Innovativo, sostenibile e internazionale. Il commercio visto dall’Ascom

Tavolo Ascom dopo Expo ritQuali saranno gli scenari futuri per il terziario? Conclusa l’esperienza di Expo, Ascom Bergamo ha analizzato le principali tendenze emerse nell’ultimo anno e studiato nuovi progetti, sulla scia della vivacità e dell’impulso innovativo nati dall’esperienza fatta nei sei mesi dell’Esposizione Universale.

I progetti puntano a tre ambiti, che la grande kermesse milanese ha messo in luce come strategici, ovvero l’internazionalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità ambientale. «Ascom ha lavorato tutto il 2015 sul tema dell’Esposizione Universale – ha detto il presidente Paolo Malvestiti, in una conferenza stampa questa mattina alla Domus di Bergamo – e nei primi mesi dell’anno ha preparato gli associati affinché fossero attenti e pronti a cogliere le opportunità che la manifestazione poteva offrire. Grazie al sostegno della Camera di Commercio e di Bergamo Sviluppo, abbiamo attivato lo sportello “Prepariamoci all’Expo”, che non si è limitato ad essere un punto informativo, ma ha voluto spingersi oltre e costruire insieme alle imprese interessate progetti a favore del proprio sviluppo imprenditoriale. E ora che Expo 2015 è giunto al termine, il lavoro continua realizzando nuove e importanti progettualità in chiave di sostenibilità, innovazione e internazionalizzazione».

I buoni risultati sono «frutto del gioco di squadra – ha precisato Malvestiti – di tutto il Sistema Bergamo, che insieme ha lavorato per promuovere il territorio. Dagli incontri fatti, siamo convinti che le aziende del terziario, in sinergia con tutto il sistema imprenditoriale bergamasco, sono pronte a fare un salto di qualità verso nuovi scenari, dove l’internazionalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità diventano i protagonisti di un nuovo modo di fare impresa. Inoltre, a breve arriveranno anche le osservazioni finali di Ocse che, con la regia della nostra Camera di Commercio, aggiorneranno la bozza del progetto della nuova governance sulle numerose esigenze economiche imprenditoriali».

«Le principali tendenze che caratterizzeranno i nostri settori nel futuro e che tengono conto dei nuovi stili di consumo e della sensibilità al prezzo sono l’internazionalizzazione e l’innovazione nel retail – ha spiegato Oscar Fusini, direttore dell’Ascom -. L’internazionalizzazione si declina nell’incremento delle esportazioni, in particolare per il comparto del commercio all’ingrosso, nella ricerca di nuovi mercati, nel commercio elettronico e nell’apertura di nuovi punti vendita all’estero. L’innovazione nel retail, invece, intercetta a livello territoriale le nuove tendenze: consumo sul posto e street food, multietnicità dell’offerta, sostenibilità e ambiente, internet e social network. Per lo sviluppo di entrambi gli ambiti, l’Associazione ha individuato alcuni strumenti da mettere al servizio delle imprese, a partire dal potenziamento della formazione e della qualificazione professionale e dalla creazione di uno sportello dedicato all’internazionalizzazione, fino al sostegno all’innovazione e alla costituzione di reti d’impresa sia nella forma associativa che territoriale».

L’esperienza di Expo

  • 60 giornate in Expo per incontrare i Paesi e le imprese finalizzate a stringere rapporti di collaborazione, promuovere il territorio e avviare processi di internazionalizzazione;
  • contatti diretti con oltre 100 Paesi/Enti presenti;
  • coinvolgimento diretto di circa 200 imprese bergamasche;
  • realizzazione di iniziative dentro e fuori Expo con Giappone, Russia, Israele, Cina, Zimbabwe, Kazakhistan, Colombia, Marocco;
  • 4 giornate dedicate ad Ascom nell’Ufficio che Sistema Bergamo ha messo a disposizione delle imprese o delle categorie;
  • partecipazione ad oltre 10 eventi internazionali.

