Negozi, fino a 5mila euro per chi investe in sicurezza

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Il 14 novembre riapre il bando regionale “Impresa Sicura”, terza edizione dell’iniziativa con la quale Regione Lombardia e Sistema Camerale sostengono commercianti e artigiani nell’acquisto e nell’installazione di sistemi innovativi di sicurezza e prevenzione.

La misura prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese, fino ad un massimo di 5mila euro. A disposizione complessivamente 1.520.000 euro, di cui 1.010.000 stanziati da Regione Lombardia e 510.000 dalle Camere di Commercio provinciali aderenti all’azione. Quanto alla ripartizione, 500.000 euro di risorse regionali saranno destinati alle imprese dell’intero territorio lombardo sino al completo esaurimento, a seguito del quale, i singoli territori potranno avvalersi della dotazione ripartita su base provinciale, che per Bergamo è di 150mila euro.

L’ammontare dell’investimento non deve essere inferiore a 1.000 euro. Le spese ammesse ai contributi riguardano, tra gli altri, acquisto e installazione di sistemi di video allarme antirapina, sistemi antifurto o antintrusione, videosorveglianza, sistemi antitaccheggio, metal detector, casseforti, blindature, vetrine antisfondamento, sistemi di pagamento elettronici (Pos e carte di credito) e di rilevazione delle banconote false, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna.

Rispetto alle precedenti edizioni, è stata ampliata la platea delle attività (solo le micro o piccole imprese) che possono presentare la richiesta di finanziamento. Insieme alle categorie del commercio e dell’artigianato di vicinato maggiormente a rischio criminalità prese in considerazione nei bandi scorsi – tabaccherie, farmacie, orologerie, gioiellerie, distributori di benzina, bar, ristoranti, negozi di telefonia, di abbigliamento e calzature, artigiani della pelletteria orafi – ora l’opportunità si estende ai negozi di alimentari specializzati, a quelli di ottica, di strumenti musicali, di ferramenta e materiali da costruzione, articoli sportivi, oggetti d’arte, alle edicole. Nell’artigianato, ai panifici e pastifici, ai laboratori di bigiotteria e articoli sportivi, mentre nel settore della somministrazione si aggiungono le attività d’asporto, le gelaterie e le pasticcerie.

Sede AscomAnche in questa nuova tornata del bando l’Ascom di Bergamo offre il proprio servizio di consulenza e assistenza per la presentazione delle domande. «Sul tema della sicurezza e della prevenzione di furti, rapine e microcriminalità le attività di vicinato sono sempre molto sensibili – rileva il direttore Oscar Fusini -. Poter lavorare con tranquillità è un prerequisito del fare impresa ed è ancora una volta molto positiva l’opportunità che offrono Regione e Camera di Commercio di abbattere i costi per dotarsi di sistemi e dispositivi, soprattutto innovativi, che posso di offrire più sicurezza a chi sta in negozio tutto il giorno e, con loro, ai consumatori stessi».

Secondo i dati forniti dalla Regione, le due precedenti edizioni del bando hanno permesso di sostenere circa 1.300 imprese generando quasi 9 milioni di euro di investimenti in sicurezza su tutto il territorio lombardo.

«L’entità del contributo, la gamma delle spese ammesse e ora anche l’ampliamento dei settori che possono presentare la domanda di finanziamento rendono l’intervento interessante per gli imprenditori che intendono investire nella sicurezza delle proprie attività», spiega Matteo Milesi, responsabile dello Sportello del Credito della cooperativa di garanzia Fogalco, che si occupa dell’assistenza alle imprese sui temi della finanza agevolata.

«Poiché le risorse saranno erogate con modalità a sportello, secondo l’ordine cronologico di invio telematico della domanda e con graduatoria finale – avverte Milesi -, consigliamo a chi fosse interessato di contattarci al più presto per impostare al meglio la pratica».

Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 9 del 14 novembre 2017 fino alle ore 16 del 21 dicembre 2017 a Unioncamere Lombardia esclusivamente per via telematica.

Per tutte le informazioni e l’assistenza

Sportello del Credito della cooperativa Fogalco

via Borgo Palazzo, 137 – Bergamo

tel: 035 4120321 (responsabile del servizio Matteo Milesi)

 

Il bando Impresa Sicura 2017

 

Chi può presentare la domanda

telecamere-nei-negozi1-500x332Le micro e piccole imprese del commercio e dell’artigianato, con almeno un punto vendita ubicato in Lombardia e che svolgano un’attività classificata con i codici Ateco 2007 (il codice Ateco deve essere riferito al punto vendita indicato in visura camerale e oggetto di intervento a valere sul presente bando) compresi nell’elenco seguente:

C 10.71 Produzione di pane; prodotti di pasticceria freschi
C 10.73 Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili
C 14 Confezione di articoli di abbigliamento, confezione di articoli in pelle e pelliccia
C 15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili
C 26.52 Fabbricazione di orologi
C 26.70 Fabbricazione di strumenti ottici e attrezzature fotografiche
C 25.72 Fabbricazione di serrature e cerniere
C 32.12 Fabbricazione di oggetti di gioielleria e oreficeria e articoli connessi
C 32.13 Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili
C 32.30 Fabbricazione di articoli sportivi

