“Masticare Cultura”, lo spettacolo teatrale si gusta al ristorante. Ecco il programma

Saga Salsa - Silvia Baldini - foto Natascia Locati
Saga Salsa – Silvia Baldini – foto di Natascia Locati

Sedere alla tavola di un ristorante, guardare uno spettacolo, scambiare pensieri e visioni. Questo è Masticare Cultura, il cartellone organizzato dalla residenza teatrale Qui e Ora nell’ambito del progetto Coltivare Cultura con il quale la compagnia è attiva nella Bergamasca con il sostegno di Fondazione Cariplo.

Si tratta di quattro appuntamenti in altrettanti locali della provincia che uniscono il piacere di una buona cena a quello del teatro. Si comincia giovedì 4 maggio al ristorante Tavernacolo di Osio Sotto (inizio ore 20.30, costo di menù e spettacolo 25 euro) con Cappuccetto Rosso Relativo di Andrea Pinna e Valentina Scuderi (Teatro del perché). Seguiranno tre repliche di Saga Salsa di Qui e Ora, il 22 maggio all’agriturismo Molino dei Frati di Trescore Balneario (costo 32 euro), il 25 maggio al ristorante Nettuno di Comun Nuovo (30 euro) e il 7 giugno al ristorante Ol Fa di Osio Sotto (30 euro).

Masticare Cultura è stato tra i primi esperimenti con i quali la compagnia si è misurata per immaginare un modo nuovo di progettare cultura, diventato poi uno dei cardini del proprio progetto. «Masticare Cultura – spiega Francesca Albanese, co-direttore artistico – è condividere uno spazio del quotidiano per vivere una socialità con persone da conoscere e per avvicinarsi in maniera piacevole al teatro. Compiere un atto sociale e culturale insieme, perché la cultura torni a essere vissuta dalle persone in maniera spontanea, perché il cibo possa alimentare il pensiero, per nutrirsi di bellezza, perché il rito dello “stare a tavola” possa costruire comunità. La coniugazione cibo-teatro si è dimostrata virtuosa, non solo nell’originalità dell’idea (che presuppone anche una particolare selezione delle opere da rappresentare) ma anche nel mettersi a disposizione delle economie del territorio, creando sinergie che movimentando l’offerta culturale hanno avuto ricadute felici anche su altri servizi, in questo caso la ristorazione».

È raccomandata la prenotazione.

Giovedì 4 maggio 2017- ore 20.30

Ristorante TAVERNACOLO

piazza Papa Giovanni XXIII 16 – Osio Sotto
Menù e spettacolo 25 euro

Lupo Cappuccetto Rosso Relativo

Teatro del perché

Cappuccetto Rosso Relativo

di e con Andrea Pinna e Valentina Scuderi
musiche Stefano De Ponti ed Eleonora Pellegrini

Cappuccetto Rosso Relativo ragiona sui cliché, gli stereotipi, i simboli, le meschinità di oggi e di sempre, prendendo come pretesto e filo conduttore una delle favole più note al mondo: Cappuccetto Rosso, di per sé stessa simbolo e crogiolo di metafore che riguardano non solo l’infanzia, ma anche i ruoli che gli esseri umani ricoprono fra loro. I due attori – autori, con il solo ausilio di un leggio e di un’innata mancanza di vergogna, interpretano tutti i ruoli: il lupo vegano iscritto al WWF, la nonnina antropofaga, il cacciatore critico letterario, Cappuccetto Rosso fashion victim, la mamma ex detenuta e tanti altri, in un susseguirsi di situazioni paradossali. Ma, alla fine, Tiziano Ferro che c’entra?

INFO E PRENOTAZIONI

quieora.organizzazione@gmail.com
+39 345 2185321
www.quieoraresidenzateatrale.it
www.coltivarecultura.it


“Mut”, il mondo dell’alpeggio è sceso in riva al lago

Sarnico - Mut mostra fotografica (1)

Sarnico - Mut mostra fotografica (2)I paesaggi, i volti, i gesti della vita in montagna scendono in riva al lago con la mostra fotografica “Mut – Civiltà dell’alpeggio”, 40 pannelli “en plein air” sul lungolago di Sarnico che raccontano una pratica storica delle Orobie bergamasche e gettano un ponte con la realtà economica e sociale di oggi.

Le immagini, del fotografo Marco Mazzoleni, resteranno esposte fino a domenica 7 maggio e si intrecceranno con “Un lago diVino”, la consolidata manifestazione che torna sabato 6 e domenica 7 ed ospita nelle piazze della cittadina una quarantina di cantine del territorio, insieme a laboratori, degustazioni guidate, intrattenimento per i bambini e concerti.