 


Tra crisi e valori, l’impresa si interroga sul suo ruolo nella società

Si terrà mercoledì 16 dicembre alle ore 15, nelle sale del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (in via Petrarca 10 a Bergamo), il seminario “Crisi e valori: l’impresa si interroga su come cambia il suo ruolo nella società”, iniziativa promossa dal Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Bergamo e realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con il sistema associativo locale.

Nel corso dei lavori, i relatori, utilizzando parole chiave come qualità, riduzione dei costi, mercati globalizzati, responsabilità sociale d’impresa, salvaguardia ambientale, esigenze economiche e sociali o buone prassi progettuali, cercheranno di far emergere il nuovo valore sociale che le imprese possono ricoprire nella società alla luce anche dei segnali economici positivi che si stanno registrando dopo il lungo periodo di crisi non ancora terminato. Le aziende, essendo sistemi aperti all’ambiente e governate da soggetti che rappresentano i propri contesti socio economici di riferimento, fatti di valori, istanze, cultura e moralità, possono a loro volta trasferire nella società istanze e valori negativi o, come si cercherà di far emergere nel corso del seminario, positivi. Le imprese (e chi ci opera all’interno anche in senso lato, dagli imprenditori ai dipendenti, dai fornitori ai clienti fino ai diversi stakeholders), possono quindi diventare elementi attivi di cambiamento.

Destinato in particolare ad imprenditori e imprenditrici di piccole, medie e grandi imprese, sia già attive sul mercato sia in fase di startup, l’incontro è comunque aperto a tutti gli interessati. La partecipazione è gratuita; iscrizioni online sul sito www.bergamosviluppo.it (sezione news scorrevoli o calendario eventi in homepage).

Il programma

APERTURA LAVORI

Ida Rocca – presidente Comitato IF di Bergamo
Maria Teresa Azzola – componente CDA Bergamo Sviluppo e delegata all’innovazione

L’IMPRESA NELLA SOCIETÀ: VALORE O DISVALORE?

Cristiana Cattaneo – vicedirettore Dipartimento Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi Università degli Studi di Bergamo

COMPETITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ: L’IMPRESA CAMBIA “VOLTO”

Giacomo Bonomi – psicologo ed esperto in comunicazione e management

ALCUNE BUONE PRASSI PROGETTUALI REALIZZATE SUL TERRITORIO

Silvia Campana – Bergamo Sviluppo

IL BILANCIO SOCIALE DI RADICI GROUP

Filippo Servalli – direttore corporate marketing e sostenibilità Radici Group

Coordina i lavori Fabrizio Calvo, giornalista


Turismo, fino a 200mila euro a fondo perduto per le reti d’impresa

turisti cartinaIl Ministero dei Beni Culturali ha pubblicato un bando destinato alla concessione di contributi a favore delle reti d’impresa operanti nel settore del turismo.

Potranno essere presentati progetti che prevedano una spesa complessivamente non inferiore a 400.000 euro. I progetti di rete ammessi a finanziamento riceveranno un contributo di 200.000 euro a fondo perduto.

Prima di presentare la domanda di contributo, a partire dalle ore 10 del 14 dicembre 2015 l’azienda capofila dovrà registrarsi sulla piattaforma telematica che sarà messa a disposizione dal MIBACT nelle prossime settimane. La domanda, firmata digitalmente dal rappresentante legale del capofila, dovrà essere presentata con modalità telematica entro e non oltre le ore 16 del 15 gennaio 2016.


