Distretti del commercio, progetti per oltre 37 milioni e 146 comuni bergamaschi

Entro fine anno la graduatoria di Regione Lombardia 

Oltre 37 milioni di euro di investimenti per valorizzare commercio e turismo. Ammonta a 37.219.154 euro la somma dei progetti presentati in Regione Lombardia da 25 Distretti del commercio bergamasco, che hanno messo in campo nuove idee per cogliere le opportunità offerte dall’ultimo bando regionale volto a consolidare la ripresa delle economie locali, i cui termini di presentazione delle domande sono scaduti il 6 settembre. Una cifra considerevole che ben dimostra come il territorio bergamasco abbia saputo recepire lo stimolo lanciato alla fine di marzo dall’assessorato allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, che con la misura “Sviluppo dei distretti del commercio 2022-2024” aveva stanziato 42.850.000 di euro per i Distretti del Commercio, raddoppiando i fondi fino ad ora previsti per questi progetti. Il bando, promosso dall’assessore Guido Guidesi ha una duplice finalità: promuovere e consolidare la ripresa delle economie locali nei Distretti del Commercio lombardi, sostenendo sia gli investimenti diretti degli operatori economici, sia gli interventi di qualificazione del contesto urbano e del territorio realizzati dagli Enti locali; premiare le eccellenze progettuali, ovvero i Distretti più innovativi e strutturati, capaci di elaborare a medio termine una strategia complessiva di sviluppo del territorio e di realizzare un piano di interventi coerente e articolato, favorevole allo sviluppo economico e alla qualità del servizio. Per questo motivo, all’interno dei progetti presentati dai distretti bergamaschi si trovano sia opere di riqualificazione e ammodernamento di negozi, l’avvio di nuove attività, ma anche interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione degli spazi pubblici oltre a interventi volti a definire l’identità turistica dei territori e la valorizzazione dei prodotti a km 0. Le associazioni di categoria, in concerto con i comuni e i referenti dei distretti, hanno accompagnato e seguito tutte le fasi dei progetti presentati. La partecipazione è stata elevatissima: sono 25 i distretti, su un totale di 27, compreso l’ultimo nato “Le vie del Serio” con capofila Scanzorosciate, ad aver presentato progetti per il bando. Il valore dei singoli progetti va da un minimo di 443mila euro (cifra messa a budget dal neonato distretto di Scanzorosciate) fino a raggiungere i 2milioni e 734mila euro del Distretto delle Torri (Trescore Balneario, Cenate Sotto e Gorlago). L’investimento medio si attesta attorno a 1milione e 500mila euro a distretto.

La graduatoria della Regione, attesa nei prossimi mesi, comunque entro dicembre, valuterà i progetti in una scala da 0 a 200 punti, riservando, secondo una logica di premialità, una dotazione maggiore ai migliori (la soglia minima dei progetti di eccellenza presentati è pari a 150 punti su 200). L’agevolazione consiste in un contributo per spese in conto capitale e per spese correnti. L’importo massimo del contributo concedibile agli Enti locali è di 630 mila euro per i “Progetti di eccellenza” e 165 mila euro per gli altri progetti.

«Siamo soddisfatti per la grande adesione e il forte interesse per lo sviluppo dei distretti, sostenuto da Regione Lombardia- commenta Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo-. Abbiamo promosso il bando con diversi incontri sul territorio e nella nostra sede per accompagnare le imprese a cogliere le opportunità offerte dal bando attraverso la nostra consulenza in ogni fase progettuale. Ora confidiamo che le nostre istanze vengano accolte dalla Regione e che la nostra provincia, la prima a livello regionale per numero di distretti, possa ancora continuare a eccellere. I distretti continuano a rappresentare uno strumento che dà alle amministrazioni locali una visione e un indirizzo sulle esigenze del tessuto imprenditoriale».

Il contributo regionale sarà pari al 50% del budget di progetto. Beneficiari diretti saranno i Comuni, le Comunità Montane e le Unione dei Comuni aderenti a uno dei Distretti già riconosciuti. I beneficiari indiretti, invece, saranno le PMI e gli aspiranti imprenditori che soddisfano specifici requisiti. Con la graduatoria definitiva, attesa entro la fine dell’anno, ci sarà la prima tranche di versamenti, a cui seguirà una seconda tranche nel 2023. Regione Lombardia provvederà al saldo dei progetti ammessi al bando entro la fine del 2024, periodo in cui tutti i progetti dovranno essere conclusi.

