Bonus del 50%: Proroga di un anno per lo sconto su ristrutturazione, arredi ed elettrodomestici

Buone notizie per chi vuole ristrutturare casa: il bonus del 50% slitta a fine 2019. E’ quanto emerge dal Documento programmatico di bilancio del 2019 che riguarda la detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia, ecobonus, bonus mobili e bonus verde.

Ristrutturazione edilizia
Procedono le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia come conferma il Documento programmatico del bilancio 2019 che prevede una proroga fino il 31 dicembre 2019. Lo sconto del 50% verrà restituito in dieci quote annuali e comprende tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia.

Ecobonus
La proroga vale anche per l’ecobonus, ossia la detrazione per gli interventi di efficienza energetica da suddividere in 10 quote annuali, ma in misura inferiore per alcune fattispecie: 50% invece che 65% per sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie a condensazione e a biomassa.

Bonus mobili e bonus verde
E’ prevista anche la proroga del bonus mobili, ossia la detrazione per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata. Contemporaneamente, la proroga vale anche per il bonus verde, ossia la detrazione del 36% per gli interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato.

 


Curno, sconti in centro per case e negozi

L’amministrazione di Curno ha ridotto gli oneri di ristrutturazione per chi ristruttura o costruisce ex novo. L’obiettivo è rivitalizzare il centro storico e le zone vicine e dare un aiuto ai piccoli commercianti. Grazie allo sconto rimodernare un negozio, costruire casa, ristrutturare un’abitazione e anche avviare uno studio nella cittadina costerà meno. La novità fiscale prevede una riduzione di circa il 32% per chi costruisce ex novo, che si riduce ancora grazie agli ‘sconti’ regionali che stabiliscono un 60% in meno in caso di ristrutturazioni e di 50% in meno per recuperi dopo una demolizione. Per le attività commerciali con superfici di vendita inferiori a 250 metri quadrati lo sconto è del 30%: 134 euro al metro quadrato invece dei 191 euro previsti per i negozi più grandi. La riduzione aumenta in caso di si tratti di una ristrutturazione (56,60 euro) o di una demolizione con ricostruzione (67 euro). Sono infine previste agevolazioni anche per commercialisti, notai e avvocati. 


Treviglio, contributi fino a 10mila euro per chi riapre i negozi sfitti

treviglio568.jpgIl Comune di Treviglio incentiva la riapertura dei negozi sfitti della zona meridionale del Duc con un bando da 82mila euro presentato ieri. A disposizione contributi a fondo perduto fino al 70% delle spese sostenute per il ripristino strutturale degli immobili, la riqualificazione degli esterni e servizi innovativi, per un massimo di 10mila euro.

Destinatarie sono le micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi che sceglieranno di rialzare le serrande dei locali vuoti nell’area delimitata dalle vie Galliari e San Martino a Nord e dalla circonvallazione interna nelle altre tre direzioni, circa una ventina di spazi.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto #centro25 con il quale il Duc di Treviglio ha partecipato al bando regionale Sto@ 2020, ottenendo un finanziamento di 130mila euro (il massimo concesso) finalizzato espressamente a rilanciare le zone a maggiore rischio di desertificazione commerciale nei distretti urbani.

Il progetto complessivo agisce su tre leve: far più bella l’area, animarla con attività culturali, eventi e iniziative promozionali e promuovere la ricollocazione degli spazi sfitti. Sul primo punto, quello della riqualificazione, sono previsti interventi in piazza XXV aprile e di ripristino strutturale, ma anche una riprogettazione della raccolta dei rifiuti urbani, a favore della pulizia e del decoro.

L’azione per favorire la riapertura dei negozi sfitti è ampia. Oltre ai fondi del bando, prevede sgravi sulle tasse comunali, accordi con le banche per agevolare l’accesso al credito e un’innovativa piattaforma digitale, realizzata dall’Ascom, che offre una mappatura aggiornata dei locali disponibili e fa incontrare chi cerca uno spazio con chi lo affitta o vende. Per ridurre l’impatto negativo delle vetrine vuote, inoltre, si prevede di abbellirle con immagini grafiche che promuovono il Duc. In programma anche la formazione degli operatori commerciali su temi innovativi come la vendita online.

Roberto Ghidotti«I negozi sono fondamentali per la vivibilità dei centri urbani – ricorda Roberto Ghidotti, presidente del Duc di Treviglio e responsabile dei distretti dell’Ascom di Bergamo – lo sa bene la Regione che ha destinato un’apposita misura, il bando Sto@ 2020, per favorire la riapertura delle vetrine sfitte. La Bergamasca ha risposto mettendo in campo importanti progettualità, che hanno portato tutti e quattro i distretti urbani coinvolti (oltre a Treviglio, Bergamo, Seriate e Romano di Lombardia), ad ottenere il massimo dei contributi. In tutti i casi si cerca di riaccendere l’interesse agendo su più versanti: quello della riqualificazione urbana, quello dell’animazione e, soprattutto, mettendo a disposizione strumenti che agevolano la riapertura. Gli incentivi del Comune sono una leva importante, molto interessante è anche il salto tecnologico che stiamo realizzando nell’incontro tra domanda e offerta, grazie al quale trovare il negozio più giusto per la propria attività sarà molto più facile».