G 46.48 Commercio all’ingrosso di orologi e di gioielleria
G 47.21 Commercio al dettaglio di frutta e verdura in esercizi specializzati
G 47.22 Commercio al dettaglio di carni e di prodotti a base di carne in esercizi specializzati
G 47.23 Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi in esercizi specializzati
G 47.24 Commercio al dettaglio di pane, torte, dolciumi e confetteria in esercizi specializzati
G 47.25 Commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati
G 47.26 Commercio al dettaglio di prodotti del tabacco in esercizi specializzati
G 47.29 Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in esercizi specializzati
G 47.30 Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
G 47.42 Commercio al dettaglio di apparecchiature per le telecomunicazioni e la telefonia in esercizi specializzati
G 47.52 Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione in esercizi specializzati
G 47.59.60 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti
G 47.62.10 Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
G 47.64 Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati
G 47.71 Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati
G 47.72 Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati
G 47.73 Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati
G 47.75 Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
G 47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati
G 47.78.2 Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
G 47.78.3 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria

I.56.10.11 Ristorazione con somministrazione
I 56.10.20 Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
I. 56.10.3 Gelaterie e pasticcerie
I.56.30 Bar e altri esercizi simili senza cucina

Sono escluse dal bando le imprese alle quali è stato erogato il contributo per dotazioni di sicurezza a valere sul bando impresa sicura di cui al d.d.u.o. 20 luglio
2016 n. 7150 e del bando sicurezza di cui al d.d.u.o. 9 aprile 2015 n. 2794.

I requisiti delle imprese beneficiarie

Le micro e piccole imprese, alla data di presentazione della domanda di contributo e fino all’erogazione del contributo, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

a) essere micro o piccola impresa con riferimento all’Allegato I del Regolamento UE 651/2014, del 17 giugno 2015;
b) essere iscritte e attive al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia;
c) essere in regola con il pagamento del diritto camerale annuale;
d) non rientrare nel campo di esclusione di cui all’art.1 del Reg. (CE) 1407/2013 (de minimis);
e) non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi situazione equivalente secondo la normativa vigente;
f) avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del D. Lgs. 06/09/2011, n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia);
g) svolgere un’attività classificata con i codici Ateco 2007 compresi nell’elenco di cui ai soggetti beneficiari.

Ai sensi della L.R. 872013 le imprese che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito, per accedere al contributo, devono impegnarsi formalmente (autodichiarazione ai sensi del DPR 445/2000) a rimuovere, alla scadenza del contratto di installazione stipulato con il concessionario, gli apparecchi per il gioco d’azzardo lecito eventualmente detenuti – a qualsiasi titolo – e non possono procedere con nuove installazione dalla data di presentazione della domanda di contributo e per i successivi tre anni dall’erogazione del contributo.

La dotazione finanziaria

Le risorse complessivamente stanziate per l’iniziativa ammontano 1.520.000 euro, di cui 1.010.000 euro stanziati da Regione Lombardia e 510.000 euro stanziati dalle Camere di Commercio provinciali aderenti all’iniziativa.

La dotazione finanziaria complessiva è ripartita come segue:

  • 500.000 euro di risorse regionali destinate alle imprese ricadenti nell’intero territorio lombardo sino al suo completo esaurimento, a seguito del quale i singoli territori potranno avvalersi della dotazione ripartita su base provinciale;
  • 1.020.000 euro su base provinciale, finanziata in egual misura da risorse regionali e camerali, destinata alle imprese ricadenti nei territori delle Camere di Commercio provinciali aderenti all’iniziativa come da tabella

tabella ripartizione risorse bando impresa sicura 2017

Regione Lombardia e le Camere di Commercio si riservano di integrare, tramite apposita deliberazione, tale dotazione finanziaria, anche su base provinciale, qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse a valere sul bilancio regionale e sui bilanci delle singole Camere di Commercio.

L’agevolazione

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% delle sole spese considerate ammissibili al netto di Iva, nel limite massimo di 5.000 euro.

Si ricorda che il contributo è al lordo della ritenuta di legge del 4% e che l’erogazione avverrà a saldo, previa verifica della rendicontazione presentata, al netto della suddetta ritenuta.

Le spese finanziabili

telecamera negozioSono ammissibili investimenti con importo complessivo di spese ammissibili non inferiore a 1.000 euro.

Sono ammesse a contributo le spese per l’acquisto e installazione (compresi montaggio e trasporto), al netto dell’Iva, dei seguenti sistemi innovativi di sicurezza e dispositivi per la riduzione dei flussi di denaro contante:

A. sistemi di video-allarme antirapina, sistemi di video-sorveglianza a circuito chiuso e sistemi antintrusione, anche con allarme acustico; dispositivi antirapina consentiti dalle normative vigenti come nebbiogeni, tappeti sensibili, pulsanti antipanico, pulsanti e pedane antirapina;
B. blindature;
C. casseforti;
D. sistemi antitaccheggio;
E. metal detector;
F. serrande e saracinesche;
G. vetri, vetrine e porte antisfondamento e/o antiproiettile, inferriate e porte blindate;
H. sistemi biometrici;
I. telecamere termiche;
J. sistemi di pagamento elettronici;
K. sistemi di rilevazione delle banconote false;
L. dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna;
M. automazione nella gestione delle chiavi.

