Serata benefica dei Giovani Ascom “Per un sorriso in più”

Una serata all’insegna dell’allegria, del buon cibo, dell’ottimo vino e della solidarietà: l’evento promosso dal Gruppo Giovani imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo, “Per un sorriso in più”, alla sua tredicesima edizione ha avuto grande successo unendo musica, convivialità e divertimento alla beneficienza. La manifestazione si è svolta nella magnifica Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon, un luogo ricco di storia e cultura, un gioiello di architettura a arte.

Durante i saluti ufficiali il presidente Ascom, Giovanni Zambonelli, ha notato che “dobbiamo prendere esempio dai giovani per le idee innovative e fresche”, mentre ha evidenziato l’attenzione che il Gruppo Giovani imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo ha verso i bambini che afrrontano delle problematiche di salute.

In questa edizione a beneficiare dell’iniziativa è stata l’Associazione Angelman, onlus con sede a Credaro nata con lo scopo di aiutare i bambini e i ragazzi affetti dalla sindrome di Angelman, una malattia genetica rara molto seria che comporta assenza di linguaggio, difficoltà cognitive e motorie, epilessia e disturbi del sonno. Si stima che nella nostra provincia i malati possano essere fino a 50.

Lucia Patelli dell’Associazione Angelman e il Dott. Pierluigi Carriero, responsabile From-Fondazione per la ricerca dell’Ospedale di Bergamo, hanno presentato l’associazione e il progetto “Registro italiano Sindrome di Angelman”.

L’Associazione Angelman onlus è nata da una famiglia di Credaro nel 2012 per aiutare la ricerca sulla sindrome di Angelman. Il sodalizio coinvolge oltre 100 volontari, nessuno dei quali percepisce compenso. Oltre al Registro Italiano Angelman realizzato con From all’Ospedale di Bergamo, negli ultimi anni ha finanziato la borsa di studio di una ricercatrice bergamasca all’Erasmus MC di Rotterdam in Olanda, uno dei centri di ricerca più importanti sulla sindrome di Angelman, e diversi progetti di inclusione. Per maggiori info: pagina Facebook Associazione Angelman, www.associazioneangelman.it.

Alessandro Capozzi, il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo ha sottolineato che l’evento come da tradizione è legato alla solidarietà verso i bambini che dimostrano un coraggio da leoni nell’affrontare gravi difficoltà insieme alle loro famiglie. Inoltre, ha ringraziato il segretario del Gruppo Giovani, Alessandro Rota, per il suo impegno e Massimo Paloschi di 3bservice per il suo contributo importante all’organizzazione dell’evento.

Il Gruppo Giovani di Ascom è nato nel 2005 con l’apporto della maggior parte dei settori merceologici dell’Associazione e con la volontà di creare un osservatorio sui cambiamenti del settore e un laboratorio di idee per affrontare i nuovi bisogni, soprattutto dei neo imprenditori. Negli anni il gruppo è cresciuto e oggi rappresenta un incubatore di nuovi dirigenti, una palestra che prepara gli imprenditori di domani in ambito associativo. Il Gruppo propone diverse attività formative, alcune delle quali nate grazie al coinvolgimento di altre realtà associative sui temi del fare impresa, del lavoro e della formazione. Fanno parte del Gruppo Giovani imprenditori, come da Statuto nazionale, gli imprenditori con meno di 42 anni.

La squisita cena a buffet nei due chiostri dell’Abbazia, curata da Vicook, è stata accompagnata da musica dal vivo di Max Cappellini, con la voce stupenda di Barbara Ravasio, mentre a ravvivare di più la serata c’è stato lo spettacolo di cabaret da “Zelig Lab on the road” con Beppe Altissimi, comico e cabarettista.

L’evento, presentato dalla giornalista Donatella Tiraboschi si è concluso con l’estrazione della lotteria, e la consegna delle targhe agli sponsor da parte del direttore Ascom Confcommercio Bergamo, Oscar Fusini.