I numeri dei distretti

I Distretti del Commercio rappresentano una modalità di valorizzazione territoriale per promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali. Della nuova misura regionale beneficeranno potenzialmente i 158 Distretti del Commercio lombardi, di cui 57 urbani e 101 diffusi, per un totale di 678 Comuni, pari a oltre il 40 per cento dei 1.506 comuni lombardi. Bergamo, con i suoi 27 distretti, è la prima provincia lombarda per numero di Distretti diffusi e di Comuni coinvolti, ed è la seconda dopo Milano per numero complessivo di Distretti attivati. Grazie alla partecipazione a bandi regionali e di altra natura a oggi i Distretti bergamaschi hanno raccolto oltre 17 milioni di euro di contributi pubblici destinati alle amministrazioni comunali e agli operatori. La misura interessa oltre 11 mila imprese bergamasche e 146 comuni. A Bergamo si parla di Distretti dal 2008, quando, con il Primo Bando promosso da Regione Lombardia, nacquero i DUC del capoluogo e quello di Treviglio e due Distretti diffusi. Negli anni la nascita di nuovi Distretti e la loro attività è continuata senza sosta. Negli anni sono stati migliaia gli incontri dei Comitati di Indirizzo e degli altri tavoli in cui le associazioni di categoria e le amministrazioni comunali si sono confrontate per realizzare progetti di sviluppo locale e sostenere il commercio di vicinato, le attività turistiche e artigianali e i pubblici esercizi, cercando di fare leva sulle numerose attrattive locali per far crescere tutto il territorio insieme al commercio. Il nuovo Bando promosso da Regione Lombardia per il triennio 2022-2024 vede pertanto i Distretti bergamaschi pronti a continuare questo lavoro, per sfruttare al meglio l’importante occasione proposta dalla Regione.


Ad Agritravel il convegno “Distretti del Commercio, verso un nuovo patto per lo sviluppo territoriale”

Martedì 28 settembre alle ore 11: un tavolo di lavoro per far ripartire lo sviluppo dell’economia locale nel segno dei Distretti

Martedì 28 settembre, alle ore 11 presso la la Sala Caravaggio della Fiera di Bergamo, si terrà l’incontro “Distretti del Commercio, verso un nuovo patto per lo sviluppo territoriale”. L’obiettivo del convegno, a cui prenderanno parte i rappresentanti dei Distretti del Commercio di Bergamo e provincia, è quello di condividere le sfide del territorio e, soprattutto, iniziare un cammino per la creazione di un tavolo di lavoro che faccia ripartire lo sviluppo dell’economia locale nel segno dei Distretti.
L’incontro, a cui prenderà parte anche l’Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, si svolgerà nell’ambito della Fiera dei Territori-Agri Travel & Slow Travel Expo dove Ascom Confcommercio Bergamo ha dato vita ad uno spazio comune, primo passo per la creazione di un tavolo di coordinamento provinciale che ha l’ambizione di diventare la “Casa dei Distretti di Bergamo”.
Coordinerà i lavori il Prof. Luca Zanderighi, Ordinario di Marketing all’Università Statale di Milano e coautore del libro “Commercio e Distretti: un patto per lo sviluppo”.

 

IL PROGRAMMA

Ore 11.00 | SALUTI ISTITUZIONALI

Fabio Sannino, Presidente dell’Ente Fiera Promoberg
Oscar Fusini, Direttore Ascom Bergamo Confcommercio

Ore 11.15 | PNRR: OPPORTUNITÀ E SFIDE PER LO SVILUPPO DEI TERRITORI

Luca Zanderighi Ordinario di Marketing all’Università Statale di Milano

Ore 11.45 | DISTRETTI DEL COMMERCIO, VERSO UN NUOVO PATTO PER LO SVILUPPO TERRITORIALE

Guido Guidesi Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia (intervento on line )

Ore 12.15 | L’ESPERIENZA DELLA “CASA DEI DISTRETTI DEL COMMERCIO” IN AGRI TRAVEL & SLOW TRAVEL

Stefania Pendezza, Agri Travel & Slow Travel Expo
Giorgio Puppi, Referente dei distretti del commercio Ascom Confcommercio Bergamo

Ore 12.30 | INTERVENTI DEL PUBBLICO
Ore 13.00 | TERMINE LAVORI

Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook www.facebook.com/agritravelexpo

Per informazioni: tel. 035.4120123 – consulenza@ascombg.it.


Fondi per il commercio e il turismo: pubblicati i bandi in nove Distretti

Dopo i comuni di Gandino, Clusone, Vertova, Piazza Brembana,  Stezzano, Antegnate e Dalmine anche Ardesio, Gandellino, Gromo, Oltressenda Alta, Oneta, Premolo, Valbondione, Valgoglio, Villa d’Ogna, Sedrina, Val Brembilla e Zogno  hanno pubblicato i bandi destinati alle attività commerciali di somministrazione, di vendita di beni o servizi con vetrine sul fronte strada ubicate nei Comuni dei rispettivi distretti: Commercio Asta del Serio, La Porta della Val Brembana, Le 5 Terre della Val Gandino, Alta Val Seriana-Clusone, Honio, 525 Dalmine, Morus Alba, Antegnate, Piazza Brembana. Le misure sono rivolte a tutti gli operatori del commercio, del turismo e dell’artigianato di servizio e sono relative al Bando regionale “Distretti del Commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”.
La disponibilità di ciascun bando è di 100.000 euro in conto capitale messi a disposizione da Regione Lombardia. Le imprese potranno richiedere un cofinanziamento a fondo perduto per le proprie iniziative di miglioramento o abbellimento delle attività, oppure per tutti gli adeguamenti e gli investimenti che si stanno rendendo necessari per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e per adeguare le procedure di sicurezza, a tutela di clienti e collaboratori.

