata giusta.

Il contratto di rete, infatti, ha rafforzato la capacità di collaborazione e scambio di risorse e competenze tra organizzazioni portatrici di specificità complementari: dall’ambito di intervento (come si sa Imprese & Territorio spazia con le sue aderenti dall’agricoltura al commercio passando per l’artigianato, la media impresa industriale e i servizi) agli stili e alle culture organizzative. Sotto questo punto di vista basta ricordare come in I&T si trovino piccole aziende che fatturano qualche centinaia di migliaia di euro e realtà dalle decine o centinaia di milioni di valore della produzione, imprese ordinarie e organizzazioni dell’economia sociale e non for profit, soggetti orientati al territorio e attori con forte vocazione all’internazionalizzazione, settori ad alta intensità di capitale e tecnologia e settori labour intensive.

Quanto precede è testimoniato da fatti molto concreti: non a caso I&T – Innovation and Technology Hub ha saputo valorizzare non solo le misure camerali, i voucher ministeriali, le perizie imprese 4.0, ma soprattutto la consulenza tecnica relativa alle innovazioni e digitalizzazioni da applicare alle diverse tipologie di attività.

Questo tipo di interventi richiede approcci integrati, capaci di coniugare una lettura accurata dei bisogni, una progettazione personalizzata, l’attivazione di consulenze di alto livello: non è l’introduzione di una tecnologia che di per sé fa innovazione, perché questa si nutre di cambiamenti nelle organizzazioni, nelle culture, nelle visioni.

Rispetto alle consulenze di alto profilo, la sperimentazione compiuta lungo questo primo anno di attività ha portato I&T – Innovation and Technology Hub all’identificare in Schneider Electric una partner strategico nell’ambito delle soluzioni Impresa 4.0. Schneider Electric è un gruppo industriale con un fatturato globale di oltre 25 miliardi di euro, 140.000 dipendenti presenti a livello globale in più di 100 paesi ma, soprattutto, con una storica, capillare e radicata presenza sul territorio italiano, che gli consente di gestire in modo affidabile le attività dalla fase di studio sin alla fase di supporto post vendita, lungo tutto il mercato.

Questa partnership strategica consentirà a chi si rivolgerà al DIH di I&T di accedere alle proposte di un gruppo leader che spende il 5% del suo fatturato in Ricerca&Sviluppo, ai suoi esperti tecnici applicativi, alla sua rete di partner e alle sue iniziative formative, oltre che alle sue applicazioni e ai suoi prodotti.

Kern-Liebers Italia, realtà storica del territorio bergamasco, ha scelto di avvalersi, tramite I&T Hub, dei servizi di Schneider Electric per dare ulteriore valore al proprio progetto di innovazione tecnologica. L’azienda, leader nella produzione di molle di altissima precisione per settori quali l’automotive, l’oleodinamica, l’elettromeccanica e la meccanica industriale, sta sviluppando grazie a questa collaborazione un ambizioso progetto di valorizzazione del proprio sito produttivo: dall’ammodernamento dell’impiantistica elettrica, alla connessione on-line del parco macchinari, all’efficientamento energetico dell’intero plant. Una scelta “elastica” e vincente e una partnership forte col territorio, per essere ancora più competitivi e restare leader di mercato.

Anche la rete d’imprese formata dalle imprese Zirafa Giacinto & C. Snc, Centro Ottico San Pietro di Bonacina Gianmario, Cimardi Bruno, Occhiali Srl, Ottica Foto Pirotta, Ottica Luiselli Snc di Luiselli Giuseppe e C., Ottica NF di Neviani Diana, Viewpoint di Pellicioli Sem hanno scelto di avvalersi del I&T – Innovation and Techonology Hub per presentare il progetto Ottici 4.0 che si propone di creare un hub digitale per raggruppare in modo strategico più imprese locali dello stesso settore operanti sul territorio che hanno espresso la necessità di ricevere consulenza strategica per emergere nel mercato.

