Il Consorzio Valcalepio omaggia i vignaioli di Bergamo con un libro

“In Valcalepio andiamo avanti, con i piedi ben piantati nel passato e gli occhi che guardano con convinzione al futuro”. Si apre con questo motto il nuovo volume “Valcalepio. Ieri, Oggi e Domani” firmato dal Consorzio Tutela Valcalepio. Il libro nasce nel 2013 per celebrare i primi 40 anni di attività del Consorzio e il vino bergamasco e racconta la storia delle persone che hanno portato alla sua nascita e alla sua evoluzione. Un racconto polifonico affidato a più mani. La giornalista veronese Giuditta Bolognesi ha curato la redazione delle interviste di cinque grandi personaggi dell’enologia bergamasca (alcuni dei quali sono purtroppo venuti a mancare recentemente) come il Conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, Carlo Zadra, Bruno e Marco Marengoni, Riccardo Guadalupi e Sergio Cantoni. Il giornalista Roberto Vitali ha ricoperto un ruolo importante nella raccolta delle testimonianze storiche e nella stesura dei testi fondamentali per la sezione dedicata al ricordo di quelle personalità bergamasche che tanto hanno fatto per il vino a Bergamo. Il direttore del Consorzio, l’enologo Sergio Cantoni, ha redatto alcuni ricordi oltre ad aver curato l’aspetto tecnico del volume. Il capitolo dedicato alle ricerche e sperimentazioni portate avanti dal Consorzio negli anni è affidato all’agronoma Giovanna Cattaneo. Non poteva mancare l’omaggio a Luigi Veronelli, figura fondamentale per il vino non solo bergamasco ma italiano,  i cui contributi sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Veronelli. La cura editoriale del volume, infine, redatto in italiano e in inglese, porta la firma di Sara Cantoni. Il libro si divide in tre macro sezioni storiche: c’è la ‘Valcalepio ieri’, nella quale trovano ampio spazio i racconti delle grandi figure che hanno fatto il Valcalepio e le fotografie d’epoca che permettono di immergersi completamente nell’atmosfera della Bergamo dei primi anni ’70. La ‘Valcalepio oggi’,  dedicata all’attività consortile, all’opera di tutela e promozione che il Consorzio Tutela Valcalepio porta orgogliosamente avanti da quarant’anni guidato dalla profonda convinzione che, come diceva il dottor Bruno Marengoni “La doc serve come piedistallo da cui partire, non per appiattire”; e la ‘Valcalepio Domani’, il capitolo conclusivo, dedicato ai vignerons bergamaschi che hanno sostenuto questo progetto e scriveranno con le loro scelte la storia futura del vino di Bergamo e a Bergamo. Con le sue oltre 300 pagine, il volume costituisce una vera pietra miliare della bibliografia enologica Bergamasca, tanto da essere inserita con orgoglio nel circuito bibliotecario provinciale grazie ad un accordo con il Gruppo Librai Ascom. Il libro sarà presto reso disponibile in download gratuito su www.valcalepio.org e potrà essere richiesto direttamente al Consorzio Tutela Valcalepio.

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Bergamo ospita il Premio Italia a tavola

Sabato 7 e domenica 8 aprile Bergamo ospita il ‘Premio Italia a Tavola’, due giorni di convegni, iniziative legate alla cultura e all’arte e appuntamenti enogastronomici dedicati al mondo della ristorazione, dei bar e della ospitalità con un centinaio di giornalisti attesi, sia della stampa italiana che estera. L’iniziativa è organizzata da dieci anni dalla rivista Italia a Tavola – che ha sede nella nostra città – per valorizzare tutte le figure e realtà che lavorano nella filiera del cibo, come un’unica grande squadra di professionisti, dal produttore di materie prime fino al cameriere che serve in tavola un piatto, senza dimenticare chi il cibo lo racconta, cioè i giornalisti e i critici gastronomici.  La manifestazione – sponsorizzata quest’anno da Grana Padano, Trentodoc, Consorzio Mozzarella di Bufala Dop e Pentole Agnelli – ha preso il via lo scorso dicembre con il sondaggio online “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza” che ha polverizzato ogni record precedente registrando la partecipazione di ben 313.300 votanti. Non una classifica di merito ma solo un modo giocoso per sentirsi tutti più vicini e premiare chi nel proprio ambito professionale si è distinto maggiormente agli occhi del pubblico. Sette le categorie del sondaggio: per i “Cuochi” il più votato è stato Rocco Pozzulo, per i “Pizzaioli” Giuseppe Vitiello, per i “Pasticceri” Iginio Massari, per i “Maitre, Sommelier e Manager d’hotel” Luca Vissani, per i “Barman” Marina Milan, per gli “Opinion leader” Patrizio Roversi e infine per la categoria speciale dei “Campioni” (istituita in occasione di questa 10ª edizione per rimettere in gioco tutti i vincitori delle passate edizioni del sondaggio) ha trionfato Ernst Knam.  Come da tradizione, le premiazioni dei vincitori del sondaggio si svolgeranno nel corso del “Premio Italia a Tavola” che rappresenta un evento molto atteso per l’intero settore.

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«In occasione della decima edizione, anche in onore dei 33 anni della nostra testata – ha dichiarato il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini – abbiamo scelto Bergamo come location del Premio, non solo per dare un contributo al turismo, ma anche perché il territorio di cui parliamo è un territorio con grandi potenzialità, con una filiera agroalimentare forte e una ristorazione che riflette la mentalità aziendale ben radicata nella bergamasca: un esempio è il ristorante Da Vittorio, capace di fare cucina di qualità per grandi numeri. Il nostro scopo in queste occasioni, ma anche la nostra mission come network è far sì che gli operatori del settore dialoghino tra loro, dai pizzaioli ai pasticceri fino ai barman. Italia a Tavola è una delle poche realtà in grado oggi di far dialogare queste diverse realtà. Basta osservare il mondo dei cuochi: al Premio saranno presenti i presidenti delle maggiori associazioni di cuochi in Italia, una cosa non da poco». «Si va oltre l’enogastronomia, ci si rivolge a tutta la filiera, il che dà grande visibilità all’evento ma anche al territorio», ha sottolineato Raffaella Castagnini, capo servizio promozione della Camera di commercio di Bergamo. «Ciò che in sostanza si vuole comunicare è il successo maggiore che si ottiene quando si sceglie di fare rete».

