Fioristi, Bergamo vince il titolo italiano

Emiliano Amadei vincitore Coppa Italia FederfioriLa Coppa Italia  Federfiori arriva a Bergamo dalla Toscana, dopo la competizione nazionale, svoltasi nel fine settimana a Firenze nell’ambito di Flora Firenze al Parco delle Cascine, che ha visto  gareggiare i migliori 15  fioristi italiani.

Emiliano Amadei della Fioreria Amadei di Azzano San Paolo, fondata da papà Romeo nel 1958, si è aggiudicato il prestigioso titolo dopo una due giorni di sfide a colpi di fiori e creatività. «È stato come vincere al 90esimo minuto ed è una soddisfazione ancora maggiore dato l’elevato livello dei concorrenti e  la competitività della gara. Fondamentale è stato l’aiuto del mio collega Emanuele Ponti della Fioreria Ponti di Grassobbio, che mi ha affiancato in ogni allestimento», spiega il neo-campione italiano, consigliere del Gruppo Fioristi e del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Ascom.

A sbalordire i giudici il tema vintage con una composizione ad arco alta due metri dai colori accesi, con tanto di bottiglie di Coca Cola, bottoni grandi, cascate di vegetazione tra richiami all’arancio del mitico Maggiolone e al vecchio televisore Mivar. Il tema dell’eco-sostenibilità non ha avuto rivali: le bottiglie di spumante tagliate a fuoco e legate tra loro per diventare originali fioriere di orchidee hanno conquistato la giuria. Anche la composizione del tavolo si è aggiudicata il podio: la fontana ha interpretato al meglio l’atmosfera della corte dei Medici, con fiori delicati come peonie, rose, tulipani, ranuncoli, tralci di passiflora e gloriosa. Sono piaciuti anche il bouquet da sposa e Amadei ha mostrato di cavarsela al meglio anche arrangiando e valorizzando i fiori messi a disposizione dalla commissione per cimentarsi nel tema a sorpresa. Il punteggio complessivo, con un vantaggio di una ventina di punti, ha decretato la vittoria del floral designer bergamasco. Il secondo gradino del podio è sempre lombardo, con Federico Vessilli di Milano; il bronzo se l’è  aggiudicato Federico Savoia (Veneto).

Il concorso

La Coppa Italia Federfiori è nata a Sanremo nel 1980 ed è diventata il principale concorso su scala nazionale di arte floreale. Ad essa partecipano i migliori fioristi italiani, selezionati da impegnative e minuziose prove di qualificazione. Ma non è solo una gara tra professionisti di alto livello: è uno spettacolo di colori, stili e linee, dove la naturale bellezza del mondo vegetale si fonde mirabilmente con le forme create ad arte. Spettacolo che tutti possono apprezzare: sia i fioristi per interesse professionale, sia il grande pubblico per il fascino e lo stupore naturalmente suscitato dalle creazioni floreali.

 


Salame bergamasco, il migliore è di Mornico

vincitori concorso salame bergamascoUn agriturismo, un norcino ed una macelleria si sono aggiudicati le prime tre posizioni alla quinta edizione del concorso provinciale del salame tradizionale bergamasco, organizzato il primo maggio dall’Associazione norcini bergamaschi nel corso della Fiera agricola della Bassa bergamasca di Treviglio.

La competizione era aperta ad amatori che preparano per il consumo familiare il proprio salame, norcini e laboratori artigianali di macellerie o spacci agricoli. Ad imporsi sui 44 campioni presentati alla gara sono stati nell’ordine il salame dell’agriturismo Villa Delizia dei fratelli Dolci di Mornico, quello preparato dal norcino Davide Merisio di Mozzanica e, al terzo posto, quello della macelleria Riccardo Giuliani di Almè. In quarta e quinta posizione due produttori privati, Lauro Medici ed Ernesto Maffeis, ottentenne di Seriate che si era già classificato al primo posto nel 2011, forte di una valida cantina per la stagionatura e del lavoro del maestro norcino Giuseppe Pezzotta. Mentre nel salame vincitore, preparato con le carni allevate in proprio nell’agriturismo e stagionato in loco, c’è la firma di Paolo Luisoni, presidente dei Norcini bergamaschi, che ha curato la produzione e l’asciugatura.