Il progetto si propone come obiettivo finale di fornire strumenti di comunicazione digitale e analisi dei dati per migliorare le performance di vendita e la brand awareness del network e dei singoli punti vendita ottimizzando l’investimento di ciascuno.

Per operare al meglio il progetto dopo una fase iniziale di consulenza per misurare il grado di digitalizzazione dei singoli associati così da evidenziare e colmare eventuali lacune ha previsto la creazione di un’immagine coordinata che possa ben convivere con le identità delle aziende del network sia online che offline.

Successivamente si è provveduto alla creazione di un portale che dia visibilità al network ed ai singoli associati diventando il centro digitale per raccolta e analisi dati dei clienti (e dei potenziali) e per la promozione di offerte ed iniziative del network.

Sono stati infine adottati dalle aziende nuovi standard per la condivisione dei dati di contatto così da migliorare le performance delle campagne di comunicazione.
Il progetto è facilmente misurabile e replicabile sul territorio ed implementabile con l’inserimento di nuovi associati e contenuti.

 

 


Ascom studia il rapporto madre-figlia in azienda

Come è il rapporto madre e figlia in azienda? Come si rafforza il legame? Quali criticità emergono e quali punti di forza si evidenziano? Partendo da queste domande il Gruppo Terziario Donna di Ascom Confcommercio vuole indagare sull’aziende del terziario guidate da madre e figlia. E lo vuol fare attraverso il progetto “Madre e figlia. L’impresa tra le generazioni”.

Dopo la buona riuscita dell’iniziativa dello scorso anno, che ha visto protagoniste 30 imprenditrici nella mostra fotografica “Sguardi di donna, storie di commercio”, quest’anno vogliamo andare un po’ più a fondo del tema e cercare di capire quali sono le aziende bergamasche che vedono la presenza di madre e figlia all’interno di uno stesso ambito lavorativo. Vorremmo approfondire i punti di forza e di criticità di questo rapporto. Lo scopo è quello di conoscere meglio il nostro territorio, le nostre imprese e trovare insieme percorsi che permettano alle nostre imprese di rafforzarsi e di continuare a competere” afferma Alessandra Cereda, presidente del Terziario Donna bergamasco.

L’iniziativa di Ascom vuole analizzare il percorso di continuità dell’impresa “rosa” nelle sue dinamiche e diversità cercando fili conduttori comuni, fattori di successo e criticità.

Verranno selezionati i racconti e le testimonianze di due generazioni unite da un legame affettivo e impegnate nello stesso ambito lavorativo; 15 storie saranno pubblicate in un volumetto che verrà presentato al pubblico durante l’estate.

Nel nostro immaginario la mamma porta la conoscenza di un ambito ben definito e la figlia ci mette quel twist in più per innovare – afferma Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Ma vorremmo verificarlo sul campo. Si fa presto a dire che la continuità di un’impresa dalla madre alla figlia è un percorso facile e di successo, come se il passaggio avvenisse in un mondo immobile, tra persone uguali e che conducono la stessa vita. Non è purtroppo così, perché il mondo cambia velocemente e in pochi anni si è letteralmente trasformato. Il modo di lavorare è ormai diverso, così come sono cambiate le aspettative e gli umori della clientela. Inoltre, le persone, anche se cresciute insieme e appartenenti alla stessa famiglia, non hanno le stesse attitudini, aspirazioni e talenti. Senza dimenticare i timori che le condizionano, in quanto ciascuna donna vive la sua vita in modo diverso dalle altre, a seconda delle esperienze che è chiamata a fare: lavoro, scuole, hobbies, famiglia, figli”.

L’invito a partecipare all’iniziativa è rivolto a tutte le imprenditrici del commercio, turismo e servizi associate ad Ascom. Le iscrizioni all’iniziativa si raccolgono fino al 6 marzo inviando una email a direzione@ascombg.it oppure chiamando la segreteria di direzione di Ascom Confcommercio Bergamo al numero 035 4120203.