La mostra è l’occasione per far conoscere il mondo dell’alpeggio, prezioso patrimonio di biodiversità, natura e ambiente da cui discende una parte importante della tradizione casearia che fa grande Bergamo. Tra i sostenitori c’è anche l’Ascom di Bergamo, insieme con Camera di Commercio e Coldiretti. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Sarnico, della rivista Orobie, di East Lombardy e dell’associazione DeCibo.

 


Conoscere e promuovere Donizetti, commercianti “a lezione” da Micheli

A Bergamo prosegue il contagio dell’orgoglio doniziettiano. Dopo la diffusione delle opere del compositore bergamasco sulla Corsarola, in Città alta, anche i commercianti e gli esercenti bergamaschi sono chiamati a diventare “casse di risonanza” per la promozione e la conoscenza della sua figura e delle iniziative che la riguardano.

In vista del nuovo festival Donizetti Opera, in programma dal 23 novembre al 4 dicembre prossimi, la Fondazione Donizetti, in collaborazione con il Comune, il Duc e l’Ascom, invita gli operatori del commercio, del turismo e dei servizi della città e di tutta la provincia al primo educational con il direttore artistico Francesco Micheli, che darà modo di ricevere gli strumenti di base per comunicare la vita e l’opera di Gaetano Donizetti a turisti e clienti.

L’appuntamento è lunedì 14 novembre nella sala Riccardi del Teatro Donizetti alle 19.30 per un aperitivo, seguito, alle 20.30, dall’incontro con il direttore artistico e la distribuzione di materiali promozionali.

«L’iniziativa – spiega Pietro Bresciani, responsabile marketing dell’Ascom – si inserisce nel percorso che vuole valorizzare sempre più Gaetano Donizetti e il legame con la sua città, fino a farlo diventare un vero e proprio brand, un elemento fortemente distintivo e caratterizzante. Negozi, bar, ristoranti e strutture ricettive possono diventare importanti canali di promozione in questo senso, ma oggi, onestamente, non c’è, non solo tra gli operatori ma tra i bergamaschi in generale, grande conoscenza del personaggio e delle sue opere. L’incontro con il direttore artistico Micheli vuole essere un primo passo per trasmettere ai chi è quotidianamente in contatto con clienti e turisti le inofrmazioni salienti e soprattutto lo stimolo ad appassionarsi al nostro compositore».

L’occasione, del resto, è significativa. «Siamo alla vigilia del nuovo festival Donizetti Opera – prosegue Bresciani – che porterà a Bergamo appassionati di opera da fuori provincia e anche dall’estero. Accoglierli e dare loro informazioni, dettagli e curiosità sul programma e sul musicista è senz’altro un bel biglietto da visita per le attività e la città».

All’incontro sono inviatati tutti i commercianti e gli esercenti di Bergamo e provincia. Nel corso della serata sarà possibile acquistare le tshirt Donizetti Pride per allestire le proprie vetrine. Tutti i partecipanti riceveranno inoltre un kit gratuito di materiali cartacei e una cartella di immagini ad alta risoluzione da stampare e incorniciare, con le quali potranno contribuire a diffondere lo spirito della “Donizetti Revolution”.

A questo indirizzo il link per iscriversi all’evento


Ardesio, anche Sgarbi al convegno su cibo e promozione del territorio

Ad Ardesio ci si interroga su come coniugare prodotti tipici, ambiente e cultura con l’aiuto anche del critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Venerdì 28 ottobre l’Ardes, Associazione di promozione sociale per le Ricerche e le Divulgazioni Etnografiche e Storiche organizza – alle ore 20.30, nella Sala del teatro dell’Oratorio Don Riccardi di Ardesio – il convegno: “Quali Prodotti della Val Seriana a Km Zero?”, ad approfondire le opportunità di un legame virtuoso tra agricoltura, gastronomia e territorio.

La serata è organizzata in collaborazione con il Miur – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Isiss Val Seriana, Comune di Ardesio, Pro loco Ardesio e PromoSerio. Sarà introdotta dal presidente di Ardes Guido Fornoni e dai saluti di Fabio Molinari, dirigente Miur, Alessio Masserini, dirigente scolastico dell’Isiss Valle Seriana, dal sindaco di Ardesio Yvan Caccia e dal presidente di Promoserio Guido Fratta. Seguiranno le relazioni di Andrea Messa su “I grani della Valle Seriana”, Paolo Valoti “Sentieri e rifugi per promuovere un turismo consapevole tra qualità e tipicità del territorio alpino orobico” e Claudio Cecchinelli “Il facilitatore turistico, una professione tutta da inventare”.

