Dedurre le spese per colf, badanti e baby sitter: la proposta di Terziario Donna per dare una mano alla crescita

confcommercio - assemblea terziario donna

Terziario Donna Confcommercio ha rilanciato la propria proposta di legge per introdurre la possibilità per il datore di lavoro di dedurre dal reddito le spese sostenute per la retribuzione dei collaboratori familiari, comprese baby sitter e badanti. Lo ha fatto nei giorni scorsi alla terza edizione del Forum “Donne motore della ripresa”, a Roma nella sede confederale, affrontando il tema del contributo che può dare l’imprenditoria femminile alla crescita del Paese. Anche se in Italia ci sono più donne (anche laureate) che uomini, le imprenditrici rappresentano solo un terzo del mondo imprenditoriale – è stato rilevato -. La conciliazione tra gli “impegni di cura” e quelli di lavoro rendono l’imprenditoria un’opzione meno attrattiva per le donne, sottraendo più che in altre economie avanzate competenze, risorse e opportunità al presente e futuro dell’Italia.

Chi invece sceglie di affidarsi a dei collaboratori familiari affronta delle spese, che risultano necessarie per la produzione di reddito. «A nostro parere sussiste una connessione funzionale diretta tra i costi ed oneri sostenuti per i servizi di cura dell’ambiente e di assistenza ai familiari e la produzione dei compensi che concorrono alla formazione del reddito – spiega Terziario Donna -. Reddito sul quale lo Stato ci richiede il puntuale pagamento delle tasse senza formulare alcuna considerazione accessoria. Riteniamo che, per ragioni di equità, lo Stato debba permetterci di depurare la nostra situazione reddituale complessiva di un costo che è essenziale perché questa prenda vita e corpo».

«Il lavoro all’interno della famiglia e per le cure domestiche funziona da “calmiere dei costi” del servizio pubblico – evidenzia la proposta -. C’è un atteggiamento parassitario dello Stato che realizza enormi risparmi (ad esempio evitando la istituzionalizzazione degli anziani), ma è il momento di aprire la discussione e la riflessione su questo aspetto della nostra organizzazione sociale ed è anche il momento di operare in concreto. Questa situazione determina di fatto condizioni di svantaggio, e dunque di discriminazione, che si riflettono sulla libera entrata delle donne nel mondo del lavoro cosiddetto produttivo, in quanto lavoro retribuito. Questo condiziona il libero svolgersi delle prestazioni di lavoro e ostacola le opportunità di avanzamento».

«Vogliamo mettere in evidenza – prosegue il documento – che nel caso in cui il lavoro all’interno della famiglia sia svolto da soggetto estraneo alla stessa, il compenso versato al collaboratore familiare costituisce un esborso necessario per la produzione di reddito. Se non deleghiamo le mansioni domestiche a un altro soggetto non possiamo utilizzare le nostre energie e le nostre competenze. Non possiamo nemmeno cercare una collocazione nel mondo del lavoro. Non possiamo svolgere serenamente la nostra attività professionale. Non possiamo produrre reddito. Quando invece lo facciamo, possiamo avere un percorso lavorativo durante il quale produciamo reddito. A nostro parere sussiste dunque una connessione funzionale diretta tra i costi ed oneri sostenuti per i servizi di cura dell’ambiente e di assistenza ai familiari e la produzione dei compensi che concorrono alla formazione del reddito».

Oggi in Italia questi costi vengono sostenuti dalla persona, ma non viene riconosciuta la loro inerenza alla produzione di reddito, altri paesi dell’Unione europea, invece, come Svezia, Belgio e Germania hanno inserito nella normativa fiscale agevolazioni relative ai costi per servizi domestici di cura della casa, baby sitting, e finanche aiuto ai bambini per i compiti a casa. Anche la Francia ha prodotto un documento di programmazione che include agevolazioni fiscali riconnesse ai costi degli impiegati in casa.

Ulteriore aspetto non trascurabile è che, secondo le promotrici, l’agevolazione fiscale avrà l’effetto di fare aumentare il numero dei contratti regolarmente denunciati con l’emersione di centinaia di migliaia di rapporti di lavoro che attualmente si svolgono in nero. «I dati di numerose ricerche ci dicono che il settore del lavoro domestico in Italia è l’unico che non conosce la crisi e che è in continua espansione – rileva Terziario Donna -. Ma ci dicono anche che il lavoro domestico illegale è più esteso di quello regolare. Almeno il 40% dei rapporti di lavoro che si stimano in vigore risulterebbe totalmente o parzialmente irregolare. La emersione di questi contratti di lavoro evidentemente farebbe abbassare il tasso di disoccupazione, e, ulteriore vantaggio, porterebbe nelle casse dell’Inps un considerevole montante di contributi previdenziali. Questo effetto andrebbe a compensare il minore gettito contributivo che in questi anni si sta verificando e che è destinato ad aumentare ancora a causa dell’aumento della disoccupazione e della precarizzazione del lavoro».

