Credito, da Fogalco garanzie per quasi 2,8 milioni di euro nel 2022 e oltre 1 milione attraverso Asconfidi

Bilancio positivo per la Cooperativa di Garanzia Ascom,  in assemblea generale

Lo staff Fogalco

Nel 2022 Fogalco, Cooperativa di garanzia Ascom Confcommercio Bergamo, ha deliberato ed erogato tramite gli istituti di credito convenzionati finanziamenti per complessivi 2.797.300 euro e nell’ambito del credito diretto, attraverso la partecipata Asconfidi Lombardia, 1.050.000 euro. A queste cifre vanno aggiunti 370.000 euro relativi a finanziamenti deliberati ma, al 31 dicembre scorso, non ancora erogati. L’importo medio dei finanziamenti deliberati ed erogati è stato di poco inferiore a 70.000 euro. Sono questi i dati più significativi del bilancio Fogalco presentati ieri sera, 23 maggio, nell’assemblea generale della Cooperativa di garanzia. “L’operatività di Fogalco del 2022 è stata ancora influenzata in modo negativo dal protrarsi delle misure introdotte dal governo per contrastare la crisi nel periodo pandemico, sebbene nel corso dell’anno sia venuta meno la situazione emergenziale causata dalla pandemia, e dalle tensioni internazionali causate dalla guerra Russia-Ucraina che hanno avuto importanti ripercussioni sull’economia e sui comparti del turismo e ricettività, del commercio e della ristorazione” commenta Cristian Botti, presidente Fogalco. Il bilancio 2022 evidenzia ciò nonostante un utile di esercizio di 22.087 euro,  in netto miglioramento rispetto agli ultimi due esercizi. “Un risultato  raggiunto grazie al contenimento dei costi della cooperativa, all’incremento delle attività legate alla finanza agevolata in collaborazione con Ascom Confcommercio Bergamo, ma soprattutto all’attività di chiusura a saldo e stralcio di molte posizioni in sofferenza di firma e di cassa” continua Botti. L’ottimizzazione di costi, la riduzione dei rischi e l’incremento di servizi e consulenza a beneficio dei soci, stanno contribuendo a rendere ancora più solida da un punto di vista patrimoniale la Cooperativa, e di ottenere risultati positivi sul conto economico.
Nel corso del 2022 la cooperativa ha intensificato anche l’attività commerciale e il rapporto con i principali istituti di credito che operano sul territorio provinciale bergamasco e si segnala nei primi quattro mesi del 2023 un significativo aumento dei volumi garantiti a favore delle imprese, pari a oltre il 20%.

L’identikit delle imprese che hanno avuto accesso ai finanziamenti grazie a Fogalco

Le garanzie si sono perfezionate in particolare nel settore della somministrazione di alimenti e bevande (19%) e delle attività di ingrosso (19%). Seguono attività artigianali (17%),  alimentari (12%), commercio al dettaglio (10%), attività di monopolio (10%) e servizi vari.
Per quanto riguarda l’ubicazione delle imprese, a rivolgersi a Fogalco sono state nel 2022 per il 43% imprese di città e hinterland; seguono le Valli (Brembana, Seriana, Imagna) con il 33% e Pianura (12%) e zona dei Laghi e Val Cavallina (12%).

 

 


Imprese dell’intrattenimento da ballo, fino al 25 novembre aperto il bando regionale

Contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili fino a 30mila euro

Regione Lombardia ha pubblicato una misura volta a sostenere le imprese lombarde nel settore dell’intrattenimento da ballo con codice ATECO primario o secondario 93.29.10 e con una capienza minima di 200 persone.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili con un contributo massimo pari a 30.000 euro e un investimento minimo di 20.000 euro.  E’ necessario presentare nella domanda già le fatture di investimento a partire dal 19 Aprile 2022 e le relative quietanze di pagamento (estratto conto).
Non sono ammessi preventivi.  Sono ammissibili le seguenti spese divise in conto capitale e in conto corrente:

CONTO CAPITALE
– sistemi di videosorveglianza e altre attrezzature per la sicurezza sia all’interno del locale che nelle aree esterne e di parcheggio;
– dispositivi di illuminazione notturna esterna;
– attrezzature ed impianti per il risparmio energetico ed il monitoraggio dei consumi energetici, anche in sostituzione di quelli esistenti;
– sistemi di isolamento acustico;
–  l’acquisto o il rinnovo di arredi che garantiscano i livelli di sicurezza, l’efficientamento energetico e la riduzione dell’inquinamento acustico;
– abbattimento delle barriere architettoniche;

CONTO CORRENTE
– costi per il personale addetto alla sicurezza del locale e per il personale addetto alla guida di servizi di navetta a disposizione dei clienti;
– manutenzione e la gestione di dispositivi di illuminazione notturna esterna;
– manutenzione e la gestione di sistemi di videosorveglianza e altre attrezzature per la sicurezza sia all’interno del locale che nelle aree esterne e di parcheggio;
– corsi di formazione e aggiornamento in materia di sicurezza per tutto il personale;
– spese finalizzate all’utilizzo di servizi taxi per gli avventori del locale;
– spese per l’organizzazione di servizi di navetta a disposizione dei clienti, tramite mezzi propri o convenzionati;
– spese di promozione di attività formative, anche in collaborazione col sistema scolastico, per diffondere sia la cultura del divertimento sano insieme a quella dell’educazione e comunicazione musicale, sia la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e dell’abuso di alcool.