A Sgarbi, che presenta il libro “La costituzione e la bellezza”, scritto con il costituzionalista Michele Ainis, sarà chiesto di evidenziare i punti di forza artistici e culturali del territorio. Nell’occasione, il professore sarà libero di utilizzare l’appellativo “capre”, diventato un tormentone, senza temere di offendere. Il soprannome degli abitanti è, infatti, “i cavre de Ardés” (le capre di Ardesio).

 


Cultura, ecco i progetti selezionati dalla Fondazione della Comunità Bergamasca

Fondazione Comunità Bergamasca - logoSono complessivamente 130 i progetti preselezionati nei bandi culturali 2016 della Fondazione della Comunità Bergamasca, per un totale di 794.350 euro. «Anche quest’anno il divario fra richieste e fondi stanziati ha reso difficile la selezione da parte dei valutatori – fa sapere la fondazione -, che si sono trovati, in particolare per i bandi rivolti al finanziamento di eventi e manifestazioni culturali, a fronteggiare una domanda pari a quasi tre volte tanto il budget a disposizione».

Per quanto riguarda la Pianificazione e valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze sono stati finanziati 6 dei 14 progetti presentati, per un importo complessivo di 195 mila euro volti a progetti di grande impatto; tra le iniziative di Tutela e promozione dei beni storico-artistici sono stati selezionati 22 interventi di riqualificazione, contribuendo con 180 mila euro al mantenimento del nostro patrimonio culturale. Nelle Microerogazioni il risultato è stato inferiore alle aspettative, sono stati dunque finanziati 16 dei 17 progetti presentati mentre per i bandi dedicati agli eventi, come già sottolineato, si è dovuto procedere con criteri più selettivi nel tentativo di non disperdere i finanziamenti in importi troppo ridotti per essere veramente incisivi: 102 mila euro andranno a sostenere 18 manifestazioni culturali con più venti anni di storicità, oltre 301 mila euro finanzieranno altre 68 iniziative di interesse collettivo.

Restano ancora da deliberare i finanziamenti a valere sui bandi di argomento sociale, i cui risultati saranno presentati nelle prossime settimane: per i progetti già preselezionati, fatta eccezione per quelli dei bandi 4 e 6, parte ora la fase di raccolta di donazioni pari al 10% di quanto deliberato a loro favore; l’importo andrà versato a patrimonio della Fondazione entro e non oltre il 30 settembre, specificando il nome dell’ente o del progetto che si intende sostenere.


Un distributore automatico sul Sentierone. Sì, ma di cultura

Sul Sentierone di Bergamo è spuntato un distributore automatico speciale. Non eroga snack e bevande, ma cultura. È un’iniziativa di Bergamo Festival Fare la pace in partnership con Ivs Italia, azienda leader nel campo della ristorazione automatica con oltre 140.000 distributori gestiti in Italia.

Fino alla metà di luglio erogherà 1.000 pubblicazioni delle lezioni magistrali degli ospiti che hanno partecipato a Bergamo Festival. Si inizia con la distribuzione delle lectio magistralis del filosofo Michael Rosen dal titolo “Dignità” e del sociologo e filosofo Zygmunt Bauman, “I confini del mondo e le speranze degli uomini”. A breve saranno pubblicati anche gli interventi di Enrico Letta, ex premier “I dolori della giovane Europa” e di Wolfgang Streeck, sociologo tedesco di fama mondiale “Il capitalismo sta per finire” che fanno parte della collana di pubblicazioni di Bergamo Festival.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Bergamo: «Si tratta di uno strumento originale e innovativo – afferma Sergio Gandi, vice Sindaco del Comune di Bergamo – che segna l’inizio di un percorso virtuoso che trasforma i distributori di bevande in distributori di cultura. Avvicinare le persone, soprattutto le più giovani, alla lettura non è impresa facile e il distributore cultura può essere una soluzione per rendere meno distanti i libri e probabili lettori. In questa occasione sarà possibile trovare le pubblicazioni di Bergamo Festival e in futuro il distributore potrebbe essere messo a disposizione per la diffusione di libri e iniziative editoriali degli altri enti culturali della città».

