Emiliano Amadei è il presidente dell’Unione lombarda fioristi

Emiliano Amadei è il nuovo presidente dell’Unione regionale lombarda dei commercianti di fiori e piante. Amadei, 46 anni, titolare dell’omonima fioreria ad Azzano San Paolo e vicepresidente del Gruppo Fioristi Ascom Bergamo, è stato eletto ieri, mercoledì 17 luglio, alla sala stampa di Confcommercio Milano. Al suo fianco sono stati scelti Roberto Rossi di Milano, nominato vicepresidente vicario, Alberto Brugnolo (Brescia, Ornella Clerici (Varese), Valerio Mescia (Sondrio), Marco Rusconi (Lecco), Marco Sartorello (Mantova), Carlo Sprocatti (Pavia)e Maria Teresa Tagliabue (Como) che rappresenterà il gruppo lombardo in Federfiori. Il nuovo consiglio si troverà nei prossimi giorni per definire i temi su cui lavorare.

Questa nomina è un riconoscimento personale, ma anche al lavoro svolto dal nostro Gruppo fioristi bergamaschi. Abbiamo lavorato bene, siamo stiamo stati tra i primi a promuovere corsi professionalizzanti e questo ci ha portato apprezzamenti a livello regionale e nazionale” – dice Amadei -. Riceviamo una eredità importante. Il consiglio uscente ha fatto un grosso lavoro per l’approvazione del regolamento regionale sulle vendite benefiche. Ognuno di noi si è messo in gioco per portare idee nuove e per fare in modo che la categoria sia più ascoltata nei tavoli decisionali su alcuni temi importanti, come ad esempio l’abusivismo”.

Non solo. “Il mondo del fiore sta cambiando. Cercheremo anche di ragionare sul futuro dei nostri negozi. Negli anni passati ci siamo concentrati sulla formazione, sul professionalizzare i fioristi, ora è importante far percepire ai clienti il nostro lavoro, il nostro mestiere, in particolare sul web e questo significa adottare strategie di marketing per valorizzare la nostra azienda anche sui canali social, in modo che il cliente possa riconoscere quando dietro a una bella immagine c’è un professionista.

Amadei, fiorista di seconda generazione, è anche presidente del Distretto del commercio Morus Alba (sinergia tra i comuni di Stezzano, Azzano San Paolo, Grassobbio, Orio al Serio e Zanica, la Camera di Commercio di Bergamo, Ascom e Confesercenti nata nel 2011 per valorizzare e promuovere il territorio), presidente di Assacom, l’associazione dei commercianti di Azzano San Paolo, e campione italiano fioristi.


Roberto Gambirasio è il nuovo presidente dei commercianti di Zogno

Nella foto da sinistra: Roberto Gambirasio, Giampaolo Pesenti, Giovanni Ruggeri 

 

Roberto Gambirasio è il nuovo presidente dell’associazione esercenti Punto Amico di Zogno. Titolare insieme alla moglie della catena di negozi a marchio “Ottica Ceroni”, Gambirasio subentra a Giovanni Ruggeri e guiderà il sodalizio per i prossimi tre anni. Punto Amico –  sodalizio che raggruppa più di 50 attività commerciali a Zogno – promuove iniziative per incentivare il tessuto commerciale della cittadina di fondo valle e fornisce una serie di servizi agli associati in tema di consulenza pubblicitaria, marketing e reperimento di risorse tramite bandi pubblici.
Accanto a Gambirasio, alla guida dell’associazione, ci saranno Giovanni Ruggeri (Azienda Agricola Casa Martina) già presidente nel mandato 2015 – 2018, Cecilia Carminati (Dal Busi), Salvatore Maiolo (Azienda Agricola Oro di Petrognano), Diletta de Pasquale (Ristorante Tavernetta – Dilly-J Moda), Sergio Pasetti (Royal Pub), Fabio Pellegrini (Pizzeria Millenium), Nicoletta Pesenti (SI Servizi Immobiliari), Franco Salvi (Salvi Bike Store), Serena Trefiletti (Ottica Ceroni).
All’assemblea annuale, tenutasi nei scorsi giorni  il vicesindaco di Zogno Giampaolo Pesenti ha evidenziato come Punto Amico sia una realtà importante per il territorio, un’opportunità per gli esercenti di Zogno. “Poter contare su un’associazione partecipata e vivace, con un buon numero di associati -ha sottolineato – permette di aver un interlocutore importante per l’Amministrazione Comunale e promuovere azioni permeanti nel tessuto commerciale”.
Punto Amico è cresciuto grazie alla collaborazione di tanti negozi di vicinato, singoli professionisti che hanno a cuore il nostro paese e al sostegno dell’Amministrazione Comunale – dice il presidente uscente Giovanni Ruggeri -. Abbiamo promosso eventi, potenziato il servizio Shopping Card introducendo la fidelity App Punto Amico, scaricata da più di 2000 utenti in quattro mesi dalla sua attivazione. I servizi forniti da Punto Amico hanno spinto diverse realtà commerciali ad associarsi. Siamo un sodalizio a sostegno del tessuto commerciale locale, primi in Lombardia inoltre ad attuare una fidelity card e app in un tessuto commerciale vasto come la rete di negozi Punto Amico, ricevendo riconoscimenti da diversi enti”.  La guida Gambirasio  si annuncia sotto il segno della continuità, con attenzione particolare sui servizi già attivati:  “Dobbiamo proseguire con l’azione di sviluppo della fidelity card e app Punto Amico – dice Gambirasio -. Chi la utilizza in maniera corretta ha importanti benefici in termini di fidelizzazione del cliente ed attività promozionale. Azioni che i singoli negozi non riuscirebbero ad effettuare. Realtà commerciali simili ci prendono come punto di riferimento. I progetti sono parecchi, l’obiettivo è coinvolgere sempre più attività esercenti e mostrare le potenzialità del lavoro di squadra”. 

