Be-Tech e Go-In, due percorsi di alta formazione per Imprese 5.0

Bergamo Sviluppo e Università di Bergamo promuovono iniziative di alto valore per guidare le imprese nel futuro

La collaborazione tra l’Azienda Speciale della Camera di commercio Bergamo Sviluppo e l’Università degli Studi di Bergamo si rafforza di anno in anno, grazie a una serie di iniziative, che negli anni i due enti hanno promosso insieme con l’obiettivo di rafforzare e far crescere il tessuto imprenditoriale locale. La partnership, e in particolare le iniziative che vedranno i due enti impegnati anche nel 2024, sono stati al centro della conferenza stampa svoltasi ieri,  martedì 9 aprile , nella Sala Giunta della Camera di commercio di Bergamo.
Nell’occasione sono state presentate le novità dei 2 corsi “BE-TECH. Tecnologie e modelli a supporto della trasformazione digitale: i nuovi paradigmi di Impresa 5.0” e “GO. IN’ 2024 – Scenari internazionali e opportunità di crescita per le MPMI”, destinati alle imprese locali e realizzati con il supporto tecnico-scientifico del Centro di Ateneo SdM-Scuola di Alta Formazione dell’Università degli Studi di Bergamo.
In particolare il percorso executive BE-TECH, che si presenta sempre più strutturato con un’attività formativa esperienziale, ha l’obiettivo di aiutare le imprese a valutare la possibilità di adottare nuove tecnologie e modelli di business che possano sia integrarsi con i sistemi esistenti sia aumentarne la competitività alla luce anche dei nuovi progressi introdotti dall’Intelligenza Artificiale. Una cospicua parte esperienziale è stata introdotta anche nel programma 2024 del corso di Alta Formazione GO. IN’, che punta a trasferire alle imprese partecipanti conoscenze e strumenti efficaci per affrontare al meglio le future decisioni strategiche e organizzative necessarie ad operare in un contesto sempre più dinamico e internazionalizzato.
“La conferenza stampa – ha dichiarato il Segretario Generale della Camera di commercio di Bergamo Maria Paola Esposito – ci permette di evidenziare il doppio ruolo che la Camera di commercio svolge in quanto ente che accompagna le imprese a intraprendere processi sia di innovazione sia di internazionalizzazione. Si tratta di due ambiti che rientrano tra gli obiettivi strategici della mission camerale. Il supporto all’introduzione di innovazione e alla transizione digitale nelle imprese rappresenta un impegno che la nostra Camera porta avanti da anni con progetti affidati a Bergamo Sviluppo, come Bergamo Tecnologica, di cui è parte il percorso executive BE-TECH, e tutte le attività del PID-Punto Impresa Digitale e del MaTech Point sui nuovi materiali. Non dimentichiamo però che tra i ruoli istituzionali affidati al sistema camerale c’è anche il sostegno all’internazionalizzazione, sostegno volto in particolare a preparare le imprese del territorio ad affacciarsi su nuovi mercati, anche internazionali, attraverso attività di informazione, formazione e supporto organizzativo, tra cui rientrano corsi come il GO. IN’.”
“Le due iniziative formative presentate sono un esempio della partnership in atto con l’Università – ha evidenziato il Presidente di Bergamo Sviluppo Giacinto Giambellini – Questa collaborazione permette all’Azienda Speciale, e quindi alla Camera di commercio, di realizzare iniziative progettuali di valore destinate alle mpmi bergamasche, che possono così beneficiare, versando solo una quota ridotta di iscrizione grazie al finanziamento della nostra Camera di commercio, di attività formative non solo attuali, ma anche strutturate sulle reali necessità di aggiornamento delle imprese. Entrambi i percorsi quest’anno prevedono l’inserimento di parti laboratoriali esperienziali, di tipo più tecnico per il corso BE-TECH e di tipo più trasversale e organizzativo per il GO.IN’. L’obiettivo in entrambi i casi è di arricchire il bagaglio esperienziale di ogni partecipante, che potrà poi veicolare in azienda quanto appreso ai corsi”.
“Il percorso BE-TECH – ha sottolineato il Direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano Arrigoni – è una delle attività previste dal progetto Bergamo Tecnologica, giunto alla decima annualità; nell’ambito del progetto, in questi anni, le ore di formazione realizzate, tra corsi e seminari, sono state 847, a cui hanno preso parte 245 tra titolari e dipendenti di imprese locali, mentre i check-up tecnologici realizzati sono stati 238, in altrettante imprese del territorio, che hanno beneficiato di 14.396 ore di consulenza specialistica erogate successivamente all’effettuazione dei check-up. Il percorso executive “BE-TECH.Tecnologie e modelli a supporto della trasformazione digitale: i nuovi paradigmi di Impresa 5.0” prevede, per l’edizione 2024, 60 ore di lezione (in presenza o da remoto) con laboratori per sperimentare l’applicazione di diverse tecnologie come IA, robotica e interazione uomo-macchina.