La due giorni ha il sostegno di Ascom Bergamo e di Affari di Gola, che è media partner del Premio. «Questi due giorni di appuntamenti e convegni sono un’occasione importante per fare il punto sul settore e raccogliere le novità del mondo dell’enogastronomia e dell’ospitalità – ha spiegato Giorgio Lazzari, referente del progetto per l’associazione commercianti – Ascom raccoglie tutte le categorie protagoniste della filiera del cibo, l’obiettivo della partecipazione a questa manifestazione è fare sistema per una proposta che faccia crescere il settore».

I convegni

Tra i momenti “clou” ci saranno in particolare due convegni dedicati a temi di stretta attualità e alle tendenze del settore, con la partecipazione dei maggiori esperti nazionali, scuole di formazione e alcune tra le realtà più innovative. Saranno un’occasione per aprire un dibattito costruttivo e nello stesso tempo valorizzare il sistema lombardo, dove l’industria e i servizi trainano l’economia grazie agli investimenti nell’innovazione e dove è molto fitta la filiera attorno al cibo e all’ospitalità: dall’agricoltura di base alla grande industria, comprese ovviamente tutte le tipologie delle imprese dell’Horeca (dai b&b agli hotel, dalle trattorie ai ristoranti stellati).

Il primo convegno si terrà sabato 7 aprile dalle 10.30 alle 13.30 presso la Sala Mosaico (ex Borsa Merci). Sarà focalizzato sul tema della formazione e avrà come titolo “Più formazione per ristoranti e hotel. Da un nuovo alberghiero alla laurea accoglienza”. L’accoglienza nel nostro Paese è un valore fondamentale e non si può rischiare che una formazione non del tutto adeguata delle varie figure professionali danneggi l’immagine dello stile italiano nella ristorazione e nel turismo in generale. Per questo alcuni mesi fa Italia a Tavola ha lanciato la campagna #laureaccoglienza per sostenere con forza il progetto di una profonda riforma del sistema di formazione del comparto a partire dalle scuole alberghiere che devono salire di rango (come licei) e avere anche, per chi vuole proseguire, uno sbocco universitario (Laurea in enogastronomia e accoglienza).

Il talk show sarà moderato dal giornalista Patrizio Roversi (vincitore del sondaggio Personaggio dell’anno nella categoria Opinion leader) e vedrà la partecipazione di protagonisti del settore come Enrico Cerea, cuoco del ristorante Da Vittorio (3 stelle Michelin), e Lino Stoppani, presidente Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi, oltre a rappresentanti delle istituzioni quali il neo governatore della Lombardia Attilio Fontana e il presidente della Camera di commercio di Bergamo Paolo Malvestiti. Prenderanno parte al dibattito anche Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, Costantino Cipolla, docente di Sociologia presso l’Università di Bologna, Rossana Bonadei, docente di Letteratura inglese all’Università degli Studi di Bergamo, e Massimo Artorige Giubilesi della Giubilesi & Associati, tecnologo alimentare, presidente Fcsi Italian Unit e membro del Comitato scientifico di Italia aTavola. Interverranno inoltre rappresentanti di alcune delle più importanti scuole italiane di alta formazione: Giovanni Zambonelli (Ascom Albergatori), Andrea Sinigaglia (Alma), Raffaele Trovato (Ifse), Paolo Colapietro (Food Genius Academy), Rossano Boscolo (Campus Etoile Academy), Dario Mariotti (Cast Alimenti), Maurizio Di Dio (Saps Agnelli Cooking Lab), Alfredo Pratolongo (Fondazione Birra Moretti) e Lorenza Vitali (Witaly Editore).

Domenica 8 aprile dalle ore 10 alle 13 nella sede di Sant’Agostino dell’Università di Bergamo sarà invece affrontato il tema: “L’innovazione a sostegno dell’accoglienza”. La tecnologia sta cambiando inevitabilmente il modo in cui l’esperienza del cliente viene vissuta e “misurata”. Intelligenza artificiale, app, politiche dinamiche per i prezzi di hotel e ristoranti, sistemi di gestione del fatturato e nuovi tool per software incidono sull’esperienza dell’ospite e sul turismo in generale.

La tavola rotonda sarà moderata da Alberto Lupini e vedrà la partecipazione di Maurizio Martina, ex ministro delle Politiche agricole, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Giorgio Palmucci, presidente di Confindustria Alberghi, Niko Romito, cuoco del ristorante Reale (3 stelle Michelin), Marco Gay, a.d. Digital Magics, Rodolfo Baggio, docente dell’Università Bocconi, Roberta Garibaldi, direttore scientifico East Lombardy, Riccardo Furlanetto, direttore The Research Hub by Electrolux Professional, e Massimo Artorige Giubilesi. Porteranno la propria testimonianza Umberto Bombana, cuoco del ristorante 8½ Bombana (3 stelle Michelin), Roberto Amaddeo, presidente Fidepet-Confesercenti Bergamo, Angelo Agnelli, ceo Pentole Agnelli, Marco Marchetti, presidente Assosistema Confindustria, Carlo Vischi, advisor di Grow the Planet – H-Farm, Vincenzo D’Antonio, esperto in digital marketing, Giovanni Romito, esperto dell’area innovazione/social/app, Marco Vescovi di Jampaa srl e Renato Morgandi di Tenacta Group.

Alle due tavole rotonde su formazione e innovazione si aggiungerà un terzo convegno, “Il cibo del futuro. Economie circolari, trust-economie, globalizzazione: la corretta informazione al servizio dei consumatori”, in collaborazione con Arga Lombardia-Liguria (Associazione regionale giornalisti agroalimentari). Si terrà sabato 7 aprile dalle 15 alle 19 presso la Sala Mosaico (ex Borsa Merci) e sarà moderato da Andrea Radic, vicedirettore diItalia a Tavola. Interverranno Fabio Benati, presidente Arga Lombardia-Liguria, Marco Ceriani, fondatore di Italbugs, e i giornalisti Attilio Barbieri e Riccardo Lagorio.