E’ possibile presentare domanda a partire dal 03 Novembre 2022 e fino al 25 Novembre 2022. L’assegnazione del contributo avverrà in ordine cronologico di presentazione della domanda.

Per maggiori informazioni e per la presentazione delle domande potete contattarci allo 035/4120212 o scrivere all’indirizzo finanza.agevolata@fogalco.it


Credito e liquidità, imprese del terziario in affanno

Cristian Botti, Fogalco: “In questo momento di difficoltà per le mpmi, va valorizzato il ruolo dei Confidi”

La liquidità continua a essere la reale criticità per le imprese del terziario bergamasche. Secondo il giudizio degli imprenditori l’indicatore della capacità di far fronte al fabbisogno finanziario, rispetto al semestre precedente, è peggiorato di 3 punti da 40 a 37 e in prospettiva scenderà ancora a 35 entro marzo 2023.  Il caro energia, la fine delle moratorie e il rialzo dei tassi di interesse bloccano il recupero della pandemia, che durava da due anni. Sono queste le principali evidenze emerse dall’ultimo Osservatorio Congiunturale Confcommercio, con focus su liquidità e credito, commissionato da Ascom Confcommercio Bergamo all’istituto di ricerca Format Research. L’indice a 37 è ancora troppo basso rispetto al livello pre-Covid del II semestre 2019 (ottobre), quando era a 59 (- 37,3%). Il dato è fortemente condizionato dai numeri ancora difficili del settore turismo, con indice a 28,  nonostante le ottime presenze negli hotel e nei ristoranti in questi mesi. Tra le imprese del terziario, soffrono meno il commercio (indice a 43) e i servizi (49). La situazione è più critica per le micro e le piccole imprese fino a 5 addetti.

“L’emergenza energetica è un problema noto al sistema bancario territoriale, che risponde meglio rispetto alla media nazionale- commenta Cristian Botti, presidente Fogalco, società cooperativa di garanzia Ascom Confcommercio Bergamo-. L’esplosione dei tassi di interesse, sommata ai rincari di materie prime e utilities, sta mettendo in grave difficoltà le imprese del commercio, servizi e turismo che stanno assorbendo in larga misura gli aumentati costi. In questo contesto, il ruolo dei Confidi va valorizzato per agevolare l’accesso al credito delle micro e piccole imprese, in maggiori difficoltà, oltre a ridurre i costi dei finanziamenti attraverso la condivisione dei rischi con gli imprenditori”.

Domanda di credito

In leggera diminuzione la percentuale di imprese che ha chiesto un finanziamento negli ultimi sei mesi. Sono il 27% contro il 30 % del semestre scorso (- 10,0%). Di queste il 61,2% ha visto accolta la sua domanda, il 20% accolta con ammontare inferiore il 9,0% non accolta e il 9,8% è in attesa (tra queste imprese, il 6% rinuncerà a fare ulteriori richieste nel prossimo trimestre). Rispetto al dato nazionale, sono di più le imprese che hanno chiesto credito, il 27% contro il 20,0%; maggiore anche la percentuale delle istanze raccolte, il  61,2% contro il 61,0% (+ 0,33%). È tuttavia decisamente  più alta la percentuale delle pratiche respinte, il 9% contro il 5% nazionale (+80%). In città e provincia è  però molto più alta l’erogazione parziale, con il 20% contro l’11% nazionale  (+72,3%).  Decisamente più bassa anche la percentuale delle imprese che è in attesa dell’esito dell’istruttoria (9,8%), contro  il 23 % nazionale (-56,8%). Rispetto al semestre precedente è aumentata dal 60 % a 61,2% la percentuale delle pratiche accolte (+2,0%).  Ma a crescere dal 6% al 9% (+50%) è  il numero delle pratiche respinte. Triplicano le istanze in sospeso: dal 3 % al 9,8% (+ 147,1%).  Di fatto il  15% delle imprese richiedenti non ottiene una risposta positiva dalle banche (il 9% respinta, il 6% in attesa; nella somma non si calcola il 3,8% in attesa che rinuncerà del tutto a fare nuove richieste nei prossimi tre mesi). Si tratta, indicativamente, di oltre 3600 imprese del terziario orobico.

Costo del finanziamento

Gli imprenditori del terziario bergamasco rilevano un peggioramento rispetto al costo del finanziamento. Chiedere credito sta diventando più oneroso: l’indice scende da 49 (rilevato a marzo 2022) a 45 (-8,2%%). Il dato è comunque migliore di ben 19 punti rispetto al dato nazionale, dove è letteralmente crollato, a quota 26 (a marzo 2022 era a 45).