 


“Nuova Sabatini”. Dal 7 febbraio riapre il bando per richiedere gli incentivi alle imprese

Dal 7 febbraio riapre lo sportello per  presentare le domande per gli incentivi alle imprese previsti dalla “Nuova Sabatini”.

Sono 480 milioni di euro le risorse finanziate con la legge di bilancio 2019 per continuare ad agevolare le piccole e medie imprese che intendono investire in beni strumentali.

Iniziative ammissibili

La misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonchè software e tecnologie digitali (per esempio arredi, pc, software, autocarri, torni, frese, centri di lavoro, muletti, compressori, carroponti, ecc).

Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati e rigenerati, nonchè riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.

Contributi

Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing).

Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie

imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:

− di durata non superiore a 5 anni;

− di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro;

− interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in

misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque

anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

− 2,75% per gli investimenti ordinari;

− 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).

Per avere assistenza nella presentazione delle domande contattare Matteo Milesi – Sportello del Credito Fogalgo al numero 035.41.20.210 – mail. matteo.milesi@fogalco.it


Legge di Bilancio. Commercianti soddisfatti a metà

Soddisfatti a metà i commercianti bergamaschi per la nuova legge di Bilancio, approvata lo scorso 30 dicembre ad un soffio dall’esercizio provvisorio. 
La nuova legge è ampia ed articolata e serviranno settimane e diversi adempimenti e circolari per interpretarla – commenta Giorgio Beltrami, vicepresidente di Ascom Confcommercio Bergamo-. La stampa si sta focalizzando su quota 100 e reddito di cittadinanza, ma ci sono molte altre norme che incidono profondamente sui nostri settori. Alcuni di questi provvedimenti sono stati ottenuti grazie all’intervento delle nostre organizzazioni, quindi il Governo ha ascoltato diverse nostre istanze. Altri sono fortemente penalizzanti, mentre mancano alcuni interventi ritenuti strategici dalla nostra Associazione”.

Ma andiamo per ordine. Ci sono alcuni emendamenti della nuova legge che riguardano molto da vicino il terziario, come la reintroduzione strutturale degli indennizzi per le attività commerciali in crisi, il credito d’imposta per le edicole, l’esclusione degli ambulanti dalla direttiva Bolkestein, la conferma del Bonus mobili. A questi si aggiungono due provvedimenti che incidono sul settore immobiliare: l’opzione data ai comuni di aumentare la fiscalità locale e l’introduzione della cedolare secca sulle locazioni di immobili commerciali.

Per esempio questi due temi, che sono punti fondanti della leva immobiliare, non sappiamo se e come incideranno sulla riduzione dei canoni immobiliari, fondamentale per la sostenibilità del commercio nei centri urbani – spiega Beltrami-. Almeno per quanto riguarda il peso fiscale sarebbe stato necessario andare nella direzione della riduzione del prelievo per favorire canoni più calmierati”.

La nuova legge, secondo Ascom, presenta due pericoli: la reintroduzione delle clausole di salvaguardia dell’Iva che rappresenta una spada di Damocle per gli imprenditori in quanto continuerà a pesare sulla scelta degli investimenti futuri e il possibile aumento della pressione fiscale nei prossimi tre anni, a partire dalle imposte locali: Imu, Tasi, Irap e addizionali.

I vertici di Ascom sono anche perplessi sia sul reddito di cittadinanza che su quota 100. “Sicuramente i nostri imprenditori avrebbero preferito un provvedimento che potesse aiutare le imprese a creare lavoro e a dare una possibilità di futuro stabile alle persone. Mentre quota 100 così come è stata rivista sembra scontentare le attese di molti lavoratori”.

Mentre erano altre le attese del settore: “Gli interventi sulle edicole, sugli ambulanti e sulle attività commerciali in crisi, seppur positive, sono misure tampone ma non strutturali per la ripresa del commercio” spiega il vicepresidente di Ascom. Il Governo, per rilanciare il terziario, deve rivedere in profondità il Decreto Bersani, entrato in vigore ormai da vent’anni sia attraverso una ridefinizione del commercio elettronico sia con misure nuove di programmazione per le medie superfici di vendita e i poli logistici”.