Per quanto riguarda i corsi GO. IN’, dal 2012 al 2023 sono state realizzate 19 edizioni dei percorsi: vi hanno partecipato 365 tra imprenditori, manager e dipendenti appartenenti a micro, piccole e medie imprese locali, usufruendo in totale di 1740 ore di formazione. L’edizione 2024 del corso “GO. IN’ 2024 – Scenari internazionali e opportunità di crescita per le MPMI”, le cui iscrizioni sono aperte fino alle ore 12 del 19 aprile prossimo, avrà una durata di 120 ore, articolate in moduli tematici e di approfondimento (84 ore parte online e parte in presenza) e laboratori esperienziali (36 ore in presenza). Due percorsi quindi che rappresentano, per le mpmi del territorio, importanti opportunità per rafforzare la propria capacità innovativa, sfruttare e gestire il cambiamento, comprendere un contesto sempre più globalizzato per assumere decisioni strategiche e organizzative efficaci, rafforzando o acquisendo al contempo competenze tecniche o imprenditoriali/manageriali”.
“Si tratta di iniziative – ha rilevato il Vice Direttore di SdM-Scuola di Alta Formazione dell’Università degli Studi di Bergamo Paolo Gaiardelli – che incarnano la ferma volontà dell’Università di operare per e con le aziende e gli enti locali, per favorire una crescita culturale che non sia fine a sé stessa, ma che possa realmente contribuire al progresso socio-economico e alla crescita sostenibile del territorio. Esperienze di formazione come i corsi presentati ben evidenziano, infatti, come l’adattamento di contenuti, metodologie e strumenti formativi innovativi con le esigenze e le preziose esperienze maturate sul campo dalle aziende e dagli enti locali, possa favorire l’acquisizione delle competenze più adatte ad affrontare le nuove sfide poste da un contesto competitivo in costante evoluzione”.
“Le nuove tecnologie digitali – ha spiegato il Delegato del Rettore alla ricerca applicata e Responsabile scientifico del corso BE-TECH. Gianluca D’Urso – giocano un ruolo sempre più importante per le imprese: è fondamentale quindi governare la trasformazione digitale dei vari processi aziendali per assicurare sostenibilità e competitività. Il corso “BE-TECH. Tecnologie e modelli a supporto della trasformazione digitale” intende rispondere ai bisogni della transizione digitale a tutti i livelli della catena del valore. La proposta formativa di questa edizione offre un numero di tematiche ancora più ampio rispetto agli scorsi anni. Una parte dei moduli formativi affronterà contenuti trasversali e centrali in tutti i settori come supply chain, logistica, service e manutenzione, lean 4.0. Una parte del corso sarà invece dedicata a moduli più specifici come ad esempio: internet of things, additive manufacturing, robotica ed interazione uomo-macchina, simulazione e virtual commissioning. Quest’anno si è deciso inoltre di dare spazio al tema dell’Intelligenza Artificiale, un argomento quanto mai attuale, di interesse e dalle potenziali ricadute in tutti i settori. Come per la scorsa edizione, alcuni moduli avranno una forte connotazione applicativa, attraverso lezioni svolte presso i laboratori anche dell’Università. La struttura del corso prevede dei moduli da 4 o 8 ore per ciascun tema. Non vi è dunque la pretesa di affrontare i vari argomenti in modo estremamente approfondito ed esaustivo, ma di fornire ai partecipanti un’ampia visione d’insieme delle
tecnologie, degli strumenti e dei modelli a supporto della transizione digitale. In questo modo i partecipanti potranno incrementare la propria conoscenza in diversi ambiti, ricevendo spunti e stimoli da trasferire all’interno dei propri contesti aziendali.
“Internazionalizzazione, innovazione e imprenditorialità sono i tre grandi pilastri che stanno da sempre alla base del corso di Alta Formazione GO. IN’ – ha dichiarato la Responsabile scientifica del corso per l’Università degli Studi di Bergamo Mara Brumana. – Più precisamente il corso intende fornire ai partecipanti strumenti efficaci utili anche per operare a livello internazionale, promuovendo l’innovazione e rafforzando lo spirito imprenditoriale. Nella progettazione del corso, costante è l’attenzione alle sfide che contraddistinguono l’operato delle MPMI: l’attrazione di capitale umano di qualità che gioca un ruolo fondamentale per la crescita e l’innovazione; la promozione di una cultura organizzativa basata sulla fiducia reciproca e sulla valorizzazione del capitale umano; la crescita tramite aggregazioni tra imprese per ottimizzare le risorse e favorire la penetrazione sui mercati. Per superare queste sfide è di fondamentale importanza concentrarsi sulla diffusione di competenze imprenditoriali a tutti i livelli della gerarchia. Nella proposta formativa dell’edizione 2024 abbiamo quindi dato ulteriore spazio a iniziative laboratoriali di tipo esperienziale, volte al potenziamento di soft skills come la creatività, la gestione del cambiamento e la capacità di cogliere opportunità. In aggiunta ai moduli tematici e di approfondimento su
contesto e strategia imprenditoriale, marketing e internazionalizzazione, innovazione e gestione del cambiamento, sono quindi previsti momenti laboratoriali realizzati nella sede delle imprese partecipanti o in altri contesti rappresentativi dell’ecosistema imprenditoriale della nostra provincia. Questi alcuni dei temi che verranno affrontati in modalità laboratoriale: strategie e strumenti per favorire il lavoro di squadra, ricerca e analisi dei dati per formulare una strategia efficace, imprese familiari e passaggio generazionale, cultura imprenditoriale, leadership e gestione dei talenti”.