Costo dell’istruttoria

Il costo dell’istruttoria viene giudicato in leggero peggioramento rispetto al semestre precedente. L’indice è sceso da 40 a 39 (- 2,5%). L’indice è in linea a quello nazionale, a 37: il dato attuale italiano è tuttavia migliorato rispetto alla primavera scorsa, quando era a 33, in controtendenza rispetto alla nostra provincia.

Durata dei prestiti

Per quanto riguarda la durata temporale del credito il quadro si presenta in lieve peggioramento con un indice a 40, diminuito di 2 punti (- 5,0%, da quota 42) rispetto a marzo 2022.

Garanzie richieste

Sostanzialmente stabile il giudizio delle imprese bergamasche rispetto alle garanzie richieste con indice a 40,  un punto in meno (-2,4%) rispetto al I° semestre 2022. Il valore è  tuttavia migliore di quello nazionale che si attesta a 38.

Costo dei servizi bancari

In leggero peggioramento l’indice relativo al costo dei servizi bancari registrato tra le imprese di Bergamo, che si porta a 41 con – 2 punti (-4,7%) rispetto al semestre precedente. L’indice è nettamente migliore di quello nazionale che si attesta a 31, con previsione di un ulteriore peggioramento a primavera.


Credito, la liquidità resta un problema per le imprese del terziario

A essere in affanno sono le micro e piccole imprese, oltre a pubblici esercizi, alberghi e locali da balloLa liquidità resta un problema per le imprese del terziario, nonostante i primi timidi segnali di ripresa. È questa una delle principali evidenze dell’Osservatorio su credito e liquidità affidato da

Ascom Confcommercio Bergamo a Format Research. Ogni semestre da due anni a questa parte quasi un imprenditore su tre è costretto a ricorrere a un nuovo prestito. Sono soprattutto le imprese del turismo, bar, ristoranti, alberghi e locali da ballo e le micro e piccole dimensioni a essere ancora in affanno. L’indebitamento è andato crescendo con il biennio della pandemia e questo grava già da ora sulle spalle delle imprese. Il bisogno di liquidità delle imprese bergamasche è in linea con quello nazionale, dopo essere stato ben peggiore nella prima fase della pandemia. Dopo il trauma del 2020 stanno normalizzandosi i rapporti banca impresa sia nel numero di pratiche accolte che nei tempi necessari per ottenere credito. Il rapporto banca- impresa è nettamente migliore e più efficace a Bergamo rispetto al territorio nazionale. La stragrande maggioranza dei richiedenti, il 91%, vede accolta la propria richiesta sostanzialmente in toto o con un ammontare leggermente ridotto. Resta preoccupante la difficoltà di una percentuale di imprese di ottenere credito. Il 6 % ha visto respingere la propria richiesta e il 2,4% degli imprenditori, che è in attesa di finanziamento, non presenterà più domanda al sistema bancario nel prossimo trimestre. Si tratta indicativamente di oltre 2.000 imprese del terziario orobico. In peggioramento i costi e le condizioni del credito: il giudizio degli imprenditori bergamaschi del terziario sui servizi bancari è in evidente peggioramento. Nonostante il dato sia migliore rispetto a quello nazionale chiedere credito sta diventando più oneroso. “L’aumento dell’Euribor, sempre negativo, ma passato da -0,6 a -0,3, sta facendo innalzare i tassi, con previsione di un ulteriore peggioramento a luglio e a settembre- commenta Cristian Botti, presidente Fogalco-. Le imprese sono già indebitate e con l’innalzamento dei costi e la fine delle moratorie, dobbiamo metterle in condizioni, attraverso il nostro Confidi Fogalco, di restituire il denaro. La consulenza in questo senso è fondamentale per assicurare le migliori condizioni e un piano finanziario su misura agli imprenditori. Di vitale importanza per le imprese l’accesso a bandi e fondi attraverso la finanza agevolata”.

Credito e liquidità

La liquidità continua a essere la reale criticità per le imprese del terziario di Bergamo. Secondo il giudizio degli imprenditori l’indicatore della capacità di far fronte al fabbisogno finanziario, rispetto al semestre precedente, è migliorata di 4 punti da un indice di 36 a 40 e in prospettiva salirà a 42 in autunno. Il dato è allineato a quello nazionale. L’indice a 40 è ancora troppo basso rispetto al livello pre Covid del II° semestre 2019 quando era a 59 (- 32,2%). Il dato è fortemente condizionato dai numeri ancora difficili del settore turismo, con indice a 30, mentre il commercio a quota 46 e i servizi a 52 hanno già in parte recuperato e stanno tornando ai livelli pre pandemia. A soffrire sono le micro e le piccole imprese fino a 5 addetti, nettamente sotto la media rispetto alle imprese più strutturate il cui recupero è stato elevato.

Domanda di credito

In leggera diminuzione la percentuale di imprese che ha chiesto un finanziamento negli ultimi 6 mesi. Sono il 30% contro il 32% del semestre scorso (- 6,25%). Di queste, il 60% ha vista accolta la sua domanda, il 31% accolta sì ma con ammontare inferiore, mentre il 6% non ha visto soddisfare la richiesta e il 3,0% è ancora in attesa. Rispetto al dato italiano cresce il numero delle imprese che hanno chiesto credito 30% contro il 25,6%. Più alta anche la percentuale delle istanze accolte (60% contro il 52,7% nazionale) e molto più bassa la percentuale delle istanze respinte 6% contro il 12,3%. Allo stresso tempo a Bergamo è molto più bassa la percentuale delle imprese che è in attesa dell’esito dell’istruttoria, solo il 3% contro il 20,9% nazionale.