Il testo

Proposta di legge (Deducibilità ai fini Irpef delle spese sostenute per collaboratori familiari)

All’art. 10, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. del 22 dicembre 1986, n.917, è aggiunta la seguente lettera:

m) le spese sostenute per la retribuzione dell’opera dei collaboratori familiari, nella misura massima di € 9.000,00 annui, ivi comprese tutte le voci retributive, anche differite, e relativi oneri contributivi. La deduzione è riconosciuta a condizione che il rapporto di lavoro sia regolato conformemente alla normativa vigente, ivi compresa l’apertura di una posizione previdenziale. Sono altresì deducibili, nella medesima misura, le prestazioni qualificabili come occasionali. Nella nozione di collaboratori familiari ai sensi di cui al precedente periodo sono ricompresi anche i soggetti che prestano servizio di vigilanza o assistenza a familiari o altri conviventi, in ragione dell’età o per malattia. Se il collaboratore familiare presta servizio di vigilanza ovvero assistenza a figli di età inferiore a 12 anni, la deduzione di cui al primo periodo della lettera è riconosciuta nella misura massima di € 6.000,00, con esclusione dei casi in cui i destinatari delle prestazioni di assistenza sono affetti da malattia invalidante per i quali si applica il limite di deduzione indicato nel primo periodo.


Carnevale, Bergamo punta sul teatro. Ecco tutti gli eventi

Bergamo_CARNEVALE_2016Anche quest’anno il Carnevale a Bergamo si festeggia a teatro, con un fitto calendario di laboratori, eventi, spettacoli e giochi promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune, la direzione artistica di Maria Grazia Panigada e il coinvolgimento di tantissime realtà cittadine (dall’Accademia Carrara ad Alchimia Cooperativa Sociale, dal Civico Museo Archeologico alla Fondazione Adriano Bernareggi, Fondazione Bergamo nella storia, Fondazione Donizetti, GAMeC, Gruppo studio musica popolare, I burattini Cortesi, Ludonauti, Ludoteca Giocagulp, Ludoteca Parco Locatelli, Masques et Bergamasques, Teatro Donizetti, Teatro Prova, Teatro Sociale).

Al centro del programma la grande festa al Teatro Donizetti nel pomeriggio di sabato 6 febbraio. Verranno per l’occasione valorizzati i bellissimi spazi del maggior teatro cittadino con incontri, laboratori, momenti di gioco destinati non soltanto ai bambini, ma anche alle loro famiglie. Come lo scorso anno l’iscrizione alle attività è gratuita, basterà prenotarsi ai numeri 035 4160 623/612.

«Carnevale come momento del ribaltamento, del gioco, delle tante possibilità – sottolinea Maria Grazia Panigada –. Il Teatro Donizetti apre le sue porte e diventa stanza delle meraviglie. I suoi saloni, ma anche gli angoli più nascosti, verranno attraversati dal gioco del Carnevale. Bambini, ragazzi e adulti assumono il ruolo di protagonisti, scegliendo fra laboratori in cui fare esperimenti divertendosi sull’arte, sussurando storie ai più piccoli nel luogo misterioso del retropalco, seguendo un grande mascheraro che svela la composizione delle sue opere. Al centro della festa una piazza coperta, il nuovo ridotto e le sue logge, in cui la dimensione ludica invade lo spazio offrendo giochi per diverse età».

Nel pomeriggio di domenica 7 febbraio al Teatro Sociale di Città Alta, sarà protagonista la magia con lo spettacolo “L’omino della pioggia. Una notte fra bolle, acqua e sapone” di e con Michele Cafaggi, inserito nella rassegna GiocarTeatro, mentre nel pomeriggio di martedì 9 febbraio al Teatro Donizetti Daniele Cortesi allestirà lo spettacolo di burattini “Il mantello fatato ovvero Gioppino nell’antro dell’orco”, una fiaba avventurosa e ricca di colpi di scena nella classica tradizione burattinaia bergamasca. Il programma raccoglierà poi le proposte realizzate sul territorio a partire dai laboratori a tema offerti dalle ludoteche.

