Carta del docente, il bonus si spende anche in cartoleria

carta del docenteGrazie all’iniziativa sindacale di Federcartolai, annunciata dal presidente Medardo Montaguti, anche le cartolerie aderenti a Federcartolai possono entrare a far parte del circuito di attività presso cui i docenti potranno utilizzare la propria carta: la carta del Docente.

Cartadeldocente.istruzione.it è l’applicazione web che permette ai docenti di ruolo di spendere per il loro aggiornamento professionale l’importo assegnato di 500 euro, per ogni anno scolastico. Potranno acquistare, fra l’altro, libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema, e utilizzare il bonus per l’iscrizione a corsi di laurea o master universitari, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Cartadeldocente.istruzione.it è realizzata per consentire agli esercenti e agli enti di formazione accreditati/qualificati di registrarsi al servizio ed offrire ai docenti la vendita dei beni o servizi previsti dalla normativa; consentire ai docenti di ruolo di generare i buoni di spesa per l’acquisto dei beni o servizi offerti dagli esercenti o enti di formazione registrati su cartadeldocente.istruzione.it.

L’iscrizione delle cartolerie si effettua sul sito del Ministero. Per ulteriori informazioni le cartolibrerie della provincia di Bergamo possono contattare il Gruppo Librai e Cartolai dell’Ascom (tel. 035 4120202 – Giorgio Lazzari).


I librai confermano Botti. «Contro la crisi della lettura facciamo appassionare i più giovani»

Sarà ancora Cristian Botti a guidare il Gruppo Librai Ascom. Botti, classe ’72, titolare di Mondo Ufficio di Almenno San Salvatore, è stato confermato, per il secondo mandato, alla presidenza del sodalizio che raccoglie librai, cartolai e fornitori di materiali per ufficio.

L’elezione per acclamazione – ieri sera nella sede di via Borgo Palazzo – è nel segno della continuità anche per quanto riguarda il Consiglio direttivo, con Laura Togni della Libreria Fantasia di Bergamo che è stata eletta alla vicepresidenza, Roberto Cecchinelli della Libreria Mondadori Le due Torri di Stezzano, Andrea Castelli della Alceste Castelli Srl, Pierino Bacis della cartolibreria Pierrot e Claudio Calzana della Buona Stampa, tutte attività con sede a Bergamo.

Botti, una laurea in Economia e Amministrazione delle imprese all’Università di Bergamo, è anche funzionario in una società di servizi.

Il Gruppo si presenta con un progetto inedito: la prima edizione di una rassegna dedicata ai bambini e ai ragazzi. «In città non c’era una proposta libraria di qualità per la fascia dai 6 ai 13 anni, così abbiamo deciso di raccogliere questa sfida e di creare un’iniziativa da far crescere negli anni il piacere per la lettura – spiega Botti -. L’appuntamento sarà sabato 8 e domenica 9 aprile in Città Alta e verrà presentato a Lilliput nei prossimi giorni. Per ora saranno coinvolte solo le librerie ma l’obiettivo per il 2018 è di coinvolgere anche le cartolerie».

In un momento in cui i lettori scarseggiano (secondo i dati Istat oggi solo 4 italiani su 10 leggono, l’Italia è all’ultimo posto in Europa come numero di lettori), l’obiettivo del gruppo è far crescere lettori attenti, curiosi e interessati e di mostrare loro che oltre Geronimo Stilton, Harry Potter e Peppa Pig (i più venduti), ci sono altri libri bellissimi da leggere. «Le proposte saranno tutte di spessore e saranno fatte in ambienti e con modalità suggestive perché la lettura per loro sia un’esperienza da ricordare quando saranno adulti» anticipa Botti.

Un’altra novità del progetto sono le collaborazioni: alla rassegna parteciperanno anche il Museo di Scienze naturali di Bergamo, che apre per la prima volta i suoi spazi a un’iniziativa esterna, e il sistema bibliotecario. «Da diversi anni collaboriamo con Nati per Leggere – ricorda il presidente -. Facciamo rete, coinvolgendo le biblioteche. Non le abbiamo mai viste in contraddizione con il nostro lavoro, ma come partner. Le biblioteche come le librerie sono luoghi di diffusione della cultura».

Per i librai sono anni non facili: oltre ai bassi indici di lettura, ci sono gli e-book e i canali di vendita alternativi alla libreria, primo tra tutti Amazon. Nella Bergamasca nell’ultimo anno il numero delle librerie e cartolerie è sceso da 282 a 272 con una diminuzione del 3,5%; in città da 60 sono scese a 59, secondo un trend negativo che in tre anni ha fatto chiudere 27 attività (-9%) di cui ben 5 in città.

«In questa fase ancora di più dobbiamo rispondere con professionalità e competenza – asserisce Botti -. Il compito del libraio è dare un valore aggiunto ai libri, un valore che va ben al di là del prezzo di copertina o delle spese di spedizione. Oggi i librai che non sono in una location di forte passaggio, se vogliono lavorare devono cucirsi addosso una propria dimensione specializzata, instaurare un rapporto diretto con il cliente e abbracciare tutte le forme artistiche, da mostre a letture di poesia». «Una sfida cruciale per la categoria – sottolinea – è rappresentata dall’e-commerce. Si fanno sempre più ordini da smartphone e tablet, anche per piccoli articoli di cancelleria. I punti vendita tradizionali si stanno attrezzando per sbarcare sul web: le realtà più grandi hanno un sito di e-commerce, i negozi più piccoli raccolgono ordini via internet e si sono attrezzati con pacchi e spedizioni».


