Cucina e dintorni. Calusco d’Adda

Fotografie di Stefano Genco

 

Sulle rive del fiume Adda, nell’Isola bergamasca, Calusco d’Adda è un paese in cui convivono un’anima antica e una moderna. Merita visita l’imponente Ponte di San Michele, un ponte in ferro che collega il paese con Paderno d’Adda e lascia senza fiato con i suoi 85 metri di altezza e i 266 metri di larghezza.
Da vedere anche le Chiuse dell’Adda, progettate nel XVI secolo da Leonardo da Vinci e le famose centrali idroelettriche sul fiume, come quella di Semenza (1920).

Per un tour artistico e religioso meritano visita la vecchia chiesa di San Fedele, costruita a più riprese fra l’XI e il XVII secolo e oggi sconsacrata, con i suoi affreschi di buona fattura tra i quali spiccano quelli di Antonio Cifrondi; la chiesa parrocchiale, del XIX secolo, ricca di opere di artisti locali come le sculture di Antonio Maria Pirovano, gli affreschi di Luigi Galizzi e un monumentale organo di Adeodato Bossi del 1885, con due tastiere; il convento di Santa Maria Assunta in località Baccanello (XVI secolo), con la sua piccola e intima cappella in legno e la stanza che ospitò il cardinale Roncalli nei suoi momenti di preghiera prima di diventare Papa Giovanni XXIII; la chiesa di Santa Maria Bambina in località Vanzone (XIII secolo) per le opere pittoriche di Gaetano Peverada.
Per ritrovare il volto medievale di Calusco consigliamo di addentrarvi nella borgata di Torre, dove fra edifici di origine medievale spicca la torretta che faceva parte del vecchio castello di Trussardo Colleoni (1280), nonno del grande Bartolomeo. Quando il tempo è clemente, nei dintorni si possono fare piacevoli passeggiate a piedi o in bicicletta e scoprire le bellezze dell’Adda.

Per gli amanti della buona tavola

Al ristorante Gusto 86 preparano un’ottima pizza napoletana e piatti tipici campani. Da provare il crostone e, tra i dolci, il babà e la torta caprese. Pizza Leggera in via Marconi propone anche hamburger fatti con carni italiane, menù veg e per intolleranze e la ‘pizza kids’ a forma di animali per i più piccoli. Per chi ama sushi e sashimi c’è il ristorante giapponese Yama
Sushi. Eat Sapori di Sicilia è una rosticceria ristorante con piatti dolci e salati tipici. Per colazione e aperitivo Bar Divino e Zoom Cafè, per il dopo cena, Neroopaco in viale dei Pioppi.

Lo shopping

Omar Dadi è la merceria storica del paese, premiata da Regione Lombardia per gli 88 anni di attività. Da Hansel&Gretel si trova abbigliamento per bambini e mamme, mentre Welcomestyle ha abbigliamento moda uomo e donna, accessori e calzature. Per chi ha voglia di golosità c’è il CentroDolce Calusco. Mentre per chi desidera farsi un regalo originale Natalia Vavassori, designer di gioielli.

Manifestazioni

Ricordiamo il tradizionale palio delle contrade “La Bora”, appuntamento che si tiene l’ultima domenica di settembre e mette in sfida dal 1969 tutti gli abitanti delle contrade del paese. Un altro evento da segnare in agenda è la Notte Bianca: l’edizione 2020 è in programma il 18 luglio 2020.

Dormire

L’Albergo Etrusco, a conduzione familiare, è affacciato sul fiume e vicino al Ponte San Michele. In centro al paese l’Hotel Romanì ha una ricca colazione e una cucina di piatti locali.

A Calusco d’Adda se hai un’attività nei settori commercio, turismo e servizi hai a disposizione gli uffici Ascom che possono rispondere a ogni tua esigenza. Li trovi in via Monte Grappa 56/c, tel. 035.799700 fax 035.799890, mail: calusco@ascombg.it da lunedì a venerdì ore 8.45/12 e 14.15/17 (chiuso il martedì).