Il bando del distretto di Antegnate scade il 17 agosto, quello Piazza Brembana il 21 agosto, quello di Clusone il 5 settembre; per Morus Alba e Dalmine la scadenza è il 15 ottobre mentre per  quelli della Asta del Serio, Val Gandino e  Honio il 19 ottobre. Il bando del Distretto de La Porta della Val Brembana, scade invece il 20 ottobre.

Per informazioni consulenza@ascombg.it

 

Le specifiche del bando

Validità delle spese (data della fattura): dal 5 maggio 2020 alla data di presentazione della domanda.

Contributo: da un minimo garantito del 30% fino ad un massimo del 50% delle spese ammesse, e comunque fino a un massimo di 5.000 euro per operatore.

Modalità di presentazione delle domande: esclusivamente via PEC all’indirizzo indicato nel testo del bando.

 


Elezioni e commercio: un nuovo modo di intendere la comunità

Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative vengono redatti impegni e promesse elettorali per entusiasmare gli elettori, con la speranza poi di vincere le elezioni e governare il proprio paese o città.

Passata la ‘baraonda’ elettorale poi ci si confronta con la realtà quotidiana e non sempre le promesse vengono realizzate.

È vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e, il più delle volte, le promesse vengono disattese non solo per cattiva gestione ma anche per obiettive difficoltà sopraggiunte. E mi rendo conto che ogni paese ha una sua specifica storia ed elencare ricette o spunti che possano essere replicati diventa un’impresa improbabile.

Però per il commercio e il turismo vi sono alcuni aspetti che meritano una riflessione e che possono essere utilizzati sia in piccoli comuni montani che in aree di media e grande dimensioni.

Alla luce dell’esperienza in questi anni, i distretti del commercio devono essere lo strumento per il confronto tra le amministrazioni comunali e i commercianti – attraverso le associazioni di categoria – su tutti i temi che hanno un impatto sulle attività commerciali locali.

Il distretto è il ‘luogo’ di coordinamento tra attori  diversi che realizzano iniziative con lo scopo comune di favorire l’attrattività del territorio e la valorizzazione delle sue risorse, non solo del commercio in senso stretto. L’aggregazione di più comuni permette una programmazione periodica degli eventi e delle manifestazioni e di raggruppare il maggior numero possibile di iniziative promosse dai più svariati soggetti. Ciò porta a una miglior pianificazione comunicativa, favorendo sinergie e disincentivando duplicazioni di attività, con meno spreco di risorse in termini umani ed economici.

Affitti elevati e negozi sfitti sono causa ed effetto di un problema che è tra i motivi dell’incremento del turn over delle attività commerciali (negozi che aprono e chiudono nel giro di un anno) o della loro rilocalizzazione alla ricerca di valori più sostenibili, piuttosto che dell’aumento del numero di locali che restano sfitti per lunghi periodi di tempo. Il tema è molto sentito dagli imprenditori del commercio e l’amministrazione comunale potrebbe occuparsi del problema su due fronti, dal lato della proprietà e da quello dei commercianti.

Sul fronte proprietà, sarebbe interessante aprire un tavolo di confronto con le agenzie immobiliari che gestiscono i locali commerciali e/o direttamente con i proprietari al fine di trovare i modi per modulare l’affitto in base a criteri condivisibili (es. fisso+ variabile in % sul giro d’affari del locatario, differenziazione per merceologia trattata vista la diversa marginalità media di settore) e ridurre l’IMU sugli immobili affittati in via continuativa.

Sul fronte commercianti, l’amministrazione potrebbe elargire un contributo per l’affitto alle nuove attività per il primo anno o delle riduzioni su TARI, tassa pubblicità/insegne, tassa occupazione suolo pubblico.

Nuove soluzioni per la regolamentazione della sosta, miglioramento della segnaletica, pulizia ed arredo urbano, coordinamento delle politiche dei tempi e degli orari, predisposizione di zone 30 o Ztl, urbanistica commerciale con la predisposizione di piani per la media struttura di vendita, sono temi che riguardano la vita delle attività commerciali. Sono queste le scelte di uno sviluppo commerciale dei nostri centri che le amministrazioni dovrebbero valutare, sentendo sempre le rappresentanze di categoria che potrebbero dare un supporto valutativo di tipo tecnico. Il coinvolgimento delle associazioni non dovrebbe avere solo la finalità di raccogliere consenso, ma anche di avere più informazioni e quindi prendere decisioni più ponderate.

Una seria attività di monitoraggio dell’evoluzione dell’offerta commerciale, della soddisfazione di operatori e clienti e dell’efficacia della azioni messe in essere può consentire una valutazione più attendibile delle nuove dinamiche presenti nel mondo commerciale. Da questa conoscenza oggettiva possono nascere nuovi spunti per una azione amministrativa basata su conoscenze concrete.

L’ente pubblico non è il solo a dover affrontare queste dinamiche: il mondo commerciale nelle singole realtà in cui opera deve sentirsi parte integrante della comunità in cui vive e affrontare i temi dello sviluppo e delle nuove esigenze dei consumatori offrendo sempre prodotti e servizi adeguati.