Librerie / «Dopo anni difficili, finalmente il segno “più”»

Finalmente un dato positivo per il comparto di libri e articoli di cartoleria. Le cartolerie tengono rispetto al 2015, mentre le librerie registrano il primo segno “più” dopo anni difficili. «Anche se è solo un piccolo segno di ripresa, con un +2-3% in media, è il primo dato da anni in controtendenza – commenta Cristian Botti, presidente del Gruppo Cartolerie e Librerie Ascom -. L’e-book non sta sostituendo il libro, che non perde il suo fascino, tutto da sfogliare. Le cartolerie tengono a livello complessivo di fatturato, nonostante la concorrenza con la grande distribuzione organizzata si faccia sempre più pressante».

Il commercio on-line non arresta la sua crescita e la concorrenza del web si fa sempre più forte: «La vera sfida per la categoria è rappresentata dall’e-commerce – continua Botti -. Si fanno sempre più ordini da smartphone e tablet, anche per piccoli articoli di cancelleria. I punti vendita tradizionali si stanno attrezzando per sbarcare sul web: le realtà più grandi hanno un sito di e-commerce, i negozi più piccoli raccolgono ordini via internet e si sono attrezzati con pacchi e spedizioni».

Il 2016 promette di chiudersi al meglio, con un Natale di soddisfazioni commerciali per il comparto: «Anche quest’anno il libro è il regalo da scartare sotto l’albero. Le librerie stanno lavorando a tutto ritmo, in particolare le insegne che organizzano eventi e che da sempre sono più attente alla clientela. Tra gli articoli di cartoleria più venduti oltre a gadget e piccoli articoli di pelletteria, vanno a ruba – a sorpresa – le agende. Erano anni che non si vendevano tante agende in pelle, in particolare tascabili. E non si bada tanto a spese, con un budget che va dai 25 ai 40 euro fino ai 100 euro per le agende fiscali e gli articoli di maggior pregio».


Bonus 18enni, così librai e cartolai possono accreditarsi

librai sticker 18appPer i diciottenni è scattata l’operazione cultura e librai e cartolai hanno la possibilità di presentare le proprie proposte iscrivendosi al sito www.18app.it.

Il bonus cultura di 500 euro, che il Governo ha messo a disposizione dei ragazzi che compiono i 18 anni nel 2016, nati perciò nel 1998, può essere utilizzato per acquistare libri, anche scolastici, e biglietti di teatro, cinema, musei, mostre.

I ragazzi, una volta registrati sull’app, troveranno veri e propri negozi virtuali presso i quali fare acquisti. Il sito, operativo da ieri sera, ha iniziato a popolarsi di offerte.

Gli esercenti che intendono parteciparvi devono accreditarsi al portale 18app e da lì gestire tutte le fasi – dalla vendita alla fatturazione – degli acquisti fatti con il bonus cultura.

Il bonus si potrà utilizzare oltre che online anche fisicamente (il sistema permetterà di generare un codice-buono legato al nominativo di ogni ragazzo e che sarà riconosciuto automaticamente in negozio). Per consumare tutti i 500 euro, i ragazzi avranno tempo sino alla fine del 2017.

«È un’opportunità che i nostri librai e cartolai non devono perdere – affermano Cristian Botti e Giorgio Lazzari, rispettivamente presidente e segretario del Gruppo Librai di Ascom Confcommercio Bergamo -. È un’occasione per incrementare le vendite e una vetrina per farsi conoscere. Per questo invitiamo i nostri associati ad aderirvi secondo le modalità definite dal Governo. La nostra Associazione rimane un punto di riferimento e di aiuto per chiarire ogni dubbio a chi deciderà di aderire all’iniziativa».

Per informazioni su come accedere e registrasi al portale è possibile contattare la segreteria del Gruppo librai di Ascom allo 035 4120202.


Dote Scuola premia le cartolerie di vicinato

cartattico.jpgLa Dote Scuola quest’anno premia le cartolerie di vicinato. La Regione Lombardia ha infatti recepito le richieste che l’Associazione dei Cartolibrai, l’Associazione Librai Italiani e Confcommercio Lombardia hanno avanzato lo scorso anno per la valorizzazione degli esercizi di vicinato nell’erogazione dei servizi previsti dalla misura di sostegno per le famiglie.

Le richieste, in particolare, erano che nell’individuazione degli operatori che gestiscono il servizio di Dote Scuola fosse introdotto un sistema premiante per i piccoli negozi e la possibilità di usufruire di margini economici più favorevoli riducendo l’aggio a carico degli esercizi commerciali.