Gli indirizzi

Albergo Etrusco
Via Monastero Dei Verghi, 166
Tel. 035.791589

Bar Divino
Via A. Volta, 141
Cell. 333.7211674

CentroDolce Calusco
Via Vittorio Emanuele II, 1131
Tel. 035.794190

Dadi Omar
Via Vittorio Emanuele II, 61
Tel. 035.791030

Eat Sapori di Sicilia
Via Guglielmo Marconi, 56
Cell. 392.168 3023

Gusto 86
Via Vittorio Emanuele II, 1263
Tel. 035.4360294

Hansel&Gretel
Via Guglielo Marconi, 402
Tel. 035.791336

Hotel Romanì
Via Santa Maria, 73
Tel. 035.791029

Natalia Vavassori
Via Donizetti, 65
Tel. 035.4380217

Neroopaco
Viale dei Pioppi, 377
Tel. 342.644 6946

Pizza Leggera
Via Guglielmo Marconi, 1459
Tel. 035.791852

Welcomstyle Abbigliamento & Co.
Via Nullo, 42
Tel. 035.436 2490

Yama Sushi
Via S. Rocco, 808
Tel. 035.791473

Zoom Cafè
Via Vittorio Emanuele II, 1123
Tel. 035.791256


Azzano San Paolo. Contributi per i negozi

Il Comune di Azzano San Paolo va in aiuto dei negozi del paese. L’Amministrazione ha stanziato 65mila euro di contributi per i negozi di vicinato e le piccole e medie imprese del territorio. Il contributo previsto per ogni attività è a fondo perduto da un minimo di 800 fino a un massimo di 2mila euro ed è pari al 50% delle spese sostenute tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2019.
Le agevolazioni riguardano interventi strutturali (ad esempio, rinnovo dei locali, rifacimento delle facciate, acquisto di vetrine interattive, sistemazione delle insegne storiche), comunicazione e marketing, formazione, sicurezza e servizi, come ad esempio le spese per l’attivazione di servizi di consegna a domicilio della merce.
Una imprese può presentare due domande di contributo purché si riferiscano a tipologie di interventi diversi. 
La domanda di contributi va inoltrata con la documentazione al Comune di Azzano San Paolo entro le ore 12 del 31 gennaio 2020 per via telematica all’indirizzo Pec comuneazzanosanpaolo@pec.it.
Per informazioni si può contattare la mail bandocommercio2019azzano@gmail.com.


Seriate. Contributi per chi migliora gli edifici del centro storico

È stato finanziato anche per quest’anno il fondo per il recupero e la riqualificazione degli edifici del centro storico di Seriate, approvato all’unanimità dalla giunta. Nel 2019 saranno erogati, come per il passato, contributi a fondo perduto per: interventi di rifacimento delle facciate degli edifici, fino al 25% della spesa sino a un massimo di 4 mila euro a intervento; installazione di parabole satellitari sulle coperture fino al 25% della spesa per un massimo di 800 euro a intervento.
I fondi saranno stanziati a chi realizzerà i lavori entro il 30 novembre 2019. Inoltre, per gli interventi di ristrutturazione edilizia, sono disposti i rimborsi sulla tassa di occupazione del suolo pubblico, mentre sul costo di costruzione verrà rimborsato il 60% dell’importo, a cui si aggiunge un ulteriore 40% per gli interventi di riqualificazione della facciata degli edifici prospicienti la pubblica via. Sugli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria il rimborso ammonta all’80 % dell’importo per chi ha inoltrato domanda di contributo in sede di presentazione del titolo abilitativo.
Questo sostegno, rinnovato negli anni, sta dimostrando la sua efficacia. Grazie a contributi e rimborsi, alcuni proprietari, hanno riqualificato alcune facciate, 7 solo lo scorso anno. Gli incentivi si aggiungono ad altre azioni di recupero di quest’area cittadina, come la pulizia e sanificazione di piazza Bolognini, le iniziative di intrattenimento, la presenza del presidio dell’ANPPE e degli agenti di Polizia locale. Si continuerà su questa strada, per migliorare la qualità dell’abitabilità e del vivere dei cittadini.