Tra i requisiti per partecipare al bando, quello di rimuovere gli apparecchi per il gioco d’azzardo alla scadenza del contratto e di non procedere con nuove installazioni. Non possono partecipare sexy shop, centri benessere, call center, sale giochi e scommesse.

Gli interventi devono riguardare il ripristino strutturale o igienico-sanitario del locale, la riqualificazione di vetrine, facciate, insegne (solo fronte strada) e il miglioramento dei servizi alla clientela o al cittadino, ad esempio wifi gratuito e vetrine interattive.

La verifica delle domande e l’assegnazione dei contributi è a sportello, ossia secondo il termine di arrivo. Le domande possono essere presentate dalla data di pubblicazione del bando fino al 30 settembre 2018.


Antiriciclaggio, Fimaa illustra le nuove norme per gli agenti immobiliari

agenti immobiliari - burocrazia - antiriciclaggioÈ entrata in vigore il 4 luglio la nuova normativa antiriciclaggio (Decreto Legislativo n. 90/2017). La legge introduce per gli 841 agenti immobiliari bergamaschi (elaborazione Ascom su dati Camera di Commercio Bergamo, al primo trimestre 2017) diverse novità che cambieranno la gestione delle loro attività. In sintesi, questi i provvedimenti nella normativa: cancellazione dell’obbligo di registrazione delle operazioni, ridefinizione del vincolo di adeguata verifica dei titolari effettivi e modifiche alle sanzioni amministrative.

Per illustrare, in maniera circostanziata, chiara e approfondita, questi nuovi adempimenti, Fimaa Bergamo, l’associazione degli agenti immobiliari aderente ad Ascom Bergamo Confcommercio, ha organizzato un convegno, in programma giovedì 20 luglio alle 9.30 nella sala conferenze della sede cittadina.

«Al tavolo sono stati coinvolti alcuni professionisti autorevoli, per spiegare in modo semplice ed esaustivo la nuova normativa – sottolinea il presidente Fimaa Bergamo Oscar Caironi -. Obiettivo del convegno è quello di rispondere alle domande che la sua applicazione richiede nello svolgimento della nostra professione di mediatore immobiliare».

Il convegno si apre alle 9.30 con i saluti di Paolo Malvestiti, presidente Ascom Bergamo Confcommercio, e di Sergio Colombo, coordinatore regionale Fimaa Lombardia.
Daniele Mammani, consulente legale Fimaa Italia, illustrerà le novità che la normativa antiriciclaggio comporta per gli agenti immobiliari, in attuazione della direttiva Ue 2015/849. Il Maggiore della Guardia di Finanza di Bergamo Domenico Peluso approfondirà nel suo intervento, previsto alle 10.45, le modalità operative delle Fiamme Gialle nell’ambito della normativa antiriciclaggio. Daniele Arrigoni, amministratore delegato di Cometa Informatica, mostrerà agli agenti come utilizzare il registro on-line. Infine, Matteo Gatti, direttore Servizi Business Information Ribes Spa, mostrerà la possibilità di identificare con un click il titolare effettivo di persone giuridiche nell’ambito del riconoscimento societario. L’incontro si chiuderà con dibattito e sarà dato spazio alle richieste di chiarimenti degli operatori presenti.

Il convegno sarà moderato dal presidente provinciale Fimaa Bergamo, Oscar Caironi.

La partecipazione è gratuita previo accreditamento qui. Info: Fimaa Bergamo-Ascom Bergamo Confcommercio, tel. 035 4120203; fimaa@ascombg.it.


Immobili, il mercato rallenta. «Calo fisiologico dopo mesi di crescita»

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A Bergamo il mercato immobiliare nei primi sei mesi dell’anno rallenta la sua crescita, specialmente da aprile in poi. È quanto emerge dai dati presentati oggi dal Comitato Consultivo Omi (Osservatorio Mercato Immobiliare) dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con le associazioni di categoria del mondo della casa, degli agenti immobiliari (le tre sigle Fimaa- Ascom Confcommercio Bergamo, Fiaip, Anama) e degli ordini professionali di Geometri, Ingegneri, Architetti.

Nel primo semestre 2017 sono stati registrati 444 atti notarili di compravendita, di cui 309 hanno interessato il residenziale abitativo (di questi 152 in città) mentre 135 sono gli atti registrati per l’acquisto di superfici commerciali, uffici, capannoni.

«Il dato evidenzia un rallentamento nella crescita del numero delle transazioni che aveva interessato tutto il 2016, ma non preoccupa. È un calo fisiologico – commenta Enzo Pizzigalli, componente del Comitato Consultivo Omi in rappresentanza di Fimaa Bergamo -. Dopo mesi di crescita e inizio di ripresa del settore, il mercato tira un attimo il fiato. Nel residenziale, ubicazione e superficie sono tornati a guidare la scelta dell’acquirente, con un occhio sempre attento al prezzo. In caso di variazioni al ribasso, la compravendita si chiude in tempi rapidi, grazie anche alla maggiore facilità di accesso al credito con ottimi tassi sui mutui ipotecari».

La fotografia del mercato immobiliare bergamasco nel primo semestre dell’anno evidenzia però alcune tendenze interessanti sia sul fronte del residenziale che nel terziario, sia in città che in provincia.

