Europee 2019, per cosa e come si vota

Domenica 26 maggio si svolgono in Italia le Elezioni per rinnovare il Parlamento Europeo.
L’Italia manda a Strasburgo 73 deputati, che diventeranno 76 quando il Regno Unito abbandonerà ufficialmente la Ue. 

Ecco tutte le informazioni utili per votare.

Il sistema elettorale utilizzato, come ricorda il ‘Manuale elettorale’ pubblicato sul sito della Camera dei deputati (LEGGI), è quello proporzionale e la soglia di sbarramento è al 4%.

QUANDO SI VOTA – In Italia si vota domenica 26 maggio dalle 7 alle 23. Gli elettori votano presso il seggio elettorale in cui sono iscritti. Previste condizioni particolari per i degenti in ospedale, elettori affetti da infermità tali da renderne impossibile l’allontanamento dall’abitazione, detenuti, elettori non deambulanti in sezioni diverse dalla propria se questa non è accessibile; mentre militari, forze di polizia, vigili del fuoco e naviganti possono votare nel comune in cui si trovano per servizio.

COME SI VOTA – Si esprime il voto tracciando con una matita un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. Si può esprimere da uno a un massimo di tre voti di preferenza, che devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza espressa. Le preferenze possono essere espresse solo per i candidati compresi nella lista votata, attraverso il nome e cognome (in casi di omonimia) dei candidati scelti.

CHI PUÒ VOTARE – Tutti i cittadini italiani che hanno compiuto i 18 anni. Per quanto riguarda i cittadini europei residenti in Italia, dovevano registrarsi al voto entro il 90esimo giorno dalla data delle elezioni, quindi entro lo scorso 25 febbraio, e presentare al sindaco del comune italiano di residenza una domanda per l’iscrizione nell’apposita lista elettorale.

ITALIANI RESIDENTI IN UE – Non essendo previsto il voto per corrispondenza, gli italiani aventi diritto e stabilmente residenti nei Paesi dell’Unione europea possono recarsi presso le apposite sezioni elettorali istituite dalla rete diplomatico-consolare.

CIRCOSCRIZIONI E DEPUTATI – Le circoscrizioni elettorali in Italia sono cinque: Nord Ovest, che elegge 20 deputati; Nord Est, che ne elegge 14; come anche la circoscrizione del Centro; il Sud elegge 17 deputati; le Isole 8.

I SEGGI – Sono attribuiti alle liste, proporzionalmente ai voti conseguiti in ambito nazionale, e vengono riassegnati alle circoscrizioni in proporzioni ai voti ottenuti in ciascuna di esse. Una volta determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE – È di fatto il capo dell’esecutivo Ue e viene eletto dalla maggioranza del Parlamento europeo. Dal 2014 i partiti sono stati incoraggiati a concordare un candidato che guidi la campagna elettorale in tutta l’Ue e che poi diventerà, appunto, il presidente della Commissione.

Il Parlamento Europeo ha promosso una campagna istituzionale per promuovere la partecipazione democratica alle elezioni europee mediante la costruzione di una rete informale di cittadini impegnati a portare quante più persone possibile ai seggi ed a rafforzare il senso dell’impegno civico europeo.

Di seguito segnaliamo i siti web costruiti dalla UE per diffondere in modo capillare informazioni utili a cittadini territori e imprese sull’attività quotidiana della stessa Unione Europea.

La campagna del Parlamento Europeo

Cosa sono le elezioni europee e qual è la posta in gioco

Cosa fa per me l’Europa


Elezioni e commercio: un nuovo modo di intendere la comunità

Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative vengono redatti impegni e promesse elettorali per entusiasmare gli elettori, con la speranza poi di vincere le elezioni e governare il proprio paese o città.

Passata la ‘baraonda’ elettorale poi ci si confronta con la realtà quotidiana e non sempre le promesse vengono realizzate.

È vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e, il più delle volte, le promesse vengono disattese non solo per cattiva gestione ma anche per obiettive difficoltà sopraggiunte. E mi rendo conto che ogni paese ha una sua specifica storia ed elencare ricette o spunti che possano essere replicati diventa un’impresa improbabile.

Però per il commercio e il turismo vi sono alcuni aspetti che meritano una riflessione e che possono essere utilizzati sia in piccoli comuni montani che in aree di media e grande dimensioni.

Alla luce dell’esperienza in questi anni, i distretti del commercio devono essere lo strumento per il confronto tra le amministrazioni comunali e i commercianti – attraverso le associazioni di categoria – su tutti i temi che hanno un impatto sulle attività commerciali locali.

Il distretto è il ‘luogo’ di coordinamento tra attori  diversi che realizzano iniziative con lo scopo comune di favorire l’attrattività del territorio e la valorizzazione delle sue risorse, non solo del commercio in senso stretto. L’aggregazione di più comuni permette una programmazione periodica degli eventi e delle manifestazioni e di raggruppare il maggior numero possibile di iniziative promosse dai più svariati soggetti. Ciò porta a una miglior pianificazione comunicativa, favorendo sinergie e disincentivando duplicazioni di attività, con meno spreco di risorse in termini umani ed economici.

Affitti elevati e negozi sfitti sono causa ed effetto di un problema che è tra i motivi dell’incremento del turn over delle attività commerciali (negozi che aprono e chiudono nel giro di un anno) o della loro rilocalizzazione alla ricerca di valori più sostenibili, piuttosto che dell’aumento del numero di locali che restano sfitti per lunghi periodi di tempo. Il tema è molto sentito dagli imprenditori del commercio e l’amministrazione comunale potrebbe occuparsi del problema su due fronti, dal lato della proprietà e da quello dei commercianti.

Sul fronte proprietà, sarebbe interessante aprire un tavolo di confronto con le agenzie immobiliari che gestiscono i locali commerciali e/o direttamente con i proprietari al fine di trovare i modi per modulare l’affitto in base a criteri condivisibili (es. fisso+ variabile in % sul giro d’affari del locatario, differenziazione per merceologia trattata vista la diversa marginalità media di settore) e ridurre l’IMU sugli immobili affittati in via continuativa.

Sul fronte commercianti, l’amministrazione potrebbe elargire un contributo per l’affitto alle nuove attività per il primo anno o delle riduzioni su TARI, tassa pubblicità/insegne, tassa occupazione suolo pubblico.

Nuove soluzioni per la regolamentazione della sosta, miglioramento della segnaletica, pulizia ed arredo urbano, coordinamento delle politiche dei tempi e degli orari, predisposizione di zone 30 o Ztl, urbanistica commerciale con la predisposizione di piani per la media struttura di vendita, sono temi che riguardano la vita delle attività commerciali. Sono queste le scelte di uno sviluppo commerciale dei nostri centri che le amministrazioni dovrebbero valutare, sentendo sempre le rappresentanze di categoria che potrebbero dare un supporto valutativo di tipo tecnico. Il coinvolgimento delle associazioni non dovrebbe avere solo la finalità di raccogliere consenso, ma anche di avere più informazioni e quindi prendere decisioni più ponderate.

Una seria attività di monitoraggio dell’evoluzione dell’offerta commerciale, della soddisfazione di operatori e clienti e dell’efficacia della azioni messe in essere può consentire una valutazione più attendibile delle nuove dinamiche presenti nel mondo commerciale. Da questa conoscenza oggettiva possono nascere nuovi spunti per una azione amministrativa basata su conoscenze concrete.

L’ente pubblico non è il solo a dover affrontare queste dinamiche: il mondo commerciale nelle singole realtà in cui opera deve sentirsi parte integrante della comunità in cui vive e affrontare i temi dello sviluppo e delle nuove esigenze dei consumatori offrendo sempre prodotti e servizi adeguati.