Rispetto al semestre precedente è aumentata da 55 a 60 la percentuale delle pratiche accolte (+9,1%) ed è andato riducendosi il numero delle pratiche respinte, passando dall’ 8,3% a 6% (- 27,7%). Anche le istanze in sospeso sono scese da 4,7% a 3% (- 36,2%) così come quelle accolte con ammontare inferiore passate dal 32% al 31% (-3,1%).

Costo del finanziamento

Gli imprenditori del terziario bergamasco rilevano un peggioramento riguardo al costo dei finanziamenti. Da 52 di settembre 2019 a 49 di marzo 2022 (-5,8%). L’indice è comunque migliore di ben 13 punti rispetto al dato nazionale, dove è precipitato. Di fatto chiedere credito sta diventando più costoso. È questo il segnale di una maggiore consapevolezza degli imprenditori orobici o di un effettivo peggiore trattamento economico.

Costo dell’istruttoria

Il costo dell’istruttoria viene giudicato in miglioramento rispetto al semestre precedente. L’indice è salito da 38 a 40 (+5,3%) rispetto al II° semestre 2021. L’indice è in linea con quello nazionale che è fortemente migliorato rispetto all’autunno.

Durata dei prestiti

Per quanto riguarda la durata temporale del credito la situazione è in leggero miglioramento con un indice a 42, aumentato di + 1 (+2,4%) rispetto a settembre 2021.

Nella minore durata dei finanziamenti si registra il crollo del valore rispetto al 2019 quando era 50 con 8 punti in più (- 16%). Il dato è nettamente migliore di quello nazionale il cui indice è a 30: sebbene sia migliorato è di ben 12 punti inferiore rispetto a quello di Bergamo.

Garanzie richieste

In peggioramento il giudizio delle imprese bergamasche rispetto alle garanzie richieste, a quota 41 e con un calo di 2 punti (-4,7%) rispetto al II° semestre 2021. L’indice resta ancora leggermente più alto rispetto al pre-Covid ma è quasi tornato alla normalità. Nel biennio era cresciuto a seguito dell’estensione della garanzia del Fondo Centrale di garanzia con il decreto Legge liquidità (Legge 5/06/2020 n. 40). L’indice è migliore a quello nazionale che si attesta a 39.

Costo dei servizi bancari

In leggero peggioramento l’indice relativo al costo dei servizi bancari registrato presso le imprese di Bergamo che si porta a 43 con – 2 punti (-4,4%) rispetto al semestre precedente. L’indice è nettamente migliore di quello nazionale che si attesta a 39, pur avendo recuperato.

 

 

 

 


Credito, crescono le pratiche di finanza agevolata per l’accesso ai bandi e attività di consulenza

Presentato il bilancio 2021 della Cooperativa di Garanzia Fogalco che chiude l’anno con un patrimonio di 3,6 milioni di euro a garanzia dei rischi

Si è chiuso un anno ancora difficile per le imprese del terziario bergamasco sul fronte del credito. La Cooperativa di Garanzia Ascom Confcommercio Bergamo Fogalco ha mantenuto la piena operatività in un contesto finanziario, come quello del 2021, ancora complicato. La discesa in campo diretta dello stato attraverso la garanzia del Fondo centrale ha mantenuto ancora al di sotto dei volumi tradizionali l’intervento della garanzia dei confidi. Di particolare rilievo il ruolo svolto da Fogalco nell’accesso e rinnovo delle moratorie e nella gestione di bandi e ristori. In questo quadro complesso, il bilancio 2021 della Cooperativa di Garanzia Fogalco chiude con una perdita di esercizio pari a 125.734 (nel 2020 era pari a 579.133 euro).
Al miglioramento rispetto all’esercizio 2020 hanno contribuito un efficientamento della struttura dei costi, un notevole incremento di pratiche di finanza agevolata e una proposta più ampia di servizi di consulenza. La società cooperativa continua a essere solida con un portafoglio titoli e immobilizzazioni finanziarie che superano i 3,6 milioni di euro a garanzia del rischio legato alle pratiche finanziate. Sono queste alcune delle principali evidenze emerse nel corso dell’assemblea generale annuale della Cooperativa, svoltasi ieri sera.

Il ruolo del Confidi

“Anche nel 2021 l’attività principale di erogazione di garanzie non ha visto protagonista il nostro Confidi per effetto dell’accesso del sistema bancario alle garanzie del Fondo centrale alla conseguente garanzia diretta e a costo zero – commenta il presidente della Fogalco Cristian Botti-. Asconfidi Lombardia, di cui Fogalco è fondatore e socio e con cui già nel 2021 ha potenziato il servizio dei finanziamenti diretti, sta valutando una collaborazione con Regione Lombardia e alcune società di gestione del risparmio. Il rating e il bilancio con un utile di 640mila euro indica, in uno degli anni più terribili dell’economia, solidità e capacità finanziaria elevata”.