Tutte le info sul corso GO. IN’ 2024 (calendario, requisiti e modalità di iscrizione) si trovano sul sito di Bergamo Sviluppo: scadenza iscrizioni, ore 12 del 19 aprile  https://bergamosviluppo.it/sito/index.php?option=com_eventbooking&view=event&id=2076

Tutte le info sul corso BE-TECH. 2024 (calendario, requisiti e modalità di iscrizione) si trovano sul sito di Bergamo Sviluppo: scadenza iscrizioni, ore 12 del 13 maggio  https://bergamosviluppo.it/sito/index.php?option=com_eventbooking&view=event&id=2082


Turismo accessibile e inclusivo , al via il 23 maggio il corso STAI

Tre date, dal 23 al 30 maggio,  per accogliere al meglio clienti con esigenze specifiche e speciali

E’ in partenza il primo corso formativo, on line e gratuito, organizzato dal Progetto S.T.A.I. (Servizi per un Turismo Accessibile ed Inclusivo) rivolto alle attività ristorative e ricettive del territorio di Bergamo. Il corso fornisce informazioni utili per rispondere alle esigenze dei clienti con disabilità e aumentare il grado di soddisfazione di questa tipologia di clientela. La partecipazione alla formazione prescinde dalle caratteristiche architettoniche della propria struttura e non comporta nessun impegno di adeguamento strutturale dei locali. Il tema del corso sono i comportamenti che si possono attuare per migliorare l’accoglienza e la gestione dei clienti con disabilità (motoria, visiva, uditiva, intellettiva-relazionale) e con esigenze specifiche (persone anziane; famiglie con bambini; persone obese; donne in gravidanza; persone con problemi di salute, ecc).

Il Corso si svolge on line in modalità video-chat.

Il programma si articola su 2 ate:

Martedi 23 maggio 2023 ore 15.30 – 17.00

Martedi 30 maggio 2023 ore 15.30 – 17.00

Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link: https://forms.gle/WwVNVGa8XaWFrv8

Il progetto STAI è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Regione Lombardia.

Viene realizzato grazie alla collaborazione tra numerosi enti: Visit Bergamo (capofila), Visit Brescia, i Comuni di Bergamo e Brescia, le Provincie di Bergamo e Brescia, alcune delle principali associazioni di persone con disabilità in Lombardia (Ledha, Aias Ets Milano, Uici, Anffas, Anmic, Anmil, Ens).

Per maggiori informazioni: 035.4120135 Alessandro Rota


Intelligenza artificiale, una sfida per il settore dell’hospitality

Mercoledì 30 novembre il primo evento nazionale dei bandi EDIH che sarà sotto i riflettori della Commissione europea

EDI.it nel contesto del progetto europeo Tuscany X.0 approvato dalla Commissione europea nell’ambito del bando European Digital Innovation Hubs – che ha l’obiettivo di promuovere
consapevolezza, competenze e far toccare con mano e sperimentare tecnologie di intelligenza artificiale – realizzerà in collaborazione con Confcommercio Toscana, Federalberghi e la rete Spin
nazionale un webinar nel corso del quale saranno presentate soluzioni specifiche di intelligenza artificiale con testimonianze e casi d’uso per le aziende del settore hospitality. Al termine
dell’evento sarà inoltre messo a disposizione di tutte le imprese partecipanti un assessment di maturità digitale dedicato al settore alberghiero con l’obiettivo di ottenere una prima valutazione del
grado di digitalizzazione dell’azienda. Il webinar avrà la durata di 1:30’ con la seguente scaletta e metterà a tema le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e dell’uso dei dati: trend, barriere e opportunità per le imprese, le principali applicazioni per il settore turistico ricettivo unitamente all’analisi di case history . L’incontro si apre alle 15 con i saluti istituzionali di Leonardo Marras, assessore Economia, attività produttive, politiche del credito e turismo della Regione Toscana Presidente/Direttore Confcommercio Toscana, e di Andrea Di Benedetto di Tuscany X.0. Introduce al tema Nicola Bianchi, Responsabile servizi, progetti e partnership EDI.it. Sul tema “L’intelligenza artificiale per l’hospitality: trend, sfide e opportunità” relatori sono  Mauro Lupi, e Gennaro Cali di IBM.

Al termine dell’evento sarà inoltre messo a disposizione di tutte le imprese partecipanti un assessment di maturità digitale dedicato al settore alberghiero con l’obiettivo di ottenere una prima valutazione del grado di digitalizzazione delle aziende associate.

Per la registrazione


Formazione e occupazione, 25 milioni di euro dalla Regione

Enrico Betti, Area Lavoro Ascom: “Un importante incentivo per nuovi inserimenti e formazione, con attenzione alle imprese meno strutturate” 