La Banca Popolare di Bergamo sostiene il progetto editoriale di Bergamo Festival, finanziando la pubblicazione e la distribuzione dei libri nelle scuole degli istituti superiori di Bergamo e provincia per permettere agli studenti di riflettere sui temi affrontati durante il Festival nel corso dell’anno scolastico.

«L’idea nasce dalla volontà di rompere i paradigmi classici della fruizione culturale – dichiara Roberta Caldara, direttore di Bergamo Festival – un mezzo “pop” come il distributore serve per stimolare il piacere della lettura, vincere la pigrizia culturale e diviene così un tassello per una larga fruizione capace di fare presa sul territorio. Inoltre, il settore del vending in Italia è in continua espansione, da qui nasce l’iniziativa, realizzata in esclusiva con Ivs, del distributore di cultura: in un’ottica di sviluppo del progetto ci piacerebbe inserire nei distributori automatici una corsia dedicata all’erogazione di libri nei luoghi dove Ivs è presente, nelle scuole, nelle università, nelle biblioteche e nelle stazioni e da giugno lavoreremo con Ivs per sviluppare l’edizione 2017 del progetto. È anche attraverso queste innovative forme di comunicazione culturale che cresce la divulgazione del festival e si moltiplicano virtuosamente quelle idee di riflessione e di confronto che costituiscono l’anima di Bergamo Festival Fale la Pace».

«Ivs Italia Spa ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di Bergamo Festival – afferma Laura Rodriguez, Direzione Commerciale & Marketing Division Ivs Italia Spa -. I nostri distributori automatici, che tutti giorni servono caffè e snack a due milioni di persone in Italia, Francia, Svizzera e Spagna, possono contribuire alla diffusione della cultura nella nostra amata città d’origine. Parliamo di cultura automatica che sarà disponibile 24 ore su 24: il nostro claim “Your best break”, “la tua migliore pausa” fa riferimento non solo a una pausa per alimentare il corpo, ma da oggi, anche a una pausa per alimentare lo spirito».

Nell’ambito dell’iniziativa, Ivs lancia l’app “coffee cApp” che permette di selezionare sulla tastiera del distributore il libro in omaggio. L’app nasce per venire incontro a un pubblico, quello degli studenti delle scuole superiori, sempre più connesso, ed è scaricabile gratuitamente dallo store. Fare il pieno di cultura è facile e veloce: l’utente può scegliere se scaricare l’app e ritirare gratuitamente la copia omaggio oppure acquistare il libro al prezzo simbolico di 5 centesimi.


Albino gioca la carta della cultura: scorpacciata di eventi sul Moroni

Di cultura una città può e deve vivere. Ne è convinta la città di Albino che per far crescere il turismo ha deciso di puntare su uno dei suoi cittadini più prestigiosi, Giovan Battista Moroni.

In occasione del ritorno a Bergamo, dopo oltre 150 anni, del “Sarto”, l’opera più conosciuta al mondo del pittore albinese, l’Associazione culturale Percorsi albinesi, che da oltre tre anni si occupa di valorizzare Albino “Città del Moroni”, fino alla fine di aprile promuove la rassegna “Io sono Giovan Battista Moroni. Albino e il suo pittore. Una storia da raccontare”.

L’iniziativa è realizzata nel territorio del Distretto del commercio Insieme sul Serio in collaborazione con l’Associazione Storica Città di Albino sotto l’egida del Comune, in occasione della presenza all’Accademia Carrara delle famose opere del pittore presenti alla Royal Academy di Londra.

In programma ci sono visite guidate ai luoghi moroniani e ai capolavori custoditi nelle chiese di Albino e della Valle Seriana, una gita a Trento per scoprire l’influenza esercitata dal Concilio di Trento nella vita e nelle opere del Moroni, laboratori artistici dedicati ai bambini; ma anche un aperitivo letterario con Giampiero Tiraboschi, autore di una nuova pubblicazione sull’artista, giochi a squadre per le vie di Albino, musiche del Cinquecento e Seicento con proiezioni nella suggestiva Chiesa di San Bartolomeo, una cena rinascimentale con figuranti e un’esposizione del planisfero moroniano, con l’indicazione dei luoghi dove si trovano tutte le opere del Moroni nel mondo. In calendario anche una tavola rotonda sulle opportunità di sviluppo turistico del territorio a partire dal legame tra la città ed il proprio pittore.