Il distacco tra i “concorrenti” è stato comunque minimo, nemmeno trenta punti tra il primo (arrivato a quota 694) e il quinto (668). «Anche gli altri campioni in concorso si sono ben comportati – evidenzia Gualtiero Borella, responsabile dei corsi di formazione dell’Associazione -. Abbiamo riscontrato una qualità eccellente in tutti, l’assenza di grandi difetti, il che testimonia una crescita dell’attenzione e della qualificazione nella produzione tradizionale del salame bergamasco. Pur differenti per aspetto, i salami hanno risposto agli standard previsti dal disciplinare, lasciando però anche spazio alla personalizzazione». La giuria era composta da dieci esperti, tra cui assaggiatori Onas, che hanno seguito una serie di incontri per assicurare criteri di giudizio omogenei.

Sono in miglioramento, quindi, le competenze del settore ed è proprio questo uno degli obiettivi dell’Associazione con sede a Calcinate, nata per salvare la figura tradizionale e il mestiere del norcino (ol masadur) e promotrice di numerose occasioni di formazione e aggiornamento.


Salame bergamasco, a Treviglio si elegge il migliore

Il salame bergamasco. Per tanti è un’autentica passione, che spesso innesca una ricerca tra cascine e macelleria per trovare il proprio ideale. Già, perché se la ricetta base è quella – che prevede l’impiego delle carni nobili del suino -, le varianti e sfumature sono pressoché infinite e sono legate a fattori diversi, dalla selezione degli animali alla macinatura dei pezzi, alle proporzioni degli ingredienti, all’impiego degli aromi fino alle condizioni di stagionatura.

Ad eleggere il miglior salame tradizionale bergamasco torna il Concorso provinciale promosso dall’Associazione norcini bergamaschi e giunto alla quinta edizione. L’appuntamento è a Treviglio, alla Fiera agricola della Bassa bergamasca dove l’associazione è presente per l’intera durata della manifestazione (dal 30 aprile al 3 maggio) con dimostrazioni del mestiere di norcino, prodotti, abbigliamento e attrezzature. La giornata che vedrà protagonista il salame è venerdì primo maggio e, oltre al concorso, propone una gara alla “stima del peso di un salame oltre misura” e una di “bravura e velocità nella legatura del salame bergamasco”, con le premiazioni di tutte le competizioni a partire dalle 14.

L’evento è atteso come qualificato momento di confronto dagli amatori che preparano per il consumo familiare il proprio salame, dai norcini, ma anche da diversi laboratori artigianali di macellerie o spacci agricoli, in rappresentanza di metodi, gusti e tradizioni di tutta la provincia, valli, città e pianura. E non mancano gli allievi dei corsi di norcineria organizzati dall’Associazione – nata per salvare la figura e il mestiere del norcino (ol masadur), come elemento di continuità delle tradizioni del territorio – , che cominciano a misurarsi con i norcini più esperti.

Chi è a caccia di sapori tradizionali non manchi di fare un giro.


Expo, il pane simbolo dell’Europa. Concorso tra i fornai per crearlo

Sono il grano e il pane il filo conduttore della narrazione dello spazio espositivo europeo all’Expo, collocato all’interno del Padiglione Italia, di fronte a Palazzo Italia e a pochi metri dall’albero della vita. È stato infatti scelto il cortometraggio d’animazione “The Golden Ear” (“La spiga d’oro”), che racconta la storia dei giovani Sylvia e Alex, ad incarnare il «Dna dell’Europa attraverso la lotta, l’evoluzione e la resilienza», partendo da un simbolo comune a tutta l’Europa e al Mediterraneo.

Al cortometraggio si lega un concorso per i panificatori che premierà la migliore realizzazione del pane di Alex e Sylvia come raccontato dal cartoon, come pane europeo, ossia come prodotto della panificazione riassuntivo dei valori di bontà, naturalità e condivisione che caratterizzano il tema del padiglione dell’Unione Europea in Expo

La Federazione Italiana Panificatori è partner dell’iniziativa. Il pane prodotto per il concorso dovrà essere inviato in una confezione adatta alla spedizione postale o tramite corriere in imballi compatibili col prodotto alimentare e senza condizionamenti particolari di temperatura, atmosfera e altro, entro e non oltre il 5 maggio 2015 al Cast Alimenti (via Serenissima, 5 – 25125 Brescia). Al primo classificato sarà assegnata “La spiga d’oro”, simbolo della storia  di Alex e Sylvia, rappresentativa dell’Unione Europea all’Esposizione Universale di Milano 2015.