Residenziale

In città/ Si vendono immobili più datati, ma in centro e grandi

Il prezzo medio in città si attesta sui 1.560 euro al metro quadro, in leggera flessione (-2%) rispetto al 2016. La variazione è imputabile tuttavia ad un aumento delle compravendite di immobili più datati.

Crescono le superfici degli appartamenti (con una media di 100,4 mq). Il bilocale, da sempre il più richiesto dal mercato, è stato soppiantato nel primo semestre dell’anno dal trilocale e dal quadrilocale. Si premia l’ubicazione (centrale e centralissimo e quartieri a ridosso dei Colli) rispetto alla classe energetica, tanto che cresce l’usato “anni Settanta”, anche per probabile effetto degli incentivi per la ristrutturazione.

In provincia/ Soffre l’Isola, in calo la zona dei laghi

Il mercato immobiliare in provincia evidenzia una ripresa a Dalmine e si conferma stabile a Treviglio, mentre soffrono altri centri, in particolare l’Isola Bergamasca (che segna un -4%), con eccezione di Bonate Sotto, comune interessato da nuovi progetti immobiliari, in particolare negli ultimi dieci anni. Stabili i comuni vicini alla città e ai colli (Sorisole e Ponteranica). In calo la zona dei Laghi Bergamaschi, che registra un calo del 3% per effetto della crisi e della minore disponibilità e voglia di investire nell’acquisto di seconde case.

Non residenziale

Prezzi e affitti giù, a fare da traino è il settore food

Le compravendite nel terziario si concentrano nelle zone centrali della città, laddove lo stock di unità immobiliari destinata a uffici e studi privati in particolare risulta maggiore. Si registra un calo del 10% nei valori delle compravendita e di un 5% circa per quanto riguarda le locazioni. Per i negozi, il valore medio delle compravendite in città si attesta a 2.000 euro al metro quadro, con punte nelle vie dello shopping che arrivano fino a 4.500 euro e una riduzione della media a 1.700 euro al metro quadro nelle zone leggermente defilate.

Quanto alle categorie merceologiche, il food sta vivendo un buon momento, con aperture in crescita che trainano le compravendite e le locazioni dei negozi, altrimenti sfitti, anche di superfici ridotte per il sempre più gettonato street-food. Un segnale che conferma la vocazione sempre più turistica della città, in continua crescita.


Contratti agevolati e affitti brevi, agenti immobiliari a lezione sulle novità

Il primo luglio a Bergamo è entrato in vigore il nuovo accordo territoriale che introduce importanti novità in tema di contratti di locazione agevolati. Per illustrarne i contenuti e le opportunità per gli agenti immobiliari, Fimaa Ascom Bergamo organizza martedì 11 luglio un seminario, che approfondirà anche un altro capitolo di stretta attualità sul versante delle locazioni, quello degli affitti brevi.

L’incontro – dal titolo “Affitti brevi e contratti agevolati. Tutte le novità fiscali e operative” – si terrà a partire dalle ore 15 in via Borgo Palazzo 137. Interverranno Antonello Pagani, direttore Appe Confedilizia Bergamo, che presenterà l’accordo territoriale di Bergamo e i contratti agevolati, ed Eugenio Magno, fiscalista di Fimaa Italia, che evidenzierà le opportunità dei contratti di locazione a canone concordato e le nuove modalità operative per la gestione fiscale delle locazioni brevi.

«Il seminario è di grande interesse per il nostro lavoro di agenti immobiliari – spiega il presidente provinciale Fimaa Oscar Caironi, moderatore del seminario -. Verranno illustrate le importanti novità introdotte dall’accordo territoriale di Bergamo che ci consentiranno  di dare un servizio migliore e concludere più contratti. Sarà inoltre affrontato un altro argomento “caldo”, gli affitti brevi. Il consulente fiscale parlerà delle caratteristiche e della grande occasione che noi agenti immobiliari avremo di utilizzarli sui nostri territori. Auspichiamo che il Governo modifichi la legge fatta su questo tema perché ci ha equiparato ai grandi portali di prenotazione di alloggi. L’obiettivo di Fimaa è di tutelare gli operatori del settore e di contrastare chi opera senza averne il titolo e senza professionalità».

Il convegno è riservato agli associati di Fimaa Ascom Bergamo.

Le iscrizioni vanno registrate entro venerdì 7 luglio alla pagina www.fimaabergamo.it. Per informazioni, segreteria Fimaa Ascom Bergamo tel. 035 4120135 – fimaabergamo@ascombg.it.

>>Il programma


Agenti immobiliari a lezione di condominio. «Accordo con i revisori per formazione e assistenza»

Proseguono le iniziative di formazione e qualificazione degli agenti immobiliari Fimaa Ascom Bergamo e insieme a queste lo sviluppo delle collaborazioni con i professionisti legati al mondo della casa e degli immobili.