Sono semplici osservazioni in vista delle prossime elezioni che determineranno le nuove amministrazioni per i prossimi cinque anni. La speranza è che si attui un salto di qualità fatto di condivisione e di analisi, con la consapevolezza che il commercio è parte essenziale della vita quotidiana di una comunità.

 


Mapello, un incontro per ridare vivacità al Distretto dell’Isola

Ridare slancio al Distretto dell’Isola. È con questo obiettivo che i commercianti e gli amministratori di Mapello e l’Ascom di Bergamo si sono incontrati nei giorni scorsi. 
L’incontro è avvenuto alla Trattoria Bolognini e ha visto confrontarsi sul tema Maria Grazia Bombarda,
presidente dell’associazione ‘Vetrine amiche”, il sindaco Alessandra Locatelli, Silvano Ravasio, presidente di Promoisola e assessore comunale, e Oscar Fusini, direttore di Ascom.
Nel corso della riunione si è parlato delle principali tematiche che riguardano il commercio locale. In particolare, dell’imminente entrata in vigore dell’invio telematico dei corrispettivi, questione sulla quale si è soffermato Fusini.
Silvano Ravasio ha sottolineato l’importanza di sviluppare i flussi turistici collegati soprattutto al turismo religioso che ha ricadute positive anche sul commercio.  I commercianti hanno espresso apprezzamento per  la collaborazione mostrata da parte dell’amministrazione nelle iniziative mentre il sindaco Locatelli si è impegnata a coinvolgere gli altri sindaci nella rivitalizzazione del Distretto.
Cosa verrà deciso di fare in merito è un aspetto che si delineerà dopo la fine di maggio, a elezioni concluse, dal momento che alcune amministrazioni sono in scadenza di mandato. 


Distretti del commercio, in dieci anni investiti 12 milioni

Sono passati 10 anni da quando Regione Lombardia ha lanciato il primo bando sui distretti del commercio. Secondo i dati di Ascom Bergamo In Bergamasca sono nati 29 distretti, 4 Duc e 25 Did che risultano essere il 14% del totale della Lombardia. Questi 29 distretti hanno coinvolto 133 Comuni su 244 totali, più del 60% dei negozi di vicinato e oltre mille operatori privati. Dal 2008 i distretti orobici sono riusciti a ottenere 12 milioni di euro di risorse regionali e a mettere in campo, grazie a queste, più di 1.200 iniziative a favore dei negozi. Ai quali si sono aggiunti fondi provenienti da Comuni, Camera di Commercio, associazioni, sponsor e singoli imprenditori.

La maggior parte delle risorse sono state impiegate per la riqualificazione di negozi e arredo urbano, ma sono state finanziate anche feste con musica e animazione in strada, azioni di comunicazione via internet e campagne di marketing.

“I primi distretti nati, già nel 2008, sono stati il Duc Bergamo, il Duc Treviglio e il Did le Cinque terre della Val Gandino. L’ultimo a prendere vita è stato, invece, il Did Castelli e fontanili della Bassa che ha capofila Cologno al Serio” ricorda Roberto Ghidotti, responsabile dei Distretti per l’Ascom. “La scelta di istituire i Distretti è stata presa per sviluppare in modo integrato le nostre comunità; ci siamo confrontati con tutti gli attori in campo e questo ha dato vita a un accordo di responsabilità, partenariato e fiducia nella libera iniziativa che ha fatto crescere i territori. In questi dieci anni si è lavorato sodo, si è cercato di capire come far convivere esigenze pubbliche e private e, soprattutto, di rafforzare l’idea che la condivisione e la voglia di essere protagonisti sul territorio è una sfida da vincere anche per dar slancio alle attivita commerciali”. La sfida è stata ed è impegnativa “ma è l’unica strada da percorrere per creare una nuova generazione di commercianti capaci di essere protagonisti nei propri territori ” sottolinea Ghidotti.

Dialogo e collaborazione rilanciano le attività e il territorio

Il distretto è lo strumento pensato per rendere più competitivi i negozi e gli esercizi pubblici e per trasformarli in motori di sviluppo, di coesione e di qualificazione dei paesi e del territorio. “I Comuni hanno un ruolo di perno nei distretti – spiega Ghidotti – perché coinvolgono le associazione imprenditoriali, le istituzioni e le parti sociali, e permettono di integrare le proposte progettuali, le risorse economiche, sociali, ricreative e imprenditoriali dell’area interessata. L’adozione di un unico progetto di sviluppo, condiviso dai principali soggetti economici di un territorio, che punti al miglioramento dell’efficienza commerciale, a una maggiore soddisfazione dei consumatori, alla valorizzazione della dimensione territoriale del commercio e dell’attrattività dei contesti urbani, è una grande sfida per gli operatori commerciali e per le istituzioni”.

I risultati ottenuti sin qui spingono ad andare avanti sulla strada tracciata e a sostenere gli enti locali anche nei progetti più ambiziosi.

“I distretti del commercio devono diventare autonomi nella gestione delle attività e impegnarsi per valorizzare tutti gli aspetti dell’attrattività bergamasca (cultura, turismo, bellezze ambientali e prodotti tipici), secondo una logica coordinata di marketing territoriale. È la stessa sfida di Ascom, che oggi è impegnata a elaborare un nuovo modello di associazionismo legato al territorio”.