Sono ammissibili solo impianti o sistemi nuovi di fabbrica installati secondo le normative vigenti in materia, corredati dalla dichiarazione di conformità degli impianti ove applicabile e chiaramente identificabili come dispositivi di sicurezza dalla descrizione delle fatture.

Le spese dovranno essere fatturate (fa fede la data di emissione della fattura) a partire dalla data di presentazione della domanda di contributo ed entro e non oltre il 28 settembre 2018

Le spese non ammissibili

Sono considerate spese non ammissibili al contributo:

  • le spese in auto-fatturazione/lavori in economia
  • le spese relative a atti notarili, registrazioni, imposte e tasse;
  • spese per la gestione ordinaria dell’attività di impresa, ad esempio: materiali di consumo e minuterie, cancelleria, scorte di materie prime, semilavorati, utenze, spese o canoni di manutenzione ed abbonamenti, affitti di terreni, fabbricati e immobili;
  • le spese sostenute a valere su contratti di locazione finanziaria (leasing);
  • i contratti di manutenzione;
  • le spese per adeguamento/manutenzione di preesistenti impianti o sistemi;
  • le spese per l’acquisto di beni/impianti usati ovvero per il noleggio di impianti e attrezzature;
  • le spese per l’istallazione degli apparecchi da gioco d’azzardo lecito;
  • le spese di adeguamento a meri obblighi di legge;
  • ogni ulteriore spesa non espressamente indicata nell’elenco delle spese considerate ammissibili, anche se parzialmente e/o totalmente attribuibili all’intervento;
  • per fornitura di beni e servizi da parte di società controllate e/o collegate e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti e comunque tutte le spese riguardo alle quali si ravvisi una effettiva elusione del divieto di fatturazione fra imprese appartenenti “all’impresa unica” (ex art. 2 c. 2 del Regolamento (CE) n. 1407/2013).

La presentazione delle domande

Le domande di contributo devono essere presentate a partire dalle ore 9 del 14 novembre 2017 fino alle ore 16.00 del 21 dicembre 2017 a Unioncamere Lombardia esclusivamente tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it, accedendo alla sezione “Servizi e-gov” e selezionando la voce “Contributi alle Imprese”. Il manuale per la profilazione e la presentazione della domanda è disponibile sul sito di Unioncamere Lombardia alla sezione “bandi – contributi alle imprese”.


Alternanza scuola-lavoro, una giornata mostra tutte le opportunità per imprese e studenti

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Anche a Bergamo sarà Alternanza Day, l’iniziativa del Sistema camerale per promuovere l’alternanza scuola-lavoro favorendo la costituzione di un network territoriale con gli istituti scolastici, le imprese, gli enti pubblici e quelli del no profit.

La giornata è promossa a livello nazionale e la data di Bergamo è quella del 15 novembre. È l’occasione con la quale la Camera di commercio fa incontrare il mondo della scuola con quello delle imprese e presenta le principali iniziative in tema di alternanza scuola-lavoro e orientamento che la vedono impegnata insieme all’azienda speciale Bergamo Sviluppo. In particolare sarà illustrato il nuovo bando “Alternanza scuola-lavoro” che prevede contributi a imprese e professionisti che ospitano studenti in percorsi di alternanza.

Con la riforma del sistema camerale questi ambiti sono stati infatti attribuiti alle Camere di Commercio, che hanno predisposto servizi e strumenti per agevolare gli stage in azienda degli studenti che frequentano gli ultimi tre anni delle superiori, per i quali sono diventati obbligatori i percorsi di alternanza scuola-lavoro, della durata complessiva di almeno 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e di 200 per i licei.

Una novità introdotta per anticipare il momento del contatto con il lavoro da parte degli studenti, guidarli nella scoperta delle vocazioni e degli interessi personali e individuare possibili sbocchi occupazionali al termine del percorso di studi, anche in ottica di autoimprenditorialità. Per le imprese si tratta invece di mostrare cosa effettivamente è richiesto in termini di preparazione, competenze, impegno e attitudini alle proprie risorse e avvicinare la formazione alle reali esigenze del lavoro.

«La recente legge di riforma del sistema camerale – spiega il segretario generale Maria Paola Esposito – ha assegnato alle Camere di Commercio importanti funzioni in tema di orientamento, alternanza e collocamento degli studenti.  La Camera di Commercio è per compiti istituzionali un interlocutore delle imprese e delle loro associazioni e questo ci agevola nel favorire il loro incontro con le scuole. L’Alternanza Day è la nostra prima occasione di presentarci come soggetti referenti in questo campo».

Nel corso dell’evento saranno premiati i video realizzati dagli studenti e dai tutor delle scuole provinciali che hanno aderito alla prima edizione del premio “Storie d’alternanza”.

L’Alternanza Day si tiene nella sala mosaico del palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (l’ex Borsa merci di via Petrarca 10 a Bergamo) a partire dalle 15.

Dopo i saluti istituzionali di Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di Commercio di Bergamo, e di Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico di Bergamo, interverrà Domenica Giuliana Sandrone, direttrice CQIA, Centro per la Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento dell’Università degli Studi di Bergamo sul tema “Alternanza scuola lavoro, una prospettiva formativa”.