Sabato primo aprile ha riempito la sala conferenze della sede cittadina dell’Ascom il seminario con i Revisori condominiali dell’Airec dedicato ad alcune significative novità introdotte dalla riforma del condominio. “La liberatoria dell’amministratore ai sensi della legge 220/12 e l’anagrafe condominiale quale strumento utile per lo svolgimento dell’attività degli agenti immobiliari” il tema dell’incontro, sviluppato da Oscar Albricci, revisore Airec e amministratore con trentennale esperienza, Ivan Giordano, giurista dell’economia e dell’impresa, responsabile scientifico Airec, e da Luca Baj, avvocato del Foro di Bergamo, coordinati dal neopresidente provinciale Fimaa Oscar Caironi.

plateo convegno fimaa - airec

L’appuntamento ha permesso di mettere a fuoco le opportunità date dall’anagrafe condominiale e dal nuovo rendiconto condominiale, entrato in vigore il 18 giugno 2013. «Nell’anagrafe condominiale – spiega Albricci – si trovano non solo le generalità dei proprietari e degli inquilini e i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, ma anche i dati relativi alle condizioni di sicurezza delle parti comuni, quindi i certificati di conformità degli impianti, l’antincendio e il documento di valutazione dei rischi, solo per citarne alcuni. Il rendiconto condominiale, invece, oltre a mostrare la contabilità dell’immobile riassume in una nota sintetica esplicativa anche i rapporti in corso e le questioni pendenti. Indica, ad esempio, se ci sono azioni legali o liti in corso e le delibere per lavori effettuati o da effettuare. Per l’agente immobiliare si tratta quindi di elementi preziosi per una corretta valutazione del bene e informazione dell’acquirente».

Aspetti talmente significativi che hanno portato Fimaa e Airec a prevedere uno sviluppo della collaborazione. «Per il mediatore è di grande importanza conoscere al meglio le tematiche legate al condominio – evidenzia il presidente Fimaa Oscar Caironi -. Oltre ai dati urbanistici, catastali e ipotecari, grazie a questi strumenti, può presentare all’acquirente una visione ancor più precisa della situazione reale dell’immobile, mostrando anche eventuali problemi condominiali, come insoluti o delibere in atto e future, e ottemperando al meglio alle proprie responsabilità professionali».

«Da qui nasce la volontà di rafforzare la collaborazione con Aires – anticipa Caironi – che si tradurrà in un accordo per ulteriori momenti di formazione della categoria e supporto nella richiesta e nell’analisi dei documenti».


Riaprire i negozi sfitti e gli spazi vuoti, Bergamo fa l’en plain di contributi

open aprire un negozio

Il rilancio dei centri storici passa anche dalla riapertura degli negozi sfitti e dal recupero in senso commerciale dei contenitori cittadini. La Bergamasca ha buone idee su come poterlo fare. Lo dice la graduatoria – pubblicata ieri sul Burl – del Bando Sto@ 2020, la misura da 3,2 milioni che la Regione ha dedicato ai Distretti urbani del commercio per rendere più attrattive vie e piazze, da un lato, e, dall’altro, fare tornare l’interesse sull’avvio di nuovi negozi, attività artigianali, turistiche e di servizi.

Al bando hanno partecipato tutti e quattro i Duc presenti in provincia (Bergamo, Seriate, Treviglio e Romano di Lombardia) e tutti e quattro sono stati ammessi al contributo per l’importo massimo previsto, ovvero 100mila euro. Tutti, inoltre, si sono visti assegnare la premialità di 30mila euro, in considerazione della qualità dei progetti. Dalla Regione arriveranno perciò nella nostra provincia 520mila euro come contributo ad investimenti complessivi da parte dei Comuni per 3.179.000 euro. La parte del leone la fa il Comune di Bergamo con un piano da oltre 2 milioni di euro, seguito da Romano di Lombardia (525mila), Seriate (317mila) e Treviglio (283mila). In totale sono 19 i progetti finanziati: oltre ai quattro bergamaschi, quelli di Brescia, Chiari, Crema, Cremona, Lecco, Lissone, Monza, Cinisello Balsamo, Pioltello, Mantova, Vigevano, Busto Arsizio, Saronno, Tradate e Varese.

Il bando Sto@ 2020 (per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance) promuove la collaborazione tra i diversi soggetti portatori di interesse dei centri storici per dare vita a modalità innovative di recupero del tessuto urbano e sviluppo dell’attrattività.

Roberto Ghidotti«Come già avvenuto con i Distretti dell’Attrattività, anche in questa occasione i progetti della provincia di Bergamo sono stati premiati dalla Regione – dice con soddisfazione Roberto Ghidotti, responsabile dei distretti per l’Ascom di Bergamo -. Non solo, infatti, tutte e quattro le iniziative hanno ottenuto il contributo massimo, ma si sono viste riconoscere anche il bonus di 30mila euro per la particolare rilevanza degli interventi, un en plein che non è riuscito a nessun altra provincia. È la conferma della capacità progettuale presente sul territorio e della volontà di collaborare alla ricerca di nuove soluzioni per ridare slancio al binomio centri storici-commercio».

«Ogni progetto si declina secondo obietti e modalità specifiche – spiega -, leve comuni sono gli interventi diretti delle Amministrazioni per rinnovare le vie e le piazze e renderle più attrattive, gli incentivi per la riqualificazione dei locali e per l’apertura di nuove attività, ma anche sistemi che favoriscono l’incontro tra la domanda e l’offerta dei locali sfitti e iniziative di animazione».