Dalla Regione arrivano fondi per formazione e occupazione, con contributi fino a 8mila euro, cui si sommano ulteriori mille euro in caso di imprese sotto i 50 dipendenti. Regione Lombardia, con delibera n. 7336 del 14 novembre 2022, ha infatti approvato le linee guida per l’attuazione della misura “Formare per assumere – incentivi occupazionali associati a voucher per l’adeguamento delle competenze” che prevede un contributo ai datori di lavoro sia per la formazione erogata in fase di inserimento lavorativo sia di un incentivo all’assunzione. L’iniziativa è destinata ai datori di lavoro che assumono persone prive di impiego subordinato o parasubordinato da almeno 30 giorni presso un’unità produttiva/sede operativa ubicata nel territorio di Regione Lombardia. Per tutte le tipologie contrattuali previste, a tali importi si aggiunge un ulteriore valore di 1.000 euro se l’assunzione viene effettuata da un datore di lavoro con meno di 50 dipendenti. La dotazione finanziaria è pari a 25 milioni di euro. Il bando, gestito da Unioncamere Lombardia, prevede che le domande di contributo, a sportello, possano essere presentate a partire dal 29 novembre 2022, fino ad esaurimento delle risorse.  “Non possiamo che salutare con favore questa importante misura di incentivo ad assunzioni, contratti di apprendistato e percorsi formativi- commenta Enrico Betti, responsabile Area Lavoro, sindacale e welfare Ascom Confcommercio Bergamo-. La Regione con un ulteriore contributo di mille euro per le imprese sotto i 50 dipendenti, mostra attenzione alle difficoltà delle micro e piccole e medie imprese. Sta ora alle aziende cogliere questa opportunità, investendo in personale e formazione”.
L’incentivo occupazionale è differenziato in base alla tipologia contrattuale di lavoro subordinato (tempo indeterminato, tempo determinato di almeno 12 mesi – non sono ammesse proroghe, apprendistato, a tempo pieno, a tempo parziale – di almeno 20 ore settimanali medie) e alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro. Per contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato di almeno 12 mesi, sono previsti contributi da 4mila a 6mila euro, subordinati al completamenti di un percorso formativo. In particolare, il contributo è ripartito in questo modo: per l’assunzione di uomini fino a 54 anni sono previsti 4 mila euro, cifra che sale a 6mila per l’assunzione di donne fino a 54 anni; stesso contributo di 6mila euro per uomini over 55 e cifra che sale a 8mila per donne over 55.
Anche i contratti di apprendistato sono interessati da contributi da 1500 a 7mila euro, secondo la seguente ripartizione: 1500 per uomini fino a 29 anni, 2500 per donne fino a 29 anni, 4mila euro per uomini dai 30 anni e 7mila per donne over 30. L’incentivo è concesso a fronte della stipula di un contratto di apprendistato e non è condizionato alla realizzazione di un percorso formativo. Sono esclusi dai contributi i contratti di somministrazione, a progetto o collaborazione coordinata e continuativa, così come il lavoro occasionale, accessorio, lavoro o attività socialmente utile (Lsu e Asu), contratto di agenzia, associazione in partecipazione, lavoro intermittente (job on call) e lavoro domestico. Sono altresì escluse tutte le forme contrattuali che non garantiscono la continuità del rapporto di lavoro per almeno 12 mesi.
Sono inoltre esclusi dal contributo: i contratti relativi a inserimenti lavorativi di persone che, nei 180 giorni precedenti la data di assunzione, hanno effettuato un tirocinio o un lavoro presso il medesimo datore di lavoro; coloro che sono fruitori di misure regionali già comprensive delle medesime agevolazioni o tipologie di servizi (GOL, DUL, Azioni di rete ecc).
L’incentivo è riconosciuto successivamente al completamento del percorso formativo (qualora previsto) e subordinato all’effettività del contratto di lavoro e alla permanenza del lavoratore presso l’impresa, fatta salva una conclusione anticipata del rapporto di lavoro non addebitabile al datore di lavoro, che determina la riparametrazione dell’incentivo.
La misura regionale prevede anche voucher per la formazione, riconosciuto, a seguito dell’assunzione, fino al valore massimo di 3mila euro a fronte del servizio fruito e completato, da avviarsi a partire dalla pubblicazione del bando attuativo del presente provvedimento e comunque entro 90 giorni dalla data di assunzione del lavoratore. Ai fini della riconoscibilità del contributo, la formazione deve essere erogata da un operatore appartenente all’elenco regionale degli operatori accreditati per i servizi alla formazione (Capac e Formaterziario), da una Università con sede in Lombardia o da una Fondazione ITS con sede in Lombardia.

 

 

 

 

 


Metaverso, due giorni di full immersion sulle opportunità della nuova rivoluzione virtuale

Focus sulla metaverse economy in aula ed esperienza immersiva per i presidenti di categoria Ascom 

Ascom Confcommercio Bergamo entra nel Metaverso per una full immersion nelle nuove modalità di interazione e business negli spazi virtuali. I presidenti di categoria Ascom Confcommercio Bergamo hanno approfondito  il Metaverso e viaggiato negli spazi virtuali con l’utilizzo di oculus di ultima generazione. Gli imprenditori si preparano così a  gestire al meglio le evoluzioni richieste dalla prima epocale rivoluzione virtuale dell’epoca  di internet.  “ I cambiamenti del web, di siti e piattaforme e-commerce e dei social network porteranno una trasformazione a catena nella vita quotidiana di ciascuno e avranno un forte impatto sul modo di interagire e lavorare, influenzando i modelli economici di business- sottolinea il presidente Ascom Confcommercio Bergamo Giovanni Zambonelli-. Per questo abbiamo organizzato due giornate formative per scoprire il Metaverso, la nuova rivoluzionaria evoluzione in campo digitale”. In due giorni di formazione si sono approfondite le diverse opportunità del Metaverso. Il primo incontro, teorico, si è aperto lunedì 14 novembre, dalle 16.30 alle 18.30, nella Sala conferenze della sede Ascom Confcommercio Bergamo di Via Borgo Palazzo, con un primo inquadramento sulla “metaverse economy”. Il secondo incontro, martedì 15 novembre,  ha visto invece i presidenti impegnati, con visori virtuali, alla scoperta come avatar della nuova realtà virtuale. L’esperienza immersiva nel Metaverso,  organizzata a piccoli gruppi composti da sei partecipanti,  è stata per molti l’occasione di un primo accesso e una prima presa di confidenza con visori e puntatori.  La formazione sul metaverso ha lanciato alcuni importanti spunti sulle potenzialità offerte dalla prima rivoluzione virtuale dell’epoca di internet, che avrà importante impatto sull’economia e sul comparto del terziario. “Abbiamo voluto invitare tutti  i presidenti delle nostre categorie ad approfondire  questo tema per capire le possibili ricadute  nei prossimi anni. Il tema del metaverso presenta ancora  delle criticità di tipo etico ed economico, ma come per tutte le innovazioni – penso ad esempio alla nascita di internet 30 anni fa – devono essere approfondite e non sottovalutate” spiega Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo. I grandi brand sono già pronti a cogliere le opportunità di business, dal look degli avatar agli arredi degli ambienti virtuali. Le potenzialità sono enormi, dalla formazione con lezioni nel Metaverso alla possibilità di fare esperienze altrimenti difficilmente organizzabili. Basti pensare al primo concerto nel Metaverso che l’anno scorso ha fatto registrare 12 milioni di persone: non esiste posto reale che possa accogliere così tante persone. Le applicazioni sono veramente molte e in campi diversi. L’impatto può essere davvero importante in campo economico, ma prima ancora culturale e sociologico. La stima è che le ore finora trascorse sui social, pari ad una media di 1 ora e 58 minuti, possano venire interamente trasferite nel Metaverso. Serviranno architetti e disegnatori del nuovo mondo virtuale. Se ci saranno nuove opportunità lavorative, è però fatto di cronaca la decisione del gruppo Meta-Facebook di procedere con un taglio di migliaia di lavoratrici e lavoratori a livello globale, con l’ufficializzazione dell’avvio di un licenziamento collettivo anche in Italia di 22 dipendenti (pari al 17% della forza-lavoro della sede nazionale del Gruppo).