I servizi e gli strumenti messi a punto dal sistema camerale nazionale e lombardo saranno illustrati da Enzo Rodeschini, direttore operativo di Unioncamere Lombardia, che si soffermerà, in particolare, sul Registro per l’Alternanza scuola – lavoro, sul Premio “Storie di Alternanza” e sulla nuova indagine Excelsior. A livello locale le iniziative sono integrate dal Progetto Orientamento, dai bandi che assegnano contributi alle imprese e ai professionisti iscritti agli ordini e ai collegi professionali che ospitano studenti in percorsi di alternanza e dai corsi per tutor aziendali, dei quali parlerà Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo. Al termine degli interventi, spazio al confronto e alle testimonianze del mondo imprenditoriale e scolastico del territorio.

La partecipazione è gratuita, previa registrazione.


Avviare un’impresa, un corso insegna come si fa

Imparare a fare impresa si può. La formazione è un requisito indispensabile per dare concretezza a un’idea, affrontare la delicata fase dell’avvio e dare continuità al progetto, un antidoto, insomma, per contrastare l’alto tasso di mortalità delle nuove attività (8 su 10 non arrivano ai tre anni).

Per supportare gli aspiranti imprenditori Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo, aggiunge una nuova proposta al ricco carnet di servizi e iniziative: un percorso formativo di 32 ore per trasferire agli aspiranti imprenditori competenze e strumenti utili a progettare la fase di start-up della propria impresa.

Il corso è realizzato nell’ambito del progetto LOGIC@-Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare @utoimprenditorialità ed è caratterizzato da un taglio pratico, interattivo ed esperienziale. Approfondirà i seguenti temi: competenze per diventare imprenditori, validazione dell’idea e del modello di business, pianificazione economico-finanziaria e strategie di marketing.

Sarà una full immersion in otto giornate nel mese di novembre (i giorni 6, 7, 8, 13, 14, 15, 21 e 23 ) dalle 18 alle 22, nelle aule formative di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo. La proposta è rivolta agli aspiranti imprenditori che vogliono aprire un’attività in provincia di Bergamo. La partecipazione è gratuita.

Dopo Start Me Up, corso di alta formazione in 150 ore unito a consulenze personalizzate, realizzato in primavera – evidenzia Cristiano Arrigoni, direttore di Bergamo Sviluppo – proponiamo anche un percorso di livello base per dare a chi sta cominciando a progettare l’avvio di una nuova impresa un pacchetto di informazioni e di  strumenti utili. A questo si aggiunge la possibilità di partecipare ad un percorso di assistenza personalizzato per un massimo di 12 ore per la redazione del business plan».

Gli interessati devono presentare la domanda di adesione entro giovedì 2 novembre 2017. Il corso sarà avviato al raggiungimento di un numero minimo di dieci partecipanti. Le domande di adesione verranno accolte in ordine cronologico sino ad esaurimento dei posti disponibili (massimo 20 partecipanti) e previo colloquio con un referente dell’area Creazione d’impresa di Bergamo Sviluppo.

Qui i contatti e la domanda di adesione.


Avete un’idea d’impresa? Un servizio gratuito vi aiuta nel business plan

business

Le buone idee – insieme a intraprendenza ed entusiasmo – sono la base di ogni attività, ma soprattutto di una nuova impresa. Però non bastano, la fase di start up è infatti molto delicata e uno strumento fondamentale per procedere con meno rischi e incertezze è il business plan o piano d’impresa.

Il business plan è un documento che serve a rappresentare, in ottica prospettica, il progetto di avvio o di sviluppo di un’impresa e che permette di valutarne non solo la fattibilità economico-finanziaria (convenienza economica e la relativa sostenibilità), ma anche di analizzarne i possibili scostamenti ottenuti in un determinato arco temporale. Il piano d’impresa è quindi uno strumento essenziale per accedere alla maggior parte delle agevolazioni pubbliche, per relazionarsi in modo proficuo e consapevole con il sistema creditizio, ma soprattutto per pianificare adeguatamente l’attività imprenditoriale.

A Bergamo c’è un’iniziativa pensata proprio per aiutare gli aspiranti imprenditori nella redazione del business plan. È il Laboratorio delle idee di Bergamo Sviluppo, un servizio di assistenza dedicato a chi vuole valutare la propria idea d’impresa e avere un supporto nella stesura del relativo piano.

Gli interessati possono beneficiare di un percorso di affiancamento personalizzato, che vede coinvolti consulenti esperti, della durata massima di 12 ore così suddivise: fino a un massimo di 4 ore per la stesura della parte descrittiva del business plan, relativa alla presentazione del prodotto/servizio e all’analisi del mercato, e fino a un massimo di 8 ore per la pianificazione economico-finanziaria.

L’assegnazione delle ore di consulenza avviene previo colloquio con il referente dello sportello Punto Nuova Impresa, negli uffici della sede di Bergamo, e a seguito della compilazione di un questionario sull’idea imprenditoriale che si intende realizzare.

Il servizio è gratuito e finanziato nell’ambito del progetto LOGIC@ – Linea di Orientamento per Giovani e aspiranti Imprenditori per Creare @utoimprenditorialità.