Ecco gli incentivi per far tornare le imprese in città

Il progetto per una Bergamo città semplice e low tax prosegue: dopo lo snellimento burocratico in tema di occupazione di suolo pubblico e dehors, dopo il potenziamento e la semplificazione delle procedure online dello Sportello Unico Edilizia e Attività Produttive, arrivano le novità in tema di oneri urbanistici.

taglio oneri Comune di Bergamo«Con la delibera che approviamo oggi – spiega l’assessore all’Edilizia Francesco Valesini – si attua una scelta netta di politica urbanistica. Si premiano le trasformazione nelle aree dismesse, in tutte le parti della città, eliminando, con un’opera di semplificazione, distinzioni ed eccezioni oggi presenti nei regolamenti, applicando parametri ridotti del 50% rispetto a quelli attuali ed incrementando ulteriormente la riduzione per le bonifiche e, dall’altra, si incrementano gli stessi di una volta e mezzo, nelle aree libere, cioè aree la cui superficie drenante è pari e maggiore all’80%. In parole povere, si incentiva la riqualificazione delle aree urbane esistenti e si disincentiva il consumo di suolo. Questo è un primo importante possa che dovrà trovare poi una sua più compiuta attuazione nella revisione del Documento di Piano».

La delibera prevede inoltre una notevole incentivazione per le attività produttive di tipo innovativo, così come fissato nel progetto di Bergamo città semplice e low tax lanciato all’inizio di quest’anno. Un taglio del 75% destinato a tutti gli interventi all’interno di aree dismesse cittadine con la finalità di insediare attività produttive di tipo innovativo. Per esempio, start-up o imprese high tech dovranno corrispondere solo un quarto degli oneri attuali qualora decidessero di recuperare un’area attualmente dismessa.

Taglio delle aliquote anche per gli insediamenti di attività innovative nelle aree libere, ma in questo caso l’incentivo è del 25%.

«Si tratta di un provvedimento di grande spessore – sottolinea il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – che speriamo dia un impulso alla riqualificazione delle aree dismesse attraverso nuove soluzioni imprenditoriali. Il Comune di Bergamo detta così una politica molto precisa, scegliendo di investire nel proprio futuro attraverso un consistente pacchetto di incentivi rivolto a promuovere l’innovazione hi-tech nei settori manifatturiero e terziario, ma anche puntando sulla riqualificazione e il rammendo delle aree urbane post industriali. Non intendiamo comunque concludere qui il percorso di snellimento e di incentivazione: andremo avanti potenziando ulteriormente lo sportello online e rivedendo i regolamenti e le aliquote per le attività produttive».

Novità anche in tema di misure per la qualità e sostenibilità dell’edilizia, con una riduzione degli oneri al 10% (rispetto al 3% stabilito nel 2013 dall’ultima revisione in tal senso dell’Amministrazione Tentorio) per quanto concerne il recupero di aree dismesse, per le quali sia necessaria la realizzazione delle opere di bonifica.

Agevolazioni e tagli anche per la realizzazione di servizi. Si prevede infatti una riduzione del 25% delle aliquote, accompagnate da una riduzione anche della percentuale del costo di costruzione, che passa dall’attuale 5% al 2%.

«L’Amministrazione – spiega l’assessore all’Urbanistica Stefano Zenoni – ha deciso anche per l’incentivazione alla realizzazione di servizi da parte dei privati, cercando di rendere ancor più attuabile il Piano dei servizi redatto dal Comune di Bergamo, riducendo ulteriormente gli oneri dovuti e abbassando la percentuale del costo di costruzione che deve essere corrisposta. Insomma, stiamo davvero mettendo in pratica tanto di quello che il Comune può fare per rendere più facile intervenire sulle aree dismesse della nostra città».