Matteo Dell’Oro consulente Fogalco, Cristian Botti presidente Fogalco, Oscar Fusini direttore Ascom Confcommercio Bergamo e Fogalco, Giorgio Gozzoli presidente del collegio sindacale Fogalco 

Nel 2021 l’operatività aziendale è stata certamente influenzata in maniera negativa dal protrarsi della pandemia e dalla possibilità di accesso diretto al medio credito centrale da parte degli istituti di credito. L’operatività è stata influenzata negativamente anche le operazioni di aggregazione aziendale che hanno interessato istituti di credito del territorio con cui Fogalco ha sempre sviluppato un volume significativo della propria attività. La Cooperativa ha comunque mantenuto la piena operatività, apportando le necessarie modifiche sia nell’organizzazione che nei servizi offerti. In particolare è continuata la politica di riduzione dei costi sui servizi tradizionali di garanzia per renderli più accessibili alle imprese associate ed è stata implementata l’assistenza alle imprese e la consulenza per l’accesso agli aiuti europei, statali e regionali attivati a seguito della pandemia.
“I prossimi mesi saranno determinanti per conoscere i tempi certi dell’uscita di scena del fondo centrale di garanzia e quindi della piena operatività della garanzia consortile – ha continuato il presidente Botti-. Inoltre i dati sul credito confermano come sia necessario il ruolo dei Confidi a sostegno della liquidità e degli investimenti delle piccole imprese bergamasche, spesso in difficoltà nei rapporti con il sistema bancario”.


“Confidiamo nella ripresa”: Regione e confidi insieme per sostenere le Pmi colpite dalla crisi

Il fondo regionale del valore complessivo di 60 milioni  rivolto ai settori particolarmente penalizzati dalla crisi da Covid 19

Regione Lombardia ha approvato il fondo “Confidiamo nella ripresa” che sostiene le PMI lombarde, nei settori particolarmente penalizzati dalla crisi da Covid 19, che vogliono effettuare investimenti sul proprio sviluppo o accedere a liquidità per il capitale circolante, ma faticano ad accedere al credito senza una garanzia pubblica. Si tratta, soprattutto, delle attività della ristorazione, del commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, delle attività sportive, artigianali, commerciali al dettaglio e di servizio legate al settore dei matrimoni e degli eventi privati, le attività di proiezione cinematografica e di gestione di strutture artistiche, le discoteche e i locali da ballo.

L’aiuto regionale, del valore complessivo di 60 milioni euro ai quali se ne sono aggiunti 593mila lo scorso dicembre, si compone di due misure come spiega Cristian Botti, presidente Fogalco, la cooperativa di garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo: “ La garanzia regionale sui finanziamenti concessi dai Confidi ai soggetti beneficiari è a titolo gratuito e copre fino al 100% dell’importo di ogni singolo accredito nel limite massimo di 20mila euro. Il contributo a fondo perduto invece è determinato in misura pari al 10% del valore del finanziamento garantito, subordinato alla restituzione del 90% della quota capitale. Le PMI con i requisiti possono, sin da subito, richiedere ai Confidi convenzionati l’agevolazione che sarà in seguito formalizzata sul sito regionale bandi online”. Per informazioni: finanza.agevolata@fogalco.it – Tel.035.4120273.


Dalla Lombardia due misure per sostenere l’avvio e la ripresa delle imprese del commercio e servizi

Con il bando “Nuova Impresa” 4 milioni per gli investimenti delle start up. In arrivo anche 60 milioni per le attività più colpite dalla crisi pandemica

Sono in arrivo nuovi contributi a fondo perduto per stimolare l’imprenditorialità sul territorio. La Regione Lombardia, in collaborazione con le Camere di Commercio Provinciali, ha pubblicato il bando “Nuova Impresa” per sostenere l’avvio di nuove imprese lombarde del commercio, terziario, manifatturiero e artigiani e l’autoimprenditorialità quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese. “Possono accedere al bando le micro, piccole e medie imprese che aprano o abbiano aperto una nuova attività (sede legale e operativa) in Lombardia dopo il 26 luglio 2021 – spiega Cristian Botti, presidente di Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo -. Per nuova impresa si intende un nuovo soggetto giuridico come risultante dall’attribuzione del codice fiscale/partita iva da parte dell’Agenzia delle Entrate e non derivante da trasformazione di impresa esistente o dall’attivazione di una nuova sede operativa sul territorio lombardo da parte di imprese già esistenti. Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 4 milioni a carico di Regione Lombardia. Il contributo a fondo perduto è del 50% delle spese presentate con un investimento minimo di 5.000 € e un contributo massimo di 10.000 €”.