Secondo l’associazione di via Borgo Palazzo, le medie superfici di vendita devono essere sopposte, come avviene per le grandi superfici, alle conferenze di servizi e allo stanziamento di contributi a favore delle imprese più piccole che soffrono, “altrimenti assisteremo al propagarsi di insediamenti commerciali di medie e grandi dimensioni in aree extraurbane e allo spegnimento dei centri urbani” dice Beltrami.

Cosi come, secondo Ascom Confcommercio Bergamo, i centri logistici devono essere sottoposti agli stessi provvedimenti che interessano i centri commerciali, “in caso contrario – continua il vicepresidente – sulle arterie dei comuni nei quali essi gravitano si creerà un movimento di furgoncini che graverà moltissimo sulla circolazione e sulle nostre strade che già soffrono”.

Infine nella programmazione regionale delle grandi superfici dovrebbero rientrare anche le attività di somministrazione “ per arginare i continui ampliamenti di centri commerciali con nuove aperture di bar e ristoranti a discapito dei centri urbani. Altro capitolo è la fiscalità del commercio elettronico – conclude Beltrami -. E’ stata introdotta l’imposta sui servizi digitali, ma dovremo capire se le misure sono sufficienti a riequilibrare il rapporto di forza con il commercio tradizionale più in difficoltà”.

Alcuni dei principali provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio (box o nella foto)

  • reintroduzione della rottamazione delle attività commerciali in crisi

  • conferma del Bonus Mobili

  • credito d’imposta per le edicole

  • esclusione degli ambulanti dalla direttiva Bolkestein

  • aumento della fiscalità locale

  • introduzione della cedolare secca sulle locazioni di immobili commerciali.

  • credito d’imposta per adeguamento tecnologico per invio corrispettivi


Startup: Boom di nascite a Bergamo

Bergamo è quarta nella classifica nel lungo elenco di nascite di aziende nella prima settimana del 2019.

Già nei primi giorni del nuovo anno, secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, sono nate 76 attività nella bergamasca, in coabitazione con Cuneo.

Nei primi tre posti Roma, Milano e Torino, mentre complessivamente in Lombardia ogni giorno sono create 90 startup.

Commercio all’ingrosso e dettaglio, alberghi, ristorazione, costruzioni, manifatturiero, servizi sono tra i settori prevalsi delle attività appena formate.

 


Contributi a fondo perduto alle imprese per sicurezza e sostenibilità ambientale

Da Regione Lombardia contributi significativi a fondo perduto per le imprese che acquistano sistemi di sicurezza e attrezzature ad alto risparmio energetico.

Il bando regionale sarà attivo dal prossimo febbraio e prevede una dotazione di 9 milioni di euro – 1 milione dalle Camere di Commercio lombarde – con contributi a fondo perduto per le imprese, al 50% da 3.000 fino a 10.000 euro, per acquisto e installazione, per quanto riguarda la sicurezza, di sistemi antirapina, vetrine antisfondamento, sistemi di pagamento elettronici, blindature, mentre sul fronte del risparmio energetico, di lavastoviglie, frigoriferi, congelatori, abbattitori termici, forni, sistemi di illuminazione di categoria non inferiore ad A++.

«Il provvedimento coglie due esigenze importanti per le nostre imprese: avere moderni sistemi di sicurezza ed investire in tecnologie, strumenti e impianti a basso impatto ambientale” afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo-. Sicurezza e sostenibilità sono due condizioni necessarie per fare impresa e consentire a tanti piccoli imprenditori di migliorare le performance aziendali e favorire lo sviluppo dell’attività. Poter lavorare con tranquillità e con strumenti innovativi è un prerequisito del fare impresa ed è ancora una volta molto positiva l’opportunità che offrono Regione e Camera di Commercio per abbattere i costi e rendere più agevole il lavoro per chi sta in negozio tutto il giorno e per i consumatori stessi».

Per informazioni sul bando è possibile contattate lo Sportello del Credito di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom, allo 035 4120210.


