Elezioni amministrative, i risultati nei 21 Comuni della Bergamasca

elezioni-amministrative-2017Quattro cittadini su dieci non hanno votato (l’affluenza si è fermata al 57,68%), chi lo ha fatto ha però premiato il sindaco in carica. Sono 11 su 12 i primi cittadini confermati alla guida dei Comuni bergamaschi chiamati ieri alle elezioni. Venti in tutto le Amministrazioni rinnovate su 21: ad Oltre il Colle, dove candidato unico era l’uscente Valerio Carrara, non è stato raggiunto il quorum (ha votato il 26,12% degli aventi diritto) e arriverà il commissario prefettizio. Tra le novità, il primo sindaco del Movimento 5 Stelle della Bergamasca, Antonio Ferrari che guiderà il Comune di Parzanica.

ALBANO SANT’ALESSANDRO

Maurizio Donisi della lista civica “Progetto Albano” si conferma sindaco con il 42,4% dei voti. Si è imposto su Loredana Guarena (Lega Nord), Andrea Milesi (“Albano cambia”) e  Gianmario Zangadella (“La tua Albano”).

ARZAGO D’ADDA

Con il 77, 61% delle preferenze è stato confermato per il terzo mandato Gabriele Riva, sostenuto dalla lista civica “Paese nuovo”. Stefano De Caro, rappresentante del centrodestra, ha ottenuto il 22,38% dei consensi.

AVERARA

Mauro Egman, della lista civica “Insieme”, è stato confermato con il 73,8% di voti. Lo sfidava Fabio Annovazzi della lista civica “Alleanza per Averara”.

BLELLO

Fiducia confermata a Luigi Mazzucotelli della lista civica “Blello prima di tutto”, che ha vinto con il 60% di voti contro Davide Pietroboni della lista civica “Il paese che vogliamo” e Dante Todeschini della lista civica “Insieme con Blello 2017”.

BREMBATE DI SOPRA

Eletta sindaco Emiliana Giussani, candidata della Lega, che ha raccolto il 49,3% dei voti. Battuti Danilo Albani Rocchetti del Movimento 5 Stelle e Tiziano Ravasio della lista civica “Patto Civico”.

CALUSCO D’ADDA

Eletto sindaco con il 64,15% delle preferenze Michele Pellegrini della lista civica “Per Calusco”, espressione del centrodestra. Ha battuto Fabio Colleoni della lista civica “Calusco unita”.

CARONA

Il sindaco eletto è Giancarlo Pedretti della lista civica “Vivi Carona” con il 61,4% dei voti. Ha avuto la meglio su Danilo Paredi della lista civica “Cembra”.

CISANO BERGAMASCO

Netta conferma per Andrea Previtali della Lega Nord, rieletto sindaco con l’87,4% dei voti. Si è imposto su Giovanni Buono della lista civica “Popolari indipendenti”.

CURNO

Luisa Gamba della lista “Vivere Curno”, assessore ai Servizi sociali uscente, ha superato (48,8%) Sara Carrara della lista civica “Curno cambia”e Giovanni Locatelli sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e An.

FORNOVO SAN GIOVANNI

Il Comune abbandona il commissariamento con Gian Carlo Piana della lista civica “Insieme per Fornovo”con eletto sindaco con il 57,84% di voti. Lo sfidavano Oscar Rizzini di Forza Nuova e Giandomenico Vallimberti della lista civica “Nuova Fornovo”.

GANDINO

Con il 53,1% dei voti è stato confermato sindaco Elio Castelli della lista civica “Gandino Barzizza Cirano Insieme per 2022”, superando Piero Angelo Gelpi sostenuto da Lega Nord, Fratelli d’Italia, An, Lista civica.

LEFFE

Unico candidato, Marco Gallizioli della lista civica “Nuovi orizzonti”, ha raggiunto il quorum (54,73%) ed è il nuovo sindaco.

MEZZOLDO

Quorum raggiunto (72,72%) anche Raimondo Balicco della lista civica “Stella Alpina”.

MOZZO

È stato confermato sindaco con 63,4% dei voti Paolo Pelliccioli della lista civica “Innova Mozzo”. Ha superato Alessandro Chiodelli della lista civica “Noi per Mozzo.

NEMBRO

Claudio Cancelli della lista civica “Paese Vivo” è stato confermato dal 55,7% dei votanti. Si è imposto su Luca Morotti sostenuto da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e An.

OLTRE IL COLLE

Il candidato unico Valerio Carrara della lista civica “Lista Carrara” non ha raggiunto il quorum. Ha votato solo il 26,12% degli aventi diritto. L’Amministrazione verrà retta da un commissario prefettizio.