Alla scoperta di Trescore Balneario

Trescore Balneario è il comune più grande della Val Cavallina, conosciuto per la sua antica tradizione termale: le sue acque sulfuree erano usate e apprezzate sin dai tempi dei romani. Merita visita per il modernissimo Centro termale immerso nel verde, ma anche per le sue ricchezze culturali e artistiche e per le testimonianze del sistema fortificato medievale. Si possono ammirare Villa Celati Mosconi, di origine neoclassica (1836) e, in contrada Canton, la splendida Villa Terzi, esempio completo di architettura settecentesca e di grande unità compositiva, oggi usata come location per matrimoni. Ma il gioiello del paese è la Chiesa delle Sante Barbara e Brigida, situata all’interno del Parco della Villa Suardi e costruita all’inizio del XVI secolo, con l’eccezionale testimonianza delle Storie di Santa Barbara e gli affreschi di Lorenzo Lotto.
Nella centrale Piazza Cavour, cuore pulsante del paese, accanto all’autentica torre medioevale del XIII sec., si può ammirare il monumento a Igea, Dea della salute. Da vedere anche, la Chiesetta romanica di San Cassiano e la Chiesa del Mirabile. Chi è alla ricerca di un momento di relax fuori dal tempo, può raggiungere il Lago di Endine, incantevole specchio d’acqua sul quale si affacciano i piccoli borghi e la torre del castello di Bianzano.

Per gli amanti della buona tavola

Per una cena stellata l’indirizzo cult è Loro&Co, ambiente raffinato, cucina curatissima e creativa e servizio molto attento. Il ristorante ha anche un elegante bistrot con una carta che spazia tra terra, mare e pizza gourmet dai prezzi più contenuti. Per un pranzo o una cena più informali, ma sempre di qualità, La Conca Verde è una trattoria molto curata con un menù vario e curato e una bella veranda affacciata sul giardino.

Pausa golosa

Le Tentazioni Tea Shop & Sala da tè con annesso shop è un locale incantevole con un ambiente curato e una gamma di tè provenienti da tutto il mondo, infusi di frutta dolci e rilassanti, tisane per la salute e il benessere. Ma anche caffè mono origine e blend particolari, cioccolate, cappuccini, tante dolcezze in accompagnamento e originali idee regalo. Merita anche il Bar Pasticceria 2G per il ricco banco di pasticcini, il servizio attento e famigliare e la bella e intima saletta. Per gli appassionati di gelato, da non perdere la Gelateria Essenza dove si trovano gusti stagionali fatti con prodotti di qualità, alcuni davvero insoliti, e un goloso waffe fatto ‘in casa’; Le Golosie, per i coni e le coppette ma anche per l’offerta aperitivo; Lo Chef del Gelato (da non perdere il gusto pistacchio e il cannolo ripieno di gelato) e il Bar Gelateria Le Bollicine situato nella vecchia latteria storica del paese (vale la pena provare le crepes).

Lo shopping

Per gli acquisti segnaliamo il negozio di Ferramenta e casalinghi Gualini, indirizzo storico della cittadina; Abbigliamento Palimbelli con una vastissima proposta di abiti firmati; Brignoli Calzature e Provenzi Sport.

Per dormire

Per un soggiorno confortevole, ma anche per una sosta gastronomica, un indirizzo storico è l’Albergo Ristorante della Torre che si sviluppa dentro e attorno alla suggestiva torre del 1300 che domina la piazza principale di Trescore.

Gli indirizzi

Loro &Co via Bruse 2 tel. 035 945073

La Conca Verde via Benedetto Croce 31, tel. 035 940290

Albergo Ristorante della Torre Piazza Cavour tel. 035 941365

Le Tentazioni Tea Shop & Sala da tè via Antonio Locatelli 23/A tel.

Bar Pasticceria 2G via Roma tel. 035 940019

Gelateria Essenza La natura nel gelato in via Nazionale 90/F tel. 035 4250482

Le Golosie, in via Armellina 100 tel. 035 9491987

Lo Chef del Gelato via Locatelli 140 tel. 035 5293669

Ferramenta Gualini Piazza Cavour 2 tel. 035 940062

Abbigliamento Palimbelli via della Resistenza 5/A tel. 035 940089

Brignoli Calzature via Locatelli 21/a tel. 035 0772463

Provenzi Sport via Locatelli 21/i tel. 035 942580

Albergo Ristorante della Torre Piazza Cavour 28 tel. 035 941365

Bar Gelateria Le Bollicine via Antonio Locatelli 70 tel. 035 943879

L’appuntamento
A settembre la Festa dell’Uva e dell’Agricoltura Bergamasca unisce tradizione, folklore, cucina tipica, giochi tra le contrade, spettacoli musicali, bancarelle artigianali e itinerari culturali alla scoperta del patrimonio naturale e artistico locale.