Punto Nuova Impresa di Bergamo Sviluppo-Azienda Speciale della CCIAA di Bergamo

tel. 035/3888011 – fax 035/247169
www.bergamosviluppo.it – pni@bg.camcom.it


Aeroporto, nella food lounge arrivano cibi e bellezze del Cuneese

 

orio al serio - food cuneo - taglio del nastro

L’aeroporto di Orio al Serio è sempre più anche crocevia della promozione turistica ed enogastronomica. Oggi, all’interno dell’area Italy Loves Food, è stato inaugurato uno spazio dedicato alle bontà della provincia di Cuneo.

Il progetto made in Cuneo, di durata quadriennale (2017-2021), prevede l’allestimento di uno spazio vetrina e di un punto informativo, nei pressi dei gate d’imbarco A9-A10-A11-A12, con l’obiettivo di intercettare passeggeri e turisti che possano facilmente raggiungere la Granda.

L’iniziativa è stata realizzata grazie alla sinergia tra Camera di Commercio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Turismo AlpMed, Regione Piemonte, ATL Langhe Roero e ATL del Cuneese. Si tratta di un’area di degustazione e vendita di circa 100 mq dove sono presenti i prodotti che caratterizzano l’enogastronomia della provincia di Cuneo: dai grandi vini di Langa e Roero ai prodotti dolciari, alle confetture e composte.

orio al serio - area food cuneo - malvestitiLo spazio è dotato di una cucina dove vengono somministrati piatti preparati con i prodotti tipici del territorio, di un punto di informazione turistica, di una sala per presentazioni, incontri ed eventi. È caratterizzato dalla presenza di brand di primissimo livello e vuole essere una vera e propria oasi di somministrazione all’insegna dell’alta qualità e ricercatezza.

«La Granda punta ad orizzonti lontani per la promozione delle sue eccellenze – ha affermato Ferruccio Dardanello presidente della Camera commercio di Cuneo – e sceglie come trampolino di lancio uno degli aeroporti più frequentati del nostro Paese: lo scalo internazionale Caravaggio di Orio al Serio». «Con questa iniziativa – ha spiegato -, in sinergia con gli altri enti coinvolti, si è voluto superare la tradizionale promozione del territorio che ci vedeva vetrina nei singoli eventi; il nuovo percorso è più articolato e impegnativo ed è in grado di mantenere costante nel tempo un richiamo forte alle peculiarità della Granda. Le prospettive sono allettanti: se oggi questa presenza mira a consolidare la crescita del nostro settore turistico, in futuro potrebbe proiettare la Granda verso innovative collaborazioni con altri aeroporti nazionali ed europei».

«È un progetto di valore – ha sottolineato Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte -, che fa del patrimonio enogastronomico un mezzo privilegiato per la promozione turistica del territorio, grazie a un presidio stabile in uno dei principali aeroporti italiani. Con questa vetrina sarà possibile valorizzare, con i numerosi turisti in transito, non solo i prodotti, ma anche le numerose e importanti manifestazioni a essi dedicate».

Al taglio dal nastro, insieme a Dardanello e Parigi, Giandomenico Genta presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Luigi Barbero presidente Turismo Alpmed, Beppe Carlevaris, vicepresidente ALT cuneese. A fare gli onori di casa il presidente della Sacbo Roberto Bruni, il direttore commerciale non aviation Matteo Baù e il presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti.

L’apertura dell’ambasciata del gusto cuneese ha portato a Bergamo anche i direttori delle Confcommercio di Bra, Luigi Barbero, anche presidente di Turismo Alpmed, di Cuneo, Marco Manfrinato, e di Alba, Fabrizio Pace, che hanno incontrato il direttore dell’Ascom Oscar Fusini e il responsabile marketing Giorgio Lazzari per positivo momento di confronto e scambio.

 


Fusini: «Ecco perché la Stracciatella di Bergamo è 4.0»

di Oscar Fusini*

 

La Stracciatella di Bergamo non è solo un ottimo gelato e una bella storia da raccontare.

L’esperienza di valorizzazione collettiva del brand è da una parte una scelta coraggiosa, dall’altra un’esperienza significativa. Arriva dopo l’iniziativa ExpoGelato, la manifestazione proposta nel centro di Bergamo per un mese e mezzo nel 2015, in occasione dell’Expo milanese, e, se è vero che due indizi fanno una prova, è la testimonianza di un salto di qualità delle proposte dei Gelatieri Bergamaschi Ascom.

Con grandi sforzi il comitato da anni promuove la campagna Gelaterie di Fiducia e la qualità del gelato artigianale contro l’omologazione della produzione industriale. Se il gelato della nostra provincia è buonissimo lo dobbiamo ai produttori gelatieri di qualità che abbiamo. Se invece c’è consapevolezza nei bergamaschi e nei turisti che il nostro gelato è buonissimo il merito è di tutti noi. Accanto a “farlo bene” occorre infatti anche “farlo sapere” e in questo il nostro comitato è attivissimo.

Ma “La stracciatella il gelato di Bergamo” non è, o non è solo, una campagna di comunicazione. Questo progetto è 4.0 perché spinge nella logica di rete e di integrazione della filiera e dei produttori.