«Durante i convegni – ha spiegato Roberta Garibaldi – tratteremo di formazione e innovazione, non solo in riferimento alla ristorazione. Saranno presenti importanti esponenti ed esperti, anche le startup avranno il loro peso in questi momenti di confronto. Si parlerà di robotica, di intelligenza artificiale e delle maniere per applicare queste innovazioni al mondo dell’accoglienza. È un’occasione importante per Bergamo: le grandi destinazioni enogastronomiche, dopotutto, hanno eventi del genere nel loro territorio».

L’arte

Il ricco programma della due giorni bergamasca comprende una serie di altri appuntamenti, alcuni dei quali saranno dedicati all’arte. Sabato 7 aprile, alle ore 18 presso l’Accademia Carrara, una fra le più importanti e visitate pinacoteche italiane, si terrà l’inaugurazione della rassegna, a cura di Enrico De Pascale e Silvia Tropea Montagnosi, imperniata sul quadro di Evaristo Baschenis “Cucina con rami e fantesca” (1660 circa), che raffigura una cucina con un tavolo su cui sono accatastate delle pentole in rame. Il quadro, proveniente da una collezione privata, sarà il simbolo dell’evento di Italia a Tavola e farà da apripista per scoprire in Carrara altre opere contemporanee dedicate al tema del cibo e dell’enogastronomia in generale, legate all’Anno del cibo italiano.

«Farà parte della mostra anche una serie di pentole di rame del ‘600», ha precisato Silvia Tropea Montagnosi. «Questo per comunicare come dietro al mondo del cibo ne esista uno ancora più grande, dove rientrano anche le pentole. Significa individuare la forza e la vastità della filiera. Le pentole, infatti, non sono in Carrara esclusivamente come oggetti d’arte, ma simboleggiano l’avanzare della tecnologia: le pentole di rame sono ottimi strumenti di cottura, sempre più presenti nelle cucine dei grandi ristoranti».

A seguire premiazioni dei vincitori del concorso fotografico “La Cucina e il cibo simboli di accoglienza”, bandito da Italia a Tavola lo scorso febbraio e rivolto a dilettanti, fotoamatori, studenti e professionisti.

I momenti conviviali

Sabato 7 aprile, alle 14, dopo il convegno sulla formazione, ad attendere gli invitati ci sarà un light lunch presso il Ristorante Ezio Gritti nel centro di Bergamo.

In conclusione della giornata di sabato si terrà una cena di gala al ristorante Da Vittorio-La Cantalupa a Brusaporto (Bg). Per l’occasione si costituirà una “super brigata” composta da barman (Fiorenzo Colombo, Danny Del Monaco e il suo staff, Marvin Dondossola, Marina Milan), cuochi stellati (Silvia Baracchi, Chicco e Bobo Cerea con Paolo Rota, Lorenzo Cogo, Enrico Derflingher e Gianni Tarabini, Riccardo Di Giacinto, Alfio Ghezzi, Filippo La Mantia, Luca Marchini, Rosanna Marziale, Alessandro Negrini e Fabio Pisani, Rocco Pozzulo e Seby Sorbello, Claudio Sadler, Ciccio Sultano, Viviana Varese), pizzaioli (Giovanni Santarpia, Giuseppe Vitiello) e pasticceri (Franco Aliberti, Federico Anzellotti, Vetulio Bondi e Paolo Sacchetti, Ernst Knam, Iginio Massari, Giuseppe Triolo). Alla cena parteciperanno i presidenti delle maggiori associazioni di cuochi e pasticceri: Fic, Euro-Toques, Le Soste, Jre, AMPI, Conpait. Ospiti d’onore tre cuochi di fama internazionale – Umberto Bombana, Annie Féolde e Niko Romito – tutti con 3 stelle Michelin così come i padroni di casa Chicco e Bobo Cerea.

Domenica 8, invece, dopo il convegno sull’innovazione, la due giorni del “Premio Italia a Tavola” si concluderà con un light lunch dalle ore 13.30 presso la Saps Agnelli Cooking Lab di Lallio, a cura della Nic (Nazionale italiana cuochi).

Gli altri eventi in programma

Nel pomeriggio di sabato, nella sede di Saps Agnelli Cooking Lab, a partire dalle 14.30 si terrà l’assemblea annuale dell’associazione Euro-Toques Italia, durante la quale verrà eletto il nuovo presidente. La manifestazione sarà ulteriormente arricchita da tre importanti momenti celebrativi, in cui verranno consegnati riconoscimenti e premi speciali. Il primo sarà sabato 7 aprile alle 13.30, al termine del convegno sulla formazione: saranno consegnati gli “Award” di Italia a Tavola, premi speciali attribuiti a personalità di spicco che si sono distinte nella realizzazione di progetti per valorizzare il settore. La sera dello stesso giorno, nel corso della cena di gala, saranno invece premiati i vincitori di tutte le categorie del sondaggio “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza”, 10ª edizione. Infine, domenica 8 aprile alle 13, al termine del convegno sull’innovazione, Italia a Tavolavalorizzerà alcune realtà del territorio consegnando dei premi speciali ad aziende bergamasche innovative.


Alla scoperta dei vini di ieri e di oggi

Mercoledì 21, 28 febbraio e 7 marzo, dalle ore 20 alle 22, all’Accademia del Gusto di Osio Sotto, Ascom propone un corso di approfondimento dedicato alla comparazione tra i vini del passato e i vini attuali. Un percorso nel gusto per far emergere le abilità degustative. Durante ogni lezione, in relazione al tema trattato, è prevista la degustazione e la comparazione di almeno due vini. La partecipazione è riservata a chi ha già seguito un corso base. Info e iscrizioni: 035.4185706/707/715; info@ascomformazione.it.