CARNEVALE A TEATRO
Sabato 6 febbraio ore 15 -18| Teatro Donizetti

Ridotto Gavazzeni

Ludobus Giochingiro

a cura di Cooperativa Alchimia
Ludoteca carica di giochi in legno di diverse tipologie adatti a tutti e gestita da animatori professionisti, per restituire spazio e tempo al gioco.
Età: per tutte le fasce d’età
Partecipazione: libera
PERCORSO ROSSO

Balconata Ridotto Gavazzeni

Ludonauti

a cura di Ludonauti
Animazione ludica attraverso l’utilizzo di giochi da tavolo intelligenti, innovativi e divertenti. Attraverso tecniche originali ed accattivanti sarà proposta una nuova modalità di aggregazione per preadolescenti, adolescenti, giovani e adulti.
Età: dai 10 anni in su
Partecipazione: libera. Max. 30- 40 partecipanti
PERCORSO ARANCIO

Sala Conferenze

La stagione del mio cuore

a cura dei Servizi Educativi della GAMeC
I bambini saranno condotti in un viaggio incantato nelle immagini che il giovane fotografo statunitense Ryan McGinley, in mostra alla GAMeC dal 19 febbraio, dedica al tema delle quattro stagioni. Il laboratorio – tra arte e narrazione – accompagnerà ciascuno in un processo di identificazione con una delle stagioni e si concluderà con l’ingresso quasi teatrale in una delle grandi fotografie proposte, dando vita a una nuova immagine. Uno scatto documenterà questo momento magico.
Il laboratorio è condotto da Romina Capelli, Educatrice museale GAMeC, e Francesca Ferrandi, fotografa.
Età: 3-11 anni
Partecipazione: libera su iscrizione. Max. 20 partecipanti per laboratorio
Durata: ogni laboratorio avrà la durata di 80 minuti
Orari: 15.00 (3-5 anni)|16.30 (6-11 anni)
PERCORSO GIALLO

Bar della Platea

Crash Mask

a cura dei Servizi Educativi della Fondazione Adriano Bernareggi
Prendendo ispirazione dai Crash Toys di Dario Tironi – originali sculture realizzate usando interamente spazzatura, dai tappi ai giocattoli rotti, dai vecchi telefoni a viti e bulloni – i ragazzi ricreeranno in 2D le maschere della Commedia dell’Arte. Potranno così sperimentare un originale modo di riciclare e far nascere arte dagli scarti e contemporaneamente ricorderanno personaggi della tradizione italiana ormai dimenticati come Arlecchino e Colombina.
Età: 8-12 anni
Partecipazione: libera, su iscrizione Max. 15 partecipanti per laboratorio
Durata: ogni laboratorio avrà durata di 50 minuti
Orari: 15.00 | 16.00 | 17.00
PERCORSO VERDE

Sala Riccardi

Travestimenti ad arte

a cura dei Servizi Educativi dell’Accademia Carrara
Per trasformarsi in un personaggio dell’Accademia Carrara non è sufficiente indossare una parrucca o una gorgiera. Bisogna essere abili e fare molta attenzione ai dettagli! Insieme percorreremo la storia del ritratto e ci divertiremo a travestirci in un perfetto set fotografico.
Il laboratorio è condotto da Lura Zambelli.
Età: 6-9 anni
Partecipazione: libera, su iscrizione. Max. 20 partecipanti per laboratorio
Durata: ogni laboratorio avrà durata di 75 minuti
Orari: 15.00 | 16.30
PERCORSO AZZURRO

Camerini

Laboratorio di trucco

con Laura Busetti, a cura della Fondazione Donizetti
Carnevale è la festa dei colori quindi via libera alla fantasia!!
I bambini troveranno ombretti, matitine e brillantini per poter arricchire il loro trucco o per crearne uno nuovo. Se il trucco già c’è… nessun problema! Potranno truccare e trasformare la mamma o il papà! E se ci fosse bisogno di un consiglio… ci sarà una truccatrice a loro completa disposizione!!
Età: per tutte le fasce d’età
Partecipazione: libera
PERCORSO VIOLA

Retro palco

Carnevale: racconti di sogni e di colori

a cura di Candelaria Romero
Un angolo calmo in mezzo all’allegria del carnevale. Storie di sogni e di colori dedicati a tutti quelli
che amano le fiabe.
Età: 3-11 anni. Si richiede la presenza di un adulto
Partecipazione: libera. Max. 30 partecipanti per turno
Durata: ogni narrazione avrà la durata di 20 minuti; 2 narrazioni per turno
Orari: 15.00 | 16.00 | 17.00
PERCORSO ROSA

Sala Missiroli

Il Signore delle Maschere

a cura di Franz Cancelli
Franz Cancelli, in un conferenza spettacolo, svelerà i segreti della realizzazione delle sue misteriose maschere, utilizzando trine, carte e stoffe colorate. L’artista mostrerà inoltre i suoi estrosi cappelli costruiti con materiali di recupero, comparsi nei servizi di moda più fashion.
Età: per tutte le fasce d’età
Partecipazione: libera
Orari: 15.00 |16.30
PERCORSO BLU