La storia…

Sylvia è sempre di corsa e riesce a malapena ad accorgersi di cosa le accade intorno. Lavora come scienziata per l’UE: studia la sicurezza e la politica alimentare, ma quasi mai si gode la vera arte o natura della cucina. Ogni cosa che fa è ben calcolata e vede tutto come un esperimento scientifico, anche il panificio di sua nonna, del quale si deve inaspettatamente occupare. Mentre si trasferisce dalla città in un piccolo paesino e sta per perdere la giusta direzione, si accorge a malapena degli occhi curiosi di un bell’agricoltore, Alex. Determinato a colmare il vuoto nel suo cuore, Alex cerca di catturare la sua fuggente attenzione.

I loro mondi si intrecciano attraverso il profumo del grano e del pane e, in particolare del delizioso pane di frumento al miele. Ma saranno in grado di unire le loro forze, quando il paese avrà bisogno del loro aiuto? E il loro amore sopravviverà a questi tempi difficili?

La Spiga d’oro – Expo 2015 – il regolamento del concorso


Scuole alberghiere, la Regione lancia la sfida a cucinare con avanzi e scarti

Gli aspiranti e giovani chef hanno ancora un’opportunità per mettere in mostra le proprie capacità e fantasia. È stata infatti approvata la nuova edizione del concorso “New talented italian chef for Expo 2015”, per la selezione di 50 giovani, cui andrà il premio “Green Menù” e che saranno inseriti in un elenco messo a disposizione degli operatori della ristorazione sia per esperienze nell’ambito di Expo sia per successive occasioni di inserimento nel mondo del lavoro o di potenziamento delle competenze.

Il bando è rivolto agli studenti che stanno frequentando percorsi in scuole iscritte nella sezione A dell’Albo dei soggetti accreditati, per il conseguimento di una Qualifica di Operatore della ristorazione (profilo preparazione pasti e  profilo servizi di sala e bar) e Operatore della trasformazione agroalimentare – panificazione pasticceria; o un Diploma di Tecnico di cucina, Tecnico dei servizi di sala e bar, Tecnico della trasformazione agroalimentare; o che hanno già conseguito tali titoli.

Titolo del concorso è “Zero Sprechi” e ogni ragazzo dovrà presentare una propria ricetta preparata con l’utilizzo di ingredienti o parti di cibo che normalmente verrebbero buttati, come avanzi di preparazioni non interamente consumate (ad esempio avanzi “del giorno prima”, pane raffermo, ecc) o scarti di ingredienti utilizzati per altre ricette (scarti di frutta, ortaggi, pesce, parti considerate “meno nobili”, ecc).

Le domande di candidatura dovranno essere trasmesse dall’istituzione formativa di appartenenza entro il 15 maggio 2015.

Info e moduli


Street food, Romano lancia il concorso fotografico

street food clickPer chi ama immortalare piatti e prodotti, c’è la possibilità di condividere i propri scatti “nel mondo reale” e non solo in rete. Partecipando a “Street food click”, iniziativa promossa dal Comune di Romano e dell’associazione Il Romanino che chiede di impugnare macchina fotografica o telefonino e scatenare fantasia e inquadrature sul tema dello street food. Le migliori immagini saranno esposte in una sezione della mostra “Tutti a tavola. L’arte è servita!”, realizzata in occasione dell’Expo, che sarà allestita nella sala pubblica della Rocca viscontea di Romano dal primo al 10 maggio prossimi. Le fotografie devo essere inviate entro il 5 aprile a: streetfoodclick@gmail.com; WhatsApp: 3297903688; facebook: il Romanino cultura.


Concorso gelato artigianale, i premi e i protagonisti


Gelato artigianale, l’Oasi di Villongo vince il concorso

2° classificata Artigel. ritJPG 3° Classificato Petit Fleur rit

È della Gelateria Oasi di Villongo il successo nella terza edizione del Concorso di Gelateria Artigianale, promosso dal Comitato gelatieri di Bergamo e svoltosi ieri nel pomeriggio all’Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme. Tema della competizione era l’interpretazione del Mielgot (gelato di latte, miele e biscotto di mais spinato di Gandino, gusto che il Co. Gel. ha lanciato l’anno scorso in onore alle produzioni bergamasche) nella combinazione con i prodotti d’eccellenza del territorio. Venti le gelaterie che vi hanno partecipato, insieme agli studenti di due istituti: l’IPSSAR di San Pellegrino Terme e l’Istituto Serafino Riva di Sarnico.