Ottimizzazione dei costi, l’Ascom dà una mano alle imprese

Sede AscomOttimizzare i costi, risparmiare sulle spese per poter investire di più e competere sul mercato. E’ questo quanto propone Ascom Bergamo alle imprese associate, grazie alla nuova convenzione che da inizio novembre rientra tra le proposte di Ascom Vantaggi. L’Associazione commercianti ha stipulato un accordo con l’azienda Pages Italia, che opera nel settore dell’ottimizzazione dei costi, per offrire ai suoi associati l’opportunità di un’analisi dettagliata sulle spese dirette e indirette che ogni azienda deve sostenere. «Per le aziende è diventato urgente poter ottimizzare i costi, per questo proponiamo la convenzione con Pages Italia, che permette ai nostri associati di individuare quali spese tagliare e dove risparmiare. Le caratteristiche dell’intervento consentono alle aziende di dimensioni medio grandi di poter affrontare il progetto di riduzione dei costi senza alcun coinvolgimento pesante della struttura, continuando ad occuparsi delle proprie mansioni o perseguire altri obiettivi importanti senza vedere ridotto il tempo a propria disposizione – afferma Pietro Bresciani, responsabile Marketing di Ascom Bergamo -. La convezione mette a disposizione delle nostre aziende associate personale dedicato in maniera specifica alle singole categorie di spesa, quindi sempre molto aggiornato su tutte le novità di ogni settore in termini di opportunità economiche e opzioni qualitative, fornitori competitivi sia qualitativamente che economicamente».

Le analisi di ottimizzazione dei costi si sviluppano attraverso il check up della situazione dell’azienda e dell’identificazione delle aree su cui intervenire. Circa venti le aree su cui gli esperti della convenzione indagano: dall’assicurazione alla cancelleria; dall’energia elettrica e gas agli imballaggi, dai buoni pasto alla telefonia, dallo smaltimento rifiuti alle spese postali.

Oltre ai costi generali, Pages Italia interviene anche sui costi diretti per incrementare la marginalità all’interno della propria attività core business. «Il servizio è totalmente gratuito, in quanto l’approccio della convenzione è principalmente “success fee”, paghi solo a risultati ottenuti – spiega Bresciani -. Inoltre siamo consapevoli che tutte le Aziende possono avere delle partnership consolidate in certi ambiti di fornitura, ma il processo di analisi che proponiamo può essere l’occasione per fare benchmarking e di avere un riscontro oggettivo sulle attuali condizioni di mercato».

Per informazioni: info@pagesitalia.it – www.pagesitalia.it


Under 35 e donne, finanziamenti a tasso zero per chi fa impresa

Per i giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono creare nuove imprese arrivano incentivi a tasso zero. Si tratta di nuove agevolazioni (un aggiornamento della misura Autoimprenditorialità, decreto legislativo 185/2000, Titolo I), che puntano a sostenere, in tutta Italia, la nascita e lo sviluppo di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

I finanziamenti sono senza interessi e sono rivolti a iniziative che prevedono programmi di investimento fino a 1,5 milioni di euro. I progetti possono riguardare la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli o la fornitura di servizi, in tutti i settori, compresi il commercio e il turismo. Particolare rilevanza è riservata alle attività di innovazione sociale e a quelle legate alla filiera turistico-culturale. Possono beneficiare delle agevolazioni le micro e piccole imprese: costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative;  composte,  per  oltre  la  metà  numerica  dei  soci  e  di  quote  di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni o da donne; costituite da non più di dodici mesi alla data  di presentazione della domanda di agevolazione.

Per accedere agli incentivi le imprese devono essere regolarmente costituite ed essere iscritte nel Registro delle imprese; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione.

Al finanziamento sono ammesse spese che riguardano l’acquisto di beni (materiali e immateriali) e servizi che rientrano nelle categorie: suolo aziendale, fabbricati, opere edili/murarie (comprese le ristrutturazioni), macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, brevetti, licenze e marchi, formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto, consulenze specialistiche.

L’agevolazione è concessa ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis e assume la forma di un finanziamento agevolato per gli investimenti, a un tasso pari  a zero, della durata massima di otto anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande, corredate dei piani di impresa dovranno potranno essere presentate al soggetto gestore Invitalia mediante apposita procedura informatica a partire dal 3 gennaio 2016.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere allo Sportello del credito della Cooperativa Fogalco in via Borgo Palazzo 37 a Bergamo, tel. 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi).