 
 
 


Federmoda Italia, Pedrali (Ascom Bergamo) confermato nel direttivo

Il presidente del Gruppo Abbigliamento, calzature e articoli sportivi Ascom Diego Pedrali è stato eletto a Bologna, in una due giorni di convention e lavori nella cornice cinquecentesca di Palazzo Segni Masetti, tra i 24 dirigenti che affiancheranno il presidente di Federazione Moda Italia Renato Borghi, confermato al vertice dell’associazione.

diego_pedrali.jpgPedrali, 67 anni, titolare de “L’Uomo Piu’” di Torre Boldone, fa parte del consiglio nazionale di Federmoda da vent’anni; è infatti al quinto mandato. «Sono orgoglioso di rappresentare e dare voce ai negozianti bergamaschi in un momento di grande difficoltà, ma che sembra vedere elementi di ripresa anche per i piccoli negozi», commenta.

Federazione Moda Italia è la più importante organizzazione di rappresentanza del dettaglio e ingrosso dei settori abbigliamento, tessile per arredamento, tessuti per abbigliamento, pelletterie, accessori, articoli sportivi, con oltre 35.000 imprese commerciali piccole e medie associate. Aderisce a Confcommercio Imprese per l’Italia e rappresenta le attività delle 102 Associazioni Provinciali di categoria .

I cardini attorno ai quali si svilupperà il nuovo incarico saranno la formazione specialistica, attraverso una Fashion Digital Academy, l’innovazione e la costituzione di reti d’impresa per fronteggiare al meglio le sfide locali in un mercato iper-globalizzato. «Ho proposto al Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli – ha annunciato il presidente Borghi – il lancio della giornata nazionale di valorizzazione del dettaglio indipendente e delle piccole imprese sul modello dello Small Business Saturday statunitense».


Panificatori, Capello lascia la presidenza Aspan dopo 21 anni. Al vertice Ferrandi

Cambio in corsa al vertice dell’Aspan. Roberto Capello, da 21 presidente dell’associazione dei panificatori bergamaschi, ha rassegnato le dimissioni e il Consiglio direttivo, riunito ieri, ha eletto alla presidenza Massimo Ferrandi, 49 anni, socio e amministratore del panificio di famiglia a Treviglio.

La rinuncia all’incarico da parte dello storico presidente non arriva inaspettata. Capello, che è anche presidente nazionale della Federazione Italiana Panificatori e dell’Unione Regionale Panificatori della Lombardia, aveva già annunciato all’inizio del mandato 2015-19 di voler fare spazio ai nuovi dirigenti.

Ferrandi è consigliere dell’Aspan dal giugno 2003 e ha ricoperto dal giugno 2015 la carica di vicepresidente vicario; è anche vicepresidente della società di servizi dell’Aspan. Dal 2011 al giugno 2017 è stato docente di teoria e pratica di panificazione alla sede di Treviglio dell’Abf, Azienda bergamasca formazione.

Il Consiglio Direttivo ha inoltre designato il vicepresidente Andrea Suardelli di Urgnano alla carica di vicepresidente vicario e Giovanni Paolo Rota di Almè nuovo vicepresidente. Il presidente e i vicepresidenti resteranno in carica fino a giugno 2019, scadenza dell’attuale mandato.