Imprese & territorio: Convegno per il welfare delle piccole e medie imprese

Martedì 18 dicembre 2018 alle ore 10.00 presso la Sala Mosaico del Palazzo dei contratti e delle manifestazioni della CCIAA di Bergamo in Via Petrarca, 10, a Bergamo si terrà il convegno “Il welfare aziendale che fa grandi le Pmi”, organizzato da Imprese & Territorio all’interno dell’Azione di sistema del Piano di Conciliazione territoriale.

L’incontro si rivolge in particolare alle piccole e medie imprese (PMI), profit e non profit, che hanno interesse ad attivare percorsi di welfare aziendale e a tutti i soggetti aderenti alla Rete territoriale di Conciliazione vita-lavoro che in questi ultimi anni hanno già realizzato progetti di welfare aziendale e azioni orientate alla Conciliazione vita-lavoro.

A partire dalle esperienze realizzate, o in fase di realizzazione, si approfondiranno le opportunità, le modalità e possibili strumenti per l’attivazione e la realizzazione di piani welfare anche per le PMI, esplorando inoltre le possibilità di integrazione con il sistema di welfare territoriale.

In programma gli interventi di Mara Azzi, direttore generale ATS Bergamo, Alberto Brivio, presidente del Comitato Unitario Imprese & Territorio, Orazio Amboni, rappresentante organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL.


Fondi in via di esaurimento per la Sabatini Ter

Resta poco tempo alle piccole e medie imprese per sfruttare i contributi offerti dalla Sabatini ter, i fondi messi a disposizione sono infatti in via di esaurimento. L’agevolazione prevede: finanziamenti concessi da banche e leasing che hanno aderito ad un’apposita convenzione con il Ministero con durata massima di cinque anni; contributi in conto interessi a parziale copertura degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti ottenuti pari a: 2,75 % annuo per cinque anni e sarà erogato in quote annuali ( esempio :100.000 euro investimento generano un contributo pari a 7.700 euro).

Ne possono beneficiare le piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, compresi agricoltura e pesca. Sono escluse dall’agevolazione le imprese operanti nei settori dell’industria carboniera, delle attività finanziarie e assicurative, della fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei prodotti lattiero-caseari.
Sono ammesse all’agevolazione spese relative all’acquisto o al leasing finanziario di: macchinari, impianti beni strumentali, attrezzature , hardware, software e tecnologie digitali, nuovi di fabbrica Gli investimenti ammissibili devono essere destinati alla creazione di e/o all’ampliamento e/o alla diversificazione di una unità produttiva e dovranno essere avviati (per avvio dell’investimento si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile) successivamente alla data della domanda di accesso al contributi. Gli investimenti, qualora non riferiti ad immobilizzazioni acquisite tramite locazione finanziaria, devono essere capitalizzati e figurare nell’attivo dell’impresa per almeno 3 anni. Sono esclusi i costi relativi a commesse interne, le spese relative a beni usati, le spese relative a imposte, tasse e scorte, nonché i costi relativi al contratto di finanziamento.

L’importo del finanziamento, di durata massima cinque anni , deve avere un valore non inferiore a € 20.000 e non superiore a € 2.000.000. Il contributo aumenta al 3,60 % annuo per investimenti ricollegabili ad industria 4.0. Le domande si possono presentare sino a esaurimento risorse.

Per maggiori informazioni e per inoltrare le richieste, si può contattare Matteo Milesi – Fogalco Sportello del Credito tel. 035.4120210

 


Città Impresa: Il Festival dei Territori Industriali torna a Bergamo

Dopo l’edizione primaverile a Vicenza e quella speciale a Piacenza, Bergamo Città Impresa dà appuntamento con il Festival dei Territori Industriali dal 26 al 28 ottobre nella città orobica.

I temi principali dell’edizione autunnale, promossa da ItalyPost, assieme a Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Camera di Commercio e Università degli Studi di Bergamo, con il patrocinio di Confindustria Bergamo e Imprese & Territori, main partner Brembo e Ubi Banca, sono le imprese, l’Italia, l’Europa e le sfide che le attendono.