A Trescore Balneario se hai un’attività nell’ambito dei settori commercio, turismo e servizi hai a disposizione gli uffici Ascom che possono rispondere a ogni tua esigenza. Ci trovi in via Locatelli 19/h – 035 941541 fax 035 4258052 mail: trescore@ascombg.it. Chiusi il martedì pomeriggio e venerdì pomeriggio.

 

 


Elezioni e commercio: un nuovo modo di intendere la comunità

Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative vengono redatti impegni e promesse elettorali per entusiasmare gli elettori, con la speranza poi di vincere le elezioni e governare il proprio paese o città.

Passata la ‘baraonda’ elettorale poi ci si confronta con la realtà quotidiana e non sempre le promesse vengono realizzate.

È vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e, il più delle volte, le promesse vengono disattese non solo per cattiva gestione ma anche per obiettive difficoltà sopraggiunte. E mi rendo conto che ogni paese ha una sua specifica storia ed elencare ricette o spunti che possano essere replicati diventa un’impresa improbabile.

Però per il commercio e il turismo vi sono alcuni aspetti che meritano una riflessione e che possono essere utilizzati sia in piccoli comuni montani che in aree di media e grande dimensioni.

Alla luce dell’esperienza in questi anni, i distretti del commercio devono essere lo strumento per il confronto tra le amministrazioni comunali e i commercianti – attraverso le associazioni di categoria – su tutti i temi che hanno un impatto sulle attività commerciali locali.

Il distretto è il ‘luogo’ di coordinamento tra attori  diversi che realizzano iniziative con lo scopo comune di favorire l’attrattività del territorio e la valorizzazione delle sue risorse, non solo del commercio in senso stretto. L’aggregazione di più comuni permette una programmazione periodica degli eventi e delle manifestazioni e di raggruppare il maggior numero possibile di iniziative promosse dai più svariati soggetti. Ciò porta a una miglior pianificazione comunicativa, favorendo sinergie e disincentivando duplicazioni di attività, con meno spreco di risorse in termini umani ed economici.

Affitti elevati e negozi sfitti sono causa ed effetto di un problema che è tra i motivi dell’incremento del turn over delle attività commerciali (negozi che aprono e chiudono nel giro di un anno) o della loro rilocalizzazione alla ricerca di valori più sostenibili, piuttosto che dell’aumento del numero di locali che restano sfitti per lunghi periodi di tempo. Il tema è molto sentito dagli imprenditori del commercio e l’amministrazione comunale potrebbe occuparsi del problema su due fronti, dal lato della proprietà e da quello dei commercianti.

Sul fronte proprietà, sarebbe interessante aprire un tavolo di confronto con le agenzie immobiliari che gestiscono i locali commerciali e/o direttamente con i proprietari al fine di trovare i modi per modulare l’affitto in base a criteri condivisibili (es. fisso+ variabile in % sul giro d’affari del locatario, differenziazione per merceologia trattata vista la diversa marginalità media di settore) e ridurre l’IMU sugli immobili affittati in via continuativa.

Sul fronte commercianti, l’amministrazione potrebbe elargire un contributo per l’affitto alle nuove attività per il primo anno o delle riduzioni su TARI, tassa pubblicità/insegne, tassa occupazione suolo pubblico.

Nuove soluzioni per la regolamentazione della sosta, miglioramento della segnaletica, pulizia ed arredo urbano, coordinamento delle politiche dei tempi e degli orari, predisposizione di zone 30 o Ztl, urbanistica commerciale con la predisposizione di piani per la media struttura di vendita, sono temi che riguardano la vita delle attività commerciali. Sono queste le scelte di uno sviluppo commerciale dei nostri centri che le amministrazioni dovrebbero valutare, sentendo sempre le rappresentanze di categoria che potrebbero dare un supporto valutativo di tipo tecnico. Il coinvolgimento delle associazioni non dovrebbe avere solo la finalità di raccogliere consenso, ma anche di avere più informazioni e quindi prendere decisioni più ponderate.