I progetti in sintesi

Bergamo/ Retail Location and Urban Resilience

via san bernardino ritIl progetto interessa sei zone: l’asse commerciale delle vie Tiraboschi, Paglia e Guglielmo d’Alzano; quello di via Moroni – San Bernardino; via Palazzolo – Spaventa – Quarenghi – Broseta; l’area dei grandi contenitori (uffici statali, ex Cariplo, ex Teatro Nuovo); Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.

Tre le linee di intervento. EasyShop, da un lato prevede l’adozione di strumenti normativi che possano favorire l’insediamento di nuove strutture di vendita al dettaglio negli spazi sfitti del centro, come le medie strutture, considerate importanti per migliorare l’appeal commerciale del centro; dall’altro una piattaforma on line per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di spazi. Call for Ideas in Action è invece un sistema di incentivi e strumenti per lo start up di nuove iniziative commerciali, di turismo e di servizi nei luoghi sfitti localizzati in ambiti di riqualificazione urbana (il restauro e la riqualificazione di piazza Carrara, il rifacimento della pavimentazione di via Borgo Palazzo, la valorizzazione del centro piacentiniano con il concorso internazionale di progettazione, il rifacimento delle pavimentazioni in pietra in piazza della Repubblica). Creative and cultural event as shopping asset, infine, mira a rafforzare il legame tra cultura e commercio promuovendo allestimenti culturali ed eventi creativi.

Romano di Lombardia / ViviRomano

portici_romano.jpgIl piano riguarda tre aree commerciali distinte del Duc: il cuore del centro storico di Romano, corrispondente al castrum romano e delimitato dalle vie Schivardi, Matteotti, Pagliarini, Monsignor Rossi e Piave; l’area, nella zona occidentale del Duc, compresa tra via delle Costellazioni, strada Campagna e via XXV Aprile, in corrispondenza della ex sede dell’Agenzia delle Entrate; l’area di piazza Don Sandro Manzoni, compresa tra via dell’Armonia, via Lamer e via G. Antonio Cavalli.

Sotto l’etichetta “Promotion” sono state raccolte le iniziative per favorire l’incontro tra domanda e offerta degli immobili sfitti (dagli accordi con i proprietari, già in atto, al coinvolgimento delle agenzie immobiliari, fino ad una piattaforma per il matching con informazioni dettagliate), ma anche lo sconto sulla Tari per le nuove attività, una tariffa agevolata per i parcheggi e l’abbellimento dei negozi sfitti con materiale promozionale del Duc. L’area di intervento “Infrastructure” prevede invece contributi per chi rimoderna i locali sfitti e gli interventi comunali per la riqualificazione di piazza Don Sandro Manzoni, delle linee elettriche e delle infrastrutture sotto i portici del centro storico e dell’ex cinema Rubini, che diventerà piazza e parco pubblico. Nel capitolo “Events” finisce infine il programma annuale degli eventi e delle manifestazioni storicamente realizzate sul territorio comunale,

Seriate /#CommercioVicino

SERIATEDue le aree commerciali coinvolte, entrambe nel centro di Seriate. La prima è quella attorno al ponte principale e lungo il Serio (le vie Dante Alighieri, Cerioli, Cesare Battisti, Decò e Canetta, piazza Bolognini), la seconda è la Galleria Italia, nei pressi del palazzo del Comune e dell’ospedale. In quest’area sono stati individuati 20 negozi sfitti, concentrati in particolare in via Decò e Canetta e in Galleria Italia.

L’area di intervento “Incentive” prevede un censimento dei negozi sfitti, il coinvolgimento dei proprietari, degli amministratori di condominio, delle agenzie immobiliari e la creazione di una piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta. E ancora un bando comunale per l’incentivazione di nuove aperture (che abbatte gli oneri, offre contributi e rimborsa parzialmente Tari e Tasi), convenzioni con geometri e architetti per prestazioni a tariffe ridotte, pubblicità gratuita sul notiziario comunale e attività formative. A favore delle ristrutturazioni e del recupero urbano (area Quality) il Comune prevede contributi per il ripristino strutturale o igienico-sanitario dei locali e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica nelle aree del progetto. Già partito è poi il bando di idee “per la riqualificazione urbana, commerciale e sociale del centro storico” e il potenziamento del presidio e il vigile di quartiere. Fino al 30 aprile è in atto inoltre la sperimentazione degli ispettori ecologici nell’area del centro storico.

Novità anche sul fronte degli eventi. Accanto alle manifestazioni consolidate, arrivano due iniziative che uniscono animazione culturale e commerciale. L’associazione Albatro realizzerà visite guidate del centro abbinate alla riscoperta dei negozi storici, mentre “Seriate Recuperare il centro storico” realizzerà “RigenerArte”, una settimana che mette al centro l’arte come strumento di rigenerazione di uno spazio cittadino scarsamente frequentato, piazza Bolognini.

Treviglio / #centro25

1410 Treviglio (1)Si concentra sull’area meridionale del Duc, delimitata dalle vie Fratelli Galliari e San Martino a Nord, e dalla circonvallazione delle mura nelle altre tre direzioni. Assi principali sono le vie Fratelli Galliari, San Martino, XXV Aprile, Andrea Verga e Giacomo Sangalli.