PARZANICA

Il candidato dal Movimento 5 Stelle Antonio Ferrari è stato eletto sindaco con il 57,3% dei voti. Battuto Giovanni Danesi della lista civica “Parzanica unita”

SOLTO COLLINA

Maurizio Esti (detto Icio) della lista civica “Rinnovamento per Solto” è stato confermato primo cittadino con il 63,9% dei voti, su Andrea Pedemonti della lista civica “Progetto giovani”

SOVERE

Sindaco uscente e candidato unico, è stato confermato Francesco Filippini della “Lista civica per Sovere”.

VILLA D’ADDA

Il nuovo sindaco è Gianfranco Biffi della “Lista civica El@”, che resta alla guida dell’Amministrazione. Ha ottenuto il 65% dei voti contro Giulio Scacchetti  della lista civica “Filadda”.

VILLONGO

Maria Ori Belometti della lista civica “Uniti per Villongo” si conferma sindaco con il 43,9% dei voti. Sfidava altri tre candidati: Aurelio Belotti della lista civica “Sicurezza-legge-legalità-ordine”, Alberto Bongo della Lega Nord e Giuseppe Vigani di Forza Italia.


Gorle si veste di petali per Floreka

floreka

È dedicata ai ricordi la nuove edizione di Floreka, la mostra mercato di giardinaggio e produzioni creative in programma a Gorle sabato 20 e domenica 21 maggio. Due giornate in cui il Parco comunale ospiterà piante, fiori e produzioni d’arte creativa di alto livello, il tutto contornato come sempre da interessanti attività rivolte ai visitatori.

Per la rassegna, organizzata dall’Associazione Petali e Parole in collaborazione con il Comune di Gorle, è il decimo compleanno, l’occasione giusta per dare spazio ai ricordi e alle presenze che l’hanno fatta crescere. Anche quest’anno l’offerta della due giornate è ampia: a partire dalla settantina di stand di produttori e professionisti provenienti da tutta Italia, protagonisti della mostra, a cui faranno da cornice laboratori, corsi di botanica, approfondimenti dedicati alla natura e alla sostenibilità, incontri con scrittori, workshop, momenti musicali ed enogastronomici dal profilo sempre green.

Tra le proposte da non perdere, “La strada dei ricordi” allestita dall’artista Margherita Leoni, pittrice naturalistica italiana nota per i suoi famosi “ritratti” della flora brasiliana, gli incontri con gli scrittori Tiziano Fratus, che presenterà il libro “Il sole che nessuno vede” e Grazia Cacciola, che condurrà una riflessione sull’ultimo libro “L’orto naturale” e l’agricoltura biologica, biodinamica e sinergica, la mostra Open Garden, le dimostrazioni della Scuola Zen Shiatsu e di composizione floreale con professionisti e floral designer di grande prestigio.

La manifestazione è diventata punto di riferimento per tutti gli amanti di fiori e piante, arrivando nella scorsa edizione a richiamare più di 5mila visitatori.

La mostra è visitabile sabato dalle ore 10 alle 22 e domenica dalle 9.30 alle 18.30 con ingresso gratuito.

Info www.comune.gorle.bg.it

 


Riaprire i negozi sfitti e gli spazi vuoti, Bergamo fa l’en plain di contributi

open aprire un negozio

Il rilancio dei centri storici passa anche dalla riapertura degli negozi sfitti e dal recupero in senso commerciale dei contenitori cittadini. La Bergamasca ha buone idee su come poterlo fare. Lo dice la graduatoria – pubblicata ieri sul Burl – del Bando Sto@ 2020, la misura da 3,2 milioni che la Regione ha dedicato ai Distretti urbani del commercio per rendere più attrattive vie e piazze, da un lato, e, dall’altro, fare tornare l’interesse sull’avvio di nuovi negozi, attività artigianali, turistiche e di servizi.

Al bando hanno partecipato tutti e quattro i Duc presenti in provincia (Bergamo, Seriate, Treviglio e Romano di Lombardia) e tutti e quattro sono stati ammessi al contributo per l’importo massimo previsto, ovvero 100mila euro. Tutti, inoltre, si sono visti assegnare la premialità di 30mila euro, in considerazione della qualità dei progetti. Dalla Regione arriveranno perciò nella nostra provincia 520mila euro come contributo ad investimenti complessivi da parte dei Comuni per 3.179.000 euro. La parte del leone la fa il Comune di Bergamo con un piano da oltre 2 milioni di euro, seguito da Romano di Lombardia (525mila), Seriate (317mila) e Treviglio (283mila). In totale sono 19 i progetti finanziati: oltre ai quattro bergamaschi, quelli di Brescia, Chiari, Crema, Cremona, Lecco, Lissone, Monza, Cinisello Balsamo, Pioltello, Mantova, Vigevano, Busto Arsizio, Saronno, Tradate e Varese.