Fare sistema è la ricetta per rispondere alla crisi dei negozi di vicinato facendoli diventare un piccolo volano di sviluppo e di aggregazione sociale per rivitalizzare i centri urbani, a vantaggio dei residenti e turisti.

“La strada è stata tracciata, sta a noi proseguire con correttezza e senza sbandamenti la trasformazione in atto con serietà e volontà – afferma Ghidotti -. Non c’e’ Bergamo e provincia senza commercianti, non c’è futuro del paese senza terziario. Non c’è impresa diffusa senza centralità della persona, delle sue difficoltà e del suo coraggio per superarle”.

L’esperienza dei distretti del commercio di Bergamo


Montagna, a Bergamo “premiati” sei progetti per lo sviluppo turistico e commerciale

Incentivi per le attività commerciali, artigianali e turistiche, mantenimento e crescita del tessuto produttivo, strumenti di promozione, servizi turistici, riqualificazione: sono gli interventi che mette in moto il bando Asset in sei aree della montagna bergamasca, che hanno accettato la sfida della Regione Lombardia a fare rete e ad investire.

I progetti sono quelli presentati da Alzano Lombardo (capofila con altri 9 Comuni), Ardesio (capofila con altri 8 Comuni), Clusone (capofila con altri 10 Comuni), Olmo al Brembo (capofila con altri 15 Comuni), San Pellegrino Terme (Capofila con altri 11 Comuni) e dalla Comunità Montana Valle Imagna. Tutti sono stati finanziati con 300mila euro a fondo perduto, un totale di 1,8 milioni di incentivi che muoveranno una spesa complessiva di oltre 7,5 milioni.

Il bando Asset (Accordi per lo sviluppo socio economico dei territori montani), i cui esiti sono stati presentati ieri, ha messo a disposizione in tutto 6,3 milioni di risorse regionali per 21 progetti (oltre a quelli bergamaschi, 6 nel Bresciano, 3 in provincia di Como e Varese, 2 a Sondrio e 1 in provincia di Pavia) attivando un totale di quasi 23 milioni di investimenti pubblico-privati. Condizione fondamentale per l’accesso ai fondi era infatti la partecipazione dei privati almeno per una quota pari almeno al 15% del progetto.

Tutti e sei i progetti bergamaschi che hanno ottenuto il finanziamento sono sono stati messi a punto attraverso i distretti del commercio. «Ancora una volta la capacità dei distretti di coinvolgere, rendere partecipi e coordinare i diversi soggetti attivi sui territori ha dato importanti risultati – commenta Roberto Ghidotti, responsabile dei distretti per l’Ascom di Bergamo -. Le risorse ottenute sono importanti, così come l’ammontare degli investimenti che saranno realizzati. In tutti i progetti sono previsti incentivi per fare in modo che negozi, attività artigianali e turistiche possano “resistere” e continuare ad erogare i propri servizi alle comunità contribuendo a mantenere vivi e attrattivi tanto i centri maggiori quanto le piccole realtà. Ma sono state integrate anche le iniziative delle aziende capaci di generare opportunità occupazionali e frenare il fenomeno dell’abbandono montano e sono state trovate modalità per coordinare meglio e sviluppare le attività di promozione turistica, la realizzazione di iniziative di animazione e riscoperta dei territori». «Spesso il filo conduttore è quello dei sapori – precisa -. È di grande richiamo e permette coinvolgere sia i produttori sia le attività del commercio e dell’ospitalità ed è un ottimo testimonial delle specificità di ogni terra».

I progetti

Alzano – #in10

L’investimento complessivo del progetto è di 1.444.600 euro, di cui 752.000 destinati al sostegno alle imprese. Gli interventi di promozione riguarderanno prodotti e itinerari turistici dedicati alla scoperta dell’identità e alla valorizzazione di eccellenze architettoniche, culturali ed enogastronomiche del territorio, con la collaborazione delle attività commerciali. Tra le opere pubbliche, in programma la riqualificazione e il miglioramento dell’arredo urbano nei Comuni di Albino, Fiorano al Serio e la realizzazione di un tratto di pista ciclabile nel Comune di Nembro, a cura della società FA.IM. S.r.l. per favorire il collegamento tra le aree urbane di Nembro e Albino.

Ardesio – La Valle dei Sapori

Sentiero dei sapori - Nasolino

Nel progetto, del valore complessivo di 1.352.978 euro, sono comprese la riqualificazione e l’ampliamento della Cooperativa di Consumo di Ardesio, la riqualificazione di una struttura ricettiva annessa a un rifugio di montagna, eventi e attività di animazione, gestione degli uffici turistici, iniziative di promozione del Sentiero dei Sapori Seriani e opere pubbliche da parte dei comuni finalizzate allo sviluppo dell’offerta commerciale e turistica.