Commercio e servizi, a Bergamo imprese ancora in crescita

È senza sostanziali variazioni, su base annua, il saldo delle imprese registrate in provincia di Bergamo al terzo trimestre 2015. Secondo i dati forniti dal servizio studi della Camera di Commercio, lo stock delle imprese attive (85.769) è in lieve flessione (-144 posizioni pari al -0,2% su base annua), come già nel precedente trimestre e con un’attenuazione della dinamica negativa che era stata molto intensa tra il 2012 e il 2014.

Nel terzo trimestre dell’anno si sono avute 1.112 nuove iscrizioni (+1,5% su base annua) e 940 cessazioni (+6,3%) con un saldo positivo di 172 unità (212 nel corrispondente periodo del 2014).

Le imprese registrate aumentano su base tendenziale tra le società di capitale (+1,3%) e le altre forme giuridiche (+0,5%), in prevalenza cooperative. Calano le società di persona (-1,5%) e le imprese individuali (-0,3%) Il settore artigiano, con 31.751 imprese a fine settembre 2015, registra una riduzione del -1,4% delle unità registrate su base annua. Lo stock delle posizioni  attive si riduce di 435 unità. Il numero delle iscrizioni (374) è inferiore a quello delle cessazioni (426). Nel confronto con il terzo trimestre di un anno fa diminuiscono le iscrizioni (-2,1%) e crescono le cessazioni (+3,9%).

Tra i settori produttivi, la contrazione delle imprese attive, rispetto ad un anno, fa colpisce in particolare l’edilizia (-457, in larghissima parte artigiane, pari al -2,4%), le attività immobiliari (-48 pari al -0,8%), il trasporto e magazzinaggio (-33 pari al – 1,4%, con saldo negativo ancor più marcato nell’artigianato), le imprese agricole (-52 pari al -1%), le imprese di fornitura di energia elettrica e gas (-18, pari al -9,1%) e la manifattura (-60 pari al -0,5%, con riduzione concentrata nell’artigianato).

Nell’intero comparto del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, il saldo è positivo (+137 imprese pari al +0,7%).

Aumentano le imprese attive nei comparti dei servizi: +173 (+7,6%) nei servizi di supporto alle imprese, +60 (+2,8%) nelle attività finanziarie e assicurative, +24 (+1,3%) nei servizi di informazione e comunicazione, +37 (+1,1%) nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, +36 (+0,6%) nei servizi di alloggio e ristorazione, +22 (+2,3%) nei servizi di intrattenimento e +26 (+0,6%) nelle altre attività dei servizi alle persone.

Lo spaccato per genere, età e nazionalità delle posizioni attive, mette in evidenza la forte crescita su base annua delle imprese straniere (+5,8%), l’aumento delle imprese femminili (+1,1%) e la flessione (-3,3%) delle imprese giovanili.

In diminuzione le procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione: 301 nel terzo trimestre del 2015, in confronto alle 396 del corrispondente trimestre del 2014.


Fusini (Ascom): «Ma resta una duplice preoccupazione»

commessa abbigliamento

Il commercio bergamasco è in crescita sia, e soprattutto in città, dove le imprese del terziario sono aumentate del 4,53% rispetto al terzo trimestre del 2014, sia in provincia con +3,64% e 810 imprese in più. In città le attività registrate sono 4mila, in provincia più di 23mila, numeri che non si registravano da prima del 2008. A trainare il comparto sono le imprese di servizi, aumentate del 5,8% : mediatori immobiliari, agenti e procacciatori di affari, assicuratori, broker, e le attività di servizi alle imprese in genere, un ‘mondo’ che oggi conta 1.903 attività in città e 8.434 in provincia, per un totale di 10.337 imprese, di cui 569 nate tra il 2014 e il 2015. Ma crescono anche ristoranti, bar, locali serali (+5,6% rispetto al 2014) anche se in misura minore rispetto agli ultimi 5 anni con lo sprint portato dalla liberalizzazione delle licenze. Riprende anche il commercio alimentare spinto, soprattutto in città, dai consumi sul posto che hanno favorito la nascita di negozi che lavorano soprattutto nella pausa pranzo.