Alta formazione, al via il corso della Camera di Commercio

Imprenditorialità, innovazione e strategie per l’internazionalizzazione i temi chiave della nuova edizione. La presentazione il 31 marzo

Sono aperte fino all’11 aprile le iscrizioni alla nuova edizione del corso di Alta Formazione “Imprenditorialità e innovazione per l’internazionalizzazione delle MPMI – GO.IN’ BASIC” rivolto a imprenditori, manager e dipendenti di micro, piccole e medie imprese locali interessati a rafforzare competenze imprenditoriali/manageriali per poter affrontare al meglio le decisioni strategiche e organizzative necessarie per innovare con lo sguardo rivolto all’internazionalizzazione. L’iniziativa, alla sua undicesima edizione, è realizzata in collaborazione con il sistema associativo territoriale e vede il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo e in particolare dei Centri di Ateno SdM-Scuola di Alta Formazione e CYFE-Centro per la nuova imprenditorialità giovanile e familiare.

Tre aree: imprenditorialità, innovazione e strategie di internazionalizzazione

Il percorso, della durata di 120 ore (dal 22 aprile al 3 dicembre), si svolgerà, salvo limitazioni dovute a nuove recrudescenze della pandemia, in presenza, con lezioni al venerdì pomeriggio e al sabato mattina (30 lezioni), nelle sedi di Dalmine e di Bergamo dell’Università e di Bergamo Sviluppo. Obiettivo dell’iniziativa è trasferire contenuti e strumenti efficaci per affrontare le future decisioni strategiche e organizzative imposte da una situazione economica caratterizzata da recessione e da forte instabilità, rafforzando sia la capacità innovativa dell’impresa sia le competenze tecniche e personali dei corsisti. Nell’iniziativa formativa sono coinvolti docenti universitari e professionisti che concentreranno i loro interventi nelle 3 aree che quest’anno verranno affrontate nel corso, ossia imprenditorialità, innovazione e strategie di internazionalizzazione. Ognuno di questi argomenti sarà poi declinato in interventi specifici, prevedendo diverse modalità di coinvolgimento dei partecipanti.

“Anche quest’anno il corso è stato riprogettato per poter rispondere alle esigenze delle imprese partecipanti e tener conto delle incertezze dell’attuale situazione economica-  spiega il Presidente di Bergamo Sviluppo Giacinto Giambellini -. E siamo molto contenti di aver superato il traguardo dei 10 anni di attività durante i quali abbiamo formato 276 imprenditori, manager e dipendenti appartenenti a micro, piccole e medie imprese locali. Il percorso punta a far crescere le competenze personali e professionali dei partecipanti, li aiuta a sviluppare visioni più ampie, a mettere in discussione le proprie convinzioni grazie al confronto con gli altri corsisti e con i docenti coinvolti nell’attività formativa, favorendo una interazione e una partecipazione attiva. Il confronto e la condivisione, oltre che l’apertura al cambiamento e all’innovazione per guidare le scelte strategiche future, sono sempre più doti fondamentali per imprenditori e dipendenti. E questi elementi, che il percorso ha sempre favorito e stimolato, rappresentano i punti di forza che i partecipanti di ogni annualità apprezzano dell’attività formativa proposta”.

“Da tre anni a questa parte – prosegue Tommaso Minola, responsabile scientifico del corso insieme a Mara Brumana – le imprese si trovano ad affrontare una situazione di grande emergenza, in cui il cambiamento e l’incertezza sono all’ordine del giorno. Il corso Basic aiuta i partecipanti a guardare ai problemi secondo uno sguardo unitario e costruttivo lavorando sulla mentalità del partecipante e stimolando un atteggiamento aperto all’innovazione, alla condivisione e al mettersi in discussione in modo critico. Per farlo, pur rimanendo nell’ambito delle aree tematiche del corso, ossia imprenditorialità, innovazione e internazionalizzazione, proponiamo ogni anno contenuti, approcci e strumenti didattici rivisti grazie al coinvolgimento di docenti e professionisti con esperienze ed estrazioni differenti, in modo che l’offerta sia varia, trasversale e favorisca la crescita e l’apertura mentale dei partecipanti”.

Il 31 marzo la presentazione

Per conoscere i requisiti di ammissione dei partecipanti, le quote di iscrizione e avere informazioni per effettuare l’iscrizione online all’iniziativa, è possibile partecipare alla presentazione del corso che sarà effettuata online il 31 marzo prossimo alle ore 17 (questo il link zoom per iscriversi e partecipare  https://us02web.zoom.us/j/86750732735?pwd=a0xQeVM1MjFXWHkyTzk1S0J5VFUvQT09 in alternativa mandare una mail a campana@camcom.it ) oppure consultare la sezione news scorrevoli nella homepage del sito di Bergamo Sviluppo (www.bergamosviluppo.it).