Il primo classificato, Giuseppe Mologni, ha presentato il gusto Mielgot con miele di tiglio, achillea di Monte Bronzone e amarene. Al secondo posto Simone Rota Biasetti di Artigel di Azzano San Paolo con Crema al Passito di Torre de’ Roveri e miele mille fiori. Al terzo posto Enrica Natali del Petit Fleur di Almenno San Salvatore con L’allegro Mielgot, preparato con infuso di menta fresca e salsa alle noci.

Premio Scuola Iacopo Zenoni S.Pellegrino rit Premio Scuola Sarnico rit

Nella sezione dedicata agli alunni della scuola alberghiera, si è aggiudicato il primo posto Jacopo Zenoni dell’Ipssar di S. Pellegrino Terme con un gelato al gusto Fiordilatte con miele d’acacia Mielgot e crema di marron glacè; mentre all’Istituto di Sarnico è andato un premio per aver ottenuto il maggior punteggio assegnato dalla Giuria sulla base dei gusti presentati.

Diverse e insolite le combinazioni proposte dai venti gelatieri: dalla birra fruttata alla grappa di moscato, dalla salsa di polenta con stracchino al latte delle stalle di Piario; dall’infuso di alloro all’agrì di Valtorta.

La giuria – presieduta da Luciana Polliotti e composta dai giornalisti Emanuela Balestrino, Gloria Levati, Elio Ghisalberti, da Giovanni Martinelli, vicepresidente Associazione Pasticceri bergamaschi e da Pietro Bresciani, segretario del Comitato Gelatieri di Ascom Bergamo – ha valutato il gelato in gara sulla base del gusto, della struttura, dell’aspetto visivo e dell’originalità degli abbinamenti.

I gelatieri in gara

Sergio Pezzoli (Laboratorio Gelateria Franca, Albino), Enrica Natali (Petite Fleur, Almenno San Salvatore), Daniela Nodari (Rosa, Arcene), Simone Rota Biasetti (Artigel, Azzano San Paolo), Pierangelo Suardi (Cherubino, Bergamo), Viviana Elena Cremaschi (Cuore, Bergamo), Roberto Acerbis (Frigidarium, Bergamo), Cristian Daldossi (Safarà Soft, Bergamo), Manuel Fratus (La Piazza, Bolgare), Francesca Gelmi (Il Gelato da Giò, Chiuduno), Alessandro Bosio (Selz Café, Clusone), Claudio Negri (Da Claudio – Clusone), Pietro Andreoli (Gelatissimo, Darfo Boario Terme), Colombano Mariani (Oasi, Fara Gera d’Adda), Paolo Mariani (Gelateria Dolce Vita, Lallio), Laura Colombelli (Pasticceria Laura, Medolago), Graziella Molinari (Gelateria Arizzi, Olmo al Brembo), Simona Pansa (La Gelatteria, Pedrengo), Luigi Cornolti (Taverna del Caio, Ponteranica), Marco Mangini (La Gelateria, San Pellegrino Terme), Giuseppe Giudici (La Gatta, Sarnico), Andrea Giudici (La Gatteria, Sarnico), Marco Pietrobono (Gelato Matto, Seriate), Matteo Corna (Gelatiamo, Treviolo), Giuseppe Mologni (L’Oasi, Villongo), Marcello Gusmini (La Crem, Vertova), Maria Angela Giassi (Il Gioppino, Zanica), Daniel Rossi (Voglia Matta, Zanica).