Sono semplici osservazioni in vista delle prossime elezioni che determineranno le nuove amministrazioni per i prossimi cinque anni. La speranza è che si attui un salto di qualità fatto di condivisione e di analisi, con la consapevolezza che il commercio è parte essenziale della vita quotidiana di una comunità.

 


Referendum in Lombardia, ecco cosa c’è da sapere

lombardia- referendum - voto elettronicoDomenica 22 ottobre in Lombardia è indetto il referendum per l’autonomia della Regione. Il quesito è consultivo e non vincolante, intende verificare se gli elettori della Lombardia desiderano che la Regione «intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse», pur restando nel quadro dell’unità nazionale.

Per la prima volta a livello nazionale sarà utilizzato il voto elettronico.

IL QUESITO

Questo il testo integrale del quesito referendario: «Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”»

CHI PUÒ VOTARE E COME SI VOTA

Possono partecipare al referendum consultivo tutti i cittadini italiani residenti in Lombardia iscritti nelle liste elettorali. Le operazioni di voto iniziano alle alle ore 7 di domenica 22 ottobre 2017 e terminano alle 23.

Per votare occorre recarsi presso il seggio indicato sulla propria tessera elettorale, con un documento d’identità valido. Gli elettori sprovvisti della tessera elettorale possono rivolgersi agli uffici del comune di residenza per conoscere l’ubicazione del proprio seggio.

Gli elettori esprimeranno la loro scelta con voto elettronico selezionando, sul dispositivo touch screen all’interno della cabina elettorale, una delle tre opzioni disponibili: Sì, No o Scheda bianca. Il dispositivo garantisce la segretezza del voto e consente agli elettori di visualizzare la scelta selezionata, confermare o eventualmente ripetere l’operazione, per una sola volta.

PER INFORMAZIONI

Per richieste di informazioni sul referendum è possibile contattare il call center regionale da lunedì a sabato dalle ore 8 alle ore 20 e domenica 22 ottobre dalle ore 7 alle ore 24.00 seguenti numeri:

  • 800.318.318, numero verde gratuito da rete fiss
  • 02 3232 3325, da rete mobile e dall’estero, al costo previsto dal proprio piano tariffario.

I RISULTATI

In questo tipo di referendum non è previsto un quorum, cioè un numero minimo di votanti affinché il referendum sia valido.

Dalle ore 12 di domenica 22 ottobre sarà disponibile on line un sito dedicato (www.referendum.regione.lombardia.it) sul quale saranno pubblicati in tempo reale i dati sull’affluenza ai seggi e i risultati della consultazione, aggregati a livello regionale, provinciale e comunale.

I COSTI

Per acquistare i 24mila dispositivi elettronici per la votazione la Lombardia ha speso circa 23 milioni di euro, cifra che include software, sistemi di sicurezza, servizi di assistenza tecnica e formazione del personale. Dopo il referendum gli apparecchi resteranno in dotazione alle scuole. Altri 24 milioni di euro serviranno per pagare gli scrutatori e garantire il resto delle operazioni, mentre 1,6 milioni di euro sono stati spesi per la campagna elettorale.


Elezioni amministrative, i risultati nei 21 Comuni della Bergamasca

elezioni-amministrative-2017Quattro cittadini su dieci non hanno votato (l’affluenza si è fermata al 57,68%), chi lo ha fatto ha però premiato il sindaco in carica. Sono 11 su 12 i primi cittadini confermati alla guida dei Comuni bergamaschi chiamati ieri alle elezioni. Venti in tutto le Amministrazioni rinnovate su 21: ad Oltre il Colle, dove candidato unico era l’uscente Valerio Carrara, non è stato raggiunto il quorum (ha votato il 26,12% degli aventi diritto) e arriverà il commissario prefettizio. Tra le novità, il primo sindaco del Movimento 5 Stelle della Bergamasca, Antonio Ferrari che guiderà il Comune di Parzanica.