Hanno aderito e sostenuto l’iniziativa: Enti Bilaterali del Commercio e del Turismo; Fogalco soc. coop. cooperativa di garanzia dell’Ascom.
L’evento ha goduto del contributo di: BMW Lario Bergauto; Dif spa Grassobbio; Ros forniture alberghiere di Zanica; Lupia pavimenti di Ponte San Pietro; Infac serramenti di Cavernago; Dolce dormire di Raimondi di Pedrengo; Fioreria Amadei Azzano san Paolo.

Hanno contribuito per la lotteria: Hotel cappello d’oro di Bergamo; Ristorante al Gigianca di Bergamo; Ottica Skandia di Bergamo; Palestra Reborn di Almè.
Un ringraziamento a: 3b Service per l’organizzazione della serata; Agenzia Diesis di Guerini Gabriele di Vertova per l’organizzazione della musica; Agenzia Voltaire per l’organizzazione dello spettacolo di Cabaret; Alla VI .CO. OK ristorazione per il buffet.


Crea e migliora il sito della tua azienda con il seminario Ascom

Dopo il successo del primo incontro organizzato dal Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo, “Parti in testa nei motori di ricerca con la SEO e Google My Business”, continua il percorso pensato dal gruppo.

Il secondo appuntamento dei quattro previsti (gli appuntamenti non sono propedeutici l’uno all’altro) dal titolo “Crea e migliora le attività digitali della tua azienda attraverso il sito web” ha come obiettivo di aiutare le piccole e medie imprese realizzare un sito che non sia visto solo come semplice “vetrina”, ma una vera e propria piattaforma “centrale” e strategica per veicolare il proprio marketing e la propria comunicazione.

Il seminario è in programma giovedì 20 giugno dalle ore 15:30 alle ore 17:30 in sede Ascom Confcommercio Bergamo.

La partecipazione al corso è gratuita previo accreditamento cliccando qui.

Per informazioni: Ascom Confcommercio Bergamo, tel. 035.4120135, alessandro.rota@ascombg.it

corso_giovaniImprenditori_WEB

 

 


La solidarietà dei Giovani Ascom per la sindrome di Angelman

Giovani e solidarietà. È giunto alla sua tredicesima edizione l’evento promosso dal Gruppo Giovani imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo che unisce musica, convivialità e divertimento alla solidarietà. La manifestazione quest’anno si svolge giovedì 13 giugno. Location d’eccezione per l’edizione 2019: l’Abbazia Benedettina di San Paolo d’Argon (via del Convento 1).

A beneficiare dell’iniziativa è l’Associazione Angelman, onlus con sede a Credaro nata con lo scopo di aiutare i bambini e i ragazzi affetti dalla sindrome di Angelman, una malattia genetica rara molto seria che comporta assenza di linguaggio, difficoltà cognitive e motorie, epilessia e disturbi del sonno. Si stima che nella nostra provincia i malati possano essere fino a 50.

“Il nostro evento annuale è tradizionalmente legato alla solidarietà verso i bambini che, nonostante la loro giovane età, dimostrano un coraggio da leoni nell’affrontare gravi difficoltà insieme alle loro famiglie, e a loro va tutto il nostro sostegno – afferma Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo -. I negozi di vicinato sono da sempre al servizio dei loro clienti e attenti ai loro bisogni. La solidarietà e l’attenzione al bisogno sono quindi punti cardine di chi opera nelle nostre attività. Il nostro evento annuale è anche occasione per conoscersi, confrontarsi e fare gruppo, cosa di cui sia l’associazione che le nostre imprese hanno gran bisogno”.

“L’evento promosso dai nostri giovani imprenditori rappresenta un’occasione per valorizzare il ruolo delle nuove generazioni nelle imprese del terziario – afferma Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo -. Sono loro i più consapevoli e ricettivi dei cambiamenti in atto e ci insegnano ad interpretarlo attraverso nuove competenze. Il gruppo in questi 14 anni è stato fucina di idee e iniziativa che sono risultate preziose per l’Associazione”.