Il bando Sto@ 2020 (per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance) promuove la collaborazione tra i diversi soggetti portatori di interesse dei centri storici per dare vita a modalità innovative di recupero del tessuto urbano e sviluppo dell’attrattività.

Roberto Ghidotti«Come già avvenuto con i Distretti dell’Attrattività, anche in questa occasione i progetti della provincia di Bergamo sono stati premiati dalla Regione – dice con soddisfazione Roberto Ghidotti, responsabile dei distretti per l’Ascom di Bergamo -. Non solo, infatti, tutte e quattro le iniziative hanno ottenuto il contributo massimo, ma si sono viste riconoscere anche il bonus di 30mila euro per la particolare rilevanza degli interventi, un en plein che non è riuscito a nessun altra provincia. È la conferma della capacità progettuale presente sul territorio e della volontà di collaborare alla ricerca di nuove soluzioni per ridare slancio al binomio centri storici-commercio».

«Ogni progetto si declina secondo obietti e modalità specifiche – spiega -, leve comuni sono gli interventi diretti delle Amministrazioni per rinnovare le vie e le piazze e renderle più attrattive, gli incentivi per la riqualificazione dei locali e per l’apertura di nuove attività, ma anche sistemi che favoriscono l’incontro tra la domanda e l’offerta dei locali sfitti e iniziative di animazione».

I progetti in sintesi

Bergamo/ Retail Location and Urban Resilience

via san bernardino ritIl progetto interessa sei zone: l’asse commerciale delle vie Tiraboschi, Paglia e Guglielmo d’Alzano; quello di via Moroni – San Bernardino; via Palazzolo – Spaventa – Quarenghi – Broseta; l’area dei grandi contenitori (uffici statali, ex Cariplo, ex Teatro Nuovo); Borgo Santa Caterina e Borgo Palazzo.

Tre le linee di intervento. EasyShop, da un lato prevede l’adozione di strumenti normativi che possano favorire l’insediamento di nuove strutture di vendita al dettaglio negli spazi sfitti del centro, come le medie strutture, considerate importanti per migliorare l’appeal commerciale del centro; dall’altro una piattaforma on line per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di spazi. Call for Ideas in Action è invece un sistema di incentivi e strumenti per lo start up di nuove iniziative commerciali, di turismo e di servizi nei luoghi sfitti localizzati in ambiti di riqualificazione urbana (il restauro e la riqualificazione di piazza Carrara, il rifacimento della pavimentazione di via Borgo Palazzo, la valorizzazione del centro piacentiniano con il concorso internazionale di progettazione, il rifacimento delle pavimentazioni in pietra in piazza della Repubblica). Creative and cultural event as shopping asset, infine, mira a rafforzare il legame tra cultura e commercio promuovendo allestimenti culturali ed eventi creativi.

Romano di Lombardia / ViviRomano

portici_romano.jpgIl piano riguarda tre aree commerciali distinte del Duc: il cuore del centro storico di Romano, corrispondente al castrum romano e delimitato dalle vie Schivardi, Matteotti, Pagliarini, Monsignor Rossi e Piave; l’area, nella zona occidentale del Duc, compresa tra via delle Costellazioni, strada Campagna e via XXV Aprile, in corrispondenza della ex sede dell’Agenzia delle Entrate; l’area di piazza Don Sandro Manzoni, compresa tra via dell’Armonia, via Lamer e via G. Antonio Cavalli.

Sotto l’etichetta “Promotion” sono state raccolte le iniziative per favorire l’incontro tra domanda e offerta degli immobili sfitti (dagli accordi con i proprietari, già in atto, al coinvolgimento delle agenzie immobiliari, fino ad una piattaforma per il matching con informazioni dettagliate), ma anche lo sconto sulla Tari per le nuove attività, una tariffa agevolata per i parcheggi e l’abbellimento dei negozi sfitti con materiale promozionale del Duc. L’area di intervento “Infrastructure” prevede invece contributi per chi rimoderna i locali sfitti e gli interventi comunali per la riqualificazione di piazza Don Sandro Manzoni, delle linee elettriche e delle infrastrutture sotto i portici del centro storico e dell’ex cinema Rubini, che diventerà piazza e parco pubblico. Nel capitolo “Events” finisce infine il programma annuale degli eventi e delle manifestazioni storicamente realizzate sul territorio comunale,

Seriate /#CommercioVicino

SERIATEDue le aree commerciali coinvolte, entrambe nel centro di Seriate. La prima è quella attorno al ponte principale e lungo il Serio (le vie Dante Alighieri, Cerioli, Cesare Battisti, Decò e Canetta, piazza Bolognini), la seconda è la Galleria Italia, nei pressi del palazzo del Comune e dell’ospedale. In quest’area sono stati individuati 20 negozi sfitti, concentrati in particolare in via Decò e Canetta e in Galleria Italia.