ALBANO SANT’ALESSANDRO

Maurizio Donisi della lista civica “Progetto Albano” si conferma sindaco con il 42,4% dei voti. Si è imposto su Loredana Guarena (Lega Nord), Andrea Milesi (“Albano cambia”) e  Gianmario Zangadella (“La tua Albano”).

ARZAGO D’ADDA

Con il 77, 61% delle preferenze è stato confermato per il terzo mandato Gabriele Riva, sostenuto dalla lista civica “Paese nuovo”. Stefano De Caro, rappresentante del centrodestra, ha ottenuto il 22,38% dei consensi.

AVERARA

Mauro Egman, della lista civica “Insieme”, è stato confermato con il 73,8% di voti. Lo sfidava Fabio Annovazzi della lista civica “Alleanza per Averara”.

BLELLO

Fiducia confermata a Luigi Mazzucotelli della lista civica “Blello prima di tutto”, che ha vinto con il 60% di voti contro Davide Pietroboni della lista civica “Il paese che vogliamo” e Dante Todeschini della lista civica “Insieme con Blello 2017”.

BREMBATE DI SOPRA

Eletta sindaco Emiliana Giussani, candidata della Lega, che ha raccolto il 49,3% dei voti. Battuti Danilo Albani Rocchetti del Movimento 5 Stelle e Tiziano Ravasio della lista civica “Patto Civico”.

CALUSCO D’ADDA

Eletto sindaco con il 64,15% delle preferenze Michele Pellegrini della lista civica “Per Calusco”, espressione del centrodestra. Ha battuto Fabio Colleoni della lista civica “Calusco unita”.

CARONA

Il sindaco eletto è Giancarlo Pedretti della lista civica “Vivi Carona” con il 61,4% dei voti. Ha avuto la meglio su Danilo Paredi della lista civica “Cembra”.

CISANO BERGAMASCO

Netta conferma per Andrea Previtali della Lega Nord, rieletto sindaco con l’87,4% dei voti. Si è imposto su Giovanni Buono della lista civica “Popolari indipendenti”.

CURNO

Luisa Gamba della lista “Vivere Curno”, assessore ai Servizi sociali uscente, ha superato (48,8%) Sara Carrara della lista civica “Curno cambia”e Giovanni Locatelli sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e An.

FORNOVO SAN GIOVANNI

Il Comune abbandona il commissariamento con Gian Carlo Piana della lista civica “Insieme per Fornovo”con eletto sindaco con il 57,84% di voti. Lo sfidavano Oscar Rizzini di Forza Nuova e Giandomenico Vallimberti della lista civica “Nuova Fornovo”.

GANDINO

Con il 53,1% dei voti è stato confermato sindaco Elio Castelli della lista civica “Gandino Barzizza Cirano Insieme per 2022”, superando Piero Angelo Gelpi sostenuto da Lega Nord, Fratelli d’Italia, An, Lista civica.

LEFFE

Unico candidato, Marco Gallizioli della lista civica “Nuovi orizzonti”, ha raggiunto il quorum (54,73%) ed è il nuovo sindaco.

MEZZOLDO

Quorum raggiunto (72,72%) anche Raimondo Balicco della lista civica “Stella Alpina”.

MOZZO

È stato confermato sindaco con 63,4% dei voti Paolo Pelliccioli della lista civica “Innova Mozzo”. Ha superato Alessandro Chiodelli della lista civica “Noi per Mozzo.

NEMBRO

Claudio Cancelli della lista civica “Paese Vivo” è stato confermato dal 55,7% dei votanti. Si è imposto su Luca Morotti sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e An.

OLTRE IL COLLE

Il candidato unico Valerio Carrara della lista civica “Lista Carrara” non ha raggiunto il quorum. Ha votato solo il 26,12% degli aventi diritto. L’Amministrazione verrà retta da un commissario prefettizio.