Una seria attività di monitoraggio dell’evoluzione dell’offerta commerciale, della soddisfazione di operatori e clienti e dell’efficacia della azioni messe in essere può consentire una valutazione più attendibile delle nuove dinamiche presenti nel mondo commerciale. Da questa conoscenza oggettiva possono nascere nuovi spunti per una azione amministrativa basata su conoscenze concrete.

L’ente pubblico non è il solo a dover affrontare queste dinamiche: il mondo commerciale nelle singole realtà in cui opera deve sentirsi parte integrante della comunità in cui vive e affrontare i temi dello sviluppo e delle nuove esigenze dei consumatori offrendo sempre prodotti e servizi adeguati.

Sono semplici osservazioni in vista delle prossime elezioni che determineranno le nuove amministrazioni per i prossimi cinque anni. La speranza è che si attui un salto di qualità fatto di condivisione e di analisi, con la consapevolezza che il commercio è parte essenziale della vita quotidiana di una comunità.

 


Mapello, un incontro per ridare vivacità al Distretto dell’Isola

Ridare slancio al Distretto dell’Isola. È con questo obiettivo che i commercianti e gli amministratori di Mapello e l’Ascom di Bergamo si sono incontrati nei giorni scorsi. 
L’incontro è avvenuto alla Trattoria Bolognini e ha visto confrontarsi sul tema Maria Grazia Bombarda,
presidente dell’associazione ‘Vetrine amiche”, il sindaco Alessandra Locatelli, Silvano Ravasio, presidente di Promoisola e assessore comunale, e Oscar Fusini, direttore di Ascom.
Nel corso della riunione si è parlato delle principali tematiche che riguardano il commercio locale. In particolare, dell’imminente entrata in vigore dell’invio telematico dei corrispettivi, questione sulla quale si è soffermato Fusini.
Silvano Ravasio ha sottolineato l’importanza di sviluppare i flussi turistici collegati soprattutto al turismo religioso che ha ricadute positive anche sul commercio.  I commercianti hanno espresso apprezzamento per  la collaborazione mostrata da parte dell’amministrazione nelle iniziative mentre il sindaco Locatelli si è impegnata a coinvolgere gli altri sindaci nella rivitalizzazione del Distretto.
Cosa verrà deciso di fare in merito è un aspetto che si delineerà dopo la fine di maggio, a elezioni concluse, dal momento che alcune amministrazioni sono in scadenza di mandato. 


Ambulanti, dieci anni senza Vanoncini. A Brembate la commemorazione

Foto commemorazione Vanoncini - rit

La Fiva-Federazione Italiana venditori ambulanti e su aree pubbliche di Ascom Confcommercio Bergamo ha ricordato oggi, a dieci anni dalla scomparsa, Mario Vanoncini, presidente dell’associazione e per 40 anni ambulante di abbigliamento nei principali mercati della provincia.

Nella piazza del mercato di Brembate si è svolta una cerimonia commemorativa davanti alla targa che il Comune gli ha dedicato nel 2009, con la partecipazione dei familiari, della moglie Lory e della figlia Michela. Non sono voluti mancare al ricordo di Vanoncini il presidente nazionale della Federazione Giacomo Errico e Luigi Leanza, segretario nazionale ambulanti, che hanno deposto dei fiori insieme all’assessore ai Servizi alla persona e alla comunità di Brembate Savina Ferrari, a Sara Margutti, responsabile Commercio del Comune di Brembate e al presidente di Fiva Bergamo Mauro Dolci,

Al ricordo si sono uniti il direttore Ascom Bergamo Oscar Fusini, i presidenti di categoria Ascom e il vicepresidente Fiva Bergamo Diego Pesenti. «Ha dedicato la sua vita alla tutela della categoria, distinguendosi sempre per le doti umane e professionali, che gli hanno fatto meritare la fiducia delle imprese associate – le parole di Mauro Dolci -. Il suo profondo senso delle relazioni sindacali ha dato un’impronta fondamentale all’azione dell’associazione portandola su livelli di rappresentatività tra i più elevati dal punto di vista numerico a livello nazionale».