Per le sole imprese della provincia di Bergamo è previsto un cofinanziamento da parte della Camera di Commercio che riduce notevolmente la quota di iscrizione. Tutti i candidati iscritti saranno invitati ad un colloquio conoscitivo di selezione effettuato, da remoto, da un apposito Nucleo di Valutazione.

Per informazioni contattare Bergamo Sviluppo-Azienda Speciale della CCIAA di Bergamo (referente iniziativa: Silvia Campana, tel. 035.3888036 – campana@camcom.it


Agenti immobiliari: al via il master di alta formazione Fimaa Bergamo

Si comincia il 31 gennaio. Il presidente Caironi: “Non c’è ancora nessun obbligo formativo per la categoria ma il tema della formazione è molto sentito”

La formazione come leva per il mercato immobiliare e, soprattutto, come valore aggiunto per ogni professionista sul campo: lunedì 31 gennaio prende il via il primo corso di alta formazione per mediatori immobiliari aderenti a Fimaa Bergamo, la Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari Bergamo di Confcommercio. Il Master, studiato dal Direttivo Fimaa Bergamo in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo, prevede otto incontri relativi a tematiche specifiche del settore che saranno tenuti da docenti di alto livello: professori universitari, manager, psicologi, e persino un regista teatrale.

La prima lezione verterà su “Nuovi spunti in comunicazione e tecniche di vendita” a cura di Paolo Colombo, Direttore del Coordinamento Risorse Umane per Mediaset e docente e referente per la Direzione Generale Informazione Mediaset dei rapporti con i principali atenei italiani e con le associazioni di imprese del territorio nazionale. Il master proseguirà fino a giugno e passerà in rassegna diversi temi: dalle tecniche di vendita allo storyelling immobiliare, passando per la psicologia dell’abitare, al ruolo dell’agente e alla valorizzazione della sua professionalità, elemento cardine attorno a cui Fimaa sta orientando le sue azioni di rappresentanza per la categoria.

“È importante distinguere la formazione dall’aggiornamento – conferma Oscar Caironi, presidente Fimaa Bergamo -. Se infatti quest’ultimo è obbligatorio per restare al passo con le norme e gli obblighi di legge che ogni agente deve rispettare sul piano contrattuale e di esecuzione, è però necessario acquisire e perfezionare anche quelle competenze commerciali e di metodo per essere più efficace nella relazione, nell’acquisizione, nella comunicazione col cliente, nella gestione aziendale e finanziaria. Il boom delle compravendite immobiliari nonostante la crisi in atto dell’ultimo anno richiede un salto di qualità e sia per chi acquista sia per chi vende la consulenza immobiliare deve essere un valore aggiunto che fa la differenza”.

Tutti temi al centro del master che ha subito esaurito i 30 posti a disposizione, segnale che la formazione è di fatto molto sentita dagli agenti immobiliari. “Come Fimaa abbiamo sempre investito nella formazione perché di fatto non esiste nessun obbligo formativo per esercitare la professione – conferma Caironi -. Il corso abilitativo delle Camera di Commercio non è sufficiente per poter rimanere aggiornati sul mercato immobiliare che è in perenne evoluzione a cominciare dalle mutate esigenze abitative emerse in tempi di pandemia. Per questo proseguiremo con la formazione anche per tutto il 2022 seguendo una logica di squadra: insieme alle altre Fimaa lombarde stiamo infatti definendo un nuovo master universitario che prenderà il via nei prossimi mesi”.


Bar e ristoranti in crisi di personale? Non cerchiamo alibi. È ora di cambiare passo

I bar e i ristoranti non trovano più personale per ogni mansione e soprattutto in sala, dove la situazione è drammatica al punto da arrivare a dover togliere tavoli o rinunciare ai clienti. Il problema affligge il settore da tempo e si è acuito nelle ultime settimane, mentre riguadagna clienti dopo la pandemia.

Se gli imprenditori della ristorazione lamentano da anni la difficoltà a trovare e trattenere persone capaci, oggi sostengono di non ricevere più alcuna candidatura per i posti scoperti. Temono una forte crisi vocazionale e la perdita di considerazione per questi. Eppure le motivazioni che vengono spesso addotte sembrano troppo semplicistiche e superficiali, perché siano esaustive della questione e della soluzione.

Il rapporto di Unioncamere

Il rapporto Excelsior di Unioncamere stima il fabbisogno nazionale delle imprese della ristorazione in 42.000 nuove assunzioni delle quali il 46% sarà di difficile reperimento: uno su due, come per gli informatici e gli ingegneri con comprovata esperienza. La questione non torna anche perché il settore ha perso 50.000 addetti nel 2020 rispetto ai 350.000 totali.

Come è possibile che non si possa immediatamente riprendere questa manodopera? Sgomberiamo subito il campo da un luogo comune: i dipendenti del settore non sono malpagati, perché la paga base di un addetto sala o cucina è in linea e addirittura superiore a quella di altri settori (1.200/1.400 euro netti mese con tredicesima e quattordicesima e diverse settimane di ferie e permessi l’anno). Nella logistica e nelle cooperative la paga è molto meno.

Non tiene neppure la motivazione secondo cui questo lavoro non piaccia più alle persone perché disdicevole e di basso valore aggiunto. Vale per alcune mansioni ma non in generale per l’intero settore. Certo i fattori stagionalità e imprevedibilità, evidenziati dai tanti “stop and go” causati dalla pandemia, possono aver spostato le persone verso altri settori il cui lavoro è più stabile.