Per l’avvio della nuova impresa sono ammissibili esclusivamente le spese inerenti gli onorari notarili e costi relativi alla costituzione d’impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente); gli onorari per prestazioni e consulenze relative all’avvio d’impresa in ambito di marketing e comunicazione; logistica; produzione; personale, organizzazione, sistemi informativi e gestione di impresa; contrattualistica; contabilità e fiscalità. E ancora l’acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature, arredi nuovi, anche finalizzati alla sicurezza, incluse le spese per il montaggio, trasporto e manodopera e le relative opere murarie strettamente collegate. Le spese devono riguardare esclusivamente beni durevoli, non di consumo e strettamente funzionali all’attività svolta.

Il bando rimborsa anche l’acquisto di software gestionale, professionale e altre applicazioni aziendali, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud e saase, brevetti e licenze d’uso sulla proprietà intellettuale, nella misura massima del 50% della spesa totale di progetto; acquisto di hardware (sono escluse le spese per smartphone e cellulari); registrazione e sviluppo di marchi e brevetti e per le certificazioni di qualità e relative spese per consulenze specialistiche; canoni di locazione della sede legale e operativa della nuova impresa; sviluppo di un piano di comunicazione (progettazione del logo aziendale, progettazione e realizzazione sito internet, registrazione del dominio, progettazione piano di lancio dell’attività) e strumenti di comunicazione e promozione. Le spese presentate devono essere pariteticamente suddivise tra spese di natura corrente e spese di natura capitale. Le domande di contributo devono essere presentate a partire dalle ore 14.30 del 1°dicembre fino alle ore 12 del 20 dicembre salvo esaurimento fondi a Unioncamere Lombardia esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello http://webtelemaco.infocamere. Il procedimento di approvazione delle domande di contributo si conclude entro 90 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande.

“Fondo confidiamo nella ripresa”

Regione Lombardia ha inoltre stanziato 60 milioni di euro per costituire il “Fondo confidiamo nella ripresa” per aiutare le Pmi operanti nei settori particolarmente penalizzati dalla crisi come tra gli altri ristorazione, commercio al dettaglio e abbigliamento, attività sportive, matrimoni ed eventi nonché discoteche e sale da ballo.

“L’agevolazione si compone di un finanziamento a medio termine erogato dai Confidi e sostenuto da una garanzia regionale gratuita fino al 100% e di un contributo a fondo perduto pari al 10% del valore del finanziamento fino ad un massimo di 2.000 euro – sottolinea Botti -. I finanziamenti avranno durata fino a 60 mesi e potranno essere richiesti sia per liquidità che per investimenti. Il Bando sarà pubblicato nel corso del mese di novembre tuttavia i finanziamenti agevolabili decorrono da maggio 2021. È un’opportunità importante ma il bando si chiuderà a fine anno e quindi invitiamo le imprese a contattare Fogalco per avere maggiori informazioni e supporto per questa misura che consente di ottenere finanziamenti a costo zero per le imprese”. Per informazioni: finanza.agevolata@fogalco.it – Tel. 035.4120262.


Bando “Nuova impresa”: dalla Regione contributi per stimolare l’imprenditorialità

Possono accedere le imprese che hanno aperto una nuova attività in Lombardia a partire dal 27 luglio. Domande dal 1 al 20 dicembre

Nuovi contributi per stimolare l’imprenditorialità sul territorio: è questo l’obiettivo del bando “Nuova impresa”, misura promossa da Regione Lombardia e dal sistema camerale lombardo finalizzata a sostenere l’avvio di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, quale opportunità di ricollocamento dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove imprese.
Possono accedere al bando le imprese del commercio (inclusi i pubblici esercizi), terziario, manifatturiero e artigiani che hanno aperto una nuova attività  – sede legale e operativa –  in Lombardia a partire dal 27 luglio 2021. Per nuova attività si intende un nuovo soggetto giuridico e non derivante da trasformazione di impresa esistente. Non si considera nuova impresa l’attivazione di una nuova sede operativa sul territorio da parte di imprese già esistenti.
La dotazione finanziaria è di 4 milioni di euro e l’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, che dovrà essere pari ad almeno 5.000 euro, e comunque nel limite di 10.000 euro per impresa. Sono ammissibili spese come gli oneri notarili, i costi relativi alla costituzione d’impresa, onorari per prestazioni fiscali e contabili, canoni di locazione e sviluppo di piani di comunicazione, acquisto di macchinari, attrezzature, arredo nuovo e acquisto di software e hardware. Le domande potranno essere presentate dal 1 dicembre al 20 dicembre, salvo esaurimento anticipato fondi.

Per informazioni e per l’eventuale presentazione delle domande: finanza.agevolata@fogalco.it – Tel. 035.4120262.