PARZANICA

Il candidato dal Movimento 5 Stelle Antonio Ferrari è stato eletto sindaco con il 57,3% dei voti. Battuto Giovanni Danesi della lista civica “Parzanica unita”

SOLTO COLLINA

Maurizio Esti (detto Icio) della lista civica “Rinnovamento per Solto” è stato confermato primo cittadino con il 63,9% dei voti, su Andrea Pedemonti della lista civica “Progetto giovani”

SOVERE

Sindaco uscente e candidato unico, è stato confermato Francesco Filippini della “Lista civica per Sovere”.

VILLA D’ADDA

Il nuovo sindaco è Gianfranco Biffi della “Lista civica El@”, che resta alla guida dell’Amministrazione. Ha ottenuto il 65% dei voti contro Giulio Scacchetti  della lista civica “Filadda”.

VILLONGO

Maria Ori Belometti della lista civica “Uniti per Villongo” si conferma sindaco con il 43,9% dei voti. Sfidava altri tre candidati: Aurelio Belotti della lista civica “Sicurezza-legge-legalità-ordine”, Alberto Bongo della Lega Nord e Giuseppe Vigani di Forza Italia.


Amministrative, ecco i sindaci eletti in Bergamasca

elezioni-comunaliA Treviglio e Caravaggio occorrerà attendere l’esito del ballottaggio per conoscere il nome del nuovo sindaco, mentre a Fornovo San Giovanni il posto di primo cittadino resta vacante e sarà assunto da un commissario prefettizio perché non è stato raggiunto il quorum di votanti  che avrebbe eletto l’unico candidato, Gian Carlo Piana.

Il secondo turno è in programma domenica 19 giugno e vedrà di fronte a Treviglio Juri Imeri, ex vicesindaco sostenuto da Lega nord e liste civiche, che ha ottenuto 5.762 voti (41,49%) ed Erik Molteni, segretario cittadino del Pd, staccato di un oltre mille voti (4.618, pari al 33,35% voti). A Caravaggio la sfida sarà invece tra Ettore Pirovano, storico sindaco leghista della città nonché ex presidente della Provincia (3.105 voti, pari al 37,3%), e Carlo Bolandrini, sostenuto dal Pd e da liste civiche (2.445 voti, 29,5%).

In altri cinque comuni della Bergamasca dove il candidato era uno solo è stato invece raggiunto il quorum. Si tratta di Adrara San Rocco dove il sindaco sarà Tiziano Piccioli Cappelli, Calcinate che conferma Gianfranco Gafforelli, Gromo (Sara Riva), Vilminore di Scalve (Pietro Orrù) e Valnegra (Virna Facheris).

Ad Almè la vittoria è andata a Massimo Bandera, ex assessore all’Ambiente e alla Sicurezza del comune di Bergamo; ad Alzano Lombardo successo per il candidato del centrodestra Camillo Bertocchi; ad Ardesio torna sindaco Yvan Caccia (50,75%) che aveva già ricoperto la carica. A Bedulita si è imposto Roberto Facchinetti con l’81% dei voti, a Bottanuco Rossano Pirola (47,38%), a Calvenzano Fabio Ferla (70,86%), a Carobbio degli Angeli Giuseppe Ondei (58,77%).

A Castione della Presolana torna Angelo Migliorati (51,4%), a Chiuduno netta conferma di Stefano Locatelli (75, 48%), mentre cambiano i colori a Cologno al Serio, dove il nuovo sindaco è Chiara Drago, dopo cinque anni di opposizione alla Lega.  A Cornalba è eletto Alessandro Vistalli (55,4%), a Costa Valle Imagna Umberto Mazzoleni (56,07%), a Costa Volpino largo successo per Mauro Bonomelli, rieletto con l’80,1% dei voti.

A Filago il sindaco è Daniele Medici (54,8%), a Gorno Giampiero Calegari (50,5%), a Locatello Simona Carminati (55,5%), a Medolago Luisa Fontana (50,9%). A Oltressenda Alta non ha avuto in pratica rivali Giulio Baronchelli, che ha raggiunto il 93,6% dei voti, a Palazzago vince Michele Jacobelli (62,7%), a Palosco Mario Mazza (48,6%).