Come per gli altri progetti il primo passo (incentivi) riguarda il censimento dei negozi sfitti, il coinvolgimento dei proprietari per valutare un abbattimento temporaneo dei canoni di locazione, degli amministratori di condominio e delle agenzie immobiliari e la creazione di una piattaforma per fare incontrare al meglio domanda e offerta. Per chi apre, il Comune prevede poi l’esenzione totale dal pagamento della Tosap e un contributo una tantum a tutte le attività che entrano in strutture commerciali sfitte nel 2017, mentre per ridurre l’impatto negativo delle vetrine vuote saranno realizzate grafiche con materiale promozionale del Duc. In programma anche la formazione degli operatori commerciali su temi innovativi come la vendita online.

Sul fronte “spazi” sono previsti contributi per il ripristino strutturale o igienico-sanitario dei locali, la riqualificazione di piazza XXV Aprile e la riprogettazione delle attività di raccolta rifiuti del complesso del centro storico. Nel capitolo eventi, infine, rientrano la realizzazione di manifestazioni itineranti con artisti di strada e le luminarie e l’animazione natalizie.


Agenti immobiliari, Caironi nuovo presidente. «Obiettivo rafforzare le collaborazioni»

Oscar Caironi, titolare di Oromedia immobiliare di Bergamo, è il nuovo presidente di Fimaa-Ascom Bergamo, l’associazione provinciale che riunisce e rappresenta gli agenti immobiliari. Classe 1965, agente immobiliare dall’88, già vicepresidente del gruppo, Caironi prende il posto di Luciano Patelli che ha guidato l’associazione per 12 anni.

L’assemblea del gruppo, riunitasi ieri pomeriggio nella sede di via Borgo Palazzo a Bergamo per il rinnovo delle cariche fino al 2021, ha nominato come vicepresidenti Patrizia Gualdi e Carlo Baretti, entrambi titolari di un’agenzia immobiliare in città. Nel consiglio entra Luigi Ottolini, confermati Enzo Pizzigalli, Antongiulio Lascari, Laura Feltri, Marco Fagiani e Mafalda Fiumana.

«Sono molto onorato di poter dare continuità al lavoro fatto dal presidente Patelli con il gruppo. L’impegno sarà quello di consolidare il Listino dei prezzi degli immobili, la formazione, gli eventi e i servizi alla base associativa, le convenzioni – dice Caironi -. In particolare, proseguiremo con i corsi di formazione in materia tecnico giuridica che sono molto importanti e con il lavoro di sinergie iniziato negli scorsi anni».

Il neo-presidente ha sul tavolo nuovi progetti per potenziare la federazione. Per i prossimi anni il primo obiettivo del gruppo sarà proprio la firma di nuove alleanze con gli ordini professionali, dopo quella stretta con il Collegio dei geometri. «Lavoreremo per avvicinarci agli enti più importanti che operano nel comparto immobiliare così che anche il listino possa crescere di qualità – spiega Caironi -. Vogliamo confrontarci con Ance, ingegneri, architetti, partecipare al tavolo dell’edilizia in Camera di Commercio e avvicinarci al Comune di Bergamo per portare la nostra esperienza e dare qualche spunto per la riqualificazione immobiliare di alcune zone della città. Dobbiamo far capire che l’agente immobiliare è un consulente che si dedica alla compravendita, è una professione che purtroppo è un po’ sottovalutata ma che merita attenzione: siamo convinti che la nostra esperienza sia utile al soggetto privato».

Il gruppo è cresciuto molto negli anni. Con la guida di Luciano Patelli si è trasformato in una delle prime cinque federazioni in Italia, la terza in Lombardia (dopo Milano e Varese).

«Lascio un bellissimo Consiglio. Un presidente fa un bel lavoro se ha dei consiglieri all’altezza – dice il presidente uscente Luciano Patelli  -. Dopo tre mandati, che sono già molti, reputo corretto lasciare spazio ai colleghi più giovani, anche per una modernizzazione delle idee. Questi dodici anni sono stati ricchi di lavoro e di soddisfazione. Il gruppo si è sviluppato e consolidato, abbiamo avuto la guida regionale e la presenza nel consiglio nazionale. Oggi la nostra provincia viene guardata con grande interesse. Il nostro accordo con i geometri è unico in Italia e ora altre federazioni stanno pensando di proporlo nelle proprie province».


Via Moroni, oltre Porta Osio il commercio scompare

Nel giro di pochi mesi la via Moroni oltre Porta Osio – e ciò che resta del vecchio casello del dazio delle Muraine – sta vedendo scomparire una dopo l’altra insegne storiche, tra chiusure e trasferimenti. Il negozio di elettrodomestici a marchio Trony si è visto costretto ad abbassare le saracinesche e nello stesso stabile è scomparsa anche la sede di Mauri Luce, colosso di elettroforniture recentemente acquisito dal Gruppo Comolli Ferrari che ha trasferito l’attività in via dell’Industria 35, come annuncia un cartello sulla vetrina, dove nel frattempo sono comparse alcune sagome in cartone di persone impegnate in diverse attività.