Clusone – Distretto del Commercio Alta Val Seriana

Gli investimenti del progetto ammontano a 1.288.860 euro. Insieme ai sostegni alle imprese, sono previste attività di studio e analisi per il loro rilancio, come un sondaggio per la costituzione di gruppi di acquisto per gli operatori, un progetto pilota di contrasto alla desertificazione commerciale e un’indagine sulla rete commerciale e la domanda di servizi da parte di turisti e residenti, oltre ad attività formative. In programma anche la riqualificazione di una ex-struttura alberghiera per la creazione di nuovi spazi commerciali e di servizio. Sul versante della promozione, lo sviluppo dell’offerta turistica e di itinerari sulla scoperta delle eccellenze culturali ed enogastronomiche del territorio, con la collaborazione delle attività commerciali e di giovani guide turistiche.

Olmo al Brembo – Sapori in alta quota

Tra gli elementi qualificanti del programma, del valore complessivo di 1.292.100 euro, c’è l’investimento di 100.000 euro da parte dell’impresa BBM Service, che si occupa di confezionamento e imballaggio automatizzato, per l’ampliamento dello stabilimento di Lenna, finalizzato all’aumento dei livelli produttivi con ricadute sui livelli occupazionali e la permanenza dei cittadini in Valle. Saranno inoltre realizzati eventi turistici, dai Comuni di Averara e Isola di Fondra e da Altobrembo sul territorio degli 11 comuni dell’alta Valle Brembana, dedicati alla promozione dei prodotti locali e alla conoscenza del territorio.

San Pellegrino Terme – VisitBrembo – Art

Oltre ad incentivare e supportare le imprese del commercio e del turismo, il progetto, che genera investimenti per 1.244.112 euro, vuole sviluppare l’offerta turistica e promuovere prodotti e itinerari turistici creando un tavolo di lavoro operativo e una rete tra le associazioni di promozione locale. Tra gli obiettivi, realizzare un calendario condiviso di visite guidate e attività di animazione nelle attività commerciali e di produzione agroalimentare del territorio, la promozione delle attrazioni locali nelle scuole della provincia e di quelle limitrofe, un concorso di idee per la riqualificazione e sistemazione dell’area della Falesia di Cornalba e del vicino Monte Alben come area di alpeggio e fattoria didattica. Compresa nel piano, la progettazione della nuova Flagship Factory dell’acqua minerale S. Pellegrino.

Comunità montana Valle Imagna – Turismo a regola d’Arte

Dei 1.075.000 euro del progetto, 110.000 sono dedicati alle iniziative culturali e di promozione: la realizzazione, con il Centro Studi Valle Imagna, di alcune pubblicazioni ufficiali per l’Anno Quarenghiano, strumenti di comunicazione, segnaletica e cartellonistica dei monumenti storici della Valle, ampliamento del materiale iconografico interattivo del Museo virtuale del Lemine – Valle Imagna, la gestione degli Infopoint turistici di Valle e la partecipazione a fiere di promozione turistica. Tra le opere, una pista ciclopedonale di collegamento dell’alta Valle Imagna con il tronco di bassa valle e nuove strutture residenziali con finalità turistiche nei Comuni di Roncola e Sant’Omobono Terme.


Mais e prodotti locali, l’Isola vuole prendere i turisti per la gola

isola bergamasca - mais - farina - prodotti

L’Isola Bergamasca gioca la carta dell’enogastronomia per sviluppare il proprio richiamo turistico. I prodotti della terra hanno messo d’accordo tutti e 21 i Comuni che compongono il Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca, l’organizzazione che, secondo il piano regionale, riunisce le imprese, i Comuni, le associazioni nella realizzazione di progetti integrati per lo sviluppo commerciale e turistico.

Bene perciò il sito Unesco di Crespi d’Adda, il richiamo religioso di Sotto il Monte, le ville, i castelli, il percorso sul fiume e le altre mete storiche, culturali e architettoniche, ma per catturare l’interesse dei visitatori (e rinnovare l’attenzione al proprio territorio da parte dei residenti) si è deciso di puntare con decisione sulle bontà locali, argomento più che mai convincente nell’era dei food lovers e dei ricercatori del gusto. Tanto più che la zona può schierare un vero e proprio campione, il Mais Nostrano dell’Isola, varietà che fino agli anni Cinquanta era la scelta più diffusa per la preparazione della polenta “alla bergamasca”, consistente e profumata, autentico simbolo della cucina nostrana.

Il seme è stato conservato in purezza e grazie ad un progetto partito cinque anni fa è cominciata la rinascita, fatta di miglioramento genetico (con invii in Cile per sfruttare la controstagione e dimezzare i tempi di riproduzione), ripresa della coltivazione con tanto di protocollo, macinatura sul territorio e nascita di nuovi prodotti, come biscotti, dolci, gallette e birra. Attorno a questa riscoperta sono state aggregate le altre produzioni del territorio, dai vini alla carne, dai formaggi ai salumi, dalle confetture al miele. Un paniere che oggi è alimentato da 17 aziende e che vuole essere il punto di partenza per portare nei ristoranti, nelle strutture dell’ospitalità e nei negozi i sapori locali.

La presentazione ieri sera al castello Colleoni di Solza, dove non poteva mancare una cena “dimostrativa” delle potenzialità dei prodotti, utilizzati per elaborare ogni portata.