Vanoncini è stato presidente di Fiva dal 1992 al 2007, quando è mancato improvvisamente, all’età di 58 anni. Per 40 anni ha svolto l’attività di commerciante su aree pubbliche nel settore abbigliamento. Associato all’Ascom Confcommercio di Bergamo nel gruppo Fiva, negli anni 80 è stato chiamato a ricoprire il ruolo di consigliere direttivo. Eletto nel 2002 vicepresidente della Federazione nazionale, è stato anche consigliere dell’Unione Regionale Lombarda del Commercio, del Turismo e dei Servizi e della cooperativa di garanzia Fogalco.


Trescore, gli ambulanti stoppano il bando per il mercato. «Ora un confronto aperto con il Comune»

Gli ambulanti del mercato settimanale di Trescore tirano un sospiro di sollievo. Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso presentato da 60 operatori, coordinati dalle associazioni provinciali di categoria Fiva e Anva, contro il bando del Comune per il rinnovo delle concessioni dei posteggi previsto dalla direttiva Bolkestein.

L’ordinanza del Tribunale amministrativo dello scorso 6 settembre ha sospeso gli effetti del provvedimento e lo ha rimandato al Comune invitandolo «a un intervento di autotutela che garantisca il pieno rispetto delle disposizioni normative». Non ha quindi deciso nel merito, ma “consigliato” all’Amministrazione di rivedere le proprie disposizioni perché in contrasto con le leggi in materia.

Ad essere contestati dagli ambulanti erano, in particolare, i punteggi della graduatoria, che non tenevano debitamente conto dell’anzianità di posteggio dei prestatori uscenti, e l’articolo 3, che stabiliva che ogni operatore potesse avere un solo posteggio nel mercato, mentre la legge regionale fissa il limite a due posteggi per categoria merceologica.

«Abbiamo avuto proprio oggi la rassicurazione da parte del responsabile di Settore – afferma il presidente della Fiva Ascom Bergamo Mauro Dolci – che il bando sarà ritirato. La comunicazione dovrebbe essere pubblicata a giorni sul sito del Comune. Si ricomincia perciò da capo e arriverà un nuovo bando. Il nostro auspicio è che a questo punto ci si possa confrontare senza fretta e arrivare ad una soluzione condivisa, anche perché la scadenza delle concessioni è a fine 2018 e c’è tutto il tempo per valutare attentamente la questione».

Con il regolamento per il commercio su aree pubbliche, prima, e il bando, poi, Trescore sta cercando di mettere ordine al mercato, che si svolge il martedì mattina nell’area di piazzale Pertini, via Pertini e piazzale Comi/Poma e coinvolge 159 postazioni. «Il sindaco ha le proprie ragioni nel voler intervenire, il suo obiettivo non è sicuramente quello di creare scompiglio tra gli operatori – ammette Dolci -. Così com’era, il bando però risultava inaccettabile perché metteva a rischio l’esistenza stessa delle aziende ed era in contrasto con quanto previsto dalle norme in atto».

Ci si riferisce alle regole stabilite dalla Conferenza unificata Stato – Regioni (del luglio 2012) relativamente ai punteggi per l’anzianità: un criterio sul quale le associazioni si sono battute per fare in modo che anni di lavoro e investimenti non venissero spazzati via di punto in bianco dalla foga liberalizzatrice della Bolkestein. Mentre a fissare a due (non uno) il numero massimo di posteggi assegnabili ad ogni azienda è la legge regionale n. 6/2010. Due richiami normativi che la Regione Lombardia – D.G. Sviluppo Economico aveva già fatto presente al Comune in una comunicazione della fine di agosto, invitandolo a rendere compatibili i propri strumenti con le previsioni di legge, come ha indicato anche il Tar.

«Ora gli operatori non devono fare nulla – chiarisce Dolci -, il bando è stato sospeso e attendiamo di sapere come l’Amministrazione deciderà di muoversi, anche in merito alle domande già presentate. Intanto le concessioni, lo ricordo, scadono a fine 2018».