Martedì 9 febbraio ore 16 | Teatro Donizetti

Ridotto Gavazzeni

Il mantello fatato ovvero Gioppino nell’antro dell’orco

testo, regia e burattini di Daniele Cortesi
Recitazione e animazione: Daniele Cortesi e Daniele Macchi
Lo spettacolo vede in scena ben tredici personaggi, coinvolti in una classica fiaba avventurosa e ricca di colpi di scena.
Delizia, figlia di re Baldovino, disobbedisce al servitore Arlecchino, si inoltra da sola nel bosco e viene rapita da una banda di briganti che la vende all’orco Barbacane e alla strega Cunegonda. Incaricati di liberarla saranno il caporal Brighella Cavicchio e il soldato semplice Gioppino Zuccalunga.
Età: 3-10 anni. Si richiede la presenza di un adulto
Partecipazione: libera fino ad esaurimento posti
Durata: 60 minuti

CARNEVALE IN CITTÀ ALTA
Domenica 7 febbraio ore 16.3o | Teatro Sociale

L’Omino della Pioggia – Una notte tra acqua, bolle e sapone

di e con Michele Cafaggi, musiche originali Davide Baldi, regia Ted Luminarc
Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrello. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà pure la neve. Ecciù!
Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e visuale accompagnato dalla magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone.
La rassegna Giocarteatro è in collaborazione con il Teatro Prova.
Età: dai 3 anni in su
Partecipazione: libera fino ad esaurimento posti

Lunedì 8 febbraio ore 14.30 (primo turno) e 15.30 (secondo turno) | Civico Museo Archeologico

Aula didattica del Civico Museo Archeologico | piazza Cittadella 9

Indietro nel tempo tra Regine e Faraoni

Truccabimbi e laboratorio sull’antico Egitto.
Età: 6-11 anni
Partecipazione: a pagamento con prenotazione obbligatoria. Max 15 partecipanti per turno
Durata: 60 minuti
Costo: 5 € a bambino
Prenotazioni: tel. 035 28607 ( martedì-sabato 09.00-12.30, 14.30-17.30)

Sabato 6 febbraio e martedì 9 febbraio dalle 15 alle 18 | Fondazione Bergamo nella Storia

Convento di San Francesco | piazza Mercato del Fieno 6/A

Con quella faccia da Zanni!

in collaborazione con Teatro Viaggio
Laboratorio gratuito di costruzione della maschere e improvvisazione teatrale nel corso del quale, con l’utilizzo di materiali semplici (acqua, carta, tempere…), i bambini avranno l’opportunità di creare le maschere della Commedia dell’Arte e mettendole in scena con una breve rappresentazione. Tutti i materiali saranno forniti da Teatro Viaggio.
Età: 7-11 anni
Partecipazione: libera con prenotazione obbligatoria. Max 12 partecipanti
Durata: 60 minuti
Prenotazioni: 035 247116

CARNEVALE IN LUDOTECA

Martedì 9 febbraio ore 16

Ludoteca Giocagulp

Viva il Carnevale

Festa in maschera in Ludoteca.
Età: 3-11 anni (fino ai 6 anni si richiede la presenza di un adulto)
Partecipazione: libera
Prenotazioni: ludotecaredona@comune.bg.it, tel. 035 360320


Famiglie in difficoltà, nuove risorse da Comune di Bergamo e Mia

Altri 40mila euro, 20mila dal Comune di Bergamo e 20mila dalla Mia, per le famiglie della città di Bergamo in difficoltà: è stata approvata oggi la delibera che dà il via al rifinanziamento del Fondo Famiglia Lavoro, il progetto avviato con la Caritas Diocesana Bergamasca e la Fondazione Mia Congregazione della Misericordia Maggiore e che ha aiutato migliaia di cittadini da quando fu istituito con l’Amministrazione Bruni.

Buoni spesa, rimborsi delle rette scolastiche, voucher lavoro: sono un ulteriore aiuto concreto alle famiglie della città di Bergamo da parte del Comune di Bergamo. Il provvedimento segue a distanza di un giorno il passaggio in commissione dello stanziamento da parte dell’Amministrazione comunale di oltre 1 milione di euro nel progetto dell’Ambito 1 di sostegno a minori e famiglie. «Si tratta di un provvedimento importante, che si aggiunge alle numerose iniziative messe in campo a sostegno delle fragilità in città – spiega Maria Carla Marchesi, assessore alla Coesione sociale del Comune di Bergamo –. Il Fondo Famiglia Lavoro necessitava nuova linfa proprio per quello che riguarda l’erogazione di buoni spesa e voucher lavoro: abbiamo agito rapidamente, in modo da coprire le richieste che arriveranno fino al termine del 2015. Tra l’altro, proprio un anno fa, la Giunta stanziò ben 600mila euro attraverso il progetto Salti Mortali, che tutt’ora aiuta tante famiglie di Bergamo, soprattutto a far fronte agli affitti e alle spese della casa».