Capello mantiene l’incarico di consigliere e di presidente della società di servizi dell’Associazione.


Camera di commercio, «Bergamo può anche puntare a traguardi più elevati»

Camera di CommercioSi è ufficialmente insediata ieri Maria Paola Esposito, nuovo segretario generale della Camera di commercio di Bergamo. Già segretario generale della Camera di commercio di Lodi, la dirigente ha sottolineato a tutti i collaboratori la necessità di una conoscenza reciproca per creare le basi di un buon lavoro di squadra.

I mesi a venire, del resto, saranno particolarmente carichi di sfide per l’intero sistema delle camere di commercio in Italia, chiamate ad attuare la riforma secondo le direttive che si attendono a breve dal Ministero per lo sviluppo economico, dopo la proposta di Unioncamere sottoposta circa un mese fa.

«La Camera di commercio di Bergamo, una delle più dinamiche del Paese e rappresentativa di un ambiente imprenditoriale particolarmente attivo, deve mantenere – ha affermato Maria Paola Esposito – la sua posizione di spicco, ma anche puntare ai traguardi sempre più elevati, dettati da un ambiente in continua e rapida evoluzione».

Per il nuovo segretario generale conoscere le professionalità e i metodi di lavoro della sua nuova Camera di commercio rappresenta una priorità per iniziare a dirigere l’ente bergamasco con l’effervescenza che contraddistingue il suo stile e che è stata una dei motivi che hanno dettato la sua scelta alla guida dell’organizzazione.


Confindustria Bergamo, si dimette il direttore Tesi

Il direttore generale di Confindustria Bergamo Tiberio Tesi ha rassegnato oggi le proprie dimissioni per intraprendere nuove sfide professionali. Lo comunica l’Associazione che ringrazia a nome della presidenza il manager per l’importante lavoro svolto e per l’innovativo contributo.

Tesi aveva assunto l’incarico nel settembre dello scorso anno. Nato nel 1964 a Varese, laureato in Scienze politiche all’Università degli studi di Milano, con master in innovazione e gestione d’impresa al Politecnico, arrivava dal Sas Institute Italia, la Società statunitense che produce software a supporto dei processi decisionali dove ricopre il ruolo Chief Operation Officer CEE (Central Eastern Europe). In precedenza, sempre con ruoli di manager, ha lavorato alla Sap Italia e Germania e alla Compaq Italia.


Architetti, Gritti nuovo presidente. Ecco la squadra. «Obiettivo far crescere la partecipazione»

La prima riunione (ieri, 31 maggio) del Consiglio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Bergamo del mandato 2017-2021 ha eletto, seguendo l’esito delle votazioni del 6 maggio, presidente Gianpaolo Gritti, 46 anni di Bergamo; tesoriere (con delega agli esteri) Alessandra Morri, 52 anni residente a Bracca; segretario Riccardo Invernizzi, 48 anni di Treviolo; vicepresidente Chiara Raffaini, 33 anni di Cologno al Serio. Nella seduta è stato nominato anche il presidente della commissione parcelle Filippo Carnevale, 68 anni, residente a Bergamo.

Il Consiglio è inoltre composto da Violetta Balini (architetto junior), Marcella Datei, Marzia Pesenti, Stefano Spagnolo, Monica Aresi, Alessandra Boccalari, Paolo Masotti, Giorgio Secchi, Manuela Bandini e Stefano Rota. La nuova squadra ha una rappresentanza paritetica con 8 elette su un totale di 15 consiglieri, confermando la naturale espressione della parità di genere all’interno degli organismi direttivi dell’Ordine.

Ringraziando i componenti del Consiglio per la fiducia e tutti i componenti dei precedenti Consigli per l’importante lavoro svolto finora, il neo presidente Gritti auspica che «la composizione dell’attuale Consiglio, espressione di voto degli iscritti, sia il valore aggiunto per il lavoro che ci apprestiamo ad affrontare».

L’obiettivo è aprire da subito alla partecipazione attraverso “call” su determinate attività e all’incontro con gli iscritti su temi specifici (contratti, esteri e strumenti per la professione). Nelle prossime settimane, il Consiglio procederà al rinnovo del Consiglio di Disciplina e della Commissione parcelle, nonché alla revisione dei gruppi di lavoro, invitando alla partecipazione tutti gli iscritti.

In questo momento di timida ripresa del settore edile, l’Ordine sta inoltre lavorando al potenziamento delle collaborazioni con le associazioni del settore e con le istituzioni a livello locale, regionale e nazionale, «con la consapevolezza che il raggiungimento degli obiettivi è solo possibile con un lavoro coordinato e sinergico. L’architettura è espressione culturale essenziale dell’identità storica di ogni paese e l’Ordine vuole rinnovare il sostegno a una professione che rappresenta un alto interesse pubblico e patrimonio della comunità», dicono gli Architetti.