Il nuovo sindaco di Ponte San Pietro è Marzio Zirafa (36%), a Predore ha vinto Paolo Bertazzoli (59,9%), a Pumenengo Mauro Barelli (32,1%). San Giovanni Bianco ha confermato il sindaco uscente Marco Milesi (86,2%), mentre a San Paolo d’Argon è stato eletto Stefano Cortinovis (51,51%). A San Pellegrino resta in sella Vittorio Milesi (62,6%), così come a Solza Maria Carla Rocca (42,4%). A Strozza Riccardo Cornali ha ottenuto il 70,2% dei voti, a Torre Pallavicina il sindaco eletto è Antonio Giuseppe Marchetti (49,4%), a Urgnano Efrem Epizoi (54,4%), a Verdellino Silvano Zanoli.


Elezioni Enasarco, la maggioranza alla coalizione sostenuta dall’Ascom

Si sono concluse giovedì 14 aprile, le elezioni per la costituzione dell’Assemblea dei delegati della Fondazione Enasarco. Un momento importante per la Fondazione che negli ultimi anni ha subito cambiamenti di indirizzo e di gestione.

La maggioranza è andata alla coalizione “Insieme per Enasarco” che ha visto unite in un impegno comune le maggiori organizzazioni di rappresentanza degli agenti di commercio e promotori/consulenti finanziari (Fnaarc, Anasf, Fiarc, Fisascat-Cisl,e Usarci) e aziende mandanti (Confindustria, Confcommercio, Confcooperative e Confesercenti).

Hanno partecipato al voto 25.448 agenti e rappresentanti di commercio (l’11,34% degli aventi diritto) e 814 imprese preponenti (pari all’1,66%).

Secondo i dati provvisori, alla coalizione “Agenti per Enasarco” sono andati 21 seggi, alla lista “Adesso Basta” 14 seggi, a “Per Enasarco il tuo Welfare con noi decidi tu” 4 seggi e alla lista “Filcams Cgil” 1 seggio. Mentre per le case mandanti il 100% dei voti è andato alla coalizione Imprese per Enasarco

«È stato un buon risultato – affermano i rappresentati del Comitato locale “Insieme per Enasarco”, sostenuto da Fiarc–Confesercenti Bergamo, Fisascat–Cisl Bergamo, Fnaarc-Ascom Confcommercio Bergamo, Usarci Bergamo, Confcooperative e Anasf -. La nostra coalizione ha raggiunto il 53%, maggioranza assoluta, e siamo riusciti a comunicare ad una platea elettorale molto vasta messaggi improntati alla serietà e alla trasparenza sul futuro di Enasarco»


Elezioni Enasarco, seggio in Ascom

fondazione enasarcoPer la prima volta gli agenti di commercio e le ditte mandanti aderenti ad Enasarco possono eleggere l’assemblea dei delegati che procederà alla nomina del presidente. Il voto si effettua on line dal primo al 14 aprile. Per agevolare gli aventi diritto sono a disposizione anche sedi elettorali “fisiche”. L’Ascom di Bergamo è una di queste. È perciò possibile rivolgersi all’area accoglienza soci di via Borgo Palazzi 137 e farsi accompagnare nella postazione di voto per esprimere la propria preferenza. Gli orari di apertura del seggio vanno dalle 8.45 alle 12 e dalle 14.15 alle 17.