Anche l’elemento economico può avere il suo peso. Ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza, pompato in overdose nel sistema, può non aiutare nel reclutamento. Per molti potrebbe essere conveniente valutare il ritardo nel rientro al lavoro invece che darsi da fare subito.

Le ragioni sono però di ordine educativo. In generale c’è la sottovalutazione delle competenze che servono per lavorare nel settore e questo allontana chi è ambizioso rispetto a chi si accontenta. La questione è influenzata anche dalla fatica e dalla mancanza di tempo libero (soprattutto negli orari che le persone dedicano al divertimento) che incidono nelle scelte. In altri termini dopo la “sbornia” televisiva si è passati in fretta dall’effetto mediatico alla dura realtà.

Alla radice del problema esistono quindi sia il tema educativo sia quello formativo. Di fronte ad una situazione così complessa non c’è soluzione unica. Certamente questa attività deve recuperare appeal perchè non è né così terribile ne’ priva di soddisfazione come spesso viene oggi dipinta. Per la maggior parte delle persone lavorare a contatto con gli altri offre soddisfazioni maggiori di un lavoro in solitario su una macchina o su un Pc.

 

Arriva la prima edizione del “Talent day”

Per questo Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, ha promosso la prima edizione del “Talent day”, al fine di valorizzare le professioni nella ristorazione e aiutare a qualificare i percorsi professionali. Dopo questo debutto toccherà agli attori della filiera favorire l’incrocio tra domanda e offerta attraverso iniziative ed eventi a livello territoriale.

Non sarà sufficiente e molto passerà dalle imprese del settore. Perché se la passione può costituire una molla verso questa professione, la partita con gli attuali e i futuri lavoratori del settore si giocherà soprattutto sulla qualità della vita. I lavoratori chiedono di avere più tempo libero e di qualità per vivere con la loro famiglia. Serviranno nuovi modelli organizzativi che ricerchino l’equilibrio, ovviamente sostenibile da un punto di vista economico, tra turni di lavoro e tempo libero. Per qualche ristorante potrebbe consistere nella doppia brigata o nel doppio turno giornaliero, per altri nel doppio o triplo giorno o chiusura. Perché la partita del reclutamento e del mantenimento del personale si giocherà soprattutto sul versante del tempo libero più che su quello economico.

Da soli però gli imprenditori non ce la potranno fare. La soluzione al collo di bottiglia è collegata al necessario processo di riforme che sono richieste al nostro Paese.
Il sistema degli ammortizzatori sociali deve essere rivisto senza creare un inasprimento insostenibile per le micro e le piccole imprese del settore e soprattutto per accorciare i tempi di reimpiego delle persone. Il reddito di cittadinanza deve garantire il sussidio a chi non è più occupabile ma non la via di fuga per chi non ha voglia di lavorare.

Anche la scuola deve cambiare. Perché un sistema evoluto come il nostro non può non prendere atto che il sistema della scuola, formazione e programmi, alternanza scuola lavoro, stage e tirocini debba essere oggetto di una revisione profonda alla luce della specificità e delle necessità del settore. Serve maggiore flessibilità. In altri Paesi il tirocinio nel settore non è così bloccato da lacci e lacciuoli. Serve l’affermazione di modelli formativi più versatili. Se il modello soluzione è quello dell’ITS allora è il momento di sterzare dopo ben undici anni dalla sua prima introduzione. L’ultimo monitoraggio ministeriale sugli ITS in questo comparto ha individuato 23 percorsi per circa 400 studenti l’anno. Troppo pochi per l’ospitalità italiana; non basterebbero nemmeno per una sola delle migliaia di città italiane che vivono di arte ed enogastronomia.


Il dinamismo imprenditoriale al centro del corso di alta formazione targato Bergamo Sviluppo

Imprenditori, manager e dipendenti: ultimi giorni per iscriversi alla 10a edizione del corso dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio

 

Bergamo Sviluppo – Azienda Speciale della Camera di Commercio – informa che sono aperte fino al 28 aprile prossimo le iscrizioni alla nuova edizione del corso di Alta Formazione “Imprenditorialità e innovazione per l’internazionalizzazione delle MPMI – GO.IN’ BASIC”, corso rivolto a imprenditori, manager e dipendenti di micro, piccole e medie imprese locali interessati a rafforzare competenze imprenditoriali/manageriali per affrontare al meglio le future decisioni strategiche e organizzative necessarie per innovare la propria impresa e orientarla, anche, all’internazionalizzazione.

Il percorso, della durata di 120 ore (da metà maggio a novembre), prevede una modalità di erogazione mista, online e in presenza, con lezioni al venerdì pomeriggio e al sabato mattina (le lezioni in presenza si terranno a Dalmine nelle sedi di Bergamo Sviluppo al Point e dell’Università). La modalità da remoto, sperimentata con successo nel 2020, si affianca a quella in presenza per questa nuova edizione del percorso, che Bergamo Sviluppo realizza in collaborazione con il sistema associativo territoriale e che vede il supporto tecnico-scientifico dell’Università degli Studi di Bergamo ed in particolare del Centro di Ateno SdM-Scuola di Alta Formazione.

Obiettivo dell’iniziativa, quest’anno giunta alla decima edizione, è trasferire contenuti e strumenti efficaci per affrontare le future decisioni strategiche e organizzative imposte da una situazione economica sempre più instabile, rafforzando sia la capacità innovativa dell’impresa sia le competenze tecniche e personali dei corsisti. Nell’iniziativa formativa sono coinvolti docenti universitari e professionisti che concentreranno i loro interventi nelle 4 aree che quest’anno verranno affrontate nel corso, ossia strategia e dinamismo imprenditoriale, innovazione, marketing e internazionalizzazione. Ognuno di questi argomenti sarà poi declinato in interventi specifici, prevedendo diverse modalità di coinvolgimento dei partecipanti.