«Siamo sicuramente soddisfatti del risultato – sottolinea -, ottenuto soprattutto grazie alla massiccia partecipazione degli ambulanti che hanno presentato il ricorso. Sono 60, ma solo perché, per rispettare i tempi per la presentazione dell’istanza, abbiamo dovuto chiudere piuttosto velocemente la raccolta delle adesioni. Ce ne sono altri 70 pronti ad unirsi nell’ipotesi si debba tornare davanti alla giustizia amministrativa. È uno di quei casi in cui il valore dell’associazione è di rilevanza assoluta – fa notare il presidente Fiva -, difficilmente, infatti, un singolo operatore avrebbe potuto portare avanti il ricorso».

La vicenda di Trescore è inoltre cruciale per tutta la categoria. «Se passassero criteri come quelli previsti dal bando ora sospeso – avverte Dolci – si creerebbe un precedente pericoloso nel percorso di adeguamento alla Bolkestein, che tanto ha visto impegnate le nostre associazioni per vedere riconosciuto il diritto delle imprese a proseguire nella propria attività».


Trescore, ambulanti contro il Comune: «Illegittimo il bando per il mercato»

trescore balneario - piazzale mercato

Il bando per il rinnovo delle concessioni del mercato settimanale nel comune di Trescore Balneario (158 posteggi nell’area di piazzale Pertini, via Pertini, piazzale Comi/Poma, il martedì mattina), approvato lo scorso luglio, solleva energiche critiche da parte delle associazioni degli ambulanti. Anva e Fiva Bergamo ne chiedono l’immediata sospensione ritenendolo illegittimo e, soprattutto, fortemente dannoso per gli operatori ambulanti.

Per informare gli imprenditori delle anomalie del “bando Bolkestein”, le due associazioni hanno organizzato, martedì 8 agosto, un incontro alla Casa del Giovane (Patronato San Vincenzo) di Bergamo in via Gavazzeni, 13 (Sala Angeli).

Al centro delle critiche c’è anche il regolamento per il commercio su aree pubbliche, manifestazioni fieristiche, mercato agricolo (DCC 31 del 19.12.2016). Secondo Fiva e Anva Bergamo bando e regolamento sono illegittimi perché contengono criteri di assegnazione dei posteggi in contrasto con la normativa regionale di riferimento.

In particolare, sotto accusa sono i punteggi della graduatoria che rendono non più necessariamente prevalente la pregressa anzianità di posteggio dei prestatori uscenti e l’articolo 3 che stabilisce che ogni operatore può avere un solo posteggio nel mercato (mentre il dettato normativo del 23 co. 11 bis l.r. 6/2010 prevede che “nello stesso mercato o nella stessa fiera nessun soggetto può avere la titolarità o il possesso di più di due concessioni per ciascun settore merceologico nelle aree mercatali con meno di cento posteggi [..]”. e lo stesso limite dei due posteggi veniva riportato anche dall’Intesa del 5.7.2012).

Oltre a questi vizi di merito «che denotano palesemente come i due testi siano contra legem», accusano le associazioni ambulanti, entrambi i provvedimenti sono stati adottati senza aver sentito preventivamente, come invece previsto, le associazioni di categoria per un parere non vincolante.

«Chiediamo che il provvedimento venga ritirato perché lesivo degli interessi degli operatori. Non si tratta di una presa di posizione fine a se stessa, ma di una doverosa difesa di posti di lavoro – dice Mauro Dolci, presidente di Fiva Bergamo -. Nei criteri e punteggi da attribuire nella redazione della graduatoria, non è stato rispettato l’impegno concordato in sede di conferenza unificata Stato – Regioni che prevedeva una maggior punteggio per anzianità di iscrizione dell’impresa in modo da tutelare gli esercenti in attività da più tempo. Attribuendo punteggi da 2 a 4 punti per l’anzianità, il bando di fatto ha “sminuito” tale criterio con l’effetto che per esempio un giovane esercente (con meno di 5 anni di iscrizione) se munito di autonegozio (solo gli alimentari hanno un vero autonegozio) viene parificato ad un soggetto con anzianità di iscrizione sino a 10 anni dotato di un “semplice” banco».