Nel corso della rassegna moroniana verrà anche promosso un concorso di pasticceria, in collaborazione con i panificatori di Aspan. La competizione si aprirà nelle prossime settimane e sarà rivolta a tutti i pasticcieri e agli appassionati che vorranno cimentarsi e inventare qualcosa di buono e gustoso. I partecipanti saranno invitati a creare un dolce originale, ispirato ai prodotti del territorio seriano, e la ricetta vincitrice, selezionata da una giuria di pasticceri, diventerà il dolce ufficiale della città di Albino.

«Il progetto è nato lo scorso anno – spiega Alessandra Detto dell’associazione Percorsi albinesi -. Abbiamo iniziato con una visita a Londra alla National Gallery, poi ci è sembrato logico proporre agli albinesi delle occasioni per conoscere meglio le opere e la vita di Moroni, che ad Albino è nato e vissuto. Faremo delle visite guidate all’Accademia Carrara, al Museo Bernareggi e anche a Torino. La finalità è far vedere a più persone possibili quanto abbiamo di bello nella nostra zona».

«Il ritorno del Sarto a Bergamo ha dato lo spunto per seguire anche questa strada – dice Alessandra Detto -. Grazie anche al nostro impulso l’interesse per questo artista è cresciuto moltissimo. Per gli albinesi è un orgoglio. L’ iniziativa del 17 gennaio scorso è andata sold out e anche le prenotazioni per il 20 febbraio prossimo sono quasi esaurite. Siamo molto contenti, non ce l’aspettavamo». «Per le visite all’Accademia Carrara e al Museo Bernareggi – aggiunge – ci siamo inventati uno spettacolo con il gruppo giovani attori albinesi: delle tele viventi da cui escono attori che interpretano e raccontano alcuni personaggi del Moroni. È uno spettacolo che è stato già presentato a Palazzo Moroni, a Trescore e anche a Oriocenter. Portare cultura in un centro commerciale è stata un po’ una scommessa ma l’abbiamo vinta».


Libri e lettura, si conferma la ripresa

Sono in leggero aumento i lettori in Italia. Il report dell’Istat stima che 2015 il 42% delle persone di 6 anni e più (circa 24 milioni) abbia letto – per motivi non strettamente scolastici o professionali -almeno un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista. Il dato 2014 fissava la percentuale al 41,1%, va perciò confermandosi il recupero, dopo la diminuzione iniziata nel 2011.

Lo scostamento più significativo interessa i lettori 15-17enni, che sono aumentati dal 51,1% del 2014 al 53,9% del 2015, mentre restano invariate, nel complesso, le differenze di genere: le lettrici sono il 48,6% contro il 35% dei lettori maschi.

In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra i 15 e i 24 anni – che hanno letto almeno un libro in oltre il 60% dei casi – con un picco per le 15-17enni (66,1%). Le lettrici scendono sotto il 50% dopo i 60 anni mentre per i maschi di tutte le classi di età la quota è sempre inferiore a tale valore e quella massima, registrata in corrispondenza degli 11-14enni, è di poco superiore al 45%.

Il 45,5% dei lettori, però, ha letto non più di tre libri nei 12 mesi precedenti l’intervista, si tratta dei così detti “lettori deboli”. Solo il 13,7% si annovera tra i “lettori forti”, avendo dichiarato di averne letti almeno 12 nell’ultimo anno (14,3% dei lettori nel 2014).

Quasi una famiglia su dieci (9,1%, pari a circa 2,3 milioni di famiglie) dichiara di non avere nemmeno un libro in casa e anche nei casi in cui è presente una libreria domestica, il numero di libri disponibili è molto contenuto: il 29,1% delle famiglie possiede non più di 25 libri e il 64,4% ha una libreria con al massimo 100 titoli che, calcolando un ingombro medio di 30/40 libri per metro lineare, occupano indicativamente non più di tre ripiani di uno scaffale. Sul fronte opposto, si stima che il 26% delle famiglie possegga più di 100 libri. Le regioni con le percentuali maggiori sono la Liguria (37,1%), il Trentino-Alto Adige (34,6%) e il Friuli-Venezia Giulia (34,3%).

La presenza di libri in casa non è, d’altro canto, sufficiente a favorire la lettura. Infatti, più di una persona su cinque tra quelle che dichiarano di disporre di oltre 400 libri (22,2%) non ne ha letto nemmeno uno e quasi una su quattro (24,5%) ha dichiarato di leggere non più di tre libri all’anno (18,3% nel 2014).