All’Accademia del Gusto nascono nuovi pasticcieri, pizzaioli, chef e gastronomi

All’Accademia del Gusto nascono nuovi professionisti del food, dalla cucina alla pasticceria, dall’arte pizzaiola all’alta gastronomia. In queste settimane nella scuola di cucina Ascom Confcommercio Bergamo si chiudono e iniziano ben tre percorsi formativi pronti a preparare aspiranti pizzaioli, cuochi e pasticcieri all’ingresso nel mondo lavorativo. E il 7 marzo parte il nuovo corso dedicato ai gastronomi. Questo mese l’Accademia ha già “sfornato” 25 aspiranti pasticcieri e pizzaioli. Ora le porte sono aperte a chi desidera diventare chef e gastronomo.
E’ entrato nel vivo delle lezioni il corso “Vorrei fare il pizzaiolo”, partito lunedì 12 febbraio. Si chiude lunedì 19 il corso “Vorrei fare il pasticciere” e il 27 febbraio si accendono i fornelli per “Vorrei fare il cuoco”. Il corso per aspiranti chef, connotato da un prevalente aspetto pratico e di laboratorio, garantisce una preparazione completa, con ben 116 ore di formazione suddivise in 19 incontri, dal 27 febbraio al 29 marzo (dalle 9 alle 15). E per testare stress e fantasia, non mancano vere e proprie prove di servizio, individuali e di brigata.
Per chi vuole diventare gastronomo e per chi già lo è e vuole migliorare la propria preparazione e il servizio, arriva quest’anno il corso che dà una preparazione su tutti gli aspetti del mestiere. In quattro lezioni ( il 7, 14,21 e 28 marzo dalle ore 20 alle 23) si svelano i segreti per realizzare specialità gastronomiche di altissimo livello e ricette sfiziose per catturare l’attenzione dei clienti. “Questo mese è dedicato ai corsi professionalizzanti e di riqualificazione e aggiornamento – commenta Daniela Nezosi, responsabile dell’Area Formazione Ascom-. Ci riempie d’orgoglio avere iscritti provenienti da lontano, non solo da fuori provincia, ma addirittura dall’estero, come un aspirante pizzaiolo che arriva dalla Spagna. La nostra più grande soddisfazione resta sempre quella di vedere tanti nostri corsisti realizzare i loro sogni lavorativi”.

I corsi si tengono all’Accademia del Gusto di Osio Sotto, in Piazzetta don Gandossi, 1. Info e iscrizioni: 035 4185706/707/715. mail: info@ascomformazione.it – www.ascomformazione.it


La Stracciatella il gelato di Bergamo a Sigep

La Stracciatella ci prende gusto. Il brand del gelato made in BG varca i confini e partecipa a Sigep, la fiera internazionale della gelateria e della pasticceria artigianale, panificazione artigianali e del caffè dedicata agli operatori del settore in programma all’Expo Centre di Rimini dal 20 al 24 gennaio.

La notizia giunge a soli tre mesi dal deposito del marchio di territorio e dal lancio del progetto di ExpoGelato, promosso da Ascom Bergamo e dai Gelatieri Bergamaschi con la collaborazione della Camera di Commercio di Bergamo e EAST Lombardy, teso a valorizzare un patrimonio locale divenuto un must in tutto il mondo, quello del gusto creato da Enrico Panattoni e dedicato alla città di Bergamo nel 1961, attraverso iniziative di promozione che possono divenire volano di sviluppo e di sostegno per gli operatori del settore.

La Stracciatella il gelato di Bergamo ha ricevuto ad oggi l’adesione di 50 gelaterie ed è in continua crescita, un’evoluzione attestata non solo dalla partecipazione a Sigep ma dell’inserimento della fiera stessa tra i partner del progetto: un traguardo prestigioso che porta il marchio bergamasco alla ribalta del settore gelatiero nazionale e internazionale.

La presenza del brand del gelato made in Bergamo alla kermesse riminese permetterà di presentare e divulgare il percorso di marketing territoriale, il disciplinare e le sue attività (un progetto di storytelling dal nome Stracciatelling che prevede un kit promozionale destinato alle gelaterie aderenti, un evento pubblico e una campagna di comunicazione), di dare risalto alle gelaterie aderenti al progetto e alla filiera bergamasca del gelato artigianale, fiore all’occhiello della tradizione italiana per la qualità produttiva e le materie prime e, non meno importante, di ampliare il numero delle gelaterie in tutta Italia e nel mondo che vogliono partecipare al progetto .

La Stracciatella il gelato di Bergamo sarà presente a Sigep con un proprio stand istituzionale (ASCOM A6 017) e con le aziende della filiera bergamasca del gelato artigianale Astori Group, Gel Matic Italia, Ostificio Prealpino, Puntogel e i main sponsor Lactis e Callebaut che avranno un corner dedicato al progetto all’interno dei loro stand. È proprio qui che il gelato orobico verrà prodotto secondo il disciplinare durante i giorni di fiera: un modo diretto ed efficace per mostrare alle gelaterie presenti a Sigep come è semplice e genuino il gelato made in BG.
Durante la permanenza a Sigep è in programma un aperitivo allo stand di progetto previsto per lunedì 22 alle ore 12 per confrontarsi e mettere in luce il brand bergamasco. I dettagli del progetto e le gelaterie aderenti sono pubblicati sul sito www.lastracciatellailgelatodibergamo.it

visita lo stand


Telethon. Ad Albino la staffetta fa centro

Sono stati 70 gli atleti che domenica hanno corso la Staffetta podistica per Telethon Valbondione –Albino. La marcia, organizzata dalla Polisportiva Desenzanese con il sostegno di Ascom Bergamo, faceva parte del calendario di iniziative promosse per il 25° anniversario delle Staffette Telethon con l’obiettivo di raccogliere fondi per le ricerche sulle malattie rare finanziate da Telethon.

La staffetta ha toccato i comuni di Gandellino, Gromo, Ardesio, Villa d’Ogna, Piario, Ponte Nossa, Colzate, Vertova, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Cene e Albino e ha coinvolto nella raccolta benefica in ciascun paese tutta la cittadinanza.