Le nostre esperienze associative hanno sempre e solo cercato aggregazioni di tipo orizzontale: commercianti che collaborano con altri commercianti. Già questo era faticoso, in un mondo che tradizionalmente creava divisioni e contrapposizioni. Ora il “progetto stracciatella” vede collaborare un grande nome, quello dei Panattoni della gelateria La Marianna, con gli altri gelatieri che vi aderiscono. Segnale di intelligenza di entrambi perché da una bella storia, raccontata bene, possono trarre beneficio tutti, il territorio e la sua comunità.

Non solo, la Stracciatella di Bergamo va oltre e cerca l’aggregazione verticale del settore con molte imprese della filiera del gelato. Un’aggregazione sui generis, se vogliamo, perché non richiede contratti strutturati e rapporti di tipo economico tra imprese ma semplicemente una collaborazione per la valorizzazione del marchio.

A Bergamo infatti, accanto ai decantati distretti industriali abbiamo un comparto significativo che è quello del gelato, con produttori di materie prime, semilavorati, macchinari, attrezzature che in Italia è secondo solo a quello di Rimini. Aziende impegnate nella creazione del modello della gelateria italiana a livello internazionale. Imprese eccellenti che operano in tutto il mondo e che hanno nel nostro territorio le loro radici. Imprese che valorizzandosi loro stesse possono darci una grande mano nel promuovere il brand Bergamo in tutto il mondo. Il brand può essere il gelato di Bergamo. La Stracciatella.

La sinergia tra il comitato gelatieri, la Camera di Commercio e il Comune di Bergamo, così attenti nella politica di valorizzazione del brand Bergamo e del turismo, vuole costituire un nuovo must con il quale promuovere la bellezza di città e la provincia. Il gelato è un alimento che è apprezzato da grandi e piccoli, italiani e stranieri di ogni provenienza. Mette sempre d’accordo tutti. Allora il gelato di Bergamo, la stracciatella, non può più essere solo una bella storia da raccontare.

*direttore Ascom Bergamo Confcommercio


La Stracciatella diventa un marchio, patrimonio di tutti i gelatieri bergamaschi

stracciatella marchio gelato

La stracciatella diventa patrimonio dei gelatieri bergamaschi e del territorio intero. Ha mosso oggi il primo passo ufficiale, nella sala di Porta Sant’Agostino in Città alta, il progetto “La Stracciatella il gelato di Bergamo” che fa del famoso gusto un marchio collettivo, in fase di registrazione alla Camera di Commercio.

la signora Pina della MariannaL’operazione – che vede protagonisti i Gelatieri Bergamaschi dell’Ascom insieme alla Camera di Commercio, alla famiglia Panattoni e alle aziende della filiera del gelato – ha dapprima sgomberato il campo sull’origine del goloso mix tra gelato fiordilatte e croccanti scaglie di cioccolato fondente, oggi presente pressoché in tutte le gelaterie.

Gli studi della storica del gelato Luciana Polliotti, che hanno preso in considerazione i testi di gelateria e i ricettari dei grandi cuochi dalla fine del 1600 agli anni Sessanta del secolo scorso, non hanno infatti trovato traccia di un simile preparato fino al 1961, la data nella quale Enrico Panattoni, alla Marianna di Colle Aperto, ha messo sul cono, dopo non poche prove, la sua versione gelata della minestra “stracciata” di origine romana.

stracciatella gelato di Bergamo - plateaI natali del gusto, dunque, paiono finalmente assodati. Ma non basta. Il progetto – curato dall’agenzia Multi – si è concretizzato con la disponibilità della famiglia Panattoni a condividere con i colleghi gelatieri quella specialità che ha reso La Marianna una delle principali mete golose della città.

Sono così nati un disciplinare, un logo, un kit promozionale che identificherà le gelaterie che propongono la “vera” stracciatella e che permetterà di raccontare la storia di quel gelato ai clienti. L’origine bergamasca sarà anche sviluppata fuori dalle gelaterie, avrà spazio sui social media e vivrà il suo momento clou in una festa di primavera che debutterà l’anno prossimo, ma potrà anche ispirare collaborazioni con aziende della moda, dell’arredo, del design.

Insomma la Stracciatella vuole diventare un simbolo di Bergamo, farsi conoscere meglio dai cittadini e ai turisti, sempre più mossi da interessi enogastronomici. Un testimonial tanto semplice quanto diretto non solo delle buone gelaterie artigianali ma di una filiera, quella del made in Bergamo, che è tra le più importanti a livello internazionale mondiale e comprende produttori di macchine, di ingredienti, arredi, contenitori, coni.

La valorizzazione della Stracciatella si muove, infatti, nell’ambito di ExpoGelato, l’evento food realizzato nel centro di Bergamo durante Expo 2015 che ha messo in rete verticale i diversi attori del settore.

«La stracciatella è uno dei gusti più famosi al mondo – ha ricordato durante la presentazione Massimo Bosio, presidente dei Gelatieri Bergamaschi – e con questo progetto vogliamo diffondere il fatto che è nato a Bergamo, un dato di sicuro valore per il territorio. È anche un gusto che ha come base il latte, importante produzione soprattutto per le nostre montagne, perciò la stracciatella bene rappresenta la tipicità e insieme la raffinatezza che, con il cioccolato, il gelatiere è in grado di dare al prodotto».