«Con questo progetto – ha spiegato Roberto Ghidotti, responsabile Ascom dei distretti – si vuole creare un brand dell’Isola, generare attrattività turistica attraverso i prodotti dell’enogastronomia. Si sta lavorando per valorizzare e mettere in rete le produzioni, il vero snodo è però rappresentato ora dal coinvolgimento della ristorazione e delle attività commerciali. È attraverso questi canali, infatti, che vini e cibi a chilometro zero possono arrivare ai consumatori e ai visitatori».

Il progetto è accompagnato da un programma di promozione nelle principali manifestazioni dell’Isola e della Bergamasca. «Un ulteriore sviluppo potrà essere la riqualificazione dei negozi sfitti – annuncia Ghidotti – con l’apertura di temporary store dei sapori dell’Isola, la partecipazione a bandi di finanziamento e pure la creazione di un ricettario».

«Cinque anni fa – ha ricordato Silvano Ravasio, presidente di Promoisola, l’associazione che da vent’anni si occupa di promozione del territorio – abbiamo cominciato a parlare di mais, ora abbiamo una bella lista di eccellenze che ci permette di partecipare alle iniziative che la Regione Lombardia dedica al turismo enogastronomico e di presentare la nostra offerta agli influencer del web, che sono stati in visita da noi la scorsa domenica. Sono inoltre nate collaborazioni importanti, come quelle con le scuole, l’Engim di Valbrembo con cui seguiamo il miglioramento genetico del mais e la Fantoni di Bergamo che invece ha curato il logo. E ci sono le basi per continuare a far crescere il coinvolgimento».

La presentazione del menù è stata anche l’occasione per premiare chi ha reso possibile il ritorno del Nostrano dell’Isola nei campi e sulla tavola, l’agronomo Marco Bertolini, per oltre quarant’anni al lavoro all’Istituto per la maiscoltura di Bergamo, che ha conservato il seme in purezza e ne sta seguendo il miglioramento genetico. A lui è andato il Premio eccellenza dell’Isola Bergamasca, giunto alla quinta edizione.

Il compito di fare assaggiare le specialità nostrane è stato affidato allo chef Graziano Foresti del ristorante La Corte del Noce di Villa d’Adda, che ha composto un interessante tour del gusto tra salumi, formaggi e carne delle aziende locali, piatti della tradizione come i capù e nuove proposte come lo scrigno dell’Isola, fagottino di farina di castagne, funghi porcini, patate e caprini.

Declinato in forma di polenta, crostino o biscotto, il mais Nostrano supera a pieni voti la prova, regalando il profumo e il gusto schietto del cereale “di una volta”. Del territorio anche l’accompagnamento nei bicchieri, con i vini della cascina Drezza, dell’azienda agricola Sant’Egidio e Tassodine e la birra Amais, realizzata dal birrificio Maspy con il mais dell’Isola.

I produttori

  • Azienda Agricola LA COLOMBERA – Sotto il Monte Giovanni XXIII – formaggi, salumi, vini
  • L’ALVEARE di Bonacina Roberto – Sotto il Monte Giovanni XXIII – miele biologico e derivati, confetture, vini
  • Agriturismo CASCINA BACCIA – Filago – carne, salumi, farina
  • Agriturismo CASA CLELIA – Sotto il Monte Giovanni XXIII – confetture
  • Azienda Agricola MICHELI MORRIS – Sotto il Monte Giovanni XXIII – carni e salumi
  • Azienda Agricola SANT’EGIDIO – Sotto il Monte Giovanni XXIII – vino, olio, grappa
  • Azienda Agricola BOLOGNINI CRISTIAN – Mapello – salumi e vino
  • Vini PRESSIANI ANGELO – Villa d’Adda – vino
  • Azienda Agricola SCOTTI – Mapello – vini, farine e foiade, miele e marmellate
  • Azienda agrituristica CASCINA RIGURIDA – Villa d’Adda – salumi e vino
  • Azienda Agricola ENRICA TOSI – Filago – formaggi caprini
  • Azienda Agricola LA ROSSERA – Villa d’Adda – vino e olio
  • Azienda Agricola TASSODINE – Villa d’Adda – vino
  • Azienda Agricola LA CÀ – Villa d’Adda – vini
  • HAMMER BEER – Villa d’Adda – birra
  • BIRRIFICIO MASPY – Ponte San Pietro – birra con Mais Nostrano dell’Isola
  • MOLINO PENNATI – Medolago – farine

I Comuni dell’Isola

Ponte San Pietro (comune capofila del Distretto dell’Attrattività dell’Isola Bergamasca), Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate di Sopra, Calusco d’Adda, Capriate San Gervasio, Carvico, Chignolo d’lsola, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Presezzo, Sotto il Monte GiovanniXXlll, Solza, Suisio, Terno d’Isola, Villa dAdda.


Distretto di Curno, 90 negozi sfitti in cerca di rilancio

curno piazza papa giovanni e chiesa parrocchiale

Nel Distretto del commercio dei Colli e del Brembo, in particolare nei Comuni di Curno, capofila, Almè, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Sorisole e Villa d’Almè ci sono 90 negozi sfitti contro 700 tra bar, ristoranti, take away e negozi di vicinato attivi. Ovvero l’11,4% del totale (786 attività). Lo indica la rilevazione effettuata dal Distretto stesso che ha voluto fotografare la situazione commerciale, le dinamiche e le criticità per poter impostare meglio le iniziative di rilancio.