La Fondazione Enasarco ha attivato un numero verde gratuito dedicato alle elezioni: 800 901 451

Il voto in dieci mosse

  • L’elettore grazie al certificato elettorale apre l’urna elettorale
  • Nell’urna elettorale indica il proprio numero di cellulare
  • Sul cellulare riceve un codice PIN di sei cifre
  • Il PIN di sei cifre va riportato sull’urna in un apposito campo. In un altro campo della stessa schermata bisogna indicare il numero di matricola (per gli agenti) o di posizione (per le aziende)
  • L’elettore deve confermare la propria identità con un’assunzione di responsabilità
  • Voto:ogni elettore può scegliere una sola lista
  • Per esprimere un voto bisogna cliccare sul simbolo o sul nome della lista e poi dare conferma con un click sul tasto “Vota”
  • Non è possibile votare scheda bianca
  • Non è possibile annullare la scheda
  • Dopo aver espresso il voto, l’elettore riceve un messaggio con una ricevuta dell’operazione appena conclusa.


Agenti di commercio al voto per l’Enasarco. «Occasione imperdibile di governare il nostro mondo»

La sfida è di quelle storiche. Non ha dubbi Gianroberto Costa, coordinatore di Insieme per Enasarco, la maxi coalizione che riunisce le principali rappresentanze degli agenti di commercio (Fnaarc, Usarci, Fiarc, Anasf e Fisascat-Cisl) e delle imprese mandanti (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e Confcooperative) per le prime elezioni dirette degli organi di governance dell’Ente di previdenza e assistenza, che si terranno on line dal primo al 14 aprile. “Abbiamo messo insieme tanta di quella gente – spiega Costa nell’ambito del convegno promosso all’ex Borsa merci dal comitato bergamasco nato a sostegno della lista – per dare una risposta ad un grave allarme, che parte da lontano, con la messa in discussione dei corpi intermedi, dai patronati alle Camere di Commercio, ai fondi interprofessionali. È uno schema di intervento forte da parte dello Stato, che punta a limitare gli spazi di indipendenza. Il governo voleva comissariare l’Enasarco – ricorda -, ci siamo trovati in mezzo a questa partita ed ora abbiamo la possibiltà di dimostrare la capacità di agenti e imprese di governare il proprio mondo”.

Il programma elettorale è articolato in dieci punti. “Ma due sono i temi principali – evidenzia il coordinatore -. Il primo è rimettere gli agenti, in passato dimenticati, al centro della visione dell’Ente. Il secondo, stretta conseguenza del primo, è riuscire a pagare loro le pensioni assicurando una sostenibiltà sull’arco dei 50 anni. Essere cioè in grado di garantire nel succedersi delle generazioni gli stessi trattamenti e secondo le stesse modalità. Ad oggi l’Ente garantisce la sosteniblità a 30 anni”.

“Anche se l’obiettivo immediato – ammette Costa – è convincere gli iscritti a partecipare alle elezioni. Sulla carta la coalizione raccoglie il 90% della rappresentanza, ma gli agenti non hanno mai votato, mentre la partecipazione è strumento naturale di chi cavalca la protesta”.

Per agevolare gli associati nel voto on line, l’Ascom mette a disposizione una postazione e un servizio di assistenza nella sede cittadina di via Borgo Palazzo 137, dal primo al 14 aprile negli orari di apertura degli uffici.

I dieci punti programmatici di Insieme per Enasarco

  • Diamo centralità alle esigenze dell’agente

Impegnandoci a rendere Enasarco più accessibile, più efficiente e più adeguata ai bisogni della categoria, soprattutto in termini pensionistici e assistenziali, prevedendo anche di cercare soluzioniutili a risolvere il problema delle posizioni contributive incomplete.

  • Miglioriamo il nostro sistema sanitario

Al fine di assicurare maggiore copertura sanitaria all’agente e alla sua famiglia, individuando anche efficienti sistemi di assistenza agli anziani e funzionali modalità di lunga degenza.

  • Incentiviamo l’aggiornamento professionale

Per la promozione di una maggiore qualificazione professionale dell’agente di commercio, in modo da adeguarla alle nuove richieste del mercato, soprattutto in termini di conoscenza delle lingue straniere, degli strumenti tecnologici e di comunicazione, del marketing e delle vendite.