L’area di intervento “Incentive” prevede un censimento dei negozi sfitti, il coinvolgimento dei proprietari, degli amministratori di condominio, delle agenzie immobiliari e la creazione di una piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta. E ancora un bando comunale per l’incentivazione di nuove aperture (che abbatte gli oneri, offre contributi e rimborsa parzialmente Tari e Tasi), convenzioni con geometri e architetti per prestazioni a tariffe ridotte, pubblicità gratuita sul notiziario comunale e attività formative. A favore delle ristrutturazioni e del recupero urbano (area Quality) il Comune prevede contributi per il ripristino strutturale o igienico-sanitario dei locali e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica nelle aree del progetto. Già partito è poi il bando di idee “per la riqualificazione urbana, commerciale e sociale del centro storico” e il potenziamento del presidio e il vigile di quartiere. Fino al 30 aprile è in atto inoltre la sperimentazione degli ispettori ecologici nell’area del centro storico.

Novità anche sul fronte degli eventi. Accanto alle manifestazioni consolidate, arrivano due iniziative che uniscono animazione culturale e commerciale. L’associazione Albatro realizzerà visite guidate del centro abbinate alla riscoperta dei negozi storici, mentre “Seriate Recuperare il centro storico” realizzerà “RigenerArte”, una settimana che mette al centro l’arte come strumento di rigenerazione di uno spazio cittadino scarsamente frequentato, piazza Bolognini.

Treviglio / #centro25

1410 Treviglio (1)Si concentra sull’area meridionale del Duc, delimitata dalle vie Fratelli Galliari e San Martino a Nord, e dalla circonvallazione delle mura nelle altre tre direzioni. Assi principali sono le vie Fratelli Galliari, San Martino, XXV Aprile, Andrea Verga e Giacomo Sangalli.

Come per gli altri progetti il primo passo (incentivi) riguarda il censimento dei negozi sfitti, il coinvolgimento dei proprietari per valutare un abbattimento temporaneo dei canoni di locazione, degli amministratori di condominio e delle agenzie immobiliari e la creazione di una piattaforma per fare incontrare al meglio domanda e offerta. Per chi apre, il Comune prevede poi l’esenzione totale dal pagamento della Tosap e un contributo una tantum a tutte le attività che entrano in strutture commerciali sfitte nel 2017, mentre per ridurre l’impatto negativo delle vetrine vuote saranno realizzate grafiche con materiale promozionale del Duc. In programma anche la formazione degli operatori commerciali su temi innovativi come la vendita online.

Sul fronte “spazi” sono previsti contributi per il ripristino strutturale o igienico-sanitario dei locali, la riqualificazione di piazza XXV Aprile e la riprogettazione delle attività di raccolta rifiuti del complesso del centro storico. Nel capitolo eventi, infine, rientrano la realizzazione di manifestazioni itineranti con artisti di strada e le luminarie e l’animazione natalizie.


Non convenzionali e creative, ecco le vetrine premiate dal Distretto di Zingonia

New central bar - Verdellinocarla alimentari - osio sotto 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un albero di Natale composto da 345 bottiglie di birra (il vetro verde a ricordare le fronde dell’abete), realizzato dal New Central Bar di Verdellino, e un Babbo Natale a gambe all’aria, intento a calarsi nel camino per portare golosi doni gastronomici, allestito da Carla Alimentari di Osio Sotto. Sono due soggetti davvero poco convenzionali i vincitori del primo concorso Vetrina di Natale organizzato dal Distretto del commercio dell’area di Zingonia, che riunisce i comuni di Osio Sotto, Boltiere, Ciserano, Verdellino e Verdello.

Oggi al municipio di Osio Sotto la premiazione dei commercianti, con una targa, una vetrofania per segnalare la vittoria fin dall’ingresso e una giornata alle Terme di San Pellegrino per due persone.

distretto zingonia - premiazione vetrina di Natale - Emanuele Dendena - New Center Bar

Al New Central Bar è andato il premio “social”, destinato all’idea che raccoglieva più “mi piace” su Facebook. Ne ha totalizzati mille, oltre a commenti e condivisioni. «È stata un’operazione che ha coinvolto i clienti e gli amici non solo piano virtuale – precisa Emanuele Dendena, titolare da poco più di due anni del locale in piazza Resistenza -. Da un po’ pensavamo di realizzare un albero di Natale con le bottiglie di birra, il concorso da una parte e la complicità dei clienti dall’altra ci hanno spinti a farlo. Le bottiglie che abbiamo utilizzato sono esclusivamente quelle stappate e consumate nel locale, ognuno si è perciò sentito partecipe dell’impresa, che è anche una sfida alla tradizionale immagine del Natale. I social hanno fatto il resto, creando curiosità, che poi si è trasformata in visite di persona, per vedere da vicino il nostro albero, tutt’ora allestito. Abbiamo persino catturato l’attenzione della Heineken, che ci ha annunciato un riconoscimento per l’uso originale delle sue bottiglie».