Il Gruppo Giovani di Ascom è nato nel 2005 con l’apporto della maggior parte dei settori merceologici dell’Associazione e con la volontà di creare un osservatorio sui cambiamenti del settore e un laboratorio di idee per affrontare i nuovi bisogni, soprattutto dei neo imprenditori. Negli anni il gruppo è cresciuto e oggi rappresenta un incubatore di nuovi dirigenti, una palestra che prepara gli imprenditori di domani in ambito associativo. Il Gruppo propone diverse attività formative, alcune delle quali nate grazie al coinvolgimento di altre realtà associative sui temi del fare impresa, del lavoro e della formazione. Fanno parte del Gruppo Giovani imprenditori, come da Statuto nazionale, gli imprenditori con meno di 42 anni. Tre i presidenti che si sono susseguiti: Ettore Coffetti, presidente dal 2005 al 2013, che ora è a capo del Gruppo Macellai Ascom; Luca Bonicelli che ha assunto l’incarico dal 2013 al 2017 e ora presiede il Gruppo Gastronomi; dal 2017 Alessandro Capozzi che ricopre anche la carica di vicepresidente del Gruppo Albergatori.

La serata benefica avrà inizio alle 20.30 e prevede un primo momento di saluti istituzionali, a cui seguirà la presentazione dell’Associazione Angelman da parte di Lucia Patelli. La cena a buffet nei due chiostri dell’Abbazia sarà accompagnata da musica dal vivo. Durante la serata sono previste visite guidate alle sale e alla Chiesa del Monastero con le guide dell’associazione Inchiostro – Itinerari e incontri d’arte. Alle 22 è in programma lo spettacolo di cabaret da “Zelig Lab on the road” con Beppe Altissimi, comico e cabarettista.

Il ricavato della serata sarà destinato al progetto “Registro italiano Sindrome di Angelman”, database innovativo realizzato da Associazione Angelman e From-Fondazione per la ricerca dell’Ospedale di Bergamo, che raccoglie i dati clinici dei malati da tutta Italia per sviluppare nuove terapie e migliorare l’assistenza medica dei pazienti. Il costo della cena è di 35 euro a persona. Per informazioni e iscrizioni: 035 4120135 – alessandro.rota@ascombg.it. Per iscriversi cliccare qui

L’ASSOCIAZIONE ANGELMAN

L’Associazione Angelman onlus è nata da una famiglia di Credaro nel 2012 per aiutare la ricerca sulla sindrome di Angelman. Il sodalizio coinvolge oltre 100 volontari, nessuno dei quali percepisce compenso. Oltre al Registro Italiano Angelman realizzato con From all’Ospedale di Bergamo, negli ultimi anni ha finanziato la borsa di studio di una ricercatrice bergamasca all’Erasmus MC di Rotterdam in Olanda, uno dei centri di ricerca più importanti sulla sindrome di Angelman, e diversi progetti di inclusione. Per maggiori info: pagina Facebook Associazione Angelman – www.associazioneangelman.it.

Il menù è curato da Vicook.

Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Ascom Confcommercio Bergamo

 


«Pmi ancora distanti dal digitale»: i dieci punti dei Giovani Confcommercio per non subire l’innovazione

forum giovani imprenditori confcommercio 2017

Impatti, opportunità e percezione da parte dei giovani imprenditori italiani dell’innovazione quale leva di crescita: questo il tema della ricerca annuale presentata in occasione del decimo Forum Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio in programma il 7 e 8 novembre a Roma nello Spazio Novecento.

La ricerca, realizzata grazie alla collaborazione del Gruppo Giovani di Confcommercio e dei componenti del Digital Transformation Institute, mette in evidenza il ruolo della Digital Transformation come strumento attivatore dei processi di crescita delle imprese italiane e indaga la percezione dei giovani imprenditori rispetto alle opportunità offerte dal digitale e le sfide necessarie a cogliere le opportunità del cambiamento.