In aumento, di poco, il commercio non alimentare, vivacizzato dall’apertura di negozi etnici. Segno positivo, infine, anche per i servizi, intermediari e agenti di commercio e per il settore degli ambulanti (+7,3%), che riprendono dopo anni di forte contrazione.

Secondo il direttore dell’Ascom Oscar Fusini la crescita del terziario è dovuta ad un’aumentata fiducia nella ripresa del mercato ma anche a quello che definisce effetto occupazionale: “La crisi che ha colpito le aziende ha portato a una emorragia di professionalità che si sono disperse sul territorio: per molti l’apertura di un’attività commerciale ha rappresentato la possibilità di un nuovo sbocco occupazionale”. “Rimane una comune e duplice preoccupazione – dice Fusini – quella di sopravvivere in un mercato sempre di più globale e competitivo e di capire se le aspettative positive nell’ aumento dei consumi sono ben riposte. Il mercato è ancora in affanno, i consumi rimangono deboli perché il reddito disponibile e quindi la capacità di spesa per molte famiglie sono ancora limitati. I dati rappresentano una conferma che qualcosa di positivo sta per riprendersi anche nella nostra provincia ma certo si tratta di numeri ancora lontani e che forse non raggiungeranno più quelli precedenti alla crisi: se si pensa che nel 2003, 12 anni fa, gli esercizi in provincia erano 25.763 circa 2.500 in più del numero attuale e in città 5.054, mille in più di oggi, ben si capisce il pesante contraccolpo subito dalle imprese”.

 


Buone prassi aziendali, aperte le domande per il premio regionale

buone prassi aziendali - lombardiaSi è aperta il 20 luglio e si concluderà il 15 ottobre la raccolta delle buone prassi aziendali e organizzative per la responsabilità sociale delle imprese lombarde, progetto che premia e valorizza i comportamenti virtuosi, promosso dalla Regione e da Unioncamere Lombardia

Giunta alla sesta edizione, l’iniziativa ha registrato una crescente adesione, toccando il tetto delle 137 imprese premiate lo scorso anno.

La partecipazione è aperta sia alle piccole e medie imprese che alle grandi imprese e alle cooperative che si sono distinte per il loro impegno e comportamento responsabile verso la società, l’ambiente e gli stakeholder in generale (personale, clienti e fornitori, comunità locali, ecc).

Le categorie di riferimento – che recepiscono le indicazioni derivanti dalle linee guida normative ISO26000 – sono cinque: ambiente, lavoro, società, mercato, governo e gestione dell’azienda.

Tra il vantaggi del riconoscimento il “peso” che questo ha per l’ottenimento del “rating di legalità”, il sistema di premialità per le organizzazioni rispettose della legalità assegnato dall’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato, nonché come elemento di valutazione per l’accesso al credito bancario o concessione di finanziamenti e premialità sui bandi della Pubblica Amministrazione.

«Registriamo un costante aumento del numero di imprese lombarde attente alla valorizzazione del capitale umano e sensibili ai temi sociali e ambientali – dichiara Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia –. È importante che, nel nostro ruolo istituzionale, si valorizzi questo impegno, dandone adeguato risalto, confidando che queste Buone Prassi diventino sempre più patrimonio comune di tutti».

«Sosteniamo fortemente questa iniziativa perché ha il merito di premiare le Buone Prassi aziendali che investono nella responsabilità sociale – afferma Mario Melazzini, assessore alle attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombardia – un fattore che crediamo determinante per la crescita e lo sviluppo sostenibile del nostro tessuto imprenditoriale e su cui intendiamo continuare a destinare la massima attenzione».

L’istruttoria per vagliare richieste e documentazioni resterà aperta sino al 20 novembre.