Poco prima del passaggio a livello che spezza in due la città, negli ultimi metri di via dei Caniana si contano ben 13 vetrine abbassate a partire dal civico 8. In quella che era stata un tempo la sede di un rivenditore di auto, aveva aperto un grande Low-cost store cinese ad ottobre 2015, ma nonostante la vendita di ogni sorta di articoli di cancelleria ed altri articoli da regalo, a due passi da scuola e università, dopo poco più di un anno di attività, ad agosto 2016, anche il proverbiale spirito imprenditoriale del Dragone si è arreso alla crisi.

Oltrepassato il passaggio a livello, all’incrocio con via Cerasoli, persiste la desolazione dell’area che un tempo ospitava un distributore di benzina a marchio Eni: la bonifica del sito è stata effettuata, si era annunciata anni fa una nuova apertura ma evidentemente il progetto di rilancio è andato in fumo. Restano solo erbacce e spazzatura dietro le transenne, periodicamente sostituite, ed è stato murato l’accesso agli uffici dell’ex stazione di servizio per evitare che si trasformi in bivacco. È chiuso da tempo e in vendita lo stabile al civico 267, come annunciano i cartelli dell’agenzia immobiliare Tecnocasa.

Piantoni, punto di riferimento per la fornitura idraulica, l’arredo bagno e il riscaldamento, ha deciso di chiudere l’attività, nata nel 1978 e presente dal 1992 in via Moroni: «Manteniamo solo per qualche mese la vendita all’ingrosso per liquidazione del magazzino – spiega Roberto Piantoni -. La crisi economica che ha investito l’edilizia e, a cascata, l’idraulica ha avuto il suo peso, come la concorrenza dei grandi brico center. Di qui la scelta di chiudere l’attività e di affittare nell’immediato futuro il negozio. Spiace assistere al progressivo impoverimento commerciale della zona, tra chiusure e trasferimenti. Quando c’era l’attività di riparazioni Distretti, ora trasferitosi a Longuelo, c’era molto più passaggio e movimento».

Anche la difficoltà nel trovare parcheggio ha penalizzato la via: «Università e liceo gravano enormemente sul quartiere e i vigili si concentrano su via dei Caniana e altre zone – continua Piantoni -. Salvo passare dai commercianti, come mi è capitato qualche mese fa, per controllare la regolarità delle insegne, con tutta la mia incredulità, perché mi chiedo come sia possibile pensare che possa aver esposto un’insegna abusiva in 25 anni di attività».

Ha chiuso, nonostante l’accesso praticamente diretto alla sede di via dei Caniana dell’Ateneo, la Libreria Universitaria Liub al 249: il negozio ospita ora l’agenzia immobiliare Ethicasa, che ha deciso di spostarsi di qualche metro, optando per una superficie commerciale ridotta, rispetto alle due vetrine che occupava al civico 241.  Anche l’Auto Foresti, dal 1948 in via Moroni, ha deciso di rinunciare a parte dello show-room espositivo al civico 244 ridimensionando l’attività di autosalone, che affianca quella di autofficina.

Si è invece ingrandito il tabaccaio con rivendita giornali, che ha aperto anche la caffetteria Good Time Cafè: «Abbiamo scelto di investire nella via, nonostante il momento storico e il governo disincentivino in ogni modo qualsiasi attività economica – commenta Monica Facoetti -. Abbiamo ristrutturato quella che era una sede di un kebab e mi sono sentita contestare dall’Asl che il bagno ad uso privato ed esclusivamente nostro non ha il miscelatore, quando ci sono attività etniche che vendono parrucche e banane insieme. Spiace lavorare in una via che si sta svuotando, ma senza incentivi se si spopola il centro città, figuriamoci la periferia».

Paolo Moto, storica presenza nella via dal 1980, ha visto il quartiere crescere e poi decadere: «Negli ultimi anni l’attività si è ridotta anche del 75 per cento: l’e-commerce per i ricambi e la vendita tra privati sono cresciuti in modo esponenziale – spiega Paolo Lucco -. Un tempo nella via c’era più passaggio. Ora anche il traffico auto con la lungaggine del passaggio a livello, che sta quasi più chiuso di quanto stia aperto, è dirottato in via dei Caniana. L’ex distributore dell’Eni, da dieci anni completamente abbandonato, affossa ulteriormente l’immagine della via. La questione parcheggio va affrontata e al più presto: impossibile da quando ci sono scuole e università trovare posteggio di giorno».

Nonostante i posti auto di fronte al negozio, il supermercato per animali Italpet, dall’altra parte del passaggio a livello, di fronte all’ex Trony, soffre l’invasione di auto e il parcheggio selvaggio nella zona: «Ogni giorno è una guerra per i posti auto: serve una soluzione per il quartiere – spiegano Serena Scarpellini e Laura Notario -. I tempi del passaggio a livello poi sono insostenibili e molti si scoraggiano. Il passaggio a livello alla Motorizzazione è velocissimo, qui, invece, nonostante la linea sia la stessa, a pochi chilometri in linea d’aria, i tempi sono biblici. Fortunatamente la nostra è un’attività particolare e la clientela non manca, anzi contiamo molto sulla fidelizzazione, ma di certo molto si può fare per migliorare e valorizzare la zona e agevolare i commercianti che resistono».