Secondo gli imprenditori e gli esperti intervistati, gli ambiti di maggiore impatto rispetto ai processi di trasformazione digitale sono: concorrenza e mercato, infrastrutture, internalizzazione, modelli di business, organizzazione e processi, accesso al credito e sistemi di pagamento, normativa, politiche del lavoro e welfare, sostenibilità.

Percezione del grado di digitalizzazione aziendale

Per identificare la predisposizione all’innovazione in relazione all’effettivo livello di maturità digitale si è chiesta al campione di pmi intervistate una autovalutazione del livello di digitalizzazione: il 59,4% delle aziende si ritiene abbastanza tecnologica, ma solo il 17,9% crede di aver raggiunto un livello molto alto di innovazione digitale.

Una buona percezione del proprio livello di digitalizzazione si rileva nelle imprese del nord-ovest e del sud e isole, ma è il nord-est a ritenersi molto tecnologico (20,9%).

Guardando ai diversi settori di appartenenza, sono le realtà operanti nel settore turistico a esprimere una percezione più bassa del proprio livello di implementazione delle tecnologie digitali, con un 44,4% di intervistati che si dichiara poco o per niente tecnologico.

Tuttavia quasi la metà delle imprese intervistate (47%) non ha mai sentito parlare di criptovalute (come i BitCoin) o modelli FaaS (Factory as a Service: uno degli elementi portanti del fenomeno Industry 4.0). Ben il 41% non conosce il termine Big Data e quasi un terzo non sa cosa sia il Cloud Computing.

Dati, questi, che evidenziano una forte distanza culturale delle pmi dal digitale. «Guardando questi dati è evidente – afferma Stefano Epifani, presidente del Digital Transformation Institute – come uscendo dal circolo autoreferenziale di aziende, esperti e consulenti che parlano di innovazione ed entrando nel Paese reale ci sia un problema che non è solo di competenze, ma addirittura di conoscenza dei temi e di consapevolezza rispetto ad un intero contesto tecnologico. In molte delle nostre aziende non mancano le competenze rispetto a temi che hanno individuato, ma manca del tutto la consapevolezza che esistano degli scenari di trasformazione ignorando i quali non solo si perdono opportunità, ma si corrono rischi».

Pochi investimenti in digitale da parte delle pmi

Non meraviglia se, con queste premesse, siano pochi gli investimenti in digitale, a prescindere dalla posizione geografica: il 39,4% delle imprese dichiara di aver effettuato investimenti in tecnologie digitali per meno di 5.000 euro e il 28% ammette di non averne fatti per nulla.

A dimostrarsi più propense agli investimenti in innovazione sono le realtà con un numero di addetti compreso tre 50 e 250 (il 45,5% ha investito tra i 5.000 e i 50.000 euro e l’8,1% una cifra superiore ai 50.000 euro). Le imprese che hanno investito in tecnologia negli ultimi 5 anni lo hanno fatto prevalentemente (87,7%) al fine di adeguare le infrastrutture materiali/immateriali; poco più della metà ha tentato di utilizzare tali investimenti per migliorare le politiche del lavoro e il welfare aziendale, attraverso, ad esempio, soluzioni di smart working (52%) e per sviluppare nuovi modelli di business (51,7%).

Investire in digitale conviene

Laddove si è investito, tuttavia, le imprese intervistate hanno notato un miglioramento significativo nei ricavi (62,2%). Miglioramento che nel 12% dei casi è compreso tra il 25% ed il 40% dei ricavi e nel 20% dei casi compreso tra il 10% ed il 25% dei ricavi. Oltre il 15% delle aziende intervistate si è detta non in grado di valutare se l’It abbia portato miglioramenti sul fronte dei ricavi ed il 21% sostiene che non vi siano stati incrementi nei ricavi.

Interventi pubblici auspicabili

Le aziende intervistate hanno individuato tra gli interventi auspicabili da parte delle Istituzioni la semplificazione della normativa esistente e miglioramento della burocrazia (64,1%); il maggior investimento nell’infrastruttura di rete a banda larga (52,2%); la promozione della cultura dell’impresa e della legalità, finanziamenti o sgravi fiscali per gli investimenti in infrastrutture digitali e per i progetti orientati all’innovazione (poco meno della metà); maggiori incentivi per le attività di formazione (42,4%).