In nove edizioni ne hanno beneficiato 259 imprenditori

“Come ogni anno il corso viene riprogettato per poter rispondere alle esigenze delle imprese partecipanti e tener conto della situazione del contesto economico di riferimento- spiega il presidente di Bergamo Sviluppo, Angelo Carrara –. La situazione economica determinata dalla pandemia ancora in essere inevitabilmente ha portato a revisionare profondamente anche il corso di quest’anno, ma siamo molto contenti di tagliare il traguardo dei 10 anni di attività: in nove edizioni ne hanno beneficiato 259 imprenditori, manager e dipendenti appartenenti a micro, piccole e medie imprese locali. Il percorso doveva servire per far crescere le competenze personali e professionali dei partecipanti, ad avere visioni più ampie, a mettere in discussione le proprie convinzioni grazie non solo all’attività formativa svolta in aula e favorita dal confronto con i docenti coinvolti, ma anche all’interazione e alla partecipazione che l’iniziativa ha sempre favorito e stimolato. Siamo particolarmente contenti di aver incoraggiato nei partecipanti questo spirito, tanto che ormai lo definiamo con piacere “spirito da goinner”, ossia da persone aperte al cambiamento e all’innovazione, doti sempre più fondamentali per imprenditori e dipendenti”.

“Ci rendiamo conto che il momento non è certo facile per le imprese – aggiunge Tommaso Minola, responsabile scientifico del corso – ma affrontare e analizzare i problemi con uno sguardo unitario e costruttivo è proprio ciò che il Go. In’ ha trasmesso negli anni ai suoi partecipanti. E in questo momento, ancor più che in passato, vogliamo stimolare nei partecipanti un atteggiamento aperto all’innovazione, alla condivisione e al mettersi in gioco. La riprogettazione “digitale” del corso si è rivelata una bellissima opportunità per scoprire nuovi strumenti didattici e ripensare anche quest’anno ai contenuti. La modalità online si affiancherà a quella in presenza e permetterà di arricchire le lezioni tradizionali con nuovi materiali anche multimediali e giochi di ruolo, laboratori ed esercitazioni. Siamo quindi sicuri che tutto questo aumenterà l’interazione fra partecipanti e docenti, rendendo possibile l’uso di quanto appreso nelle lezioni per lo sviluppo di progetti interni alla propria impresa”.

Per conoscere i requisiti di ammissione dei partecipanti, le modalità di selezione, le quote di iscrizione previste, nonché per effettuare l’iscrizione online all’iniziativa, consultare la sezione news scorrevoli nella homepage del sito di Bergamo Sviluppo (www.bergamosviluppo.it). Per le sole imprese della provincia di Bergamo è previsto un cofinanziamento da parte della Camera di Commercio che riduce notevolmente la quota di iscrizione. Tutti i candidati iscritti saranno invitati ad un colloquio conoscitivo di selezione effettuato, da remoto, da un apposito Nucleo di Valutazione.

Per informazioni: Silvia Campana, tel. 035.3888036 – campana@camcom.it )


Wedding planner: un corso (doppio) per accedere all’iter della certificazione della professione

In 10 lezioni per un totale di 30 ore tutto quello che c’è da sapere per organizzare un matrimonio a regola d’arte. Seconda edizione a ottobre

La selezione dei fornitori, elementi di project management, l’allestimento della location, lo styling del matrimonio, il galateo e il bon ton ma anche la gestione degli imprevisti e degli accordi contrattuali: sono alcuni degli argomenti al centro del corso per wedding planner promosso e organizzato da Confcommercio Professioni e Aiom Bergamo, l’Associazione Italiana Organizzatori Matrimoni, aderenti ad Ascom Confcommercio Bergamo.

Erogato da Ascom Formazione con l’obiettivo di accompagnare wedding planner a maturare crediti obbligatori per poter accedere all’iter della certificazione della professione, il corso si concluderà a maggio ma verrà replicato a ottobre: “Grazie agli Enti bilaterali che hanno finanziato un biennio formativo offriamo un’opportunità di crescita professionale a tutta la categoria – sottolinea Matteo Mongelli, presidente Confcommercio Professioni Ascom Bergamo -. Il corso è infatti gratuito e consente di maturare ore convertibili in crediti formativi per permettere alle wedding planner con i requisiti l’accesso all’esame di certificazione professionale”.

Con 10 lezioni di tre ore ciascuna per una durata complessiva di 30 ore, il corso (in streaming) propone focus sulle tecniche di organizzazione di un matrimonio, sulle materie legate alla responsabilità e tutela, sulla gestione economico-finanziaria e sulla specializzazione delle conoscenze su tutti i servizi di terzi che il wedding planner deve essere in grado di selezionare e offrire: “Il sistema di certificazione professionale è un riconoscimento importante che premia la nostra competenza – afferma Paola Rovelli, presidente Aiom Bergamo . Mai come in questo momento è necessario affidarsi a professionisti certificati e il corso di preparazione sarà gestito da figure altamente competenti, associate Aiom, con un’esperienza pluriennale nel mondo del wedding”.

A maggio (seconda edizione a novembre) partirà anche il corso “Destination Wedding Planner”, dedicato al fenomeno del turismo nuziale delle coppie straniere, che fornirà diverse nozioni per gestire l’organizzazione dell’evento, dal primo contatto fino a cerimonia conclusa.

Per informazioni Ascom Formazione: tel. 035 4185706 – info@ascomformazione.it.