In Bergamasca le gelaterie artigianali sono 280, danno lavoro a 1.100 persone, producono annualmente 5.200 tonnellate di gelato per un fatturato di circa 70 milioni di euro.

Il marchio “La Stracciatella il gelato di Bergamo” è stato tenuto a battesimo dal direttore dell’Ascom Oscar Fusini, dal vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi e da Maria Paola Esposito, segretario generale della Camera di Commercio. La genesi del gusto è stata illustrata dalla studiosa del gelato Luciana Polliotti e da Niccolò Panattoni, nipote dell’inventore, mentre Roberta Garibaldi, direttore scientifico di East Lombardy, che abbraccia anche il “progetto stracciatella”, e Giovanna Sainaghi, direttore di Visit Flanders, l’agenzia di promozione turistica delle Fiandre, hanno evidenziato il forte appeal turistico dei prodotti enogastronomici e le numerose iniziative che si possono costruire attorno al cibo per fare in modo che una località sia sulla bocca di tutti.

niccolò panattoniOra tocca ai gelatieri appropriarsi della “Stracciatella Doc” prendendo parte al progetto. Mentre la famiglia Panattoni, per voce di Niccolò, è «felice di condividere la storia della stracciatella e certa che nonno Enrico sarebbe orgoglioso di sapere che la sua stracciatella è diventata il gelato di Bergamo». «Non è con le chiusure – commenta il nipote – ma con le sinergie, lo scambio di idee e la collaborazione tra commercianti che si cresce».


Alternanza scuola-lavoro, la Camera di commercio premia i videoracconti

filmato

La Camera di Commercio di Bergamo aderisce al premio “Storie di alternanza”, iniziativa promossa dalle Camere di Commercio italiane per valorizzare i videoracconti di alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati da studenti e tutor degli istituti scolastici italiani di secondo grado.

L’iniziativa vuole accrescere qualità ed efficacia dei percorsi, attivare una proficua collaborazione tra scuole, imprese ed enti coinvolti, rendere significativa l’esperienza attraverso il racconto delle attività svolte e delle competenze maturate nei percorsi attuati.

«Per il triennio 2017-2019 – dichiara il presidente camerale Paolo Malvestiti – il ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato il finanziamento dei progetti strategici presentati dalle Camere di commercio, tramite l’incremento del 20% del diritto annuale. Accanto al programma Industria 4.0, alla promozione della cultura e del turismo e all’internazionalizzazione delle imprese, troviamo il progetto di alternanza scuola-lavoro. Con l’istituzione del registro nazionale per l’alternanza abbiamo creato il luogo d’incontro virtuale tra domanda e offerta di opportunità per l’apprendimento sul campo. Stiamo dando concreta applicazione al nuovo ruolo delle Camere di Commercio, in questo caso per avvicinare la scuola al mondo del lavoro».

Il premio è suddiviso in due categorie distinte per tipologia di istituto scolastico partecipante: licei e istituti tecnici e professionali.  Prevede due livelli di partecipazione: il primo, locale, promosso e gestito dalla Camera di Commercio di Bergamo attraverso Bergamo Sviluppo; il secondo, nazionale, gestito da Unioncamere, cui accedono un massimo di tre progetti scelti per particolare merito tra quelli premiati a livello locale.

Due le sessioni nelle quali è possibile presentare la domanda per aderire al premio a livello locale. Per quella relativa al secondo semestre 2017 le domande sono accolte dal primo settembre al 27 ottobre 2017; per il primo semestre 2018 le domande vengono accolte dal 1° febbraio al 20 aprile 2018.

Per ciascuna sessione il montepremi è di 5.000 euro suddiviso tra i vincitori, secondo la classificazione nella graduatoria.

Le modalità per accedere al premio sono pubblicate sul sito di Bergamo Sviluppo. Lo sportello Scuola-Lavoro è a disposizione per ulteriori informazioni e assistenza sulle modalità di partecipazione al premio e alle iniziative in corso relative all’alternanza scuola-lavoro.


Responsabilità sociale, torna il riconoscimento per le imprese lombarde

buone prassi aziendali - lombardia

È stata prorogata al 5 ottobre la raccolta delle buone prassi per la responsabilità sociale delle imprese (CSR) in Lombardia, promossa Unioncamere Lombardia e Regione nell’ambito dell’accordo di programma per lo sviluppo economico e la competitività.

Buone Prassi Lombarde identifica ed evidenzia dal 2012 i comportamenti virtuosi delle aziende valorizzando e pubblicizzando il loro impegno in ambito di CSR grazie al repertorio on line sul sito www.csr.unioncamerelombardia.it, strumento unico nel suo genere di comunicazione, trasparenza e condivisione con tutte le parti interessate delle buone prassi aziendali.

L’iniziativa è giunta alla settima edizione ed ha nelle imprese le vere protagoniste. Nell’ultima annualità sono state 136 le aziende e cooperative che hanno superato con successo la fase istruttoria per essere premiate a Palazzo Lombardia nella cerimonia finale per il loro impegno socio-ambientale.