distretto zingonia - premiazione vetrina di Natale - Giovanna Rossetti e Gianfranco Armanni - Carla alimentari - Osio Sotto

Carla Alimentari, in via Mazzini, ha invece ottenuto il premio della giuria di qualità. «Ho un’autentica passione per le vetrine e gli allestimenti – dice Giovanna Rossetti, che dall’89 gestisce il negozio con il marito Gianfranco Armanni -. Mi piace l’arte e cogliere spunti in giro. Ho pronti bozzetti per ogni periodo dell’anno, dal Carnevale alla primavera, alle vacanze. Alla vetrina di Natale ci pensavo già da agosto, mio marito l’ha realizzata con mattoni e tegole veri. Credo che sia molto importante che i negozi siano anche belli da vedere, accoglienti. L’immagine conta tantissimo, per distinguersi e mostrare cura in ciò che si propone. Non a caso abbiamo anche divise coordinate e per le Feste abbiamo fatto dei piccoli regali ai nostri clienti».

Al concorso hanno partecipato 111 attività dei cinque Comuni. Felicissima per la partecipazione e il livello delle creazioni la manager del distretto, Delisa Sanzani. «Il premio, alla prima edizione – dice -, voleva essere uno stimolo a fare sempre meglio. È vero che con la crisi e il calo del lavoro si è tutti un po’ demotivati, ma devono essere per primi i commercianti a promuovere ed amare i propri negozi. Alle Amministrazioni poi chiediamo di non dimenticare che il commercio è una risorsa e un volano».

distretto zingonia - premiazione vetrina di Natale - gruppo

I comuni, del resto, non hanno fatto mancare il proprio appoggio all’iniziativa. Presenti alla premiazione il vicesindaco di Osio Sotto, Fabio Paganini, i sindaci di Boltiere e Verdello Armida Forlani e Luciano Albani, e l’assessore al Commercio di Verdellino Lea Ballabio. E se Paganini evidenzia l’importanza della ricerca continua della qualità, «valore riconosciuto dai clienti e premiante», Roberto Ghiodotti, responsabile dei distretti per l’Ascom si sofferma sull’opportunità di sviluppare la presenza sui social. «I “mi piace” – rileva – sono serviti a vincere il concorso ma anche a far conoscere le attività del distretto».

Domani, invece, saranno premiati i clienti. In Camera di Commercio si terrà infatti l’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria di Natale, iniziativa già in atto da qualche anno che mette in palio tra chi ha fatto acquisti nelle 120 attività aderenti un primo premio da 500 euro in buoni spesa e premi di 300, 200, 100 euro e 50 euro.


Ambulanti, «nessun rinvio delle scadenze per il rinnovo dei posteggi»

mercato san pellegino

Per il momento non ci sarà alcun rinvio delle scadenze per il rinnovo delle concessioni dei posteggi sulle aree di mercato previsto dalla direttiva Bolkestein. Lo chiarisce Confcommercio dopo l’incontro avuto da Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti con il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.

Secondo quanto riferisce il presidente di Fiva Confcommercio, Giacomo Errico, Decaro «ha chiarito di aver chiesto al Governo solo una proroga tecnica per consentire ai comuni di poter avviare le procedure dei bandi pubblici nei tempi stabiliti dalla vigente normativa e di poter, quindi, assolvere con efficienza e tranquillità agli adempimenti richiesti».

Dunque si tratta di una proroga condizionata all’avvio delle procedure e finalizzata a svolgere il percorso previsto dalle disposizioni dell’Intesa Stato-Regioni. Ovviamente gli stessi comuni, come del resto in gran numero hanno già fatto, possono proseguire nell’espletamento dei bandi.

Ricordiamo che le richieste delle nuove concessioni per i posteggi potranno essere presentate dal 7 gennaio al 7 marzo 2017 e che le graduatorie saranno rese note dall’8 maggio 2017.

Gli ambulanti che avessero bisogno di assistenza e accompagnamento nella presentazione delle richieste possono rivolgersi allo “sportello Bolkestein” di Ascom Bergamo dove gli operatori stanno lavorando a pieno ritmo per rispettare i tempi. Il servizio è da prenotare all’Area Accoglienza Soci di Ascom Confcommercio Bergamo al numero 035 4120304.