E gli studenti

IPPSSAR di San Pellegrino Terme: Marco Scalabrino, Edison Gropaj, Andrea Oliveri, Federico Maestroni, Fabio Fabbris, Davide Brambilla, Nicole Perico, Alessia Ancora, Jacopo Zenoni

Istituto Serafino Riva di Sarnico: Sara Dosselli, El Yousfi Lemghari Hajar, Deborah Finazzi, Martina Milesi, Giulia Pezzoli, Valentina Rapis, Elena Rivadossi, Sara Vavassori, Claudia Venezia


CortoLovere, Bozzetto presidente di giuria e autore del logo

Bruno Bozzetto e logo CortoLovere 2015

È stato pubblicato il bando ufficiale per partecipare all’edizione 2015 di “CortoLovere”, il festival internazionale del cortometraggio che si tiene ogni anno a Lovere e che premia i talenti dell’audiovisivo, in programma dal 24 al 26 settembre prossimi.
L’appuntamento raccoglie centinaia di cortometraggi, inviati da tutto il mondo: brevi, intensi, più articolati; storie di paesi lontani e d’Italia, di ragazzi e di anziani, di uomini e di donne. Con la pubblicazione del bando 2015 è stato svelato il logo ufficiale della manifestazione, disegnato dal presidente onorario della competizione, il maestro del cinema e dell’animazione Bruno Bozzetto.
La direzione artistica è invece affidata a Matteo Lanfranchi.
Con le sue 18 edizioni, CortoLovere è uno dei festival del cortometraggio più antichi d’Italia. Nel corso della sua storia ha avuto presidenti di giuria del calibro di Silvio Orlando, Lina Wertmuller, Laura Morante e Luigi Lo Cascio. Solo l’anno scorso, con la presenza del regista Silvio Soldini, il festival di Lovere ha registrato l’ennesimo successo di partecipazioni: oltre 300 iscrizioni al concorso, e migliaia di presenze.
Il bando per partecipare al Festival è consultabile sul sito ufficiale del festival nella sezione “iscrizione film”: http://www.cortolovere.it/iscrizione-film/

 


Gli scolari di Albino vincono l’Expo

“A scuola con più gusto: l’appetito vien scoprendo” è il titolo del progetto realizzato dai bambini dell’Istituto comprensivo “Solari” di Albino, unica bergamasca fra le scuole vincitrici del concorso nazionale “La scuola per Expo 2015” indetto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Gli studenti – 1.500 distribuiti in vari plessi fra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado – hanno integrato i propri elaborati in un unico menù, fatto di antipasti, primi e secondi piatti, formaggi, verdure, dessert e bevande, aggiudicandosi l’opportunità di presentare i propri lavori nel corso dell’Expo.

«Lo speciale e articolato menù bergamasco presentato dai bambini, con creatività e attente riflessioni– dichiara Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo – , denota un grande lavoro di elaborazione in classe e sul territorio, dimostrando quanto sia stata compresa l’importanza di un’alimentazione sana, sicura, equilibrata e sostenibile. Expo costituisce per i nostri ragazzi un’importante occasione per acquisire nuove competenze in prospettiva del proprio progetto di vita, in considerazione dei valori culturali, scientifici, sociali e umani dell’Esposizione».

«La partecipazione al concorso è stata l’occasione per realizzare un prodotto corale e ragionato, in grado di tenere conto delle diversità di ogni ordine di scuola e nel contempo di seguire il fil rouge della forte appartenenza territoriale e dell’amore per la nostra terra – afferma Veronica Migani, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Solari” di Albino -. Millecinquecento studenti dai tre ai tredici anni, tutti diversi, tutti speciali, e insieme con loro una squadra formidabile di docenti a coronamento di una comunità curiosa e dinamica. Siamo orgogliosi di rappresentare Bergamo e la sua provincia al Padiglione Italia: questa vittoria ci dà la carica per spingerci verso mete sempre più alte».

La professoressa Patrizia Conca ha gestito i lavori di tutti i docenti e degli studenti dei vari plessi, creando un prodotto finale organico e razionale, mentre la professoressa Daria Bigoni ha fornito il tocco creativo e l’impostazione grafica necessari per una presentazione all’altezza dell’evento internazionale. «Il progetto vincitore – spiegano le docenti Patrizia Conca e Daria Bigoni – ha fornito un motivo per riflettere sulle tradizioni agricole, ecologiche e alimentari di un’area della Lombardia che da secoli cura con grande amore il suo rapporto con la terra e l’ambiente. Gli alunni si sono divertiti ad esplorarne tutti gli aspetti, da quelli legati ai frutti e ai vegetali, agli orti, alle tradizioni gastronomiche, ai formaggi, ai dolci, fino ad arrivare al tema dell’acqua, rappresentato anche in teatro».