«Buone Prassi documenta che coniugare competitività e responsabilità sociale è una necessità sempre più avvertita dalle imprese; addirittura essa stessa si configura oggi come un fattore strategico di competitività al pari dell’innovazione, dell’efficienza della pubblica amministrazione o dei costi energetici – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini -. Regione Lombardia sostiene e promuove questa, che si è affermata nel tempo come un’iniziativa di grande successo e partecipazione, perché concorre a promuovere modelli di gestione d’impresa sostenibili in grado di diventare driver per lo sviluppo del territorio e del bene comune nelle comunità locali di riferimento».

«Sono le stesse imprese che oggi ci chiedono di partecipare alla Raccolta delle Buone Prassi per farsi conoscere e divulgare il loro impegno concreto – dichiara invece Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – a dimostrazione della necessità di riconoscimento che gli imprenditori hanno quando sanno di agire in modo sano ed efficace, come è abituale nel tessuto imprenditoriale lombardo. Buone imprese fanno una buona economia anche in termini di performance».

green ambiente responsabiltà sociale«L’impresa è un soggetto economico – evidenzia il presidente della Camera di commercio di Bergamo Paolo Malvestiti – il cui operato ha effetto su diverse categorie di operatori: si pensi ai lavoratori, ai fornitori e ai clienti, all’ambiente, alla comunità locale e via dicendo. Un’impresa si distingue non solo per la qualità dei beni prodotti o dei servizi prestati, ma per il suo comportamento responsabile e impegnato. Questa iniziativa di carattere regionale cui volentieri la nostra Camera aderisce permette di fare emergere modelli da emulare».

La raccolta si rivolge a imprese private, partecipate da enti pubblici, cooperative, imprese sociali e loro consorzi. Possono concorrere le aziende in regola con la legge che abbiano adottato e stiano attuando iniziative volontarie relative a queste categorie: ambiente, lavoro e conciliazione famiglia-lavoro, società, mercato e governo e gestione dell’azienda. Le micro, piccole e medie imprese devono dettagliare attività in almeno due categorie, che salgono a tre ambiti di riferimento per le grandi imprese. Particolare attenzione verrà dedicata quest’anno al tema donne e lavoro, infatti, le imprese femminili che supereranno la selezione riceveranno un riconoscimento speciale da parte dei comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di Commercio lombarde.

Il nuovo termine per l’iscrizione è, come detto, il 5 ottobre 2017 alle ore 12. Le candidature possono essere presentate esclusivamente on line con registrazione nell’area riservata del sito www.csr.unioncamerelombardia.it.

Il 28 novembre 2017 tutte le imprese che avranno passato la selezione saranno premiate in una cerimonia pubblica a Palazzo Lombardia nella sede di Regione.

 


Certificato d’origine, dal 6 novembre la richiesta è solo on line

modulo - merce - export

Già dal 6 giugno 2017 il certificato di origine può essere richiesto alla Camera di commercio in modalità telematica e dal 6 novembre questa modalità sarà l’unica possibile.

Non è il certificato di origine a essere stato dematerializzato. A causa di problemi di raccordo tra le diverse autorità internazionali e della regolamentazione in vigore, il documento di attestazione dell’origine della merce negli scambi internazionali continuerà a essere cartaceo.

Le norme italiane, tuttavia, stabiliscono che lo scambio di informazioni e documenti tra le imprese e le Pubbliche Amministrazioni avvenga tramite procedure informatiche e questo ha permesso di rendere telematica almeno la richiesta di certificati e di visti per l’estero.

«Con la richiesta telematica – spiega il segretario generale della Camera di commercio di Bergamo Maria Paola Esposito – non è più necessario dotarsi di modelli cartacei. Ma soprattutto, le richieste possono essere presentate anche fuori orario di sportello, senza spostamento, senza problemi di parcheggio e senza code. Il legale rappresentante dell’impresa firma la richiesta elettronicamente e pertanto questo passo può essere svolto anche quando non si trova in sede».

La procedura informatica effettua un controllo preventivo di correttezza e completezza della documentazione e permette all’impresa di disporre di un archivio che raccoglie tutte le richieste inviate ed evase. Anche il pagamento dei diritti di segreteria avviene a distanza in modalità elettronica.

logo_certo«Si tratta di un altro passo in avanti di una pubblica amministrazione che vuole stare al passo con i tempi», afferma Esposito, esprimendo soddisfazione per l’avvio di Cert’O, che considera «un grande aiuto per l’imprenditore e la conferma che l’ente camerale rispetta il tempo del suo lavoro».

L’ente camerale intanto sta accompagnando gli utenti nel passaggio dalla modalità cartacea a quella telematica, l’unica possibile dal prossimo 6 novembre.

Nel maggio scorso si sono tenute quattro sessioni di formazione per operatori, alle quali hanno partecipato 218 persone. Inoltre è disponibile in linea la documentazione di supporto con un manuale utente, le domande frequenti e un corso di formazione a distanza. Si prevede infine di riproporre tra settembre e ottobre un paio di sessioni di formazione in presenza.

Per utilizzare Cert’O l’impresa deve essere abilitata in Telemaco per la consultazione e l’invio delle pratiche. Il software è semplice e intuitivo, riproducendo a video esattamente la grafica del modello cartaceo. L’ufficio esegue l’istruttoria e avvisa per posta elettronica quando il certificato è stato emesso, invitando al ritiro presso lo sportello camerale senza alcuna attesa. Il ritiro può avvenire nella sede di Bergamo o di Treviglio.