Il Festival si focalizzerà, quindi, su due fattori fondamentali: da un lato ci sarà il variegato tessuto industriale italiano, che vede le imprese affrontare le sfide dell’export e della crescita, anche dimensionale, e a cui si collega l’importanza di un mondo della formazione che sappia rispondere alle loro esigenze; dall’altro si affronteranno i nodi della finanza pubblica, fra pensioni, reddito di cittadinanza e rapporti con l’Europa. Il tutto guardando alla crescita e al ruolo del nostro Paese e delle sue aziende sullo scenario internazionale.

Durante la conferenza che si è tenuta oggi, Mercoledì 17 ottobre, il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Giovanni Paolo Malvestiti, ha evidenziato che “Bergamo assume orgogliosa un ruolo centrale nell’ospitare anche quest’anno un dibattito di rilevanza nazionale, ma che interessa ovviamente anche il suo territorio, i suoi cittadini e i suoi imprenditori. I contributi che portano alla definizione delle migliori scelte strategiche nascono proprio grazie al confronto continuo con gli operatori economici e gli esperti. La Camera di commercio, nel sostenere ed accogliere il Festival, continua a ritenerlo un importante scenario per affrontare i temi della cultura d’impresa e dello sviluppo economico e sociale del territorio”.

OSPITI ILLUSTRI
Fra gli ospiti principali della kermesse bergamasca spiccano l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, il patron di Brembo, Alberto Bombassei, l’ad di Lavazza, Antonio Baravalle, tanti imprenditori “champion” che stanno aprendo le loro fabbriche al pubblico in progetti come Open Factory; ci saranno poi il presidente del Consiglio di sorveglianza di Ubi Banca, Andrea Moltrasio, una delle voci più ascoltate sullo stato dei conti pubblici come l’ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, rappresentanti di Confindustria e sindacati, con il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti e il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli, protagonisti del dibattito sulle pensioni come l’ex ministro Elsa Fornero e il professor Alberto Brambilla, il capo economista di Confindustria, Andrea Montanino, Letizia Moratti, presidente Consiglio di Gestione UBI Banca, Pasquale Tridico, professore a Roma Tre e consigliere del ministro Di Maio, e i grandi nomi dell’informazione e del giornalismo, con Ferruccio de Bortoli. A chiudere la manifestazione, domenica 28 ottobre, il direttore Osservatorio Conti Pubblici Carlo Cottarelli, e gli economisti Francesco Giavazzi e Lucrezia Reichlin.

L’apertura ufficiale sarà venerdì 26 ottobre con il benvenuto delle varie voci della città. Alla Camera di Commercio di Bergamo saranno il presidente dell’ente, Giovanni Paolo Malvestiti, il sindaco Giorgio Gori, il presidente della Provincia Matteo Rossi, il presidente di Imprese e Territorio, Alberto Brivio, il numero uno di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia,e il presidente del Consiglio di Sorveglianza Ubi Banca, Andrea Moltrasio, a dare il via alla kermesse. A seguire, il direttore del Festival, Dario Di Vico, dialogherà con Stefano Paleari, commissario straordinario di Alitalia e con Alessandro Profumo, ad di Leonardo, su “Le ambizioni della tecnologia made in Italy”.

COME PARTECIPARE AGLI EVENTI
Tutti gli eventi sono a ingresso libero. I posti in sala sono limitati: per avere garanzia di accesso, è necessario registrarsi all’evento sul sito www.festivalcittaimpresa.it. Per procedere alla registrazione, scegliere l’appuntamento di proprio interesse all’interno della sezione “Programma” e seguire le indicazioni. In ogni caso, per i registrati online l’accesso in sala è garantito solo presentandosi almeno 10 minuti prima dell’inizio dell’evento; eventuali posti non utilizzati saranno messi a disposizione di chi effettua la registrazione in loco.

Per ulteriori informazioni e per il programma completo: www.festivalcittaimpresa.it