L’Ascom conferma Malvestiti. «Per seguire l’evoluzione del commercio al via la scuola per dirigenti»

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Paolo Malvestiti è stato confermato presidente di Ascom Bergamo Confcommercio. L’elezione è avvenuta oggi nel pomeriggio durante la prima riunione del nuovo Consiglio direttivo, scelto dall’assemblea dell’Associazione svoltasi lunedì 8 maggio.

Il Consiglio ha nominato i due vicepresidenti. Al fianco di Malvestiti è stato riconfermato come vicepresidente Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori, che assume il ruolo di vicario; l’altro vicepresidente è Giorgio Beltrami, presidente del Gruppo Caffè Bar. Beltrami subentra a Riccardo Martinelli, che rimane in Consiglio.

Malvestiti, classe 1947, titolare dei negozi “Pelletteria Luisa”, fa parte del Consiglio direttivo di Ascom dal 1985 ed è presidente dell’Associazione dal 2000. Attualmente ricopre la carica, oltre che di presidente della Camera di Commercio, di vicepresidente di Confcommercio Lombardia e di UnionCamere Lombardia; inoltre fa parte del Consiglio d’Amministrazione di Sacbo e del Consiglio delle Autonomi locali.

Zambonelli, 56 anni, sposato e con due figli, imprenditore del settore alberghiero e titolare insieme al fratello del “Best Western Cappello d’Oro di Bergamo” e del “Best Western Hotel Monza Brianza Palace”, dal 2005 rappresenta la categoria come presidente e dal 2013 ricopre la carica di vicepresidente dell’Associazione; siede inoltre nel Consiglio d’amministrazione di Fogalco, la cooperativa di garanzia di Ascom Bergamo, e nel Consiglio Camerale in rappresentanza del turismo. Giorgio Beltrami, presidente dal 2009 della categoria dei pubblici esercizi, è titolare del “Bar Centrale” di Lovere; fa inoltre parte del Consiglio d’amministrazione di Fogalco e del Consiglio Camerale in rappresentanza del commercio.

Nel Direttivo sono stati cooptati i presidenti delle tre associazioni aderenti: Roberto Capello, presidente Aspan Bergamo, Mauro Dolci, presidente di Fiva Bergamo, e Riccardo Martinelli, presidente di Fogalco.

«Con questo nuovo mandato punteremo in particolare sulla formazione della nostra classe dirigente – afferma Malvestiti -. A fine maggio diamo il via ad una Scuola di formazione realizzata con l’Università di Bergamo e rivolta ai nostri presidente di categoria. È un percorso che ci aiuterà a sviluppare e ad approfondire tematiche che ci permetteranno ad affrontare le evoluzioni del commercio. Inoltre lavoreremo insieme ai Comuni e alla Regione per la salvaguardia dei centri storici e delle attività di vicinato con un occhio di riguardo verso le nuove forme di vendita».


Benzinai, Mora è il nuovo presidente. «Per andare avanti occorre aumentare i servizi»

1703 - benzinai - gruppo Ascom

Il nuovo presidente dei benzinai Ascom è Renato Mora, 50 anni, gestore di una stazione di servizio a Dalmine, già componente del Direttivo del Gruppo in passato. Riceve il testimone da Giuseppe Milazzo, che per due mandati ha guidato la categoria. Sono stati confermati Pierangelo Cassotti (Verdello) ed Ernesto Tironi (Mozzo), nominati vicepresidenti, Angelo Carlo Amissini (Bergamo) e Giorgio Coffetti (Osio Sopra). Quattro i nuovi ingressi, quelli di Michele Caputo (Ciserano), Giacinto Galbusera (Lallio), Alberto Poma (Stezzano) e Stefano Rossetti (Bergamo).

In Bergamasca gli impianti di distribuzione carburante sono 227, di cui 37 in città. Nel giro di cinque anni le attività sono calate del 4,2% (erano 237 nel 2012), del 9,7% nel solo capoluogo (erano 41). «Nell’ultimo anno – analizza Mora – i consumi sono leggermente risaliti, ma la crisi continua a pesare e servirà ancora molto tempo prima di tornare ai livelli precedenti. La categoria inoltre risente pesantemente della crescita delle pompe bianche (i distributori non legati al circuito delle compagnie petrolifere ndr.) e degli impianti aperti dalla Gdo. Questi ultimi, in particolare, offrono prezzi che per le nostre realtà sono irraggiungibili».