Con 25 locali sfitti contro 120 attività di piccolo commercio attive (pari al 17,2% del totale di 145 esercizi), Almè è in cima alla classifica dei paesi dell’area con maggiori serrande abbassate. Lo segue Paladina, con 10 negozi sfitti (16,9% del totale) contro 49 insegne attive, mentre il rapporto più favorevole lo si registra a Villà d’Almé, dove i locali liberi sono 10 (8,1% del totale) contro i 113 operativi. Attorno al 10% la media negli altri Comuni, con Curno che ha 15 vetrine vuote contro 141 in attività, Mozzo (10 contro 91), Ponteranica (7 contro 70), Sorisole (10 contro 113).

L’analisi, effettuata presso i Comuni, indica anche che in 7 casi su 10 la “desertificazione” è concentrata in determinate vie e che il fenomeno non è recente, ma dura da oltre cinque anni a questa parte. Il 71,4% degli intervistati giudica la situazione critica, mentre per la percentuale restante non ci sono motivi di preoccupazione.

Per quanto riguarda l’andamento dei settori, le chiusure hanno riguardato in maniera più intensa la somministrazione e i servizi, in seconda battuta il commercio non alimentare e solo marginalmente quello alimentare. Tra le nuove aperture, inoltre, il turn over è generalmente ampio.

La ragione che porta alla chiusura emerge chiaramente: la redditività insufficiente, soprattutto per il calo delle vendite, motivazione indicata da tutti i Comuni e che influisce mediamente per il 53,3%. Seguono la decisione dei figli di non proseguire l’attività, una nuova destinazione dell’immobile, una redditività insufficiente a causa dei costi di locazione e delle tasse e, infine, la ricerca di affitti più convenienti. I Comuni hanno anche indicato le maggiori richieste, lamentele e proposte ricevute negli ultimi cinque anni dai commercianti. In tutti è emerso il problema dei parcheggi, che si tratti di numero insufficiente o di regolazione, seguito da quello dell’accessibilità e della viabilità, dalla richiesta di maggiori eventi ed attività di animazione, dal problema della sicurezza. Meno frequenti le lamentele su tasse, caro affitti e zone a traffico limitato o pedonali.

«Con questa indagine, realizzata da TradeLab – evidenzia Roberto Ghidotti, coordinatore dei Distretti per l’Ascom di Bergamo – il Distretto è voluto andare più a fondo nelle proprie attività, scattando una mappa precisa di un fenomeno che sta investendo tutti i centri urbani, quello dei negozi sfitti, per il quale si è alla ricerca di soluzioni, come dimostra il bando innovativo della Regione sul franchising, che però riguarda le aree cittadine». «L’analisi effettuata nel distretto dei Colli e del Brembo fa parte di quel salto di qualità al quale sono chiamati oggi i distretti, che non possono più limitarsi ad organizzare e coordinare manifestazioni ed eventi, ma possono dare un indirizzo alle politiche commerciali di un’area. Oggi abbiamo i numeri e la distribuzione dei locali commerciali sfitti nel Distretto dei Colli e del Brembo ed anche una lista delle principali cause che portano alla chiusura e alla mancata riapertura, un passo fondamentale per impostare iniziative di rilancio, magari anche innovative».


Curno, alla festa dei commercianti la partita dell’Italia in compagnia del Vava

 

curno piazza papa giovanni e chiesa parrocchiale

I commercianti di Curno scendono in piazza e regalano una serata di festa, shopping, sport e divertimento. Sabato 2 luglio, a partire dalle 18 in piazza Papa Giovanni XXIII, è in programma “Note d’Estate 2016”, organizzata dall’Associazione Botteghe di Curno in collaborazione con l’amministrazione Comunale, il Distretto del Commercio dei Colli e del Brembo e il Gruppo Alpini di Curno.

Gli ingredienti sono numerosi. Innanzitutto le bancarelle di tanti espositori del commercio e dell’artigianato, che offriranno anche dimostrazioni e laboratori. E poi il il cibo, con i ristoratori e i bar della zona in campo per realizzare un grande ristorante a cielo aperto e un ricco menù in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

vavaLa grande attrazione della serata è Vava77, l’ironico artista che anticiperà con uno spettacolo speciale la partita Italia-Germania e continuerà al termine della stessa, proprio per permettere ad appassionati e non di godersi l’evento sportivo in un contesto unico e conviviale grazie ai due maxischermi collocati in piazza Papa Giovanni XXIII.

La manifestazione vedrà la partecipazione attiva di una ventina di commercianti del territorio, con la volontà di promuovere i prodotti e dei servizi rappresentativi della categoria merceologica a cui appartengono, in spazi espositivi allestiti con la creatività che li contraddistingue. Per quanto riguarda invece l’artigianato, la kermesse offre la scoperta di tante attività produttive degli oggetti più sfiziosi: dalla bigiotteria alla ceramica greca, dall’alluminio alle resine, dai gessetti profumati alle collane in stoffa e molto altro ancora, anche per la cura della persona e i trattamenti corpo.