Nella Bergamasca la nuova normativa interessa 246 mercati, circa 7mila posteggi e oltre 2.400 ambulanti. Una vera e propria rivoluzione che deve trovare pronti da un lato gli ambulanti e dall’altro i Comuni.


«Fuori norma e insicuro», il mercato di Sarnico verso il trasloco

sarnico-piazzaSe ne parla da anni, ma l’idea di spostare il mercato del giovedì a Sarnico sembra ora un progetto concreto. L’Amministrazione, tramite il suo primo cittadino Giorgio Bertazzoli, ha annunciato via Facebook di stare «lavorando per spostare definitivamente il mercato. Così non ci saranno più problemi e libereremo le nostre piazze». «Il mercato è fuori norma ed è insicuro. Non riescono ad entrare mezzi di soccorso né i vigili del fuoco», ha spiegato Bertazzoli.

L’idea è di trasferire il mercato dal lungolago all’area ex Stoppani, su una piazza servita da parcheggi, ben ordinata e con le adeguate norme di sicurezza. Ma i tempi non saranno immediati. «Stiamo cercando di far abbattere i capannoni della Stoppani e far dare una ripulita e sistemata. Ed è in corso la bonifica – informa il primo cittadino -. Dove è ora, il mercato è fuori norma e potenzialmente pericoloso, non ci sono vie di fuga, non si possono sistemare le piazze».

Il trasloco sembrerebbe raccogliere il consenso degli ambulanti che, scrive Bertazzoli, «sul lungolago non vogliono stare per il freddo e per lo scarso passaggio di persone», inoltre darebbe risposta alle annose lamentele dei residenti e dei commercianti per i disagi subiti dal mercato sulla piazza principale del paese.

In attesa del trasloco, l’Amministrazione sta valutando soluzioni temporanee per andare incontro alle diverse esigenze di utilizzo delle piazze e al contempo salvaguardare al meglio gli interessi dei commercianti. Martedì 6 dicembre, alle 17.30 è stato fissato un incontro con le associazioni ambulanti per valutare il progetto.

Siamo disponibili a valutare le proposte – dice il presidente di Fiva Ascom Bergamo Mauro Dolci -. Abbiamo qualche dubbio sul fatto che l’area individuata sia sufficiente e adeguata a ospitare il mercato, dal confronto con l’Amministrazione avremo comunque più informazioni».

Il mercato del giovedì di Sarnico è un appuntamento storico. Nato nel 1566 su decisione del Senato Veneziano nell’area di Fosio, da 440 anni si svolge sulla piazza e sul lungolago di Sarnico.


Presolana, al referendum vince il “no”. Niente fusione tra i Comuni

In una cosa i cittadini dell’altopiano della Presolana si sono dimostrati uniti: nel dire no alla fusione dei loro cinque Comuni. Il referendum regionale consultivo che domenica 20 novembre chiedeva agli abitanti di Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo di esprimersi sull’aggregazione in un Comune unico ha dato un chiaro responso, con la bocciatura della proposta in ogni paese.

A Cerete il “no” ha incassato 637 voti contro i 243 del “sì”, a Fino del Monte il “no” ha vinto per 397 voti a 269, a Onore 282 a 202, Rovetta 1.359 a 713 e a Songavazzo per 221 voti a 206.  L’affluenza è stata del 60% con la punta del 64% a Songavazzo e il minimo di Rovetta con il 55,86%.

Per annullare il progetto di fusione sarebbe bastato che in uno solo dei cinque Comuni prevalesse il no. La nascita del Comune unico – di circa 8.500 abitanti, più grande sia di Clusone sia di Castione della Presolana – è stata portata avanti dai sindaci Cinzia Locatelli di Cerete, Matteo Oprandi di Fino del Monte, Angela Schiavi di Onore, Stefano Savoldelli di Rovetta e Giuliano Covelli di Songavazzo. Secondo i promotori, la creazione di un unico apparato politico e amministrativo avrebbe portato risparmi economici, migliori servizi grazie a personale più specializzato e più omogenei e un maggior peso politico-amministrativo all’interno del territorio seriano e bergamasco.


Sagre, la stretta si avvicina. Ecco le regole per i Comuni

In Lombardia scatta la stretta sulle sagre. Con l’approvazione da parte della Commissione Attività produttive e Occupazione del Consiglio Regionale nella seduta di giovedì 21 luglio hanno il via libera le “Linee guida per la stesura dei Regolamenti comunali delle Sagre”. Si tratta dell’ultimo passaggio per giungere alla piena regolamentazione di queste manifestazioni, dopo la legge del 2 febbraio 2010, la Risoluzione approvata nel 2015 dal Consiglio Regionale e le modifiche legislative introdotte per la prima volta ad aprile 2016 (L.R. 10/2016), con il nuovo inquadramento normativo delle “Sagre” e l’istituzione del Calendario regionale. Le linee guida saranno definitivamente ratificate dalla Giunta Regionale nella seduta di lunedì 1° agosto ed entreranno in vigore con la successiva pubblicazione sul Burl.