Nonostante la concorrenza agguerrita, l’avanzare degli impianti “ghost”, completamente automatizzati e, per contro, i bassi margini e l’incidenza delle spese di gestione di chi sulla pompa ci sta quotidianamente, la figura del benzinaio, secondo Mora, non è in via di estinzione. «Certo è cambiata e dovrà continuare a farlo – evidenzia -. Mio padre ha gestito per 50 anni la nostra pompa di benzina ed oggi, per come sono mutati tecnologie e sistemi, non sarebbe più in grado. L’evoluzione è anche un’altra, quella verso servizi complementari al rifornimento, come autolavaggio, officina, gommista, oppure il bar o uno shop. Per andare avanti è fondamentale ampliare l’offerta – rimarca -, il nostro servizio però non è messo in dubbio, anzi mi sento di dire che sarà sempre più apprezzato. Del resto, è anche una questione di sicurezza, sia perché si ha a che fare con prodotti pericolosi e la presenza di addetti esperti è una garanzia, ad esempio per la verifica della conformità degli impianti di alimentazione gpl e metano, sia, in senso più ampio, per il presidio del territorio, tema sempre più importante».

Ciò che servirebbe per traghettare le imprese verso questa nuova dimensione è una vera razionalizzazione della rete. «Se ne è parlato molto in passato – ricorda Mora – ma alla fine non c’è stata una riduzione degli impianti, perché accanto alle chiusure ci sono sta anche numerose nuove aperture, a cominciare da quelle nei centri commerciali. Occorrerebbe rimettere mano alla questione, facilitando con incentivi le chiusure delle pompe collocate in zone problematiche per ragioni di viabilità, il che si tradurrebbe nella possibilità per chi resta di contare su erogati medi più alti».

Quanto alle attività del Gruppo Ascom, «il primo passo sarà conoscerci meglio – dice il presidente -, visto che il Direttivo è per metà nuovo. Quello successivo è rafforzare la partecipazione di una categoria che storicamente è sempre stata molto unita».


Agenti di commercio, confermato Bottaro. «Il settore tiene, c’è attesa per i nuovi accordi economici»

Il Gruppo Agenti e rappresentanti di commercio di Ascom Confcommercio Bergamo sceglie la continuità. Massimo Bottaro è stato rieletto presidente del sodalizio bergamasco e insieme a lui è stato riconfermato l’intero consiglio formato dal vicepresidente Fabio Fracassi di Bergamo, Gianandrea Besana di Treviolo, Franco Bernasconi di Gorlago, Alessandro Capurro di Seriate, Angelo Marchetti di Castelli Calepio e Giuseppe Capurro di Scanzorosciate.

Bottaro, 49 anni, da 28 anni agente plurimandatario nel settore termotecnico, da oltre 15 nel consiglio del Gruppo e dal 2012 consigliere nazionale della Fnarc Confcommercio, è al suo secondo mandato. Per i prossimi cinque anni, l’azione del Gruppo sarà concentrata soprattutto su due obiettivi: intensificare l’attività sindacale e promuovere la conoscenza e il confronto tra gli associati.

Al momento il tema caldo per gli agenti e i rappresentanti di commercio sono i rinnovi degli accordi economici collettivi. «Siamo in attesa di capire i contenuti dei nuovi accordi – dice Bottaro -. Ci auguriamo che con il rinnovo venga riconosciuta quella parte del nostro lavoro che non è strettamente di vendita».

Il comparto ha registrato nell’ultimo anno una flessione del 3,2% (in città – 2%): oggi sono 3.269 le imprese. Ma in generale il settore tiene, come spiega Bottaro: «Negli ultimi dodici mesi ci sono state diverse chiusure legate a una minore marginalità, ma soprattutto al fatto che negli anni passati molte persone, in mancanza di altri lavori, hanno aperto partita Iva salvo poi verificare che non c’era guadagno. In questo momento le attività consolidate non denunciato situazioni di difficoltà. Anche i settori che negli ultimi anni avevano subito un calo, come l’alimentare e la moda, si sono stabilizzati. Oggi risulta trainante tutto il mondo dell’elettronica e del comparto auto. Comunque, fare un bilancio complessivo non è facile, il nostro è un mondo molto variegato che va dal piccolo imprenditore con il furgone che vende surgelati all’attività che gestisce 25 persone. La differenza non riguarda solo la grandezza dell’impresa, come per altre categorie, ma anche le merceologie e i mercati. E questo è uno dei motivi che rende complesso il nostro lavoro di rappresentanza».