La soluzione per i posteggi potrebbe passare dalla trasformazione in parcheggio dell’ex distributore, come suggerisce lo chef-patron Paolo Algeri de “Il Ristorantino”, dal 2003 nella via. «È un’area privata che potrebbe essere impiegata con investimenti minimi in parcheggio, uscendo dallo stato di abbandono e dall’immagine di desolazione in cui versa. Quando c’era il distributore c’era modo di posteggiare l’auto». Nonostante il passaggio sia diminuito negli anni e chiusure e trasferimenti non invoglino a passeggiare nell’area, il Ristorantino conta su una clientela affezionata e l’attività affronta più che a testa alta la crisi: «La via sta soffrendo e sicuramente sarebbe più incentivante lavorare in un contesto più vivace da un punto di vista commerciale, ma non possiamo certo lamentarci – continua Algeri -. In questi anni abbiamo fidelizzato la clientela e grazie al passa-parola l’attività continua a crescere. A tarpare le ali all’imprenditorialità è la burocrazia: ci siamo battuti per avere un’area esterna, presentando ben tre progetti al Comune, salvo poi ricevere all’ultimo un’opposizione, dopo le spese per lo studio del nostro dehors, perché l’area è trafficata. Così abbiamo deciso di inventarci un’area estiva affittando l’orto del vicino e ottenendo finalmente il via libera per una trentina di posti all’aperto».

Stefano Sturiale di Sturi Pizza, in via Moroni dal 2011, ha visto crescere la sua attività: «Di giorno la via è frequentata dagli studenti delle superiori e dell’università, mentre la sera, non essendoci particolari attrattive, non vi è sostanzialmente passaggio pedonale. Negli ultimi anni la presenza di B&B e altre strutture ricettive nella zona e la vicinanza al Papa Giovanni XXIII  ha portato qui anche qualche turista straniero e parenti di chi è in cura in ospedale». La questione-parcheggio è il vero nodo da sbrogliare nella zona: «I posti auto sono pochi e negli ultimi anni tanti ragazzi del liceo, oltre agli universitari, hanno iniziato a muoversi in auto – continua Sturiale -. Non c’è ricambio perché dove è in vigore il disco orario non viene quasi mai rispettato e le auto restano posteggiate anche tutto il giorno. Poco o nulla cambia per un’attività come la nostra che lavora sulla consegna a domicilio, anche se la possibilità di parcheggiare potrebbe favorire tutta l’area. Quanto al passaggio a livello, i nostri addetti alle consegne hanno da tempo imparato a fare il giro largo, sennò le pizze arriverebbero a destinazione fredde».

Soddisfatta della sede scelta per la sua attività anche Nadja Ruggeri di Enne8 che ha aperto al 234 di via Moroni il primo timbrificio specializzato anche in consumabili da stampa e grafica, iniziativa replicata poi nel 2014 in centro, in via Garibaldi, e poi seguita dall’idea nel 2016 di creare il primo timbrificio franchising italiano a marchio “Ruggeri Timbrifici”, pronto a cercare nuovi affiliati. «Per il nostro settore la via è strategica per il passaggio di auto, in particolar modo dalla provincia e dai paesi limitrofi – spiega Nadja Ruggeri -. La vicinanza dell’università è un altro plus, perché ci porta lavoro per grafica e impaginazione di tesi di laurea e quant’altro. L’unico problema è rappresentato dalla difficoltà di trovare posteggio: ci vorrebbe maggior turn-over per le auto, che invece spesso restano parcheggiate ore». Quanto al percorso di affiliazione iniziano ad arrivare le prime richieste: «Stiamo partecipando alle prime fiere: l’interesse per l’attività non manca, a partire dalla specializzazione nella realizzazione di timbri particolari per legno o presse, una caratteristica che ci ha permesso di rientrare nel novero delle Eccellenze Italiane».

Anche attraversando via Carducci, e proseguendo per via Moroni fino all’incrocio con Via Palma il Vecchio, il commercio soffre. Hanno chiuso poco prima di Natale il Panificio Bonini e anche il negozio per gli appassionati di running Pianeta Corsa e la storica tipografia Stamperia Editrice Commerciale, che occupava un intero stabile al 206.

«Il lavoro non manca e la via (a parte il problema parcheggio che si trascina da anni, con una corsia riservata agli autobus che crea caos e pochi posteggi carico e scarico che vengono presi d’assalto) non ha nulla a che fare con le recenti chiusure – commentano dal Fruttivendolo Brivio Marzia Cagnoni e Carla Brivio -. La zona è buona e la clientela non manca, ma siamo tartassati da tasse e oneri burocratici in un Paese che penalizza il commercio». Della stessa opinione anche Roberto Breciani di Cicli Bonfanti, storica insegna di rivendita e riparazione biciclette, forte di 85 anni di storia nella via: «Il parcheggio manca e si potrebbe fare molto per migliorare la situazione, ma il problema è che continuano ad aumentare tasse, imposte e burocrazia, a partire dalla tassa sui rifiuti che ha raggiunto livelli folli. Spiace vedere tante chiusure nel giro di dieci anni, che stanno cambiando la via. La clientela non manca, ma soffriamo la concorrenza dell’e-commerce, che non ha regole. E non manca chi arriva con il pezzo di ricambio sbagliato acquistato on-line a chiedere la possibilità di un cambio da noi in negozio».