L’obiettivo è riportare equilibrio tra l’esigenza di salvaguardare appuntamenti dal valore religioso, sociale, culturale ed enogastronomico, da un lato, e porre un limite al proliferare di eventi che di fatto sono attività commerciali ma senza le stesse regole, dall’altro. Un intervento sollecitato a più riprese dal mondo della ristorazione e dei pubblici esercizi, costretti a confrontarsi con una concorrenza penalizzante soprattutto perché non giocata ad armi pari.

Tutti i Comuni lombardi sono ora tenuti a predisporre Regolamenti – con l’obbligo di consultare la Commissione comunale per il commercio su aree pubbliche, in composizione integrata con i rappresentanti delle Associazioni maggiormente rappresentative del settore somministrazione – in linea con i seguenti elementi: calendarizzazione delle sagre entro il 30 novembre dell’anno precedente, aspetto che potrà favorire oltre alla regolamentazione la promozione turistica; rispetto della normativa igienico-sanitaria, di sicurezza e fiscale; dotazioni obbligatorie in termini di parcheggi e servizi igienici (anche per disabili), relazione di impatto acustico, raccolta differenziata rifiuti; obbligo per l’operatore di rilasciare garanzia per il ripristino dell’area pubblica interessata; possibilità per i Comuni di limitare l’orario di svolgimento per motivi di ordine pubblico e sicurezza; possibilità di destinare parte della superficie interessata dalla sagra agli operatori in sede fissa o ambulanti. Tocca infine agli stessi Regolamenti dei Comuni stabilire la durata massima delle Sagre e l’eventuale intervallo tra manifestazioni susseguenti.

Le linee guida erano sono state già approvate della giunta Regionale e tengono conto di una serie di rilievi presentati anche da Confcommercio Lombardia con la collaborazione di Fipe e Fiva.

«È una buona legge – commenta il direttore dell’Ascom Oscar Fusini – ma toccherà ai Comuni saperla interpretare e svolgere la funzione di vigilanza. Ci si arriva perché il settore dei pubblici esercizi è al collasso con evidenti rischi di cadute occupazionali per gli addetti di bar e ristoranti». «Il problema – ricorda Fusini – è nato da uno svilimento del termine stesso di sagra. Negli ultimi anni c’è stato un proliferare di spazi attrezzati per dare da mangiare e bere all’aperto che fanno concorrenza agli operatori del settore. La legge approvata nell’aprile di quest’anno ha in primo luogo introdotto la definizione di sagra come occasione aggregativa in cui la somministrazione di alimenti e bevande è temporanea, accessoria e non esclusiva. In buona sostanza, dare da mangiare e bere deve essere un mezzo per aggregare e non il fine ultimo per fare cassetto. Ha anche previsto la creazione di un calendario regionale. Ora la partita è sui Regolamenti comunali, a tutela dei clienti e di chi lavora e come freno ad evidenti casi di concorrenza sleale».


Amministrative, ecco i sindaci eletti in Bergamasca

elezioni-comunaliA Treviglio e Caravaggio occorrerà attendere l’esito del ballottaggio per conoscere il nome del nuovo sindaco, mentre a Fornovo San Giovanni il posto di primo cittadino resta vacante e sarà assunto da un commissario prefettizio perché non è stato raggiunto il quorum di votanti  che avrebbe eletto l’unico candidato, Gian Carlo Piana.

Il secondo turno è in programma domenica 19 giugno e vedrà di fronte a Treviglio Juri Imeri, ex vicesindaco sostenuto da Lega nord e liste civiche, che ha ottenuto 5.762 voti (41,49%) ed Erik Molteni, segretario cittadino del Pd, staccato di un oltre mille voti (4.618, pari al 33,35% voti). A Caravaggio la sfida sarà invece tra Ettore Pirovano, storico sindaco leghista della città nonché ex presidente della Provincia (3.105 voti, pari al 37,3%), e Carlo Bolandrini, sostenuto dal Pd e da liste civiche (2.445 voti, 29,5%).

In altri cinque comuni della Bergamasca dove il candidato era uno solo è stato invece raggiunto il quorum. Si tratta di Adrara San Rocco dove il sindaco sarà Tiziano Piccioli Cappelli, Calcinate che conferma Gianfranco Gafforelli, Gromo (Sara Riva), Vilminore di Scalve (Pietro Orrù) e Valnegra (Virna Facheris).