Criticata anche la classificazione merceologica operata per la nuova area mercatale in cui i banchi sono riuniti secondo la tipologia di articolo: «Da evitare per evidenti ragioni di concorrenza tra i diversi esercenti se posti l’uno vicino all’altro con la medesima merceologia».

«Il provvedimento ci ha colti di sorpresa perché è seguito a mesi di confronti che sono andati del tutto disattesi – dice Giulio Zambelli, presidente Anva Bergamo – c’è persino un verbale di una seduta di commissione commercio di fine anno 2016 redatto dalla stessa Amministrazione di Trescore completamente disatteso e che cita testualmente: “Le parti presenti infine concordano di procedere mettendo a bando le concessioni in numero e tipologia pari alle attuali e di rinviare ad un secondo momento la fase di riorganizzazione dei posteggi, in funzione delle aggiudicazioni per tipologia per come si verranno a configurare dopo il bando”».

«Siamo consapevoli – prosegue Zambelli – che l’applicazione della normativa regionale è competenza e responsabilità di ciascun Comune, ma con l’obiettivo di tutelare i diritti dei nostri operatori abbiamo deciso innanzitutto di informare Regione Lombardia dei provvedimenti presi dal Comune di Trescore che contrastano con il vigente testo normativo, pregando l’ufficio legale di Regione Lombardia di prendere una posizione in merito; inoltre abbiamo inviato all’Amministrazione di Trescore Balneario una formale diffida a portare avanti i provvedimenti e auspichiamo che li rettifichi assicurando il previsto confronto con le nostre associazioni rappresentative per il commercio su area pubblica».


Seriate, fino a 15mila euro per chi riapre i negozi sfitti

seriate centro storico - piazza bolognini

Seriate lancia un bando per promuovere la riapertura dei negozi sfitti (20 secondo una recente rilevazione) e così valorizzare il commercio del centro storico. La misura si inserisce nel progetto “Commercio vicino”, tra i vincitori del bando regionale Sto@2020, e mette a disposizione contributi per 84mila euro complessivi.

Il bando è aperto a tutte le imprese del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi che nei prossimi mesi apriranno una nuova attività nei locali sfitti, riqualificandoli, nelle due aree centrali dello shopping: la Galleria Italia di via Italia, da una parte, e dall’altra le vie Dante Alighieri, Cerioli, Cesare Battisti, Decò e Canetta e piazza Bolognini.

Al bando non potranno partecipare attività che riguardano lotterie, scommesse, sale da gioco, benessere fisico, sexy shop, trasferimento di denaro e call center. L’incentivo coprirà il 70% delle spese sostenute fino ad un massimo di 15mila euro. Il contributo sarà concesso con procedura a sportello fino a esaurimento delle risorse. Le domande possono essere presentate allo sportello del Comune fino al 30 settembre 2018.

Per le nuove attività il Comune mette a disposizione un’altra agevolazione: il rimborso parziale della Tari e della Tasi fino a un massimo di 500 euro annui. Lo sconto sarà valido, per un anno, anche per le imprese già esistenti che ristrutturano i locali delle loro attività.

Per informazioni sul bando consultare il sito internet www.comune.seriate.bg.it oppure contattare l’ufficio comunale Suap all’indirizzo mail suap@comune.seriate.bg, chiedendo un appuntamento.

Il progetto “Commercio Vicino” è uno dei quattro progetti dei Duc provinciali (Bergamo, Seriate, Treviglio e Romano) finanziati dal bando regionale Sto@2020 con il massimo del contributo e premialità.

Il piano di Seriate prevede un impegno di 317mila euro e ha ottenuto dal Pirellone il contributo massimo previsto di 100mila euro, più un bonus di 30mila euro per la particolare rilevanza degli interventi. Oltre al bando per l’incentivazione delle nuove aperture, il programma prevede la creazione di una piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta degli spazi commerciali rimasti liberi, convenzioni con geometri e architetti per prestazioni a tariffe ridotte, pubblicità gratuita sul notiziario comunale e attività formative.

A favore delle ristrutturazioni e del recupero urbano (area Quality) il Comune prevede contributi per il ripristino strutturale o igienico-sanitario dei locali e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica nelle aree del progetto. E sul fronte degli eventi, due nuove iniziative che uniscono animazione culturale e commerciale.