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Successo, nonostante il freddo, anche per la merenda conclusiva allestita al Parco Alessandri di Albino dal Gruppo Gastronomi alimentaristi Ascom con l’aiuto dei gastronomi veterani della Pia Unione San Lucio a cui hanno partecipato centinaia di persone.
“L’impegno e le risorse devolute dalle amministrazioni sono state considerevoli – hanno detto gli organizzatori – il calore mostrato, anche dai comuni più piccoli, non è mai mancato ed è uno stimolo per ogni nuova edizione”.

Vedi la Gallery alla pagina Facebook: Ascom Bergamo Confcommercio

 


Diventare pizzaiolo, futuro assicurato con il corso dell’Accademia del Gusto

L’Accademia del Gusto di Osio Sotto è pronta a sfornare nuovi pizzaioli. Torna anche quest’anno l’atteso corso professionalizzante “Vorrei fare il pizzaiolo” che offre una full-immersion dalle tecniche di impasto alla scelta delle materie prime, dal bilanciamento del topping alla cottura perfetta di pizze e focacce.

Il corso, che accompagna sin dalla sua nascita la scuola di cucina Ascom e che in 14 anni ha formato oltre 500 pizzaioli, è tenuto da Tiziano Casillo, tra i maggiori esperti del settore, maestro indiscusso dell’arte della pizza, impegnato in corsi e consulenze anche a livello internazionale.

Il percorso formativo della durata di 40 ore, suddivise in dieci incontri in programma dal 15 novembre al 4 dicembre (dalle 19 alle 23), consente ai partecipanti di acquisire tecniche e conoscenze per avvicinarsi alla professione di pizzaiolo o per affinare competenze e manualità.

Attraverso nozioni pratiche e teoriche il corso svela ogni segreto sui metodi di impasto, di cottura e di condimento delle pizze – sia al piatto che in teglia – e delle focacce. Il corso, dalla forte connotazione pratica, si contraddistingue anche per un solido impianto teorico, con particolare attenzione alle tecniche di produzione e alle tipologie di farine, conoscenze funzionali ad un’ottimale realizzazione di pizze. Non manca un approfondimento sul servizio al cliente, l’abc per ogni attività imprenditoriale di successo.

«Il corso si è sempre rivelato utile per chi cerca un’occupazione e vuole fare il pizzaiolo – commenta Daniela Nezosi, direttrice dell’Accademia del Gusto -. In questi anni abbiamo visto tanti partecipanti realizzare il loro sogno di aprire una pizzeria o di diventare degli ottimi pizzaioli. Se non manca chi ha deciso di rinunciare ad un mestiere che impone grandi sacrifici, la maggior parte dei corsisti non si è arresa alle prime difficoltà ed è riuscita con successo a trovare lavoro o a diventare imprenditore di se stesso, anche dopo i fatidici “anta”».

Il corso si tiene nell’Aula Dimostrativa dell’Accademia del Gusto di Osio Sotto, in piazzetta don Gandossi, 1. I dieci incontri, dalle 19 alle 23, sono in programma il 15, 16, 17, 22, 23, 24, 27, 29, 30 novembre e il 4 dicembre.

Per maggiori informazioni e iscrizioni: segreteria Ascom Formazione tel. 035.41.85.706/707 –info@ascomformazione.it. Per consultare il calendario dei corsi: www.ascomformazione.it


Mais e prodotti locali, l’Isola vuole prendere i turisti per la gola

isola bergamasca - mais - farina - prodotti

L’Isola Bergamasca gioca la carta dell’enogastronomia per sviluppare il proprio richiamo turistico. I prodotti della terra hanno messo d’accordo tutti e 21 i Comuni che compongono il Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca, l’organizzazione che, secondo il piano regionale, riunisce le imprese, i Comuni, le associazioni nella realizzazione di progetti integrati per lo sviluppo commerciale e turistico.

Bene perciò il sito Unesco di Crespi d’Adda, il richiamo religioso di Sotto il Monte, le ville, i castelli, il percorso sul fiume e le altre mete storiche, culturali e architettoniche, ma per catturare l’interesse dei visitatori (e rinnovare l’attenzione al proprio territorio da parte dei residenti) si è deciso di puntare con decisione sulle bontà locali, argomento più che mai convincente nell’era dei food lovers e dei ricercatori del gusto. Tanto più che la zona può schierare un vero e proprio campione, il Mais Nostrano dell’Isola, varietà che fino agli anni Cinquanta era la scelta più diffusa per la preparazione della polenta “alla bergamasca”, consistente e profumata, autentico simbolo della cucina nostrana.

Il seme è stato conservato in purezza e grazie ad un progetto partito cinque anni fa è cominciata la rinascita, fatta di miglioramento genetico (con invii in Cile per sfruttare la controstagione e dimezzare i tempi di riproduzione), ripresa della coltivazione con tanto di protocollo, macinatura sul territorio e nascita di nuovi prodotti, come biscotti, dolci, gallette e birra. Attorno a questa riscoperta sono state aggregate le altre produzioni del territorio, dai vini alla carne, dai formaggi ai salumi, dalle confetture al miele. Un paniere che oggi è alimentato da 17 aziende e che vuole essere il punto di partenza per portare nei ristoranti, nelle strutture dell’ospitalità e nei negozi i sapori locali.

La presentazione ieri sera al castello Colleoni di Solza, dove non poteva mancare una cena “dimostrativa” delle potenzialità dei prodotti, utilizzati per elaborare ogni portata.

«Con questo progetto – ha spiegato Roberto Ghidotti, responsabile Ascom dei distretti – si vuole creare un brand dell’Isola, generare attrattività turistica attraverso i prodotti dell’enogastronomia. Si sta lavorando per valorizzare e mettere in rete le produzioni, il vero snodo è però rappresentato ora dal coinvolgimento della ristorazione e delle attività commerciali. È attraverso questi canali, infatti, che vini e cibi a chilometro zero possono arrivare ai consumatori e ai visitatori».

Il progetto è accompagnato da un programma di promozione nelle principali manifestazioni dell’Isola e della Bergamasca. «Un ulteriore sviluppo potrà essere la riqualificazione dei negozi sfitti – annuncia Ghidotti – con l’apertura di temporary store dei sapori dell’Isola, la partecipazione a bandi di finanziamento e pure la creazione di un ricettario».