Ad Almè la vittoria è andata a Massimo Bandera, ex assessore all’Ambiente e alla Sicurezza del comune di Bergamo; ad Alzano Lombardo successo per il candidato del centrodestra Camillo Bertocchi; ad Ardesio torna sindaco Yvan Caccia (50,75%) che aveva già ricoperto la carica. A Bedulita si è imposto Roberto Facchinetti con l’81% dei voti, a Bottanuco Rossano Pirola (47,38%), a Calvenzano Fabio Ferla (70,86%), a Carobbio degli Angeli Giuseppe Ondei (58,77%).

A Castione della Presolana torna Angelo Migliorati (51,4%), a Chiuduno netta conferma di Stefano Locatelli (75, 48%), mentre cambiano i colori a Cologno al Serio, dove il nuovo sindaco è Chiara Drago, dopo cinque anni di opposizione alla Lega.  A Cornalba è eletto Alessandro Vistalli (55,4%), a Costa Valle Imagna Umberto Mazzoleni (56,07%), a Costa Volpino largo successo per Mauro Bonomelli, rieletto con l’80,1% dei voti.

A Filago il sindaco è Daniele Medici (54,8%), a Gorno Giampiero Calegari (50,5%), a Locatello Simona Carminati (55,5%), a Medolago Luisa Fontana (50,9%). A Oltressenda Alta non ha avuto in pratica rivali Giulio Baronchelli, che ha raggiunto il 93,6% dei voti, a Palazzago vince Michele Jacobelli (62,7%), a Palosco Mario Mazza (48,6%).

Il nuovo sindaco di Ponte San Pietro è Marzio Zirafa (36%), a Predore ha vinto Paolo Bertazzoli (59,9%), a Pumenengo Mauro Barelli (32,1%). San Giovanni Bianco ha confermato il sindaco uscente Marco Milesi (86,2%), mentre a San Paolo d’Argon è stato eletto Stefano Cortinovis (51,51%). A San Pellegrino resta in sella Vittorio Milesi (62,6%), così come a Solza Maria Carla Rocca (42,4%). A Strozza Riccardo Cornali ha ottenuto il 70,2% dei voti, a Torre Pallavicina il sindaco eletto è Antonio Giuseppe Marchetti (49,4%), a Urgnano Efrem Epizoi (54,4%), a Verdellino Silvano Zanoli.


Commercio, dalla Regione oltre 3,2 milioni per valorizzare i negozi sfitti

La Regione Lombardia lancia un nuovo progetto anticrisi per sostenere il commercio tradizionale. Si chiama “Stoà 2020”, per esteso Successful Shops in Towncenters Through Traders, Owners & Arts Alliance, ovvero negozi di successo nei centri urbani grazie all’alleanza tra commercianti, proprietari e arti, ed ha l’obiettivo di sostenere e rilanciare le attività del commercio in aree urbane, attraverso il recupero di spazi sfitti.

Per questa iniziativa il Pirellone ha stanziato più di 3,2 milioni di euro. Ad essere interessati sono i Duc, ovvero i Distretti urbani del commercio, che in Bergamasca sono quattro, quello della città di Bergamo, Treviglio, Seriate e Romano di Lombardia. Il progetto prevede l’introduzione di nuovi e più moderni servizi che rendano più vive e attraenti le vie commerciali delle città lombarde, progetti coordinati sui negozi sfitti e sull’arredo urbano.«Abbiamo voluto chiamare questa misura Stoà –  spiega  Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia – per evocare quello che nel mondo greco e romano era il portico colonnato che contornava la piazza, l’Agorà, dove si concentravano tutte le attività sociali ed economiche. Quei portici rappresentano ancora oggi, nei centri dei nostri paesi e nelle città, un centro commerciale naturale all’aria aperta, una unicità tradizionale che merita di essere ripensata, rilanciata e valorizzata attraverso azioni moderne ed innovative, che tengano conto dei profondi cambiamenti economici che, negli ultimi anni, hanno portato alla chiusura di molte saracinesche».

L’iniziativa continua idealmente le finalità della precedente iniziativa regionale di rivitalizzazione commerciale attraverso il franchising, che ha coinvolto 25 Comuni, oltre 100 imprese del settore, associazioni, soggetti pubblici e privati impegnati a rioccupare oltre 820 negozi sfitti.

Anche in questo caso la Regione farà leva sulla corresponsabilità dei Comuni, incentivando la creazione di nuove forme di aggregazione organizzate. Regione Lombardia concede  ai Comuni contributi fino a 100.000 euro per sostenere i progetti che nasceranno. Il contributo è destinato a sostenere, tramite il Comune capofila, Micro e PMI del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi. Per ogni Comune è ammesso un progetto complessivo di dimensione minima di 40.000 euro e non superiore ai 100.000. I progetti dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24.