Fogalco, Botti è il nuovo presidente: “Pronti ad accompagnare le imprese per agganciare la ripresa”

Succede a Martinelli alla guida della Cooperativa di Garanzia che chiude il 2020 con 3.011 soci e un patrimonio netto di 5 milioni di euro 

Cristian Botti è il nuovo presidente Fogalco, la Cooperativa di Garanzia di Ascom Confcommercio Bergamo che oggi si è riunita in assemblea annuale per eleggere il nuovo Consiglio d’amministrazione oltre al presidente e vicepresidente. Botti succede a Riccardo Martinelli che, dopo quattro mandati, lascia quindi la guida della Fogalco che chiude il 2020 con 3.011 soci e un patrimonio netto di poco meno di 5 milioni di euro (4.971.531 €).
Classe 1972, laureato in Economia e Amministrazione delle Imprese, Botti è contitolare del punto vendita Mondo Ufficio di Almenno San Bartolomeo, affiliato Buffetti. In Ascom è stato vicepresidente vicario del Gruppo Giovani Imprenditori dal 2004 al 2013 e dal 2012 riveste la carica di presidente del Gruppo Librai, cartolibrai e fornitori prodotti per l’ufficio. Dal 2018 è consigliere di Ascom Confcommercio Bergamo oltre che di Fogalco.

“Ho accettato volentieri di mettermi a disposizione di questa realtà storica ben gestita da Martinelli in questi anni e ringrazio i componenti del consiglio di amministrazione per la fiducia data – sottolinea Cristan Botti -. Il mio mandato proseguirà nel solco tracciato in questi anni in termini di vicinanza alle piccole e medie imprese del commercio, dei servizi e del turismo del territorio bergamasco in questa situazione particolarmente difficile e delicata sia per le imprese che rappresentiamo sia per l’intero sistema della garanzia consortile. Saranno anni di cambiamenti per tutti e anche Fogalco dovrà evolvere fornendo maggiori servizi finanziari e assistenza ai propri associati per poter agganciare la ripresa che tutti noi speriamo si realizzerà nel breve periodo”.

Il ruolo del consorzio fidi in tempi di pandemia

Ripresa che deve fare i conti con lo shock causato dalla pandemia: il 2020 e in parte il 2021 hanno infatti colpito duro i settori del terziario causando problemi di liquidità alle imprese con il conseguente blocco degli investimenti e l’intervento diretto dello Stato attraverso il fondo centrale di garanzia. Questa situazione ha stravolto l’operatività della cooperativa che si è concretizzata attraverso 63 finanziamenti erogati in favore di imprese socie per un controvalore garantito pari a 1.545.077 euro (contro le 119 pratiche del 2019 per un totale di 2.422.200 euro). Inoltre, 280 imprese associate hanno usufruito dell’assistenza per le pratiche di moratorie, mentre 378 imprese sono state assistite per il finanziamento agevolato.

L’assemblea ha eletto anche il nuovo Cda che rimarrà in carica fino al 2023: un consiglio all’insegna dello snellimento dell’organo amministrativo che passa 7 a 5 membri. Escono il compianto Mauro Dolci, Giorgio Beltrami e il presidente uscente Riccardo Martinelli. Eletto il nuovo consigliere Giampietro Rota che si aggiunge a Cristian Botti, Roberto Capello, Luciano Patelli e Giovanni Zambonelli, quest’ultimo riconfermato vicepresidente Fogalco.

La solidità della garanzia al credito di Fogalco

Lo scorso dicembre la società Crif Ratings ha rilasciato la valutazione di Solvency Assesement su Asconfidi Lombardia attribuendole la Classe di rischio 1 (“Rischio minimo”): si tratta di un importantissimo risultato che permetterà alla cooperativa di garanzia di essere annoverata tra le migliori realtà del panorama nazionale e di consolidare ulteriormente il proprio standing sul mercato.
Nel documento rilasciato dalla società di rating viene specificato che “la valutazione riflette un profilo finanziario forte riconducibile alla notevole qualità dei crediti di firma gestiti, all’efficiente gestione del rischio di credito perseguita mediante un consistente ricorso a strumenti di credit risk mitigation, nonché all’assenza di tensioni di liquidità. Il profilo di business, inoltre, risulta soddisfacente alla luce del profondo radicamento nel territorio di riferimento in forza del modello organizzativo adottato che assicura stabilità al business e tutela il posizionamento competitivo.”


Passaggio di consegne in Fogalco Domani l’assemblea elettiva della cooperativa di garanzia Ascom

Dopo quattro mandati il presidente uscente Riccardo Martinelli lascerà l’incarico e il suo successore sarà nominato martedì pomeriggio dall’assemblea dei soci

Passaggio di consegne in Fogalco. La cooperativa di garanzia di Ascom Confcommercio domani si riunirà in assemblea per approvare il bilancio 2020 del confidi e, soprattutto, per eleggere il nuovo presidente. Dopo quattro mandati, infatti, il presidente uscente Riccardo Martinelli lascerà l’incarico e il suo successore sarà nominato martedì pomeriggio dall’assemblea dei soci. Martinelli ha avuto un ruolo fondamentale per la crescita e il ruolo di Fogalco, di cui è stato socio fondatore nel 1978: “In quegli anni i tassi di interesse superavano il 20% per cui il nostro scopo era anche calmierare i costi – spiega il presidente uscente, classe 1944 e originario di Fiorano al Serio -. Oggi, invece, con i tassi ai minimi storici, per le aziende l’approvvigionamento finanziario è diventato il problema principale.

 

Lei è stato tra i fondatori di Fogalco ma le sue origini imprenditoriali sono diverse vero?