Le imprese selezionate riceveranno ampia visibilità nel Repertorio delle Buone Prassi on line, nel sito completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti.  Inoltre tutte le imprese parteciperanno all’evento di premiazione finale che si terrà a Palazzo Lombardia entro fine 2015 anno, con la consegna degli attestati di riconoscimento da parte di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia in una cerimonia pubblica


Internazionalizzazione, diplomi per 21 imprese

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Alla consegna dei diplomi sono interventi  (insieme ad Angelo Carrara e Cristiano Arrigoni, rispettivamente presidente e direttore di Bergamo Sviluppo, al centro della foto),Andrea Bonalumi, dirigente di Promos (terzo da destra) e Alessia Cicuto, responsabile di Nibi (ultima a destra)

Anche per alcune imprese è squillata la campanella dell’ultimo giorno di scuola ed è arrivato il diploma. Questa mattina, al Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni della Camera di Commercio di Bergamo, sono stati consegnati gli attestati ai partecipanti allo Short Master in Internazionalizzazione di Impresa, percorso promosso dalla Camera di Commercio di Bergamo, realizzato con il supporto tecnico di Nibi – Nuovo Istituto di Business Internazionale di Promos e in collaborazione con le organizzazioni di categoria del territorio. Il progetto, curato da Bergamo Sviluppo, ha coinvolto 24 tra imprenditori e manager di 21 aziende, dal 9 aprile al 12 giugno per un totale di 56 ore, suddivise in incontri settimanali di otto ore.

L’obiettivo era dare alle pmi strumenti per cogliere le opportunità offerte dall’internazionalizzazione formando operatori in grado di approcciare con metodo i processi. Le lezioni hanno spaziato tra fondamenti concettuali e soluzioni concrete per elaborare una strategia di internazionalizzazione, mettere a fuoco gli aspetti chiave del processo e gestire le principali problematiche di natura strategica e operativa.

Queste le aziende partecipanti

  • Db Impianti di De Biasi Alessandro & c. Sas
  • Scame Parre Spa
  • Molinari Srl
  • Tibi Bio Snc di Tibaldi Dario e Nicola
  • Euromatic Srl
  • Green Star Srl
  • Kenkoo Snc di Gambarini F. & C.
  • Tedefil Srl
  • Ferretti International Srl
  • Studio Lodetti di Lodetti Tullio Blanchinett
  • I Falegnami Srl
  • Cna Servizi – Caf Imprese Srl
  • Soqquadro Srl
  • Telco Srl
  • Diapath
  • Marloc Srl
  • Rottigni Andrea
  • Erresei Srl
  • Atena Snc
  • Cerebrum Srl
  • Logics Srl

L’internazionalizzane è tra le tematiche principali dell’azione della Camera di Commercio, considerata un’opportunità di crescita in un contesto che impone di innovare continuamente le strategie. Attraverso l’azienda speciale Bergamo Sviluppo sono numerose le iniziative che mirano a stimolare e facilitare nelle imprese (soprattutto le pmi, che non dispongono di funzioni dedicate) lo sviluppo di una “cultura orientata all’internazionalizzazione”.

Sempre in collaborazione con Nibi, ad esempio, sono in programma tra giugno e dicembre undici incontri gratuiti (8 su argomenti mirati di business internazionale e 3 business focus su aree di potenziale interesse per le imprese) destinati agli operatori delle pmi.

È inoltre in svolgimento il corso base di Alta Formazione “Imprenditorialità e Innovazione per l’internazionalizzazione delle MPMI”, realizzato in partenariato con il sistema associativo territoriale e con il supporto dell’Università degli Studi di Bergamo, giunto alla quarta edizione.

Senza dimenticare il bando “Azioni di supporto dell’internazionalizzazione delle imprese”, che prevede la realizzazione di un programma di assistenza e consulenza a favore delle micro, piccole e medie imprese bergamasche per la revisione del proprio business e l’orientamento all’internazionalizzazione. Il bando si chiuderà all’esaurimento dei fondi o comunque entro il 31 dicembre 2015