Intanto il mercato di prodotti editoriali digitali si sta lentamente diffondendo. Nel 2015, quattro milioni e 687mila persone hanno letto o scaricato libri online o e-book (14,1% delle persone di 6 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi tre mesi e 8,2% della popolazione di 6 anni e più). I volumi cartacei ed i libri in formato digitale non appaiono prodotti editoriali alternativi e necessariamente in competizione: la quota di persone che negli ultimi 3 mesi hanno letto online o scaricato libri o e-book aumenta in proporzione al numero di libri presenti in casa e tocca il valore massimo (23,8%) proprio tra le persone che dispongono già di una biblioteca domestica con oltre 200 volumi.

In un tale quadro può essere interpretato come un segnale positivo – dice l’Istat -, anche se ancora flebile, il fatto che circa il 6% di quanti non hanno libri in casa ma hanno navigato in Internet negli ultimi tre mesi ha letto online o scaricato libri o e-book. La diffusione dei libri in versione digitale e degli e-book potrebbe rappresentare in prospettiva un nuovo canale di accesso alla lettura per le famiglie che non hanno grande familiarità con librerie e libri cartacei. Analogamente, tra le persone che hanno navigato in Internet negli ultimi tre mesi (55% della popolazione di 6 anni e più), hanno scaricato o letto online libri o e-book il 5,8% dei “non lettori” e il 20,9% dei lettori che navigano sul web. Tra questi ultimi, i tassi di fruizione online aumentano al crescere del numero di libri letti nel corso degli ultimi 12 mesi, passando dal 14,2% di chi ha letto fino a 3 libri al 35,4% di chi ne ha letti 12 o più.

Le dimensioni della non lettura restano in ogni caso «una vera e propria emergenza nel nostro paese – dice il rapporto -. Da oltre quindici anni, al di là delle oscillazioni di breve termine, la popolazione dei non lettori è ancorata a una quota pari a circa il 60% delle persone di 6 anni e più, e non si vedono segnali di ripresa».


Teatro Donizetti, per la ristrutturazione 1,5 milioni dalla Regione

La Giunta della Regione Lombardia ha deciso di aderire all’Accordo di programma per la ristrutturazione e il restauro del Teatro Gaetano Donizetti di Bergamo stanziando 1.500.000 euro. Lo ha ufficializzato l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini. «Il progetto – ha ricordato – prevede un intervento di recupero globale di un bene di elevato valore storico-artistico
e architettonico, con la finalità di dare a Bergamo e al suo territorio uno spazio teatrale moderno e tecnologicamente avanzato, idoneo allo svolgimento di rappresentazioni teatrali, di opere liriche, di concerti di musica classica e moderna».

«Il Donizetti – ha aggiunto – è una realtà importante non solo per Bergamo, ma, in generale, per la Lombardia, a maggior ragione se consideriamo il fatto che, da quest’anno, ha deciso di entrare a far parte di “OperaLombardia”, il circuito lirico lombardo ideato dalla Regione. Un progetto che, negli anni, ha dimostrato di rappresentare un unicum nel panorama italiano dello spettacolo dal vivo, con il continuo sostegno e impulso di Regione Lombardia».

A comporre “OperaLombardia” sono, oltre al Donizetti, il “Grande” di Brescia, il “Sociale” di Como, il “Ponchielli” di Cremona e il “Fraschini2 di Pavia. I cinque teatri co-producono ogni anno opere liriche, con il supporto del Teatro alla Scala e dell’orchestra dei Pomeriggi Musicali, che vengono rappresentate durante la stagione lirica nei diversi teatri del circuito.


Accademia Carrara, la nuova direttrice è la milanese Daffra

Emanuela DaffraÈ la milanese Emanuela Daffra la nuova direttrice dell’Accademia Carrara, riaperta lo scorso aprile e sotto la nuova governance della Fondazione.

Classe 1960, la storica dell’arte si è laureata all’Università degli Studi di Pavia e ha conseguito il perfezionamento alla Cattolica di Milano. Proviene dalla Pinacoteca di Brera, dove è stata reggente negli ultimi mesi. Oltre agli studi e alle esperienze professionali, sulla sua scelta tra i cinque candidati finalisti, su 32 complessivi, da parte del Cda della Fondazione ha influito il progetto presentato per concorrere all’incarico, che vede il futuro della Carrara nell’accesso alla cultura come diritto impostato sulla ricerca, la conservazione, l’educazione e la comunicazione e sulla necessità di affermare sempre l’identità del museo a livello locale, nazionale e internazionale.

Assumerà la funzione dal primo gennaio 2016. L’incarico ha durata quadriennale.