«Cinque anni fa – ha ricordato Silvano Ravasio, presidente di Promoisola, l’associazione che da vent’anni si occupa di promozione del territorio – abbiamo cominciato a parlare di mais, ora abbiamo una bella lista di eccellenze che ci permette di partecipare alle iniziative che la Regione Lombardia dedica al turismo enogastronomico e di presentare la nostra offerta agli influencer del web, che sono stati in visita da noi la scorsa domenica. Sono inoltre nate collaborazioni importanti, come quelle con le scuole, l’Engim di Valbrembo con cui seguiamo il miglioramento genetico del mais e la Fantoni di Bergamo che invece ha curato il logo. E ci sono le basi per continuare a far crescere il coinvolgimento».

La presentazione del menù è stata anche l’occasione per premiare chi ha reso possibile il ritorno del Nostrano dell’Isola nei campi e sulla tavola, l’agronomo Marco Bertolini, per oltre quarant’anni al lavoro all’Istituto per la maiscoltura di Bergamo, che ha conservato il seme in purezza e ne sta seguendo il miglioramento genetico. A lui è andato il Premio eccellenza dell’Isola Bergamasca, giunto alla quinta edizione.

Il compito di fare assaggiare le specialità nostrane è stato affidato allo chef Graziano Foresti del ristorante La Corte del Noce di Villa d’Adda, che ha composto un interessante tour del gusto tra salumi, formaggi e carne delle aziende locali, piatti della tradizione come i capù e nuove proposte come lo scrigno dell’Isola, fagottino di farina di castagne, funghi porcini, patate e caprini.

Declinato in forma di polenta, crostino o biscotto, il mais Nostrano supera a pieni voti la prova, regalando il profumo e il gusto schietto del cereale “di una volta”. Del territorio anche l’accompagnamento nei bicchieri, con i vini della cascina Drezza, dell’azienda agricola Sant’Egidio e Tassodine e la birra Amais, realizzata dal birrificio Maspy con il mais dell’Isola.

I produttori

  • Azienda Agricola LA COLOMBERA – Sotto il Monte Giovanni XXIII – formaggi, salumi, vini
  • L’ALVEARE di Bonacina Roberto – Sotto il Monte Giovanni XXIII – miele biologico e derivati, confetture, vini
  • Agriturismo CASCINA BACCIA – Filago – carne, salumi, farina
  • Agriturismo CASA CLELIA – Sotto il Monte Giovanni XXIII – confetture
  • Azienda Agricola MICHELI MORRIS – Sotto il Monte Giovanni XXIII – carni e salumi
  • Azienda Agricola SANT’EGIDIO – Sotto il Monte Giovanni XXIII – vino, olio, grappa
  • Azienda Agricola BOLOGNINI CRISTIAN – Mapello – salumi e vino
  • Vini PRESSIANI ANGELO – Villa d’Adda – vino
  • Azienda Agricola SCOTTI – Mapello – vini, farine e foiade, miele e marmellate
  • Azienda agrituristica CASCINA RIGURIDA – Villa d’Adda – salumi e vino
  • Azienda Agricola ENRICA TOSI – Filago – formaggi caprini
  • Azienda Agricola LA ROSSERA – Villa d’Adda – vino e olio
  • Azienda Agricola TASSODINE – Villa d’Adda – vino
  • Azienda Agricola LA CÀ – Villa d’Adda – vini
  • HAMMER BEER – Villa d’Adda – birra
  • BIRRIFICIO MASPY – Ponte San Pietro – birra con Mais Nostrano dell’Isola
  • MOLINO PENNATI – Medolago – farine

I Comuni dell’Isola

Ponte San Pietro (comune capofila del Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca), Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate di Sopra, Calusco d’Adda, Capriate San Gervasio, Carvico, Chignolo d’lsola, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Presezzo, Sotto il Monte GiovanniXXlll, Solza, Suisio, Terno d’Isola, Villa dAdda.


Zogno, al via il mese delle castagne. È nato anche il percorso turistico a tema

Zogno Sapori e culturaPrende il via questa sera, venerdì 27 ottobre, al Museo della Valle di Zogno con lo show del comico di Zelig Giorgio Zanetti, la nona edizione della rassegna culturale-gastronomica Sapori&Cultura promossa dal comune di Zogno Assessorato al Commercio e al Turismo.

Fino al 26 novembre sono in programma appuntamenti culturali, visite guidate, escursioni, pomeriggi per bambini, feste nelle frazioni. Protagonista indiscusso la castagna declinata in mille sfumature, profumi e sapori.

Per il 2017 vengono riproposti appuntamenti imperdibili come la Festa dei Biligòcc nella contrada di Castegnone a Poscante e i menù a prezzo fisso per gustare il meglio degli ingredienti della tradizione locale autunnale nei ristoranti aderenti all’iniziativa, oltre all’escursione in una selva di castagni.

Non mancano i concorsi legati alla castagna e al territorio, quello fotografico e quello di torte, mentre gli incontri del venerdì sera ruotano attorno all’utilizzo e alla conservazione della castagna: si parlerà di farina e di spiriti alle castagne. All’ultimo incontro, il 24 novembre, in collaborazione con East Lombardy, patrocinatore della rassegna, si presenteranno le eccellenze gastronomiche del territorio.

Novità di questa edizione l’inaugurazione, domenica 19 novembre, del sentiero “La Via delle Castagne”, un percorso turistico finalizzato alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale legato alle castagne e della castanicoltura.

«Questo progetto si presenta come una testimonianza di un momento storico culturale delle contrade zognesi da trasmettere a tutti coloro che, a seconda delle stagioni, potranno scoprire come, per necessità, l’istinto umano si è adattato in passato a sfruttare i tesori del nostro territorio – spiega il titolare della delega al Turismo e al Commercio del comune di Zogno Giampaolo Pesenti –. Il progetto ha come target privilegiato le famiglie e grazie al sentiero didattico permetterà di riscoprire con occhi diversi un versante prealpino e il suo clima, una selva di castagne con il suo sottobosco».