Si ho sempre lavorato per la Vinicola G. Martinelli di Fiorano al Serio, azienda di famiglia fondata nel 1865 specializzata nella produzione e imbottigliamento di vini rivolti principalmente ai mercati esteri e di cui oggi sono presidente. Ma mentre i miei fratelli sono tutti enologi io sono un ragioniere della vecchia scuola. Un giorno nel 1964, mio padre mi mandò al suo posto in Ascom come consigliere del Gruppo vini. Erano altri tempi, c’erano meno formalità. Da allora in Ascom ho trovato una famiglia, ho avuto oneri, ma anche grandi soddisfazioni, e nel tempo ho incontrato tante persone di valore”.

Com’è cambiato il lavoro della cooperativa di credito in questi anni?

“È cambiato soprattutto il settore del credito, il che ha obbligato anche noi a rimodulare progressivamente l’attività. Fino al 2009 Fogalco aveva un numero annuale molto alto di garanzie, poi, con la crisi finanziaria sono iniziate le difficoltà. Tra l’altro, il mediocredito centrale ha aperto anche alle banche la possibilità di offrire garanzie che prima erano nostro appannaggio, così abbiamo iniziato a fare un lavoro diverso, ad aiutare soprattutto i più deboli, le piccolissime imprese in difficoltà sul merito di credito, oppure le start-up, che fanno fatica ad accedere al credito bancario”.

Che ruolo ha avuto Fogalco durante la pandemia?

“Nel 2020 abbiamo accompagnato 648 aziende, soprattutto nei settori commercio e turismo, che sono stati i più colpiti dalle restrizioni. Di queste, 211 avevano chiesto appoggio nelle garanzie e 120 di loro hanno ottenuto erogazioni per oltre 4 milioni. Abbiamo anche aiutato 176 aziende su 13 bandi diversi, buona parte dei quali a fondo perduto, mentre per altre 11 abbiamo svolto attività di consulenza. Sul fronte delle moratorie dei mutui abbiamo seguito 250 imprese, tutte con risultati positivi”.

Quanto conta il ruolo del banche del territorio nell’accesso al credito?

“Sono lontani i tempi in cui Banca popolare di Bergamo, Credito bergamasco, Banca provinciale lombarda erano istituti fortemente attenti al territorio. La stagione delle fusioni e delle incorporazioni ha cambiato gli scenari: le banche si sono ingrandite, ma si sono anche allontanate. Con l’entrata di Ubi in Intesa in due mesi abbiamo perso un interlocutore importante e abbiamo subito uno stop che ora stiamo cercando di recuperare. Di contro, le banche di credito cooperativo, che sono molto legate ai paesi della Bergamasca, sono in difficoltà perché sono piccole. È un peccato che non sia andata in porto la fusione fra le Bcc di Treviglio e Caravaggio, perché occorre raggiungere una data potenzialità per riuscire a operare in un certo modo”.

La ripresa economica è appena cominciata: quale ruolo avranno i confidi?

“Con la pandemia lo Stato ha offerto garanzie anche al 100% per i finanziamenti, ma dal 10 luglio le nuove operazioni avranno una copertura più bassa. Pian piano torneremo alla normalità, credo però che il futuro non sia del puro confidi finanziario. Certo, bisognerà stare al passo con i tempi, riuscire ad agganciare i cambiamenti. E poi siamo rimasti in pochi: dobbiamo restare radicati al territorio se non vogliamo correre il rischio di scomparire»

Martinelli, in Ascom da quasi 60 anni

Riccardo Martinelli entra in Ascom nel 1964 sostituendo il padre Leone Giuseppe (detto Beppino), come consigliere del Gruppo vini dell’Associazione, e nel 1978 viene nominato presidente del Collegio Sindacale della Fogalco, carica che detiene fino al maggio del 2009. Viene quindi nominato presidente della stessa Cooperativa di credito ancora in carica. Nel 1981, forte anche dell’esperienza associativa nella creazione di Com-Co-Vi-Be Commissionaria Commercianti Vini Bergamo, viene eletto Presidente del Gruppo Grossisti Vino Bevande, carica che detiene fino al 2012.
Nel 1998 entra a far parte del Consiglio direttivo di Ascom di cui è stato vicepresidente dal 2001 al 2017. Sempre dal 1998, data di nascita del cosiddetto “parlamentino” camerale, diventa consigliere della Camera di Commercio di Bergamo (per tre mandati e quindi per 18 anni) e dal 2000 sindaco effettivo di Assist, la società nata da un accordo tra Camera di Commercio e Confindustria Bergamo per aiutare le imprese nel loro programma di internazionalizzazione.
Dal 1999 al 2004 ha rappresentato per la Giunta camerale la commissione del ruolo Agenti d’Affari in Mediazione della provincia. Oggi riveste la carica di componente del Consiglio di Sorveglianza ed è il Presidente del Comitato per il Controllo Interno di Asconfidi Lombardia, Cooperativa (Confidi 106) di garanzia vigilata da Banca d’Italia, ente che raggruppa 14 confidi della Lombardia. Dal 2009 è Amministratore nazionale di Federascomfidi-Roma che unisce la maggioranza dei confidi nazionali associati a Confcommercio.