In risposta a queste sollecitazioni, la Regione ha comunicato alcune novità nelle modalità della gara per l’affidamento del servizio. Sono previsti la creazione di una rete commerciale dei soggetti affiliati (minimo 5.000 esercizi) costituita per almeno il 70% da negozi “di vicinato”; una riduzione dell’aggio a carico degli esercizi commerciali, fissato in un range dal 2 al 3,5%, in considerazione delle caratteristiche e peculiarità dei beni (libri di testo e dotazioni tecnologiche) acquistabili dalle famiglie con i buoni servizi di Dote Scuola; l’introduzione di tra i criteri di valutazione dell’offerta tecnica, di un punteggio per le proposte che contengono innovazioni tecniche e servizi aggiuntivi.

Il Buono Scuola per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche, come previsto dal Decreto n. 2164 /2015, è destinato agli studenti di:

  • scuola secondaria di primo grado (classi I, II e III) per un valore che – in relazione al reddito – varia da un minimo di 90 € ad un massimo di 120 €
  • scuola secondaria di secondo grado (classi I e II), da un minimo di 130 € ad un massimo di 240 €
  • istituti di Istruzione e Formazione Professionale (classi I e II), da un minimo di 90 € ad un massimo di 120 €

 

Leggi anche: I tagli dello scorso anno che spiazzarono i cartolai 


Via Paglia, dopo 63 anni chiude la cartoleria Legrenzi

cartoleria legrenzi insegna Era uno di quei negozi “pronto soccorso”, una cartoleria ad ampio raggio, dove essere certi di trovare il materiale per quel lavoretto a scuola, il foglio della giusta grammatura e della tonalità che si voleva, la cancelleria per l’ufficio. E perdersi volgendo lo sguardo sugli scaffali tra giocattoli, articoli di pelletteria, nastri, carte regalo colorate, il tutto identificato con dettagliati cartelli, che ci tenevano a dichiarare la qualità della merce.

Era. Perché la cartoleria Legrenzi, in via Paglia al numero 31/d (nella parte più vicina a via Bonomelli), aperta nel 1952, chiuderà i battenti. Lo farà il 30 aprile come annuncia la pagina Facebook, che nel frattempo promuove la svendita totale. Lo storico titolare, Daniele Legrenzi, 82 anni, continua a tenere d’occhio la sua creatura, ma, dopo un problema al cuore nell’agosto scorso, ha dovuto ridurre a due capatine giornaliere la sua presenza in negozio. E per la figlia Giovanna non vale la pena proseguire: «Il nostro non è un problema di affitto, come capita in altre zone della città – spiega -. Il proprietario ci è venuto incontro abbassandolo, solo che nella via ormai non passa più nessuno. Ha aperto il negozio che ripara biciclette, ma in compenso se ne è andato quello di abbigliamento per taglie forti, che almeno era un tipo di offerta particolare. Non ci sono negozi di richiamo, in pratica ci sono solo bar». A questo si aggiungono il calo dei consumi generale e acquisti sempre più mirati. «Se anche c’è l’offerta sui quadernoni o gli album da disegno è difficile che i consumatori decidano di fare la scorta – rileva Giovanna -, oggi si vende tutto a numero. Salvo poi rivolgersi ai supermercati e ai “finti” grossisti che ormai operano al dettaglio, in pratica scavalcandoci».

daniele legrenziUn tempo invece erano i Legrenzi a fare scuola nel settore. Daniele discende a una stirpe che ha avuto come capostipite Gio Buono Legrenzi, che aveva una celebre cartoleria in via Sant’Alessandro. Dei suoi tre figli, Carlo ha portato avanti l’attività del padre, Tito è diventato presidente dell’Istituto Italiano Arti Grafiche e Miro, padre di Daniele, ha aperto un magazzino all’ingrosso di carta, cartoni e cancelleria in via Corridoni. Il 16 giugno del 1952, secondo quanto riporta la visura camerale, all’età di vent’anni, anche Daniele apriva la sua attività, la cartoleria di via Paglia, appunto, che negli anni si è ingrandita ed ha aggiunto la rivendita di materiale elettrico, ma è stata anche ingrosso di sacchetti di carta e altre forniture per i negozi. «Mio padre – dice Giovanna – è cresciuto nel settore e ci ha trascorso la vita intera, lavorando anche 10 ore al giorno, perché le attività commerciali richiedono questo impegno». Che è anche una passione. Lo si capiva perché Legrenzi, si trattasse di una risma di carta o di un pacchetto di biglietti d’auguri, ci teneva a raccontare da dove venivano e come erano fatte, spostandosi presto su temi di attualità se solo gli si concedeva un po’ di spago.

 

cartoleria legrenzi - vetrinaMagari non all’ultima moda, ma l’assortimento è davvero immenso, tanto da creare qualche preoccupazione alle figlia su come riuscire a smaltire tutto. Per chi è in cerca di sconti o vuole assaporare ancora l’atmosfera dei vecchi negozi c’è ancora un mesetto di tempo. Quanto a Daniele Legrenzi, a tenersi aggiornato e in contatto con il mondo non sembra aver rinunciato, almeno a giudicare dall’attività sul suo profilo personale di Facebook. Lo si direbbe un nativo digitale più che un cultore di carta e dintorni.