Infrastrutture digitali più significative

Gli investimenti in infrastrutture digitali considerati più significativi dalle imprese per avviare un processo di digital transformation sono per più della metà delle imprese intervistate (55,6%) quelli in sicurezza e privacy, per il 45,4% in comunicazione e promozione e per il 37,1% nei processi di vendita.

Un manifesto per l’innovazione dei giovani imprenditori italiani

La presentazione della ricerca è stata anche l’occasione per varare il Manifesto per l’Innovazione, un documento in dieci punti che parte dai dati della ricerca e sulla base di essi sviluppa una serie di raccomandazioni che sono state stilate in forma partecipata dagli imprenditori coinvolti. Il manifesto riassume i dieci punti chiave ai quali le imprese dovranno guardare per affrontare e non subire la Digital Transformation.

«Quello del manifesto è un passaggio fondamentale nell’ambito di questa attività di ricerca. Abbiamo voluto infatti fornire la nostra chiave di lettura di un fenomeno che sta mutando profondamente il contesto economico e sociale nel quale operiamo. Abbiamo la necessità di comprenderne le dinamiche e prendere posizione su temi centrali come il lavoro, la gestione del credito, il welfare, gli assetti regolamentari. Le scelte che si fanno in questo momento sono decisive per la competitività del Paese e, come giovani, ma soprattutto come imprenditori, abbiamo il dovere di essere protagonisti di questo cambiamento», ha commentato Alessandro Micheli, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcommercio.

 


Persico Spa, «la continuità si costruisce anche a tavola e sulle piste da sci»

1702 famiglia Persico Val Badia - sci

L’impresa si può rafforzare anche con una vacanza di famiglia in montagna. Succede alla Persico Spa, l’azienda di Nembro conosciuta in tutto il mondo per gli stampi e i prodotti all’avanguardia nei settori automotive, nautico e industriale, dove è diventato un appuntamento fisso il break di qualche giorno in Val Badia che, su iniziativa di Isa Persico, moglie dell’imprenditore Pierino Persico, fondatore dell’azienda, viene ormai attesa da tutta la grande famiglia.

Tutti e tre gli eredi – Claudia, Alessandra e Marcello – sono impegnati ai vertici delle divisioni aziendali e la società ha scelto di affrontare per tempo il cruciale tema del passaggio generazionale, con tanto di stipula del patto di famiglia a tutela della continuità d’impresa.

Quanto è scritto va però coltivato nella pratica di tutti i giorni e non sempre è facile. Lo sa bene la signora Isa, al fianco del marito dalla nascita della Persico, nel 1976, e ritiratasi in un secondo momento per far spazio ai figli. «Il passaggio generazionale – dice – richiede un accompagnamento e un’attenzione non indifferenti. Ci sono periodi di tensioni, parole non dette e poi dette troppo di getto, gioie e paure, soddisfazioni e insoddisfazioni, dubbi. Ma forse, a forza di non perderci d’animo, noi siamo riusciti almeno a trasmettere amore. E per amore si cede un poco tutti, per far spazio al bene comune».

1702 famiglia Persico Val Badia - boscoEcco perché il ponte di Carnevale trascorso insieme sulle piste da sci incorniciate dalle Dolomiti diventa un momento prezioso anche per l’azienda, pure per i piccoli della terza generazione. «È un regalo che ci facciamo ogni anno – spiega Isa Persico -. Lo definiamo un regalo di compleanno per tutta la famiglia. Pierino ed io siamo innamorati da sempre della Val Badia, i nostri figli anche e ora se ne sono innamorati tutti, nipotini, nuora e generi. Torniamo davvero arricchiti (non di soldi certo) e ci sentiamo tutti più vicini. Per qualche giorno addirittura ci manchiamo e ci manca quel paradiso, ma in questo tempo ci siamo sicuramente sempre ritrovati!».