  • Diamo più servizi agli agenti di commercio

Fornendo supporto per l’acquisto di autovetture, per la contrattualistica in merito alla locazione di uffici, per l’acquisizione di programmi di gestione vendite e magazzino, per l’individuazione di incentivi pubblici verso l’innovazione tecnologica.

  • Accompagniamo il ricambio generazionale

Attraverso politiche attive e agevolazioni destinate ai nuovi agenti, in particolare ai giovani, e concrete incentivazioni alle imprese per il conferimento dei mandati.

  • Consolidiamo la collaborazione con il mondo universitario e della formazione

Al fine di ampliare le relazioni con le parti più produttive dell’economia e della cultura, con una specifica attenzione ai temi delle start-up e dell’organizzazione in reti.

  • Ampliamo i nostri orizzonti di vendita

Affrontando il tema dei mercati internazionali, cogliendone le opportunità e facendo chiarezza sulle intermediazioni, con l’obiettivo di regolamentare le contribuzioni.

  • Sviluppiamo un innovativo piano di investimenti per Enasarco

Attraverso investimenti sicuri, trasparenti e soprattutto orientati a favorire l’economia reale italiana, in modo da coniugare rendimenti solidi allo sviluppo imprenditoriale del paese e ad un concreto beneficio per la nostra categoria.

  • Rendiamo Enasarco più presente e aperta al territorio

Con una razionale riorganizzazione degli uffici a livello nazionale e l’utilizzo di tecnologie e di personale adeguatamente valorizzato e formato per consentire una relazione più diretta tra la Fondazione e gli agenti.

  • Comunichiamo meglio e di più

Migliorando la nostra comunicazione in qualità e quantità, utilizzando tutti i mezzi che la tecnologia ci mette oggi a disposizione e amplificando l’ascolto al fine di favorire trasparenza e condivisione.


Agenti di commercio verso le elezioni, si presenta la lista “Insieme per Enasarco”

agente_di_comme.jpgAgenti, rappresentanti di commercio e ditte mandanti saranno chiamati quest’anno per la prima volta a scegliere direttamente i nuovi organi di vertice dell’Enasarco, la Fondazione per la previdenza e l’assistenza integrativa, che ogni anno eroga oltre 100mila pensioni e 70mila liquidazioni.

La novità va nella direzione di una partecipazione più democratica (in precedenza le designazioni dei delegati erano affidate ai sindacati di categoria) e di una maggiore trasparenza dell’ente, che passa anche da una più precisa definizione delle competenze e dei requisiti dei vertici e da una rinnovata gestione degli investimenti e del patrimonio.

Le elezioni per la costituzione dell’Assemblea dei delegati si svolgeranno da venerdì 1 aprile a giovedì 14 con votazione on line. L’Assemblea dei delegati eleggerà il nuovo Consiglio di Amministrazione.

In vista dell’appuntamento elettorale, sabato 23 gennaio alle ore 10 nella sede di UniAscom Confcommercio di Varese, si terrà la presentazione della lista “Insieme per Enasarco”, la grande coalizione che riunisce le principali rappresentanze degli Agenti di Commercio e delle Imprese mandanti.

Forti della vasta diffusione territoriale e della varietà delle attività imprenditoriali e professionali rappresentate, le due liste “Agenti per Enasarco” e “Imprese per Enasarco” hanno scelto di candidarsi con un unico progetto condiviso, la lista “Insieme per Enasarco”, che riunisce le principali organizzazioni di categoria di agenti e promotori (Fnaarc, Usarci, Fiarc, Anasf e FISASCAT-Cisl) e gode dell’appoggio di Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e Confcooperative.

Rilanciare l’attività di Enasarco sul territorio all’insegna della trasparenza e dell’efficienza gestionale e finanziaria, per far tornare protagonisti gli agenti e le imprese: sono questi gli obiettivi della coalizione che presenterà alle urne 81 candidati (54 scelti tra gli agenti e 27 in rappresentanza delle ditte mandanti) che provengono da ogni parte d’Italia.