A conclusione della lunga serie di appuntamenti (il programma completo su www.saporiecultura.org), domenica 27, dalle 10 alle 18, in centro a Zogno, la festa intitolata “CastagnAmo” con molteplici attività sempre legate al tema castagna e al territorio, esposizione di prodotti locali e artigianato di qualità.

Il coinvolgimento dei ristoranti promuove Zogno come patria del buon gusto e della cucina bergamasca. Sono 12 le insegne che partecipano alla rassegna e che sino a fine novembre offrono menù dedicati alla castagna e ai sapori d’autunno al prezzo fisso di 25 euro, inclusi bevande e coperto ed in alcuni casi le acque minerali “Bracca”, che hanno i loro stabilimenti nella frazione di Ambria di Zogno.

Dove trovare i menù Sapori&Cultura

  • Baita dei Saperi e dei Sapori
  • Antica trattoria Breve respiro
  • Casa Baggins
  • Casa Martina
  • Da Gianni
  • Da Tranquillo
  • Royal Wine ristorante bar
  • Trattoria del Maglio
  • La Staletta
  • Millenium pizzeria
  • Numero due
  • La Torre


Astino nel Gusto, promossi i sapori della Bergamasca

Comune denominatore la conoscenza e l’ammirazione per il territorio bergamasco, i suoi prodotti e gli chef che li plasmano per i palati dei loro ospiti.
Il grande lavoro portato avanti negli ultimi anni sta dando i suoi frutti e, grazie anche allo stimolo generato dai milioni di turisti che ogni anno sbarcano in terra orobica, è giunta l’ora di proseguire sulla strada della promozione delle nostre realtà.

La tre giorni del gusto ad Astino si chiude con la consapevolezza di aver raggiunto buoni livelli nella ristorazione. Sulla strada tracciata dalle stelle che si sono affermate nel corso degli anni, sono infatti cresciute molte realtà più giovani in grado oggi di garantire un’offerta invidiabile.

Il progetto East Lombardy ha inoltre favorito una serie di scambi virtuosi, accompagnati da una sana competizione tra le diverse province. «L’alleanza generata con East Lombardy è sicuramente positiva – afferma Mauro Vielmi del ristorante Da Sapì di Esine -. Bergamo e Brescia hanno un’idea comune di cucina con una ricerca della materia prima sul territorio».

«In Europa la Lombardia è il cuore goloso per materie prime e capacità di chi le lavora – ci racconta con grande passione lo stellato Romano Tamani dell’Ambasciata di Quistello -. Abbiamo la fortuna di avere una terra generosa e un palato che è rappresentato dal territorio profondo. Bergamo è terra di cultura contraddistinta da una forte preparazione e dal grande amore per la cucina. E non mi riferisco solo ai ristoranti più famosi perché ci sono decine di attività che garantiscono un’ottima qualità per tutte le tasche».

Anche lo chef pop Davide Oldani incorona «Bergamo come una regina della ristorazione che non ha nulla da invidiare ad altre province perché rappresenta un esempio virtuoso per tutti noi chef». Vittorio Fusari ha instaurato da tempo un rapporto con la nostra terra, grazie ad una consulenza per l’aeroporto nello spazio creato per diffondere i valori enogastronomici del territorio “Italy Loves Food”. «Bergamo è indubbiamente una città di grande tradizione gastronomica – esordisce Fusari -. Lo sviluppo dell’aeroporto è fondamentale per far conoscere il territorio oltre che per determinare le impressioni dei turisti, stranieri e non, tenuto conto che lo scalo rappresenta il primo posto per chi arriva e l’ultimo prima di partire. Il ricordo enogastronomico è fondamentale per determinare il giudizio dei visitatori».

«Il territorio bergamasco è fantastico perché in grado di offrire il maggior numero di formaggi Dop – riconosce Carlo Cracco -. Con un patrimonio del genere si possono veramente creare piatti originali». E tra gli chef blasonati c’è chi, come Antonino Cannavacciuolo, deve eterna riconoscenza a Bergamo che lo ha visto crescere da Vittorio con la famiglia Cerea.

Nella kermesse hanno lasciato il segno Antonia Klugmann del ristorante “L’argine a Venico’” di Gorizia con l’originale “Orzo, farro e radice amara”, gli stellati Romano Tamani del ristorante Ambasciata di Quistello (Mn) con i delicatissimi “Anoli ripieni di piccione” e Giuliana Germiniasi del ristorante bresciano “Il Capriccio” che ha proposto un eccezionale “Polpo grigliato su crema di patate acida e uova di trota; Sergio Carboni del ristorante cremonese “Locanda degli artisti” con la sua creazione “Gnocchi a sfera di ricotta di capra con crema di blu di capra, vellutata di zucca e nocciole tostate”; il bresciano Mauro Vielmi del ristorante “Da Sapì’” che ha servito un tenerissimo filetto di maiale allevato sul territorio e avvolto da speck artigianale e stagionato appositamente per l’occasione.

Imperdibili il Timballo di fregola con salsa al vino bianco, zafferano e gambero proposto dal ristorante D’O del grande Davide Oldani; la seppia in oliocottura con giardiniera agrodolce dell’inossidabile Nadia Vincenzi “Da Nadia”; il delicatissimo luccio in salsa dell’osteria mantovana Da Pietro di Fabiana Tabai; la speciale “essenza di pecora in una vita del cavolo” creata sapientemente dal bresciano Michele Valotti de La Madia; la particolarissima “Galantina di cappone dei Gonzaga con mostarda di zucca e pere” di Raffaella Cantadori dell’agriturismo mantovano “Le Caselle”. Molto particolare e interessante “Bourguignonne all’italiana”, il piatto creato dal cremonese Federico Malinverno, terza generazione del “Caffè la Crepa”.

Sabato sera notevoli l’esplosione di gusto di “Fontana o pomodoro?” di Heinz Beck; la “Patata viola, Gambero rosso e Franciacorta” di Stefano Cerveni de “Le due colombe” di Corte Franca; l’anatra con le verze in giro per il mondo di Vittorio Fusari; la coppa di maialino arrostita con radice dì prezzemolo e ketchup di albicocche del talentuoso Fabio Abbattista “Ristorante Leone Felice” di Erbusco.

Tra i dolci segnaliamo il fantastico Cannoncino con creme di Giovanni Cavalleri della Pasticceria Da Roberto a Erbusco, il delicatissimo dolce natalizio mantovano “Anello di monaco” di Marco Antoniazzi dell’omonima pasticceria mantovana, il  “Morbidone di cioccolato con olio d’oliva del Garda Dop con un eccezionale cremoso al mango, crema al cioccolato e sorpresa” della pasticceria bresciana Di Novo.

Chiusa la pagina dedicata agli chef vivono e operano fuori dalla nostra provincia, segnaliamo le proposte di grande qualità offerte dai nostri operatori. I quattro appuntamenti di Astino nel Gusto hanno permesso di mostrare a migliaia di persone i frutti di una crescita costante.

Venerdì sera hanno fatto onore alla terra bergamasca, Marco e Vittorio Colleoni del San Martino di Treviglio con il loro piatto “Spuma di patate affumicata con calamaro croccante, chips di pane nero e pomodorini datterini”, veramente equilibrato e uno dei più gettonati della serata. Così come le “Polpette di pecora di razza gigante bergamasca con crema di zucca” di Alessia Mazzola del ristorante “Al Gigianca”, una portata originale e delicata con una forte connotazione territoriale. Per il fine pasto si è fatto notare il “Casoncello dolce” di Giovanni Pina, rivisitazione del famoso piatto tipico bergamasco, con un impasto di mandorle.

Sabato a pranzo, invece, il protagonista è stato il “vero” casoncello alla bergamasca preparato sapientemente da Loredana Vescovi che con il marito Camillo Rota gestisce l’Antica Osteria dei Camelì ad Ambivere. Un’interpretazione magistrale del primo piatto simbolo di Bergamo. Lo stesso che è stato oggetto di una rivisitazione da parte di Roberto Proto che ha proposto il piatto “Bergamo-Amalfi: casoncello di mare”, originale e ben studiato negli equilibri dallo chef stellato de “Il Saraceno” di Cavernago.

Sempre sabato ma a cena si è ben evidenziata la proposta di Pier Antonio Rocchetti del ristorante “Loro & CO” con “Pianeta verde”, un raviolo di pasta fresca dal sapore unico e originale. Stefano Arrigoni e Paolo Benigni dell’Osteria della Brughiera di Villa d’Almé hanno invece servito “L’insalata autunnale del buongustaio” con racchiusa una coscetta di quaglia ben studiata nei suoi equilibri.

A conferma di quanto le paste ripiene siano parte integrante della cultura e della cucina made in Bergamo, un altro grande chef come Antonio Cuomo dell’Hostaria San Lorenzo di Città Alta ha proposto i “Tortelli di pasta di grano saraceno con ripieno di coniglio al forno, pesto di olive, spuma di salvia e pancetta nostrana”, una creazione molto gradita agli ospiti. Sul versante delle pizze, inconfondibile la “Regina Margherita Doc” di Mimmo realizzata con prodotti di alta qualità da Luca Carannante. Per chiudere la serata non potevano mancare la Torta Donizetti e la mitica Stracciatella creata al momento da Niccolò Panattoni, nipote dell’inventore di questo gusto, che ha utilizzato l’evoluzione mobile del macchinario verticale che dal 1961 delizia i nostri palati con un mix di fiordilatte e cioccolato fondente. Sul gelato più famoso al mondo è in corso il progetto “La stracciatella il Gelato di Bergamo” che promuove il nostro territorio con un brand e un disciplinare.

Domenica la serata conclusiva della manifestazione, dove si sono messi in bella mostra gli chef bergamaschi, capitanati dalla presidente dei ristoratori Ascom, Petronilla Frosio del ristorante Posta di Sant’Omobono, con una squisita e ben equilibrata polpetta di coniglio e polenta taragna; Paolo Frosio dell’omonimo ristorante di Almé ha invece proposto un ottimo cannoncino di baccalà ricavato dall’autentico e originale stoccafisso norvegese Halvors. Mario Cornali del Collina di Almenno San Bartolomeo ha realizzato un amabilissimo Risotto Venere su verde di broccoletti e fondente di missoltino mentre il creativo Daniel Facen dell’Anteprima di Chiduno ha servito il suo piatto sorpresa “Il lento movimento della natura”. Fiorella Visconti dell’omonima trattoria di Ambivere ha portato il suo gradevolissimo Gnocco di spinaci e farina di mais nostrano dell’Isola con Formai de Mut d’alpeggio.

Da segnalare infine la focaccia di East Lombardy che racchiude i sapori delle quattro province coinvolte con zucca mantovana, porro, pasta di salame di Cremona e julienne di Salva Cremasco Dop. Nei dessert Riccardo Schiavi della Pasqualina si è ben proposto con un fantastico sorbetto al cioccolato fondente con cachi freschi, biscuit al mais di Gandino e fave di cacao, senza dimenticare il dolce Convivium della pasticceria mantovana Atena creato con ingredienti East Lombardy come l’olio del Garda Dop, il Moscato di Scanzo, la glassa al torrone di Cremona e un ripieno a base di zucca e pere macerate nel Moscato di Scanzo Docg.

Per quanto riguarda i produttori bergamaschi, ricordiamo i panificatori bergamaschi dell’Aspan, Ca’ del Botto con l’omonimo prosciutto crudo stagionato sul nostro territorio, il salame e la pancetta bergamasca; la Latteria di Branzi, la nuova cooperativa Monti e Laghi con lo stracchino del monte Bronzone; la Latteria sociale di Calvenzano con Taleggio Dop, Quartirolo Dop e Torta orobica; Casarrigoni con lo Strachitunt Dop e il Taleggio Dop.

Tra i produttori di vini, in ordine di serata, hanno proposto ottimi abbinamenti le cantine Medolago Albani, La Rovere, Fejoia, Locatelli Caffi, Tosca, De Toma, Quattroerre group, Il Cipresso, Cavalli Faletti, Cantina Sociale Bergamasca, Bonaldi Cascina del Bosco, Tallarini.